Le Relazioni tra Africa e Sardegna in età romana - UnissResearch

Le Relazioni tra Africa e Sardegna in età romana - UnissResearch Le Relazioni tra Africa e Sardegna in età romana - UnissResearch

eprints.uniss.it
from eprints.uniss.it More from this publisher
07.08.2013 Views

66 Attilio Mastino da parte di Sesto Pompeo interruppe anche i collegamenti marittimi di Ostia con l'Africa 206. Nella Res Gestae divi Augusti tra le province che parteciparono alla coniuratio contro Antonio nel 32 a.Cr. sono citate l'Africa e la Sardegna 207. Durante l'impero l'isola ebbe di frequente una sorte simile a quella delle province africane: basterà citare l'oscillazione tra Otone e Vitellio nel 69 d.Cr., in coincidenza con le rivolte di L. Clodio Macro in Numidia e di Lucceio Albino nelle Mauretanie 208 • Per l'epoca successiva sono significativi gli immediati riconoscimenti di imperatori ed usurpatori: da un esame complessivo dei miliari, si ricevono informazioni sul consenso che i diversi partiti ricevevano in Sardegna; pur essendo cosÌ vicina a Roma, l'isola seguÌ piu spesso le sorti delle province africane. È rilevante ad esempio l'immediato sincronico riconoscimento dell'imperatore Quintillo nel 270, che d'altra parte, come ha dimostrato un miliario recentemente pubblicato rinvenuto a Mores, aveva già soggiornato nell'isola durante il regno del fratello Claudio il Gotico 209. Quintillo è ricordato come imperatore in due sole iscrizioni in tutto l'impero romano, rinvenute rispettivamente ad Ossi in Sardegna e nella località Cohors Breucorum in Mauretania Cesariense 210 • Durante la prima tetrarchia, pur essendo garantita l'unità sostanziale dell'impero, la Sardegna fu affidata a Massimiano Augusto, che controllava anche le province africane 2 I I; nel 305, con il ritiro dalla scena politica di Diocleziano e di Massimiano, la situazione si mantenne invariata e la Sardegna passò con Severo prima e con Massenzio poj212. Ancor piu notevole è poi il riconoscimento in Sardegna dell'usurpatore africano L. Domizio Alessandro, vicario della diocesi dell' Afri- 206 App., B.C., V,56, 238; DIO CASSo XLVIII, 30, 7 sg. 207 R.G.D.A. XXV,2; DIO CASSo L, 6,4. 208 Per l'adesione della Sardegna al partito di Otone, cfr. TACIT., Historiae Il, 16, ] sgg., che illustra anche la situazione in Corsica, dove il procuratore Decimo Picario passò con Vitellio. Quest'ultimo è comunque ricordato anche nei miliari sardi, cfr. e/L X 8016 = /LS 243; vd. anche /LSard. I 49 (un liberto di Vitellio a Karales?). Per la posizione delle province africane, vd. ora L. BESSONE, L'Africa nella guerra civile del 68-69 d.Cr., «Numismatica e antichità classiche», VIII, 1979, pp. 181-204. 209 Cfr. A. BONINU, A.V. STYLOW, Miliari nuovi e vecchi dalla Sardegna, «Epigraphica», XLIV, 1982, pp. 37-44 nr. 3. 21°/LSard. I 237 e C/L VIII 22598 = /LS 573. Sul personaggio. vd. ampia bibliografia in BONINU, STYLOW, Miliari, p. 40 n. 30. 211 Cfr. MELONI, Amministrazione, pp. 132 sgg. 212 Cfr. ibid., pp. 184 sgg.

Le relazioni tra Africa e Sardegna 67 ca, proclamatosi imperatore contro Massenzio e sostenuto da Costantino 213; si discute sulla durata della rivolta, che taluni limitano al 310, altri estendono al periodo 308-311 214 ; il riconoscimento in Sardegna (ed in Tripolitania, in Africa Proconsolare, in Byzacena e nelle due Numidie) è alquanto sorprendente; un ruolo decisivo dovette forse -essere svolto dal governatore sardo L. Papius Pacatianus 215, poi premiato da Costantino, che lo nominò tra il 332 ed il 337 prefetto del pretorio 216. Sconfitto in Africa (forse a Cirta) l'usurpatore 211, la Sardegna tornò sotto il controllo di Massenzio e,' dopo la battaglia del ponte Milvio, passò a Costantino e successivamente a Costantino II ed a Costante 218. Situazioni simili si verificarono successivamente con Magnenzio 219, Magno Massim0 220 ed Eugeni0 221 ; nel 397-6 l'isola appoggiò il principe 213 ILSard. I 372 = AE 1966, 169, pr. Carbonia. 214 Le diverse possibilità in R. ANDREOTTI, Problemi sul significato storico dell'usurpazione di Lucio Domizio Alessandro, in Afrika und Rom in der Antike, Halle­ Wittenberg 1968, pp. 245-276; P. SALAMA, Recherches numismatiques sur l'usurpateur africain L. Domitius Alexander, in Actes du VIII' Congrès international de Numismatique, New York - Washington septembre 1973, Paris 1976, pp. 365-369. 2Il Cfr. G. SOTGIU, Un miliario sardo di L. Domitius Alexander e l'ampiezza della sua rivolta, «ASS», XXIX, 1964, pp. 151-158. 216 Cfr. H.G. PFLAUM, L'alliance entre Constantin et L. Domilius (sic) Alexander, «BAA», I, 1962-65, pp. 159-161 = Afrique romaine, I, pp. 226-227; sul personaggio, cfr. PLRE, I, p. 656. 217 Cirta cambiò nome e divenne Constantina, dal momento che fu Costantino ad occuparsi del restauro della città, evidentemente molto danneggiata dalla guerra, così come Cartagine (cfr. AUR. VIcr., De Caes., XL, 17-19). 2IB Per la Sardegna, cfr. MELONI, Amministrazione, pp. 135 sgg.; per le province africane, cfr. ROMANELLl, Storia, pp. 539 sgg. Prima della battaglia finale, avvenuta nel 312, Massenzio aveva spogliato l'Africa e le isole (quindi anche la Sardegna) per rifornire la capitale, cfr. ANON., Paneg. IX, 16, I ed. GALLETTIER (quippe omni Africa quam delere statuerat exhausta, omnibus insulis exinanitis, infiniti temporis annonam congesserat). 219 Cfr. ILSard. I 384, pro Serri; vd. I. DIDU, Magno Magnenzio, Problemi cronologici ed ampiezza della sua usurpazione. I dati epigrafici, «Critica storica», XV, 1977, pp. 11-56. 220 L'usurpaziòne di Magno Massimo è ricordata in quattro iscrizioni sarde: EE VIII, 786, presso Olbia; ILSard. I 191, presso Fordongianus; 370, presso Pula; ed infine in un nuovo miliario recentemente rinvenuto a Berchidda (cfr. P. MELONI, Un nuovo miliario di Magno Massimo rinvenuto nel territorio di Berchidda, «Nuovo Bullettino archeologico sardo», I, 1984, in corso di stampa). Si tratta di dediche poste tutte in onore anche di Flavio Vittore, tra il 387 ed il 388. 221 L'adesione della Sardegna al partito di Eugenio dopo il 393 è probabile, cfr. ME­ LONI, Amministrazione, pp. 162 sg.; in Africa il comes Gildone, ufficialmente dalla parte di Teodosio, seguÌ comunque con molta simpatia l'iniziativa di Eugenio, cfr. ROMA­ NELLl, Storia, pp. 508 sgg.

66 Attilio Mast<strong>in</strong>o<br />

da parte di Sesto Pompeo <strong>in</strong>terruppe anche i collegamenti marittimi di<br />

Ostia con l'<strong>Africa</strong> 206. Nella Res Gestae divi Augusti <strong>tra</strong> le prov<strong>in</strong>ce che<br />

parteciparono alla coniuratio contro Antonio nel 32 a.Cr. sono citate<br />

l'<strong>Africa</strong> e la <strong>Sardegna</strong> 207.<br />

Durante l'impero l'isola ebbe di frequente una sorte simile a quella<br />

delle prov<strong>in</strong>ce africane: basterà citare l'oscillazione <strong>tra</strong> Otone e Vitellio<br />

nel 69 d.Cr., <strong>in</strong> co<strong>in</strong>cidenza con le rivolte di L. Clodio Macro <strong>in</strong><br />

Numidia e di Lucceio Alb<strong>in</strong>o nelle Mauretanie 208 • Per l'epoca successiva<br />

sono significativi gli immediati riconoscimenti di imperatori ed<br />

usurpatori: da un esame complessivo dei miliari, si ricevono <strong>in</strong>formazioni<br />

sul consenso che i diversi partiti ricevevano <strong>in</strong> <strong>Sardegna</strong>; pur essendo<br />

cosÌ vic<strong>in</strong>a a Roma, l'isola seguÌ piu spesso le sorti delle prov<strong>in</strong>ce<br />

africane. È rilevante ad esempio l'immediato s<strong>in</strong>cronico riconoscimento<br />

dell'imperatore Qu<strong>in</strong>tillo nel 270, che d'al<strong>tra</strong> parte, come ha dimos<strong>tra</strong>to<br />

un miliario recentemente pubblicato r<strong>in</strong>venuto a Mores, aveva<br />

già soggiornato nell'isola durante il regno del fratello Claudio il<br />

Gotico 209. Qu<strong>in</strong>tillo è ricordato come imperatore <strong>in</strong> due sole iscrizioni<br />

<strong>in</strong> tutto l'impero romano, r<strong>in</strong>venute rispettivamente ad Ossi <strong>in</strong> <strong>Sardegna</strong><br />

e nella località Cohors Breucorum <strong>in</strong> Mauretania Cesariense 210 •<br />

Durante la prima te<strong>tra</strong>rchia, pur essendo garantita l'unità sostanziale<br />

dell'impero, la <strong>Sardegna</strong> fu affidata a Massimiano Augusto, che<br />

controllava anche le prov<strong>in</strong>ce africane 2 I I; nel 305, con il ritiro dalla<br />

scena politica di Diocleziano e di Massimiano, la situazione si mantenne<br />

<strong>in</strong>variata e la <strong>Sardegna</strong> passò con Severo prima e con Massenzio<br />

poj212.<br />

Ancor piu notevole è poi il riconoscimento <strong>in</strong> <strong>Sardegna</strong> dell'usurpatore<br />

africano L. Domizio Alessandro, vicario della diocesi dell' Afri-<br />

206 App., B.C., V,56, 238; DIO CASSo XLVIII, 30, 7 sg.<br />

207 R.G.D.A. XXV,2; DIO CASSo L, 6,4.<br />

208 Per l'adesione della <strong>Sardegna</strong> al partito di Otone, cfr. TACIT., Historiae Il, 16, ]<br />

sgg., che illus<strong>tra</strong> anche la situazione <strong>in</strong> Corsica, dove il procuratore Decimo Picario passò<br />

con Vitellio. Quest'ultimo è comunque ricordato anche nei miliari sardi, cfr. e/L X<br />

8016 = /LS 243; vd. anche /LSard. I 49 (un liberto di Vitellio a Karales?).<br />

Per la posizione delle prov<strong>in</strong>ce africane, vd. ora L. BESSONE, L'<strong>Africa</strong> nella guerra<br />

civile del 68-69 d.Cr., «Numismatica e antichità classiche», VIII, 1979, pp. 181-204.<br />

209 Cfr. A. BONINU, A.V. STYLOW, Miliari nuovi e vecchi dalla <strong>Sardegna</strong>, «Epigraphica»,<br />

XLIV, 1982, pp. 37-44 nr. 3.<br />

21°/LSard. I 237 e C/L VIII 22598 = /LS 573.<br />

Sul personaggio. vd. ampia bibliografia <strong>in</strong> BONINU, STYLOW, Miliari, p. 40 n. 30.<br />

211 Cfr. MELONI, Amm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>zione, pp. 132 sgg.<br />

212 Cfr. ibid., pp. 184 sgg.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!