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informalita' e progetto urbano - Università degli Studi di Sassari

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2. Dimensione informale della vita urbana<br />

come una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> transizione da un'appartenenza a un'altra, ovvero come un punto <strong>di</strong><br />

snodo tra due <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong>mensioni, quella <strong>di</strong> inclusione e quella <strong>di</strong> esclusione 90 . La prima<br />

nozione, concentrandosi sugli aspetti oggettivi della marginalità, è dominante nelle teorie che<br />

assumono una visione determinista ed evoluzionista dello sviluppo sociale, in cui la presenza <strong>di</strong><br />

un or<strong>di</strong>ne economico, politico o ideologico unifica la società. Sotto questo aspetto la nozione <strong>di</strong><br />

marginalità si affianca a quella <strong>di</strong> processo residuale. La seconda nozione fa riferimento invece<br />

all'ambito soggettivo della marginalità e la associa a concetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione sociale. In<br />

questo senso lo straniero (Simmel 1993) 91 è una figura ibrida tra due mon<strong>di</strong> eterogenei in<br />

equilibrio instabile. La prima visione assegna alla marginalità il significato <strong>di</strong> esclusione; al<br />

contrario il secondo approccio ne sottolinea il carattere positivo, processuale e mobile. Nella<br />

<strong>di</strong>rezione tracciata il confine appare come lo spazio interme<strong>di</strong>o (Tagliagambe 2008a) − in-<br />

between (Bhabha 1994) o terzo spazio (Soja 1996) − tra sistemi all'interno del quale possono<br />

emergere pratiche informali e spontanee 92 . Nelle esperienze del Temporary, Everyday e Informal<br />

Urbanism la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> marginalità − derivante dalla situazione interme<strong>di</strong>a tra sfera formale<br />

e informale − <strong>di</strong>viene un'opportunità a partire dalla quale compaiono punti <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>fferenti e<br />

in cui è possibile dare avvio a progettualità ine<strong>di</strong>te.<br />

Considerare il fenomeno dell'informalità in rapporto a processi <strong>di</strong> esclusione implica<br />

ragionare anche in termini <strong>di</strong> conflitto 93 , interpretato come fenomeno collettivo. Si intende per<br />

conflitto "un tipo <strong>di</strong> interazione più o meno cosciente tra due o più soggetti in<strong>di</strong>viduali o collettivi,<br />

caratterizzata da una <strong>di</strong>vergenza <strong>di</strong> scopi tale, in presenza <strong>di</strong> risorse troppo scarse perché i<br />

90 Questa nozione trova riferimento negli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> sociologia urbana sviluppati intorno alla metà dello scorso secolo<br />

dalla scuola <strong>di</strong> Chicago, maggiormente attenta alle implicazioni culturali e psicologiche della marginalità.<br />

91 Alcune scuole <strong>di</strong> pensiero hanno legato il concetto <strong>di</strong> marginalità a quello dello straniero. In particolare Simmel<br />

(1993) utilizza la figura ossimorica dello "straniero interno" per in<strong>di</strong>care la compresenza <strong>di</strong> polarità opposte: il "sé" e<br />

"l'altro da sé", il "dentro" e il "fuori" (Pozzi 1999). La compresenza <strong>di</strong> queste con<strong>di</strong>zioni implica spazialmente mobilità<br />

e stabilità, da un punto <strong>di</strong> vista sociale <strong>di</strong>stanza e prossimità, e sotto l'aspetto conoscitivo generalità e specificità. La<br />

presenza <strong>di</strong> elementi in conflitto è una caratteristica fondamentale e positiva nelle relazioni sociali e l'ambivalenza<br />

dello straniero favorisce la relazione tra queste con<strong>di</strong>zioni e l'unità <strong>degli</strong> opposti. La figura dello straniero è stata<br />

successivamente ripresa e sviluppata dalla scuola <strong>di</strong> Chicago e in particolare da Park (1952). In questo senso<br />

l'in<strong>di</strong>viduo marginale è colui che si trova ai margini tra due culture e, rispetto allo straniero <strong>di</strong> Simmel, conosce i<br />

problemi e le <strong>di</strong>fficoltà psicologiche dell'integrazione.<br />

92 Nel volume Il <strong>progetto</strong> ambientale in aree <strong>di</strong> bordo, Maciocco e Pittaluga (2006) affrontano il tema della marginalità<br />

secondo una prospettiva <strong>di</strong>versa considerando questi spazi come luoghi in cui si affermano forme <strong>di</strong> creatività e<br />

soggettività.<br />

93 Il conflitto ha dato origine ad alcune teorie che possono essere brevemente riassunte. La prima è basata sull'idea<br />

che gli in<strong>di</strong>vidui percepiscono la società come un elemento sovraor<strong>di</strong>nato e il conflitto come un fattore da prevenire.<br />

In questa corrente si inserisce il pensiero <strong>di</strong> Emile Durkheim, che enfatizza il concetto <strong>di</strong> interazione come elemento<br />

fondante a favore <strong>di</strong> una società considerata un'unità inscin<strong>di</strong>bile. La seconda teoria, meglio espressa nel pensiero <strong>di</strong><br />

Karl Marx, inquadra la società come un insieme <strong>di</strong> gruppi che tendono a mantenere i propri interessi ed entrano in<br />

conflitto per <strong>di</strong>fenderli. La terza teoria, sviluppata da Konrad Lorenz, vede il conflitto come una lotta per la<br />

sopravvivenza della specie basata sulla selezione genetica. La quarta teoria propone invece un superamento del<br />

conflitto a favore della relazione tra i gruppi attraverso un processo <strong>di</strong> comunicazione ed educazione alla pluralità.<br />

Laura Lutzoni<br />

Informalità e <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong>. Spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e informale: prospettive per il <strong>progetto</strong> della città<br />

Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura e Pianificazione - XXIV Ciclo - <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> - 2011 92

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