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informalita' e progetto urbano - Università degli Studi di Sassari

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2.3 Informalità come modalità <strong>di</strong> abitare il territorio<br />

2.3.1 Informal Urbanism<br />

Informal Urbanism e nuove modalità <strong>di</strong> vita urbana<br />

2. Dimensione informale della vita urbana<br />

Il filone <strong>di</strong> ricerca dell'Informal Urbanism riconosce e legittima le potenzialità dell'informalità<br />

urbana e considera questo concetto spaziale la base per in<strong>di</strong>viduare nuovi para<strong>di</strong>gmi <strong>di</strong><br />

pianificazione e progettazione dello spazio. Secondo questo approccio la città si sviluppa non<br />

solo in base a modelli tra<strong>di</strong>zionali, ma anche secondo alcune logiche informali e tali pratiche<br />

necessitano <strong>di</strong> essere comprese, piuttosto che ignorate o contrastate. Non si tratta <strong>di</strong> una vera e<br />

propria scuola <strong>di</strong> pensiero, ma include una molteplicità <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> vista ed esperienze <strong>di</strong>fferenti.<br />

È importante <strong>di</strong>stinguere l'Informal Urbanism dal Temporary ed Everyday Urbanism, poiché esso<br />

si <strong>di</strong>scosta dal concetto <strong>di</strong> temporaneo e dalla piccola scala <strong>di</strong> manifestazione. L'Informal<br />

Urbanism è infatti un processo durevole che assume nel tempo connotazioni e aspetti <strong>di</strong>fferenti<br />

e coinvolge una scala <strong>di</strong> manifestazione molto ampia (Brillembourg, Klumpner 2010).<br />

Tale approccio propone un ri-orientamento dei tra<strong>di</strong>zionali meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi e progettazione<br />

evidenziandone l'incapacità <strong>di</strong> comprendere l'informalità e i suoi effetti nella città. A <strong>di</strong>fferenza<br />

dei processi formali <strong>di</strong> pianificazione urbana che tendono a creare delle strutture regolative e<br />

mirano al controllo assoluto dei fenomeni, l'informalità emerge come un modello <strong>di</strong> sviluppo<br />

organico derivante dall'insod<strong>di</strong>sfazione dello status quo o dalla convergenza <strong>di</strong> alcuni fattori. La<br />

nuova città che si struttura a partire da questi processi contrasta con l'idea <strong>di</strong> controllo e or<strong>di</strong>ne<br />

della pianificazione tra<strong>di</strong>zionale. In questo senso è importante porsi alcuni interrogativi sul se e<br />

come sia necessario mettere in <strong>di</strong>scussione le tra<strong>di</strong>zionali modalità <strong>di</strong> progettazione dello<br />

spazio affinché possano emergere nuove idee.<br />

L'Informal Urbanism analizza la capacità delle comunità <strong>di</strong> assorbire, riciclare, offrire servizi,<br />

creare reti, lavorare e giocare all'interno <strong>degli</strong> spazi <strong>di</strong> azione presenti nelle strutture formali,<br />

evidenziando l'esigenza <strong>di</strong> compensare e correggere alcune carenze della pianificazione.<br />

Secondo questa corrente <strong>di</strong> ricerca la città non deve essere considerata come una grande<br />

visione da imporre, ma come un insieme <strong>di</strong> aggiustamenti graduali che si manifestano in base<br />

alle esigenze.<br />

Questo filone <strong>di</strong> ricerca ritiene inoltre che i processi urbani stiano andando sempre più verso<br />

una <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>ne meno formale e più flessibile. La flessibilità può pertanto costituire<br />

un punto <strong>di</strong> partenza per ripensare le categorie del <strong>progetto</strong> dello spazio. In questa prospettiva la<br />

città informale non viene considerata come una con<strong>di</strong>zione da correggere, ma piuttosto come<br />

un modello da cui apprendere e l'informalità, intesa come processo in <strong>di</strong>venire, è costantemente<br />

Laura Lutzoni<br />

Informalità e <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong>. Spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e informale: prospettive per il <strong>progetto</strong> della città<br />

Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura e Pianificazione - XXIV Ciclo - <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> - 2011 83

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