informalita' e progetto urbano - Università degli Studi di Sassari
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2. Dimensione informale della vita urbana<br />
Il processo ha avuto inizio con la realizzazione <strong>di</strong> un giar<strong>di</strong>no temporaneo creato con<br />
materiali riciclati 73 , che è stato progressivamente ampliato <strong>di</strong>venendo una piattaforma per la<br />
creatività urbana (Petcou, Petrescu 2007). ECObox si è rivelato uno strumento capace <strong>di</strong><br />
favorire la realizzazione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> urbanità non fondate su regole prestabilite, ma impostate<br />
sulla volontà <strong>degli</strong> abitanti. L’intervento ha proposto inoltre nuovi usi e funzioni all’interno<br />
dell’area, definendo un sistema, sottoposto a una continua trasformazione in accordo con le<br />
<strong>di</strong>namiche organizzative e le opportunità spaziali. Il <strong>progetto</strong>, in una metropoli come Parigi<br />
attraversata da <strong>di</strong>namiche globali, da una parte ha attivato un processo ad una scala <strong>di</strong><br />
micropianificazione, attraverso un'azione <strong>di</strong> tipo interstiziale (Petcou, Petrescu 2011), ma<br />
dall’altra ha favorito la partecipazione e il definirsi <strong>di</strong> una creatività <strong>di</strong>ffusa, costituita da una rete<br />
estesa in tutto il territorio. Queste micropratiche hanno introdotto una commistione <strong>di</strong> usi e<br />
attività, normalmente assenti all’interno <strong>di</strong> una comunità <strong>di</strong> vicinato, e favorito la creazione <strong>di</strong><br />
nuove tipologie <strong>di</strong> spazio pubblico, legate anche a una scala sovralocale.<br />
Fig. 18: Fase <strong>di</strong> realizzazione del <strong>progetto</strong> temporaneo Ecobox, Parigi.<br />
73 Attraverso fori praticati nei muri perimetrali il <strong>progetto</strong> si proietta verso l’esterno, anche se il controllo sulla<br />
visibilità interna aumenta il senso <strong>di</strong> appartenenza al giar<strong>di</strong>no. Il modulo base – costituito da pallet in legno riciclato<br />
– crea una superficie comune, delimitando al tempo stesso porzioni in<strong>di</strong>viduali coltivabili, ma l’insieme <strong>di</strong> tutti i<br />
<strong>di</strong>versi appezzamenti <strong>di</strong> terreno definisce uno spazio comune. Il <strong>progetto</strong> prevede la creazione <strong>di</strong> elementi modulari<br />
mobili che favoriscono la creazione <strong>di</strong> reti territoriali (Morrow, Warchol 2007).<br />
Laura Lutzoni<br />
Informalità e <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong>. Spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e informale: prospettive per il <strong>progetto</strong> della città<br />
Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura e Pianificazione - XXIV Ciclo - <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> - 2011 72
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