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informalita' e progetto urbano - Università degli Studi di Sassari

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2. Dimensione informale della vita urbana<br />

Gli elementi principali che caratterizzano questa corrente <strong>di</strong> ricerca sono il carattere<br />

"puntuale" e temporaneo 55 dei processi: piccoli interventi e <strong>di</strong> breve durata hanno un campo <strong>di</strong><br />

opportunità molto ampio. Queste esperienze, inoltre, in ragione delle strette implicazioni con la<br />

piccola scala <strong>di</strong> intervento, riescono maggiormente a costituire un forte rapporto con il territorio.<br />

È inoltre evidente come il carattere temporaneo <strong>di</strong> queste esperienze non sia legato unicamente<br />

all’uso interme<strong>di</strong>o dello spazio, ma appartenga alla società contemporanea nel complesso.<br />

Vi sono alcune rilevanti ragioni per cui gli usi temporanei possiedono un ruolo strategico<br />

all’interno del tessuto <strong>urbano</strong>. In primo luogo la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> tali interventi progettuali,<br />

seguendo una logica <strong>di</strong> tipo capillare, appare capace <strong>di</strong> creare reti tra <strong>di</strong>fferenti processi,<br />

comprendere i problemi del territorio e coglierne le opportunità. Secondariamente tali fenomeni<br />

possono attivare una grande varietà <strong>di</strong> processi e produrre effetti a me<strong>di</strong>o-lungo termine. Infine,<br />

l’impiego transitorio <strong>di</strong> questi luoghi, nati dalle relazioni sociali stabilite all’interno <strong>di</strong> aree<br />

marginali, può rappresentare un punto <strong>di</strong> riferimento verso un nuovo modo <strong>di</strong> concepire la<br />

pianificazione, al <strong>di</strong> fuori dei modelli tra<strong>di</strong>zionali. Questo processo favorisce la creazione <strong>di</strong><br />

nuove economie urbane, impostate su modalità innovative <strong>di</strong> utilizzo delle forme spaziali, in cui<br />

le esperienze <strong>di</strong> micropianificazione, riguardanti principalmente usi temporanei in territori<br />

marginali, <strong>di</strong>vengono centrali.<br />

Questo approccio – che sottolinea l’importanza <strong>di</strong> riconsiderare <strong>di</strong>fferenti forme <strong>di</strong> spazialità<br />

urbane, in apparenza prive <strong>di</strong> una funzione esplicita, per in<strong>di</strong>rizzarle verso azioni strategiche <strong>di</strong><br />

cambiamento – sta assumendo un’importanza crescente <strong>di</strong>venendo un fattore innovativo nel<br />

processo <strong>di</strong> trasformazione delle città e dei territori 56 . All’interno <strong>di</strong> molti contesti sono presenti<br />

situazioni spaziali indefinite, aree residuali nelle quali la città esprime la propria creatività, che<br />

<strong>di</strong>vengono laboratori <strong>di</strong> mutamento, aprono prospettive a luoghi non e<strong>di</strong>ficati, abbandonati,<br />

<strong>di</strong>smessi e sono capaci <strong>di</strong> sfidare i limiti della progettazione urbanistica tra<strong>di</strong>zionale. Tali<br />

modalità <strong>di</strong> colonizzazione <strong>degli</strong> spazi – orientate verso la realizzazione <strong>di</strong> progetti artistici,<br />

culturali, sociali, espositivi – sono spesso sede <strong>di</strong> esperienze <strong>di</strong> “pionierismo <strong>urbano</strong>” (AA.VV.<br />

55 Il termine temporaneo si riferisce a qualcosa che esiste per un certo periodo <strong>di</strong> tempo e il cui sviluppo futuro è<br />

incerto, ma si può associare ad altri due concetti: effimerità e provvisorietà. Nel primo caso si tratta <strong>di</strong> un’esistenza<br />

momentanea che non può essere prolungata; nel secondo caso si definisce un fenomeno inizialmente destinato a una<br />

vita breve che si protrae per un periodo <strong>di</strong> tempo più lungo, caratterizzato dal fatto <strong>di</strong> essere concepito come un<br />

semplice sostituto <strong>di</strong> qualcos’altro. Il temporaneo si trova tra queste due posizioni: esso è <strong>di</strong> vita breve come<br />

l’effimero, ma può essere concepito anche per un periodo <strong>di</strong> tempo maggiore. In questo senso il temporaneo<br />

con<strong>di</strong>vide qualità con il provvisorio, ma non può essere visto come un mero sostituto (Haydn, Temel 2006).<br />

56 Gli usi temporanei sono l’esito <strong>di</strong> un cambiamento avvenuto all’interno della società post-industriale del XX secolo,<br />

in cui il settore industriale è stato sostituito dal terziario, che necessitava <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni e spazi inferiori. Le imprese<br />

hanno subito un processo <strong>di</strong> decentralizzazione e lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi sistemi logistici ha avuto effetti all’interno della<br />

morfologia urbana. Il carattere <strong>di</strong> molti luoghi è cambiato e attualmente le aree prive <strong>di</strong> alcun tipo <strong>di</strong> destinazione<br />

d’uso sono in costante aumento (Rudolph 2007).<br />

Laura Lutzoni<br />

Informalità e <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong>. Spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e informale: prospettive per il <strong>progetto</strong> della città<br />

Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura e Pianificazione - XXIV Ciclo - <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> - 2011 62

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