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informalita' e progetto urbano - Università degli Studi di Sassari

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1.2 Interpretazioni dell'informalità urbana<br />

1. Informalità e spazio <strong>urbano</strong><br />

Tra i concetti spaziali, che caratterizzano i processi <strong>di</strong> trasformazione in corso nella città<br />

contemporanea estesa nel territorio (Maciocco et al. 2011), emerge in particolare l'informalità<br />

urbana. All'interno del Global Report on Human Settlements del 2009 5 , l'UN-Habitat ha rilevato<br />

che circa un miliardo <strong>di</strong> persone vivono in inse<strong>di</strong>amenti informali e questi abitanti rappresentano<br />

il 32% della popolazione urbana mon<strong>di</strong>ale 6 . Appare <strong>di</strong> tutta evidenza come l'informalità<br />

rappresenti un fenomeno rilevante al quale le attuali forme <strong>di</strong> pianificazione non riescono<br />

spesso a rapportarsi in maniera adeguata.<br />

Il termine informalità ha acquisito rilevanza negli ultimi quarant'anni, assumendo nel tempo<br />

denominazioni, caratteristiche e interpretazioni <strong>di</strong>fferenti. La complessità <strong>di</strong> tale concetto<br />

coinvolge molteplici ambiti; questo termine è usato per descrivere e teorizzare non solo<br />

l'aspetto spaziale della città, ma anche la sua organizzazione culturale, economica sociale e<br />

politica (Hernàndez et al. 2010). L'informalità è spesso associata a modalità e fenomeni che si<br />

verificano al <strong>di</strong> fuori dei processi formali o <strong>degli</strong> ambiti pianificati e regolati (Roy 2005).<br />

Possono includersi una serie molto ampia <strong>di</strong> situazioni, come processi <strong>di</strong> occupazione<br />

spontanea del territorio, assenza <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> proprietà, autocostruzione <strong>di</strong> alloggi, abitazioni<br />

illegali in contesti <strong>di</strong> rapida urbanizzazione, usi temporanei dello spazio, forme <strong>di</strong><br />

autorganizzazione, sviluppo <strong>di</strong> aree urbane ai margini della città, ecc.<br />

Il fenomeno dell'informalità è <strong>di</strong>venuto un elemento significativo nella crescita urbana e nella<br />

"produzione" della città. Questo concetto <strong>di</strong>viene rilevante dopo la nascita dei primi piani <strong>di</strong><br />

espansione della città, nella metà del XIX secolo e con l'affermarsi <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> quadri <strong>di</strong><br />

riferimento normativi che regolano lo sviluppo <strong>urbano</strong> e alcune pratiche in passato considerate<br />

marginali. La nozione <strong>di</strong> informalità si afferma definitivamente nel <strong>di</strong>battito sulla città nei primi<br />

anni sessanta del XX secolo, come alternativa all'urbanistica funzionalista proposta dai CIAM 7 . In<br />

particolare negli anni sessanta, la crescita della popolazione e la rapida <strong>di</strong>ffusione delle prime<br />

5 Per maggiori informazioni <strong>di</strong> veda http://www.unhabitat.org.<br />

6 Secondo questo rapporto quasi un terzo della popolazione urbana mon<strong>di</strong>ale vive attualmente in inse<strong>di</strong>amenti<br />

informali ed è stimato che tale numero possa raddoppiare nei prossimi trent'anni. In Africa, Asia e America Latina il<br />

valore raggiunge il 50% della popolazione totale.<br />

7 I CIAM (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne), incontri internazionali <strong>di</strong> architetti e urbanisti, riunitisi per<br />

la prima volta in congresso a La Sarraz (Svizzera) nel 1928, crearono un momento <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> esperienze tra gli<br />

esponenti del Movimento Moderno, allo scopo <strong>di</strong> considerare sotto una prospettiva unitaria i molteplici problemi<br />

dell'architettura moderna. Il IV congresso, svoltosi nel 1933 in navigazione da Marsiglia ad Atene, fu il più<br />

significativo e <strong>di</strong>ede luogo alla Carta <strong>di</strong> Atene, documento chiave ed espressione <strong>di</strong> un modo <strong>di</strong> affrontare il problema<br />

urbanistico a livello <strong>di</strong> sistematica generale. Il progressivo sfaldamento dei contenuti ideologici della cultura<br />

razionalista contribuì al declino dell'attività dei CIAM, che si sciolsero dopo l'XI congresso, tenutosi a Otterlo nel<br />

1959.<br />

Laura Lutzoni<br />

Informalità e <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong>. Spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e informale: prospettive per il <strong>progetto</strong> della città<br />

Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura e Pianificazione - XXIV Ciclo - <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> - 2011 14

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