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informalita' e progetto urbano - Università degli Studi di Sassari

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1. Informalità e spazio <strong>urbano</strong><br />

contemporanei la città cinetica può essere descritta come un'entità costituita da forme spaziali<br />

mobili e in continuo cambiamento. Lo spazio informale si articola nel tempo occupando<br />

<strong>di</strong>fferenti ambiti e i suoi confini possono espandersi per includere i molteplici usi della<br />

con<strong>di</strong>zione urbana contemporanea. La città informale, proiettandosi verso una maggiore<br />

attenzione all'aspetto sociale, introduce un senso <strong>di</strong> località e una maggiore sensibilità al<br />

mondo contemporaneo. Instabilità, indeterminatezza, <strong>di</strong>namicità, mobilità, temporaneità,<br />

riciclabilità e reversibilità (Mehrotra 2008) sono gli elementi fondamentali su cui si struttura<br />

questo concetto spaziale.<br />

La città "statica" e la città "cinetica" possono stabilire un rapporto spaziale e immateriale<br />

molto più complesso <strong>di</strong> quanto potrebbe suggerire la loro manifestazione fisica. Tale relazione,<br />

sviluppandosi attraverso una tensione <strong>di</strong>alettica, definisce uno spazio − compreso tra formale e<br />

informale − fluido e ambiguo, caratterizzato da processi <strong>di</strong>fficili da deco<strong>di</strong>ficare, mappare o<br />

articolare (Mehrotra 2008). Tale spazio interstiziale 4 , che racchiude una molteplicità <strong>di</strong> fenomeni<br />

e situazioni, è la metafora <strong>di</strong> uno stato fisico della città contemporanea e permette <strong>di</strong> andare<br />

oltre la concezione <strong>di</strong> urbanistica intesa come entità preve<strong>di</strong>bile a priori. Questa con<strong>di</strong>zione ci<br />

permette <strong>di</strong> comprendere meglio la linea sfocata tra formale e informale, nonché il progressivo<br />

cambiamento <strong>di</strong> ruoli <strong>di</strong> persone e spazi nella società urbana.<br />

È interessante evidenziare come ogni <strong>di</strong>battito sullo spazio informale prenda avvio dalla<br />

descrizione <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> marginalità e dall'identificazione <strong>di</strong> termini <strong>di</strong>cotomici. In realtà la<br />

<strong>di</strong>scussione dovrebbe partire da mo<strong>di</strong> alternativi <strong>di</strong> inquadrare le tematiche come concetti <strong>di</strong><br />

ibri<strong>di</strong>tà, simultaneità, coesistenza. In questo senso l'or<strong>di</strong>ne formale e informale possono<br />

entrambi essere considerati come mo<strong>di</strong> legittimi e simultanei <strong>di</strong> "fare la città" .<br />

4 Gli spazi interstiziali sono aree senza un uso preciso, <strong>di</strong>sponibili all’interno delle città e del territorio, il cui carattere<br />

<strong>di</strong> provvisorietà e <strong>di</strong> incertezza consente <strong>di</strong> considerarle potenzialità per avviare nuovi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> concepire la città. Gli<br />

interstizi sono inoltre considerati luoghi <strong>di</strong> alterità in cui si manifestano pratiche informali.<br />

Laura Lutzoni<br />

Informalità e <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong>. Spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e informale: prospettive per il <strong>progetto</strong> della città<br />

Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura e Pianificazione - XXIV Ciclo - <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> - 2011 13

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