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informalita' e progetto urbano - Università degli Studi di Sassari

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Introduzione<br />

processo <strong>di</strong> collaborazione tra comune, istituti finanziari, organizzazione non-profit, architetti e<br />

coloro che sviluppano micro-interventi per favorire la partecipazione comunitaria.<br />

Questo <strong>progetto</strong>, nonostante la sua <strong>di</strong>mensione relativamente limitata, potrebbe <strong>di</strong>venire un<br />

elemento <strong>di</strong> catalizzazione e rappresentare un modello per sviluppare una nuova urbanistica<br />

collegata a un'organizzazione incentrata intorno alla comunità. Come evidenziato nel <strong>progetto</strong><br />

Living Rooms at the Border, l'inserimento <strong>di</strong> specifici programmi all'interno <strong>di</strong> spazi urbani, può<br />

generare nuovi processi sociali ed economici.<br />

Nella quarta sezione, a partire dall'analisi critica dell'esperienza <strong>di</strong> San Ysidro, si elaborano<br />

alcune riflessioni. Emerge in particolare come progettare nello spazio al confine tra formale e<br />

informale implichi l’assunzione <strong>di</strong> una consapevolezza dei processi e delle relazioni che li<br />

caratterizzano. L'elevata complessità <strong>di</strong> pratiche e <strong>di</strong>namiche che coinvolgono questi concetti<br />

evidenziano la necessità <strong>di</strong> associare il <strong>progetto</strong>, inteso nel suo senso spaziale, all'ambito delle<br />

politiche economiche e sociali. L'inscin<strong>di</strong>bilità tra <strong>progetto</strong> e politiche urbane permette una<br />

rilettura delle categorie del <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong> in riferimento agli spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e<br />

informale. A tale proposito questa esperienza ha permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare alcune categorie del<br />

<strong>progetto</strong> dello spazio − transcalarità, flessibilità, interazione e consapevolezza sociale − che<br />

possono dare vita a un metodo <strong>di</strong>fferente per ragionare e intervenire in questi spazi <strong>di</strong> relazione.<br />

Tali categorie, non legate alle singole con<strong>di</strong>zioni locali, possono costituire un approccio più<br />

generale per affrontare il complesso rapporto tra formale e informale. Infine l’ultimo capitolo<br />

contribuisce a sottolineare l’importanza del <strong>progetto</strong> come strumento <strong>di</strong> conoscenza dello<br />

spazio. In questo senso il <strong>progetto</strong>, inteso come propulsore <strong>di</strong> cambiamento, è soggetto a una<br />

duplice tensione tra la sfera formale e la necessità <strong>di</strong> analizzare e fare propria la realtà nelle sue<br />

molteplici forme e <strong>di</strong>mensioni informali. A partire da questa interazione può emergere una<br />

conoscenza legata all'azione che contribuisce a sua volta ad alimentare la riflessione teorica.<br />

Laura Lutzoni<br />

Informalità e <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong>. Spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e informale: prospettive per il <strong>progetto</strong> della città<br />

Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura e Pianificazione - XXIV Ciclo - <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> - 2011 10

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