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informalita' e progetto urbano - Università degli Studi di Sassari

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4.2 Alcune categorie per il <strong>progetto</strong> tra formale e informale<br />

4. Ripensare il rapporto tra formale e informale<br />

Le categorie <strong>di</strong> seguito proposte operano prevalentemente su due <strong>di</strong>fferenti aree <strong>di</strong> interesse:<br />

la transcalarità e la flessibilità appartengono a una <strong>di</strong>mensione spaziale del <strong>progetto</strong>, mentre<br />

l'interazione e la consapevolezza sociale fanno riferimento alla sfera etica e sociale. Nonostante<br />

ciò, è rilevante sottolineare come tutte le categorie siano profondamente interconnesse e<br />

sovrapposte tra loro andando a formare un insieme inscin<strong>di</strong>bile. Per maggiore chiarezza<br />

verranno comunque esposte singolarmente.<br />

Transcalarità<br />

La categoria della transcalarità considera il <strong>progetto</strong> dello spazio come un sistema che si<br />

inserisce all'interno <strong>di</strong> uno sviluppo generale, passando attraverso l'intervento a scale ridotte.<br />

Questa visione implica la capacità del <strong>progetto</strong> <strong>di</strong> assumere una valenza specifica e quin<strong>di</strong> la<br />

possibilità <strong>di</strong> implementazione a <strong>di</strong>fferenti livelli <strong>di</strong> interesse. Tale impostazione della<br />

rappresentazione spaziale o della conoscenza ritiene che la complessità della con<strong>di</strong>zione urbana<br />

necessiti <strong>di</strong> un metodo trasversale per la piccola e la grande scala <strong>di</strong> intervento.<br />

La transcalarità si può declinare secondo due accezioni: la prima, che può essere definita<br />

transcalarità "in senso debole" o multiscalarità, considera progressivamente <strong>di</strong>verse scale <strong>di</strong><br />

intervento; la seconda, ovvero transcalarità in "senso forte", si focalizza nel considerare<br />

congiuntamente <strong>di</strong>verse scale e nell'analizzare i rapporti tra esse (Bonavero 2005). La prima<br />

accezione fa riferimento a <strong>degli</strong> schemi concettuali <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>cotomico, che si prestano a essere<br />

applicati a <strong>di</strong>fferenti scale <strong>di</strong>mensionali, mentre al contrario la transcalarità in "senso forte"<br />

considera congiuntamente <strong>di</strong>versi livelli e può essere ricondotta al concetto <strong>di</strong> rete (Bonavero<br />

2005).<br />

Come è stato evidenziato, l'informalità si caratterizza per la capacità <strong>di</strong> agire in piccoli spazi<br />

<strong>di</strong> azione nel tessuto <strong>urbano</strong>, ai margini delle città o in aree del territorio caratterizzate da una<br />

bassa densità inse<strong>di</strong>ativa, dando origine a luoghi dell'interstizialità. L'aspetto rilevante <strong>di</strong> questi<br />

micro-interventi è che, nonostante la ridotta scala a cui si manifestano, possono comunque<br />

determinare un mutamento generale del sistema. A partire da queste riflessioni l'approccio<br />

transcalare si connette a una visione processuale e non gerarchica del <strong>progetto</strong> e assume come<br />

orizzonte l'attivazione <strong>di</strong> processi a <strong>di</strong>fferenti livelli <strong>di</strong> intervento.<br />

Per quanto illustrato nell'esperienza <strong>di</strong> San Ysidro, progettare negli interstizi tra formale e<br />

informale implica l'inserimento <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> eterogeneità a livello <strong>di</strong> microambito, i quali però<br />

Laura Lutzoni<br />

Informalità e <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong>. Spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e informale: prospettive per il <strong>progetto</strong> della città<br />

Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura e Pianificazione - XXIV Ciclo - <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> - 2011 140

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