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informalita' e progetto urbano - Università degli Studi di Sassari

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2. Dimensione informale della vita urbana<br />

Attraverso lo stu<strong>di</strong>o dei processi informali nella città emerge una prospettiva per "l'attivazione<br />

<strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> ascolto e <strong>di</strong> valorizzazione delle espressioni <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza attiva e dei saperi<br />

<strong>di</strong>ffusi <strong>di</strong> una società complessa postindustriale, che produce nelle sue molteplici componenti<br />

conflitto, ma anche progettualità molecolare, che si avvale <strong>di</strong> nuovi saperi produttivi,<br />

comunicativi, artistici, ambientali, relazionali, ecc." (Magnaghi 2006). Si tratta <strong>di</strong> una democrazia<br />

partecipativa, capace <strong>di</strong> tessere reti dal basso e <strong>di</strong> produrre <strong>di</strong>rettamente l'ambiente <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong><br />

relazione, creando nuove interazioni tra in<strong>di</strong>viduo e collettività.<br />

La partecipazione appare pertanto sinonimo <strong>di</strong> adattamento e con<strong>di</strong>visione, ma allo stesso<br />

tempo <strong>di</strong> creazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti relazioni: a una città programmata a partire da alcuni principi a<br />

priori ne viene contrapposta un’altra in continuo adattamento che mo<strong>di</strong>fica la sua struttura in<br />

armonia e accordo con il relativo tessuto sociale. Viene quin<strong>di</strong> a rovesciarsi l’idea secondo la<br />

quale la città stabilisce in maniera univoca la vita urbana: sono gli abitanti, infatti, che ne<br />

definiscono i confini interni, esterni e le relazioni. Solo ragionando in questi termini, o quanto<br />

meno tenendo in considerazione il valore della costruzione sociale, sarà possibile in<strong>di</strong>viduare<br />

forme alternative ai tra<strong>di</strong>zionali criteri interpretativi e <strong>di</strong> progettazione della città capaci <strong>di</strong><br />

adattarsi alle con<strong>di</strong>zioni urbane contemporanee.<br />

2.4.4 Luoghi dell'interstizialità. Micro-spazialità e micro-urbanità<br />

Uno <strong>degli</strong> aspetti maggiormente rilevanti dei fenomeni informali è la loro capacità <strong>di</strong><br />

manifestazione e azione in piccoli spazi, ovvero nei luoghi <strong>di</strong> risulta tra <strong>di</strong>fferenti con<strong>di</strong>zioni. Dal<br />

punto <strong>di</strong> vista etimologico il termine interstizio mette insieme alcune con<strong>di</strong>zioni antitetiche.<br />

"Interstizio (interstitium, nell'origine latina del termine) è voce infatti che tiene insieme due<br />

elementi o parti contrastanti: per un verso, la prima parte del termine (inter-) evoca qualcosa che<br />

non è stabile né ben definito o strutturato anche socialmente ma semmai fluido e passibile <strong>di</strong><br />

movimento, atto al passaggio o all'oscillazione; per un altro verso, la seconda parte del fonema<br />

(-stitium) allude allo stare, alla stabilità e soli<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> qualcosa, ad una permanenza in una realtà<br />

definita quale può essere nel nostro caso una struttura sociale o un fenomeno sociale ben<br />

definito. Insomma, a ben guardare l'interstizio è etimologicamente un ossimoro, dal momento<br />

che evoca la stabilità accanto al movimento: esso infatti, pur privilegiando il movimento, ne<br />

prevede la stabilizzazione (quantunque provvisoria o relativa) in nuove situazioni, quelle appunto<br />

a cui allude la messa in evidenza <strong>di</strong> fenomeni interstiziali" (Gasparini 2008: VII). Il carattere<br />

effimero <strong>di</strong> questi spazi e la loro ridotta scala <strong>di</strong> intervento induce a ritenere che essi non<br />

possano mettere in atto cambiamenti nella macro scala, ma in realtà la capacità <strong>di</strong> interferenza e<br />

azione <strong>di</strong> tali fenomeni si riflette in modo evidente nell'ambito <strong>urbano</strong> e territoriale. Negli<br />

Laura Lutzoni<br />

Informalità e <strong>progetto</strong> <strong>urbano</strong>. Spazi <strong>di</strong> relazione tra formale e informale: prospettive per il <strong>progetto</strong> della città<br />

Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura e Pianificazione - XXIV Ciclo - <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> - 2011 97

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