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LABORATORIO 60 LE LEGGI DELLA RIFLESSIONE<br />

M O M E N T O S P E R I M E N T A L E<br />

Presentazione dell’esperienza<br />

In questa esperienza viene studiata la riflessione che subiscono<br />

i raggi di luce incidenti su una superficie speculare,<br />

grazie a uno specchio piano disposto in verticale.<br />

Non è necessario disporre di una fonte luminosa per produrre<br />

i raggi di luce, ma si utilizzerà l’allineamento ottico<br />

tra due coppie di spilli, sfruttando la proprietà della propagazione<br />

rettilinea della luce.<br />

Materiale occorrente<br />

• Specchio piano di vetro con sostegno<br />

• 4 spilli con capocchia colorata<br />

• foglio di sughero<br />

• goniometro<br />

• squadretta<br />

Procedimento<br />

• Si copre il foglio di sughero con un foglio di carta bianca<br />

e si traccia al centro del foglio una linea retta che<br />

chiameremo “linea dello specchio ”.<br />

• Si dispone lo specchio in posizione verticale sul foglio,<br />

allineandolo sulla “linea dello specchio”.<br />

• Si piantano verticalmente due spilli nel foglio di sughero,<br />

allineati in modo tale che puntino verso lo specchio<br />

con una direzione obliqua. Il raggio luminoso individuato<br />

dall’allineamento dei due spilli incide sullo specchio<br />

e viene riflesso.<br />

• Si piantano altri due spilli nel foglio di sughero, che risultino<br />

allineati con l’immagine riflessa dei primi due,<br />

osservata nello specchio.<br />

• Si tracciano sul foglio di carta le rette che congiungono<br />

le due coppie di spilli e la perpendicolare alla linea<br />

dello specchio nel punto di intersezione delle due rette.<br />

La prima coppia di spilli individua il raggio incidente,<br />

e la seconda coppia il raggio riflesso.<br />

• Con il goniometro, si misurano l’angolo di incidenza e<br />

l’angolo di riflessione del raggio di luce, rispetto alla<br />

perpendicolare.<br />

• Si ripetono tre o quattro volte le misure, con angoli di<br />

incidenza diversi. Per ottenere questo risultato, conviene<br />

spostare solo lo spillo esterno della prima coppia,<br />

in modo che il punto di incidenza sia sempre lo<br />

stesso.<br />

Considerazioni<br />

Gli spilli devono essere piantati ben in verticale, per consentire<br />

un buon allineamento, e devono essere disposti a<br />

pochi centimetri fra loro e a pochi centimetri dallo specchio.<br />

Distanze maggiori renderebbero difficili le operazioni<br />

di allineamento. Conviene controllare tutti gli allineamenti<br />

prodotti guardando sia dalla parte del raggio riflesso,<br />

sia da quella del raggio incidente.<br />

S C H E D A D I L A B O R A T O R I O<br />

a. Riporta le misure dell’angolo di incidenza (i) e dell’angolo<br />

di riflessione (r) in una tabella del genere, in cui<br />

riporterai anche l’eventuale differenza (d) tra i due angoli:<br />

i(°) r(°) d(°)<br />

b. Che cosa puoi osservare sull’andamento dell’angolo di<br />

riflessione, al variare dell’angolo di incidenza?<br />

c. Che cosa avviene, se si invia il raggio incidente lungo<br />

la perpendicolare allo specchio?<br />

Considerazioni finali<br />

Linea dello<br />

specchio<br />

a. I risultati ottenuti sono quelli che ti aspettavi dalla teoria<br />

riguardante la riflessione della luce?<br />

b. Il punto di intersezione dei raggi incidente e riflesso si<br />

trova sulla linea dello specchio? Per quale motivo?<br />

c. Quali difficoltà hai incontrato, nell’eseguire questa<br />

esperienza?<br />

d. Che cosa muteresti nell’esperienza, per renderla più<br />

efficace?<br />

e. Vuoi aggiungere qualcos’altro, a completamento della<br />

Scheda?<br />

1


N O T E P E R L ’ I N S E G N A N T E la rifrazione della luce nel vetro, per cui l’intersezione tra<br />

Come viene individuato da una domanda delle Considerazioni<br />

finali della Scheda di laboratorio, la bravura<br />

dello studente non consiste solo nel verificare le leggi<br />

della riflessione (benché qualcuno tenda a forzare i risultati<br />

di osservazioni non accurate, tracciando non la perpendicolare<br />

alla linea dello specchio, bensì la bisettrice<br />

dell’angolo compreso tra il raggio incidente e quello riflesso):<br />

un risultato più ambizioso è la scoperta che la riflessione<br />

della luce non avviene sulla linea dello specchio,<br />

bensì sulla superficie interna dello specchio, a qualche millimetro<br />

di distanza. Pertanto, le misure accurate porteranno<br />

a intersezioni tra raggio riflesso e rifratto non disposte<br />

sulla linea dello specchio, che dovranno essere correttamente<br />

interpretate, e non liquidate come “errori”.<br />

A complicare ulteriormente il problema, interviene anche<br />

2<br />

il raggio incidente e quello riflesso che viene trovata sperimentalmente<br />

è quella apparente, di poco discosta rispetto<br />

alla superficie riflettente dello specchio.<br />

Evidentemente, tutti questi problemi si incontrano solo<br />

con gli specchi di vetro, la cui superficie speculare è protetta<br />

appunto da una lastra di vetro; con gli specchi metallici,<br />

non ci sono “errori”!<br />

Un eventuale lavoro di approfondimento di questa esperienza<br />

consiste nell’esaminare ciò che accade se si inclina<br />

lo specchio di un angolo α rispetto alla linea iniziale.<br />

Di quanto viene deviato il raggio riflesso? Intuitivamente,<br />

lo studente ritiene che il raggio venga deviato di un angolo<br />

α, e invece la deviazione è doppia, come si può verificare<br />

sperimentalmente, in accordo con la geometria del<br />

sistema.

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