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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 95<br />

www.gimle.fsm.it<br />

AVIAN INFLUENZA: INFORMATION FOR WORKERS AT RISK<br />

OF EXPOSURE<br />

Key words: avian flu, workers’ exposure, information.<br />

ABSTRACT. Avian influenza is a viral infection that occurs naturally<br />

among wild and domestic birds. The current outbreaks of highly<br />

pathogenic avian influenza, which began in South-East Asia in<br />

mid-2003, are caus<strong>ed</strong> by the H5N1 virus. Although this virus does not<br />

usually infect people, <strong>di</strong>rect contact with infect<strong>ed</strong> poultry, or surfaces<br />

and objects contaminat<strong>ed</strong> by their faeces, is presently consider<strong>ed</strong> the<br />

main route of human infection.<br />

Italian Ministry of Health, in collaboration with other Institutional<br />

Organisms, put forward measures to be taken in the case of suspect<strong>ed</strong><br />

outbreaks of H5N1 avian influenza in wild birds and in commercial<br />

poultry in order to minimise the risk of humans acquiring the virus.<br />

In accordance with the Italian Decree 94/626, the nature, degree and<br />

duration of workers’exposure to biological agents must be determin<strong>ed</strong> to<br />

assess any risk to the workers’ health or safety and to lay down the<br />

measures to be taken. Moreover, sufficient and appropriate training, in the<br />

form of information and instructions, shall be offer<strong>ed</strong> by the employers.<br />

Our group analyz<strong>ed</strong> the most important national and international<br />

documents regar<strong>di</strong>ng the protection of people possibly expos<strong>ed</strong> to the<br />

avian flu to elaborate booklets containing useful information for people<br />

working with poultry.<br />

INTRODUZIONE<br />

L’influenza aviaria è una infezione virale che può interessare uccelli<br />

selvatici e domestici, quali polli e tacchini causata da virus influenzali <strong>di</strong> tipo<br />

A che possono infettare anche altri animali quali maiali, cavalli, <strong>del</strong>fini, balene<br />

e l’uomo. Esistono almeno 144 varietà <strong>di</strong> influenza la maggior parte<br />

<strong>del</strong>le quali ha effetti lievi <strong>ed</strong> è classificata come “Influenza Aviaria a Bassa<br />

Patogenicità” (LPAI). Al contrario, i sottotipi H5 e H7 sono classificati come<br />

“Influenza Aviaria ad Alta Patogenicità” (HPAI) e possono causare mortalità<br />

<strong>di</strong> massa, specie tra il pollame domestico. In Italia, l’influenza aviaria è<br />

nota sin dal 1878; da allora ci sono state <strong>di</strong>verse epidemie tra i volatili.<br />

Attualmente si sta <strong>di</strong>ffondendo dal Sud Est Asiatico l’influenza aviaria<br />

da virus H5N1. Tale virus si può trasmettere all’uomo, anche se fino<br />

ad oggi la trasmissione si è verificata solo in pochi casi. L’Organizzazione<br />

Mon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong>la Sanità (OMS) riporta un totale <strong>di</strong> 232 casi <strong>di</strong> infezione<br />

<strong>di</strong> influenza aviaria nell’uomo, <strong>di</strong> cui 134 morti (periodo 2003 – 26<br />

luglio 2006). Tali dati evidenziano non solo l’incremento dei casi umani<br />

in zone già colpite dall’infezione ma anche, l’insorgenza nel 2006, <strong>di</strong> casi<br />

<strong>di</strong> infezione umana in nuovi Paesi quali Azerbaijan, l’Egitto, l’Iraq.<br />

In Italia, a seguito dei primi casi <strong>di</strong> infezione da virus H5N1 in alcuni<br />

cigni migratori il Ministero <strong>del</strong>la Salute attraverso vari Organi Istituzionali,<br />

tra cui il Centro Nazionale per il Controllo e la Prevenzione <strong>del</strong>le<br />

Malattie (CCM) ha preso una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti finalizzati a ridurre<br />

al minimo i rischi per l’uomo <strong>di</strong> contrarre l’influenza aviaria HPAI da volatili<br />

<strong>ed</strong> animali suscettibili.<br />

Le norme <strong>del</strong> Decreto Legislativo 626/94 e s.m.i. obbligano il datore<br />

<strong>di</strong> lavoro ad effettuare la valutazione dei rischi presenti nei luoghi <strong>di</strong> lavoro,<br />

laddove vengano evidenziati rischi per la salute e la sicurezza dei<br />

lavoratori, <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre e mettere in atto un programma <strong>di</strong> interventi<br />

tecnico-organizzativi e proc<strong>ed</strong>urali finalizzati alla tutela dei suoi <strong>di</strong>pendenti.<br />

In tale contesto particolare importanza assume l’informazione e la<br />

formazione (artt. 21 e 22 <strong>del</strong> D.Lgs. 626/94) sui rischi e l’addestramento<br />

a lavorare “sicuri”, nei settori lavorativi a rischio <strong>di</strong> esposizione ad agenti<br />

biologici in generale, e a quello dei virus aviari in particolare.<br />

MATERIALI E METODI<br />

L’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong><br />

(ISPESL), in quanto organo tecnico-scientifico <strong>del</strong> Servizio Sanitario Nazionale,<br />

svolge funzioni <strong>di</strong> ricerca, stu<strong>di</strong>o, sperimentazione <strong>ed</strong> elaborazione<br />

dei criteri e <strong>del</strong>le metodologie per la prevenzione degli infortuni e<br />

<strong>del</strong>le malattie professionali. Tali funzioni vengono espletate anche attraverso<br />

attività <strong>di</strong> formazione <strong>ed</strong> informazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse figure professionali<br />

coinvolte. Nell’ambito <strong>del</strong> rischio biologico il Dipartimento <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> ha affrontato la problematica <strong>del</strong>l’influenza aviaria.<br />

In particolare sono stati analizzati in maniera critica i principali documenti<br />

– riguardanti il settore <strong>del</strong>la sicurezza dei lavoratori – prodotti a livello<br />

nazionale <strong>ed</strong> internazionale. I documenti italiani analizzati sono<br />

stati principalmente quelli <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Salute, <strong>del</strong> Centro <strong>di</strong> Refe-<br />

renza Nazionale <strong>di</strong> Padova per l’Influenza aviaria (IZS <strong>del</strong>le Venezie),<br />

nonché <strong>del</strong>le singole Regioni. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tutti i documenti, unitamente<br />

alle conoscenze scientifiche a tutt’oggi <strong>di</strong>sponibili, è stato finalizzato alla<br />

realizzazione <strong>di</strong> un Opuscolo informativo e <strong>di</strong> un Manuale operativo per<br />

i lavoratori <strong>del</strong>la filiera avicola e per altri lavoratori che occasionalmente<br />

possono intervenire, quali i Vigili <strong>del</strong> Fuoco (VV.F.) essendo questi ultimi<br />

coinvolti in interventi occasionali <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> volatili morti e/o moribon<strong>di</strong><br />

a rischio <strong>di</strong> influenza aviaria.<br />

RISULTATI<br />

Tale stu<strong>di</strong>o ha portato all’elaborazione <strong>di</strong> strumenti informativi e<br />

operativi in<strong>di</strong>rizzati ai lavoratori <strong>del</strong>la filiera avicola e ai lavoratori coinvolti<br />

nell’emergenza. In tali documenti è stata affrontata la problematica<br />

<strong>del</strong>l’influenza aviaria, e sono state fornite in<strong>di</strong>cazioni utili riguardo le<br />

principali misure <strong>di</strong> prevenzione e protezione da porre in atto per ridurre<br />

al minimo l’esposizione ad agenti biologici in situazioni <strong>di</strong> emergenza infettiva,<br />

così come durante lo svolgimento nella normale attività lavorativa.<br />

In Fig. 1 sono mostrati i 2 documenti r<strong>ed</strong>atti dall’ISPESL e dalla collaborazione<br />

ISPESL-VV.F.<br />

Figura 1A Figura 1B<br />

DISCUSSIONE<br />

L’analisi dei documenti Istituzionali riguardanti l’influenza aviaria,<br />

finalizzati alla riduzione <strong>del</strong> rischio <strong>di</strong> esposizione professionale, ha contribuito<br />

a in<strong>di</strong>care le misure <strong>di</strong> prevenzione e i comportamenti più idonei<br />

da adottare in caso <strong>di</strong> estinzione dei focolai. Le figure professionali maggiormente<br />

coinvolte potrebbero essere, oltre a quelle operanti all’interno<br />

<strong>del</strong>l’azienda interessata dal focolaio, anche lavoratori non afferenti al settore<br />

avicolo che potrebbero però intervenire in particolari fasi <strong>del</strong>l’estinzione<br />

dei focolai <strong>di</strong> influenza aviaria.<br />

La realizzazione dei 2 Manuali proposti dall’ISPESL e dalla collaborazione<br />

ISPESL-VV.F., ha avuto l’obiettivo <strong>di</strong> fornire informazioni chiare e corrette<br />

e – al tempo stesso – in<strong>di</strong>cazioni sulle più adeguate misure <strong>di</strong> prevenzione<br />

e comportamenti da adottare sia nello svolgimento <strong>del</strong>la normale attività lavorativa,<br />

che in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza. In particolare potrebbe essere necessario<br />

l’intervento dei VV.F., nel recupero <strong>di</strong> volatili morti o moribon<strong>di</strong> a rischio<br />

<strong>di</strong> influenza aviaria, nonché in situazioni più complesse, quali l’estinzione dei<br />

focolai negli allevamenti. Per tale motivo, il gruppo <strong>di</strong> ricerca ISPESL-VV.F.<br />

sta approfondendo la problematica <strong>del</strong>l’influenza aviaria allo scopo <strong>di</strong> fornire<br />

in<strong>di</strong>cazioni da porre in atto in maniera chiara e definita, nel caso in cui più figure<br />

professionali potrebbero essere chiamate ad intervenire per l’estinzione<br />

dei focolai negli allevamenti. In tale contesto è necessario che – soprattutto i datori<br />

<strong>di</strong> lavoro – siano informati e formati in maniera adeguata e corretta. A partire<br />

da tale considerazione, tenendo anche conto <strong>del</strong>la carenza <strong>di</strong> informative da<br />

parte dei singoli Enti e Regioni, l’ISPESL si è assunto il compito <strong>di</strong> contribuire<br />

alla formazione/informazione dei datori <strong>di</strong> lavoro che operano nel settore avicolo<br />

o che potrebbero prendere parte nelle varie azioni preventive, operative e<br />

<strong>di</strong> supporto in caso <strong>di</strong> estinzione dei focolai <strong>di</strong> influenza aviaria, fermo restando<br />

quanto previsto dal Piano Pandemico Nazionale e dai singoli Piani Regionali.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

– Manuale operativo in caso <strong>di</strong> influenza aviaria. www.izsvenezie.it<br />

– Misure <strong>di</strong> prevenzione e protezione nei confronti degli operatori<br />

esposti a focolai <strong>di</strong> influenza aviaria. www.ministerosalute.it<br />

– L’influenza aviaria. Rischi, informazioni e misure preventive. www.<br />

ministerosalute.it<br />

– Piano nazionale <strong>di</strong> preparazione e risposta a una pandemia influenzale.<br />

www.ministerosalute.it

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