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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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94 G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl<br />

www.gimle.fsm.it<br />

To determine the seroprevalence of LB we us<strong>ed</strong>, in accor<strong>di</strong>ng with Atlanta’s<br />

CDC gui<strong>del</strong>ines, an enzyme-link<strong>ed</strong> immunosorbent assay (ELISA) follow<strong>ed</strong><br />

by Western blot (WB) as a more specific confirmatory test.<br />

Only 1 (1%) of the 7 (8,86%) sera IgG positive for B. burgdorferi<br />

by ELISA was confirm<strong>ed</strong> by WB. Among 13 (16,45%) sera IgM positive<br />

for B. burgdorferi by ELISA, 9 (11,4%) were confirm<strong>ed</strong> by WB.<br />

The study shows that 9 of 10 sera confirm<strong>ed</strong> by WB came from workers<br />

who were expos<strong>ed</strong> to occupational risk of infection. In particular the<br />

analysis of questionnaires shows that these IgM positive confirm<strong>ed</strong><br />

workers live in rural areas too. This result suggests that rural residence<br />

could contribute to the increas<strong>ed</strong> level of exposure to B. burgdorferi.<br />

INTRODUZIONE<br />

La malattia <strong>di</strong> Lyme o borreliosi <strong>di</strong> Lyme (BL) è una malattia multisistemica<br />

<strong>di</strong>agnosticata in soggetti punti da zecche <strong>del</strong> genere Ixodes<br />

(Ixodes ricinus principalmente) che fungono da vettori per la spirocheta<br />

Borrelia burgdorferi sensu lato (B. afelii, B. garinii e B. burgdorferi<br />

sensu-stricto). La malattia, che può decorrere anche in modo asintomatico,<br />

esor<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> solito con una caratteristica lesione cutanea (infezione<br />

localizzata: eritema migrans) per poi <strong>di</strong>ffondersi per via ematogena in <strong>di</strong>verse<br />

se<strong>di</strong> (infezione <strong>di</strong>sseminata) e dopo anni manifestarsi con decorso<br />

cronico (infezione persistente).<br />

La <strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong>la BL è correlata strettamente con la <strong>di</strong>stribuzione<br />

geografica <strong>del</strong>le zecche, che peraltro possono veicolare anche altre<br />

patologie infettive (ehrlichiosi, meningoencefalite da zecche, ecc.), e riscontrabile<br />

in particolari popolazioni a rischio tra cui quelle <strong>di</strong> alcune attività<br />

lavorative (forestali, allevatori, veterinari, ecc.).<br />

Una <strong>del</strong>le vie più comunemente utilizzate per valutare la circolazione<br />

<strong>di</strong> agenti infettivi è ricercare la prevalenza anticorpale in una popolazione<br />

suscettibile ad alto rischio <strong>di</strong> esposizione.<br />

Il presente stu<strong>di</strong>o ha avuto come obiettivo principale quello <strong>di</strong> valutare<br />

la sieroprevalenza nei confronti <strong>di</strong> Borrelia burgdorferi sensu lato,<br />

partendo da un gruppo pilota <strong>di</strong> lavoratori <strong>del</strong> Corpo Nazionale Forestale<br />

<strong>del</strong>la regione Lazio (79 soggetti) al fine <strong>di</strong> verificare l’eventuale presenza<br />

<strong>del</strong> patogeno a livello regionale.<br />

L’analisi sierologica viene effettuata in conformità alle linee guida<br />

<strong>del</strong> CDC <strong>di</strong> Atlanta, che raccomandano un primo test <strong>di</strong> screening tra cui<br />

il test immunoenzimatico legato a fase solida (ELISA), seguito da un test<br />

<strong>di</strong> conferma (Western Blot).<br />

MATERIALI E METODI<br />

Sono stati somministrati a 79 forestali dei questionari clinico-anamnestici<br />

che hanno permesso <strong>di</strong> raccogliere oltre ai dati anagrafici anche<br />

informazioni riguardanti il luogo <strong>di</strong> lavoro, il tipo <strong>di</strong> lavoro e l’ambiente<br />

in cui questo viene svolto, i fattori <strong>di</strong> rischio extraprofessionali, eventuali<br />

punture <strong>di</strong> zecche e sintomatologia correlata. I 79 forestali sottoposti allo<br />

stu<strong>di</strong>o sono stati sud<strong>di</strong>visi in due gruppi: i lavoratori esposti (65) e i lavoratori<br />

non esposti al rischio <strong>di</strong> infezione (14). Tra gli esposti sono stati<br />

considerati quei lavoratori che svolgono la loro attività all’aperto, in ambiente<br />

rurale; tra i non esposti sono stati inclusi i soggetti che svolgono la<br />

loro attività lavorativa o in ufficio o in ambiente urbano.<br />

L’indagine sierologica è stata condotta tramite meto<strong>di</strong>ca ELISA per<br />

monitorare il titolo anticorpale (IgG e IgM) nei confronti <strong>di</strong> B. burgdorferi.<br />

I campioni risultati positivi e borderline sono stati sottoposti al test<br />

<strong>di</strong> conferma Western Blot IgG e IgM per lo stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>le proteine specifiche<br />

<strong>di</strong> tale patogeno. Le analisi immunoenzimatiche sono state condotte<br />

e valutate secondo le modalità in<strong>di</strong>cate nei kit utilizzati (recombWell Borrelia<br />

IgG and recombWell Borrelia IgM- Arnika Diagnostics, Milan,<br />

Italy).<br />

L’analisi statistica invece è stata effettuata utilizzando il software<br />

SPSS.<br />

RISULTATI<br />

La ricerca <strong>di</strong> anticorpi anti-Borrelia IgG e IgM me<strong>di</strong>ante meto<strong>di</strong>ca<br />

ELISA ha rilevato 7 casi (8,86%) IgG positivi, <strong>di</strong> cui 6 esposti al rischio<br />

<strong>di</strong> infezione <strong>ed</strong> 1 non esposto, e 5 (6,3%) borderline, <strong>di</strong> cui 4 esposti <strong>ed</strong> 1<br />

no. Inoltre sono stati rilevati 13 (16,45%) casi IgM positivi, <strong>di</strong> cui 12<br />

esposti <strong>ed</strong> 1 non esposto. Al test <strong>di</strong> conferma WB solo 1 campione (sieroprevalenza<br />

<strong>del</strong>l’1,3%), appartenente al gruppo dei lavoratori esposti, è<br />

risultato IgG positivo mentre 9 (sieroprevalenza <strong>del</strong>l’11,4%) sono risultati<br />

IgM positivi. Dei 9 campioni risultati IgM positivi 8 appartengono al<br />

gruppo dei lavoratori esposti <strong>ed</strong> 1 no (Tabella I).<br />

Tabella I. Risposta anticorpale a Borrelia burgdorferi me<strong>di</strong>ante<br />

test ELISA e WB in 79 forestali <strong>del</strong>la regione Lazio<br />

LAVORATORI<br />

ELISA IgG ELISA IgM WB IgG WB IgM<br />

+ - BL + - BL + - + -<br />

ESPOSTI 6 55 4 12 47 6 1 46 8 39<br />

NON ESPOSTI 1 12 1 1 13 0 0 7 1 6<br />

+, positivo; -, negativo; BL borderline<br />

DISCUSSIONE<br />

L’analisi dei risultati <strong>di</strong> laboratorio, valutata alla luce <strong>del</strong>le informazioni<br />

ottenute dai questionari, in<strong>di</strong>ca che dei 10 campioni positivi al Western<br />

Blot 9 risultavano provenire da soggetti asintomatici che svolgevano<br />

attività lavorative secondo modalità che li esponevano ad un rischio<br />

<strong>di</strong> puntura <strong>di</strong> zecca elevato. L’analisi dei dati dei questionari ha evidenziato<br />

che nei soggetti IgM positivi al test <strong>di</strong> conferma, che presentavano<br />

un rischio <strong>di</strong> esposizione occupazionale, anche l’ambiente <strong>di</strong> vita rurale<br />

potrebbe aver influito sull’aumento <strong>del</strong> livello <strong>di</strong> esposizione alla puntura<br />

<strong>di</strong> zecca.<br />

L’ampliamento <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o ad altri forestali <strong>del</strong> Lazio apporterebbe<br />

informazioni utili sull’eventuale circolazione <strong>del</strong> microrganismo e <strong>del</strong><br />

suo vettore sul territorio, suggerendo, come per altre regioni italiane, un<br />

aumentato rischio per alcune categorie professionali esposte.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o evidenzia che i casi <strong>di</strong> BL sono spesso non <strong>di</strong>agnosticati e<br />

non notificati secondo le modalità <strong>del</strong> D.M. 15 <strong>di</strong>cembre 1990 <strong>del</strong> Ministero<br />

<strong>del</strong>la Salute determinando una sottostima <strong>del</strong> dato. Essendo la malattia<br />

<strong>di</strong> Lyme una patologia a decorso anche cronico il controllo anticorpale<br />

<strong>di</strong> coloro che potrebbero aver contratto l’infezione è sicuramente<br />

un’indagine importante ai fini <strong>del</strong>la eventuale progressione verso una<br />

prognosi più infausta. Stu<strong>di</strong> recenti sulla malattia <strong>di</strong> Lyme sembrano suggerire<br />

la teoria, peraltro già accre<strong>di</strong>tata per altre patologie infettive, secondo<br />

la quale sarebbe possibile ipotizzare un’associazione tra sieropositività<br />

IgG anti-Borrelia <strong>ed</strong> aterosclerosi <strong>del</strong>la carotide.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) Cinco M, Barbone F, Ciufolini MG, Mascioli M, Rosenfeld MA, Stefanel<br />

P, Luzzati R. Seroprevalence of tick-borne infections in forestry<br />

rangers from northeastern Italy. Clin Microbiol Infect 2004; 10:<br />

1056-1061.<br />

2) Tomao P, Ciceroni L, D’Ovi<strong>di</strong>o MC, De Rosa M, Vonesch N, Iavicoli<br />

S, Signorini S, Ciarrocchi S, Ciufolini MG, Fiorentini G, Papaleo<br />

B. Prevalence and incidence of antibo<strong>di</strong>es to Borrelia burgdorferi<br />

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24: 457-463.<br />

3) Volzke H, Wolff B, Ludemann J, Guertler L, Kramer A, John U, Felix<br />

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associat<strong>ed</strong> with carotid atherosclerosis. Atherosclerosis 2006;<br />

184: 108-112.<br />

P-21<br />

INFLUENZA AVIARIA: STRUMENTI INFORMATIVI PER LAVORATORI<br />

A RISCHIO DI ESPOSIZIONE<br />

M.C. D’Ovi<strong>di</strong>o, P. Tomao, S. Di Renzi, A. Martini, V. Meloni,<br />

S. Signorini, D. Sbar<strong>del</strong>la1 , P. Valente2 , N. Vonesch<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, ISPESL Centro Ricerche<br />

Monteporzio Catone, Via Fontana Can<strong>di</strong>da, 1 - 00040 Monteporzio<br />

Catone, Roma<br />

1 Ministero <strong>del</strong>l’Interno, Dipartimento dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco <strong>del</strong> Soccorso<br />

Pubblico e <strong>del</strong>la Difesa Civile<br />

2 Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”, Dottorato <strong>di</strong> Ricerca<br />

in Igiene Industriale e Ambientale<br />

Corrispondenza: Maria Concetta D’Ovi<strong>di</strong>o - Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

<strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, ISPESL Centro Ricerche Monteporzio Catone, Via Fontana<br />

Can<strong>di</strong>da, 1 - 00040 Monteporzio Catone, Roma<br />

- E-mail: mariaconcetta.dovi<strong>di</strong>o@ispesl.it

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