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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 77<br />

www.gimle.fsm.it<br />

ABSTRACT. Health care workers represent an important job category<br />

at biological- risk injuries. Possible exposure of these workers could be<br />

stu<strong>di</strong><strong>ed</strong> through the evaluation of in<strong>di</strong>rect in<strong>di</strong>ces such as the incidence<br />

of injuries with biological agents, workers compliance to universal<br />

precautions, frequency of contact with potential sources of exposure<br />

to biological agents.<br />

The aim of the study was to investigate the ways of occurrence<br />

of injuries involving biological agents in a group of nurses, in order<br />

to design a subsequent training programs.<br />

The study population was represent<strong>ed</strong> by 53 nurses from 5 <strong>di</strong>visions<br />

of the Foggia Hospital. To each subject was administer<strong>ed</strong> a<br />

questionnaire to collect information about demographic data and<br />

occupational history, taking into account previous accidents involving<br />

biological agents. The Injuries Registry of The Foggia Hospital,<br />

updat<strong>ed</strong> to March 2006, was consult<strong>ed</strong> to verify the information<br />

provid<strong>ed</strong> by interview<strong>ed</strong> workers.<br />

The results show that proc<strong>ed</strong>ures mostly associat<strong>ed</strong> to the injuries<br />

occurrence are those involving ne<strong>ed</strong>lesticks (endovenous/intramuscular<br />

injections; blood drawning etc.) Fatigue and, in a less extent, hurry<br />

are report<strong>ed</strong> by affect<strong>ed</strong> workers as principal causes of the events.<br />

The identification of factors associat<strong>ed</strong> to injuries in health care<br />

workers allows specific prevention programmes to be target<strong>ed</strong> at those<br />

workers at greater risk<br />

INTRODUZIONE<br />

Il rischio biologico in ambito sanitario assume particolare rilievo per<br />

il numero degli operatori potenzialmente esposti e per la gravità <strong>del</strong>le<br />

possibili conseguenze sulla loro salute. Dal 1986 al 2002 lo Stu<strong>di</strong>o <strong>Italiano</strong><br />

sul Rischio Occupazionale da HIV (SIROH) ha raccolto le segnalazioni<br />

<strong>di</strong> circa 35000 infortuni a rischio biologico in 55 osp<strong>ed</strong>ali italiani <strong>ed</strong><br />

ha documentato 18 episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> sieroconversione verificatisi in seguito a<br />

puntura accidentale con aghi cavi pieni <strong>di</strong> sangue (1, 2).<br />

Il Titolo VIII <strong>del</strong> D. Lgs. 626/94, le cui norme si applicano a tutte le<br />

attività lavorative nelle quali si può verificare l’esposizione ad agenti biologici,<br />

sancisce l’obbligo per il datore <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre idonee misure<br />

<strong>di</strong> protezione e prevenzione <strong>del</strong> rischio. L’adempimento <strong>di</strong> tale obbligo<br />

presenta tuttavia alcune <strong>di</strong>fficoltà legate al processo <strong>di</strong> valutazione<br />

<strong>del</strong> rischio. La possibile esposizione degli operatori viene pertanto indagata<br />

attraverso lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori in<strong>di</strong>retti quali l’incidenza <strong>del</strong> fenomeno<br />

infortunistico a rischio biologico, l’osservanza da parte dei lavoratori<br />

<strong>del</strong>le precauzioni universali, la frequenza dei contatti con potenziali<br />

fonti <strong>di</strong> esposizione ad agenti biologici.<br />

L’obiettivo <strong>del</strong> presente stu<strong>di</strong>o è stato quello <strong>di</strong> indagare le modalità<br />

<strong>di</strong> acca<strong>di</strong>mento degli infortuni a rischio biologico <strong>di</strong> una popolazione <strong>di</strong><br />

infermieri al fine <strong>di</strong> pianificare il successivo intervento formativo in materia<br />

<strong>di</strong> rischi specifici.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Abbiamo indagato gli eventi infortunistici a rischio biologico in 53<br />

infermieri afferenti a cinque unità <strong>di</strong> degenza <strong>del</strong>l’Azienda Osp<strong>ed</strong>aliera <strong>di</strong><br />

Foggia. Di essi, 8 afferivano all’Ostetricia e Ginecologia, 8 alla Chirurgia<br />

Generale, 8 alla Chirurgia d’Urgenza, 13 alla Me<strong>di</strong>cina Generale e 16<br />

a Malattie Infettive. Il campione selezionato, stratificato per fasce d’età<br />

anagrafica, ha evidenziato un maggior numero <strong>di</strong> soggetti compresi tra<br />

31-40 (41.5%) e 41-50 (39.6%) anni.<br />

A tutti i soggetti coinvolti nello stu<strong>di</strong>o, abbiamo somministrato un<br />

questionario con domande finalizzate all’acquisizione <strong>di</strong> informazioni relative<br />

ai dati anagrafici <strong>ed</strong> all’attività lavorativa. Relativamente a quest’ultima,<br />

particolare attenzione è stata rivolta ad eventuali prec<strong>ed</strong>enti<br />

anamnestici <strong>di</strong> infortunio a rischio biologico dall’inizio <strong>del</strong>l’attività lavorativa,<br />

alla causa attribuita <strong>del</strong>l’infortunio, alle modalità <strong>di</strong> acca<strong>di</strong>mento<br />

<strong>ed</strong> al tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivo coinvolto. Il riscontro degli eventi infortunistici<br />

riportati dal campione intervistato è stato verificato me<strong>di</strong>ante consultazione<br />

<strong>del</strong> Registro Infortuni <strong>del</strong>l’Azienda Osp<strong>ed</strong>aliera <strong>di</strong> Foggia, aggiornato<br />

al mese <strong>di</strong> marzo 2006.<br />

RISULTATI<br />

Lo stu<strong>di</strong>o ha evidenziato che, nel determinismo degli eventi infortunistici,<br />

sono maggiormente implicate le proc<strong>ed</strong>ure <strong>di</strong> reincappucciamento<br />

degli aghi (40%), iniezione endovenosa/intramuscolare (32%), infusione<br />

(13%), prelievo <strong>di</strong> sangue (6%) <strong>ed</strong> eliminazione <strong>del</strong> materiale tagliente<br />

(6%) (Figura 1). La stanchezza e, in minor misura, la fretta sono le cause<br />

d’infortunio secondo la maggior parte dei soggetti intervistati (Figura 2).<br />

I <strong>di</strong>spositivi coinvolti sono, nella maggior parte dei casi, gli aghi (84%)<br />

e, in percentuale ridotta, i bisturi (13%).<br />

Figura 1. Modalità <strong>di</strong> acca<strong>di</strong>mento<br />

Figura 2. Causa percepita d’infortunio<br />

DISCUSSIONE<br />

I risultati <strong>del</strong>la nostra indagine conoscitiva sugli aspetti qualitativi<br />

<strong>del</strong> fenomeno infortunistico a rischio biologico nella popolazione lavorativa<br />

esaminata, appaiono in accordo con quanto evidenziato dalla letteratura<br />

sull’argomento (2, 3). Su queste basi riteniamo che la frequenza degli<br />

eventi infortunistici potrebbe essere significativamente ridotta, attraverso<br />

l’attenta gestione <strong>del</strong>l’organizzazione <strong>del</strong> lavoro e me<strong>di</strong>ante l’attuazione<br />

<strong>di</strong> interventi mirati <strong>di</strong> informazione e formazione, opportunamente<br />

<strong>di</strong>fferenziati in base all’anzianità lavorativa e ripetuti nel tempo.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o sarà nuovamente condotto sullo stesso campione dopo l’attuazione<br />

<strong>di</strong> un intervento formativo mirato.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) De Carli G, Puro V, Ippolito G, Gruppo <strong>Italiano</strong> Rischio Occupazionale<br />

da HIV Group. Risk of hepatitis C virus following percutaneous<br />

exposure in healthcare workers. Infection 2003; 31: 22-27.<br />

2) Gruppo <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o “PHASE”. Rischio biologico e punture accidentali<br />

negli operatori sanitari. Lauri, Milano 2003.<br />

3) Ippolito G, Puro V, Petrosillo N, De Carli G. Gruppo <strong>Italiano</strong> Rischio<br />

Occupazionale da HIV (SIROH). Sorveglianza <strong>del</strong>le esposizioni professionali<br />

a patogeni a trasmissione ematica negli operatori sanitari:<br />

il programma nazionale italiano. Euro Surveill 1999; 4: 33-36.

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