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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 65<br />

www.gimle.fsm.it<br />

Corrispondenza: Pisciottano Virna - ASL RM F, Servizio Prevenzione<br />

e Sicurezza in Ambienti <strong>di</strong> <strong>Lavoro</strong>, Viale Terme <strong>di</strong> Traiano, 39/a<br />

- 00053 Civitavecchia (RM), Italy - Tel. 0761-506963,<br />

E-mail: virna3@virgilio.i<br />

ANONYMOUS DATA COLLECTIVES LIKE INSTRUMENT<br />

OF VERIFICATION’ COMPETENT DOCTOR’S ACTIVITY<br />

FROM VIGILANCE ORGAN<br />

Key words: anonymous data collectives, vigilance organ.<br />

ABSTRACT. Local Sanitary Office “RM F”have immense territory<br />

and is characteriz<strong>ed</strong> from working tipologie <strong>di</strong>versifi<strong>ed</strong> and small<br />

and averages <strong>di</strong>mensions. Therefore we us<strong>ed</strong> an instrument that easy<br />

and fastly give information to the health and safety’s management<br />

of the workers.<br />

We sent to competent doctor near 80 companies a questionary<br />

articulat<strong>ed</strong> in two parts: I) information of present duties, occupational<br />

risks and sanitary protocol II) sanitary and anonymous collectives<br />

information to au<strong>di</strong>ometry, biological monitoring, respiratory<br />

apparatus, muscoloskeletal apparatus, cutaneous apparatus, visual<br />

apparatus.<br />

Sixty seven companies contact<strong>ed</strong> competent doctor (in the most of cases<br />

specialist in occupational me<strong>di</strong>cine). Analysis of data evidenc<strong>ed</strong> generic<br />

in<strong>di</strong>cation of duty and occupational risks. Some cases the sanitary<br />

protocol is inexact (lacking or, contrary, not necessary integrat<strong>ed</strong><br />

examinations) and the regularity of me<strong>di</strong>cal visit is nearly always<br />

annual.<br />

Diagnostic criteria us<strong>ed</strong> are not specify and homogenous and they are<br />

not <strong>di</strong>stribut<strong>ed</strong> between several the doctors. Quality control of execution<br />

of spirometry and comparison with the previous years are not always<br />

in<strong>di</strong>cate.<br />

Questionary has reveal<strong>ed</strong> a valid instrument to know the working<br />

tipologies of territory, in order to characterize involvement<br />

of competent doctor in the company and in order to analyze doctor’s<br />

sanitary activity in terms of exactitude and quality.<br />

INTRODUZIONE<br />

Il territorio <strong>del</strong>la Azienda Sanitaria Locale Roma “F” (ASL RM F) è<br />

molto vasto e caratterizzato da tipologie lavorative estremamente <strong>di</strong>versificate<br />

tra <strong>di</strong> loro e <strong>di</strong> piccole e me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni. Queste caratteristiche rendono<br />

spesso <strong>di</strong>fficile raggiungere alcune realtà lavorative e verificare in modo approfon<strong>di</strong>to<br />

e costante l’operato dei me<strong>di</strong>ci competenti. Si è voluto quin<strong>di</strong> utilizzare<br />

uno strumento che in modo rapido e agevole ci potesse fornire dati relativi<br />

alla situazione <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>la salute e <strong>del</strong>la sicurezza dei lavoratori.<br />

MATERIALI E METODI<br />

L’indagine è stata condotta attraverso l’invio per posta al me<strong>di</strong>co<br />

competente presso l’azienda stessa <strong>di</strong> una sch<strong>ed</strong>a da restituire compilata<br />

(Allegato 1) In molti casi si è avuto anche un colloquio con il me<strong>di</strong>co che<br />

ha contattato <strong>di</strong>rettamente il Servizio per un incontro o è stato da noi convocato<br />

per chiarimenti. Sono state selezionate 80 aziende tra quelle appartenenti<br />

ai comparti maggiormente rappresentati nel nostro territorio:<br />

falegnamerie (13), carrozzerie (10), carpenterie/officine meccaniche (12),<br />

panifici (10), facchinaggio (10), tipolitografie (10), lavorazione materie<br />

plastiche (10), lavorazione carni (5).<br />

La sch<strong>ed</strong>a era articolata in due parti:<br />

I) dati relativi alle mansioni presenti, i rischi lavorativi evidenziati e il<br />

protocollo sanitario adottato;<br />

II) dati sanitari anonimi collettivi riferiti ai seguenti accertamenti sanitari<br />

eseguiti:<br />

– esami au<strong>di</strong>ometrici (specificando i criteri <strong>di</strong>agnostici e la classificazione<br />

utilizzata per le ipoacusie);<br />

– monitoraggio biologico (con in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la sostanza pericolosa<br />

e <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>catore biologico);<br />

– apparato respiratorio (controllo <strong>di</strong> qualità per esecuzione <strong>del</strong>la<br />

spirometria, tipo <strong>di</strong> rischio);<br />

– apparato osteoarticolare (rischio e sua valutazione, classificazione<br />

clinica);<br />

– apparato cutaneo (rischio, classificazione clinica);<br />

– apparato visivo (rischio e patologie).<br />

Per ciascuno <strong>di</strong> questi accertamenti si chi<strong>ed</strong>eva al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> confrontare<br />

l’esito con l’anno prec<strong>ed</strong>ente, <strong>di</strong> specificare i giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> idoneità<br />

espressi, i provve<strong>di</strong>menti sanitari e/o organizzativi adottati <strong>ed</strong> infine<br />

eventuali denunce <strong>di</strong> malattie professionali.<br />

RISULTATI<br />

Tra le aziende contattate solo 13 (16,2%) non hanno risposto alla richiesta<br />

(per cessata attività, cambio in<strong>di</strong>rizzo) mentre 67 (83,8%) aziende<br />

hanno provv<strong>ed</strong>uto a contattare il me<strong>di</strong>co competente il quale ha inviato la<br />

sch<strong>ed</strong>a al nostro Servizio. Sono risultati coinvolti nella ricerca n°39 me<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> cui n° 33 (84,6%) in possesso <strong>di</strong> specializzazione in me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong><br />

lavoro e n° 6 (15,4%) sanati ex art. 51 D.Lgs. 277/91. Per quanto riguarda<br />

la prima parte <strong>del</strong>la sch<strong>ed</strong>a si è potuto evidenziare in una piccola percentuale<br />

dei casi una generica in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la mansione (21%) e dei rischi<br />

lavorativi (24%). Nei comparti in<strong>di</strong>viduati i rischi lavorativi maggiormente<br />

riferiti dal me<strong>di</strong>co sono risultati la movimentazione manuale dei<br />

carichi (73% <strong>del</strong>le aziende), la presenza <strong>di</strong> “polveri generiche” e <strong>di</strong>l rumore<br />

(61%) gli agenti chimici (32%) e le vibrazioni (22%). La non congruità<br />

<strong>del</strong> protocollo sanitario rispetto ai rischi lavorativi riferiti si è riscontrata<br />

in n°20casi (29%) mentre in un minor numero <strong>di</strong> casi (n°10;<br />

15%) la perio<strong>di</strong>cità <strong>del</strong>la visita me<strong>di</strong>ca è risultata non congrua. I risultati<br />

relativi all’esecuzione degli esami au<strong>di</strong>ometrici hanno evidenziato nelle<br />

n° 41 aziende in cui è presente il rischio rumore la prevalenza <strong>del</strong>la fascia<br />

<strong>di</strong> esposizione 80-85 dB(A). Il 48,7% dei me<strong>di</strong>ci nelle aziende ha utilizzato<br />

come criterio <strong>di</strong>agnostico quello proposto da Merluzzi-Pira-Bosio<br />

(2000) e il 43,9% la classificazione <strong>di</strong> Merluzzi (1979). Il Monitoraggio<br />

biologico è stato eseguito in n° 5 aziende. Per quanto riguarda l’apparato<br />

respiratorio il rischio per tale apparato era presente in 50 aziende <strong>ed</strong> è<br />

stato riferito in modo generico come “polveri” in n° 25 aziende (50%) in<br />

30 casi invece è stato meglio specificato (es. polveri <strong>di</strong> legno, <strong>di</strong> legno<br />

duro, <strong>di</strong> farine, metalliche etc.). Nella maggior parte dei casi (n° 39, 78%)<br />

la spirometria viene eseguita dal Me<strong>di</strong>co Competente, più raramente da<br />

infermieri (14%). Il criterio <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> qualità più utilizzato è risultato<br />

essere l’ATS (70%). Tra i rischi per l’apparato osteoarticolare quello<br />

<strong>del</strong>la movimentazione manuale dei carichi è presente in n° 49 aziende<br />

(73%) <strong>ed</strong> il relativo metodo <strong>di</strong> valutazione oggettiva più utilizzato è il<br />

NIOSH (n° 4; 69,4%). Il rischio vibrazioni è stato in<strong>di</strong>cato solo in 15<br />

aziende (22,4%) <strong>ed</strong> è stato valutato solo in 4 (26,6%) utilizzando la Banca<br />

Dati ISPESL. Il rischio “movimenti ripetitivi <strong>del</strong>l’arto superiore” viene<br />

riferito solo in n° 6 (8,9%) aziende addette a lavorazione <strong>del</strong>le carni e<br />

<strong>del</strong>le materie plastiche e nelle falegnamerie. Utilizzando la classificazione<br />

proposta nelle linee guida <strong>del</strong>la Conferenza <strong>del</strong>le regioni e <strong>del</strong>le<br />

Province Autonome (1998) n° 705 lavoratori sono stati classificati come<br />

“normali” (92,9%), n°44 lavoratori affetti da patologia <strong>di</strong> moderata entità<br />

(5,8%), n° 7 <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a entità (0,9%) e n° 3 <strong>di</strong> grave entità (0,4%). L’apparato<br />

cutaneo è stato preso in considerazione in n° 20 aziende e legato<br />

alla presenza <strong>di</strong> solventi e vernici (60%) È stata fatta una denuncia <strong>di</strong> malattia<br />

professionale per dermatite irritativa da contatto. La valutazione<br />

<strong>del</strong>l’apparato visivo è rivolta soprattutto ai lavoratori videoterminalisti<br />

(n° 35) e ai saldatori (n° 17).<br />

DISCUSSIONE<br />

L’utilizzo <strong>di</strong> una sch<strong>ed</strong>a con richiesta <strong>di</strong> dati anonimi sanitari si è rivelato<br />

un valido strumento per la conoscenza <strong>del</strong>le realtà lavorative <strong>del</strong><br />

nostro territorio, per in<strong>di</strong>viduare il grado <strong>di</strong> coinvolgimento <strong>del</strong> me<strong>di</strong>co<br />

competente nella gestione <strong>del</strong>la salute e <strong>del</strong>la sicurezza <strong>del</strong>l’azienda e<br />

per analizzare l’attività sanitaria <strong>del</strong> me<strong>di</strong>co in termini <strong>di</strong> congruità e<br />

qualità.<br />

La sch<strong>ed</strong>a proposta ha <strong>di</strong>mostrato una buona compliance in quanto<br />

non ha comportato problemi <strong>di</strong> interpretazione e comprensione da parte<br />

dei me<strong>di</strong>ci competenti e <strong>del</strong>le aziende <strong>del</strong> territorio che hanno risposto in<br />

modo esaustivo alla nostra richiesta. Le principali criticità emerse riguardano<br />

la generica in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la mansione e dei rischi lavorativi che<br />

spesso è in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> una superficiale collaborazione <strong>del</strong> me<strong>di</strong>co al processo<br />

<strong>di</strong> valutazione dei rischi e allo stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong> ciclo tecnologico. Questo comporta<br />

<strong>di</strong> conseguenza la non congruità <strong>del</strong> protocollo sanitario (con esami<br />

integrativi mancanti o, al contrario, non necessari) o la scelta <strong>di</strong> una perio<strong>di</strong>cità<br />

<strong>del</strong>la visita me<strong>di</strong>ca che è quasi sempre annuale a “titolo cautelativo”.<br />

Nella seconda parte <strong>del</strong>la sch<strong>ed</strong>a le principali criticità hanno riguardato<br />

soprattutto i criteri <strong>di</strong>agnostici utilizzati (spesso non specificati e comunque<br />

non omogeneamente <strong>di</strong>stribuiti tra i vari me<strong>di</strong>ci) il controllo <strong>di</strong><br />

qualità <strong>del</strong>la esecuzione <strong>del</strong>le spirometrie <strong>ed</strong> il confronto con gli anni prec<strong>ed</strong>enti<br />

che non sempre viene in<strong>di</strong>cato.

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