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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 21<br />

www.gimle.fsm.it<br />

INTRODUZIONE<br />

Lo SPISAL <strong>del</strong>la Azienda Sanitaria <strong>di</strong> Rossano ha intrapreso uno stu<strong>di</strong>o<br />

epidemiologico nel settore <strong>del</strong>la lavorazione <strong>di</strong> marmi e graniti presenti<br />

nell’ambito <strong>del</strong> proprio territorio, con l’obiettivo <strong>di</strong> valutare l’applicazione<br />

<strong>del</strong>le norme relative alla sicurezza dei lavoratori nei luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

Dall’indagine è emerso che i materiali utilizzati sono rappresentati<br />

da marmi e graniti provenienti dall’Italia e dall’estero, a basso tenore <strong>di</strong><br />

quarzo (travertino, marmo <strong>di</strong> Carrara, pietre calcaree, arenarie) <strong>ed</strong> in minor<br />

misura, graniti con percentuali in quarzo variabili (granito grigio, rosa<br />

beta, rosa porrino). Il rischio connesso all’inalazione <strong>di</strong> polveri minerali<br />

contenenti una concentrazione non trascurabile <strong>di</strong> silice libera cristallina,<br />

quale quella che si può riscontrare nel settore <strong>del</strong>la lavorazione <strong>di</strong> marmi<br />

e graniti, rientra nel campo <strong>di</strong> applicazione <strong>del</strong>le norme particolari che regolano<br />

l’assicurazione speciale contro la silicosi (art. 153 DPR 30/06/65<br />

n. 1124, mod. art. 10 Legge 27/12/75 n. 780). L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rischio relativo<br />

a tale fattore è fortemente influenzato dai sistemi <strong>di</strong> prevenzione impiegati.<br />

Anche quando le materie prime sono ad alto tenore <strong>di</strong> quarzo, ma le<br />

con<strong>di</strong>zioni ambientali e l’organizzazione <strong>del</strong> lavoro sono ottimali, i valori<br />

<strong>di</strong> sicurezza risultano rispettati. L’indagine conoscitiva è stata avviata con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> valutare il processo prevenzionale, in relazione ai rischi per<br />

la sicurezza e per la salute dei lavoratori, rappresentati fondamentalmente<br />

dal rumore, dalla movimentazione manuale dei carichi e dalle polveri<br />

(inerti e/o silicotigene).<br />

MATERIALI E METODI<br />

Lo stu<strong>di</strong>o si è basato sul censimento <strong>del</strong>le attività produttive, attraverso<br />

i dati forniteci dalla Camera <strong>di</strong> Commercio, incrociate con quelli in<br />

nostro possesso. Si è proc<strong>ed</strong>uto quin<strong>di</strong> ad inviare <strong>del</strong>le sch<strong>ed</strong>e informative<br />

ad ogni azienda in<strong>di</strong>viduata con le quali si chi<strong>ed</strong>eva: dati aziendali,<br />

tipologia marmi lavorati, numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti. Tutte le attività interpellate<br />

hanno restituito le sch<strong>ed</strong>e compilate. Nel complesso, sono state censite<br />

40 marmerie; tra queste è stato scelto un campione rappresentativo<br />

costituito dalle 20 aziende nelle quali c’era almeno un lavoratore. Nel<br />

corso dei sopralluoghi sono stati valutati <strong>di</strong>versi aspetti sud<strong>di</strong>visi in<br />

aspetti strutturali (pavimentazione, impianti elettrici, ecc.), sicurezza<br />

macchine (omologazione, manutenzione, stato, ecc.), mezzi <strong>di</strong> prevenzione<br />

collettivi <strong>ed</strong> in<strong>di</strong>viduali, adempimenti legislativi relativi al DLgs<br />

626/94, valutazione rischio rumore, valutazione rischio polveri.<br />

RISULTATI<br />

Delle 20 aziende controllate solo 7 sono risultate completamente in<br />

regola per tutti gli aspetti prec<strong>ed</strong>entemente elencati. Tuttavia anche in<br />

questi casi il rischio polveri, <strong>di</strong> cui parleremo più estesamente in seguito,<br />

è stato sottovalutato. I dati relativi alle inadempienze riscontrate sono<br />

stati raggruppati nelle seguenti classi:<br />

Caratteristiche strutturali:<br />

⇒ otto aziende presentavano caratteristiche strutturali più o meno<br />

inadeguate ad un’attività <strong>di</strong> tipo industriale (pavimenti non lavabili<br />

e sconnessi, pareti non intonacate, servizi igienici inadeguati,<br />

impiantistica elettrica non a norma).<br />

Valutazione dei rischi:<br />

⇒ sei aziende non avevano valutato il rischio ne pre<strong>di</strong>sposto il documento<br />

<strong>di</strong> valutazione dei rischi ai sensi <strong>del</strong> DLgs 626/94;<br />

⇒ due aziende avevano presentato il documento <strong>di</strong> valutazione dei<br />

rischi ma non era stato aggiornato negli ultimi 3 anni;<br />

⇒ sei aziende non avevano effettuato la valutazione <strong>del</strong> rischio rumore;<br />

⇒ in nessun caso era stato valutato il rischio da MMC.<br />

Campionamento <strong>del</strong>le polveri:<br />

⇒ cinque aziende hanno eseguito la effettiva valutazione <strong>del</strong>la polverosità<br />

ambientale; tuttavia è stata misurata la polverosità totale<br />

senza alcun riferimento alla percentuale <strong>di</strong> silice libera cristallina<br />

e senza che venissero rispettati tempi <strong>di</strong> campionamento<br />

rappresentativi <strong>del</strong>l’intero ciclo lavorativo.<br />

Sorveglianza sanitaria:<br />

⇒ quattro aziende non avevano nominato il me<strong>di</strong>co competente.<br />

Analisi <strong>del</strong> ciclo <strong>di</strong> lavorazione:<br />

⇒ in tutti i casi le varie operazioni tecnologiche come la segagione<br />

dei marmi, la fresatura e la levigatura venivano effettuate con<br />

macchinari dotati <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> abbattimento ad acqua, che limitano<br />

notevolmente la <strong>di</strong>spersione <strong>del</strong>le polveri. Tuttavia alcune<br />

operazioni <strong>di</strong> rifinitura finali quali la tornitura, la trapanatura e<br />

soprattutto la frullinatura dei bor<strong>di</strong> <strong>del</strong>le lastre venivano effettuate<br />

a secco, manualmente, su banconi dotati <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> aspirazione<br />

<strong>del</strong>le polveri, spesso inadeguati e insufficienti, se non<br />

completamente assenti. Nella maggior parte <strong>del</strong>le aziende, inoltre,<br />

non si proc<strong>ed</strong>eva ad una pulizia quoti<strong>di</strong>ana dei locali.<br />

A conclusione dei sopralluoghi effettuati e <strong>del</strong>le valutazioni <strong>del</strong>la documentazione<br />

visionata, le prescrizioni hanno riguardato la valutazione<br />

dei rischi e l’elaborazione e l’aggiornamento <strong>del</strong> documento <strong>di</strong> valutazione<br />

dei rischi, la valutazione <strong>del</strong> rischio MMC, la nomina <strong>del</strong> me<strong>di</strong>co<br />

competente, la valutazione <strong>del</strong>l’esposizione al rumore, la nomina <strong>del</strong> Responsabile<br />

<strong>del</strong> Servizio <strong>di</strong> Prevenzione e Protezione, il ripristino degli<br />

aspetti strutturali (pavimenti, intonaci <strong>ed</strong> impianti).<br />

DISCUSSIONE<br />

Dalle valutazioni effettuate in azienda e dall’analisi <strong>del</strong>la documentazione<br />

visionata, è emerso un quadro abbastanza eterogeneo per quanto<br />

riguarda gli aspetti relativi alla sicurezza. Il problema più rilevante è rappresentato<br />

dalla scarsa importanza attribuita al documento <strong>di</strong> valutazione<br />

dei rischi, che è considerato ancora come un mero obbligo formale; quasi<br />

mai specchio <strong>del</strong>le reali con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro. Infatti, nella maggior parte<br />

dei casi, nel documento non veniva descritto analiticamente il ciclo lavorativo<br />

né si faceva riferimento alle caratteristiche strutturali degli ambienti<br />

<strong>di</strong> lavoro e <strong>del</strong>le infrastrutture. In molti casi infatti i pavimenti e le<br />

pareti avevano superficie non lavabili, gli ambienti <strong>di</strong> lavoro erano ingombri<br />

<strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> scarto e gli attrezzi <strong>di</strong> lavoro erano <strong>di</strong>sposti <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>natamente.<br />

L’ambiente <strong>di</strong> lavoro era, pertanto, <strong>di</strong>fficilmente pulibile e<br />

fonte <strong>di</strong> rischi <strong>di</strong> natura infortunistica. Inoltre, nonostante la presenza <strong>di</strong><br />

mezzi <strong>di</strong> aspirazione generalizzata o localizzata nelle varie postazioni <strong>di</strong><br />

lavoro, sui piani <strong>di</strong> lavoro e sul pavimento si riscontravano spesso accumuli<br />

<strong>di</strong> polveri e residui <strong>di</strong> pietre lavorate. In alcuni casi è stato possibile<br />

attribuire ciò al mal funzionamento <strong>del</strong>le bocchette <strong>di</strong> aspirazione, laddove<br />

presenti, e/o alla mancata abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> effettuare una pulizia quoti<strong>di</strong>ana<br />

accurata dei locali. A nostro parere tale situazione è dovuta ad una<br />

scarsa cultura <strong>del</strong>la prevenzione e ad una carente percezione <strong>del</strong> rischio,<br />

da parte sia dei datori <strong>di</strong> lavoro che dei lavoratori stessi. Altro aspetto<br />

emerso da questo stu<strong>di</strong>o è la mancata valutazione <strong>del</strong> rischio silicotigeno<br />

in tutte le aziende da noi visitate. Tuttavia si è deciso <strong>di</strong> non effettuare<br />

prescrizioni in merito, in quanto, per come si evince anche dalla letteratura,<br />

laddove si lavorano prevalentemente marmi e calcari, come nel caso<br />

<strong>del</strong>le aziende <strong>del</strong> nostro territorio, l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rischio per la silicosi, in<br />

virtù <strong>del</strong>le basse percentuali <strong>di</strong> silice in essi contenute, è considerato<br />

basso anche quando l’ambiente <strong>di</strong> lavoro risulti polveroso. Gli interventi<br />

sono stati mirati alla crescita <strong>del</strong>la consapevolezza e <strong>del</strong>l’assunzione <strong>di</strong><br />

responsabilità. Si è inciso sul processo prevenzionale, accompagnando i<br />

datori <strong>di</strong> lavoro, i responsabili e gli stessi lavoratori verso una maggiore<br />

attenzione alla tutela <strong>del</strong>la salute e <strong>del</strong>la sicurezza. Attraverso una azione<br />

<strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> “vigilanza partecipata” si è agito sui comportamenti più che sugli<br />

aspetti formali, incrementando le attività formative <strong>ed</strong> informative che<br />

hanno avuto lo scopo <strong>di</strong> consolidare una nuova <strong>ed</strong> efficace cultura <strong>del</strong>la<br />

sicurezza aziendale.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) Iotti A, Rimor<strong>di</strong> B, Tripi L. Valutazione <strong>del</strong> rischio da silice nel settore<br />

lapideo. Sezione: Silice.<br />

P-10<br />

ESTRAZIONE PIETRA DEL CARDOSO: 2 CASI DI SILICOSI<br />

L. Lastrucci, R. Iacometti, D. Tavarini, P. Saccar<strong>di</strong><br />

Unità Funzionale Prevenzione, Igiene e Sicurezza Luoghi <strong>di</strong> <strong>Lavoro</strong><br />

Azienda U.S.L. 12 “Viareggio”, Via Garibal<strong>di</strong>, 92<br />

- 55045 Pietrasanta (LU)<br />

Corrispondenza: Lamberto Lastrucci - U.F. PISLL Az. USL 12,<br />

Via Garibal<strong>di</strong>, 92 - 55045 Pietrasanta (LU), Italy - Tel. 0584-6058813/2,<br />

Fax 0584-792065, E-mail: l.lastrucci@usl12.toscana.it<br />

THE CARDOSO STONE QUARRING: TWO CASES OF SILICOSIS<br />

Key words: silicosis, crystalline silica, cardoso stone.

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