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170 G Ital Med Lav Erg 2006; 28:3, Suppl www.gimle.fsm.it degli organi genitali maschili e femminili; per tre dei quali risultava positiva l’esposizione ad asbesto (2). Una meta-analisi del ’99 sulla mortalità di donne impiegate in un’industria tipografica Russa ha evidenziato 13 decessi per carcinoma ovarico; 12 donne erano addette alla rilegatura dei testi ed esposte a talco contaminato da asbesto (3). Nel 1985 Falkson, nella descrizione di un caso di mesotelioma ovarico, ha evidenziato la correlazione tra carcinoma e mesotelioma ovarico ed esposizione ad asbesto, in virtù della comune origine dall’epitelio celomatico (5). Una condizione simile si verifica a carico dell’apparato respiratorio tra mesotelioma pleurico e carcinoma polmonare (8). Non va trascurato, tuttavia, che un’eventuale esposizione può rimanere misconosciuta (4,10); significativo a questo proposito lo studio caso-controllo di Heller del 1996 in cui con l’ausilio della microscopia elettronica, sono state ricercate fibre di asbesto in 13 campioni anatomici di donne affette da carcinoma ovarico sicuramente esposte ad asbesto (esposizione domestica) ed in 17 frammenti di lesioni ovariche benigne di donne non esposte. In 9 dei 13 casi ed in 6 dei 17 controlli, erano presenti fibre di asbesto. Gli autori suggeriscono due possibili meccanismi per spiegare la presenza di fibre negli organi genitali: la via transvaginale percorsa dalle fibre in occasione di rapporti sessuali con coniugi occupati nella lavorazione dell’amianto e l’utilizzo di talco cosmetico contaminato da asbesto largamente applicato a livello perineale a scopo igienico(10). Ciò confermerebbe l’ipotesi circa l’importante ruolo dell’asbesto nella patogenesi sia del mesotelioma che del carcinoma ovarico. Il mesotelioma ovarico si manifesta in diverse forme istologiche: cistico, papillare, diffuso maligno, tumore adenomatoide (16). In letteratura, il tipo istologico maggiormente riscontrato è il papillare ben differenziato, sulla cui natura benigna o comunque la bassa malignità molti autori concordano. La diagnosi di questa forma è spesso accidentale con decorso paucisintomatico e prognosi favorevole dopo escissione chirurgica della neoplasia (7, 9). Anche per il carcinoma ovarico la sintomatologia è molto lieve, e quando compare, il tumore è in fase molto avanzata, tale da richiedere a seconda dello stadio, un trattamento chemioterapico preoperatorio neoadiuvante e cicli di chemioterapia successivi a escissione chirurgica (19). La percentuale di sopravvivenza a 5 anni per gli stadi III e IV è compresa tra il 10% e il 20% (13). L’esigenza di effettuare una corretta diagnosi differenziale tra carcinoma e mesotelioma ovarico è basata sulla necessità di differenziare le scelte terapeutiche. CASO CLINICO Nell’ambito delle attività del Registro Mesoteliomi Basilicata, è stato identificato un caso di mesotelioma ovarico occorso nel 1995 in una donna di 38 anni, casalinga, coniugata, non fumatrice. Secondo le procedure standardizzate del Registro (15) si è preceduto alla conferma della diagnosi ed alla ricostruzione dell’esposizione ad amianto. La storia clinica ricostruita è la seguente: – nel settembre del 1992 la paziente in seguito a dolori addominali diffusi esegue Ect pelvica che risulta negativa; – nell’ottobre del 1994 viene nuovamente eseguita una Ect pelvica che segnala un utero aumentato di volume e la presenza di due formazioni solide ipoecogene del diametro di 76 e 32 mm a livello delle ovaie. Esegue marcatori tumorali: ca125 negativo; – nel gennaio del 1995 viene disposto il ricovero presso l’ospedale S. Carlo di Potenza dove viene effettuata una isterectomia totale e annessiectomia bilaterale. La diagnosi istologica del pezzo operatorio depone per mesotelioma ovarico primitivo bilaterale con positività dell’indagine immunoistochimica per Ema, Vimentina e Calretinina; – nel marzo del 1995 il vetrino viene revisionato presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano dove viene confermata la diagnosi di mesotelioma papillare ben differenziato dell’ovaio. La paziente, in seguito a tale diagnosi, non è stata sottoposta a trattamento chemio o radioterapico pre e post operatorio a conferma della benignità della neoplasia. A giugno del 2005 la paziente è vivente ed in buona salute. RICOSTRUZIONE DELL’ESPOSIZIONE AD AMIANTO L’anamnesi non ha evidenziato la presenza di esposizione ad amianto di tipo professionale, ambientale o familiare. I genitori (padre muratore e madre operaia in un biscottificio), non erano conviventi con la paziente in quanto emigrati in Svizzera. Il marito (tecnico d’azienda telefonica), non è professionalmente esposto ad amianto. L’analisi residenziale è negativa per la presenza di manufatti in cemento amianto. Espressamente indagato non risulta utilizzato talco cosmetico per igiene personale da parte della paziente. L’esposizione ad amianto di tipo domestico è da ricondursi all’uso di un asse da stiro coperto da telo di amianto, la cui sostituzione per usura avveniva ogni 3-4 mesi; il rivestimento è stato utilizzato per circa 10 anni, dal 1970 fino al 1980. Il caso è stato classificato nel Registro come esposizione extra lavorativa, per attività svolte in ambiente domestico con utilizzo di manufatti contenenti amianto. DISCUSSIONE L’analisi del Registro Mesoteliomi ha messo in evidenza un’esposizione domestica legata alla presenza di amianto nella copertura dell’asse da stiro utilizzato negli anni 1970-1980. Per tale periodo è infatti nota l’elevata presenza nelle abitazioni di manufatti contenenti amianto, usati specialmente per l’isolamento termico, come le coperture di asse da stiro e pannelli per forni e stufe (20-22). Data la stretta correlazione tra esposizione ad asbesto e mesotelioma, ed alla luce della lunga latenza che può intercorrere fino allo sviluppo della patologia, riteniamo esserci nesso di causalità tra mesotelioma ovarico ed esposizione all’asbesto contenuto nella copertura dell’asse da stiro. La stessa modalità di esposizione è segnalata da diversi Registri Regionali (14, 15, 17, 22) che citano altri casi di mesotelioma pleurico in donne con la stessa esposizione domestica. La particolarità del caso da noi presentato è rappresentata dalla localizzazione del processo neoplastico a livello ovarico. L’analisi della letteratura evidenzia il possibile ruolo dell’amianto nella patogenesi del carcinoma e del mesotelioma ovarico, anche quando apparentemente non si riesca a risalire ad una storia di esposizione, data la probabilità che questa passi inosservata (4, 6, 9, 11). Le colorazioni e le moderne tecniche di immunoistochimica consentono di effettuare la diagnosi differenziale fra le due neoplasie necessaria al fine di individuare il corretto trattamento terapeutico: l’intervento chirurgico radicale del mesotelioma ovarico ben differenziato si rivela infatti risolutivo a fronte di un protocollo terapeutico per carcinoma ovarico che prevede il ricorso alla chemioterapia pre e post operatoria con una mortalità che rimane comunque elevata. L’accurata diagnosi differenziale arreca quindi un indubbio vantaggio in termini di scelta terapeutica. L’uso infine della microscopia elettronica per l’individuazione delle fibre di asbesto può rappresentare un importante strumento per il riconoscimento dell’esposizione ad amianto. BIBLIOGRAFIA 1) Addis BJ, Fox H. Papillary mesothelioma of ovary. Histopatology 1983; 7(2): 287-98. 2) Attanoos RL, gibbs AR. Primari malignant gonadal mesotheliomas and asbestos. Histipatology 2000; 37(2): 150-9. 3) Bulbulyan MA, Ilychova SA, Zahm SH, Astashevsky SV, Zaridze DG. Cancer mortality among women in the Russian printing industry. Am J Ind Med 1999; 36(1): 166-71. 4) Clement PB, Young RH, Scully RE. Malignant mesothelioma presenting as ovarian masses. A report of nine cases, including two primary ovarian mesotheliomas. Am J Surg Pathol 1996; 20(9): 1067-80. 5) Falkson CI. Mesothelioma or ovarian carcinoma? A case report. S Afr Med J 1985; 26, 68(9): 676-7. 6) Germani D, Belli S, Bruno C, Grignoli M, Nesti M, Pirastu R, Comba P. Cohort mortality study of women compensated for asbestosis in Italy. Am J Ind Med 1999; 36(1): 129-34. 7) Goldblum J, Hart Wr. Localized and diffuse mesotheliomas of the genital tract and peritoneum in women. A clinicopathologic study of nineteen true mesotheliomas neoplasms, other than adenomatoid tumors, multicystic mesotheliomas, and localized fibrous tumors. Am J Surg Pathol 1995; 19(10): 1124-37. 8) Goodman M, Morgan RW, Ray R, Malloy CD, Zaho K. Cancer in asbestos-exposed occupational cohorts: a meta-analisys. Cancer Causes Control 1999; 10(5): 453-65. 9) Haba T, Wakasa K, Sasaki M. Well-differentiated papillary mesothelioma in the pelvic cavity. A case report. Acta Cytol 2003; 47(1): 88-92. 10) Heller DS, Gordon RE, Westhoff C, Gerber S. Asbestos exposure and ovarian fiber burden. Am J Ind Med 1996; 29(5): 435-9.

G Ital Med Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 171 www.gimle.fsm.it 11) Hoekstra AV, Riben MW, Frumovitz M, Liu J, Ramirez PT. Well-differentiated papillary mesothelioma of the peritoneum: a pathological analysis and review of the literature. Gynecol Oncol 2005; 98(1): 161-7. 12) Magnani C, Agudo A, Gonzalez CA et al. Multicentric study on malignant pleural mesothelioma and non-occupational exposure to asbestos. British Journal of Cancer 2000; 83(1): 104-111. 13) McGuire WP, Hoskins WJ, Brady MF et al. Cyclophosphamide and cisplatin compared with paclitaxel and cisplatin in patients with stage III and stage IV ovarian cancer. N Engl J Med 1996; 334: 1-6. 14) Musti M, Cavone D, Palamà L. Casistica dei mesoteliomi in Puglia. Atti del Convegno “L’Amianto: dall’ambiente di lavoro all’ambiente di vita. Nuovi indicatori per futuri effetti”, Torino, 23-25 settembre 1996, collane FMS-I Documenti 12, 1997; 295-306. 15) Nesti M et al, Musti M. ISPESL. Linee guida per la rilevazione e la definizione dei casi di mesoteloma maligno e la trasmissione delel informazioni all’ISPESL da parte dei Centri Operativi Regionali. ISPESL, Roma, 2003. 16) Rassel P, Bannatyne P et al. Unclassified and miscellaneous cysts and tumours. Churchill Livingstone. Surgical pathology of the ovaries 1989. 17) Report sulla casistica 2001. Archivio Regionale Toscano dei Mesoteliomi Maligni. Firenze 2002. 18) Shoham Z. Epidemiology, etiology, and fertilità drugs in ovarian epitelial carcinoma:where are we today?. Fertil Steril 1994; 62(3): 433-48. 19) Vergote IB, Dewerer I, Decloedt J et al. Neoadjuvant chemotherapy versus primary debulking surgery in advanced ovarian cancer. Semin Oncol 2000; 27(7): 31-6. 20) www.epa.gov: Asbestos in your home. 21) www.hse.gov: Surveying, sampling and assessment of asbestos-containing materials. 22) www.ispesl.it P-06 IL REGISTRO REGIONALE DEI MESOTELIOMI ASBESTO-CORRELATI: RISULTATI DEL PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ NELLA REGIONE ABRUZZO L. Trafficante1 , S. Gatta2 , A.M. Di Giammarco3 1 U.O. di Medicina del Lavoro Polo Sanitario Tocco da Casauria AUSL Pescara, Responsabile COR Abruzzo 2 Servizio PSAL AUSL Avezzano - Sulmona 3 Servizio PSAL AUSL Pescara Corrispondenza: Dr.ssa Anna Maria Di Giammarco - Servizio PSAL AUSL Pescara, Piazza della Stazione - 65020 Alanno (PE), Italy Richiesta estratti: Dr.ssa Luana Trafficante - U.O. Medicina del Lavoro, Polo Ospedaliero di Tocco da Casauria AUSL Pescara - 65028 Tocco da Casauria (PE), Italy THE REGIONAL REGISTER OF MEOTHELIUM ASBESTOS- CORRELATED: RESULTS OF THE FIRST YEAR OF ACTIVITY IN THE REGION OF ABRUZZO Key words: Mesothelium Register, asbestos, anamnestic criteria. ABSTRACT. The Mesothelium Register was set up in Abruzzo at the end of 2003. The epidemiologic surveillance framework on a regional scale was built up involving health institutions, generally considered as the primary source of relevant data (above all the Thoracic Surgery Clinic of Chieti University, which provided the greatest number of the cases diagnosed between 2000 and 2005), and assigning a key role to PSAL services of the public health system. In a subsequent phase, based on data selected from primary information sources, in accordance with diagnostic and anamnestic criteria on a national scale (ReNaM guidelines), the analysis of the individual cases acquired by COR (Regional Operative Centre) was initiated. In order to have the maximum accuracy in etiologic categorization, professionals from PSAL services involved in data collection took a specifically designed training course. Here is presented a discussion of the preliminary results deriving from the analysis of the first 30 cases observed at COR with an outline of the problems and bottlenecks. Il Registro dei Mesoteliomi Asbesto-correlati della Regione Abruzzo è stato istituito alla fine dell’anno 2003 e ha sede presso l’Unità Operativa di Medicina del Lavoro di Tocco da Casauria della AUSL di Pescara. Dopo una fase preliminare di raccolta dei dati di contesto socio-economico e di ricognizione delle strutture sanitarie regionali individuate come fonti informative primarie, si è avviato il lavoro di costruzione della rete Regionale di sorveglianza epidemiologica, che si avvale primariamente dei Servizi PSAL. Sulla base dei dati provenienti dalle fonti informative primarie, dai certificati di morte e dalle Schede di Dimissione Ospedaliera, utilizzando criteri diagnostici ed anamnestici standardizzati e codificati nell’ambito delle linee guida ReNaM, è stata poi avviata l’analisi dei singoli casi giunti a conoscenza del COR. Al fine di perseguire la massima accuratezza nella definizione eziologia, è stato progettato ed organizzato una specifico corso di formazione (che si è tenuto alla fine del 2004) indirizzato a referenti individuati nell’ambito di ciascun Servizio PSAL della Regione. Fra le fonti informative primarie presenti nella Regione ha avuto particolare rilievo la Clinica di Chirurgia Toracica dell’Università di Chieti, che ha fornito la casistica più numerosa di mesoteliomi con diagnosi incidente tra il 2000 e il 2005 giunti all’attenzione del COR nei primi mesi di attività. Sui primi casi con diagnosi già definita, la valutazione del grado di certezza eziologia ha incontrato difficoltà legate alle diffuse ed irrisolte carenze presenti nei Servizi PSAL della Regione. Ancora più problematica è apparsa la definizione dei casi desunti dalle Schede di Dimissione Ospedaliera, che hanno richiesto una preliminare disaggregazione dei dati - codificati secondo ICD IX - nella carenza di sensibilizzazione della gran parte delle fonti informative primarie interessate, peraltro ripetutamente sollecitate. Il flusso informativo periodico tramite la rete di rilevazione è stato avviato da poco tempo (sostanzialmente dai primi mesi del 2005), per cui i dati di incidenza per i casi di Mesotelioma Maligno diagnosticati in Regione a partire dal 1 gennaio 2000 sono evidentemente sottostimati. La casistica attualmente disponibile presso il COR (derivante dalla valutazione retrospettiva dei casi di Mesotelioma diagnosticati presso la Clinica di Chirurgia Toracica dell’Università di Chieti ed alcuni Servizi di Anatomia Patologica) è di 35 casi, di cui solo 30 sono risultati di pertinenza del COR con diagnosi di mesotelioma. In aderenza alle Linee Guida ReNaM, per la valutazione dell’esposizione professionale sono stati utilizzati - oltre ai dati desunti dalle interviste - anche quelli ricavabili dai libretti di lavoro e dalla documentazione disponibile presso i Servizi PSAL e le sedi INAIL. Tutti i casi in esame (23 maschi e 7 femmine) sono di pertinenza pleurica. In 23 casi si dispone di una diagnosi istologica; nei restanti 7 casi si dispone solo di dati citologici e Clinico/Radiologici. La classe di età maggiormente rappresentata al momento della diagnosi risulta essere, per i maschi, quella compresa tra i 70 ed i 79 anni (56,5% dei casi). Al momento attuale, solo per quattro casi valutati e definiti è stata possibile l’attribuzione di una pregressa esposizione professionale certa. Si tratta di lavoratori per i quali è stata individuata l’esposizione ad amianto nei settori metalmeccanico (costruzione e coibentazione di forni e di impianti siderurgici), chimico (manutenzione di impianti industriali) e del vetro (conduzione di forni).

G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 171<br />

www.gimle.fsm.it<br />

11) Hoekstra AV, Riben MW, Frumovitz M, Liu J, Ramirez PT. Well-<strong>di</strong>fferentiat<strong>ed</strong><br />

papillary mesothelioma of the peritoneum: a pathological<br />

analysis and review of the literature. Gynecol Oncol 2005; 98(1):<br />

161-7.<br />

12) Magnani C, Agudo A, Gonzalez CA et al. Multicentric study on malignant<br />

pleural mesothelioma and non-occupational exposure to<br />

asbestos. British Journal of Cancer 2000; 83(1): 104-111.<br />

13) McGuire WP, Hoskins WJ, Brady MF et al. Cyclophosphamide and<br />

cisplatin compar<strong>ed</strong> with paclitaxel and cisplatin in patients with stage<br />

III and stage IV ovarian cancer. N Engl J M<strong>ed</strong> 1996; 334: 1-6.<br />

14) Musti M, Cavone D, Palamà L. Casistica dei mesoteliomi in Puglia.<br />

Atti <strong>del</strong> Convegno “L’Amianto: dall’ambiente <strong>di</strong> lavoro all’ambiente<br />

<strong>di</strong> vita. Nuovi in<strong>di</strong>catori per futuri effetti”, Torino, 23-25 settembre<br />

1996, collane FMS-I Documenti 12, 1997; 295-306.<br />

15) Nesti M et al, Musti M. ISPESL. Linee guida per la rilevazione e la<br />

definizione dei casi <strong>di</strong> mesoteloma maligno e la trasmissione <strong>del</strong>el<br />

informazioni all’ISPESL da parte dei Centri Operativi Regionali.<br />

ISPESL, Roma, 2003.<br />

16) Rassel P, Bannatyne P et al. Unclassifi<strong>ed</strong> and miscellaneous cysts<br />

and tumours. Churchill Livingstone. Surgical pathology of the ovaries<br />

1989.<br />

17) Report sulla casistica 2001. Archivio Regionale Toscano dei Mesoteliomi<br />

Maligni. Firenze 2002.<br />

18) Shoham Z. Epidemiology, etiology, and fertilità drugs in ovarian<br />

epitelial carcinoma:where are we today?. Fertil Steril 1994; 62(3):<br />

433-48.<br />

19) Vergote IB, Dewerer I, Declo<strong>ed</strong>t J et al. Neoadjuvant chemotherapy<br />

versus primary debulking surgery in advanc<strong>ed</strong> ovarian cancer. Semin<br />

Oncol 2000; 27(7): 31-6.<br />

20) www.epa.gov: Asbestos in your home.<br />

21) www.hse.gov: Surveying, sampling and assessment of asbestos-containing<br />

materials.<br />

22) www.ispesl.it<br />

P-06<br />

IL REGISTRO REGIONALE DEI MESOTELIOMI ASBESTO-CORRELATI:<br />

RISULTATI DEL PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ NELLA REGIONE<br />

ABRUZZO<br />

L. Trafficante1 , S. Gatta2 , A.M. Di Giammarco3 1 U.O. <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> Polo Sanitario Tocco da Casauria AUSL<br />

Pescara, Responsabile COR Abruzzo<br />

2 Servizio PSAL AUSL Avezzano - Sulmona<br />

3 Servizio PSAL AUSL Pescara<br />

Corrispondenza: Dr.ssa Anna Maria Di Giammarco - Servizio PSAL<br />

AUSL Pescara, Piazza <strong>del</strong>la Stazione - 65020 Alanno (PE), Italy<br />

Richiesta estratti: Dr.ssa Luana Trafficante - U.O. Me<strong>di</strong>cina<br />

<strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Polo Osp<strong>ed</strong>aliero <strong>di</strong> Tocco da Casauria AUSL Pescara<br />

- 65028 Tocco da Casauria (PE), Italy<br />

THE REGIONAL REGISTER OF MEOTHELIUM ASBESTOS-<br />

CORRELATED: RESULTS OF THE FIRST YEAR OF ACTIVITY<br />

IN THE REGION OF ABRUZZO<br />

Key words: Mesothelium Register, asbestos, anamnestic criteria.<br />

ABSTRACT. The Mesothelium Register was set up in Abruzzo at the<br />

end of 2003. The epidemiologic surveillance framework on a regional<br />

scale was built up involving health institutions, generally consider<strong>ed</strong><br />

as the primary source of relevant data (above all the Thoracic Surgery<br />

Clinic of Chieti University, which provid<strong>ed</strong> the greatest number of the<br />

cases <strong>di</strong>agnos<strong>ed</strong> between 2000 and 2005), and assigning a key role to<br />

PSAL services of the public health system.<br />

In a subsequent phase, bas<strong>ed</strong> on data select<strong>ed</strong> from primary information<br />

sources, in accordance with <strong>di</strong>agnostic and anamnestic criteria on a<br />

national scale (ReNaM gui<strong>del</strong>ines), the analysis of the in<strong>di</strong>vidual cases<br />

acquir<strong>ed</strong> by COR (Regional Operative Centre) was initiat<strong>ed</strong>.<br />

In order to have the maximum accuracy in etiologic categorization,<br />

professionals from PSAL services involv<strong>ed</strong> in data collection took a<br />

specifically design<strong>ed</strong> training course.<br />

Here is present<strong>ed</strong> a <strong>di</strong>scussion of the preliminary results deriving from the<br />

analysis of the first 30 cases observ<strong>ed</strong> at COR with an outline of the<br />

problems and bottlenecks.<br />

Il Registro dei Mesoteliomi Asbesto-correlati <strong>del</strong>la Regione Abruzzo è<br />

stato istituito alla fine <strong>del</strong>l’anno 2003 e ha s<strong>ed</strong>e presso l’Unità Operativa <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> <strong>di</strong> Tocco da Casauria <strong>del</strong>la AUSL <strong>di</strong> Pescara. Dopo una<br />

fase preliminare <strong>di</strong> raccolta dei dati <strong>di</strong> contesto socio-economico e <strong>di</strong> ricognizione<br />

<strong>del</strong>le strutture sanitarie regionali in<strong>di</strong>viduate come fonti informative<br />

primarie, si è avviato il lavoro <strong>di</strong> costruzione <strong>del</strong>la rete Regionale <strong>di</strong> sorveglianza<br />

epidemiologica, che si avvale primariamente dei Servizi PSAL.<br />

Sulla base dei dati provenienti dalle fonti informative primarie, dai<br />

certificati <strong>di</strong> morte e dalle Sch<strong>ed</strong>e <strong>di</strong> Dimissione Osp<strong>ed</strong>aliera, utilizzando<br />

criteri <strong>di</strong>agnostici <strong>ed</strong> anamnestici standar<strong>di</strong>zzati e co<strong>di</strong>ficati nell’ambito<br />

<strong>del</strong>le linee guida ReNaM, è stata poi avviata l’analisi dei singoli casi<br />

giunti a conoscenza <strong>del</strong> COR.<br />

Al fine <strong>di</strong> perseguire la massima accuratezza nella definizione eziologia,<br />

è stato progettato <strong>ed</strong> organizzato una specifico corso <strong>di</strong> formazione<br />

(che si è tenuto alla fine <strong>del</strong> 2004) in<strong>di</strong>rizzato a referenti in<strong>di</strong>viduati nell’ambito<br />

<strong>di</strong> ciascun Servizio PSAL <strong>del</strong>la Regione.<br />

Fra le fonti informative primarie presenti nella Regione ha avuto particolare<br />

rilievo la Clinica <strong>di</strong> Chirurgia Toracica <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Chieti,<br />

che ha fornito la casistica più numerosa <strong>di</strong> mesoteliomi con <strong>di</strong>agnosi incidente<br />

tra il 2000 e il 2005 giunti all’attenzione <strong>del</strong> COR nei primi mesi<br />

<strong>di</strong> attività. Sui primi casi con <strong>di</strong>agnosi già definita, la valutazione <strong>del</strong><br />

grado <strong>di</strong> certezza eziologia ha incontrato <strong>di</strong>fficoltà legate alle <strong>di</strong>ffuse <strong>ed</strong><br />

irrisolte carenze presenti nei Servizi PSAL <strong>del</strong>la Regione.<br />

Ancora più problematica è apparsa la definizione dei casi desunti<br />

dalle Sch<strong>ed</strong>e <strong>di</strong> Dimissione Osp<strong>ed</strong>aliera, che hanno richiesto una preliminare<br />

<strong>di</strong>saggregazione dei dati - co<strong>di</strong>ficati secondo ICD IX - nella carenza<br />

<strong>di</strong> sensibilizzazione <strong>del</strong>la gran parte <strong>del</strong>le fonti informative primarie<br />

interessate, peraltro ripetutamente sollecitate.<br />

Il flusso informativo perio<strong>di</strong>co tramite la rete <strong>di</strong> rilevazione è stato<br />

avviato da poco tempo (sostanzialmente dai primi mesi <strong>del</strong> 2005), per cui<br />

i dati <strong>di</strong> incidenza per i casi <strong>di</strong> Mesotelioma Maligno <strong>di</strong>agnosticati in Regione<br />

a partire dal 1 gennaio 2000 sono evidentemente sottostimati.<br />

La casistica attualmente <strong>di</strong>sponibile presso il COR (derivante dalla<br />

valutazione retrospettiva dei casi <strong>di</strong> Mesotelioma <strong>di</strong>agnosticati presso la<br />

Clinica <strong>di</strong> Chirurgia Toracica <strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Chieti <strong>ed</strong> alcuni Servizi<br />

<strong>di</strong> Anatomia Patologica) è <strong>di</strong> 35 casi, <strong>di</strong> cui solo 30 sono risultati <strong>di</strong> pertinenza<br />

<strong>del</strong> COR con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> mesotelioma.<br />

In aderenza alle Linee Guida ReNaM, per la valutazione <strong>del</strong>l’esposizione<br />

professionale sono stati utilizzati - oltre ai dati desunti dalle interviste<br />

- anche quelli ricavabili dai libretti <strong>di</strong> lavoro e dalla documentazione<br />

<strong>di</strong>sponibile presso i Servizi PSAL e le se<strong>di</strong> INAIL.<br />

Tutti i casi in esame (23 maschi e 7 femmine) sono <strong>di</strong> pertinenza<br />

pleurica. In 23 casi si <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> una <strong>di</strong>agnosi istologica; nei restanti 7<br />

casi si <strong>di</strong>spone solo <strong>di</strong> dati citologici e Clinico/Ra<strong>di</strong>ologici.<br />

La classe <strong>di</strong> età maggiormente rappresentata al momento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>agnosi<br />

risulta essere, per i maschi, quella compresa tra i 70 <strong>ed</strong> i 79 anni<br />

(56,5% dei casi).<br />

Al momento attuale, solo per quattro casi valutati e definiti è stata<br />

possibile l’attribuzione <strong>di</strong> una pregressa esposizione professionale certa.<br />

Si tratta <strong>di</strong> lavoratori per i quali è stata in<strong>di</strong>viduata l’esposizione ad<br />

amianto nei settori metalmeccanico (costruzione e coibentazione <strong>di</strong> forni<br />

e <strong>di</strong> impianti siderurgici), chimico (manutenzione <strong>di</strong> impianti industriali)<br />

e <strong>del</strong> vetro (conduzione <strong>di</strong> forni).

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