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05.08.2013 Views

164 G Ital Med Lav Erg 2006; 28:3, Suppl www.gimle.fsm.it Dalle interviste con il personale è emersa una limitata presa di coscienza da parte dei lavoratori del rischio di incorrere in patologie dovute a MMC. Soltanto il 30% degli intervistati considera l’attività di magazzino rischiosa dal punto di vista della salute e tra questi soltanto 8 persone ritengono possibili interventi efficaci al fine di ridurre il rischio. CONCLUSIONI Nel mondo del lavoro il problema della MMC è ancora poco sentito e incontra scarsa sensibilità da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e molto spesso anche dei lavoratori, i quali lo ritengono non risolvibile o difficilmente migliorabile. Il nostro caso studio conferma quanto sopra riportato, soprattutto riguardo la scarsa presa di coscienza da parte dei lavoratori dei rischi connessi con le proprie mansioni; oltre alla sfiducia nella possibilità di ottimizzare il lavoro riducendone rischi. Un intervento semplice e senza dubbio migliorativo, nel caso esaminato, consisterebbe nell’utilizzare, per le operazioni di trasporto e sistemazione del carico sulle scaffalature, i muletti con dispositivo di spinta del carico anziché i transpallets. Ciò consentirebbe di ridurre la movimentazione manuale nonché il rischio di caduta dall’alto da parte dei magazzinieri addetti alla sistemazione sugli scaffali. Nella fase di scarico dei camion, invece, l’operazione potrebbe essere effettuata con l’ausilio di semplici carrelli manuali, oppure impiegando 2 persone per volta, anche se questa soluzione troppo spesso incontra le resistenze degli imprenditori a causa della necessità di aumento del personale. BIBLIOGRAFIA 1) Colombini D, Occhipinti E, Menoni O, Bonaiuti D, Greco A. Patologie del rachide dorso-lombare e movimentazione manuale dei carichi. Medicina del Lavoro, 84, 5, 373-387, 1999. 2) Colombini D, Occhipinti E, Molteni G, Menoni O, Greco A. Messa a punto e validazione di un questionario per lo studio delle alterazioni del rachide in collettività lavorative. Medicina del Lavoro, 79, 5, 390-402, 2000. 3) Apostoli P, Bovenzi M, Occhipinti F et al. Linee Guida per la prevenzione dei disturbi e delle patologie muscolo-scheletriche dell’arto superiore correlati al lavoro. Maugeri Fondazione, Pavia, 2003 Vol. 4. VIII SESSIONE ESPOSIZIONE AD ASBESTO P-01 INCIDENZA DEGLI INFORTUNI NELLE ATTIVITÀ DI RIMOZIONE DEI MATERIALI CONTENENTE AMIANTO G. Robuffo, E. Giancaterino, G. Zappacosta, R. De Santis, B. Nicola, A. Caponetti Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASL Pescara, Via Paolini, 45 - 65100 Pescara Corrispondenza: G. Robuffo - Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASL Pescara, Via Paolini, 45 - 65100 Pescara, Italy, Tel. 085-4253406, Fax 085-4253951, E-mail: medlav.pe@libero.it INCIDENCE OF THE INJURIES IN THE ACTIVITIES OF REMOVAL OF THE MATERIALS CONTAINS AMIANT Key words: amiant reclamation injuries. ABSTRACT. For the removal of the materials containing amiant must be presented special level to the service of vigilance of the Asl, level that it is consider approved if it is not do within 90 days. The removal habitually is made by specialized firms in this tipe of works registered in special list. In our Asl the procedure of valutation foresees to value the levels not only to the documentation but also high level supervising for each work site with particular care to the problems of the safety before to issue the permission to the reclamation. Respecting this procedure there have been authorized in the year 93-95 almost 1200 work sites. It was treated in the mayor part of the removal of covering in asbestos lumber, therefore it was in the presence of works high risks winded with this tipe of activity. For valuate the strong procedure have been included in the census of the accidents happened in the work site authorized in the period 2000-2005. From the analisys is emerged that only 8 accidents are verified. It evidences therefore like an adeguate work of prevention/vigilance can be attain best results in the improvement of the safety on the work. INTRODUZIONE Il D.L.vo 15 Agosto 1991, n. 277, quale norma di attuazione delle direttive n.80/1107/CEE, n.82/642/CEE, n.83/477/CEE, n.86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, prevede al capo terzo la “protezione dei lavoratori contro i rischi connessi all’esposizione ad amianto durante il lavoro”. Le norme si applicano a tutte le attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione alla polvere proveniente dall’amianto o dai materiali contenenti amianto. In particolare il datore di lavoro prima dell’inizio dei lavori di demolizione o di rimozione dell’amianto, ovvero dei materiali contenenti amianto, dagli edifici, strutture, apparecchi e impianti, nonché dai mezzi di trasporto, predispone un piano di lavoro da presentare all’organo di vigilanza competente per territorio ai sensi dell’art. 34 del D.L.vo 277/91. Ai fini della prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle attività di bonifica dei MCA, nella nostra esperienza è risultato assai rilevante non solo la valutazione del piano ma anche il sopralluogo preventivo che ha l’obiettivo di fornire al datore di lavoro elementi di valutazione utili per migliorare le misure di sicurezza da adottare nelle varie fasi lavorative. Il lavoro illustra l’incidenza degli infortuni nella ASL di Pescara in 5 anni, nei cantieri in cui sono stati effettuati i lavori di bonifica dei MCA e nei quali l’organo di vigilanza è intervenuto con una intensa attività preventiva. MATERIALI E METODI Il servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPSAL) della ASL di Pescara richiede alle aziende la compilazione di uno speci-

G Ital Med Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 165 www.gimle.fsm.it fico modello di piano di lavoro, ai sensi dell’art. 34 del D.L.vo 277/91, contenente le informazioni necessarie per formulare il parere tecnico-sanitario di autorizzazione. In particolare il piano prevede notizie in merito: ai dati identificativi dell’impresa, del committente e sull’ubicazione del cantiere, alle caratteristiche della struttura e tipologia dei materiali da bonificare nonché alle quantità complessiva da rimuovere, all’iscrizione all’albo Nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti (Categoria 10), al documento di valutazione dei rischi ai sensi dell’art. 4 del D.L.vo 626/94, alle modalità operative seguite per la bonifica del MCA, alla organizzazione del cantiere, alle modalità di confezionamento e di trasporto del MCA, al coordinamento delle attività di cantiere ai sensi del D.L.vo 494/96, ai dati inerenti la struttura da bonificare (caratteristiche del fabbricato con planimetria, misure di sicurezza adottate contro il pericolo di caduta dall’alto ecc.). In allegato al piano la ditta è invitata a presentare: il certificato di iscrizione alla camera di commercio da cui risulti la tipologia lavorativa relativa alla bonifica di MCA, la lettera di nomina del medico competente con firma di accettazione dell’incarico, i certificati di idoneità rilasciati dal medico competente per gli addetti alla rimozione del MCA, una copia del certificato di iscrizione all’albo dei bonificatori del MCA (cat.10), l’attestato rilasciato dall’INAIL in cui risulti il pagamento del premio assicurativo per gli esposti all’amianto (Testo Unico 1124 INAIL), la planimetria dell’unità di decontaminazione con la dotazione degli accessori, la scheda tecnica del filtro assoluto per le fibre di amianto, da utilizzare per la filtrazione delle acque reflue provenienti dall’unità di decontaminazione, il verbale attestante la formazione dei lavoratori sul rischio amianto ai sensi degli articoli 21/22 D.L.vo 626/94, i certificati attestanti la formazione dei lavoratori ai sensi della Legge 257/92, il piano della gestione delle emergenze, l’elenco dei DPI, una copia della scheda tecnica dell’incapsulante da utilizzare prima della rimozione, le fotografie dei fabbricati, le planimetrie e i prospetti in scala 1:100, il certificato di analisi del MCA da bonificare. Iter seguito per la concessione dell’autorizzazione ai sensi dell’art 34 D.L.vo 277/91: 1. la ditta è tenuta a presentare il piano di lavoro presso lo sportello Spsal. Il piano viene consegnato al dirigente medico responsabile del procedimento che, in collaborazione con un tecnico della prevenzione, controlla la documentazione presentata e chiede, se necessario, un’integrazione; 2. entro 30 giorni viene fissato l’appuntamento con la ditta per il sopralluogo in cantiere; 3. completato l’iter della consegna della documentazione e del sopralluogo viene preparata l’autorizzazione con le eventuali prescrizioni, discusse, se necessario, con la ditta. RISULTATI Analisi dei piani di lavoro presentati nel periodo 2001-2005 correlati al n. infortuni DISCUSSIONE La procedura adottata dallo Spsal che prevede il sopralluogo in tutti i cantieri in cui deve effettuarsi la rimozione di materiali contenenti amianto si è dimostrata particolarmente utile nella prevenzione degli infortuni. Su 743 cantieri aperti nel periodo 2001-2005 si sono verificati solo 8 eventi, addirittura negli ultimi due anni solo 1 su 382 cantieri. Il dato appare ancora più significativo se si ricorda che si è trattato nella maggior parte dei casi di rimozione di coperture, quindi si era in presenza di lavori in altezza che di norma presentano alti indici d’infortunio sia per gravità che per frequenza. Per operare in questo modo lo Spsal destina a tali attività molte delle poche risorse a disposizione tuttavia, considerati gli eccellenti risultati, la scelta appare opportuna anche perché si dimostra chiaramente come una adeguata azione preventiva permette di raggiungere risultati positivi di assoluto rilievo. BIBLIOGRAFIA 1) Marconi A, Binetti R, Di Prospero P. Le fibre vetrose artificiali rassegna delle più recenti evidenze scientifiche, “Il Giornale degli Igienisti Industriali” vol. 20 (1995). 2) Decreto Legislativo 15 agosto 1991, n. 277, capo III. 3) Legge del 27 marzo 1992, n. 257. 4) D.P.R. del 8 agosto 1994. 5) Decreto Ministeriale del 6 settembre 1994. 6) Linee guida “Rischio amianto” delle Regioni Lombardia - Piemonte - Veneto. P-02 anno n. n° n° MCA bonificato quantità n° ditte piani cantieri Tipologia: prevalentemente bonificata infortuni presentati ispezionati coperture in eternit mq 2001 12 88 88 prevalentemente coperture in eternit 23800 1 2002 14 111 109 prevalentemente coperture in eternit 72500 2 2003 12 158 152 prevalentemente coperture in eternit 40500 4 2004 14 164 162 prevalentemente coperture in eternit 53300 1 2005 17 222 220 prevalentemente coperture in eternit 64000 0 TOT. 743 731 254100 8 Quantità di MCA rimosse nel capoluogo e in provincia nel periodo 2001-2005 ANNO Mq. di MCA % mq. di MCA % Totale mq. di MCA bonificato in Pescara bonificato in provincia bonificato 2001 16919 71 6881 29 23800 2002 45860 63.2 26640 36.8 72500 2003 20649 51 19851 49 40500 2004 19728 37 33572 63 53300 2005 31997 49.99 32003 50.01 64000 RUOLO DELLA MESOTELINA SIERICA COME MARKER DI DIAGNOSI PRECOCE DEL MESOTELIOMA MALIGNO M. Amati, L. Mariotti, M. Ciuccarelli, M. Tomasetti, M. Valentino Dipartimento di Patologia molecolare e Terapie innovative, Clinica di Medicina del Lavoro, Università Politecnica delle Marche, Via Tronto, 10/a - 60020 Torrette (Ancona) Corrispondenza: Monica Amati - Dipartimento di Patologia molecolare e Terapie innovative, Medicina del Lavoro, Università Politecnica delle Marche, Via Tronto, 10/a - 60020 Torrette (Ancona), Italy - Tel. 071-2206064-60 - Fax 071-2206062, E-mail m.amati@univpm.it ROLE OF SERUM MESOTHELIN AS A MARKER FOR MALIGNANT MESOTHELIOMA Key words: mesothelin, asbestos-exposed workers, serum marker. ABSTRACT. Malignant mesothelioma (MM) is a highly aggressive tumour of serosal cavities, which is resistant to conventional therapies. It is characterized by a long latency and nearly always late diagnosis. Obviously, the earlier the diagnosis, the better the response to therapy. Measurement of serum levels of mesothelin (SMRP), a surface protein normally found on mesothelial cells that is highly expressed in some cancers, including mesothelioma, has recently been proposed as an early marker for this tumour. The reliability of mesothelin as marker for the early diagnosis of mesothelioma was evaluated in 121 asbestos-exposed individuals, 21 MM patients and 59 agematched controls. SMRP serum levels were determined using ELISA test. The mean SMRP concentration found in MM patients was significantly higher than in the other two groups (p

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www.gimle.fsm.it<br />

fico mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> lavoro, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 34 <strong>del</strong> D.L.vo 277/91,<br />

contenente le informazioni necessarie per formulare il parere tecnico-sanitario<br />

<strong>di</strong> autorizzazione.<br />

In particolare il piano prev<strong>ed</strong>e notizie in merito: ai dati identificativi<br />

<strong>del</strong>l’impresa, <strong>del</strong> committente e sull’ubicazione <strong>del</strong> cantiere, alle<br />

caratteristiche <strong>del</strong>la struttura e tipologia dei materiali da bonificare nonché<br />

alle quantità complessiva da rimuovere, all’iscrizione all’albo Nazionale<br />

<strong>del</strong>le imprese che effettuano la gestione dei rifiuti (Categoria 10), al<br />

documento <strong>di</strong> valutazione dei rischi ai sensi <strong>del</strong>l’art. 4 <strong>del</strong> D.L.vo 626/94,<br />

alle modalità operative seguite per la bonifica <strong>del</strong> MCA, alla organizzazione<br />

<strong>del</strong> cantiere, alle modalità <strong>di</strong> confezionamento e <strong>di</strong> trasporto <strong>del</strong><br />

MCA, al coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>le attività <strong>di</strong> cantiere ai sensi <strong>del</strong> D.L.vo<br />

494/96, ai dati inerenti la struttura da bonificare (caratteristiche <strong>del</strong> fabbricato<br />

con planimetria, misure <strong>di</strong> sicurezza adottate contro il pericolo <strong>di</strong><br />

caduta dall’alto ecc.).<br />

In allegato al piano la <strong>di</strong>tta è invitata a presentare: il certificato <strong>di</strong><br />

iscrizione alla camera <strong>di</strong> commercio da cui risulti la tipologia lavorativa<br />

relativa alla bonifica <strong>di</strong> MCA, la lettera <strong>di</strong> nomina <strong>del</strong> me<strong>di</strong>co competente<br />

con firma <strong>di</strong> accettazione <strong>del</strong>l’incarico, i certificati <strong>di</strong> idoneità rilasciati<br />

dal me<strong>di</strong>co competente per gli addetti alla rimozione <strong>del</strong> MCA, una copia<br />

<strong>del</strong> certificato <strong>di</strong> iscrizione all’albo dei bonificatori <strong>del</strong> MCA (cat.10),<br />

l’attestato rilasciato dall’INAIL in cui risulti il pagamento <strong>del</strong> premio assicurativo<br />

per gli esposti all’amianto (Testo Unico 1124 INAIL), la planimetria<br />

<strong>del</strong>l’unità <strong>di</strong> decontaminazione con la dotazione degli accessori,<br />

la sch<strong>ed</strong>a tecnica <strong>del</strong> filtro assoluto per le fibre <strong>di</strong> amianto, da utilizzare<br />

per la filtrazione <strong>del</strong>le acque reflue provenienti dall’unità <strong>di</strong> decontaminazione,<br />

il verbale attestante la formazione dei lavoratori sul rischio<br />

amianto ai sensi degli articoli 21/22 D.L.vo 626/94, i certificati attestanti<br />

la formazione dei lavoratori ai sensi <strong>del</strong>la Legge 257/92, il piano <strong>del</strong>la gestione<br />

<strong>del</strong>le emergenze, l’elenco dei DPI, una copia <strong>del</strong>la sch<strong>ed</strong>a tecnica<br />

<strong>del</strong>l’incapsulante da utilizzare prima <strong>del</strong>la rimozione, le fotografie dei<br />

fabbricati, le planimetrie e i prospetti in scala 1:100, il certificato <strong>di</strong> analisi<br />

<strong>del</strong> MCA da bonificare.<br />

Iter seguito per la concessione <strong>del</strong>l’autorizzazione ai sensi <strong>del</strong>l’art<br />

34 D.L.vo 277/91:<br />

1. la <strong>di</strong>tta è tenuta a presentare il piano <strong>di</strong> lavoro presso lo sportello<br />

Spsal. Il piano viene consegnato al <strong>di</strong>rigente me<strong>di</strong>co responsabile <strong>del</strong><br />

proce<strong>di</strong>mento che, in collaborazione con un tecnico <strong>del</strong>la prevenzione,<br />

controlla la documentazione presentata e chi<strong>ed</strong>e, se necessario,<br />

un’integrazione;<br />

2. entro 30 giorni viene fissato l’appuntamento con la <strong>di</strong>tta per il sopralluogo<br />

in cantiere;<br />

3. completato l’iter <strong>del</strong>la consegna <strong>del</strong>la documentazione e <strong>del</strong> sopralluogo<br />

viene preparata l’autorizzazione con le eventuali prescrizioni,<br />

<strong>di</strong>scusse, se necessario, con la <strong>di</strong>tta.<br />

RISULTATI<br />

Analisi dei piani <strong>di</strong> lavoro presentati nel periodo 2001-2005<br />

correlati al n. infortuni<br />

DISCUSSIONE<br />

La proc<strong>ed</strong>ura adottata dallo Spsal che prev<strong>ed</strong>e il sopralluogo in tutti<br />

i cantieri in cui deve effettuarsi la rimozione <strong>di</strong> materiali contenenti<br />

amianto si è <strong>di</strong>mostrata particolarmente utile nella prevenzione degli<br />

infortuni. Su 743 cantieri aperti nel periodo 2001-2005 si sono verificati<br />

solo 8 eventi, ad<strong>di</strong>rittura negli ultimi due anni solo 1 su 382 cantieri. Il<br />

dato appare ancora più significativo se si ricorda che si è trattato nella<br />

maggior parte dei casi <strong>di</strong> rimozione <strong>di</strong> coperture, quin<strong>di</strong> si era in presenza<br />

<strong>di</strong> lavori in altezza che <strong>di</strong> norma presentano alti in<strong>di</strong>ci d’infortunio sia per<br />

gravità che per frequenza. Per operare in questo modo lo Spsal destina a<br />

tali attività molte <strong>del</strong>le poche risorse a <strong>di</strong>sposizione tuttavia, considerati<br />

gli eccellenti risultati, la scelta appare opportuna anche perché si <strong>di</strong>mostra<br />

chiaramente come una adeguata azione preventiva permette <strong>di</strong> raggiungere<br />

risultati positivi <strong>di</strong> assoluto rilievo.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) Marconi A, Binetti R, Di Prospero P. Le fibre vetrose artificiali rassegna<br />

<strong>del</strong>le più recenti evidenze scientifiche, “Il <strong>Giornale</strong> degli Igienisti<br />

Industriali” vol. 20 (1995).<br />

2) Decreto Legislativo 15 agosto 1991, n. 277, capo III.<br />

3) Legge <strong>del</strong> 27 marzo 1992, n. 257.<br />

4) D.P.R. <strong>del</strong> 8 agosto 1994.<br />

5) Decreto Ministeriale <strong>del</strong> 6 settembre 1994.<br />

6) Linee guida “Rischio amianto” <strong>del</strong>le Regioni Lombar<strong>di</strong>a - Piemonte<br />

- Veneto.<br />

P-02<br />

anno n. n° n° MCA bonificato quantità n°<br />

<strong>di</strong>tte piani cantieri Tipologia: prevalentemente bonificata infortuni<br />

presentati ispezionati coperture in eternit mq<br />

2001 12 88 88 prevalentemente coperture in eternit 23800 1<br />

2002 14 111 109 prevalentemente coperture in eternit 72500 2<br />

2003 12 158 152 prevalentemente coperture in eternit 40500 4<br />

2004 14 164 162 prevalentemente coperture in eternit 53300 1<br />

2005 17 222 220 prevalentemente coperture in eternit 64000 0<br />

TOT. 743 731 254100 8<br />

Quantità <strong>di</strong> MCA rimosse nel capoluogo e in provincia nel periodo 2001-2005<br />

ANNO Mq. <strong>di</strong> MCA % mq. <strong>di</strong> MCA % Totale mq. <strong>di</strong> MCA<br />

bonificato in Pescara bonificato in provincia bonificato<br />

2001 16919 71 6881 29 23800<br />

2002 45860 63.2 26640 36.8 72500<br />

2003 20649 51 19851 49 40500<br />

2004 19728 37 33572 63 53300<br />

2005 31997 49.99 32003 50.01 64000<br />

RUOLO DELLA MESOTELINA SIERICA COME MARKER<br />

DI DIAGNOSI PRECOCE DEL MESOTELIOMA MALIGNO<br />

M. Amati, L. Mariotti, M. Ciuccarelli, M. Tomasetti, M. Valentino<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Patologia molecolare e Terapie innovative,<br />

Clinica <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Università Politecnica <strong>del</strong>le Marche,<br />

Via Tronto, 10/a - 60020 Torrette (Ancona)<br />

Corrispondenza: Monica Amati - Dipartimento <strong>di</strong> Patologia<br />

molecolare e Terapie innovative, Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Università<br />

Politecnica <strong>del</strong>le Marche, Via Tronto, 10/a - 60020 Torrette (Ancona),<br />

Italy - Tel. 071-2206064-60 - Fax 071-2206062, E-mail m.amati@univpm.it<br />

ROLE OF SERUM MESOTHELIN AS A MARKER<br />

FOR MALIGNANT MESOTHELIOMA<br />

Key words: mesothelin, asbestos-expos<strong>ed</strong> workers, serum marker.<br />

ABSTRACT. Malignant mesothelioma (MM) is a highly<br />

aggressive tumour of serosal cavities, which is resistant to<br />

conventional therapies. It is characteriz<strong>ed</strong> by a long<br />

latency and nearly always late <strong>di</strong>agnosis. Obviously, the<br />

earlier the <strong>di</strong>agnosis, the better the response to therapy.<br />

Measurement of serum levels of mesothelin (SMRP), a<br />

surface protein normally found on mesothelial cells that is<br />

highly express<strong>ed</strong> in some cancers, inclu<strong>di</strong>ng mesothelioma,<br />

has recently been propos<strong>ed</strong> as an early marker for this<br />

tumour. The reliability of mesothelin as marker for the<br />

early <strong>di</strong>agnosis of mesothelioma was evaluat<strong>ed</strong> in 121<br />

asbestos-expos<strong>ed</strong> in<strong>di</strong>viduals, 21 MM patients and 59 agematch<strong>ed</strong><br />

controls. SMRP serum levels were determin<strong>ed</strong><br />

using ELISA test. The mean SMRP concentration found in<br />

MM patients was significantly higher than in the other two<br />

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