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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 163<br />

www.gimle.fsm.it<br />

stressogene, incompatibilità ambientale, appartenenza a <strong>di</strong>verse cordate<br />

politiche. Il conflitto è sovente in grado <strong>di</strong> influenzare anche le stesse<br />

strategie aziendali, dal momento in cui le azioni a cui è sottoposto il lavoratore<br />

sono nella maggior parte dei casi la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>le mansioni, l’isolamento,<br />

la <strong>di</strong>scriminazione nelle ferie, nei turni, nei premi, nella formazione.<br />

Dai risultati emerge che nella quasi totalità <strong>del</strong>le vicende lavorative<br />

(95%) non vengono informati i soggetti deputati ad attività <strong>di</strong> prevenzione<br />

(me<strong>di</strong>co <strong>del</strong> lavoro, me<strong>di</strong>co competente, servizio <strong>di</strong> prevenzione e<br />

protezione), e qualora vengano contattati non si registra una partecipazione<br />

attiva <strong>di</strong> tali soggetti.<br />

In una ampia percentuale <strong>del</strong>le situazioni esaminate sarebbe possibile,<br />

dunque, mettere in atto soluzioni <strong>ed</strong> interventi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> lavoro<br />

in grado <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l’esito <strong>del</strong>le vicende lavorative e <strong>di</strong> prevenire le<br />

degenerazioni, i licenziamenti, le <strong>di</strong>missioni e l’aggravarsi <strong>del</strong>lo stato <strong>di</strong><br />

salute psichica. L’analisi dei rischi psico-sociali e la messa in atto <strong>di</strong> interventi<br />

innovativi volti alla risoluzione dei conflitti rappresentano le due<br />

nuove sfide in me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> lavoro per la gestione dei rischi trasversali<br />

che rivestono un ruolo sempre maggiore nelle patologie sul lavoro.<br />

P-25<br />

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI NELLA PICCOLA<br />

IMPRESA COLLEGATE CON LA CNA DI PESCARA<br />

A. Antonucci1 , M. Di Carlantonio2 , D. Di Giuseppe3 , L. Di Giampaolo1 1 Unità operativa <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Università “G. D’Annunzio”<br />

Chieti Pescara<br />

2 Me<strong>di</strong>co <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Società Leonardo S.r.l.<br />

3 Specializzanda in Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong><br />

Corrispondenza: Ing. Andrea Antonucci - Università G. D’Annunzio,<br />

Via dei Vestini - 66023 Chieti, Italy - Tel. 0871-3556777,<br />

E-mail: andrea.antonucci@tin.it<br />

MANUAL HANDLING OF WEIGHTS IN SMALL INDUSTRIES<br />

ASSOCIATED WITH THE CNA OF PESCARA<br />

Key words: movimentazione manuale dei carichi, manual movement<br />

of cargos.<br />

ABSTRACT. Low back pain is common among blue collar workers.<br />

The sanitary staff of the CNA of Pescara in collaboration with Chieti<br />

University stu<strong>di</strong><strong>ed</strong> manual handling of weights on 60 workers in<br />

storerooms. The study investigat<strong>ed</strong> the risk perception and efficacy<br />

of formation and information among workers. Moreover, the NIOSH<br />

index on operation of empting and lifting was determin<strong>ed</strong>. 3 workers,<br />

after 4 years of activity in storeroom, referr<strong>ed</strong> low back pain; one<br />

among these people show<strong>ed</strong> initial clinical alterations document<strong>ed</strong> by<br />

instrumental exams. Some female workers referr<strong>ed</strong> pain in arms,<br />

perhaps due to repeat<strong>ed</strong> movements.<br />

INTRODUZIONE<br />

Le affezioni cronico-degenerative <strong>del</strong>la colonna vertebrale sono <strong>di</strong><br />

assai frequente riscontro presso i lavoratori <strong>del</strong>l’industria, <strong>del</strong>l’agricoltura<br />

e <strong>del</strong> terziario. Esse, sotto il profilo <strong>del</strong>la molteplicità <strong>del</strong>le sofferenze e<br />

dei costi economici e sociali indotti (assenze per malattia, cure, cambiamenti<br />

<strong>di</strong> lavoro, invali<strong>di</strong>tà) rappresentano uno dei principali problemi sanitari<br />

<strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> lavoro.<br />

Il National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH -<br />

USA) pone tali patologie al secondo posto nella lista dei <strong>di</strong>eci problemi<br />

<strong>di</strong> salute più rilevanti nei luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

Negli Stati Uniti il low-back pain determina una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 28 giorni <strong>di</strong><br />

assenza per malattia ogni 100 lavoratori e secondo stime provenienti dagli<br />

Istituti <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, le patologie croniche <strong>del</strong> rachide sono la<br />

prima causa nelle richieste <strong>di</strong> parziale non idoneità al lavoro specifico.<br />

In questo contesto, la società Leonardo S.r.l. (società <strong>di</strong> servizi<br />

<strong>del</strong>la CNA <strong>di</strong> Pescara), da anni operante nel campo <strong>del</strong>la sicurezza sul<br />

lavoro, <strong>del</strong>la qualità e <strong>del</strong>l’ambiente, ha stipulato una convenzione con<br />

l’Università <strong>di</strong> Chieti, Unità operativa <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, con la<br />

finalità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i rischi esistenti per le singole categorie <strong>di</strong> lavo-<br />

ratori <strong>del</strong>le società convenzionate, integrare e aggiornare i documenti<br />

<strong>di</strong> valutazione <strong>del</strong> rischio, stimare il livello <strong>di</strong> percezione <strong>del</strong> rischio da<br />

parte dei lavoratori, valutare la qualità <strong>del</strong>la sorveglianza sanitaria<br />

adottata.<br />

In questa prima fase <strong>di</strong> collaborazione è stata effettuata un’analisi riguardante<br />

la movimentazione manuale dei carichi (MMC) su un campione<br />

<strong>di</strong> 60 persone afferenti a 2 cooperative convenzionate con la Società<br />

Leonardo S.r.l. che svolgono attività <strong>di</strong> gestione magazzino, comprendente<br />

carico e scarico merce e confezionamento.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Il campione <strong>di</strong> 60 lavoratori, costituito per l’80% da uomini e per il<br />

20% da donne, <strong>di</strong> età variabile tra i 18 e i 40 anni, è stato osservato per<br />

più giornate lavorative durante la normale attività <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> magazzino,<br />

costituita da 2 turni <strong>di</strong> 6 ore, con la finalità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare nel dettaglio<br />

le modalità operative <strong>di</strong> scarico, trasporto e sistemazione dei contenitori,<br />

nonché la tipologia <strong>di</strong> merce immagazzinata.<br />

È stata valutata inoltre la <strong>di</strong>fficoltà <strong>del</strong>la presa dei contenitori, la ripetitività<br />

dei movimenti, la visuale consentita al lavoratore durante il trasporto,<br />

la presenza <strong>di</strong> spigoli taglienti sulle confezioni, la presenza <strong>di</strong> materiale<br />

sciolto. Ciò ha consentito la valutazione <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sollevamento<br />

me<strong>di</strong>ante il metodo NIOSH e la valutazione dei rischi connessi durante<br />

il trasporto.<br />

L’analisi è stata estesa anche all’ambiente lavorativo nel quale si<br />

svolgono le mansioni, considerando lo spazio libero necessario alla movimentazione,<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>del</strong> pavimento, la stabilità dei punti <strong>di</strong> appoggio,<br />

la luminosità <strong>del</strong>l’ambiente e l’eventuale presenza <strong>di</strong> ostacoli.<br />

È stata altresì condotta un’intervista <strong>di</strong>retta su un campione <strong>di</strong> 40 persone,<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il livello personale <strong>di</strong> percezione <strong>del</strong><br />

rischio e l’efficacia <strong>del</strong>la formazione e informazione ricevuta in riferimento<br />

ai rischi connessi con l’attività lavorativa.<br />

Dei 60 lavoratori oggetto <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o, si avevano a <strong>di</strong>sposizione i risultati<br />

<strong>del</strong>le visite me<strong>di</strong>che preventive <strong>di</strong> idoneità al lavoro al momento<br />

<strong>del</strong>l’assunzione nonché le cartelle sanitarie <strong>del</strong>le visite perio<strong>di</strong>che durante<br />

gli anni lavorativi nel magazzino; esse comprendevano una raccolta<br />

anamnestica volta a verificare la presenza o meno <strong>di</strong> possibili patologie<br />

<strong>del</strong> rachide già esistenti e la valutazione clinica <strong>del</strong>la motilità dei 3 tratti<br />

<strong>del</strong> rachide.<br />

L’indagine ha preso in considerazione anche l’utilizzo <strong>del</strong>l’abbigliamento<br />

antinfortunistico consigliato per questo tipo <strong>di</strong> mansioni: essenzialmente<br />

scarpe antiscivolo con puntale rinforzato e guanti.<br />

RISULTATI<br />

L’analisi <strong>del</strong>l’attività lavorativa ha in<strong>di</strong>viduato 2 tipologie <strong>di</strong> mansioni<br />

connesse al rischio <strong>di</strong> patologie derivanti da MMC: 1) durante la<br />

fase <strong>di</strong> scarico <strong>del</strong>la merce dal camion, effettuata manualmente fino alla<br />

sistemazione sul transpallets 2)durante la fase <strong>di</strong> sistemazione <strong>del</strong>la<br />

merce dal transpallets alla scaffalatura <strong>del</strong> magazzino.<br />

Nella 1° fase, il carico, costituito per il 90% da scatole <strong>di</strong> cartone<br />

<strong>del</strong>le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> cm 90x70 e dal peso variabile tra i 9 e i 12 kg., viene<br />

spinto e trainato con busto piegato in avanti <strong>di</strong> circa 45°; nella 2° fase si<br />

effettuano invece sia operazioni <strong>di</strong> sollevamento che <strong>di</strong> spinta, operazioni<br />

effettuate in parte in posizione precaria (sulla scala) <strong>ed</strong> effettuando una<br />

rotazione <strong>del</strong> busto <strong>di</strong> 45°.<br />

Il calcolo <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>ce NIOSH per queste operazioni ha fornito un valore<br />

pari a 0,9 nella prima fase e 1,2 nella seconda, situazioni non critiche,<br />

ma ai limiti <strong>del</strong>la sicurezza per ciò che concerne la possibilità <strong>di</strong> incorrere<br />

in patologie.<br />

Dagli accertamenti sanitari è emerso che 3 lavoratori, impiegati unicamente<br />

nelle operazioni <strong>di</strong> magazzino, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 4 anni dall’ultimo<br />

referto positivo, denunciano fasti<strong>di</strong> a livello <strong>del</strong> rachide, riferibili a sforzi<br />

effettuati durante lo svolgimento <strong>del</strong>la loro mansione; e 1 lavoratore, in<br />

seguito ad accertamenti specialistici effettuati <strong>di</strong> recente, ha manifestato<br />

un’iniziale patologia <strong>del</strong> tratto lombare <strong>del</strong> rachide.<br />

Si è inoltre osservato che alcune lavoratrici <strong>di</strong> sesso femminile hanno<br />

lamentato <strong>di</strong>sturbi agli arti superiori dovuti alla ripetitività durante le operazioni<br />

<strong>di</strong> confezionamento <strong>del</strong>la merce.<br />

Per ciò che concerne l’analisi <strong>del</strong> luogo <strong>di</strong> lavoro, non si sono riscontrate<br />

particolari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> criticità.<br />

L’indagine ha rilevato un consistente utilizzo <strong>del</strong>le scarpe antinfortunistiche<br />

(99% dei lavoratori visionati), mentre si riscontra una minore <strong>di</strong>ffusione<br />

nell’utilizzo dei guanti (60% dei casi).

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