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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 161<br />

www.gimle.fsm.it<br />

The object of our study is to prevent these inconveniences using<br />

tools like r<strong>ed</strong>efinition of the functions, improv<strong>ed</strong> social support<br />

and to conform physical con<strong>di</strong>tions to work abilities and<br />

expectations of workers.<br />

Considering this object, it is advisable not only to research but also to<br />

conform the programs of study of the faculties of economy, engineering,<br />

me<strong>di</strong>cine es well as to improve the professional adjournment in the<br />

vigilance’s sector of work premises and of the sanitary care.<br />

INTRODUZIONE<br />

Nell’Unione europea, più <strong>di</strong> un lavoratore su quattro è affetto da sintomi<br />

<strong>di</strong> stress derivante dal lavoro, comportanti gravi problemi ambientali,<br />

economici e sanitari. Il fenomeno riguarda 40 milioni <strong>di</strong> lavoratori.<br />

Lo stress derivante dal lavoro, può essere definito un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> reazioni<br />

“arcaiche” che pre<strong>di</strong>spongono l’organismo umano alla lotta o alla<br />

fuga. Per l’uomo contemporaneo che tenta faticosamente <strong>di</strong> adattarsi a<br />

turni a rotazione, a compiti estremamente monotoni e frammentari, a<br />

l’uso <strong>di</strong> nuove tecnologie, a clienti minacciosi e troppo esigenti, è spesso<br />

una riposta non adattiva e patogena.<br />

Da stu<strong>di</strong> condotti si evince che <strong>di</strong>versi “fattori <strong>di</strong> stress” contribuiscono<br />

a realizzare vari quadri <strong>di</strong> sintomi patologici riferiti dai lavoratori<br />

compresi quelli legati a pressioni psicosociali (violenza, intimidazioni,<br />

vessazioni), incidendo sulla produttività e competitività.<br />

Il nostro stu<strong>di</strong>o si pone come obiettivo quello <strong>di</strong> prevenire tali <strong>di</strong>sagi<br />

intervenendo a vari livelli con tutta una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti che vanno<br />

dalla ridefinizione <strong>del</strong>le mansioni, al miglioramento <strong>del</strong> sostegno sociale,<br />

all’adeguamento <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni fisiche <strong>di</strong> lavoro, alle capacita, alle esigenze<br />

e alle aspettative dei lavoratori.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Abbiamo effettuato uno stu<strong>di</strong>o su tre <strong>di</strong>stinti gruppi composti <strong>di</strong> 85<br />

soggetti ciascuno <strong>di</strong> età compresa tra 25 e 45 anni con anzianità lavorativa<br />

maggiore <strong>di</strong> 5 anni, utilizzatori <strong>di</strong> attrezzature munite <strong>di</strong> videoterminali<br />

(vdt). Del primo gruppo facevano parte gli analisti e programmatori<br />

addetti al software applicativo, al secondo gruppo gli operatori sulla base<br />

<strong>di</strong> programmi ideati da altri e al terzo gruppo utilizzatori <strong>di</strong> videoterminali<br />

con attività lavorativa tra<strong>di</strong>zionale. A ciascun gruppo è stato somministrato<br />

un questionario: Scala <strong>di</strong> autovalutazione per i <strong>di</strong>sturbi depressivi<br />

e d’ansia (S.A.D).<br />

RISULTATI<br />

Si è riscontrato che il coinvolgimento emotivo e cognitivo, sollecitato<br />

dall’interazione uomo-macchina, che si riscontra nei soggetti <strong>del</strong><br />

1° gruppo (38,82%), sembra spesso superare la soglia oltre la quale tende<br />

a convertirsi in fattore <strong>di</strong> rischio, cioè realizza una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> stress<br />

psicologico per l’elevato impegno mentale che richi<strong>ed</strong>e. Nei soggetti <strong>del</strong><br />

2° gruppo invece (72,94%) la mancanza <strong>di</strong> conoscenza sulla logica dei<br />

programmi, la monotonia, e la ripetività dei compiti genera una sensazione<br />

d’insod<strong>di</strong>sfazione e d’inutilità verso l’attività lavorativa e la componente<br />

salariale resta la motivazione più importante al lavoro.<br />

Nel 3° gruppo il <strong>di</strong>sagio psicofisico incide in ragione <strong>del</strong> 27,06%<br />

sotto un aspetto generico soggettivo.<br />

Figura 1<br />

DISCUSSIONE<br />

I dati confermano che il “Vissuto psicologico” sia in termini <strong>di</strong> ansia,<br />

depressione, <strong>di</strong>sagio generico soggettivo nei tre gruppi è con<strong>di</strong>zionato da<br />

due variabili fondamentali: Livello qualitativo dei compiti svolti e tempo<br />

giornaliero d’interazione con il vdt.<br />

Dall’analisi statistica risulta non significativo il raffronto tra il<br />

primo e il terzo gruppo; Altamente significativo tra il secondo e il terzo<br />

gruppo; Significativo il raffronto tra il primo e il secondo gruppo (Fig.<br />

1). Questa componente <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio psicofisico tende ad attenuarsi con il<br />

decrescere <strong>del</strong> livello temporale d’interazione con il videoterminale e,<br />

conseguentemente, con il riaffiorare <strong>del</strong>le caratteristiche più tra<strong>di</strong>zionale<br />

<strong>del</strong> lavoro.<br />

Riteniamo che la prevenzione <strong>del</strong>lo stress e i <strong>di</strong>sagi ad esso correlati<br />

deve rappresentare un “investimento” a favore <strong>del</strong>la salute e <strong>del</strong>la produttività.<br />

Le iniziative rivolte a ridurre questa con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio devono<br />

prev<strong>ed</strong>ere interventi a vari livelli, in primo luogo rivolte ad una adeguata<br />

valutazione <strong>del</strong> rischio; alla realizzazione <strong>di</strong> misure <strong>di</strong>rette all’ambiente,<br />

al lavoro e ai lavoratori; alla pianificazione e <strong>di</strong>versificazioni <strong>del</strong>le<br />

mansioni, <strong>del</strong>le responsabilità e nell’assegnazione <strong>di</strong> risorse; nell’adozione<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni ottimali per l’introduzione <strong>di</strong> nuove tecnologie; al<br />

<strong>di</strong>alogo sociale con il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti a livello <strong>di</strong>rigenziale e interme<strong>di</strong>o;<br />

me<strong>di</strong>ante interventi sulle base <strong>di</strong> operatori esperti; all’introduzione<br />

<strong>di</strong> nuovi orari <strong>di</strong> lavoro in un contesto globale; all’adozione <strong>di</strong> pari<br />

opportunità <strong>di</strong> trattamento tra uomini e donne; nell’attuazione <strong>del</strong>la formazione<br />

permanente per favorire l’adeguamento <strong>del</strong>le competenze dei lavoratori<br />

alle esigenze aziendali e nella formazione e aggiornamento professionale<br />

per tutti gli operatori nel settore <strong>del</strong>la sicurezza, <strong>del</strong>l’igiene e<br />

<strong>del</strong>la salute sui luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) Conseil National du Travail: Convention collective de travail concernant<br />

la gestion de la prevention du stress occasionne par le travail.<br />

Bruxelles: Conseil National du Travail; Convention Collective de<br />

Travail N° 72, 30 March, 1999.<br />

2) Caretti V, La Barbera D. Psicopatologia <strong>del</strong>le realtà virtuali - Masson,<br />

2001.<br />

3) Di Maria F, Lavanco G, Cannizzaro S. Gli aspetti sociali <strong>di</strong> Internet.<br />

pagg. 146-166 in Psicopatologia <strong>del</strong>le realtà virtuali - Caretti V., La<br />

Barbera D. - Masson 2001.<br />

4) Tosto V, Vegna F, Noto Laddeca E, Meli M, Rosselli A. Aspetti Psicosociali<br />

e Nuove Tecnologie lavorative: Problematiche connesse all’utilizzo<br />

<strong>di</strong> videoterminali. 65° Congresso SIMLII - Giar<strong>di</strong>ni Naxos<br />

(Me) 11-14 Settembre 2002.<br />

P-24<br />

EVALUATION OF SOCIAL, WORKING CONDITIONS AND WEALTH<br />

CHARACTERISTICS IN HARASSED WORKERS<br />

M. Barattucci, E. Di Ninni, E. Scassa, A. Ambrosi, N. Celsi, A Valente<br />

Servizio Prevenzione Azienda USL Pescara<br />

Corrispondenza: Massimiliano Barattucci - Via Aterno, 262<br />

- 65128 Pescara, Italy - Mobile: 3402442202,<br />

E-mail: massimiliano.barattucci@tin.it<br />

EVALUATION OF SOCIAL, WORKING CONDITIONS<br />

AND WEALTH CHARACTERISTICS IN HARASSED WORKERS<br />

ABSTRACT. The aim of the present research is to evaluate <strong>di</strong>fferent<br />

characteristics of workers with problems at work who ask help to<br />

specialistic public services, in order to study the time gap between the<br />

beginning of the negative situation at work, the decision to ask help to a<br />

public service and the manifestation of a mental <strong>di</strong>sease. 496 workers<br />

that ask<strong>ed</strong> help to a specialistic public service in order to face their<br />

negative work con<strong>di</strong>tion, had been clinically assess<strong>ed</strong> with MMPI II and<br />

interview<strong>ed</strong> with 3 questionnaire that investigat<strong>ed</strong> social, working<br />

con<strong>di</strong>tions and familiar variables. Results had shown that workers use<br />

to denounce their situation not before than one year after the bad<br />

con<strong>di</strong>tion at work start<strong>ed</strong>, when a mental <strong>di</strong>sorder is already evident.

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