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116 G Ital Med Lav Erg 2006; 28:3, Suppl www.gimle.fsm.it 2) Kheifets LI. Electric and magnetic field exposure and brain cancer: a review. Bioelectromagnetics 2001; 5: S120-31. 3) Tynes T, Klaeboe L, Haldorsen T. Residential and occupational exposure to 50Hz magnetic fields and malignant melanoma: a population based study. Occup Environ Med 2002; 60: 343-347. 4) Hakansson N, Floderus B, Gustavsson P, Johansen C, Olsen JH. Cancer incidence and magnetic field exposure in industries using resistance welding in Sweden. Occup Environ Med 2003; 59: 481-486. 5) Monti MG, Pernecco L, Morussi MS, Battini R, Zaniol P, Barbiroli P. Effects of ELF pulse electromagnetic fields on protein kinase C activation process in HL-60 leukemia cells. J Bioelectricity 1991; 10:119-131. 6) Lange S, Viergutz T, Simko M. Modifications in cell cycle kinetics and in expression of G1 phase-regulating proteins in human amniotic cells after exposure to electromagnetic fields and ionizing radiation. Cell Prolif 2004; 37: 337-49. 7) Liburdy RP, Callahan DE, Harland J, Dunham E, Sloma TR, Yaswen P. Experimental evidence for 60Hz magnetic fields operating through the signal transduction cascade. Effects on calcium influx and c- MYC mRNA induction. FEBS Lett 1993; 334: 301-308. 8) Liboff AR, Cherng S, Jenrow KA, Bull A. Calmodulin-Dependent Cyclic Nucleotide Phosphodiesterase Activity is Altered by 20 uT Magnetostatic Fields. Bioelectromagnetics 2003; 24: 32-38. 9) Zwirska-Korczala K, Jochem J, Adamczyk-Sowa M, Sowa P, Polaniak R, Suchanek R et al. Effect of extremely low frequency of electromagnetic fields on cell proliferation, antioxidative enzyme activities and lipid peroxidation in 3T3-L1 preadipocytes - an in vitro study. J Physiol Pharmacol 2005; 56(l6): 101-108. 10) Fanelli C, Coppola S, Barone R, Colussi C, Gualandi G, Volpe P, Ghibelli L. Magnetic fields increase cell survival by inhibiting apoptosis via modulation of Ca2+ influx. FASEB J 1999; 13: 95-102. 11) Ghibelli L, Cerella C, Cordisco S, Clavarino G, Marazzi S, De Nicola M, Nuccitelli S, D’Alessio M, Magrini A, Bergamaschi A, Guerrisi V, Porfiri LM. NMR exposure sensitizes tumor cells to apoptosis. Apoptosis 2006; 11: 359-365. 12) Pipkin JL, Hinson WG, young JF, Rowland KL, Shaddock JG, Tolleson WH, Duffy PH, Casciano DA. Induction of stress protein by electromagnetic fields in cultured HL-60 cells. Bioelectromagnetics 1999; 20: 347-357. 13) Tokalov SV, Gutzeit HO. Weak electromagnetic fields (50Hz) elicit a stress response in human cells. Occup Environ Med 2004; 59: 481- 486. 14) Hogan MV and Wieraszko A. An increase in cAMP concentration in mouse hippocampal slices exposed to low-frequency and pulsed magnetic fields. Neurosci Lett 2004; 366: 43-47. 15) Luben RA. Effects of low-energy electromagnetic fields (EMF) on signal transduction by G protein-linked receptors. In Blank M, Ed: Electricity and magnetism in biology and medicine. San Francisco: San Francisco Press, Inc, 1993; 57-62. 16) Fields TA, and Casey PJ. Signalling functions and biochemical properties of pertussis toxin-resistant G-proteins. Biochem J 1997; 321: 561-571. 17) Wiltschko R, Wiltschko W. Magnetoreception. Bioessays 2006; 28: 157-68. 18) Simko M. Induction of cell activation by low frequency electromagnetic fields. ScientificWorld Journal 2004; 20: 4-22. 19) Kim YV, Conover DL, Lotz WG, Cleary SF. Electric field-induced changes in agonist-stimulated calcium fluxes of human HL-60 leukemia cells. Bioelectromagnetics 1998; 19: 366-376. P-03 RISONANZA MAGNETICA E TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI B. Persechino, F. Campanella ISPESL, Via Fontana Candida, 1 - 00040 Monteporzio Catone (RM) Corrispondenza: Dr.ssa Persechino B. - ISPESL-DML, Via Fontana Candida, 1 - 00040 Monteporzio Catone (RM), Italy - E-mail: benedetta.persechino@ispesl.it MAGNETIC RESONANCE AND WORKERS HEALTH SAFETY Key words: magnetic resonance, workers health and safety. ABSTRACT. The authors, starting from a review of correlated laws and regulation, focalize all the criticities regarding on magnetic resonance workers health and safety. Le apparecchiature a Risonanza magnetica sono ampiamente diffuse ed utilizzate nella diagnostica medica in quanto permettono una visualizzazione molto dettagliata, bidimensionale e tridimensionale degli organi del corpo umano sottoposti ad esame. Le modalità di funzionamento di tali strumenti sottopongono il paziente ad un campo elettromagnetico a radiofrequenza, ad un campo magnetico statico ad alta intensità ed a campi magnetici lentamente variabili nel tempo; di conseguenza, a fronte di un indiscutibile beneficio diagnostico, è presente un potenziale rischio per la salute. L’utilizzo di apparecchiature a risonanza magnetica per uso medico o di ricerca, in Italia, è regolamentato da una specifica normativa il cui rispetto garantisce, oltre la messa in sicurezza dell’impianto, anche idonee misure di protezione per i pazienti e per gli operatori addetti. Tuttavia, se l’attenzione dedicata alla sicurezza del paziente, per l’ampia diffusione ed utilizzo, nel settore medico, della Risonanza Magnetica con finalità diagnostiche, ha raggiunto un ottimo livello, non altrettanto si è verificato per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. La normativa specifica, ha subito nel tempo serie di modifiche ed integrazioni, ed attualmente, in attesa del decreto ministeriale di aggiornamento di prossima emanazione, e che fisserà i nuovi standard di sicurezza in risonanza magnetica, è costituita da: Decreti Ministeriali 29/11/1985 (vigenti artt. 1 e 2), 02/08/91 (vigenti art. 7 ed allegati 1-6), 03/08/93 (vigenti artt. 2, 4, 5 ed allegati A e B), Decreto Presidente della Repubblica 542/94, Circolare Ministero della Sanità Direzione Generale Ospedali Divisione II - Prot. - 900.2/4.1 - G/581. In particolare, al fine di autorizzare l’installazione e l’utilizzo di un presidio di Risonanza Magnetica, il Decreto del Ministero della Sanità 2/8/1991 - Autorizzazione alla installazione ed uso di apparecchiature diagnostiche a risonanza magnetica - prevede, relativamente agli aspetti di prevenzione e protezione, l’individuazione delle misure di tutela della salute e della sicurezza degli operatori. L’allegato 1 del suddetto decreto, al punto 6, precisa che, per quanto concerne l’esposizione ai campi magnetici statici degli operatori addetti alla gestione dell’apparecchiatura RM, il tempo di permanenza ammesso è funzione della intensità del campo e della parte del corpo esposta (corpo intero o estremità); il decreto ministeriale di cui sopra riporta i limiti di esposizione massima ritenuti accettabili, sottolineando, quale buona norma, che l’esposizione massima giornaliera dei lavoratori non sia continua ma intervallata. È compito dell’Esperto responsabile per gli aspetti fisici e del Medico responsabile per gli aspetti medici di controllare “il permanere delle condizioni di rischio” e “la permanenza dell’idoneità allo svolgimento dell’attività lavorativa, mediante controlli medici almeno annuali”. Sulla base, quindi, della specifica valutazione dell’esposizione reale al campo magnetico statico, alla quale l’operatore è sottoposto, è necessario che quest’ultimo venga anche “sorvegliato” al fine di valutare la presenza di eventuali controindicazioni all’esposizione medesima, per lo più correlate alla presenza degli stessi fattori di rischio che sono già oggetto dell’indagine anamnestica sul paziente, compiuta dal medico radiologo responsabile della prestazione sul paziente prima dell’effettuazione dell’esame diagnostico. È prevista un’adeguata informazione sulle misure tecniche di prevenzione da rispettare e sulle precauzioni da prendere nonché il divieto di adibire ad operazioni nelle zone ad accesso controllato ed al rabbocco dei liquidi criogenici donne in gravidanza, soggetti portatori di pace-maker o altre protesi dotate di circuiti elettronici, clips vascolari o preparati metallici intracranici situati in prossimità di strutture anatomiche vitali o schegge in materiale ferromagnetico. Nell’aprile del 1992, il Ministero della Sanità, Direzione Generale Ospedali Divisione II, ha emanato la Circolare Prot. - 900.2/4.1 - AG/581 - Sicurezza dei lavoratori addetti ad apparecchiature a risonanza magnetica: censimento-prevenzione. La necessità di tale circolare è scaturita dal fatto che l’ISPESL, nel corso dei controlli previsti dall’art. 5 DM 2/8/91, aveva rilevato alcune carenze ed anomalie tra le quali, in particolare, il mancato rispetto delle norme per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

G Ital Med Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 117 www.gimle.fsm.it Pertanto, la Circolare suddetta ha inteso ribadire i due “concetti” fondamentali dell’allegato 1 del DM 02/08/91 e cioè: 1) “approccio dosimetrico”, legato al tempo di permanenza, funzione della intensità del campo; 2) “approccio medico”, relativo al controllo medico con periodicità almeno annuale. Così come, all’epoca, riportato nel DM 02/08/91, sono responsabili della sicurezza l’Esperto responsabile (“tecnico”), che espleta le sue funzioni attraverso la messa in atto delle procedure di sorveglianza fisica, ed il Medico responsabile, il quale, per gli aspetti medici, coadiuva l’Esperto Responsabile, e che fra i suoi compiti ha la responsabilità sulla attuazione della sorveglianza medica sui lavoratori esposti a quel determinato fattore di rischio. Infatti, è vero il fatto che la Circolare sopra richiamata, ribadendo che gli “Esperti – tecnico e medico – sono responsabili, per quanto di competenza, della sicurezza e la espletano attraverso: la sorveglianza fisica; la sorveglianza medica…”, utilizza il verbo “espletare”, così in prima battuta, significando che debba essere l’esperto medico a dover effettuare la sorveglianza medica, ma è anche vero che quella circolare risulta emanata antecedentemente al D.Lgs. 626/94. A tal riguardo, è evidente che, attualmente, alla luce di quanto previsto all’art. 4 comma 1 del DLgs 626/94 e s.m.i. e cioè “Il datore di lavoro, in relazione alla natura dell’attività dell’azienda ovvero dell’unità produttiva, valuta tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari…”, pare del tutto opportuno che, nel corso della valutazione del rischio, con il coinvolgimento del medico competente, vengano valutate anche le problematiche connesse all’utilizzo delle apparecchiature di Risonanza Magnetica e che, successivamente, sia proprio il medico competente ad effettuare la sorveglianza medica finalizzata anche alla valutazione della permanenza dell’idoneità specifica. Per quanto concerne la sorveglianza medica, la Circolare Prot.- 900.2/4.1-AG/581, stabilisce una periodicità almeno annuale della visita medica ed elenca una serie di accertamenti complementari precisando che sono solo indicativi e non obbligatori: questionario anamnestico, esame emocromocitometrico con formula leucocitaria e piastrine, elettroforesi dell’emoglobina con eventuale ricerca dell’HbS, elettrocardiogramma, visita oculistica, test di personalità, visita otorino. In particolare, sarebbe opportuno, inserire nella cartella sanitaria e di rischio un questionario anamnestico specifico, sul modello di quello preliminare all’esecuzione di un esame RM destinato al paziente riportato nell’allegato 1 del DM 02/08/91; a tale proposito si ribadisce l’importanza, ai fini della salute e della sicurezza del lavoratore dei problemi di interferenza o effetti sul funzionamento di dispositivi medici quali protesi metalliche, stimolatori cardiaci e defibrillatori, impianti cocleari e di altro tipo in quanto, come anche riportato nella Direttiva 2004/40, “…problemi di interferenza specialmente con gli stimolatori cardiaci possono verificarsi per valori inferiori ai valori di azione ed esigono quindi appropriate precauzioni e misure protettive”. Alla luce di quanto riportato, pur consapevoli del fatto che l’osservanza degli obblighi, a causa sia della sovrapposizione di norme nel tempo, sia della incertezza nell’interpretazione delle stesse, risulta a volte di non facile attuazione e che, di conseguenza, le condizioni di sicurezza non corrispondono ad un adeguato livello qualitativo, si auspica una maggiore attenzione alle problematiche connesse all’utilizzo di apparecchiature a risonanza magnetica al fine del miglioramento della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori esposti. P-04 VALUTAZIONE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI EMESSI DA APPARECCHIATURE ELETTRONICHE COLLOCATE IN UFFICIO A. Bergamaschi2 , A. Magrini1 , A. Barbato3 , A. Imperatore3 , L. Coppeta1 , E. Pagliari1 , E. Natalizia1 , A. Messineo3 1 Cattedra di Medicina del Lavoro, Università di Roma Tor Vergata, Via Montpellier, 1 - 00133 Roma 2 Istituto di Medicina del Lavoro, Università Cattolica del Sacro Cuore, Largo Francesco Vito, 1 - 00168 Roma 3 Dipartimento per la prevenzione - ASL RM H Corrispondenza: Prof. Antonio Bergamaschi - Istituto di Medicina del Lavoro, Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma, Italy - E-mail: Antonio.bergamaschi@rm.unicatt.it EVALUATION OF MAGNETIC FIELD DELIVERY FROM IN OFFICE ALLOCATED ELECTRONIC DEVICES Key words: emissione campi magnetici, apparecchiature elettroniche. ABSTRACT. In this study, we evaluated whether electromagnetic fields due to indoor electronic devices may be harmful for exposed workers, according to current guidelines of italian legislation. In particular, we tested the level of very low frequency emission of seven electronic devices. All measured electromagnetic fields were within the allowed range; however, one copy paper device, during the stage of maximal activation, showed values potentially harmful for workers staying in close proximity for a relatively prolonged time (more than 6 minutes). Further data on this subject may better quantify the potential risk (if any) for exposed workers. INTRODUZIONE Le recenti novità epidemiologiche circa gli effetti, svolti dall’esposizione ai campi elettrici e magnetici non ionizzanti a bassissima frequenza (ELF), sull’uomo inducono a considerare la possibilità di altri effetti, oltre quelli diretti ed indiretti, sulla salute inclusa la cancerogenesi, derivanti dall’esposizione a campi di livello molto inferiore a quelli stabiliti da varie normative. Se per quanto riguarda gli effetti immediati, o acuti, molti ricercatori indicano quindi una sostanziale assenza di effetti di danno alla salute, anche nelle più sfavorevoli condizioni di esposizione, per quanto riguarda possibili effetti a lungo termine si devono segnalare i risultati di alcune indagini epidemiologiche che sembrano indicare un’associazione tra l’esposizione cronica ai campi generati da sistemi elettrici e lo sviluppo di alcune forme di tumori ed in modo particolare di leucemie. Recenti studi hanno tuttavia dimostrato che, data la presenza delle più svariate sorgenti, livelli di induzione magnetica dell’ordine dei decimi di microtesla possono facilmente trovarsi anche in ambienti lavorativi, domestici ed urbani. Pertanto, se l’ipotesi di effetti a lungo termine trovasse ulteriore sostegno nei risultati delle ricerche future, risulterebbero a rischio settori estremamente ampi della popolazione, e non soltanto i residenti in prossimità di elettrodotti. Pertanto in questo studio abbiamo voluto illustrare la strategia di indagine messa a punto per effettuare le rilevazioni strumentali e le relative valutazioni inerenti alle apparecchiature presenti nella struttura oggetto di studio. Tali apparecchiature sono: una fotocopiatrice modello XEROX “Document Centre 265DC” con sovrastante cappa di aspirazione; una fotocopiatrice modello CANON 6020; un lettore di microfiches; una centralina che alimenta n. 6 modem; sei gruppi di continuità per PC; un quadro elettrico; un condizionatore d’aria. SCOPO DELLO STUDIO Valutare il rischio di esposizione a campi elettromagnetici (ELF) per lavoratori d’ufficio. Le emissioni elettromagnetiche di questi apparati si collocano, nel settore delle “ basse frequenze” (ELF) ed in un particolare intervallo delle radiofrequenze (RF), indicato con l’acronimo VLF (Very Low frequency). MATERIALI E METODI L’indagine promossa presso i locali destinati ad ufficio, è stata eseguita applicando, rispettivamente, la Norma CEI ENV 50166-1 (maggio 1995) e le “Linee guida applicative” elaborate dal Gruppo di Lavoro Interministeriale (di cui al DM 2/6/97) per favorire una uniforme applicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente 381/98. La finalità dell’indagine e la tipologia delle sorgenti, ha consigliato che le misure fossero condotte con la strumentazione in banda larga in grado di coprire l’intera gamma di frequenze delle sorgenti in esame. Questa modalità di misura permette di valutare l’insieme dei contributi, dovuti a diverse sorgenti (non discriminabili singolarmente) che determinano il valore totale dell’intensità di campo elettrico e/o magnetico. Le caratteristiche sono: isotropia, dimensioni ridotte del sensore, velocità di esecuzione di ciascun punto di misura. RISULTATI Dai risultati delle nostre misure emerge che i valori massimi di campo elettrico rilevati nei punti di misura posti in corrispondenza della

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www.gimle.fsm.it<br />

2) Kheifets LI. Electric and magnetic field exposure and brain cancer: a<br />

review. Bioelectromagnetics 2001; 5: S120-31.<br />

3) Tynes T, Klaeboe L, Haldorsen T. Residential and occupational exposure<br />

to 50Hz magnetic fields and malignant melanoma: a population<br />

bas<strong>ed</strong> study. Occup Environ M<strong>ed</strong> 2002; 60: 343-347.<br />

4) Hakansson N, Floderus B, Gustavsson P, Johansen C, Olsen JH. Cancer<br />

incidence and magnetic field exposure in industries using resistance<br />

wel<strong>di</strong>ng in Sw<strong>ed</strong>en. Occup Environ M<strong>ed</strong> 2003; 59: 481-486.<br />

5) Monti MG, Pernecco L, Morussi MS, Battini R, Zaniol P, Barbiroli<br />

P. Effects of ELF pulse electromagnetic fields on protein kinase C activation<br />

process in HL-60 leukemia cells. J Bioelectricity 1991;<br />

10:119-131.<br />

6) Lange S, Viergutz T, Simko M. Mo<strong>di</strong>fications in cell cycle kinetics<br />

and in expression of G1 phase-regulating proteins in human amniotic<br />

cells after exposure to electromagnetic fields and ionizing ra<strong>di</strong>ation.<br />

Cell Prolif 2004; 37: 337-49.<br />

7) Liburdy RP, Callahan DE, Harland J, Dunham E, Sloma TR, Yaswen<br />

P. Experimental evidence for 60Hz magnetic fields operating through<br />

the signal transduction cascade. Effects on calcium influx and c-<br />

MYC mRNA induction. FEBS Lett 1993; 334: 301-308.<br />

8) Liboff AR, Cherng S, Jenrow KA, Bull A. Calmodulin-Dependent<br />

Cyclic Nucleotide Phospho<strong>di</strong>esterase Activity is Alter<strong>ed</strong> by 20 uT<br />

Magnetostatic Fields. Bioelectromagnetics 2003; 24: 32-38.<br />

9) Zwirska-Korczala K, Jochem J, Adamczyk-Sowa M, Sowa P, Polaniak<br />

R, Suchanek R et al. Effect of extremely low frequency of electromagnetic<br />

fields on cell proliferation, antioxidative enzyme activities<br />

and lipid peroxidation in 3T3-L1 prea<strong>di</strong>pocytes - an in vitro<br />

study. J Physiol Pharmacol 2005; 56(l6): 101-108.<br />

10) Fanelli C, Coppola S, Barone R, Colussi C, Gualan<strong>di</strong> G, Volpe P,<br />

Ghibelli L. Magnetic fields increase cell survival by inhibiting apoptosis<br />

via modulation of Ca2+ influx. FASEB J 1999; 13: 95-102.<br />

11) Ghibelli L, Cerella C, Cor<strong>di</strong>sco S, Clavarino G, Marazzi S, De Nicola<br />

M, Nuccitelli S, D’Alessio M, Magrini A, Bergamaschi A, Guerrisi<br />

V, Porfiri LM. NMR exposure sensitizes tumor cells to apoptosis.<br />

Apoptosis 2006; 11: 359-365.<br />

12) Pipkin JL, Hinson WG, young JF, Rowland KL, Shaddock JG, Tolleson<br />

WH, Duffy PH, Casciano DA. Induction of stress protein by<br />

electromagnetic fields in cultur<strong>ed</strong> HL-60 cells. Bioelectromagnetics<br />

1999; 20: 347-357.<br />

13) Tokalov SV, Gutzeit HO. Weak electromagnetic fields (50Hz) elicit<br />

a stress response in human cells. Occup Environ M<strong>ed</strong> 2004; 59: 481-<br />

486.<br />

14) Hogan MV and Wieraszko A. An increase in cAMP concentration in<br />

mouse hippocampal slices expos<strong>ed</strong> to low-frequency and puls<strong>ed</strong> magnetic<br />

fields. Neurosci Lett 2004; 366: 43-47.<br />

15) Luben RA. Effects of low-energy electromagnetic fields (EMF) on<br />

signal transduction by G protein-link<strong>ed</strong> receptors. In Blank M, Ed:<br />

Electricity and magnetism in biology and me<strong>di</strong>cine. San Francisco:<br />

San Francisco Press, Inc, 1993; 57-62.<br />

16) Fields TA, and Casey PJ. Signalling functions and biochemical properties<br />

of pertussis toxin-resistant G-proteins. Biochem J 1997; 321:<br />

561-571.<br />

17) Wiltschko R, Wiltschko W. Magnetoreception. Bioessays 2006; 28:<br />

157-68.<br />

18) Simko M. Induction of cell activation by low frequency electromagnetic<br />

fields. ScientificWorld Journal 2004; 20: 4-22.<br />

19) Kim YV, Conover DL, Lotz WG, Cleary SF. Electric field-induc<strong>ed</strong><br />

changes in agonist-stimulat<strong>ed</strong> calcium fluxes of human HL-60 leukemia<br />

cells. Bioelectromagnetics 1998; 19: 366-376.<br />

P-03<br />

RISONANZA MAGNETICA E TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI<br />

B. Persechino, F. Campanella<br />

ISPESL, Via Fontana Can<strong>di</strong>da, 1 - 00040 Monteporzio Catone (RM)<br />

Corrispondenza: Dr.ssa Persechino B. - ISPESL-DML,<br />

Via Fontana Can<strong>di</strong>da, 1 - 00040 Monteporzio Catone (RM), Italy<br />

- E-mail: ben<strong>ed</strong>etta.persechino@ispesl.it<br />

MAGNETIC RESONANCE AND WORKERS HEALTH SAFETY<br />

Key words: magnetic resonance, workers health and safety.<br />

ABSTRACT. The authors, starting from a review of correlat<strong>ed</strong> laws<br />

and regulation, focalize all the criticities regar<strong>di</strong>ng on magnetic<br />

resonance workers health and safety.<br />

Le apparecchiature a Risonanza magnetica sono ampiamente <strong>di</strong>ffuse<br />

<strong>ed</strong> utilizzate nella <strong>di</strong>agnostica me<strong>di</strong>ca in quanto permettono una visualizzazione<br />

molto dettagliata, bi<strong>di</strong>mensionale e tri<strong>di</strong>mensionale degli organi<br />

<strong>del</strong> corpo umano sottoposti ad esame.<br />

Le modalità <strong>di</strong> funzionamento <strong>di</strong> tali strumenti sottopongono il paziente<br />

ad un campo elettromagnetico a ra<strong>di</strong>ofrequenza, ad un campo magnetico<br />

statico ad alta intensità <strong>ed</strong> a campi magnetici lentamente variabili<br />

nel tempo; <strong>di</strong> conseguenza, a fronte <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>scutibile beneficio <strong>di</strong>agnostico,<br />

è presente un potenziale rischio per la salute.<br />

L’utilizzo <strong>di</strong> apparecchiature a risonanza magnetica per uso me<strong>di</strong>co<br />

o <strong>di</strong> ricerca, in Italia, è regolamentato da una specifica normativa il cui rispetto<br />

garantisce, oltre la messa in sicurezza <strong>del</strong>l’impianto, anche idonee<br />

misure <strong>di</strong> protezione per i pazienti e per gli operatori addetti.<br />

Tuttavia, se l’attenzione de<strong>di</strong>cata alla sicurezza <strong>del</strong> paziente, per<br />

l’ampia <strong>di</strong>ffusione <strong>ed</strong> utilizzo, nel settore me<strong>di</strong>co, <strong>del</strong>la Risonanza Magnetica<br />

con finalità <strong>di</strong>agnostiche, ha raggiunto un ottimo livello, non altrettanto<br />

si è verificato per la tutela <strong>del</strong>la salute e sicurezza dei lavoratori.<br />

La normativa specifica, ha subito nel tempo serie <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche <strong>ed</strong> integrazioni,<br />

<strong>ed</strong> attualmente, in attesa <strong>del</strong> decreto ministeriale <strong>di</strong> aggiornamento<br />

<strong>di</strong> prossima emanazione, e che fisserà i nuovi standard <strong>di</strong> sicurezza<br />

in risonanza magnetica, è costituita da:<br />

Decreti Ministeriali 29/11/1985 (vigenti artt. 1 e 2), 02/08/91 (vigenti<br />

art. 7 <strong>ed</strong> allegati 1-6), 03/08/93 (vigenti artt. 2, 4, 5 <strong>ed</strong> allegati A e B), Decreto<br />

Presidente <strong>del</strong>la Repubblica 542/94, Circolare Ministero <strong>del</strong>la Sanità<br />

Direzione Generale Osp<strong>ed</strong>ali Divisione II - Prot. - 900.2/4.1 - G/581.<br />

In particolare, al fine <strong>di</strong> autorizzare l’installazione e l’utilizzo <strong>di</strong> un<br />

presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Risonanza Magnetica, il Decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Sanità<br />

2/8/1991 - Autorizzazione alla installazione <strong>ed</strong> uso <strong>di</strong> apparecchiature<br />

<strong>di</strong>agnostiche a risonanza magnetica - prev<strong>ed</strong>e, relativamente agli aspetti<br />

<strong>di</strong> prevenzione e protezione, l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le misure <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong>la<br />

salute e <strong>del</strong>la sicurezza degli operatori.<br />

L’allegato 1 <strong>del</strong> suddetto decreto, al punto 6, precisa che, per quanto<br />

concerne l’esposizione ai campi magnetici statici degli operatori addetti alla<br />

gestione <strong>del</strong>l’apparecchiatura RM, il tempo <strong>di</strong> permanenza ammesso è funzione<br />

<strong>del</strong>la intensità <strong>del</strong> campo e <strong>del</strong>la parte <strong>del</strong> corpo esposta (corpo intero<br />

o estremità); il decreto ministeriale <strong>di</strong> cui sopra riporta i limiti <strong>di</strong> esposizione<br />

massima ritenuti accettabili, sottolineando, quale buona norma, che l’esposizione<br />

massima giornaliera dei lavoratori non sia continua ma intervallata.<br />

È compito <strong>del</strong>l’Esperto responsabile per gli aspetti fisici e <strong>del</strong> Me<strong>di</strong>co<br />

responsabile per gli aspetti me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> controllare “il permanere <strong>del</strong>le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio” e “la permanenza <strong>del</strong>l’idoneità allo svolgimento<br />

<strong>del</strong>l’attività lavorativa, me<strong>di</strong>ante controlli me<strong>di</strong>ci almeno annuali”.<br />

Sulla base, quin<strong>di</strong>, <strong>del</strong>la specifica valutazione <strong>del</strong>l’esposizione reale<br />

al campo magnetico statico, alla quale l’operatore è sottoposto, è necessario<br />

che quest’ultimo venga anche “sorvegliato” al fine <strong>di</strong> valutare la<br />

presenza <strong>di</strong> eventuali controin<strong>di</strong>cazioni all’esposizione m<strong>ed</strong>esima, per lo<br />

più correlate alla presenza degli stessi fattori <strong>di</strong> rischio che sono già oggetto<br />

<strong>del</strong>l’indagine anamnestica sul paziente, compiuta dal me<strong>di</strong>co ra<strong>di</strong>ologo<br />

responsabile <strong>del</strong>la prestazione sul paziente prima <strong>del</strong>l’effettuazione<br />

<strong>del</strong>l’esame <strong>di</strong>agnostico.<br />

È prevista un’adeguata informazione sulle misure tecniche <strong>di</strong> prevenzione<br />

da rispettare e sulle precauzioni da prendere nonché il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong><br />

a<strong>di</strong>bire ad operazioni nelle zone ad accesso controllato <strong>ed</strong> al rabbocco dei<br />

liqui<strong>di</strong> criogenici donne in gravidanza, soggetti portatori <strong>di</strong> pace-maker o<br />

altre protesi dotate <strong>di</strong> circuiti elettronici, clips vascolari o preparati metallici<br />

intracranici situati in prossimità <strong>di</strong> strutture anatomiche vitali o<br />

schegge in materiale ferromagnetico.<br />

Nell’aprile <strong>del</strong> 1992, il Ministero <strong>del</strong>la Sanità, Direzione Generale<br />

Osp<strong>ed</strong>ali Divisione II, ha emanato la Circolare Prot. - 900.2/4.1 - AG/581<br />

- Sicurezza dei lavoratori addetti ad apparecchiature a risonanza magnetica:<br />

censimento-prevenzione. La necessità <strong>di</strong> tale circolare è scaturita<br />

dal fatto che l’ISPESL, nel corso dei controlli previsti dall’art. 5 DM<br />

2/8/91, aveva rilevato alcune carenze <strong>ed</strong> anomalie tra le quali, in particolare,<br />

il mancato rispetto <strong>del</strong>le norme per la tutela <strong>del</strong>la salute e sicurezza<br />

dei lavoratori.

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