Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...
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114 G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl<br />
www.gimle.fsm.it<br />
VI SESSIONE<br />
RISCHIO CHIMICO FISICO<br />
P-01<br />
VALUTAZIONE DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI EMESSI<br />
DA DISPOSITIVI PER LA DETERMINAZIONE DI INTENSITÀ<br />
DI CAMPO ELETTROMAGNETICO PER TELEFONIA MOBILE<br />
A. Bergamaschi1 , A.Magrini, M. Leone2 , A. Imperatore2 , E. Pagliari<br />
L. Coppeta, A. Pietroiusti, B. Morelli, A. Messineo2 Catt<strong>ed</strong>ra <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Università <strong>di</strong> Roma Tor Vergata,<br />
Via Montpellier, 1 - 00133 Roma<br />
1 Istituto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Università Cattolica <strong>del</strong> Sacro Cuore,<br />
Largo Francesco Vito, 1 - 00168 Roma<br />
2 Dipartimento per la prevenzione - ASL RM H<br />
Corrispondenza: Prof. Antonio Bergamaschi - Istituto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />
<strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Università Cattolica <strong>del</strong> Sacro Cuore - Roma, Italy<br />
- E-mail: Antonio.bergamaschi@rm.unicatt.it<br />
ELECTROMAGNETIC FIELD EMISSION BY DEVICES USED<br />
FOR DETERMINING ELECTROMAGNETIC FIELD INTENSITY<br />
DUE TO MOBILE TELEPHONES<br />
Key words: campi elettromagnetici, <strong>di</strong>spositivi per la misurazione<br />
dei campi elettromagnetici, telefonia mobile.<br />
ABSTRACT. Workers involv<strong>ed</strong> in the determination of signal intensity<br />
due to interconneting mobile telephones, may telephones may be at risk<br />
for exposure to high electromagnetic fields.<br />
In the present study we evaluat<strong>ed</strong> the exposure of these workers within<br />
their mobile work environment (a mo<strong>di</strong>fi<strong>ed</strong> automobile) before and after<br />
the activation of their recor<strong>di</strong>ng device. All measurement were within<br />
the range allow<strong>ed</strong> by the present italian legislation. However, when<br />
workers us<strong>ed</strong> mobile telephones within the automobile, the level of the<br />
electromagnetic field reach<strong>ed</strong> potentially harmful values for<br />
conversations lasting more than 6 minutes. For this reason we<br />
recommend a limit<strong>ed</strong> use of mobile phones within the recor<strong>di</strong>ng<br />
automobile.<br />
INTRODUZIONE<br />
Recenti stu<strong>di</strong> hanno <strong>di</strong>mostrato che l’effetto principale <strong>del</strong>l’interazione<br />
<strong>del</strong>le ra<strong>di</strong>ofrequenze e microonde con un sistema vivente è rappresentato<br />
da un trasferimento <strong>di</strong> energia, sotto forma <strong>di</strong> calore, con un aumento<br />
<strong>del</strong>la temperatura locale o <strong>di</strong> tutto il sistema. Per avere una variazione<br />
<strong>di</strong> temperatura misurabile, occorre che l’esposizione sia intensa.<br />
Particolare importanza riveste inoltre la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sperdere il calore;<br />
per l’organismo umano il migliore scambiatore <strong>di</strong> calore è rappresentato<br />
dal sangue, per tale motivo gli organi od apparati meno vascolarizzati<br />
sono maggiormente suscettibili ai danni da ra<strong>di</strong>azioni elettromagnetiche<br />
in quanto non sono in grado <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>stribuire, tramite un’adeguata circolazione<br />
sanguigna, il calore ricevuto da una fonte esterna. Per questo motivo,<br />
gli organi critici per eccellenza sono il cristallino e le gona<strong>di</strong> maschili.<br />
Per quanto riguarda la cataratta da ra<strong>di</strong>ofrequenze, gli stu<strong>di</strong> più recenti<br />
in<strong>di</strong>cano una soglia <strong>di</strong> 1,5 kW/m 2 per 100 minuti d’irraggiamento,<br />
corrispondente a un SAR <strong>di</strong> 138 W/kg, con un periodo <strong>di</strong> latenza me<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> 4 giorni. Altri autori, principalmente russi, ipotizzano l’effetto catarattogeno<br />
anche per numerose, ripetute dosi <strong>di</strong> 100 W/m 2 . A carico dei testicoli,<br />
l’esposizione a potenze superiori a 0,5 kW/m 2 , determina un processo<br />
degenerativo acuto. Al momento attuale è invece ancora <strong>di</strong>battuta<br />
l’esistenza <strong>di</strong> effetti non termici, per dosi inferiori a quelle citate, per una<br />
possibile interazione <strong>di</strong>retta tra campi elettromagnetici e sistema nervoso<br />
centrale. Tali effetti, la cosiddetta malattia da microonde, sono sostenuti<br />
da numerosi autori russi; comunque, dato che non possono con sicurezza<br />
essere esclusi, anche l’ANSI (American National Standards Institute) ha<br />
preso in considerazione, come criterio <strong>di</strong> valutazione, possibili alterazioni<br />
comportamentali.<br />
In questo stu<strong>di</strong>o abbiamo voluto illustrare la strategia <strong>di</strong> indagine per<br />
la misura dei campi elettromagnetici emessi da <strong>di</strong>spositivi utilizzati per la<br />
rilevazione <strong>del</strong>l’intensità <strong>di</strong> campo elettromagnetico per telefonia mobile.<br />
Le misure sono state compiute sia all’interno <strong>del</strong>l’autovettura contenente<br />
la strumentazione, sia all’esterno <strong>ed</strong> in prossimità <strong>del</strong>l’auto in alcuni luoghi<br />
<strong>di</strong> sosta lungo il percorso, effettuato dall’autovettura.<br />
La modalità <strong>del</strong>la rilevazione, consiste nell’inviare tramite 4 cellulari,<br />
chiamate <strong>di</strong>rette verso un’altra apparecchiatura remota a cui è collegato<br />
un sistema <strong>di</strong> registrazione dati. Le chiamate sono effettuate a cascata<br />
nell’arco <strong>di</strong> pochi secon<strong>di</strong> <strong>ed</strong> hanno una durata <strong>di</strong> circa 90 secon<strong>di</strong>,<br />
dopo segue una pausa <strong>di</strong> 30 secon<strong>di</strong> e poi si proc<strong>ed</strong>e nuovamente ad effettuare<br />
le chiamate. Durante queste operazioni, l’autovettura compie un<br />
tragitto prestabilito realizzando un monitoraggio <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong><br />
segnale inviato e ricevuto dalle apparecchiature cellulari. Le emissioni<br />
elettromagnetiche <strong>di</strong> questi apparati si collocano nel settore <strong>del</strong>le ra<strong>di</strong>ofrequenze<br />
(RF).<br />
SCOPO DELLO STUDIO<br />
Verificare situazioni <strong>di</strong> possibile rischio per la salute, derivanti dall’esposizione<br />
elettromagnetica, per quegli operatori addetti alle apparecchiature<br />
(telefonini cellulari, ecc.) contenute all’interno <strong>di</strong> un’autovettura<br />
che è stata mo<strong>di</strong>ficata, per consentire una adeguata postazione <strong>di</strong> lavoro<br />
mobile.<br />
Tale necessità, nasce dall’esigenza <strong>di</strong> effettuare misurazioni <strong>di</strong> intensità<br />
e <strong>di</strong> variazione <strong>di</strong> segnale <strong>di</strong> campo, sul territorio, al fine <strong>di</strong> garantire<br />
un servizio efficiente per l’utenza. Per tale motivo è stata creata una postazione<br />
mobile sul territorio, che ha il compito <strong>di</strong> monitorare la qualità<br />
<strong>del</strong> segnale ricevuto dai telefonini.<br />
MATERIALI E METODI<br />
La modalità <strong>di</strong> indagine scelta, valutazione <strong>del</strong> campo elettromagnetico<br />
totale, ha comportato l’uso <strong>del</strong>la strumentazione a banda larga in<br />
grado <strong>di</strong> coprire l’intera gamma <strong>di</strong> frequenze <strong>del</strong>le sorgenti in esame.<br />
Questa modalità <strong>di</strong> misura ci ha permesso <strong>di</strong> valutare l’insieme dei<br />
contributi, dovuti a <strong>di</strong>verse sorgenti (non <strong>di</strong>scriminabili singolarmente),<br />
che determinano il valore totale <strong>del</strong>le intensità <strong>di</strong> campo elettrico e magnetico.<br />
RISULTATI<br />
Le misure, da noi rilevate, hanno evidenziato che nell’intervallo <strong>di</strong><br />
frequenza <strong>di</strong> interesse, la componente elettrica è quella che contribuisce<br />
maggiormente alla formazione <strong>del</strong> campo elettromagnetico totale, per<br />
tale motivo vengono presi in considerazione i valori dei limiti derivati <strong>di</strong><br />
esposizioni valevoli per il campo elettrico. Abbiamo effettuato rilevazioni<br />
sia a ridosso <strong>del</strong>l’autovettura, sia esterne alla stessa, che in prossimità<br />
<strong>del</strong>le antenne esterne (GPS). Altre rilevazioni sono state effettuate, invece,<br />
all’interno <strong>del</strong>l’abitacolo prima <strong>di</strong> accendere l’apparecchiatura e<br />
successivamente in fase operativa. Dall’analisi <strong>del</strong>le misure eseguite con<br />
lo strumento a banda larga possiamo <strong>di</strong>re che i valori massimi <strong>di</strong> campo<br />
elettrico rilevato nei punti <strong>di</strong> misura in prossimità <strong>del</strong>l’operatore tecnico<br />
in fase operativa, sono compresi tra valori <strong>di</strong> 1÷(±?) 1.90 V/m all’inizio<br />
<strong>del</strong>le conversazioni, mentre tali valori si stabilizzano intorno a<br />
0.45÷(±?)0.75 V/m durante le conversazioni. Diverso il caso, in cui le<br />
conversazioni si svolgono <strong>di</strong>rettamente all’interno <strong>del</strong>l’abitacolo tra l’operatore<br />
e l’altro utente o nel caso in cui entrambe le persone chiamino o<br />
ricevano insieme le telefonate, tramite il cellulare <strong>di</strong> servizio. In tale situazione<br />
i valori crescono notevolmente arrivando a picchi <strong>di</strong> 6.5 V/m all’inizio<br />
<strong>del</strong>le chiamate e mantenendo il valore me<strong>di</strong>o in conversazione<br />
pari a 2.2 V/m.<br />
CONCLUSIONI<br />
I valori rilevati nel corso <strong>del</strong>la nostra indagine per le altre apparecchiature<br />
presenti all’interno <strong>del</strong>l’abitacolo <strong>del</strong>la autovettura, sono risultati<br />
ampiamente inferiori a quanto prescritto dalla vigente normativa. Per<br />
quanto riguarda l’utilizzo per uso lavorativo dei cellulari, sia per l’operatore<br />
che per l’autista, si ritiene utile consigliare <strong>di</strong> limitare il loro uso ad<br />
intervalli <strong>di</strong> tempo inferiori ai 6 minuti e limitatamente per situazioni <strong>di</strong><br />
effettiva necessità <strong>di</strong> colloquio con la s<strong>ed</strong>e <strong>di</strong> riferimento. Le altre apparecchiature<br />
presenti nel mezzo <strong>di</strong> prova hanno valori tutti ampiamente<br />
compresi nei valori stabiliti dalle norme.