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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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110 G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl<br />

www.gimle.fsm.it<br />

Moreover, thirty installations were at continuous cycle, sixteen at<br />

tra<strong>di</strong>tional cycle and two at mix<strong>ed</strong> cycle. By the inspections it is<br />

emerg<strong>ed</strong> that: all the oil-presses were in good hygienic-environmental<br />

con<strong>di</strong>tions; they had appli<strong>ed</strong> the D.Lgs 626/94; they had taken in<br />

consideration the noise risk and the MMC risk; they had appoint<strong>ed</strong> the<br />

qualifi<strong>ed</strong> doctor; the electric installation result<strong>ed</strong> in conformity with the<br />

safety rules and the machines have been found in a very good working<br />

and maintenance con<strong>di</strong>tion.<br />

Finally, the accident prevention appli<strong>ed</strong> in that field can be consider<strong>ed</strong><br />

satisfactory.<br />

INTRODUZIONE<br />

Lo SPISAL <strong>di</strong> Rossano ha intrapreso un’attività <strong>di</strong> controllo e vigilanza<br />

per la verifica <strong>del</strong>l’igiene e <strong>del</strong>la sicurezza sul lavoro nel settore oleario. Il<br />

territorio <strong>di</strong> competenza è ricco <strong>di</strong> terreni coltivati ad uliveto, intorno ai quali<br />

sono sorti numerosi frantoi. L’attività <strong>di</strong> frangitura <strong>del</strong>le olive è un’attività<br />

che espone i lavoratori a numerosi fattori <strong>di</strong> rischio. Il ciclo <strong>di</strong> lavorazione<br />

comprende <strong>di</strong>verse fasi: la raccolta, che avviene spesso su terreni sconnessi<br />

e collinari; il trasporto nei punti <strong>di</strong> raccolta e nei frantoi, che avviene con<br />

mezzi prevalentemente agricoli; lo stoccaggio <strong>ed</strong> infine la trasformazione,<br />

che avviene in frantoio. L’attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o si è concentrata soprattutto sulle<br />

attività che avvengono all’interno <strong>del</strong> frantoio. Il ciclo <strong>di</strong> lavorazione, relativo<br />

al processo <strong>di</strong> trasformazione, consiste nella defogliazione e nel lavaggio<br />

<strong>del</strong>le olive, le quali successivamente vengono inviate, me<strong>di</strong>ante nastro<br />

trasportatore, all’impianto <strong>di</strong> macinazione. La pasta così ottenuta passa alla<br />

gramolatrice, dove avviene l’affioramento <strong>del</strong>l’olio sulla pasta stessa e, successivamente,<br />

viene inviata alla pressa idraulica (nei frantoi <strong>di</strong> tipo tra<strong>di</strong>zionale)<br />

o al decanter (nei frantoi <strong>di</strong> tipo continuo) per la separazione <strong>del</strong>la parte<br />

oleosa dalla parte solida (sansa). Infine, me<strong>di</strong>ante centrifughe a <strong>di</strong>schi, si<br />

proc<strong>ed</strong>e alla separazione <strong>del</strong>l’acqua dall’olio, che è così pronto per essere<br />

confezionato. La sansa viene accumulata in silos o cassoni, per essere poi inviata<br />

ai santifici. Analizzando i profili <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> tale processo, prima <strong>del</strong>l’inizio<br />

<strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o i fattori maggiormente critici apparivano:<br />

1. la movimentazione manuale dei carichi;<br />

2. l’esposizione a rumore;<br />

3. il rischio elettrico;<br />

4. la sicurezza macchine;<br />

5. l’igiene <strong>del</strong> lavoro.<br />

Le operazioni <strong>di</strong> movimentazione manuale dei carichi, consistono<br />

prevalentemente nello scarico <strong>del</strong>le cassette cariche <strong>di</strong> olive (dal peso me<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> 15-20 Kg) dai mezzi <strong>di</strong> trasporto e nel successivo svuotamento in<br />

tramoggia. Il rumore, sia nei frantoi a ciclo continuo che in quelli a ciclo<br />

tra<strong>di</strong>zionale, è sempre molto elevato; in particolare, le macchine che determinano<br />

livelli <strong>di</strong> rumorosità più elevati sono la lavatrice-defogliatrice,<br />

il frangitore <strong>ed</strong> il separatore centrifugo. Per quanto riguarda il rischio<br />

elettrico, la norma CEI 64-8, che classifica questi luoghi come “ambienti<br />

umi<strong>di</strong> e bagnati”, li considera a rischio elettrico elevato. Inoltre, nei frantoi,<br />

le macchine sono numerose e gli impianti elettrici estesi e ramificati,<br />

con numerosi centri <strong>di</strong> pericolo elettrocuzione <strong>di</strong>retta <strong>ed</strong> in<strong>di</strong>retta. La sicurezza<br />

macchine è determinata dallo stato <strong>di</strong> usura, dalla vetustà e dal livello<br />

<strong>di</strong> manutenzione. Infine gli aspetti relativi all’igiene <strong>del</strong> lavoro; la<br />

peculiarità <strong>del</strong> settore necessita <strong>di</strong> ambienti accuratamente puliti e dotati<br />

<strong>di</strong> idonei apprestamenti igienico-sanitaria per i <strong>di</strong>pendenti.<br />

MATERIALI E METODI<br />

In primo luogo si è proc<strong>ed</strong>uto al censimento dei frantoi operanti nel<br />

nostro territorio, incrociando i dati in nostro possesso con quelli reperibili<br />

presso la Camera <strong>di</strong> Commercio. Alle attività in<strong>di</strong>viduate è stata inviata<br />

una sch<strong>ed</strong>a informativa con la quale veniva richiesto: i dati aziendali, il<br />

tipo <strong>di</strong> impianto utilizzato, il numero dei <strong>di</strong>pendenti, la quantità annuale<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> prodotto lavorato. Sono stati censiti 98 frantoi artigianali; molti<br />

sono risultati a conduzione familiare <strong>ed</strong> alcuni erano stati già <strong>di</strong>smessi. Le<br />

olive lavorate provenivano in parte da produzione propria <strong>ed</strong> in parte da<br />

aziende agricole limitrofe. Sulla base <strong>del</strong>la quantità me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> olive molite<br />

all’anno, i frantoi sono stati raggruppati in cinque classi:<br />

⇒ 1° classe: da 1 a 500 q.li<br />

⇒ 2° classe: da 501 a 1000 q.li<br />

⇒ 3° classe: da 1001 a 5.000 q.li<br />

⇒ 4° classe: da 5001 a 10.000 q.li.<br />

⇒ 5° classe: oltre 10.000 q.li.<br />

Dal momento che l’attività <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong> lavorazione <strong>del</strong>le olive è<br />

<strong>di</strong> tipo stagionale, i sopralluoghi sono stati programmati <strong>ed</strong> effettuati nei<br />

mesi compresi tra novembre e gennaio, solo nei frantoi che avevano <strong>di</strong>pendenti.<br />

Complessivamente, sono stati controllati 48 frantoi. Durane i<br />

sopralluoghi sono stati valutati gli aspetti igienico-ambientali, gli adempimenti<br />

previsti dal DLgs 626/94, la valutazione <strong>del</strong> rischio rumore e<br />

<strong>del</strong>la MMC, lo stato degli impianti, la sicurezza macchine e le misure <strong>di</strong><br />

prevenzione adottate.<br />

RISULTATI<br />

Dai 48 sopralluoghi effettuati è risultato che 30 frantoi utilizzavano<br />

impianti <strong>di</strong> lavorazione a ciclo continuo, 16 a ciclo tra<strong>di</strong>zionale e 2 a ciclo<br />

misto. Per quanto riguarda la <strong>di</strong>stribuzione in classi <strong>di</strong> ampiezza sulla<br />

base <strong>del</strong>la quantità me<strong>di</strong>a annua <strong>di</strong> olive molite: 7 aziende sono state collocate<br />

in classe1°, 2 aziende in classe 2°, 22 aziende in classe 3°, 9<br />

aziende in classe 4°, 8 aziende in classe 5° . In quasi tutti i frantoi sono<br />

state trovate con<strong>di</strong>zioni igienico-ambientali idonee; la pavimentazione e<br />

gli intonaci <strong>del</strong>le pareti erano adeguati, e gli ambienti <strong>di</strong> lavoro erano<br />

confortevoli e puliti. Gli impianti elettrici sono risultati tutti a norma <strong>ed</strong><br />

in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza; attraverso una progettazione degli impianti “a<br />

regola <strong>del</strong>l’arte” e con controlli e verifiche perio<strong>di</strong>che, i rischi sono stati<br />

notevolmente ridotti. Le attrezzature sono state trovate in ottimo stato <strong>di</strong><br />

funzionamento e <strong>di</strong> manutenzione. Tutte le aziende avevano proc<strong>ed</strong>uto ad<br />

eseguire gli adempimenti previsti dal DLgs 626/94, comprese le nomine<br />

dei responsabili <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> prevenzione e protezione, la stesura <strong>del</strong><br />

documento <strong>di</strong> valutazione dei rischi e la nomina <strong>del</strong> me<strong>di</strong>co competente.<br />

Il rischio MMC, è risultato abbastanza modesto nella maggioranza <strong>del</strong>le<br />

aziende; infatti le cassette cariche <strong>di</strong> olive venivano scaricate, stoccate e<br />

trasportate tramite muletti elettrici, transpallet <strong>ed</strong> in alcun i casi me<strong>di</strong>anti<br />

nastri trasportatori. Lo svuotamento <strong>del</strong>le cassette all’interno <strong>del</strong>le stesse<br />

avveniva tramite “rovesciamento” manuale o, in alcuni casi tramite gli<br />

stessi muletti, provvisti <strong>di</strong> pale speciali capaci <strong>di</strong> innalzare il carico e <strong>di</strong><br />

rovesciarlo meccanicamente. Per il resto <strong>del</strong> ciclo lavorativo gli addetti<br />

avevano essenzialmente funzioni <strong>di</strong> controllo sul funzionamento dei macchinari.<br />

Tuttavia nessuna azienda aveva valutato il rischio MMC attraverso<br />

il metodo NIOSH. Tutte le aziende hanno proc<strong>ed</strong>uto alla misurazione<br />

<strong>del</strong> livello <strong>di</strong> rumore che è risultato sempre superiore a 85 Lep(d).<br />

I <strong>di</strong>pendenti erano sottoposti a sorveglianza sanitaria e all’esame au<strong>di</strong>ometrico<br />

con perio<strong>di</strong>cità annuale. I lavoratori facevano uso degli otoprotettori.<br />

Le poche prescrizioni effettuate hanno riguardato solo aspetti marginali<br />

<strong>del</strong>le norme che regolano la sicurezza negli ambienti <strong>di</strong> lavoro.<br />

DISCUSSIONE<br />

Il quadro emerso dallo stu<strong>di</strong>o è quello <strong>di</strong> un settore lavorativo ad organizzazione<br />

familiare o artigianale, che occupa poca mano d’opera, prevalentemente<br />

stagionale; raramente si fa ricorso ai salariati fissi. Le<br />

aziende da noi visitate presentavano un livello elevato <strong>di</strong> tecnicizzazione;<br />

infatti la maggior parte dei frantoi utilizzavano impianti <strong>di</strong> lavorazione a<br />

ciclo continuo, che richi<strong>ed</strong>e un minor impegno fisico dei lavoratori rispetto<br />

al sistema tra<strong>di</strong>zionale. Anche le fasi <strong>del</strong> ciclo lavorativo manuali,<br />

come la movimentazione <strong>del</strong>le cassette, sono state ottimizzate in maniere<br />

da ridurre al minimo la MMC. Il risultato complessivo emerso presenta<br />

un settore in cui i sistemi <strong>di</strong> prevenzione e protezione dei lavoratori sono<br />

abbastanza applicati <strong>ed</strong> efficienti. Rispetto alle criticità ipotizzate, il settore<br />

presenta nel complesso sod<strong>di</strong>sfacenti livelli <strong>di</strong> prevenzione e protezione<br />

dei rischi aziendali.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) Pasquinelli P, Baluganti A, Bianchi A, Borghi P, Gioviti D, Grassi M,<br />

Ulivi A. Prevenzione e sicurezza nei frantoi. Coll. “I manuali”, Regione<br />

Toscana, 1996.<br />

P-14<br />

STRATEGIA VACCINALE IN LAVORATORI DEL SETTORE<br />

PETROLCHIMICO OPERANTI ALL’ESTERO: ESPERIENZA<br />

DEL SERVIZIO MEDICO ENI<br />

M. Valentino1 , V. Rapisarda2 , M. Ciuccarelli1 , F. Mariani1 , F. Uberti3 ,<br />

V. Nicosia4 , A. Madera3 1 Dipartimento <strong>di</strong> Patologia Molecolare e Terapie Innovative, Clinica<br />

<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Università Politecnica <strong>del</strong>le Marche, Ancona

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