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05.08.2013 Views

G Ital Med Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 11 www.gimle.fsm.it I SESSIONE TOSSICOLOGIA INDUSTRIALE P-01 ESPOSIZIONE PROFESSIONALE ED AMBIENTALE AD ARSENICO (As) ED ELIMINAZIONE URINARIA DI SPECIE DEL METALLO: RISULTATI PRELIMINARI M.R. Gigante1 , A. Antelmi1 , L. Soleo1 , P. Lovreglio1 , T. Gagliardi1 , I. Drago1 , S. Iavicoli2 , B. Persechino2 , M. Conversano2 , F. Bailardi2 , L. Greco4 , M.E. Gilberti5 , P. Apostoli5 1 Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica, Sezione di Medicina del Lavoro “E.C. Vigliani”, Università di Bari 2 ISPESL, Monteporzio Catone, Roma 3 ASL TA/1, Taranto 4 Servizio Sanitario ILVA SpA, Taranto 5 Cattedra di Tossicologia Industriale, Università di Brescia Corrispondenza: Prof. Leonardo Soleo - Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica, Sezione di Medicina del Lavoro “E.C. Vigliani”, Policlinico, P.zza G. Giulio Cesare, 11 - 70124 Bari, Italy - Tel. e Fax 080-5478201, E-mail: l.soleo@medlav.uniba.it OCCUPATIONAL AND ENVIRONMENTAL EXPOSURE TO ARSENIC (As) AND URINARY EXCRETION OF As SPECIES: PRELIMINARY RESULTS Key words: inorganic arsenic, speciation, arsenobetaine. ABSTRACT. INTRODUCTION. The biotransformation mechanisms of inorganic and organic arsenic (As) occurring when they are absorbed into the human organism are not entirely known. Aim of this research was to assess the contribution of occupational and environmental exposure to As on urinary elimination of the different chemical species of this metal. MATERIALS AND METHODS. We examined 49 workers at the steelworks factory in Taranto with possible exposure to inorganic arsenic (exposed subjects). As control group, we examined 50 subjects resident in a district approximately 20 Km away from the steelworks (non exposed subjects). All subjects were administered a questionnaire. Urinary analysis for iAs, MMA, DMA, arsenobetaine and total As was performed of the urine at the end of the work shift in exposed subjects and of the second urine of the day, in the control group. RESULTS. No differences in urinary elimination of iAs, MMA, DMA and total As were observed between exposed and non exposed subjects. The different species of arsenic were all significantly inter correlated. In both groups, the elimination of arsenobetaine, iAs and total As was dependent on the consumption of crustaceans and/or seafood within the three days before urine sampling. CONCLUSIONS. Our results seem to indicate that a diet rich of crustaceans and/or seafood consumed within three days before urine sampling can affect the urinary content not only of total As and arsenobetaine, but also of iAs. INTRODUZIONE L’esposizione occupazionale ad arsenico (As) inorganico avviene in settori professionali quali le fonderie di metalli non ferrosi, la produzione del vetro, la produzione di pesticidi, dove l’assorbimento del metallo si verifica soprattutto per via inalatoria. Nell’ambiente di vita, invece, prevale l’introduzione per via digestiva sia dell’As inorganico, principalmente attraverso l’ingestione di acqua, che delle forme organiche contenute nei prodotti ittici, in particolare crostacei e molluschi. La tossicità dell’As nell’uomo dipende dalla sua forma chimica: arseniti e arseniati (As III e As V) sono le forme più tossiche, seguite dall’acido monometilarsonico (MMA) e dal- l’acido dimetilarsinico (DMA) che sono le forme meno tossiche e dall’arsenobetaina, arsenocolina e arsenozuccheri che non sembrano dotate di tossicità (1, 6, 9, 10). Dopo l’assorbimento, l’As inorganico viene in parte biotrasformato nelle forme metilate (MMA e DMA) ed in parte escreto tal quale con le urine; analogamente, anche i composti organici sarebbero eliminati in parte tal quali ed in parte previa biotrasformazione. Secondo studi recenti, infatti, l’aumento di DMA riscontrato nelle urine di soggetti che avevano assunto prodotti ittici sarebbe spiegato dal catabolismo di composti organoarsenicali presenti nel cibo e non solo dalla metilazione dell’As inorganico, come sinora ritenuto (3, 7). L’obiettivo della ricerca è stato quello di verificare il contributo dell’esposizione professionale ed ambientale ad As sull’eliminazione urinaria delle differenti specie chimiche del metallo. MATERIALI E METODI Sono stati esaminati 49 lavoratori di sesso maschile (soggetti esposti), di età compresa tra i 18 ed i 60 anni, dipendenti di un impianto siderurgico sito nell’area tarantina e appartenenti ai reparti in cui si presumeva ci fosse, se pur a concentrazioni molto basse, esposizione ad As inorganico. Sono stati inoltre reclutati 50 soggetti di sesso maschile (soggetti non esposti) residenti nella città di Taranto a circa 20 Km dal siderurgico e non professionalmente esposti ad As. A tutti i soggetti è stato somministrato un questionario con domande su età, altezza, peso, consumo di alcol, abitudine al fumo di sigaretta, tipo di residenza, tipo di acqua ingerita, consumo di crostacei e molluschi e giorno trascorso dall’ultimo pasto a base di questi ultimi. Tutti i partecipanti hanno fornito il loro consenso a partecipare alla ricerca. Nei lavoratori del siderurgico l’esposizione ad As è stata verificata attraverso l’analisi mineralogica delle materie prime e il monitoraggio ambientale. Il monitoraggio ambientale è stato eseguito mediante campionatori sia fissi che personali indossati dai lavoratori per l’intera durata del turno lavorativo. L’esposizione ad As è stata inoltre verificata sia nei soggetti esposti che nei soggetti non esposti anche attraverso la determinazione delle diverse specie di arsenico nelle urine. A tal fine i lavoratori esposti hanno raccolto le urine alla fine del turno di lavoro ed i soggetti non esposti le seconde urine del mattino. La speciazione delle diverse forme di As nelle urine è stata eseguita mediante spettrofotometria in assorbimento atomico per la determinazione dell’iAs (arsenico inorganico+MMA+DMA), mediante HPLC-MS per la determinazione di MMA e DMA e arsenobetaina e mediante ICP- Massa per la determinazione dell’As totale. L’analisi statistica è stata eseguita mediante l’utilizzo di un package statistico (SPSS 12, 0). RISULTATI L’analisi mineralogica delle materie prime ha evidenziato la presenza di arsenico in quantità contenute pressoché quasi sempre entro i 40 mg/Kg, concentrazione ritenuta accettabile in terreni non contaminati (10). L’esposizione ambientale ad As ha evidenziato nella frazione respirabile della polvere concentrazioni di As al di sotto di 0.001 mg/m 3 , ovvero dieci volte inferiori al TLV-TWA dell’ACGIH per il 2005 corrispondente a 0.01 mg/m 3 (2). Gli esposti sono apparsi significativamente più giovani rispetto ai non esposti, mentre il BMI non è risultato differente nei due gruppi. Esposti e non esposti non hanno mostrato differenze delle medie della concentrazione di iAs, MMA, DMA e As totale, mentre l’arsenobetaina è risultata significativamente più elevata nei soggetti non esposti rispetto agli esposti (Tabella I). Nei soggetti esposti e in quelli non espo- Tabella I. Concentrazione urinaria delle diverse specie di arsenico (mg/L) nei soggetti esposti e nei non esposti Specie ESPOSTI (N. 49) NON ESPOSTI (N. 50) dell’Arsenico Media DS Mediana Range Media DS Mediana Range iAs (As inorganico + 13.9 17.5 5 0.3-75 10.3 13.2 5.5 0.6-84 MMA + DMA) MMA 5.4 17.8 1 0.25-120 2 3.3 1.2 0.25-22 DMA 14 21.6 5.5 0.25-116 13.8 24.3 6 1-168 Arsenobetaina * 85.9 239 29.4 0.25-1636 105.5 167 36 1.3-1020 As totale 141.2 330 62 3.1-2271 295.1 1163 79 11-8300 * t = 2.05; p = 0.043

G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 11<br />

www.gimle.fsm.it<br />

I SESSIONE<br />

TOSSICOLOGIA INDUSTRIALE<br />

P-01<br />

ESPOSIZIONE PROFESSIONALE ED AMBIENTALE AD ARSENICO<br />

(As) ED ELIMINAZIONE URINARIA DI SPECIE DEL METALLO:<br />

RISULTATI PRELIMINARI<br />

M.R. Gigante1 , A. Antelmi1 , L. Soleo1 , P. Lovreglio1 , T. Gagliar<strong>di</strong>1 ,<br />

I. Drago1 , S. Iavicoli2 , B. Persechino2 , M. Conversano2 , F. Bailar<strong>di</strong>2 ,<br />

L. Greco4 , M.E. Gilberti5 , P. Apostoli5 1 Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna e Me<strong>di</strong>cina Pubblica,<br />

Sezione <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> “E.C. Vigliani”, Università <strong>di</strong> Bari<br />

2 ISPESL, Monteporzio Catone, Roma<br />

3 ASL TA/1, Taranto<br />

4 Servizio Sanitario ILVA SpA, Taranto<br />

5 Catt<strong>ed</strong>ra <strong>di</strong> Tossicologia Industriale, Università <strong>di</strong> Brescia<br />

Corrispondenza: Prof. Leonardo Soleo - Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

Interna e Me<strong>di</strong>cina Pubblica, Sezione <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong><br />

“E.C. Vigliani”, Policlinico, P.zza G. Giulio Cesare, 11 - 70124 Bari, Italy<br />

- Tel. e Fax 080-5478201, E-mail: l.soleo@m<strong>ed</strong>lav.uniba.it<br />

OCCUPATIONAL AND ENVIRONMENTAL EXPOSURE<br />

TO ARSENIC (As) AND URINARY EXCRETION OF As SPECIES:<br />

PRELIMINARY RESULTS<br />

Key words: inorganic arsenic, speciation, arsenobetaine.<br />

ABSTRACT. INTRODUCTION. The biotransformation mechanisms of<br />

inorganic and organic arsenic (As) occurring when they are absorb<strong>ed</strong><br />

into the human organism are not entirely known. Aim of this research was<br />

to assess the contribution of occupational and environmental exposure to<br />

As on urinary elimination of the <strong>di</strong>fferent chemical species of this metal.<br />

MATERIALS AND METHODS. We examin<strong>ed</strong> 49 workers at the steelworks<br />

factory in Taranto with possible exposure to inorganic arsenic (expos<strong>ed</strong><br />

subjects). As control group, we examin<strong>ed</strong> 50 subjects resident in<br />

a <strong>di</strong>strict approximately 20 Km away from the steelworks (non expos<strong>ed</strong><br />

subjects). All subjects were administer<strong>ed</strong> a questionnaire. Urinary<br />

analysis for iAs, MMA, DMA, arsenobetaine and total As was<br />

perform<strong>ed</strong> of the urine at the end of the work shift in expos<strong>ed</strong> subjects<br />

and of the second urine of the day, in the control group.<br />

RESULTS. No <strong>di</strong>fferences in urinary elimination of iAs, MMA, DMA<br />

and total As were observ<strong>ed</strong> between expos<strong>ed</strong> and non expos<strong>ed</strong> subjects.<br />

The <strong>di</strong>fferent species of arsenic were all significantly inter correlat<strong>ed</strong>.<br />

In both groups, the elimination of arsenobetaine, iAs and total As was<br />

dependent on the consumption of crustaceans and/or seafood within<br />

the three days before urine sampling.<br />

CONCLUSIONS. Our results seem to in<strong>di</strong>cate that a <strong>di</strong>et rich of crustaceans<br />

and/or seafood consum<strong>ed</strong> within three days before urine sampling can<br />

affect the urinary content not only of total As and arsenobetaine, but<br />

also of iAs.<br />

INTRODUZIONE<br />

L’esposizione occupazionale ad arsenico (As) inorganico avviene in<br />

settori professionali quali le fonderie <strong>di</strong> metalli non<br />

ferrosi, la produzione <strong>del</strong> vetro, la produzione <strong>di</strong><br />

pestici<strong>di</strong>, dove l’assorbimento <strong>del</strong> metallo si verifica<br />

soprattutto per via inalatoria. Nell’ambiente <strong>di</strong><br />

vita, invece, prevale l’introduzione per via <strong>di</strong>gestiva<br />

sia <strong>del</strong>l’As inorganico, principalmente attraverso<br />

l’ingestione <strong>di</strong> acqua, che <strong>del</strong>le forme organiche<br />

contenute nei prodotti ittici, in particolare crostacei<br />

e molluschi. La tossicità <strong>del</strong>l’As nell’uomo<br />

<strong>di</strong>pende dalla sua forma chimica: arseniti e arseniati<br />

(As III e As V) sono le forme più tossiche, seguite<br />

dall’acido monometilarsonico (MMA) e dal-<br />

l’acido <strong>di</strong>metilarsinico (DMA) che sono le forme meno tossiche e dall’arsenobetaina,<br />

arsenocolina e arsenozuccheri che non sembrano dotate<br />

<strong>di</strong> tossicità (1, 6, 9, 10).<br />

Dopo l’assorbimento, l’As inorganico viene in parte biotrasformato<br />

nelle forme metilate (MMA e DMA) <strong>ed</strong> in parte escreto tal quale con le<br />

urine; analogamente, anche i composti organici sarebbero eliminati in<br />

parte tal quali <strong>ed</strong> in parte previa biotrasformazione. Secondo stu<strong>di</strong> recenti,<br />

infatti, l’aumento <strong>di</strong> DMA riscontrato nelle urine <strong>di</strong> soggetti che avevano<br />

assunto prodotti ittici sarebbe spiegato dal catabolismo <strong>di</strong> composti organoarsenicali<br />

presenti nel cibo e non solo dalla metilazione <strong>del</strong>l’As inorganico,<br />

come sinora ritenuto (3, 7).<br />

L’obiettivo <strong>del</strong>la ricerca è stato quello <strong>di</strong> verificare il contributo <strong>del</strong>l’esposizione<br />

professionale <strong>ed</strong> ambientale ad As sull’eliminazione urinaria<br />

<strong>del</strong>le <strong>di</strong>fferenti specie chimiche <strong>del</strong> metallo.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Sono stati esaminati 49 lavoratori <strong>di</strong> sesso maschile (soggetti esposti),<br />

<strong>di</strong> età compresa tra i 18 <strong>ed</strong> i 60 anni, <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> un impianto siderurgico<br />

sito nell’area tarantina e appartenenti ai reparti in cui si presumeva<br />

ci fosse, se pur a concentrazioni molto basse, esposizione ad As<br />

inorganico. Sono stati inoltre reclutati 50 soggetti <strong>di</strong> sesso maschile (soggetti<br />

non esposti) residenti nella città <strong>di</strong> Taranto a circa 20 Km dal siderurgico<br />

e non professionalmente esposti ad As.<br />

A tutti i soggetti è stato somministrato un questionario con domande<br />

su età, altezza, peso, consumo <strong>di</strong> alcol, abitu<strong>di</strong>ne al fumo <strong>di</strong> sigaretta, tipo<br />

<strong>di</strong> residenza, tipo <strong>di</strong> acqua ingerita, consumo <strong>di</strong> crostacei e molluschi e<br />

giorno trascorso dall’ultimo pasto a base <strong>di</strong> questi ultimi. Tutti i partecipanti<br />

hanno fornito il loro consenso a partecipare alla ricerca.<br />

Nei lavoratori <strong>del</strong> siderurgico l’esposizione ad As è stata verificata<br />

attraverso l’analisi mineralogica <strong>del</strong>le materie prime e il monitoraggio<br />

ambientale. Il monitoraggio ambientale è stato eseguito me<strong>di</strong>ante campionatori<br />

sia fissi che personali indossati dai lavoratori per l’intera durata<br />

<strong>del</strong> turno lavorativo. L’esposizione ad As è stata inoltre verificata sia nei<br />

soggetti esposti che nei soggetti non esposti anche attraverso la determinazione<br />

<strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> arsenico nelle urine. A tal fine i lavoratori<br />

esposti hanno raccolto le urine alla fine <strong>del</strong> turno <strong>di</strong> lavoro <strong>ed</strong> i soggetti<br />

non esposti le seconde urine <strong>del</strong> mattino.<br />

La speciazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> As nelle urine è stata eseguita<br />

me<strong>di</strong>ante spettrofotometria in assorbimento atomico per la determinazione<br />

<strong>del</strong>l’iAs (arsenico inorganico+MMA+DMA), me<strong>di</strong>ante HPLC-MS<br />

per la determinazione <strong>di</strong> MMA e DMA e arsenobetaina e me<strong>di</strong>ante ICP-<br />

Massa per la determinazione <strong>del</strong>l’As totale. L’analisi statistica è stata eseguita<br />

me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> un package statistico (SPSS 12, 0).<br />

RISULTATI<br />

L’analisi mineralogica <strong>del</strong>le materie prime ha evidenziato la presenza<br />

<strong>di</strong> arsenico in quantità contenute pressoché quasi sempre entro i 40<br />

mg/Kg, concentrazione ritenuta accettabile in terreni non contaminati<br />

(10). L’esposizione ambientale ad As ha evidenziato nella frazione respirabile<br />

<strong>del</strong>la polvere concentrazioni <strong>di</strong> As al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> 0.001 mg/m 3 , ovvero<br />

<strong>di</strong>eci volte inferiori al TLV-TWA <strong>del</strong>l’ACGIH per il 2005 corrispondente<br />

a 0.01 mg/m 3 (2).<br />

Gli esposti sono apparsi significativamente più giovani rispetto ai<br />

non esposti, mentre il BMI non è risultato <strong>di</strong>fferente nei due gruppi.<br />

Esposti e non esposti non hanno mostrato <strong>di</strong>fferenze <strong>del</strong>le me<strong>di</strong>e <strong>del</strong>la<br />

concentrazione <strong>di</strong> iAs, MMA, DMA e As totale, mentre l’arsenobetaina<br />

è risultata significativamente più elevata nei soggetti non esposti rispetto<br />

agli esposti (Tabella I). Nei soggetti esposti e in quelli non espo-<br />

Tabella I. Concentrazione urinaria <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> arsenico (mg/L)<br />

nei soggetti esposti e nei non esposti<br />

Specie ESPOSTI (N. 49) NON ESPOSTI (N. 50)<br />

<strong>del</strong>l’Arsenico Me<strong>di</strong>a DS Me<strong>di</strong>ana Range Me<strong>di</strong>a DS Me<strong>di</strong>ana Range<br />

iAs<br />

(As inorganico + 13.9 17.5 5 0.3-75 10.3 13.2 5.5 0.6-84<br />

MMA + DMA)<br />

MMA 5.4 17.8 1 0.25-120 2 3.3 1.2 0.25-22<br />

DMA 14 21.6 5.5 0.25-116 13.8 24.3 6 1-168<br />

Arsenobetaina * 85.9 239 29.4 0.25-1636 105.5 167 36 1.3-1020<br />

As totale 141.2 330 62 3.1-2271 295.1 1163 79 11-8300<br />

* t = 2.05; p = 0.043

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