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108 G Ital Med Lav Erg 2006; 28:3, Suppl www.gimle.fsm.it denze di risultato e non prestazioni burocratiche. A questo fine, la ASL RMF ha già realizzato in determinati settori lavorativi ad alto rischio interventi di auditing pre-ispettivo, ottenendo un significativo miglioramento delle condizioni operative di salute e sicurezza. I risultati di questo studio dimostrano la necessità di realizzare analoghe attività di audit a favore delle imprese delle costruzioni. BIBLIOGRAFIA 1) Bakke B et al. Occup Environ Med 2004; 61: 262-9. 2) Beamer BR et al. Ann Occup Hyg 2005; 49: 503-10. 3) Blute NA et al. Appl Occup Environ Hyg 1999; 14: 632-41. 4) EPA. Asbestos worker protection. Final rule. Fed Regist 2000; 65: 69210-7. 5) Flynn MR, Susi P. Appl Occup Environ Hyg 2003; 18: 268-77. 6) Guffey et al. Appl Occup Environ Hyg 2000; 15: 331-41. 7) Guo YL Contact Dermatitis 1999; 40: 1-7. 8) Hess JA et al. Appl Ergon 2004; 35: 427-41. 9) Kontsas H et al. Ann Occup Hyg 2004; 48: 51-5. 10) Kriech AJ et al. J Occup Environ Hyg 2004; 1: 88-98. 11) Ludewig PM, Borstad JD. Occup Environ Med 2003; 60: 841-9. 12) Mc Clean et al. Ann Occup Hyg 2004; 48: 565-78. 13) O’Connor T et al. J Occup Environ Med 2005; 47: 272-7. 14) OSHA. Fed Regist 2006; 71:10099-385. 15) Rappaport SM et al. Ann Occup Hyg 2003; 47: 111-22. 16) Siebert U et al. Occup Environ Med 2001; 58: 774-9. 17) Suter AH. AIHA 2002; 63: 768-89. 18) Tjoe Nij E et al. Ann Occup Hyg 2003; 47: 211-8. 19) Ulvestad B et al. Occup Environ Med 2001; 58: 663-9. 20) Wilson et al. Regul Toxicol 1999; 30: 96-109. P-12 L’UTILIZZO DI UN MODELLO OPERATIVO COME STRUMENTO DI ANALISI E PARTECIPAZIONE DEL MEDICO COMPETENTE ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI. PRIMI RISULTATI DELLA SUA APPLICAZIONE NEI CONFRONTI DI LAVORATORI OCCUPATI IN UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE R. Donghi1 , P. Butti1 , S. Cairoli2 , G. Cavallone3 , A. Di Maria1 , L. Giubileo1 , A. Petri2 , E. Proto1 , M. Ricci2 , G. Sozzi1 , N. Taverna1 1 H San Raffaele Resnati, Via S. Croce, 10/a - 20122 Milano 2 Fondazione IRCCS di natura pubblica Policlinico U.O. Cemoc Milano 3 NIER Ingegneria Bologna Corrispondenza: Butti Paolo - c/o H San Raffaele Resnati, Via S. Croce 10/a - 20122 Milano, Italy - Tel. 347-0127470 - E-mail: buttipaolo@tiscali.it OCCUPATIONAL PHYSICIAN TAKES PART TO RISK EVALUTATION THROUGH AN OPERATIONAL MODEL. FIRST RESULTS ON HOW THIS NEW PROCEDURE HAS AFFECTED PUBLIC ADMINISTRATION EMPLOYEES Key words: modello operativo, valutazione dei rischi, malattie professionali. ABSTRACT. Risk evaluation demands active contribution of occupational physician, which is to undergo objective verification and be addressed to person at work. For this purpose, a new operative fixed pattern has been studied which, starting from the working deseases listed in DM 27 th April 2004, could assess the incidence of deseases in the working environment examined. Each occupational desease has been confronted to previously studied working profiles by means of dedicated software. 254 cleaning operators working in day nurseries and nursery schools were examined, mostly females, average age 48.6 yrs, average seniority 18.1 yrs. 60% were considered fit with limitation, and significant number of occupational diseases was detected. Considering the osteoarticular apparatus, 12.3% resulted affected by carpal tunnel syndrome, 10% by upper limb desease, 13.4% by vertebral disk desease. The prevalence of deseases is higher than in literature data. The re-evaluation identified risks underestimated, and proved the need of medical protocol. Further investigation is required. Nevertheless, attention to worker and not to task assessed higher potential risk and work related desease diagnosis not considered in the past. INTRODUZIONE Il medico competente è chiamato ad un ruolo propositivo nell’analisi dell’attività lavorativa compresa nel Documento di Valutazione del Rischio di cui all’art. 4 del D.Lgs 626/94, anche alla luce dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. Fra tutti gli elementi, che intervengono nella traduzione in realtà di questo principio, non vanno dimenticati i seguenti: a) sempre più cogente appare la necessità di rendere oggettivo e “tracciabile” il percorso che il medico competente ha seguito nella sua valutazione; b) il coniugare il dato clinico con il dato epidemiologico non può avvenire a scapito di una mancata attenzione alla “persona al lavoro”, utilizzando un concetto statistico di lavoratore medio. Il tentativo, adottando questa modalità di approccio, è quello di non fermarsi al gruppo, ovvero un approccio da noi definito tecnicistico, per arrivare alla individualità della “persona”, approccio di tipo olistico (Il concetto di olistico, dal greco ‘holon’ cioè tutto, come noto si fonda sull’idea che le proprietà di un sistema non possano essere spiegate esclusivamente tramite le sue componenti). MATERIALI E METODI È stato elaborato un modello operativo originale. Esso consente, partendo dalle malattie contenute nell’elenco di cui al D.M. 27 aprile 2004 e per le quali vige l’obbligo di denuncia, di correlarle alla stima della probabilità della “esistenza del rischio” nella realtà lavorativa considerata per il lavoratore. Viene utilizzato un programma informatizzato composto da due fogli di lavoro: il primo, non modificabile, contiene il testo del D.M. 27 aprile 2004; il secondo, più articolato, contiene tutte le informazioni estrapolate dal Documento di Valutazione del Rischio per ciascuna mansione lavorativa. In esso i pericoli, la motivazione alla sorveglianza sanitaria, il piano sanitario in uso ne costituiscono sezioni precompilate ed immodificabili. Altre sezioni invece lo sono: nella prima vanno inserite le patologie del D.M. 27 aprile 2004, che il medico competente ritiene sia possibile riscontrare nella mansione lavorativa considerata. Le patologie considerate vengono inserite nel secondo foglio, attraverso un processo di copia ed incolla, aggiornando il profilo della mansione. Altre sezioni modificabili sono quelle dedicate all’adeguamento conseguente del piano sanitario ed alla richiesta di approfondimenti al SPP. Un aspetto interessante del modello è quello per cui le mansioni possono essere analizzate utilizzando l’esperienza del medico competente: a) ne sono certo: il pericolo è sicuramente presente in ambito lavorativo, anzi ne è parte integrante; b) lo ritengo probabile, non lo escludo: il pericolo può essere presente ma non fa parte integrante del ciclo lavorativo; c) mi meraviglio e tenderei ad escluderlo: il pericolo non è mai stato evidenziato o solo alcune supposizioni possono darlo per presente, ma non quale fattore integrante dell’attività lavorativa. Il modello è stato applicato in un settore di un Comune lombardo, i cui risultati del Documento di Valutazione dei Rischi, opportunamente rivalutati, hanno spinto a sottoporre a sorveglianza sanitaria i lavoratori esclusi in precedenza perché ritenuti “non esposti”. Nel periodo ottobre 2005 e maggio 2006 sono stati visitati 254 soggetti, su un totale di circa 1100, occupati in attività di servizio prescolare. Le caratteristiche della popolazione esaminata sono riportate nelle Tabelle I-II-III. Le mansioni svolte erano: a) operatori/esecutori degli asili nido, b) operatori/esecutori delle scuole materne. L’attività lavorativa consisteva nella pulizia ordinaria delle aree (aule e spazi comuni, mensa, servizi igienico sanitari) e la somministrazione dei pasti. La quasi totalità Tabella I. Caratteristiche della popolazione considerata in base al sesso Lavoratori Asili nido Scuole materne Totale Femmine 65 140 205 Maschi 02 017 019 Totale 67 157 224

G Ital Med Lav Erg 2006; 28:3, Suppl 109 www.gimle.fsm.it Tabella II. Caratteristiche della popolazione considerata in base all’età media Lavoratori Asili nido Scuole materne Totale Femmine 49.5 aa 42.6 aa 43.9 aa Maschi 56.5 aa 51.8 aa 53.1 aa Totale 51.3 aa 44.6 aa 48.6 aa Tabella III. Caratteristiche della popolazione considerata in base all’anzianità lavorativa media Lavoratori Asili nido Scuole materne Totale Femmine 21.1 aa 17.5 aa 18.6 aa Maschi 16.0 aa 17.7 aa 17.1 aa Totale 20.8 aa 17.6 aa 18.1 aa dei soggetti esaminati aveva svolto in passato attività lavorative diverse, prevalentemente in cucina. L’anzianità lavorativa media, indicata in Tabella III, si riferisce all’anzianità lavorativa complessiva e non a quella del settore di attuale occupazione. RISULTATI I risultati riportati, pur avendo rilevato anche altri quadri, riguardano il solo apparato osteoarticolare. I valori percentuali non corrispondono ad un totale unitario e non sono necessariamente riferiti al solo apparato osteoarticolare per la presenza di più quadri nello stesso soggetto. In Tabella IV vengono riportate le diagnosi di patologia certa, mentre in Tabella V viene indicata la percentuale dei soggetti esaminati risultata portatrice dei quadri. Questi quadri sono tanto più interessanti in quanto hanno richiesto giudizi di idoneità con limitazioni e prescrizioni, come riportato in Tabella VI. Tabella IV. Diagnosi di patologia certa rilevate a danno dell’apparato osteoartromuscolotendineo Quadro patologico Numero Valore Numero di percentuale patologie totale Sindrome da compressione del tunnel carpale Patologie dell’arto superiore 31 casi 12,3% 31 (es. sindrome da conflitto, lesioni della cuffia dei rotatori) 25 casi 10,0% 56 Patologie del rachide cervicale 21 casi 08,3% 77 Ernie discali lombari Altre patologie del rachide 17 casi 06,7% 94 lombare non di tipo erniario (discopatie) 34 casi 13,4% 128 Patologie del rachide dorsale (ernia del disco) 03 casi 01% 131 Tabella V. Lavoratori nei confronti dei quali è stato diagnosticato un quadro patologico osteoartromuscolare Settore Operatori Operatori Totale Età media Anzianità lavorativo femmine maschi lavorativa media Asili nido 28 01 29 51.3 aa 19.9 aa Scuole materne 55 02 57 47.1 aa 18.6 aa Tabella VI. Giudizi di idoneità espressi nei confronti della popolazione considerata Giudizio espresso Asilo nido Scuola materna Totale Idoneità 41.1% 35.0 Idoneità con limitazioni o prescrizioni 58.0% 64.0% Non idoneità temporanea 00.8% 01.0% Non idoneità 00.0% 00.0% DISCUSSIONE I dati, pur preliminari, evidenziano l’esistenza di patologie in misura non sospettata in precedenza. In Tabella VII vengono riportati alcuni confronti con i dati di prevalenza reperibili in letteratura. Tabella VII. Confronto con i dati di prevalenza reperibili in letteratura Patologia Dati di prevalenza Dati di prevalenza rilevati di letteratura Sindrome del tunnel carpale 12.3% 3.5% Lombalgia 13.4% 4.0-30.0% Per essi si pone il quesito della correlazione con l’attività lavorativa, ma questi dati sembrano confermare la bontà del modello proposto. Inoltre il D.M. 27 aprile 2004, introducendo concetti di probabilità - possibilità (elevata e/o limitata), chiede al medico competente, elemento cardine del sistema di prevenzione e protezione aziendale, di giudicare lui stesso anche la sola possibilità della esistenza di una correlazione con il lavoro. Ciò appare tanto più necessario quanto più delicato, considerando che, grazie alle nuove condizioni lavorative, le patologie correlate alla esposizione non sono più fortunatamente di così frequente riscontro come in passato. Il modello proposto ha consentito di mettere in luce elementi che viceversa non erano stati colti. BIBLIOGRAFIA 1) Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 139 del Testo Unico approvato con DPR il 30 Giugno 1965 n° 1124 e successive modifiche ed integrazioni. 2) Gazzetta Ufficiale N° 134, 10 Giugno 2004 Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 27 Aprile 2004. 3) Linee Guida Regionali per la prevenzione delle patologie muscoloscheletriche connesso con movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori. 4) Regione Lombardia D. 18140 del 30 Ottobre 2003 D.G. Sanità 1905 5) Linee Guida su Titolo V° del D.L.gs 626/94 La Movimentazione Manuale di Carichi. 6) Coordinamento Tecnico per la Prevenzione degli Assessorati alla Sanità delle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano. 7) Malattie del rachide da sovraccarico biomeccanico. 8) Circolare INAIL n° 25 del 15 Aprile 2004. P-13 ATTIVITÀ DI VIGILANZA NEL SETTORE OLEARIO M. Marino1 , M.T. Marrapodi1 , S. Ercolani1 , L. Lione1 , O. Argentino1 , E. Orlando1 , F. De Rasis1 , L. Catera1 , G. Remia1 1 Azienda Sanitaria n. 3 di Rossano (CS), Viale De Rosis - 87068 Rossano (CS) - Tel. 0983-517420/517431, Fax 0983-517420, E-mail: asl3rossanospisal@libero.it Corrispondenza: S. Ercolani/L. Lione - Azienda Sanitaria n. 3 di Rossano (CS), Viale De Rosis - 87068 Rossano (CS), Italy - Tel. 0983-517420/517431, Fax 0983-517420, E-mail leonardo.lione@cisl.it ACTIVITY OF VIGILANCE IN THE OIL-FIELD Key words: vigilanza, frantoi, studi epidemiologici. ABSTRACT. The group SPISAL of the AS3 Rossano has developed an activity of vigilance in the oil field to analyze hygiene and safety on work. Thanks to a preliminary form, the group has acquired the following data: company data; number of workers; amount of the pressed olives. On the basis of the medium quantity of olives pressed in a year, the forty-eight inspected olive-presses have been grouped in five categories, according to the following scheme: first category: seven firms; second: two firms; third: twenty-two firms; fourth: nine firms; fifth: eight firms.

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Tabella II. Caratteristiche <strong>del</strong>la popolazione considerata<br />

in base all’età me<strong>di</strong>a<br />

Lavoratori Asili nido Scuole materne Totale<br />

Femmine 49.5 aa 42.6 aa 43.9 aa<br />

Maschi 56.5 aa 51.8 aa 53.1 aa<br />

Totale 51.3 aa 44.6 aa 48.6 aa<br />

Tabella III. Caratteristiche <strong>del</strong>la popolazione considerata<br />

in base all’anzianità lavorativa me<strong>di</strong>a<br />

Lavoratori Asili nido Scuole materne Totale<br />

Femmine 21.1 aa 17.5 aa 18.6 aa<br />

Maschi 16.0 aa 17.7 aa 17.1 aa<br />

Totale 20.8 aa 17.6 aa 18.1 aa<br />

dei soggetti esaminati aveva svolto in passato attività lavorative <strong>di</strong>verse,<br />

prevalentemente in cucina. L’anzianità lavorativa me<strong>di</strong>a, in<strong>di</strong>cata in Tabella<br />

III, si riferisce all’anzianità lavorativa complessiva e non a quella<br />

<strong>del</strong> settore <strong>di</strong> attuale occupazione.<br />

RISULTATI<br />

I risultati riportati, pur avendo rilevato anche altri quadri, riguardano<br />

il solo apparato osteoarticolare. I valori percentuali non corrispondono ad<br />

un totale unitario e non sono necessariamente riferiti al solo apparato<br />

osteoarticolare per la presenza <strong>di</strong> più quadri nello stesso soggetto. In Tabella<br />

IV vengono riportate le <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> patologia certa, mentre in Tabella<br />

V viene in<strong>di</strong>cata la percentuale dei soggetti esaminati risultata portatrice<br />

dei quadri.<br />

Questi quadri sono tanto più interessanti in quanto hanno richiesto giu<strong>di</strong>zi<br />

<strong>di</strong> idoneità con limitazioni e prescrizioni, come riportato in Tabella VI.<br />

Tabella IV. Diagnosi <strong>di</strong> patologia certa rilevate<br />

a danno <strong>del</strong>l’apparato osteoartromuscoloten<strong>di</strong>neo<br />

Quadro patologico Numero Valore Numero <strong>di</strong><br />

percentuale patologie<br />

totale<br />

Sindrome da compressione<br />

<strong>del</strong> tunnel carpale<br />

Patologie <strong>del</strong>l’arto superiore<br />

31 casi 12,3% 31<br />

(es. sindrome da conflitto,<br />

lesioni <strong>del</strong>la cuffia dei rotatori)<br />

25 casi 10,0% 56<br />

Patologie <strong>del</strong> rachide cervicale 21 casi 08,3% 77<br />

Ernie <strong>di</strong>scali lombari<br />

Altre patologie <strong>del</strong> rachide<br />

17 casi 06,7% 94<br />

lombare non <strong>di</strong> tipo erniario<br />

(<strong>di</strong>scopatie)<br />

34 casi 13,4% 128<br />

Patologie <strong>del</strong> rachide dorsale<br />

(ernia <strong>del</strong> <strong>di</strong>sco)<br />

03 casi 01% 131<br />

Tabella V. Lavoratori nei confronti dei quali è stato <strong>di</strong>agnosticato<br />

un quadro patologico osteoartromuscolare<br />

Settore Operatori Operatori Totale Età me<strong>di</strong>a Anzianità<br />

lavorativo femmine maschi lavorativa<br />

me<strong>di</strong>a<br />

Asili nido 28 01 29 51.3 aa 19.9 aa<br />

Scuole<br />

materne<br />

55 02 57 47.1 aa 18.6 aa<br />

Tabella VI. Giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> idoneità espressi nei confronti<br />

<strong>del</strong>la popolazione considerata<br />

Giu<strong>di</strong>zio espresso Asilo nido Scuola materna Totale<br />

Idoneità 41.1% 35.0<br />

Idoneità con limitazioni<br />

o prescrizioni<br />

58.0% 64.0%<br />

Non idoneità temporanea 00.8% 01.0%<br />

Non idoneità 00.0% 00.0%<br />

DISCUSSIONE<br />

I dati, pur preliminari, evidenziano l’esistenza <strong>di</strong> patologie in misura<br />

non sospettata in prec<strong>ed</strong>enza. In Tabella VII vengono riportati alcuni confronti<br />

con i dati <strong>di</strong> prevalenza reperibili in letteratura.<br />

Tabella VII. Confronto con i dati <strong>di</strong> prevalenza<br />

reperibili in letteratura<br />

Patologia Dati <strong>di</strong> prevalenza Dati <strong>di</strong> prevalenza<br />

rilevati <strong>di</strong> letteratura<br />

Sindrome <strong>del</strong> tunnel<br />

carpale<br />

12.3% 3.5%<br />

Lombalgia 13.4% 4.0-30.0%<br />

Per essi si pone il quesito <strong>del</strong>la correlazione con l’attività lavorativa,<br />

ma questi dati sembrano confermare la bontà <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo proposto.<br />

Inoltre il D.M. 27 aprile 2004, introducendo concetti <strong>di</strong> probabilità -<br />

possibilità (elevata e/o limitata), chi<strong>ed</strong>e al me<strong>di</strong>co competente, elemento<br />

car<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> prevenzione e protezione aziendale, <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care lui<br />

stesso anche la sola possibilità <strong>del</strong>la esistenza <strong>di</strong> una correlazione con il<br />

lavoro. Ciò appare tanto più necessario quanto più <strong>del</strong>icato, considerando<br />

che, grazie alle nuove con<strong>di</strong>zioni lavorative, le patologie correlate alla<br />

esposizione non sono più fortunatamente <strong>di</strong> così frequente riscontro come<br />

in passato.<br />

Il mo<strong>del</strong>lo proposto ha consentito <strong>di</strong> mettere in luce elementi che viceversa<br />

non erano stati colti.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) Elenco <strong>del</strong>le malattie per le quali è obbligatoria la denuncia, ai sensi<br />

e per gli effetti <strong>del</strong>l’art. 139 <strong>del</strong> Testo Unico approvato con DPR il 30<br />

Giugno 1965 n° 1124 e successive mo<strong>di</strong>fiche <strong>ed</strong> integrazioni.<br />

2) Gazzetta Ufficiale N° 134, 10 Giugno 2004 Decreto <strong>del</strong> Ministero<br />

<strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> e <strong>del</strong>le Politiche Sociali <strong>del</strong> 27 Aprile 2004.<br />

3) Linee Guida Regionali per la prevenzione <strong>del</strong>le patologie muscoloscheletriche<br />

connesso con movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori.<br />

4) Regione Lombar<strong>di</strong>a D. 18140 <strong>del</strong> 30 Ottobre 2003 D.G. Sanità 1905<br />

5) Linee Guida su Titolo V° <strong>del</strong> D.L.gs 626/94 La Movimentazione Manuale<br />

<strong>di</strong> Carichi.<br />

6) Coor<strong>di</strong>namento Tecnico per la Prevenzione degli Assessorati alla Sanità<br />

<strong>del</strong>le Regioni e Province Autonome <strong>di</strong> Trento e Bolzano.<br />

7) Malattie <strong>del</strong> rachide da sovraccarico biomeccanico.<br />

8) Circolare INAIL n° 25 <strong>del</strong> 15 Aprile 2004.<br />

P-13<br />

ATTIVITÀ DI VIGILANZA NEL SETTORE OLEARIO<br />

M. Marino1 , M.T. Marrapo<strong>di</strong>1 , S. Ercolani1 , L. Lione1 , O. Argentino1 ,<br />

E. Orlando1 , F. De Rasis1 , L. Catera1 , G. Remia1 1 Azienda Sanitaria n. 3 <strong>di</strong> Rossano (CS), Viale De Rosis<br />

- 87068 Rossano (CS) - Tel. 0983-517420/517431, Fax 0983-517420,<br />

E-mail: asl3rossanospisal@libero.it<br />

Corrispondenza: S. Ercolani/L. Lione - Azienda Sanitaria n. 3<br />

<strong>di</strong> Rossano (CS), Viale De Rosis - 87068 Rossano (CS), Italy<br />

- Tel. 0983-517420/517431, Fax 0983-517420, E-mail leonardo.lione@cisl.it<br />

ACTIVITY OF VIGILANCE IN THE OIL-FIELD<br />

Key words: vigilanza, frantoi, stu<strong>di</strong> epidemiologici.<br />

ABSTRACT. The group SPISAL of the AS3 Rossano has develop<strong>ed</strong><br />

an activity of vigilance in the oil field to analyze hygiene and safety<br />

on work.<br />

Thanks to a preliminary form, the group has acquir<strong>ed</strong> the following<br />

data: company data; number of workers; amount of the press<strong>ed</strong> olives.<br />

On the basis of the me<strong>di</strong>um quantity of olives press<strong>ed</strong> in a year, the<br />

forty-eight inspect<strong>ed</strong> olive-presses have been group<strong>ed</strong> in five categories,<br />

accor<strong>di</strong>ng to the following scheme: first category: seven firms; second:<br />

two firms; third: twenty-two firms; fourth: nine firms; fifth: eight firms.

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