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26 In taluni casi è necessario estendere la stratificazione anche all'interno di un singolo strato. In tal modo si possono identificare sottostrati, corrispondenti a particolari raggruppamenti di funzioni che possono eventualmente non essere eseguite nello svolgimento del processo di comunicazione. II.2.2. Servizio di strato Ogni (N)-strato fornisce un (N)-servizio all’(N+1)-strato. Per questo scopo utilizza l’(N-1)-servizio e lo arricchisce con lo svolgimento di un particolare sottoinsieme delle (N)-funzioni. Una (N)-funzione è parte delle attività di una (N)-entità ed è svolta sempre mediante la cooperazione di due o più (N)-entità alla pari. Esistono due tipi di (N)-funzioni: - quelle rientranti tra le funzionalità che caratterizzano l’(N)-servizio e che quindi sono visibili all’(N)-interfaccia tra l’(N+1)-strato e l’(N)-strato; la visibilità si manifesta con una esplicita notifica dell’esecuzione di queste funzioni; - quelle finalizzate a conseguire gli obiettivi dell’(N)-strato al di fuori della fornitura dell’(N)servizio e svolte all’interno dell’(N)-strato senza richieste specifiche da parte dell’(N+1)strato. Riguardo alla definizione di (N)-servizio, va sottolineato che: lo strato funzionale con rango più elevato non offre servizio ad alcuno strato (dato che ad esso non corrisponde uno strato superiore), ma al contempo riceve la somma dei servizi di tutti gli altri strati; lo strato funzionale di rango più basso non riceve servizio da alcuno strato (dato che esso si interfaccia direttamente con i mezzi trasmissivi). Gli utenti di un (N)-servizio, e cioè gli (N)-utenti, sono le (N+1)-entità che ne usufruiscono per i loro scopi di cooperazione. Fornitore di un (N)-servizio, e cioè l’(N)-fornitore, è invece costituito dall’insieme delle (N)-entità che sono in corrispondenza con le (N+1)-entità agenti come utenti e che cooperano tra loro per svolgere le funzioni caratterizzanti l’(N)-servizio. È da sottolineare come i termini “utente” e “fornitore” hanno qui un significato che è limitato al rapporto fra due strati adiacenti e che ben si differenzia da quello introdotto nel precedente capitolo. Si osserva poi che i ruoli di utente e di fornitore nei confronti di un servizio di strato possono invertirsi quando si passa da uno strato a quello immediatamente inferiore ovvero a quello immediatamente superiore. Infatti le (N)-entità che cooperano nella fornitura dell’(N)-servizio possono diventare utenti dell’(N-1)-servizio, mentre le (N+1)-entità che agiscono come utenti dell’(N)-servizio possono cooperare nella fornitura dell’(N+1)-servizio. La corrispondenza tra gli (N)-utenti e le (N)-entità che costituiscono l’(N)-fornitore (Fig. II.2.4) è di natura logica ed è attuata attraverso specifici punti dell’(N)-interfaccia, chiamati (N)-punti d'accesso al servizio [(N)-SAP, Service Access Point]. Un (N)-SAP è quindi il varco attraverso cui avviene la comunicazione tra una (N+1)-entità nel suo ruolo di utente di un (N)-servizio e una (N)-entità che risiede nello stesso sistema e che coopera per la fornitura di quel servizio. Per ragioni legate alla univocità dell’indirizzamento (cfr. § II.2.4), un (N)-SAP può essere servito da una sola (N)-entità e essere utilizzato da una sola (N+1)-entità. Tuttavia una (N)-entità può servire vari (N)-SAP e una (N+1)-entità può utilizzare vari (N)-SAP (Fig. II.2.5). II.2.3. Primitive di servizio e protocolli di strato Un (N)-servizio è in generale logicamente composto da un insieme di elementi di servizio, ognuno dei quali corrisponde ad un particolare sottoinsieme delle (N)-funzioni. Le interazioni elementari tra utente e fornitore del servizio attraverso un (N)-SAP, necessarie per attuare un elemento di servizio, sono comunemente chiamate primitive di servizio. Queste possono essere di quattro tipi:

27 • , che è emessa da un (N)particolare elemento di servizio; primitiva di indicazione, -fornitore per indicare che l'(N) utente remoto ha presentato una ric primitiva può essere utilizzata dall'(N)- -utente l'attivazione di d'errore); • che è emessa dall'(N)un elemento di servizio precedentemente attivato da una primitiva di indicazione; primitiva di conferma, -fornitore per completare la proc ad un elemento di servizio precedentemente attivato da una primitiva di richiesta. (N)-utente (N)-utente (N+1)-entità (N)-Entità (N)-SAP (N)-interfaccia (N)-Fornitore (N+1)-entità (N)-SAP (N)-Entità Figura II.2.4 - Definizione di servizio di strato (N) - interfaccia (N) - entità (N+1) - entità (N) - entità (N) - SAP (N+1) - strato (N) - strato (N+1)-Strato (N)-Strato Figura II.2.5 - Definizione di punto di accesso al servizio È necessario osservare che la definizione delle primitive di servizio non si riferisce necessariamente ad un tipo particolare di realizzazione, ma rappresenta esclusivamente un modello astratto secondo il quale l'utente e il fornitore del servizio interagiscono tra loro. Un elemento di servizio, in relazione alle primitive necessarie alla sua attuazione, può essere classificato nel modo seguente: servizio confermato, se è richiesto dall’(N)-utente e se necessita di un esplicita conferma da parte dell'(N)-fornitore; la sua attuazione può richiedere sia l'impiego di tutti i tipi di primitive, sia essere limitata all'impiego delle primitive di richiesta e di conferma; servizio non-confermato, se è richiesto dall'(N)-utente, ma non necessita di conferma da parte dell'(N)-fornitore; richiede l'utilizzazione delle sole primitive di richiesta e di indicazione;

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In taluni casi è necessario estendere la stratificazione anche all'interno di un singolo strato. In tal<br />

modo si possono identificare sottostrati, corrispondenti a particolari raggruppamenti di funzioni che<br />

possono eventualmente non essere eseguite nello svolgimento del processo di comunicazione.<br />

II.2.2. Servizio di strato<br />

Ogni (N)-strato fornisce un (N)-servizio all’(N+1)-strato. Per questo scopo utilizza l’(N-1)-servizio<br />

e lo arricchisce con lo svolgimento di un particolare sottoinsieme delle (N)-funzioni.<br />

Una (N)-funzione è parte delle attività di una (N)-entità ed è svolta sempre mediante la<br />

cooperazione di due o più (N)-entità alla pari. Esistono due tipi di (N)-funzioni:<br />

- quelle rientranti tra le funzionalità che caratterizzano l’(N)-servizio e che quindi sono<br />

visibili all’(N)-interfaccia tra l’(N+1)-strato e l’(N)-strato; la visibilità si manifesta con una<br />

esplicita notifica dell’esecuzione di queste funzioni;<br />

- quelle finalizzate a conseguire gli obiettivi dell’(N)-strato al di fuori della fornitura dell’(N)servizio<br />

e svolte all’interno dell’(N)-strato senza richieste specifiche da parte dell’(N+1)strato.<br />

Riguardo alla definizione di (N)-servizio, va sottolineato che:<br />

lo strato funzionale con rango più elevato non offre servizio ad alcuno strato (dato che ad<br />

esso non corrisponde uno strato superiore), ma al contempo riceve la somma dei servizi di<br />

tutti gli altri strati;<br />

lo strato funzionale di rango più basso non riceve servizio da alcuno strato (dato che esso si<br />

interfaccia direttamente con i mezzi trasmissivi).<br />

Gli utenti di un (N)-servizio, e cioè gli (N)-utenti, sono le (N+1)-entità che ne usufruiscono per i<br />

loro scopi di cooperazione. Fornitore di un (N)-servizio, e cioè l’(N)-fornitore, è invece costituito<br />

dall’insieme delle (N)-entità che sono in corrispondenza con le (N+1)-entità agenti come utenti e che<br />

cooperano tra loro per svolgere le funzioni caratterizzanti l’(N)-servizio. È da sottolineare come i<br />

termini “utente” e “fornitore” hanno qui un significato che è limitato al rapporto fra due strati adiacenti<br />

e che ben si differenzia da quello introdotto nel precedente capitolo.<br />

Si osserva poi che i ruoli di utente e di fornitore nei confronti di un servizio di strato possono<br />

invertirsi quando si passa da uno strato a quello immediatamente inferiore ovvero a quello<br />

immediatamente superiore. Infatti le (N)-entità che cooperano nella fornitura dell’(N)-servizio possono<br />

diventare utenti dell’(N-1)-servizio, mentre le (N+1)-entità che agiscono come utenti dell’(N)-servizio<br />

possono cooperare nella fornitura dell’(N+1)-servizio.<br />

La corrispondenza tra gli (N)-utenti e le (N)-entità che costituiscono l’(N)-fornitore (Fig. II.2.4) è<br />

di natura logica ed è attuata attraverso specifici punti dell’(N)-interfaccia, chiamati (N)-punti d'accesso<br />

al servizio [(N)-SAP, Service Access Point]. Un (N)-SAP è quindi il varco attraverso cui avviene la<br />

comunicazione tra una (N+1)-entità nel suo ruolo di utente di un (N)-servizio e una (N)-entità che<br />

risiede nello stesso sistema e che coopera per la fornitura di quel servizio.<br />

Per ragioni legate alla univocità dell’indirizzamento (cfr. § II.2.4), un (N)-SAP può essere servito<br />

da una sola (N)-entità e essere utilizzato da una sola (N+1)-entità. Tuttavia una (N)-entità può servire<br />

vari (N)-SAP e una (N+1)-entità può utilizzare vari (N)-SAP (Fig. II.2.5).<br />

II.2.3. Primitive di servizio e protocolli di strato<br />

Un (N)-servizio è in generale logicamente composto da un insieme di elementi di servizio, ognuno<br />

dei quali corrisponde ad un particolare sottoinsieme delle (N)-funzioni. Le interazioni elementari tra<br />

utente e fornitore del servizio attraverso un (N)-SAP, necessarie per attuare un elemento di servizio,<br />

sono comunemente chiamate primitive di servizio. Queste possono essere di quattro tipi:

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