Lo Standard JPEG per la Compressione di Immagini Fisse - InfoCom
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56 CAPITOLO 3. LO STANDARD <strong>JPEG</strong> PER LA COMPRESSIONE DI IMMAGINI FISSE<br />
il de-quantizzatore ripristina <strong>la</strong> <strong>di</strong>namica moltiplicando ciascun coefficiente DCT <strong>per</strong> il re<strong>la</strong>tivo coefficiente <strong>di</strong><br />
quantizzazione, comunicato con i dati, i.e.<br />
ˆX (DCT) [k1,k2] = ˙X (DCT) [k1,k2] · Q[k1,k2]<br />
La trasformazione IDCT o<strong>per</strong>a il calcolo del<strong>la</strong> Trasformata Coseno Discreta Inversa, ottenendo i campioni del<br />
blocchetto ˆx[n1,n2], affetti dal<strong>la</strong> <strong>di</strong>storsione introdotta nel<strong>la</strong> co<strong>di</strong>fica.<br />
Infine, l’immagine completa si ottiene posizionando correttamente, secondo un or<strong>di</strong>ne lessicografico, tutti i<br />
blocchetti 8x8.<br />
3.3 Modalità Progressiva<br />
Tale modalità è impiegata quando si voglia trasferire una immagine co<strong>di</strong>ficata su un canale a basso bit-rate, in<br />
quanto consente <strong>di</strong> trasferire rapidamente una versione a bassa qualità dell’immagine, e.g. <strong>per</strong> render<strong>la</strong> subito visibile<br />
all’utente, e <strong>di</strong> raffinar<strong>la</strong> <strong>per</strong> passi successivi.<br />
Sostanzialmente, in fase <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica, i coefficienti DCT vengono co<strong>di</strong>ficati in gruppi successivi, e tali gruppi<br />
sono poi inviati in successione attraverso il canale; tipicamente i gruppi <strong>di</strong> coefficienti sono selezionati in base al<strong>la</strong><br />
loro importanza psicovisiva, e dunque il primo gruppo comprende il coefficiente DC (livello me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> grigio del<br />
blocchetto) e alcuni coefficienti AC.<br />
L’immagine deco<strong>di</strong>ficata dal<strong>la</strong> ricezione <strong>di</strong> (solo) tale gruppo si presenterà come un insieme <strong>di</strong> blocchi uniformi;<br />
aggiungendo un secondo gruppo <strong>di</strong> coefficienti AC, il dettaglio dell’immagine aumenterà, e così via fino a raggiungere<br />
il livello corrispondente a quello ottenibile me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> modalità sequenziale.<br />
La modalità progressiva si artico<strong>la</strong> in due meto<strong>di</strong> complementari:<br />
• selezione spettrale;<br />
• approssimazioni successive.<br />
DCT<br />
0<br />
1<br />
2<br />
62<br />
63<br />
MSB<br />
BLOCCHI<br />
LSB<br />
Figura 3.10: Rappresentazione numerica dei coefficienti DCT <strong>per</strong> i vari blocchetti <strong>di</strong> un’immagine.<br />
Con riferimento al<strong>la</strong> Fig.3.10, dove <strong>la</strong> rappresentazione numerica dei coefficienti DCT dei vari blocchetti è illustrata<br />
in modo tri<strong>di</strong>mensionale, i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> selezione spettrale e approssimazioni successive sono illustrati in Fig.3.11.