Lo Standard JPEG per la Compressione di Immagini Fisse - InfoCom
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52 CAPITOLO 3. LO STANDARD <strong>JPEG</strong> PER LA COMPRESSIONE DI IMMAGINI FISSE<br />
3.2.2 Quantizzatore<br />
All’ingresso del quantizzatore si presentano dunque i 64 coefficienti estratti me<strong>di</strong>ante DCT. Occorre ricordare che<br />
fino all’ingresso del quantizzatore non vi è stata ancora alcuna <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> informazione.<br />
L’o<strong>per</strong>azione <strong>di</strong> quantizzazione è definita nel modo seguente, <strong>per</strong> k1,k2 =0, ··· , 7:<br />
˙X (DCT) µ <br />
(DCT) X [k1,k2]<br />
[k1,k2] =round<br />
(3.2.1)<br />
Q[k1,k2]<br />
dove Q[k1,k2] sono i valori dei passi <strong>di</strong> quantizzazione associati a ciascun coefficiente DCT. La strategia adottata è<br />
infatti quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> quantizzare ciascun coefficiente con uno specifico passo <strong>di</strong> quantizzazione, <strong>di</strong>pendente dall’importanza<br />
psicovisiva che tale coefficiente possiede.<br />
Le immagini naturali hanno un contenuto frequenziale rilevante che si situa nel<strong>la</strong> massima parte alle basse<br />
frequenze; conseguentemente, tra i 64 coefficienti DCT assumono valore significativamente <strong>di</strong>verso da zero solo<br />
quelli concentrati intorno alle basse frequenze spaziali.<br />
Poichè il sistema visivo umano è molto meno sensibile alle alte frequenze (che contengono l’informazione re<strong>la</strong>tiva<br />
ai dettagli fini, al<strong>la</strong> tessitura, etc.) che alle basse; fra queste ultime, il coefficiente del<strong>la</strong> componente continua (DC)<br />
X (DCT) [0, 0], che rappresenta in sostanza il livello me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> grigio presente nel blocchetto 8x8, è quello che riveste<br />
<strong>la</strong> maggiore importanza visuale. Per tali motivi, <strong>la</strong> quantizzazione è stu<strong>di</strong>ata <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> preservare (quantizzando<br />
meno) il coefficiente DC, e in generale tutti quelli <strong>per</strong>tinenti alle basse frequenze, e invece quantizzare più duramente i<br />
coefficienti corrispondenti alle alte frequenze. In pratica, i coefficienti corrispondenti alle alte frequenze spaziali, che<br />
assumono valori re<strong>la</strong>tivamente piccoli, sono <strong>di</strong>visi <strong>per</strong> un valore <strong>di</strong> quantizzazione re<strong>la</strong>tivamente grande, tipicamente<br />
compreso fra 80 e 100, e poi arrotondati all’intero più vicino, risultando così in un valore nullo. L’o<strong>per</strong>azione <strong>di</strong><br />
quantizzazione, o<strong>per</strong>azione irreversibile, provoca <strong>la</strong> <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> informazione.<br />
Le tabelle che contengono gli 8x8 valori dei passi <strong>di</strong> quantizzazione sono specificate dallo standard e sono state<br />
ottenute in base ai risultati <strong>di</strong> numerosissime prove soggettive effettuate negli anni, ma viene in ogni caso <strong>la</strong>sciata <strong>la</strong><br />
possibilità al progettista del co<strong>di</strong>ficatore <strong>di</strong> specificarne <strong>di</strong> proprie, in quanto lo standard stesso prevede che le tabelle<br />
debbano in ogni caso essere inserite nei dati co<strong>di</strong>ficati <strong>per</strong> essere comunicate al deco<strong>di</strong>ficatore.<br />
Luminanza (Y )<br />
16 11 10 16 24 40 51 61<br />
12 12 14 19 26 58 60 55<br />
14 13 16 24 40 57 69 56<br />
14 17 22 29 51 87 80 62<br />
18 22 37 56 68 109 103 77<br />
24 35 55 64 81 104 113 92<br />
49 64 78 87 103 121 120 101<br />
72 92 95 98 112 100 103 99<br />
Crominanza (CRCB)<br />
17 18 24 47 66 99 99 99<br />
18 21 26 66 99 99 99 99<br />
24 26 56 99 99 99 99 99<br />
47 66 99 99 99 99 99 99<br />
66 99 99 99 99 99 99 99<br />
99 99 99 99 99 99 99 99<br />
99 99 99 99 99 99 99 99<br />
99 99 99 99 99 99 99 99<br />
Tabel<strong>la</strong> 3.1: Tabelle dei passi <strong>di</strong> quantizzazione Q[k1,k2] suggerite nello standard <strong>JPEG</strong>.<br />
Una ultima considerazione riguarda i parametri resi <strong>di</strong>sponibili all’utente <strong>per</strong> adattare il livello <strong>di</strong> compressione, e<br />
quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> qualità, al<strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re applicazione. In sostanza tale adattamento viene effettuato me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> sca<strong>la</strong>tura<br />
tramite un coefficiente moltiplicativo dell’intera tabel<strong>la</strong> <strong>di</strong> quantizzazione.<br />
Prima <strong>di</strong> <strong>per</strong>venire al co<strong>di</strong>ficatore entropico, i dati vengono rior<strong>di</strong>nati nel seguente modo: i coefficienti DC <strong>di</strong><br />
ciascun blocchetto, essendo i livelli me<strong>di</strong> <strong>di</strong> grigio <strong>di</strong> ciascun blocchetto abbastanza corre<strong>la</strong>ti fra loro <strong>per</strong> immagini<br />
naturali, saranno co<strong>di</strong>ficati come <strong>di</strong>fferenza fra il coefficiente DC del blocchetto corrente e quello del blocchetto<br />
def<br />
precedente, i.e. sarà co<strong>di</strong>ficata <strong>la</strong> <strong>di</strong>fferenza ∆DCi = DCi − DCi−1, inizializzata con DC0 =0.