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motocompensazione - InfoCom

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48 CAPITOLO 5. LA COMPENSAZIONE DI MOTO<br />

Il presente capitolo é dedicato alla sintetica descrizione dei principali modelli di trasformazioni geometriche<br />

utilizzate nell’ambito della codifica di immagini. I modelli che qui descriviamo con riferimento all’ambito applicativo<br />

della codifica video sono utilizzati anche in ambiti differenti, quali la calibrazione di immagini nel telerilevamento<br />

e in alcune applicazioni medicali, l’elaborazione degli effetti di morphing nella produzione video, la generazione di<br />

tessiture sintetiche per applicazioni di realtá virtuale.<br />

5.2 Trasformazioni geometriche per <strong>motocompensazione</strong> di sequenze video<br />

Consideriamo due quadri temporalmente adiacenti estratti da una sequenza video. La trasformazione da un quadro al<br />

successivo é descritta come una trasformazione geometrica del piano dell’immagine. I punti (u, v) del primo quadro<br />

sono mappati in punti (x, y) =(X(u, v),Y(u, v)) del secondo quadro. In altre parole, la luminanza del punto (x, y)<br />

del secondo quadro é la stessa del punto (u, v) del primo quadro:<br />

I (k) (x, y) =I (k−1) (u, v)<br />

La trasformazione geometrica di un quadro nell’altro é descritta dalla coppia di funzioni (x, y) =(X(u, v),Y(u, v)).<br />

Discutiamo qui alcune possibili forme, via via piú sofisticate, di tale trasformazione.<br />

Il modello di moto traslatorio<br />

Un moto traslatorio é definito dalla coppia di funzioni<br />

x = u +∆x<br />

y = v +∆y<br />

(5.2.1)<br />

Questo é il modello sopra citato come il piú diffuso nella <strong>motocompensazione</strong> per codifica video. La coppia (∆x, ∆y)<br />

é detta vettore di moto (motion vector) o di spostamento. Nelle applicazioni, il vettore spostamento puó essere<br />

assegnato ad aree di dimensione variabile, dal 16x16 al 8x8 al 4x4; per applicazioni particolari (visione artificiale,<br />

analisi automatica dell’immagine), é assegnato un vettore di moto ad ogni pixel dell’immagine, e l’insieme dei vettori<br />

di moto relativi ad una coppia di immagini é detta motion vector field.<br />

Osserviamo sin d’ora che, ai fini della ricostruzione del video decodificato, l’informazione rappresentata dai<br />

vettori di moto é critica, perché un errore di trasmissione che alteri i vettori spostamento tipicamente genera artefatti<br />

rilevanti nell’immagine ricostruita.<br />

Modello di moto affine<br />

Una trasformazione affine é definita dalla coppia di funzioni<br />

x = Au + Bv + C<br />

y = Du + Ev + F<br />

Il moto affine ammette come casi particolari il moto traslatorio, la rotazione<br />

x = cosθ u + sinθ v<br />

y = −sinθ u + cosθv<br />

(5.2.2)

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