giudizio - Università degli Studi di Pavia
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IL RETTORE<br />
D.R. n.168/conc.<br />
VISTO il T.U. delle leggi sull’Istruzione Superiore, approvato con R.D. 31/8/1933, n.<br />
1592;<br />
VISTA la legge n 168/89<br />
VISTA la Legge 3/7/1998, n. 210;<br />
VISTA la legge 26/10/1999 n.370;<br />
VISTO il D.P.R. 23.3.2000, n. 117;<br />
VISTO il D.R. n. 91/conc. del 20/03/2001 il cui avviso è stato pubblicato sul<br />
supplemento alla G.U. – IV^ serie speciale – n. 30 del 13/04/2001 con cui sono state<br />
indette le procedure <strong>di</strong> valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 27 posti <strong>di</strong><br />
ricercatore universitario;<br />
VISTO il D.R. n. 137/conc del 31/07/2001 pubblicato nella G.U. – IV^ serie speciale - del<br />
28/08/2001, n. 68 con i quali è stata costituita, fra le altre, la Commissione giu<strong>di</strong>catrice<br />
della procedura <strong>di</strong> valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 1 posto <strong>di</strong> ricercatore<br />
universitario <strong>di</strong> ruolo per il Settore Scientifico Disciplinare L20A – FILOLOGIA<br />
GERMANICA presso la Facoltà <strong>di</strong> LETTERE E FILOSOFIA;<br />
ACCERTATA la regolarità formale <strong>degli</strong> atti costituiti dai verbali delle singole riunioni,<br />
dei quali costituiscono parte integrante i giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali e collegiali espressi su<br />
ciascun can<strong>di</strong>dato, nonché dalla relazione riassuntiva dei lavori svolti;<br />
D E C R E T A<br />
Sono approvati gli atti della Commissione giu<strong>di</strong>catrice della procedura <strong>di</strong><br />
valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 1 posto <strong>di</strong> Ricercatore universitario <strong>di</strong><br />
ruolo - Settore Scientifico Disciplinare L20A – FILOLOGIA GERMANICA presso la<br />
Facoltà <strong>di</strong> LETTERE E FILOSOFIA <strong>di</strong> questo Ateneo.<br />
E’ <strong>di</strong>chiarata vincitrice la can<strong>di</strong>data: Dott.ssa Marusca FRANCINI.<br />
<strong>Pavia</strong>, 20 Novembre 2001.
GDG/SP/sa<br />
2<br />
IL RETTORE<br />
Roberto SCHMID<br />
F.to P. Vita Finzi<br />
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO<br />
DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PER IL SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE<br />
L20/A FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA INDETTA CON D.R. N. 91/conc. DEL<br />
20/03/01 IL CUI AVVISO E' STATO PUBBLICATO SULLA G.U. N. 30 DEL 13/04/01.<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Il giorno 13 novembre alle ore 08:30 si riunisce presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature<br />
Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong> la Commissione giu<strong>di</strong>catrice della<br />
procedura <strong>di</strong> valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 1 posto <strong>di</strong> Ricercatore<br />
universitario per il settore scientifico <strong>di</strong>sciplinare L20/A (Filologia germanica) Facoltà <strong>di</strong><br />
Lettere e Filosofia così composta:<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE<br />
Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Pavia</strong><br />
Prof. Giulio SIMONE<br />
Associato confermato <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Bologna<br />
Dott. Alessandro ZIRONI<br />
Ricercatore confermato presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Ferrara<br />
Per re<strong>di</strong>gere la seguente relazione finale:<br />
nella prima riunione del 1º ottobre 2001 la Commissione ha imme<strong>di</strong>atamente provveduto alla<br />
nomina del Presidente nella persona del Prof. Maria Grazia SAIBENE e del Segretario nella<br />
persona del Dott. Alessandro ZIRONI. Ha quin<strong>di</strong> preso atto che in base alla documentazione<br />
trasmessa dall’Ufficio Concorsi dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Pavia</strong>, i can<strong>di</strong>dati ammessi alla procedura <strong>di</strong><br />
valutazione comparativa erano i seguenti:<br />
BAMPI Massimiliano<br />
CIANCI Eleonora<br />
DE BONIS Maria Caterina<br />
DE ROSA Raffaele<br />
DI VENOSA Elena Angela<br />
FRANCINI Marusca<br />
GRION Massimo<br />
LOMBARDI Maria Cristina<br />
PANZA Massimo<br />
SPADONI Alessia<br />
La Commissione ha poi rilevato che tra i suoi componenti tra <strong>di</strong> loro e tra ciascuno <strong>di</strong> essi ed<br />
i can<strong>di</strong>dati non sussisteva nessuna delle situazioni <strong>di</strong> incompatibilità previste dall’art. 51 del<br />
Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Procedura Civile. Ognuno dei membri ha <strong>di</strong>chiarato inoltre <strong>di</strong> non avere relazioni <strong>di</strong><br />
parentela ed affinità entro il 4° grado incluso con gli altri commissari e con i can<strong>di</strong>dati (art. 5<br />
comma 2 D.lgs 7/5/1948, n. 1172). La Commissione ha preso visione del Bando e ha<br />
stabilito i criteri <strong>di</strong> massima per procedere alla valutazione comparativa. Subito dopo tali<br />
criteri sono stati consegnati al Responsabile del proce<strong>di</strong>mento Sig.ra Silvia Aguzzoni che ne<br />
ha assicurata la pubblicità presso la sede del Rettorato e della Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia<br />
che ha chiesto il bando. La Commissione ha poi valutato in primo luogo il curriculum, i titoli e<br />
le pubblicazioni scientifiche, presentate da ciascun can<strong>di</strong>dato. La Commissione ha altresì<br />
stabilito che nelle valutazioni dei titoli si dovrà tener conto della coerenza <strong>degli</strong> stessi con il
filone scientifico proprio del settore scientifico <strong>di</strong>sciplinare oggetto del bando. La<br />
Commissione, nel valutare il curriculum, i titoli e le pubblicazioni scientifiche dei can<strong>di</strong>dati, ha<br />
preso in considerazione i seguenti criteri:<br />
a) originalità ed innovatività della produzione scientifica e rigore metodologico;<br />
b) apporto in<strong>di</strong>viduale del can<strong>di</strong>dato analiticamente determinato nei lavori in collaborazione<br />
rilevabile dalla pubblicazione stessa al fine <strong>di</strong> determinare il contributo specifico;<br />
c) congruenza dell'attività del can<strong>di</strong>dato con le <strong>di</strong>scipline ricomprese nel settore scientifico<br />
<strong>di</strong>sciplinare per il quale è ban<strong>di</strong>ta la procedura ovvero con tematiche inter<strong>di</strong>sciplinari che le<br />
comprendano;<br />
d) rilevanza scientifica della collocazione e<strong>di</strong>toriale delle pubblicazioni e loro <strong>di</strong>ffusione<br />
all’interno della comunità scientifica;<br />
e) continuità temporale della produzione scientifica anche in relazione alla evoluzione delle<br />
conoscenze nello specifico settore <strong>di</strong>sciplinare;<br />
f) rinomanza nel settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare stabilita anche sulla base <strong>di</strong> inviti ufficiali a<br />
presentare relazioni sia su riviste che a congressi internazionali;<br />
g) rilevanza dei premi e dei riconoscimenti conseguiti in relazione all’attività scientifica.<br />
Hanno costituito in ogni caso titoli da valutare specificatamente nella valutazione<br />
comparativa :<br />
a) l’attività <strong>di</strong>dattica svolta anche all'estero. L’attività <strong>di</strong>dattica dovrà essere inerente al settore<br />
scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20/A. La commissione ha valutato prioritariamente gli insegnamenti<br />
tenuti per titolarità rispetto alla <strong>di</strong>dattica integrativa;<br />
b) i servizi prestati negli Atenei e negli Enti <strong>di</strong> ricerca italiani e stranieri;<br />
c) l’attività <strong>di</strong> ricerca, comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati italiani e stranieri;<br />
d) i titoli <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca, la fruizione <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o finalizzate ad attività <strong>di</strong> ricerca.<br />
Sono stati anche anche valutati gli anni <strong>di</strong> frequenza a un dottorato <strong>di</strong> ricerca pertinente al<br />
settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20/A purché certificati;<br />
e) il servizio prestato nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco presso i soggetti <strong>di</strong> cui all'art.3 comma 2, del<br />
decreto legislativo 27/07/1999 n.297;<br />
f) l’organizzazione, <strong>di</strong>rezione e coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> ricerca;<br />
g) il coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> iniziative in campo <strong>di</strong>dattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed<br />
internazionale.<br />
La Commissione ha stabilito altresì i criteri e le modalità <strong>di</strong> valutazione della prima prova<br />
scritta, della seconda prova scritta e della prova orale:<br />
- una prima prova scritta consistente nella trattazione <strong>di</strong> aspetti generali del settore scientifico<br />
<strong>di</strong>sciplinare L20/A (Filologia germanica). La Commissione ha valutato tale prova tenendo<br />
conto dell’aderenza e dell’approccio critico dell’elaborato alla traccia, del rigore, della<br />
chiarezza <strong>di</strong> esposizione e delle capacità <strong>di</strong> sintesi.<br />
- una seconda prova scritta avente ad oggetto la traduzione e il commento linguisticofilologico<br />
<strong>di</strong> due brani relativi a due lingue germaniche antiche da scegliersi fra gotico, altotedesco<br />
antico, norreno, anglosassone, sassone antico.<br />
- una prova orale pubblica vertente sulla <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> aspetti generali e specifici del settore<br />
<strong>di</strong>sciplinare, tramite estrazione a sorte <strong>di</strong> quesiti in<strong>di</strong>viduati per ogni can<strong>di</strong>dato prima<br />
dell’inizio della prova orale, sulla <strong>di</strong>scussione delle prove scritte e <strong>degli</strong> eventuali titoli.<br />
Tramite la prova orale la Commissione ha accertato anche la conoscenza delle lingue<br />
inglese e tedesca me<strong>di</strong>ante la traduzione <strong>di</strong> un brano.<br />
Successivamente la Commissione ha stabilito il calendario delle prove:<br />
prima prova scritta:giorno 07/11/01 ore 09:00;<br />
seconda prova scritta:giorno 08/11/01 ore 09:00;<br />
prova orale: giorno 12/11/01 ore 13:00.<br />
La seduta si è tolta alla ore 15:30.<br />
Nella seconda seduta svoltasi il giorno 6 novembre 2001 con inizio alle ore 14:00 presso il<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong>, la<br />
Commissione, dopo aver accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono<br />
stati resi pubblici per almeno sette giorni, ha iniziato la verifica dei nomi dei can<strong>di</strong>dati,<br />
tenendo conto dell’elenco fornito dall’Amministrazione. La Commissione, presa visione<br />
3
dell’elenco dei can<strong>di</strong>dati al concorso trasmesso dall’Amministrazione, delle pubblicazioni<br />
effettivamente inviate, delle esclusioni operate dagli uffici e delle rinunce sino ad allora<br />
pervenute, ha deciso che i can<strong>di</strong>dati da valutare ai fini del concorso erano n. 10 (<strong>di</strong>eci), e<br />
precisamente:<br />
1. BAMPI Massimiliano;<br />
2. CIANCI Eleonora;<br />
3. DE BONIS Maria Caterina;<br />
4. DE ROSA Raffaele;<br />
5. DI VENOSA Elena Angela;<br />
6. FRANCINI Marusca;<br />
7. GRION Massimo;<br />
8. LOMBARDI Maria Cristina;<br />
9. PANZA Massimo;<br />
10. SPADONI Alessia.<br />
La Commissione, quin<strong>di</strong>, ha provveduto ad aprire i plichi inviati dai can<strong>di</strong>dati. Sono state<br />
dunque, prese in esame, secondo l’or<strong>di</strong>ne alfabetico dei can<strong>di</strong>dati, solo le pubblicazioni<br />
corrispondenti all’elenco delle stesse allegato alla domanda <strong>di</strong> partecipazione al concorso.<br />
Per la valutazione la Commissione ha tenuto conto dei criteri in<strong>di</strong>cati nella seduta preliminare<br />
del 1º ottobre 2001. Il Presidente ha ricordato che le pubblicazioni redatte in collaborazione<br />
con i membri della Commissione e con i terzi potevano essere valutate solo se rispondenti ai<br />
criteri in<strong>di</strong>viduati nella prima riunione. Dopo ampio esame collegiale, la Commissione si è<br />
<strong>di</strong>chiarata in grado <strong>di</strong> enucleare come segue i contributi personali dei can<strong>di</strong>dati che hanno<br />
inviato le pubblicazioni:<br />
1) Esaminate le pubblicazioni del can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca svolte in collaborazione<br />
con Ludovica Koch, Maria Adele Cipolla, Roberto Rosselli Del Turco, Antonio<br />
Saccone, Domenico D’Alessandro e precisamente il volume: Koch, L, Cipolla, M. A.<br />
(a cura <strong>di</strong>), 1993: Sassone Grammatico, Gesta dei re e <strong>degli</strong> eroi danesi. Torino:<br />
Einau<strong>di</strong>, la Commissione ha ritenuto che vi fossero evidenti elementi <strong>di</strong> <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> per<br />
in<strong>di</strong>viduare l’apporto dei singoli coautori in quanto il can<strong>di</strong>dato ha tradotto i libri VIII e<br />
IX corrispondenti alle pagine 389-488, come riportato nella medesima opera, e come<br />
rilevabile dalla pubblicazione stessa (criterio stabilito dalla Commissione nel Verbale<br />
N. 1, sub lettera b) dell’elenco dei criteri) e unanimemente ha deliberato <strong>di</strong> accettare il<br />
lavoro in parola ai fini della successiva valutazione <strong>di</strong> merito.<br />
La Commissione ha valutato successivamente tutte le pubblicazioni presentate da ciascun<br />
can<strong>di</strong>dato:<br />
Il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ha presentato le seguenti pubblicazioni:<br />
a) “Il Namnlös och Valentin e il polisistema letterario svedese me<strong>di</strong>evale”. In: Linguistica e<br />
Filologia 13 (in corso <strong>di</strong> stampa, come da allegata <strong>di</strong>chiarazione rilasciata in data 08/05/2001<br />
dalla prof. ssa M. V. Molinari, responsabile della Sezione filologica della rivista). La<br />
pubblicazione non risponde a quanto previsto dall’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa valutazione<br />
comparativa e non è stata pertanto essere oggetto d’indagine.<br />
Il can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />
a) ”Il lessico tedesco in Causae et curae <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong> Bingen”. In: Itinerari 3 (1997), pp.<br />
111-126.<br />
Il can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina ha presentato 0 (zero) pubblicazioni<br />
Il can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />
a) Quod Alamanni <strong>di</strong>cunt. Lo stu<strong>di</strong>o dei termini antico alto tedeschi della Lex Alamannorum<br />
(VIII secolo), Padova: Unipress, 1999;<br />
b) Quod Alamanni <strong>di</strong>cunt. I manoscritti della Lex Alamannorum e il loro lessico antico alto<br />
tedesco, Padova: Unipress, 2001;<br />
c) “Il cimbro del Cansiglio. Convergenze e <strong>di</strong>vergenze con il lessico delle altre parlate<br />
cimbre”. In: Zamboni, A., Vigolo, M. T., Croatto, E, (a cura <strong>di</strong>), 2000: Saggi <strong>di</strong>alettologici in<br />
area italo-romanza. Quinta raccolta. Padova: CNR: pp. 69-115.<br />
Il can<strong>di</strong>dato DI VENOSA Elena Angela ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />
4
a) Recensione <strong>di</strong>: Stecher, G. Th., 1995: Magnetismus im Mittelalter. Von den Fähigkeiten<br />
und der Verwendung des Magneten in Dichtung, Alltag und Wissenschaft. Göppingen:<br />
Kümmerle Verlag In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> me<strong>di</strong>evali 38/2 (1997), pp. 779-783;<br />
b) Recensione <strong>di</strong>: Dalché, P. G., 1997: Géographie et culture. La représentation de l’espace<br />
du Vie au Xiie siècle. Ashgate: Aldershot. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> me<strong>di</strong>evali 40/1 (1999), pp. 173-176;<br />
c) Notizia <strong>di</strong>: Hentschel, F., (hg.), 1998: Musik – und <strong>di</strong>e Geschichte der Philosophie und<br />
Naturwissenschaften im Mittelalter. Fragen zur Wechselwirkung von ‘musica’ und<br />
‘philosophia’ im Mittelalter. Leiden: Brill.. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> me<strong>di</strong>evali 40/2 (1999), pp. 982-985;<br />
d) Recensione <strong>di</strong> Segl, P., (hg.), 1997: Mittelalter und Moderne. Entdeckung und<br />
Rekonstruktion der mittelalterlichen Welt. Kongressakten des 6. Symposiums des<br />
Me<strong>di</strong>ävistenverbandes in Bayreuth 1995. Sigmaringen: J. Thrbecke. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> me<strong>di</strong>evali 41/2<br />
(2000), pp. 665-679;<br />
e) Tesi <strong>di</strong> dottorato: Il Lapidario <strong>di</strong> Volmar. Nuova e<strong>di</strong>zione critica sulla base del co<strong>di</strong>ce<br />
Bamberg Msc. Nat. 5 e <strong>di</strong> altri ine<strong>di</strong>ti, depositata presso le Biblioteche Nazionali <strong>di</strong> Firenze e<br />
Roma. La pubblicazione non risponde a quanto previsto dall’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa<br />
valutazione comparativa e non è stata pertanto oggetto d’indagine.<br />
Il can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />
a) Traduzione dei Libri VIII e IX. In: Koch, L., Cipolla, M. A., (a cura <strong>di</strong>), 1993: Sassone<br />
Grammatico, Gesta dei re e <strong>degli</strong> eroi danesi. Torino: Einau<strong>di</strong>: pp. 389-487;<br />
b) The way of the Varangians to the Greeks: the Scan<strong>di</strong>navian names of the rapids of the<br />
Dnepr and the Yngvarssaga, Prato, <strong>di</strong>cembre 2000;<br />
c) Dal Me<strong>di</strong>terraneo alla Scan<strong>di</strong>navia: Totila, Óláfr Tryggvason e Óláfr il Santo, Prato,<br />
<strong>di</strong>cembre 2000;<br />
d) Saga <strong>di</strong> Björn, eroe dei valligiani <strong>di</strong> Hítardalr (traduzione, introduzione e note), Prato,<br />
<strong>di</strong>cembre 2000;<br />
e) Tesi <strong>di</strong> dottorato: E<strong>di</strong>zione dei Vangeli <strong>di</strong> Matteo e <strong>di</strong> Giovanni in gotico del Codex<br />
Argenteus, depositata presso le Biblioteche Nazionali <strong>di</strong> Firenze e <strong>di</strong> Roma. La pubblicazione<br />
non risponde a quanto previsto dall’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa valutazione comparativa<br />
e non è stata pertanto oggetto <strong>di</strong> valutazione.<br />
Il can<strong>di</strong>dato GRION Massimo ha presentato 0 (zero) pubblicazioni<br />
Il can<strong>di</strong>dato LOMBARDI Maria Cristina ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />
a) Saga <strong>di</strong> Hrafnkell go<strong>di</strong>-del-<strong>di</strong>o-Freyr, (traduzione dall’islandese antico e cura), Milano:<br />
Iperborea, 1997;<br />
b) Le kenningar nelle Friðþjófsrímur (tesi <strong>di</strong> dottorato);<br />
c) “Introduzione a Transtromer”. In: AION- <strong>Stu<strong>di</strong></strong> Nederlandesi – <strong>Stu<strong>di</strong></strong> Nor<strong>di</strong>ci 28-29 (1985-<br />
1986), pp. 143-157;<br />
d) “August Strindberg e Stoccolma”. In: Urbanistica 87 (1987), pp. 95-97;<br />
e) “Introduzione a Gunnar Ekelöf”. In: Linea d’Ombra giugno 1990;<br />
f) “Lars Gustafsson”. In: Premio Europeo Agrigento “Una vita per letteratura” Giugno 1991<br />
a Lars Gustafsson, Centro Culturale P. P. Pasolini: Agrigento, 1991, pp. 3-9;<br />
g) “Il simbolismo in Svezia. Dalla Malinconia <strong>di</strong> Hansson all’angoscia <strong>di</strong> Lagerkvist”. In:<br />
L’Ambra. Rivista <strong>di</strong> Cultura Scan<strong>di</strong>nava 1 (1994), pp. 27-37;<br />
h) “Intervista a Lars Gustafsson”. In: Linea d’Ombra ottobre 1992;<br />
i) “Temi e varianti nelle poesie ‘italiane’ <strong>di</strong> Gunnar Ekelöf. La Vergine del Nulla, La Madre<br />
Me<strong>di</strong>terranea, La Regina dall’Utero Pietrificato,”. In: AION – Sezione Germanica , Nuova<br />
serie 4 (1994), pp. 219-265;<br />
j) “Il viaggio in Italia <strong>di</strong> Gunnar Ekelöf. La Vergine del Nulla, La Madre Me<strong>di</strong>terranea, La<br />
Regina dall’Utero Pietrificato”. In: Ferrari, F., (a cura <strong>di</strong>), 1995: Viaggi e viaggiatori nelle<br />
letterature scan<strong>di</strong>nave me<strong>di</strong>evali e moderne. Trento: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Filologiche<br />
e Storiche, pp. 261-295;<br />
k) “Il trionfo della morte. Un’analisi <strong>di</strong> una lirica <strong>di</strong> Gunnar Ekelöf”. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong><br />
Nor<strong>di</strong>ci 1 (1994), 25-33;<br />
l) “Den underbara modellen”. In: “Mitt hjärtats stad”. Hjalmar Bergmans Florens.<br />
Symposium i Florens 1994. Borås: Hjalmar Bergman Samfundet, 1996, pp. 73-78;<br />
5
m) “Elmer Diktonius incontra E<strong>di</strong>th Södergran: una realtà che <strong>di</strong>venta teatro”. In: L’Ambra.<br />
Rivista <strong>di</strong> Cultura scan<strong>di</strong>nava 1 (recte 4/1) (1996), pp. 15-27;<br />
n) “E<strong>di</strong>th Södergran: la prima grande modernista del nord”. In: L’Ambra. Rivista <strong>di</strong> cultura<br />
scan<strong>di</strong>nava 1 (1996);<br />
o) “Erik Axel Karlfeldt (recte: il Canto del Nord)”, (cura). In: Poesia 100 (1996), pp. 49-55;<br />
p) “Tomas Tranströmer. Arcipelago autunnale”. In: Poesia 107 (1997);<br />
q) “Quattro espressioni della poesia svedese contemporanea: Gunnar Ekelöf, Tomas<br />
Tranströmer, Lars Gustafsson, Kjell Espmark”. In: Si scrive (1996), pp. 145-161;<br />
r) “Damen i svart: una novella nel percorso <strong>di</strong> Hjalmar Bergman verso la scrittura<br />
cinematografica”. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> Nor<strong>di</strong>ci 2 (1995), pp. 123-131;<br />
s) “Damen i svart”. In: En sann europé – Hjalmar Bergman i ett internationellt perspektiv.<br />
Symposium i Hörsal D, Högskolan i Örebro 12-13 september 1996”. Örebro: Hjalmar<br />
Bergman Samfundet, 1998, pp. 59-66;<br />
t) “Pär Lagerkvist e il cielo stellato”. In: L’Ambra 5 (1997), pp. 7-13;<br />
u) Recensione: “L. Hoberg, Erasmus Montanus”. In: L’Ambra 5 (1997);<br />
v) Recensione: “G. Tunström, Oratorio <strong>di</strong> Natale. In: L’Ambra 5 (1997);<br />
w) “Den italienska översättningen av Hjalmar Bergmans Markurells i Wadköping”. In: “Ty<br />
utan en stark underström av leende, självironiskt lättsinne finns intet dådkraftigt, intet<br />
verkligt allvar.” Texter av och om Hjalmar Bergman. Borås: Hjalmar Bergman Samfundet,<br />
2000, pp. 151-159;<br />
x) Hjalmar Söderberg: Il dottor Glas, (traduzione e cura). Torino: Il Quadrante, 1998;<br />
y) Hjalmer Söderberg, Il <strong>di</strong>segno a inchiostro e altri racconti, (traduzione dallo svedese).<br />
Torino: Lindau, 1991;<br />
z) Pär Lagerkvist: Mariamne, (introduzione e traduzione dallo svedese). Milano: Iperborea,<br />
1991;<br />
aa) Lars Gustafsson: Il tennis, Strindberg e l’elefante, (traduzione). Napoli: Guida e<strong>di</strong>tori,<br />
1992;<br />
bb) August Strindberg: Ban<strong>di</strong>ere nere. Descrizioni <strong>di</strong> usi e costumi <strong>di</strong> fine secolo,<br />
(traduzione). Milano: Mondadori, 1994;<br />
cc) Lars Gustafsson: Lo strano animale del nord, (traduzione). Napoli: Guida e<strong>di</strong>tori, 1994;<br />
dd) “Egil Törnqvist, Le <strong>di</strong>dascalie <strong>di</strong> Strindberg in scena”, (traduzione). In: Testo drammatico<br />
e sintesi scenica. Roma: Bulzoni, 1987;<br />
ee) August Strindberg: Festa <strong>di</strong> copertura del tetto, (traduzione). Milano: Mondadori (in corso<br />
<strong>di</strong> stampa);<br />
ff) Peter Nilson: Il Messia con la gamba <strong>di</strong> legno, (traduzione dallo svedese e introduzione).<br />
Milano: Iperborea, 1998;<br />
gg) La poesia <strong>di</strong> Tomas Tranströmer. Milano: Corcetti (in corso <strong>di</strong> stampa);<br />
hh) “Le kenningar per ‘poesia’’ delle Friðþjófsrímur. In: AION-N (in corso <strong>di</strong> stampa);<br />
ii) Göran Tunström: Berömda män som varit i Sunne, (traduzione). Milano: Iperborea (in<br />
corso <strong>di</strong> stampa);<br />
La pubblicazione del can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong> cui alla lettera b) non risponde a quanto previsto dall’art. 5<br />
del bando <strong>di</strong> cui a questa valutazione comparativa e non è stata pertanto oggetto d’indagine.<br />
Le pubblicazioni <strong>di</strong> cui alle lettere e), h), n), p), u), v), dd), ee), gg), hh), ii), non sono state<br />
oggetto <strong>di</strong> valutazione perché non allegate alla documentazione pervenuta.<br />
Il can<strong>di</strong>dato PANZA Massimo ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />
a) Ballate magiche svedesi. (cura). Milano: Luni E<strong>di</strong>trice, 1999;<br />
b) “La ballata delle figlie <strong>di</strong> Töres: un caso <strong>di</strong> correzione etimologica”. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> Nor<strong>di</strong>ci 1<br />
(1994), pp. 139-162;<br />
c) “: l’identità lupesca come insegna rituale nelle visor”. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong><br />
Nor<strong>di</strong>ci 2 (1995), pp. 35-68;<br />
d) “ I nomi magici nelle ballate nor<strong>di</strong>che”. In: Arcamone, M. G., Porcelli, B., De Camilli, D.,<br />
Bremer, D., (a cura <strong>di</strong>), 1998: O&L. III Incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Onomastica e Letteratura. Atti.<br />
<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> Pisa 27-28 febbraio 1997. Viareggio: Mauro Baroni e<strong>di</strong>tore, pp.<br />
123-178;<br />
6
e) Parcevalssaga – Valvers Þáttr. La saga <strong>di</strong> Parceval e la storia <strong>di</strong> Valver, (cura). Trieste:<br />
E<strong>di</strong>zioni Parnaso (in corso <strong>di</strong> stampa come certificato dall’e<strong>di</strong>tore dott. R. Fonda). La<br />
pubblicazione non risponde a quanto previsto dall’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa<br />
valutazione comparativa e non è stata pertanto oggetto d’indagine.<br />
Il can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />
a) <strong>Stu<strong>di</strong></strong>en zu den Runenge<strong>di</strong>chten in kontinentaler, angelsächsischer und skan<strong>di</strong>navischer<br />
Überlieferung. Ferrara, 7 maggio 2001;<br />
Die jüngere Fassung des isl. Runenge<strong>di</strong>chtes und <strong>di</strong>e Tra<strong>di</strong>tion der<br />
Runennamenumschreibungen. Ferrara, 7 maggio 2001.<br />
La Commissione ha provveduto all’esame dei titoli presentati da ciascun can<strong>di</strong>dato, in base<br />
ai criteri in<strong>di</strong>viduati nella prima seduta.<br />
Il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli che si evincono dal curriculumi:<br />
a) frequenza del 1° anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia e Linguistica Germanica presso<br />
l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena in anno accademico non ulteriormente specificato.<br />
Il can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli documentati<br />
a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia e Linguistica Germanica presso l’<strong>Università</strong><br />
<strong>di</strong> Siena nell’a.a. 1999/2000 e frequenza del 2° anno <strong>di</strong> corso;<br />
b) svolgimento <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> recupero presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Chieti (Sede <strong>di</strong> Pescara) negli a.a.<br />
1998/1999, 1999/2000, 2000/2001;<br />
c) partecipazione a 1 corso <strong>di</strong> specializzazione: Scuole, scriptoria e testi nel mondo<br />
germanico me<strong>di</strong>evale presso LUMSA (Roma) nell’a.a. 1994/1995 e a 1 Seminario<br />
avanzato in Filologia germanica: Antichità germaniche presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Torino nell’<br />
a.a. 1999/2000;<br />
titoli che si evincono dal curriculum:<br />
d) cultore della materia presso l’Unviersità <strong>di</strong> Chieti (Sede <strong>di</strong> Pescara) dal 1999.<br />
Il can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli documentati:<br />
a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Germanistica (Filologia germanica) dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />
Firenze nell’a.a. 1994/1995 e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il<br />
31/03/2000;<br />
titoli che si evincono dal curriculum:<br />
b) partecipazione al corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia Germanica presso LUMSA<br />
(Roma);<br />
c) partecipazione all’International Me<strong>di</strong>eval Congress, (Leeds 1999) in qualità <strong>di</strong> relatore<br />
(titolo della relazione: The Changing Language of the Old English Heptateuch).<br />
d) partecipazione al XXVII Convegno dell’Associazione Italiana <strong>di</strong> Filologia Germanica<br />
(Trieste 2000) in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione: L’evoluzione della prosa <strong>di</strong><br />
Elfrico nella traduzione dei testi biblici al volgere del millennio).<br />
e) docenze presso CEPU <strong>di</strong> Potenza.<br />
Il can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli documentati:<br />
a) frequenza del dottorato <strong>di</strong> ricerca in Germanistica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Zurigo e<br />
conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il 12/06/1998;<br />
b) svolgimento <strong>di</strong> un corso integrativo all’insegnamento <strong>di</strong> Filologia germanica presso<br />
l’<strong>Università</strong> Ca’ Foscari <strong>di</strong> Venezia nell’a.a. 1999/2000.<br />
Il can<strong>di</strong>dato DI VENOSA Elena Angela ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli documentati:<br />
a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Germanistica (Filologia Germanica) dell’<strong>Università</strong><br />
<strong>di</strong> Firenze nell’a.a. 1994/1995 e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il<br />
25/06/1998;<br />
b) assegno <strong>di</strong> ricerca per Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Milano dal 01/11/1999;<br />
7
c) partecipazione al Seminario La letteratura scientifica me<strong>di</strong>evale <strong>di</strong> area germanica<br />
(<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena, Sede <strong>di</strong> Arezzo, 04/05/2000) in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della<br />
relazione: I lapidari tedeschi me<strong>di</strong>evali: problemi ecdotici e metodologia della ricerca);<br />
d) svolgimento <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> esercitazioni <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />
Milano nell’a.a. 1998/1999;<br />
e) partecipazione a 2 corsi <strong>di</strong> specializzazione in Filologia Germanica presso LUMSA<br />
(Roma) nel 1994 e nel 1995 e a 1 corso <strong>di</strong> specializzazione in Antichità nor<strong>di</strong>che presso<br />
l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Reykjavík nel 1999.<br />
titoli che si evincono dal curriculum:<br />
f) svolgimento <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> esercitazioni <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />
Milano nell’a.a. 1999/2000;<br />
g) svolgimento <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> esercitazioni <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />
Milano nell’a.a. 2000/2001;<br />
Il can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli documentati:<br />
a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Germanistica (Filologia germanica) dell’<strong>Università</strong><br />
<strong>di</strong> Firenze nell’a.a. 1992/1993 e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il<br />
01/10/1997.<br />
titoli che si evincono dal curriculum:<br />
b) partecipazione al congresso internazionale Le paysage dans la littérature mé<strong>di</strong>évale in<br />
qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione: The way of the Varangians to the Greek: the<br />
Scan<strong>di</strong>navian names of the rapids of the Dnepr and the Yngvarssaga);<br />
c) partecipazione come relatrice al convegno internazionale Wentilseo: i Germani sulle<br />
sponde del Mare Nostrum, (Padova 1999) in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione:<br />
Dal Me<strong>di</strong>terraneo alla Scan<strong>di</strong>navia: Totila, Óláfr Tryggvason e Óláfr il Santo).<br />
Il can<strong>di</strong>dato GRION Massimo ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli documentati:<br />
a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Cultura e tra<strong>di</strong>zioni letterarie del mondo germanico<br />
antico e me<strong>di</strong>evale dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Roma Tre e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong><br />
ricerca nel 1999;<br />
b) titolare <strong>di</strong> assegno <strong>di</strong> ricerca post-dottorato per il progetto Or<strong>di</strong>namento categorie del<br />
plurilinguismo (progetto banca-dati) presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne a decorrere dal<br />
settembre 2000;<br />
titoli che si evincono dal curriculum:<br />
c) partecipazione al corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia Germanica presso LUMSA<br />
(Roma) nel 1995;<br />
d) attività <strong>di</strong> spoglio bibliografico nell’ambito del progetto <strong>di</strong> ricerca CNR Banca dati<br />
finalizzata agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Filologia Germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne negli anni 1993-<br />
1995;<br />
e) titolare <strong>di</strong> borsa <strong>di</strong> ricerca finalizzata a costituire una Banca dati con la bibliografia sul<br />
plurilinguismo comparsa in Italia e all’estero desunta da pubblicazioni e repertori<br />
specialistici presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne negli anni 1995-1996.<br />
Il can<strong>di</strong>dato LOMBARDI Maria Cristina ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli documentati:<br />
a) titolare <strong>di</strong> 2 borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Stoccolma nell’a.a.<br />
1984/1985 e presso l’Istituto Italiano <strong>di</strong> Stoccolma nel1986;<br />
b) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia germanica e Nor<strong>di</strong>ca dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />
Firenze nell’a.a. 1997/1998 e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il 21/02/2001.<br />
Il can<strong>di</strong>dato PANZA Massimo ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli documentati:<br />
a) titolare <strong>di</strong> 2 borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Copenaghen nel1995 e<br />
presso l’Arnamagnaensk Institut <strong>di</strong> Copenaghen nel1998;<br />
b) ammissione nell’a.a. 1997/1998 al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia germanica e Nor<strong>di</strong>ca<br />
dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Firenze e frequenza del 4° anno <strong>di</strong> corso;<br />
8
c) ha presentato una relazione a un convegno internazionale (1997) e una comunicazione<br />
a un colloquio internazionale (2000);<br />
d) svolgimento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> sostegno per Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong><br />
<strong>di</strong> Pisa negli a.a. 1999/2000 e 2000/2001;<br />
titoli che si evincono dal curriculum:<br />
e) partecipazione al convegno internazionale della rivista Onomastica e Letteratura nel 1997<br />
in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione: I nomi magici nelle ballate nor<strong>di</strong>che);<br />
f) partecipazione, come relatore, alla giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> Il racconto nel me<strong>di</strong>oevo romanzo<br />
(Bologna 2000) in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione: Lais e Strengleikar);<br />
g) svolgimento <strong>di</strong> 1 lezione tenuta presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Padova il 23/11/2000 (titolo della<br />
lezione: Cavalleria norrena: moda bretone e gusto francese nel Nord).<br />
Il can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia ha presentato i seguenti titoli:<br />
titoli documentati:<br />
a) superamento dell’esame <strong>di</strong> dottorato in Filologia Tedesca presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />
Göttingen l’ 11/01/2001.<br />
titoli che si evincono dal curriculum:<br />
b) titolare <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Ministero <strong>degli</strong> Affari Esteri della Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca<br />
svolta presso l'Archivio Runico <strong>di</strong> Oslo dal 01/02/2000 al 01/03/2000;<br />
c) titolare dell’incarico d’insegnamento <strong>di</strong> Scrittura runica e letteratura germanica religiosa<br />
me<strong>di</strong>evale presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera per il semestre estivo 2001.<br />
Al termine della <strong>di</strong>samina ciascun membro ha provveduto, caso per caso, alla valutazione<br />
della documentazione presentata dai can<strong>di</strong>dati e ha formulato il proprio <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong>. Verificato<br />
che i singoli Membri hanno concluso le fasi attinenti alla formulazione dei giu<strong>di</strong>zi personali,<br />
(Verb. 2, All. 1) la Commissione ha preso atto <strong>di</strong> questi ultimi e li ha uniti al Verbale N. 2<br />
come parte integrante dello stesso. È passata, quin<strong>di</strong>, alla fase successiva riguardante<br />
l’esame la valutazione collegiale dei titoli e delle pubblicazioni presentati da ciascun<br />
can<strong>di</strong>dato. Alle ore 20:30, terminata la fase attinente alla formulazione dei giu<strong>di</strong>zi collegiali,<br />
giu<strong>di</strong>zi che sono stati uniti al Verbale N. 2 come parte integrante dello stesso (Verb. 2, All. 2),<br />
la seduta è stata sciolta e la Commissione unanime ha deciso <strong>di</strong> aggiornare i lavori al giorno<br />
7 novembre 2001 per l’espletamento della prima prova scritta. Nella terza seduta svoltasi il 7<br />
novembre 2001 con inizio alle ore 08:00 presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature<br />
Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong>, la Commissione ha formulato per la<br />
prima prova scritta i seguenti tre temi:<br />
1) Il carme eroico germanico antico. Il can<strong>di</strong>dato giunga a una definizione <strong>di</strong> tale genere<br />
letterario tenendo conto delle fonti <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette.<br />
2) Storia e poesia: il genere encomiastico nelle letterature germaniche antiche. Il can<strong>di</strong>dato,<br />
sulla base dei testi scelti, metta in luce gli elementi <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione germanica e <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />
cristiana.<br />
3) La conversione al cristianesimo: conseguenze culturali sui popoli germanici e ripercussioni<br />
sulle tra<strong>di</strong>zioni letterarie germaniche.<br />
Le tracce formulate sono state chiuse in pieghi suggellati, firmati esteriormente sui lembi <strong>di</strong><br />
chiusura dai componenti della Commissione, e sono state allegate al verbale n. 3 e ne<br />
costituiscono parte integrante. Alle ore 08.50 la Commissione si è trasferita nell’Aula<br />
destinata agli esami e ha constatato la presenza dei seguenti concorrenti dei quali ha<br />
accertato l’identità:<br />
1) BAMPI Massimiliano<br />
2) CIANCI Eleonora<br />
3) DE BONIS Maria Caterina<br />
4) DE ROSA Raffaele<br />
5) DI VENOSA Elena Angela<br />
6) FRANCINI Marusca<br />
7) SPADONI Alessia<br />
Risultavano assenti i seguenti can<strong>di</strong>dati:<br />
1) GRION Massimo<br />
2) LOMBARDI Maria Cristina<br />
9
3) PANZA Massimo<br />
La Commissione ha consegnato a ciascun can<strong>di</strong>dato una busta contenente due fogli<br />
protocollo, timbrati e firmati, e una busta più piccola, contenente un foglio bianco per<br />
l’in<strong>di</strong>cazione delle generalità. Ha fatto inoltre collocare i concorrenti in modo che non<br />
potessero comunicare fra loro. Il Presidente, nell’avvertire i can<strong>di</strong>dati che a loro richiesta<br />
potevano essere consegnati altri fogli, ha dato lettura dell’art. 13 (adempimenti dei<br />
concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte) e 14 (adempimenti dei concorrenti e<br />
della commissione al termine delle prove scritte) del D.P.R. 9/5/1994, n. 487, relativi agli<br />
adempimenti dei concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte. Fatta constatare dai<br />
can<strong>di</strong>dati BAMPI Massimiliano, CIANCI Eleonora e DE BONIS Maria Caterina l’integrità delle<br />
tre buste contenenti i titoli dei temi, il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ha sorteggiato il tema<br />
da svolgere. È risultato estratto il tema: “Il carme eroico germanico antico. Il can<strong>di</strong>dato<br />
giunga a una definizione <strong>di</strong> tale genere letterario tenendo conto delle fonti <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette”<br />
<strong>di</strong> cui al verbale n. 3. A questo punto il Presidente ha aperto le altre buste e ha dato lettura<br />
anche dei temi non sorteggiati <strong>di</strong> cui al Verbale N. 3. La Commissione ha concesso un tempo<br />
massimo <strong>di</strong> 4 (quattro) ore a decorrere dalle ore 09:30. Durante la prova almeno due<br />
Commissari sono stati presenti nella sala d’esame. I can<strong>di</strong>dati hanno consegnato la busta<br />
contenente l’elaborato e la busta piccola con le generalità. Sui lembi della busta esterna è<br />
stata apposta trasversalmente la firma del Presidente della Commissione o <strong>di</strong> chi ne faceva<br />
le veci e l’in<strong>di</strong>cazione della data <strong>di</strong> consegna. Dopo la consegna da parte <strong>di</strong> ciascun<br />
can<strong>di</strong>dato la Commissione ha apposto una linguetta staccabile con un numero identico a<br />
quello che è stato apposto sulla linguetta applicata alla busta contenente l’elaborato relativo<br />
alla seconda prova scritta che si è svolta il giorno 8 novembre 2001. Alle ore 13:30 tutti i<br />
concorrenti avevano espletato la prova. La Commissione ha provveduto infine all’inserimento<br />
delle buste singole in un unico contenitore che è stato chiuso, sigillato e controfirmato da tutti<br />
i Commissari. Il plico è stato preso in consegna dal Segretario. La seduta è stata tolta alle<br />
ore 14:00. Nella quarta seduta svoltasi il giorno 8 novembre 2001 con inizio alle ore 08:00<br />
presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in<br />
<strong>Pavia</strong>, la Commissione ha formulato per la seconda prova i seguenti tre temi:<br />
1) Tho ni uuas lang te thiu.<br />
2) Þata qiþans Iesus usiddja miþ siponjam seinam ufar rinnon.<br />
3) Jah sum gadraus in þaurmuns; jah ufarstigun.<br />
Le tracce appena formulate sono state chiuse in pieghi suggellati, firmati esteriormente sui<br />
lembi <strong>di</strong> chiusura dai componenti della Commissione, e sono state allegate al verbale n. 4 e<br />
ne costituiscono parte integrante. La Commissione si è trasferita alle ore 08:50 nell’Aula<br />
<strong>degli</strong> esami e ha constatato la presenza dei seguenti can<strong>di</strong>dati dei quali ha accertato<br />
l'identità come da verbale n. 3:<br />
1) BAMPI Massimiliano<br />
2) CIANCI Eleonora<br />
3) DE BONIS Maria Caterina<br />
4) DE ROSA Raffaele<br />
5) FRANCINI Marusca<br />
6) SPADONI Alessia<br />
Risultavano assenti i seguenti can<strong>di</strong>dati:<br />
1) DI VENOSA Elena Angela<br />
2) GRION Massimo<br />
3) LOMBARDI Maria Cristina<br />
4) PANZA Massimo<br />
La Commissione ha consegnato a ciascun can<strong>di</strong>dato una busta contenente due fogli<br />
protocollo, timbrati e firmati, e una busta più piccola, contenente un foglio bianco per<br />
l’in<strong>di</strong>cazione delle generalità. Ha fatto inoltre collocare i concorrenti in modo che non<br />
potessero comunicare fra loro. Il Presidente, nell’avvertire i can<strong>di</strong>dati che a loro richiesta<br />
potevano essere consegnati altri fogli, ha dato lettura dell’art. 13 (adempimenti dei<br />
concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte) e 14 (adempimenti dei concorrenti e<br />
della commissione al termine delle prove scritte) del D.P.R. 9/5/1994, n. 487, relativi agli<br />
10
adempimenti dei concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte. Fatta constatare dai<br />
can<strong>di</strong>dati DE BONIS Maria Caterina, DE ROSA Raffaele e FRANCINI Marusca l’integrità<br />
delle tre buste contenenti i titoli dei temi, il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ha sorteggiato il<br />
tema da svolgere. È risultato estratto il tema: “Tho ni uuas lang te thiu.” <strong>di</strong> cui al Verbale N.4.<br />
A questo punto il Presidente ha dato lettura anche dei temi non sorteggiati <strong>di</strong> cui al Verbale<br />
N. 4. La Commissione ha concesso un tempo massimo <strong>di</strong> 4 (quattro) ore a decorre dalle ore<br />
09:35 per lo svolgimento della seconda prova. Durante la prova almeno due Commissari<br />
sono stati presenti nella sala d’esame. I can<strong>di</strong>dati hanno consegnato la busta contenente<br />
l’elaborato e la busta piccola con le generalità. Sui lembi della busta esterna è stata apposta<br />
trasversalmente la firma del Presidente della Commissione o <strong>di</strong> chi ne ha fatto le veci e<br />
l’in<strong>di</strong>cazione della data <strong>di</strong> consegna. Dopo la consegna da parte <strong>di</strong> ciascun can<strong>di</strong>dato la<br />
Commissione ha apposto una linguetta staccabile con un numero identico a quello che è<br />
stato apposto sulla linguetta applicata alla busta contenente l’elaborato relativo alla prima<br />
prova scritta che si è svolta il giorno 7 novembre 2001. Alle ore 13:35 tutti i concorrenti<br />
avevano espletato la seconda prova. La Commissione ha provveduto infine all’inserimento<br />
delle buste singole in un unico contenitore che è stato chiuso, sigillato e controfirmato da tutti<br />
i Commissari. Il plico è stato preso in consegna dal Segretario. La Commissione si è<br />
riconvocata per le ore 14:00 per l’asportazione delle linguette e la riunione delle buste. I<br />
concorrenti sono stati preventivamente avvertiti affinché all’operazione assistesse una loro<br />
rappresentanza, costituita in numero non superiore a 10. La seduta è stata tolta alle ore<br />
13:50. Nella quinta seduta svoltasi il giorno 8 novembre 2001 con inizio alle ore 14:00 presso<br />
il Dipartimento <strong>di</strong>, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong> la Commissione ha provveduto<br />
all’asportazione delle linguette e alla raccolta in un’unica busta anonima <strong>degli</strong> elaborati<br />
contrassegnati con lo stesso numero. All’operazione hanno assistito i can<strong>di</strong>dati BAMPI<br />
Massimiliano e CIANCI Eleonora che hanno partecipato alle prove scritte. Le nuove buste<br />
sono state opportunamente rimescolate alla presenza dei suddetti che, terminate le<br />
operazioni, hanno lasciato l’Aula. La seduta è stata tolta alle ore 14:30. Nella sesta seduta<br />
svoltasi il giorno 8 novembre 2001 alle ore 15:30 presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e<br />
Letterature Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong> si è riunita la Commissione<br />
per procedere alla valutazione <strong>degli</strong> elaborati scritti. La Commissione ha siglato le buste<br />
contenenti gli elaborati con lettera alfabetica, dalla A alla F. Le corrispondenti lettere<br />
dell’alfabeto sono state poi trascritte sulle 2 buste interne, sui fogli <strong>degli</strong> elaborati e sulle<br />
buste sigillate contenenti le generalità del can<strong>di</strong>dato, avendo cura <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere con<br />
l’esponente 1 e 2 le buste relative alla prima e alla seconda prova. Esaminati gli elaborati<br />
ogni commissario ha formulato per ognuno <strong>di</strong> essi un <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale (Verb 6, All.1)<br />
allegato in copia al Verbale N. 6 e ne costituiscono parte integrante. La Commissione<br />
unanimemente ha deciso <strong>di</strong> aggiornare i lavori al giorno 9 novembre 2001 alle ore 08:30 per<br />
procedere all’esame e alla valutazione collegiale <strong>degli</strong> elaborati. Il giorno 9 novembre alle ore<br />
08:30, presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere Moderne, via Strada Nuova<br />
106/C in <strong>Pavia</strong>, si è riunita la Commissione per procedere all’esame e alla valutazione<br />
collegiale <strong>degli</strong> elaborati. I testi <strong>di</strong> entrambe le prove nonché i relativi giu<strong>di</strong>zi collegiali sono<br />
allegati in copia al Verbale N. 7 e ne costituiscono parte integrante (Verb. 7, All. 1).Terminate<br />
tali operazioni sono state aperte le buste contenenti i nomi dei can<strong>di</strong>dati che sono stati quin<strong>di</strong><br />
abbinati agli elaborati ed ai relativi giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali e collegiali:<br />
Busta contrassegnata con A: Can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina<br />
Busta contrassegnata con B: Can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele<br />
Busta contrassegnata con C: Can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca<br />
Busta contrassegnata con D: Can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora<br />
Busta contrassegnata con E: Can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia<br />
Busta contrassegnata con F: Can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano<br />
La Commissione unanime ha deciso <strong>di</strong> aggiornare i lavori al giorno 12 novembre 2001. per<br />
l’espletamento della prova orale. La seduta è stata tolta alle ore 21:00. Nell’ottava seduta<br />
svoltasi il giorno 12 novembre alle ore 12:30 presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature<br />
Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong> si è riunita la Commissione per<br />
l’espletamento della prova orale. Sulla scorta dei criteri stabiliti dalla Commissione nella<br />
11
seduta preliminare, sono stati determinati, imme<strong>di</strong>atamente prima dell’inizio della prova<br />
orale, i quesiti da porre ai can<strong>di</strong>dati, previa estrazione a sorte, relativamente agli aspetti<br />
generali e specifici del settore scientifico <strong>di</strong>sciplinare, nonché la <strong>di</strong>scussione delle prove<br />
scritte e <strong>degli</strong> eventuali titoli e la traduzione <strong>di</strong> due brani per accertare la conoscenza delle<br />
lingue inglese e tedesca. A tal fine la Commissione ha pre<strong>di</strong>sposto n. 3 (tre) quesiti per<br />
ciascun can<strong>di</strong>dato. Tali quesiti sono stati inseriti in buste sigillate e firmate sui lembi <strong>di</strong><br />
chiusura dai commissari. Successivamente la Commissione ha provveduto all’appello dei<br />
can<strong>di</strong>dati, in seduta pubblica. Erano presenti i seguenti can<strong>di</strong>dati dei quali è stata accertata<br />
l’identità personale come da Verbale N. 3.<br />
1) BAMPI Massimiliano<br />
2) CIANCI Eleonora<br />
3) DE BONIS Maria Caterina<br />
4) FRANCINI Marusca<br />
5) SPADONI Alessia<br />
Risultavano assenti i seguenti can<strong>di</strong>dati:<br />
1) DE ROSA Raffaele<br />
2) DI VENOSA Elena Angela<br />
3) GRION Massimo<br />
4) LOMBARDI Maria Cristina<br />
5) PANZA Massimo<br />
Alle ore 13:00 hanno avuto inizio le prove orali in seduta pubblica. I can<strong>di</strong>dati sono stati<br />
chiamati a sostenere la prova in or<strong>di</strong>ne alfabetico.<br />
Il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano estrae la busta contenente i seguenti quesiti:<br />
1) La “creazione del mondo” nelle letterature germaniche antiche;<br />
2) La produzione panegirica inglese antica;<br />
3) Teorie recenti sulla mutazione consonantica germanica.<br />
Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ogni commissario ha formulato il<br />
<strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte integrante<br />
(Verb. 8, All. 1).<br />
Il can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora ha estratto la busta contenente i seguenti quesiti:<br />
1) Il ruolo <strong>di</strong> Wulfstan all’interno della letteratura inglese antica;<br />
2) La metafonia palatale: origine, cause e <strong>di</strong>ffusione delle isoglosse;<br />
3) Teorie sull’origine della scrittura runica.<br />
Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora ogni commissario ha formulato il<br />
<strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte integrante<br />
(Verb. 8, All. 1).<br />
Il can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina ha estratto la busta contenente i seguenti quesiti:<br />
1) La ricezione della Genesi nelle letterature germaniche antiche;<br />
2) Le fornaldarsoegur: testi principali, temi, stilemi;<br />
3) Isoglosse ingevoni.<br />
Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato DE BONIS MARIA CATERINA ogni commissario ha<br />
formulato il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte<br />
integrante (Verb. 8, All. 1).<br />
Il can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca ha estratto la busta contenente i seguenti quesiti:<br />
1) La produzione manoscritta in lingua gotica: testimoni, perio<strong>di</strong>zzazione, luoghi <strong>di</strong><br />
produzione, utilizzazione;<br />
2) Le elegie anglosassoni: definizione del genere, temi e aspeti stilistico-formali;<br />
3) Origine dei germanismi dell’italiano e dei <strong>di</strong>aletti italiani.<br />
Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca ogni commissario ha formulato il<br />
<strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte integrante<br />
(Verb. 8, All. 1).<br />
Il can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia ha estratto la busta contenente i seguenti quesiti:<br />
1) Teorie relative alla ricostruzione del germanico e ai rapporti tra le lingue germaniche;<br />
2) L’evangelizzazione della Germania: le tracce testuali in volgare e le strategie culturali;<br />
12
3) Il sassone antico: testimonianze scritte e <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> giungere ad una descrizione<br />
unitaria.<br />
Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia ogni commissario ha formulato il<br />
<strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte integrante<br />
(Verb. 8, All. 1).<br />
Al termine della prova orale <strong>di</strong> tutti i can<strong>di</strong>dati, la Commissione ha formulato il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong><br />
collegiale su ogni can<strong>di</strong>dato. Tali giu<strong>di</strong>zi sono stati allegati al verbale n. 8 e ne costituiscono<br />
parte integrante (Verb. 8, All. 2). Conclusi i lavori, la Commissione ha provveduto, sulla base<br />
<strong>di</strong> tutti i giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali e collegiali espressi, alla valutazione comparativa dei can<strong>di</strong>dati<br />
esprimendo i seguenti giu<strong>di</strong>zi complessivi finali:<br />
CANDIDATO: BAMPI Massimiliano<br />
(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />
Il can<strong>di</strong>dato presenta un titolo (frequenza al I anno <strong>di</strong> dottorato) e nessuna pubblicazione.<br />
Nelle prove scritte <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza delle fonti <strong>di</strong>rette relative al genere del<br />
carme eroico germanico e delle sue principali caratteristiche. L'analisi è condotta in modo<br />
critico e articolato, ma le fonti in<strong>di</strong>rette non sono state oggetto <strong>di</strong> sufficiente indagine. Nella<br />
seconda prova le traduzioni risultano corrette e il commento linguistico si incentra soprattutto<br />
sugli aspetti morfologici. Nella prova orale il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza dei<br />
testi nor<strong>di</strong>ci e della letteratura alto-tedesca antica, mentre è incerto sulla poesia panegirica<br />
anglosassone. Le nozioni <strong>di</strong> linguistica sono a livello manualistico. Il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> sulla<br />
conoscenza della lingua inglese e tedesca è positivo.<br />
Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona preparazione relativamente alla<br />
letteratura nor<strong>di</strong>ca ed è in grado <strong>di</strong> tradurre e commentare in modo appropriato testi<br />
germanici antichi; si rilevano delle lacune riguardo alla letteratura anglosassone e alla<br />
linguistica germanica.<br />
CANDIDATO: CIANCI Eleonora<br />
(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />
Il can<strong>di</strong>dato presenta alcuni titoli (frequenza al II anno <strong>di</strong> dottorato, attività <strong>di</strong>dattica per corsi<br />
<strong>di</strong> recupero, titolo <strong>di</strong> cultore della materia, frequenza a due corsi <strong>di</strong> specializzazione) e una<br />
pubblicazione, che tratta aspetti della glossografia tedesca me<strong>di</strong>evale (lessico me<strong>di</strong>coscientifico).<br />
Nelle prove scritte risultano incertezze nella classificazione <strong>di</strong> opere e temi<br />
relativi al genere del carme eroico germanico; meglio strutturata è invece la trattazione <strong>degli</strong><br />
aspetti stilistico-formali. Le traduzioni dei brani non sono sempre corrette e il commento<br />
linguistico non è esente da errori. Nella prova orale il can<strong>di</strong>dato mostra <strong>di</strong> non conoscere<br />
l'opera <strong>di</strong> Wulfstan e <strong>di</strong> possedere conoscenze manualistiche sia <strong>di</strong> linguistica che <strong>di</strong><br />
runologia. Il can<strong>di</strong>dato mette in evidenza l’impostazione dell’unica pubblicazione presentata.<br />
Il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> sulla conoscenza della lingua inglese e tedesca è positivo.<br />
Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una preparazione lacunosa relativamente alla<br />
letteratura anglosassone, mentre per altri ambiti, sia letterari che linguistici, si rilevano<br />
conoscenze <strong>di</strong> tipo manualistico e conseguentemente non approfon<strong>di</strong>te e prive <strong>di</strong> riferimenti<br />
alla critica.<br />
CANDIDATO: DE BONIS Maria Caterina<br />
(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />
Il can<strong>di</strong>dato presenta alcuni titoli (titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca, frequenza a un corso <strong>di</strong><br />
specializzazione, due relazioni a convegni) e nessuna pubblicazione. Nelle prove scritte la<br />
trattazione <strong>di</strong> opere e caratteristiche del genere carme eroico risulta poco organica e priva <strong>di</strong><br />
riferimenti alla critica; le fonti in<strong>di</strong>rette sono oggetto <strong>di</strong> un’indagine superficiale. Le traduzioni<br />
dei brani sono corrette, il commento sufficiente, anche se compaiono alcune inesattezze.<br />
Nella prova orale il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza della letteratura<br />
anglosassone, mentre non fornisce informazioni sulle fornaldarsögur; lacunose risultano le<br />
nozioni <strong>di</strong> linguistica germanica. Il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> sulla conoscenza della lingua inglese e tedesca è<br />
positivo.<br />
Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona preparazione limitatamente alla<br />
letteratura anglosassone, per altri ambiti si rilevano lacune. L’esposizione è caratterizzata<br />
dall’assenza <strong>di</strong> collegamenti e riferimenti alla critica.<br />
13
CANDIDATO: FRANCINI Marusca<br />
(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />
Il can<strong>di</strong>dato presenta alcuni titoli (titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca, presentazione <strong>di</strong> due relazioni a<br />
congressi internazionali) e quattro pubblicazioni (due traduzioni e due saggi). Nelle prove<br />
scritte la trattazione dell'elaborato è organizzata con ampiezza <strong>di</strong> dati, organicità<br />
dell'esposizione e completezza sia per le fonti <strong>di</strong>rette che in<strong>di</strong>rette. La trattazione è condotta<br />
anche sulla base <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> critici e affronta problematiche relative al genere con <strong>di</strong>scussioni<br />
che rivelano con tutta evidenza solide basi metodologiche. La conoscenza <strong>di</strong> opere letterarie<br />
e <strong>di</strong> documenti si estende a numerose tra<strong>di</strong>zioni germaniche. Con minore ampiezza sono<br />
trattati gli aspetti stilistico-formali dei carmi eroici. La traduzione del brano norreno risulta<br />
corretta e corredata <strong>di</strong> ampio commento filologico; la traduzione dal gotico è sì più letterale,<br />
ma il commento sia linguistico che filologico risulta estremamente accurato ed esaustivo.<br />
Nella prova orale il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> possedere un’ottima competenza specialistica della<br />
tra<strong>di</strong>zione manoscritta gotica ed una sicura conoscenza <strong>degli</strong> orientamenti più recenti della<br />
critica. Anche nell’ambito della letteratura anglosassone e dei germanismi della lingua<br />
italiana emerge una competenza critica ampia e approfon<strong>di</strong>ta Nella <strong>di</strong>scussione dei titoli<br />
vengono posti nel giusto risalto sia gli aspetti della toponomastica nor<strong>di</strong>ca, oggetto <strong>di</strong> uno dei<br />
saggi, sia i criteri adottati nella traduzione della saga.<br />
Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> possedere una preparazione decisamente buona<br />
e <strong>di</strong> avere raggiunto un’apprezzabile maturità scientifica.<br />
CANDIDATO: SPADONI Alessia<br />
(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />
Il can<strong>di</strong>dato presenta alcuni titoli (tesi <strong>di</strong> dottorato in Filologia tedesca, attività <strong>di</strong>dattica a<br />
Monaco <strong>di</strong> Baviera, una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o all'estero per ricerca) e due pubblicazioni. La<br />
monografia tratta i runica manuscripta in più aree germaniche con buona impostazione del<br />
metodo scientifico, ampiezza <strong>di</strong> apparato critico e giunge così ad offrire apporti originali ai<br />
temi della ricerca. Le prove scritte evidenziano una chiara visione delle testimonianze<br />
letterarie e delle caratteristiche del carme eroico germanico e privilegiano le fonti <strong>di</strong>rette; <strong>di</strong><br />
queste ultime si citano gli opportuni riman<strong>di</strong> alla critica. Non adeguata trattazione ricevono<br />
invece gli aspetti stilistico-formali del carme eroico. Dalle traduzioni si evince una buona<br />
conoscenza dell'anglosassone e qualche incertezza per l'antico nor<strong>di</strong>co; il commento è<br />
sintetico, ma corretto. La prova orale evidenzia un’apprezzabile conoscenza <strong>degli</strong> aspetti<br />
storico-culturali e delle opere letterarie maggiori ma pone in luce anche qualche incertezza<br />
sulla conoscenza delle opere minori. Le nozioni <strong>di</strong> linguistica germanica sono senz’altro<br />
buone e tali da permettere collegamenti anche con argomenti oggetto <strong>di</strong> ricerca del<br />
can<strong>di</strong>dato. La <strong>di</strong>scussione dei titoli è condotta in modo brillante e mette in risalto i risultati<br />
scientifici conseguiti nelle pubblicazioni presentate: la commissione esprime a tal proposito<br />
apprezzamento. Il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> sulla conoscenza della lingua inglese e tedesca è positivo.<br />
Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona padronanza relativamente al proprio<br />
campo <strong>di</strong> specializzazione; negli altri ambiti della <strong>di</strong>sciplina, il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> avere<br />
buone conoscenze che necessitano tuttavia <strong>di</strong> ulteriori approfon<strong>di</strong>menti.<br />
Al termine, la Commissione, dopo ponderata valutazione comparativa, sulla base dei giu<strong>di</strong>zi<br />
complessivi relativi a ciascun can<strong>di</strong>dato, all’unanimità ha in<strong>di</strong>cato il CANDIDATO FRANCINI<br />
Marusca VINCITORE della procedura <strong>di</strong> valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 1<br />
posto <strong>di</strong> Ricercatore universitario per il settore scientifico <strong>di</strong>sciplinare L20/A (Filologia<br />
germanica) Facoltà’ <strong>di</strong> Lettere e Filosofia indetta con D.R. n. 91/conc. del 20/03/01 il cui<br />
avviso è stato pubblicato sulla G.U. n. 30 del 13/04/01. La seduta è stata tolta alle ore .21:00.<br />
La Commissione con la presente relazione finale <strong>di</strong>chiara conclusi i lavori e raccoglie tutti gli<br />
atti concorsuali in un plico che viene chiuso e sigillato con l’apposizione delle firme <strong>di</strong> tutti i<br />
commissari sui lembi <strong>di</strong> chiusura. Il plico, contenente duplice copia dei verbali delle singole<br />
riunioni, dei quali costituiscono parte integrante i giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali e collegiali espressi su<br />
ciascun can<strong>di</strong>dato e duplice copia della relazione finale dei lavori svolti nonché un floppy <strong>di</strong>sk<br />
contenente gli atti stessi, viene consegnato dal Presidente al Responsabile del proce<strong>di</strong>mento<br />
il quale invierà al Ministero dell’<strong>Università</strong> e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, per la<br />
pubblicazione sul “Bollettino Ufficiale”, la relazione riassuntiva dei lavori con annessi i giu<strong>di</strong>zi<br />
14
in<strong>di</strong>viduali e collegiali. Tali atti saranno resi pubblici anche per via telematica. La seduta è<br />
tolta alle ore 18:00<br />
Il presente verbale viene redatto, letto e sottoscritto seduta stante.<br />
<strong>Pavia</strong>, 13 novembre 2001<br />
LA COMMISSIONE<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE<br />
Prof. Giulio SIMONE<br />
Dott. Alessandro ZIRONI<br />
VERBALE N. 2, Allegato 1: Giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali<br />
1. Can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE:Le pubblicazioni non rispondono a quanto previsto all’art. 5 del<br />
bando <strong>di</strong> cui a questa comparazione comparativa. Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il primo<br />
anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca come si evince unicamente dal curriculum.<br />
Prof. Giulio SIMONE: Le pubblicazioni non rispondono a quanto previsto all’art. 5 del bando<br />
<strong>di</strong> cui a questa comparazione comparativa. Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il primo anno del<br />
dottorato <strong>di</strong> ricerca come si evince unicamente dal curriculum.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Le pubblicazioni del can<strong>di</strong>dato non rispondono a quanto previsto<br />
all’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa comparazione comparativa. Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando<br />
il primo anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca come si evince unicamente dal curriculum.<br />
2. Can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il secondo anno del dottorato <strong>di</strong><br />
ricerca, ha tenuto corsi <strong>di</strong> recupero e ha frequentato due corsi <strong>di</strong> specializzazione. Presenta<br />
inoltre il titolo <strong>di</strong> cultore della materia (Filologia germanica), come si evince unicamente dal<br />
curriculum. Presenta uno stu<strong>di</strong>o sull’opera Causae et curae <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong> Bingen, in cui<br />
analizza le glosse tedesche ivi contenute ed aspetti del lessico me<strong>di</strong>co-scientifico.<br />
Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha frequentato per un anno il dottorato <strong>di</strong> ricerca, due<br />
corsi <strong>di</strong> specializzazione e ha svolto <strong>di</strong>dattica integrativa; dal 1999 è cultore della materia<br />
(Filologia germanica), come si evince unicamente dal curriculum. Nell’unica pubblicazione<br />
(sul lessico alto-tedesco me<strong>di</strong>o) il can<strong>di</strong>dato evidenzia alcuni aspetti della glossografia<br />
me<strong>di</strong>evale.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il secondo anno <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong><br />
ricerca in Filologia e Linguistica Germanica ed ha partecipato a corsi specialistici in Filologia<br />
germanica. Documenta attività <strong>di</strong>dattica nell’ambito della Filologia germanica. Come si<br />
evince unicamente dal curriculum, il can<strong>di</strong>dato è cultore della materia (Filologia germanica)<br />
dal 1999. Presenta un’unica pubblicazione su un argomento <strong>di</strong> glossografia alto-tedesca<br />
me<strong>di</strong>a in ambito me<strong>di</strong>co-scientifico.<br />
3. Can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi <strong>di</strong> dottorato e ha conseguito il<br />
titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Come si evince unicamente dal curriculum, ha partecipato a un<br />
corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia germanica e ha presentato due relazioni a convegni.<br />
Non presenta pubblicazioni.<br />
Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Come si evince<br />
unicamente dal curriculum, ha partecipato a un corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia<br />
germanica e ha presentato due relazioni a convegni. Non presenta pubblicazioni.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Come si<br />
evince unicamente dal curriculum, ha partecipato a un corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia<br />
germanica e ha presentato due relazioni a convegni. Non presenta pubblicazioni.<br />
4. Can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele<br />
15
Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi <strong>di</strong> dottorato e ha conseguito il<br />
titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha tenuto un corso integrativo all’insegnamento <strong>di</strong> Filologia<br />
germanica. La produzione scientifica si incentra sullo stu<strong>di</strong>o del lessico alemanno <strong>di</strong> testi<br />
giuri<strong>di</strong>ci oltre che sulla tra<strong>di</strong>zione manoscritta della Lex Alamannorum. I due volumi<br />
pubblicati, che presentano i risultati della tesi <strong>di</strong> dottorato, mostrano una solida preparazione<br />
linguistica, una ricerca ampia e puntuale che mira a stabilire sulla base del lessico i rapporti<br />
tra i numerosi manoscritti che tramandano la Lex Alamannorum. Si è inoltre occupato del<br />
<strong>di</strong>aletto cimbro del Cansiglio: si tratta <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>di</strong>alettologia germanica in cui si<br />
considerano i rapporti <strong>di</strong> questa parlata con altri <strong>di</strong>aletti cimbri e con i <strong>di</strong>aletti circostanti.<br />
Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha superato con successo l’esame finale <strong>di</strong> dottorato e ha<br />
svolto <strong>di</strong>dattica integrativa Le due pubblicazioni sulla Lex Alamannorum <strong>di</strong>mostrano una<br />
salda competenza scientifica nell’ambito della lingua alto-tedesca antica e delle questioni<br />
attinenti al <strong>di</strong>ritto germanico. Il saggio sul cimbro del Cansiglio ben pone in risalto i tratti<br />
arcaici, <strong>di</strong> origine germanica, presenti nell’area alloglotta italiana.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Germanistica presso<br />
l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Zurigo. Documenta attività <strong>di</strong>dattica in Filologia Germanica. Presenta due<br />
monografie sulla Lex Alamannorum in cui analizza lo stemma co<strong>di</strong>cum della lex oltre ad<br />
affrontare con sicurezza metodologica gli aspetti linguistico-lessicali germanici emergenti dal<br />
testo in esame. Presenta anche un articolo sul <strong>di</strong>aletto cimbro.<br />
5. Can<strong>di</strong>dato DI VENOSA Elena Angela<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato e ha conseguito il<br />
titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha tenuto un ciclo <strong>di</strong> esercitazioni <strong>di</strong> Filologia germanica (a.a.<br />
1998/1999) e ha seguito tre corsi <strong>di</strong> specializzazione. Ha presentato una relazione a un<br />
Seminario tenutosi all’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena. Attualmente è titolare <strong>di</strong> assegno <strong>di</strong> ricerca per<br />
Filologia germanica. Come si evince unicamente dal curriculum, ha tenuto due cicli <strong>di</strong><br />
esercitazione <strong>di</strong> Filologia germanica negli a.a. 1999/2000 e 2000/2001 e ha presentato una<br />
relazione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena nell’anno 2000. Le recensioni riguardano stu<strong>di</strong> che<br />
trattano alcuni aspetti e tematiche della cultura me<strong>di</strong>evale non completamente pertinenti gli<br />
ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20A.<br />
Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha svolto<br />
<strong>di</strong>dattica integrativa nell’a.a. 1998/19999. Ha partecipato a tre corsi <strong>di</strong> specializzazione in<br />
Filologia germanica e antichità nor<strong>di</strong>che. Come si evince unicamente dal curriculum, ha<br />
tenuto due cicli <strong>di</strong> esercitazione <strong>di</strong> Filologia germanica negli a.a. 1999/2000 e 2000/2001 e<br />
ha presentato una relazione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena nell’anno 2000. Le quattro<br />
recensioni hanno per oggetto lavori che trattano questioni <strong>di</strong> ambiti relativi al Me<strong>di</strong>oevo non<br />
sempre del tutto pertinenti con il settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare in oggetto.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Germanistica<br />
(Filologia germanica) ed è titolare <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> Filologia germanica presso<br />
l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Milano. Come si evince unicamente dal curriculum, ha tenuto due cicli <strong>di</strong><br />
esercitazione <strong>di</strong> Filologia germanica negli a.a. 1999/2000 e 2000/2001 e ha presentato una<br />
relazione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena nell’anno 2000. Le pubblicazioni si limitano a quattro<br />
recensioni ad opere che, seppur <strong>di</strong> argomento me<strong>di</strong>evistico, non ricadono a pieno nell’ambito<br />
<strong>di</strong>sciplinare della Filologia germanica.<br />
6. Can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato e ha conseguito il<br />
titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha tradotto due capitoli dell’opera <strong>di</strong> Sassone Grammatico.<br />
Presenta la traduzione con introduzione e note della Saga <strong>di</strong> Bjorn e due articoli. L’articolo<br />
“Dal Me<strong>di</strong>terraneo alla Scan<strong>di</strong>navia” presenta l’interpretazione <strong>di</strong> un episo<strong>di</strong>o relativo a due<br />
re scan<strong>di</strong>navi che avrebbe come modello la figura <strong>di</strong> Totila nei Dialogi <strong>di</strong> Gregorio Magno.<br />
L’articolo “The way of the Varangias to the Greeks: the Scan<strong>di</strong>navian names of the rapids of<br />
the Dnepr and the Yngvarssaga” tratta dei nomi delle rapide del Dnepr presenti nella<br />
Yngvarssaga: l’autore ricostruisce l’uso e la <strong>di</strong>ffusione al nord <strong>di</strong> questi nomi.<br />
16
Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Come si evince<br />
unicamente dal curriculum, ha partecipato come relatrice a due congressi internazionali.; le<br />
quattro pubblicazioni evidenziano la particolare attenzione rivolta all’area scan<strong>di</strong>nava.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Germanistica<br />
(Filologia germanica). Le pubblicazioni presentate si concentrano su temi relativi al mondo<br />
antico nor<strong>di</strong>co che spaziano dalla traduzione <strong>di</strong> una saga (con breve introduzione) a due<br />
lavori in cui emergono indagini onomastiche e le problematiche relative alla ricezione dei<br />
Dialogi <strong>di</strong> Gregorio Magno in area nor<strong>di</strong>ca. Presenta infine la traduzione <strong>di</strong> due libri dei Gesta<br />
Danorum <strong>di</strong> Saxo Grammaticus.<br />
7. Can<strong>di</strong>dato GRION Massimo<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato <strong>di</strong> ricerca e ha<br />
conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. È titolare <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> ricerca post-dottorato.<br />
Come si evince unicamente dal curriculum, ha frequentato un corso <strong>di</strong> specializzazione in<br />
Filologia germanica, ha collaborato a un progetto <strong>di</strong> ricerca CNR (spoglio bibliografico) è<br />
stato ed è titolare <strong>di</strong> un assegno per una borsa <strong>di</strong> ricerca finalizzata alla costituzione <strong>di</strong> una<br />
banca dati bibliografica. Non presenta pubblicazioni.<br />
Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca e ha goduto <strong>di</strong><br />
un assegno <strong>di</strong> ricerca Come si evince unicamente dal curriculum, ha frequentato un corso <strong>di</strong><br />
specializzazione in Filologia germanica e ha collaborato a un progetto <strong>di</strong> ricerca CNR<br />
(spoglio bibliografico) è stato ed è titolare <strong>di</strong> un assegno per una borsa <strong>di</strong> ricerca finalizzata<br />
alla costituzione <strong>di</strong> una banca dati bibliografica. Non presenta pubblicazioni.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Cultura e tra<strong>di</strong>zioni<br />
letterarie del mondo germanico antico e documenta un assegno <strong>di</strong> ricerca sulla creazione <strong>di</strong><br />
una banca dati sul plurilinguismo. Come si evince unicamente dal curriculum, ha frequentato<br />
un corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia germanica e ha collaborato a un progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
CNR (spoglio bibliografico) è stato ed è titolare <strong>di</strong> un assegno per una borsa <strong>di</strong> ricerca<br />
finalizzata alla costituzione <strong>di</strong> una banca dati bibliografica. Non presenta pubblicazioni.<br />
8. Can<strong>di</strong>dato LOMBARDI Maria Cristina<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato <strong>di</strong> ricerca in<br />
Filologia germanica e nor<strong>di</strong>ca e ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha usufruito <strong>di</strong><br />
due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca. Ha curato la traduzione, con introduzione e note, della Saga<br />
<strong>di</strong> Hrafnkell. Le pubblicazioni elencate ai punti c), d), f), g), i), j) k), l), m), o), p), q), r), s), t),<br />
w), x), y), z), aa), bb), cc), ff), gg) del Verbale N. 2 esulano dagli ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore<br />
scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20A.<br />
Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha goduto <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca ed ha<br />
conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. La traduzione e la cura <strong>di</strong> La saga <strong>di</strong> Hrafnkell<br />
<strong>di</strong>mostrano una conoscenza molto buona della tra<strong>di</strong>zione scan<strong>di</strong>nava me<strong>di</strong>evale. Le<br />
pubblicazioni elencate ai punti c), d), f), g), i), j) k), l), m), o), p), q), r), s), t), w), x), y), z), aa),<br />
bb), cc), ff), gg) del Verbale N. 2 esulano dagli ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore scientifico<strong>di</strong>sciplinare<br />
L20A.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Filologia germanica<br />
e nor<strong>di</strong>ca. Documenta due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerche compiute in Svezia. Presenta, come<br />
pubblicazioni, la traduzione <strong>di</strong> una saga <strong>di</strong> cui si apprezza la scorrevolezza della resa in<br />
italiano. Le pubblicazioni elencate ai punti c), d), f), g), i), j) k), l), m), o), p), q), r), s), t), w), x),<br />
y), z), aa), bb), cc), ff), gg) del Verbale N. 2 esulano dagli ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore<br />
scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20A.<br />
9. Can<strong>di</strong>dato PANZA Massimo<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato <strong>di</strong> ricerca per<br />
quattro anni. Ha usufruito <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca, ha partecipato a due convegni<br />
internazionali presentando delle relazioni. Ha svolto attività <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> sostegno per Filologia<br />
germanica. Il volume Ballate magiche svedesi affronta lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> queste ballate con un<br />
interesse più antropologico che filologico, nell’intento <strong>di</strong> ricostruire credenze e riti del mondo<br />
17
magico primitivo. L’apparato critico è ampio, ma avrebbe potuto essere più considerato lo<br />
sviluppo del genere alla luce dei testi analizzati. I tre articoli pubblicati trattano argomenti<br />
specifici relativi alle ballate magiche: dallo stu<strong>di</strong>o dei nomi magici alle figure assimilabili al<br />
lupo che si riscontrano in riti <strong>di</strong> iniziazione e infine l’analisi <strong>di</strong> una ballata con la<br />
riconsiderazione dell’etimo <strong>di</strong> un toponimo.<br />
Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha usufruito <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca, ha<br />
frequentato per tre anni un dottorato, ha partecipato come relatore a un convegno<br />
internazionale nel 1997 e a una giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> nell’anno 2000, ha svolto attività <strong>di</strong>dattica<br />
integrativa negli a.a. 1999-2001 e ha tenuto una lezione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Padova<br />
nell’anno 2000. La pubblicazione sulle ballate magiche svedesi e i saggi cronologicamente<br />
precedenti sono prova della buona conoscenza della tra<strong>di</strong>zione scan<strong>di</strong>nava.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Sta frequentando il IV anno <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia<br />
germanica e nor<strong>di</strong>ca. Ha usufruito <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o conferite da enti danesi. Documenta<br />
attività <strong>di</strong>dattica per l’anno accademico 1999-2000, oltre alla partecipazione come relatore a<br />
convegni e giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Le pubblicazioni del can<strong>di</strong>dato si concentrano nell’ambito della<br />
cultura nor<strong>di</strong>ca antica con ricerche che si tengono ancorate ai testi oggetto dei lavori (per lo<br />
più ballate svedesi) analizzati talvolta con considerazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne linguistico-etimologico.<br />
10. Can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia<br />
Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato e ha superato<br />
l’esame <strong>di</strong> dottorato. Come si evince unicamente dal curriculum, il can<strong>di</strong>dato ha usufruito <strong>di</strong><br />
una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Ministero <strong>degli</strong> Esteri della Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca e ha svolto<br />
un incarico <strong>di</strong> insegnamento presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera. La pubblicazione sui<br />
Runenge<strong>di</strong>chte presenta un’ampia ricerca in ambito runologico con riferimento ai runica<br />
manuscripta. Il lavoro è puntuale nell’analisi dei testi, ben sostenuto dall’apparato critico e<br />
giunge anche a nuove proposte interpretative. Die jüngere Fassung des isl. Runenge<strong>di</strong>chtes<br />
und <strong>di</strong>e Tra<strong>di</strong>tion der Runennamenumschreibungen ritorna sulla tra<strong>di</strong>zione islandese più<br />
recente dei Runenge<strong>di</strong>chte e offre <strong>degli</strong> approfon<strong>di</strong>menti su argomenti già presentati nella<br />
tesi <strong>di</strong> dottorato.<br />
Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha superato l’esame <strong>di</strong> dottorato in Filologia tedesca.<br />
Come si evince unicamente dal curriculum, il can<strong>di</strong>dato ha usufruito <strong>di</strong> una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
del Ministero <strong>degli</strong> Esteri della Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca e ha svolto un incarico <strong>di</strong><br />
insegnamento presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera. Le due pubblicazioni indagano<br />
l’ambito dei runica manuscripta secondo il recente approccio della cosiddetta Neuere<br />
Philologie giungendo spesso a originali risultati.<br />
Dott. Alessandro ZIRONI: Ha <strong>di</strong>scusso la tesi <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia Tedesca<br />
presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Göttingen. Come si evince unicamente dal curriculum, il can<strong>di</strong>dato ha<br />
usufruito <strong>di</strong> una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Ministero <strong>degli</strong> Esteri della Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca<br />
e ha svolto un incarico <strong>di</strong> insegnamento presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera. Presenta<br />
due pubblicazioni entrambe nell’ambito della runologia, con particolare riguardo ai runica<br />
manuscripta.<br />
VERBALE N. 2, Allegato 2: Giu<strong>di</strong>zi collegiali<br />
1. Can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano<br />
Tra i titoli si valuta la frequenza al primo anno del dottorato come si evince unicamente dal<br />
curriculum. Le pubblicazioni non rispondono a quanto previsto all’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a<br />
questa comparazione comparativa.<br />
2. Can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora<br />
Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il secondo anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca, ha svolto attività<br />
<strong>di</strong>dattica per corsi <strong>di</strong> recupero ed è cultore della materia. Ha seguito due corsi <strong>di</strong><br />
specializzazione in Filologia germanica. La pubblicazione “Causae et curae” <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong><br />
Bingen, tratta alcuni aspetti della glossografia me<strong>di</strong>evale e <strong>di</strong>mostra competenza nell’ambito<br />
del lessico me<strong>di</strong>co-scientifico alto-tedesco me<strong>di</strong>o.<br />
18
3. Can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina<br />
Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Tra i titoli si valuta anche la<br />
partecipazione a un corso <strong>di</strong> specializzazione e la presentazione <strong>di</strong> due relazioni a convegni,<br />
come si evince unicamente dal curriculum. Non presenta pubblicazioni.<br />
4. Can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele<br />
Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca e ha svolto attività <strong>di</strong>dattica integrativa.<br />
Le due monografie mostrano una solida preparazione linguistica, e costituiscono il risultato<br />
una ricerca ampia e puntuale volta a stabilire, sulla base del lessico alto-tedesco antico, i<br />
rapporti tra i manoscritti che tramandano la Lex Alamannorum. Il saggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>alettologia<br />
germanica sul cimbro del Cansiglio evidenzia i rapporti tra il <strong>di</strong>aletto oggetto della trattazione<br />
e le aree <strong>di</strong>alettali a<strong>di</strong>acenti.<br />
5. Can<strong>di</strong>dato DI VENOSA Elena Angela<br />
Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca e ha svolto <strong>di</strong>dattica integrativa. Ha<br />
seguito tre corsi <strong>di</strong> specializzazione e ha presentato una relazione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />
Siena. Attualmente è titolare <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> ricerca. Tra i titoli che risultano unicamente dal<br />
curriculum si valutano inoltre cicli <strong>di</strong> esercitazioni svolti in due anni accademici. Le quattro<br />
recensioni prendono in esame stu<strong>di</strong> che trattano aspetti e temi me<strong>di</strong>evistici non<br />
completamente pertinenti con il settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20A.<br />
6. Can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca<br />
Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Tra i titoli che risultano unicamente dal<br />
curriculum si valutano la partecipazione come relatrice a due congressi internazionali. Ha<br />
tradotto due capitoli dell’opera <strong>di</strong> Sassone Grammatico. Presenta la traduzione con<br />
introduzione e note della Saga <strong>di</strong> Bjorn. Le altre due pubblicazioni si riferiscono a stu<strong>di</strong><br />
onomastici e <strong>di</strong> ricezione <strong>di</strong> temi in ambito nor<strong>di</strong>co e <strong>di</strong>mostrano un’ampia informazione<br />
critica e padronanza <strong>degli</strong> strumenti metodologici.<br />
7. Can<strong>di</strong>dato GRION Massimo<br />
Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. E’ titolare <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> ricerca<br />
post-dottorato. Tra i titoli che risultano unicamente dal curriculum si valutano la frequenza a<br />
un corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia germanica, la collaborazione a un progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
CNR e il go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> un assegno per una borsa <strong>di</strong> ricerca. Non presenta pubblicazioni.<br />
8. Can<strong>di</strong>dato LOMBARDI Maria Cristina<br />
Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca e ha usufruito <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
conferite da enti culturali della Svezia. Ha curato la traduzione de La saga <strong>di</strong> Hrafnkell:<br />
nell’apparato critico <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza della cultura scan<strong>di</strong>nava me<strong>di</strong>evale. Le<br />
pubblicazioni elencate ai punti c), d), f), g), i), j) k), l), m), o), p), q), r), s), t), w), x), y), z), aa),<br />
bb), cc), ff), gg) del Verbale N. 2 esulano dagli ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore scientifico<strong>di</strong>sciplinare<br />
L20A.<br />
9. Can<strong>di</strong>dato PANZA Massimo<br />
Il can<strong>di</strong>dato è al quarto anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca e ha usufruito <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per<br />
ricerche all’estero. Ha partecipato quale relatore a due convegni internazionali e documenta<br />
attività <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> sostegno per l’anno accademico 1999/2000 presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Pisa. Il<br />
can<strong>di</strong>dato dà prova, nelle pubblicazioni, <strong>di</strong> conoscere la tra<strong>di</strong>zione scan<strong>di</strong>nava delle ballate<br />
impostando i lavori con un approccio storico-culturale interessato soprattutto alla<br />
ricostruzione <strong>di</strong> riti magici. In un articolo affronta anche aspetti legati all’onomastica con un<br />
interesse all’indagine etimologica.<br />
10. Can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia<br />
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Il can<strong>di</strong>dato ha <strong>di</strong>scusso la tesi <strong>di</strong> dottorato in Filologia tedesca. Tra i titoli che risultano<br />
unicamente dal curriculum si valutano l’incarico <strong>di</strong> insegnamento presso l’università <strong>di</strong><br />
Monaco <strong>di</strong> Baviera e il go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Ministero <strong>degli</strong> Esteri della<br />
Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca. Le pubblicazioni <strong>di</strong>mostrano lo stu<strong>di</strong>o, nell’ambito dei runica<br />
manuscripta, <strong>di</strong> testi <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse aree germaniche; con puntualità e ampiezza dell’apparato<br />
critico la can<strong>di</strong>data giunge a risultati che danno un apporto in parte innovativo ai temi della<br />
ricerca.<br />
VERBALE N. 6, Allegato 1: Giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali<br />
Busta grande contrassegnata con A<br />
Prova n. 1<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Il tema presenta con una certa <strong>di</strong>scontinuità le caratteristiche del carme<br />
eroico germanico che viene fatto risalire al periodo delle migrazioni e inoltre alcune figure, ad esempio<br />
Teoderico. Piuttosto vaga la presentazione della cultura germanica che si rispecchia nei testi e della<br />
figura dell’eroe germanico. Vengono in<strong>di</strong>cate alcune opere letterarie, che però non vengono analizzate<br />
se non brevemente per quanto riguarda il contenuto. Il riferimento alle saghe nor<strong>di</strong>che appare fuori<br />
tema. La trattazione <strong>degli</strong> aspetti stilistici è corretta, ma manualistica. Non ci sono riferimenti alla<br />
critica.<br />
Prof. Giulio Simone: Le coor<strong>di</strong>nate culturali ricavabili dai testi appartenenti al genere letterario in<br />
questione sono presentate in modo alquanto opaco. Delle fonti in<strong>di</strong>rette, in<strong>di</strong>viduate e lmitate all’opera<br />
<strong>di</strong> Tacito e <strong>di</strong> Gregorio <strong>di</strong> Tours, non sono colti gli elementi utili per una corretta lettura e<br />
interpretazione delle fonti <strong>di</strong>rette. Delle opere letterarie citate tra le fonti <strong>di</strong>rette, si privilegia l’aspetto<br />
contenutistico. Difficilmente con<strong>di</strong>visibili risultano la datazione all’8° secolo del Hildebrandlied e<br />
l’inclusione delle saghe nor<strong>di</strong>che nell’ambito delle testimonianze del carme eroico.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato non interpreta correttamente la traccia relegando le fonti<br />
in<strong>di</strong>rette a una posizione marginale; cita soltanto Tacito e Gregorio <strong>di</strong> Tours e in relazione soltanto<br />
all’oralità della poesia germanica antica. Manca dunque una riflessione – all’interno delle fonti in<strong>di</strong>rette<br />
– sui temi, gli stilemi e la produzione e ricezione <strong>di</strong> un genere letterario che da tali testi emergono.<br />
L’analisi delle fonti <strong>di</strong>rette pone in luce le <strong>di</strong>fficoltà del can<strong>di</strong>dato a in<strong>di</strong>viduare una bipartizione fra<br />
carme e poema eroico (si analizzano sia Hildebrandlied che Beowulf, quest’ultimo però non<br />
considerato come il traguardo in forma manoscritta <strong>di</strong> una se<strong>di</strong>mentazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi carmi eroici.<br />
Grave risulta l’inserimento delle saghe nor<strong>di</strong>che all’interno del gruppo dei carmi eroici. Appaiono infine<br />
generiche e istintive le parole spese nell’inquadramento sull’eroe germanico (non determinato<br />
tipologicamente) all’interno dei carmi, visione legata forse più ai romanzi cavallereschi tardo me<strong>di</strong>evali<br />
che all’epoca delle gran<strong>di</strong> migrazioni germaniche.<br />
Prova n. 2<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del testo anglosassone è complessivamente corretta. Il<br />
brano viene identificato e il commento presenta riferimenti alla figura e all’opera <strong>di</strong> Aelfric. Si nota un<br />
errore nel titolo dell’opera <strong>di</strong> Boezio. Il commento linguistico è corretto tranne per quanto riguarda la<br />
palatalizzazione delle velari e le forme del verbo essere. La traduzione del testo gotico è letterale e<br />
poco scorrevole. Nell’esame linguistico il can<strong>di</strong>dato affronta problemi grafico-fonologici ‹ ai › e ‹ au ›<br />
con riferimenti a stu<strong>di</strong>, ma senza precisare alcuni aspetti importanti della questione. Le osservazioni e<br />
i commenti sono spesso solo accennati. Il can<strong>di</strong>dato dà informazioni sulla Bibbia gotica a livello<br />
manualistico.<br />
Prof. Giulio Simone: Testo anglosassone: la traduzione è nel complesso scorrevole anche se un po’<br />
incerta nella parte finale; il commento linguistico è corretto. Sono fornite notizie sulla figura e<br />
sull’opera dell’autore del brano. Testo gotico: la traduzione è piuttosto letterale e limitatamente ai<br />
versetti 4 e 5, lacunosa. La <strong>di</strong>scussione sul valore dei grafi e , pur interessante, non giunge<br />
tuttavia alle conclusioni attese. Difficilmente con<strong>di</strong>visibili risultano il titolo dell’opera <strong>di</strong> Severino Boezio<br />
(De consolatio philosophia), la definizione <strong>di</strong> omelia come opera classica tradotta e l’identificazione del<br />
vescovo Wulfila come ostrogoto.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato sceglie brani in anglosassone e gotico. La traduzione del testo<br />
anglosassone, seppur scorrevole, risulta un po’ più incerta nella parte finale. Il can<strong>di</strong>dato riesce ad<br />
attribuire correttamente il testo a Elfrico inquadrando il monaco nel suo momento culturale, anche se<br />
troppo sintetici e imprecisi appaiono i riferimenti alle traduzioni da testi classici. Risulta invece incerta<br />
la <strong>di</strong>scussione linguistica, in cui si segnala un errore significativo nella fonetica <strong>di</strong> un verbo preteritopresente.<br />
Il testo gotico è tradotto correttamente eccetto i versetti 4 e 5, lacunosi. La <strong>di</strong>scussione<br />
20
linguistica si concentra sui <strong>di</strong>grafi < ai >, < au > senza tuttavia essere esaustiva. Non si cita la<br />
Skeireins fra i testi in lingua gotica. Grave l’attribuzione <strong>di</strong> Wulfila alle genti ostrogotiche.<br />
Busta grande contrassegnata con B<br />
Prova n. 1<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Il can<strong>di</strong>dato fa una premessa in cui <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> volersi basare su<br />
osservazioni personali e struttura lo svolgimento in vari punti. Per la definizione del genere fa<br />
riferimento a due figure (Beowulf e Sigfrid) e sottolinea nei carmi eroici il carattere dell’oralità. Sulle<br />
fonti <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> essere informato e considera anche opere cristiane che risentono<br />
della tra<strong>di</strong>zione eroica germanica (Hêliand ad esempio). A proposito dell’eroe germanico pone il<br />
problema della storicità o meno <strong>di</strong> alcune figure concludendo per una loro “mitizzazione”. Riporta i<br />
nuclei tematici all’età delle migrazioni e descrive la produzione dei testi in <strong>di</strong>verse aree germaniche. In<br />
conclusione si sofferma su alcuni aspetti metrici e stilistici e riporta questi usi a una cerchia ristretta <strong>di</strong><br />
poeti. Il tema pone in luce alcune questioni pertinenti come pure corretta è l’in<strong>di</strong>viduazione dei punti da<br />
trattare. Lo svolgimento risulta però piuttosto vago e sfuggente nelle conclusioni, perché non vengono<br />
fatti riferimenti alla critica a supporto dell’argomentazione.<br />
Prof. Giulio Simone: Si apprezza l’articolazione del tema in più punti o paragrafi; all’analisi delle fonti<br />
in<strong>di</strong>rette, limitate all’opera <strong>di</strong> Tacito e alla Vita Karoli, è concessa scarsa attenzione e importanza. Ben<br />
evidenziate risultano invece i probemi relativi all’oralità, all’in<strong>di</strong>viduazione storica o mitica dell’eroe<br />
germanico e al tirocinio del poeta. Nelle conclusioni non emergono criticamente rielaborati i molti dati<br />
offerti nei paragrafi precedenti.<br />
Dott. Alessandro Zironi: La traccia è affrontata, per <strong>di</strong>retta ammissione del can<strong>di</strong>dato, senza citare<br />
stu<strong>di</strong> critici. Struttura il lavoro in punti. Carente risulta l’utilizzazione, delle fonti in<strong>di</strong>rette, limitandosi alla<br />
generica segnalazione <strong>di</strong> Tacito e, più avanti, della Vita Karoli. All’interno delle fonti <strong>di</strong>rette ingloba<br />
nella <strong>di</strong>scussione opere tardo-me<strong>di</strong>evali che non rientrano nel genere del carme eroico. Inquadra<br />
Sigfrido soltanto all’interno del poema Nibelungenlied senza citarne la presenza nella tra<strong>di</strong>zione<br />
nor<strong>di</strong>ca dei carmi ed<strong>di</strong>ci. Laddove cita i carmi ed<strong>di</strong>ci, li attribuisce al XIII secolo, senza specificare se si<br />
tratta della datazione della copiatura o della nascita dei temi. L’in<strong>di</strong>viduazione del genere da un punto<br />
<strong>di</strong> vista stilistico-formale si limita ad accennare l’allitterazione, anche se si apprezza la segnalazione<br />
dell’appren<strong>di</strong>stato del poeta. Nelle conclusioni evidenzia il concetto <strong>di</strong> epos, senza tuttavia richiamare<br />
dati, precedentemente offerti, che avrebbero potuto aiutare il can<strong>di</strong>dato a meglio inquadrare il genere<br />
almeno da un punto <strong>di</strong> vista contenutistico.<br />
Prova n. 2<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del testo alto-tedesco antico è corretta e scorrevole. Il<br />
brano è opportunamente contestualizzato nella sua epoca e vengono messi in luce aspetti storicoculturali<br />
riflessi nell’opera. La trattazione è esauriente e ben condotta. Il commento linguistico è<br />
puntuale e <strong>di</strong>mostra la competenza del can<strong>di</strong>dato nell’evidenziare i tratti specifici dei <strong>di</strong>aletti altotedeschi.<br />
La traduzione del testo anglosassone è invece scorretta nella seconda parte e mostra gravi<br />
incertezze sia a livello sintattico che lessicale. Manca sia il commento linguistico che la<br />
contestualizzazione del brano.<br />
Prof. Giulio Simone: Testo alto-tedesco antico: la traduzione è corretta e scorrevole; il brano è<br />
riconosciuto e opportunamente calato nel contesto storico-culturale. Il commento linguistico privilegia<br />
gli aspetti grafetici ma tralascia l’analisi del copioso lessico giuri<strong>di</strong>co presente nel testo. Testo<br />
anglosassone: la traduzione della 2° parte non è corretta ed evidenzia una conoscenza lacunosa <strong>di</strong><br />
alcuni aspetti sintattici e lessicali del testo. Iil commento linguistico è assente.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato affronta i brani in alto-tedesco antico e anglosassone. In<strong>di</strong>vidua<br />
correttamente il testo alto-tedesco antico che sa ben contestualizzare. La traduzione è corretta e<br />
scorrevole. Il commento linguistico si limita però a considerazioni <strong>di</strong> carattere grafematico e a soltanto<br />
3 aspetti del consonantismo alto-tedesco antico (germ. t, g, þ). Non commenta l’interessante<br />
affermazione del trovarsi <strong>di</strong> fronte a un testo “multilingue” così come non vengono spese parole per il<br />
lessico giuri<strong>di</strong>co del Georgslied, oggetto anche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> recenti (cfr. Princi Braccini). La traduzione<br />
anglosassone risulta lacunosa e non corretta, specie nella parte finale. Mancano sia il commento<br />
linguistico che la contestualizzazione del testo, che comunque viene correttamente in<strong>di</strong>viduato.<br />
Busta grande contrassegnata con C<br />
Prova n. 1<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: L’analisi delle fonti storiche in<strong>di</strong>rette spazia da Tacito a Paolo Diacono<br />
per documentare l’esistenza <strong>di</strong> carmi eroici germanici. Il can<strong>di</strong>dato passa poi a considerare il poemetto<br />
Widsith per un riscontro con le fonti in<strong>di</strong>rette. Ampia e ben condotta la trattazione del Carme <strong>di</strong><br />
21
Ildebrando sia per i temi che per gli aspetti della lingua che vengono presentati e <strong>di</strong>scussi. Passa poi a<br />
considerare la tra<strong>di</strong>zione anglosassone facendo in particolare riferimento al Frammento <strong>di</strong> Finnsburh<br />
e all’episo<strong>di</strong>o corrispondente del Beowulf. Vengono fatti anche alcuni accenni alla poesia<br />
encomiastica anglosassone e la trattazione sui carmi ed<strong>di</strong>ci verte su alcuni episo<strong>di</strong> e figure <strong>di</strong> eroi.<br />
Dopo la presentazione delle fonti <strong>di</strong>rette si affronta il rapporto dei carmi con la saga eroica anche con<br />
riferimenti alla critica. Apprezzabile è l’aver ripreso e argomentato la definizione <strong>di</strong> Heusler relativa alla<br />
Privatisierung e aver in<strong>di</strong>viduato quale caratteristica del genere la tipizzazione dei personaggi. Il<br />
can<strong>di</strong>dato fa un’opportuna <strong>di</strong>stinzione tra carme breve e poema epico-eroico ed elenca alcuni aspetti<br />
stilistico-formali del primo. L’elaborato mette in luce un’ampia informazione e una solida preparazione<br />
per quanto riguarda gli aspetti del genere e quelli storico-culturali inerenti alla tra<strong>di</strong>zione germanica. Si<br />
apprezza l’approccio scelto, la maturità e la coerenza dell’esposizione.<br />
Prof. Giulio Simone: Le fonti in<strong>di</strong>rette sono presentate ed indagate in modo accurato ed esaustivo;<br />
anche l’indagine sulle fonti <strong>di</strong>rette, esemplificate dalla tra<strong>di</strong>zione continentale, insulare e scan<strong>di</strong>navonor<strong>di</strong>ca,<br />
risulta ben condotta ed articolata con coerenza. Risultano degni <strong>di</strong> nota ed apprezzabili i<br />
riferimenti a stu<strong>di</strong> critici e alla tipizzazione della figura dell’eroe germanico. Il tema è quin<strong>di</strong><br />
decisamente ben articolato e svolto.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato affronta la traccia tenendo in debito conto, così come richiesto,<br />
sia le fonti <strong>di</strong>rette che quelle in<strong>di</strong>rette. Quest’ultime sono scelte in maniera non manualistica, si notino,<br />
ad es., i precisi riferimenti alla Historia Langobardorum relativamente ad Alboino che riesce a<br />
collegare con la tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>retta del Widsith. Inquadra bene le problematiche tematiche proprie del<br />
carme eroico, anche se prende in considerazione,così come si sarebbe dovuto, anche le interferenze<br />
cristiane. Dal Beowulf sa enucleare i passi propriamente riconducibili al genere del carme,meno<br />
con<strong>di</strong>visibile l’inserimento in tale tipologia <strong>di</strong> opere come La battaglia <strong>di</strong> Maldon e La battaglia <strong>di</strong><br />
Brunanburh. Ben condotta anche la <strong>di</strong>scussione delle fonti nor<strong>di</strong>che. Cita stu<strong>di</strong> critici e in particolare si<br />
sofferma sul concetto <strong>di</strong> Privatisierung <strong>di</strong> A. Heusler. Riconosce, come elemento costitutivo del<br />
genere, la tipizzazione dei personaggi che sa esemplificare con riferimenti corretti e non superficiali<br />
(ve<strong>di</strong> ad es. la conoscenza delle problematiche relative al Waldere). Succinta invece la descrizione<br />
stilistico-formale del carme eroico, del quale sa però elencare tutti gli elementi costitutivi.<br />
Prova n. 2<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del brano dell’Edda <strong>di</strong> Snorri è corretta e ben resa in<br />
italiano. Nel commento presenta i personaggi e contestualizza l’opera <strong>di</strong> Snorri e gli obiettivi. Rileva<br />
l’interesse per l’autore della materia dei carmi e descrive la metrica dei versi riportati nel brano. Nel<br />
commento linguistico analizza le forme in modo corretto e puntuale, soffermandosi in particolare sulle<br />
metafore. Tratta anche alcune isoglosse comuni al nor<strong>di</strong>co e ad altre lingue germaniche. La<br />
traduzione dal gotico è corretta con una lacuna e la resa in italiano è letterale. Nell’inquadramento del<br />
brano affronta problemi della lingua e della traduzione gotica. Esauriente e ben condotto è il<br />
commento linguistico con <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> alcune teorie riguardo a fenomeni fonetici; si sofferma anche<br />
a considerare aspetti della sintassi e dell’e<strong>di</strong>zione critica del testo.<br />
Prof. Giulio Simone: Testo islandese antico: la traduzione è corretta e fluida e il commento esaustivo.<br />
Testo gotico: la traduzione è corretta, ad eccezione del versetto 3. Il commento ampio ed esaustivo, si<br />
sofferma anche sulle scelte compiute dall’e<strong>di</strong>tore del testo.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato affronta i testi antico nor<strong>di</strong>co e gotico. Il brano norreno è ben<br />
tradotto, in maniera fluida; si apprezza lo scioglimento in traduzione anche <strong>degli</strong> antroponimi. Manca<br />
nella traduzione una parola. L’inquadramento del testo, che è riconosciuto, è ampio, ben strutturato ed<br />
esaustivo: si apprezza il confronto tra Gylfagynning e Völuspá. Riconosce anche la strofe da<br />
Lokasenna, <strong>di</strong> cui sa ben segnalare anche la tipologia retorica (senna). La <strong>di</strong>scussione linguistica è<br />
ben strutturata, non schematica, e spazia da considerazioni <strong>di</strong> tipo fonetico (metafonia, frattura), <strong>di</strong><br />
tipo morfologico-sintattico, sempre con la precisione terminologica e senza incorrere in errori. Il testo<br />
gotico è tradotto correttamente eccezion fatta, in parte, per il versetto 3. Inquadra il brano evangelico e<br />
contestualizza il testo soffermandosi anche sulla tecnica traduttoria vulfiliana. Esaustiva e precisa la<br />
dsiscussione linguistica che anche per questo brano prende in considerazione pure problematiche<br />
sintattiche. Si appprezza il riconoscimento e la motivazione delle caratteristiche e<strong>di</strong>toriali <strong>di</strong> Streitberg.<br />
Busta grande contrassegnata con D<br />
Prova n. 1<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Il can<strong>di</strong>dato affronta brevemente l’aspetto della redazione scritta dei<br />
carmi eroici in epoca cristiana e sottolinea che esistono caratteristiche comuni. Tra le fonti <strong>di</strong>rette<br />
considera il Beowulf, senza però definirlo come poema eroico, lo Heliand per gli aspetti <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />
germanica, il Beowulf e i carmi ed<strong>di</strong>ci che <strong>di</strong>stingue in gruppi. Tra le caratteristiche del genere<br />
22
evidenzia il tema della battaglia (vd. Hildebrandlied) e la not nel Nibelungenlied (senza però precisare<br />
il genere <strong>di</strong> quest’opera). Giustifica la <strong>di</strong>ffusione della materia eroica in aree <strong>di</strong>verse con la tra<strong>di</strong>zione<br />
orale a partire dall’età delle migrazioni. Seguono brevi cenni alle fonti in<strong>di</strong>rette tra le quali in<strong>di</strong>ca<br />
Eginardo e Jordanes. Il sovrannaturale è un altro elemento del genere <strong>di</strong> cui dà esempi nelle opere<br />
citate. Nella seconda parte tratta la metrica, aspetti stilistici quale la variazione, il lessico della<br />
battaglia e le kenningar. In conclusione accenna alla <strong>di</strong>stinzione tra carme breve e poema eroico<br />
germanico alla luce della teoria <strong>di</strong> Andersson. La trattazione ha un carattere per lo più manualistico,<br />
non tiene a sufficienza presente le specificità <strong>di</strong> generi <strong>di</strong>versi dal carme eroico. (vd. Beowulf e<br />
Nibelungenlied) ed è sintetica per quanto riguarda le fonti in<strong>di</strong>rette.<br />
Prof. Giulio Simone: Le fonti in<strong>di</strong>rette (Eginardo, Venanzio Fortunato, Cassiodoro, Jordanes) sono<br />
brevemente elencate senza la chiara in<strong>di</strong>cazione del rapporto con le fonti <strong>di</strong>rette. La trattazione delle<br />
fonti <strong>di</strong>rette (Hildebrandlied, Nibelungenlied, Bêowulf, Edda, Heliand) non pone nel debito risalto la<br />
<strong>di</strong>versità tipologica e i <strong>di</strong>versi contesti sociali, culturali e cronologici delle opere citate. La <strong>di</strong>scussione<br />
<strong>degli</strong> aspetti formali e stilistici del carme eroico è ben articolata e da valutare positivamente sono<br />
anche i riferimenti alle tra<strong>di</strong>zioni parallele. Difficilmente con<strong>di</strong>visibili risultano le enunciazioni <strong>di</strong><br />
carattere tassonomico sulla paucità delle testimonianze e le affermazioni <strong>di</strong> carattere arbitrario e<br />
ascientifico sul presunto autentico spirito germanico.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato sa enucleare alcune fonti in<strong>di</strong>rette anche non manualistiche (ad<br />
es. Venanzio Fortunato) ma non sa sfruttare a pieno i dati proposti, non integrandoli compiutamente<br />
nell’analisi delle fonti <strong>di</strong>rette. Attribuisce erroneamente il Hildebrandlied all’ottavo secolo e riunisce da<br />
un punto <strong>di</strong> vista tipologico opere come il Hildebrandlied con i poemi eroici. Del Beowulf non sa<br />
cogliere a pieno la struttura originariamente rapso<strong>di</strong>ca. La parte sicuramente migliore dell’elaborato è<br />
da cogliersi nella <strong>di</strong>scussione <strong>degli</strong> elementi stilistico-formali; oltre all’allitterazione specifica l’uso<br />
dell’enjambement, della variazione stilistica e delle kenningar. Apprezzabile infine il riferimento alla<br />
teoria <strong>di</strong> Andersson relativamente alle tra<strong>di</strong>zioni parallele (breve e lunga) della materia eroica.<br />
Prova n. 2<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del testo antico sassone presenta varie lacune e<br />
incertezze sia a livello morfologico che sintattico e risulta quin<strong>di</strong> alquanto carente. Si segnalano alcuni<br />
errori nella trattazione della fonetica. Il commento del brano verte solo sulla tra<strong>di</strong>zione manoscritta e<br />
sulle forme allitteranti. La traduzione del Georgslied è fortemente scorretta sia nell’interpretazione che<br />
nella resa in italiano. Nella trattazione dei fenomeni fonetici dell’ alto-tedesco antico si rilevano alcuni<br />
errori e manca il commento e la contestualizzazione del brano.<br />
Prof. Giulio Simone: Testo sassone antico: la traduzione è lacunosa e presenta numerose<br />
incertezze: il commento è limitato. Non è definita la contestualizzazione, limitata alla citazione dei<br />
testimoni mansocritti. Testo alto-tedesco antico: la traduzione non è corretta e <strong>di</strong>fficilmente<br />
riconoscibile in quanto tale. Il commento è assente e così pure la contestualizzazione del brano.<br />
Anche nelle stringate osservazioni linguistiche sono presenti errori. Difficilmente con<strong>di</strong>visibile è la<br />
caratterizzazione tedescocentrica del sassone antico come “privo della seconda mutazione<br />
consonantica”.<br />
Dott. Alessandro Zironi:Il can<strong>di</strong>dato affronta i brani in antico sassone e alto-tedesco antico. La<br />
traduzione del brano <strong>di</strong> Heliand è <strong>di</strong>fficoltosa, con molte incomprensioni e molte lacune. La<br />
contestualizzazione del testo non è affrontata limitandosi all’elencazione della tra<strong>di</strong>zione manoscritta,<br />
dà solo un rapido accenno alla connotazione <strong>di</strong> Cristo. La <strong>di</strong>scussione linguistica è breve e prende<br />
inconsiderazione, non senza imprecisioni, alcuni aspetti fonetici, ma solo in maniera contrastiva, con<br />
l’alto-tedesco antico. Il brano alto-tedesco antico è tradotto con gran fatica e il can<strong>di</strong>dato incorre in<br />
errori che snaturano una corretta resa in italiano del Georgslied, testo che non riesce a riconoscere.<br />
La <strong>di</strong>scussione linguistica è stringata e, comunque, presenta errori non secondari.<br />
Busta grande contrassegnata con E<br />
Prova n. 1<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Lo svolgimento parte da alcune premesse: in particolare viene<br />
sottolineato il carattere orale della cultura germanica e la successiva influenza della tra<strong>di</strong>zione<br />
cristiana. I testi risentono <strong>di</strong> questo e presentano caratteristiche a volte <strong>di</strong>scordanti; così anche i<br />
riferimenti storici vengono spesso alterati nel corso della tra<strong>di</strong>zione e contestualizzati in modo <strong>di</strong>verso.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista dei contenuti il carme eroico germanico è inquadrato nell’età delle migrazioni e<br />
viene fatto riferimento a figure storiche, ma anche leggendarie. Aspetti etici della cultura eroica<br />
germanica entrano nella definizione del genere e altre caratteristiche in<strong>di</strong>viduate sono la brevità dei<br />
carmi e la tipizzazione dei personaggi. Per gli aspetti formali viene trattata soprattutto la metrica. Le<br />
fonti <strong>di</strong>rette presentate sono: per l’alto-tedesco antico lo Hildebrandlied, per l’anglosassone Finnsburh<br />
e il Beowulf (si cita al riguardo la tesi <strong>di</strong> Heusler sulla formazione del poema eroico) e infine per il<br />
23
norreno i carmi ed<strong>di</strong>ci. Dell’elaborato si apprezza la buona conoscenza delle fonti letterarie e<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione delle caratteristiche del genere, ma rimane in secondo piano la trattazione <strong>degli</strong><br />
aspetti stilistico-formali e mancano riferimenti alle fonti in<strong>di</strong>rette.<br />
Prof. Giulio Simone: Il tema evidenzia correttamente il carattere prevalentemente orale della cultura<br />
germanica, l’influenza della tra<strong>di</strong>zione scritta e delle conseguenze culturali della conversione al<br />
cristianesimo delle popolazioni germaniche, l’alterazione dei riferimenti storici, gli aspetti etici dell’eroe<br />
germanico, la definizione del genere, la caratteristica della brevità del carme eroico e la tipizzazione<br />
dei personaggi. Le fonti <strong>di</strong>rette sono esemplificate con opere tratte dalla tra<strong>di</strong>zione continentale,<br />
insulare e scan<strong>di</strong>navo(-nor<strong>di</strong>ca). Dal tema emerge la buona conoscenza delle fonti letterarie e della<br />
critica relativa, così come pure della metrica. Minore attenzione sono invece de<strong>di</strong>cati agli altri aspetti<br />
stilistici e formali e alla trattazione delle fonti in<strong>di</strong>rette.<br />
Dott. Alessandro Zironi:<br />
L’elaborato parte prendendo in considerazione l’influenza della religione cristiana sul sistema <strong>di</strong> valori<br />
germanico. Fatta questa premessa, il can<strong>di</strong>dato struttura il lavoro bipartendolo fra caratteristiche<br />
contenutistiche e formali. Nel primo tipo <strong>di</strong> approccio mancano però i riferimenti alle fonti in<strong>di</strong>rette,<br />
rimanendo soltanto nell’ambito dell’in<strong>di</strong>viduazione dei nuclei narrativi ed etici, come la virtus. Per<br />
quanto riguarda gli aspetti formali, segnala la brevità del carme eroico e la non-annotazione<br />
psicologica dei personaggi. Per gli aspetti stilistico-formali si concentra sulla metrica. Si apprezzano<br />
alcuni riferimenti alla critica, in particolare Heusler, De Boor, Höfler.<br />
Prova n. 2<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del testo anglosassone è corretta e scorrevole, solo nella<br />
parte conclusiva si rilevano alcune inesattezze. Nel commento il can<strong>di</strong>dato si sofferma sul problema<br />
della traduzione del testo biblico spostando però poi il <strong>di</strong>scorso su Alfredo e sulle traduzioni <strong>di</strong> quel<br />
periodo. Il commento linguistico risulta puntuale e corretto tranne che nell’analisi <strong>di</strong> un verbo. La<br />
traduzione del testo antico nor<strong>di</strong>co è scorrevole e corretta con alcune lacune. L’Edda <strong>di</strong> Snorri viene<br />
presentata per i contenuti e le finalità; buona la trattazione dei metri delle parti poetiche. Nel<br />
commento linguistico si evidenziano due errori riguardo ai verbi forti, ma per il resto è puntuale.<br />
Prof. Giulio Simone: Testo anglosassone: la traduzione è corretta ed il testo è correttamente<br />
in<strong>di</strong>viduato. Il commento linguistico è nel complesso corretto. L’enfasi su Alfredo e sulle traduzioni del<br />
suo tempo non è giustificata. Testo islandese antico: la traduzione è buona, il commento linguistico è<br />
puntuale e decisamente buona è la trattazione dei metri utilizzati nelle parti in versi dell’opera da cui il<br />
brano è tratto.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato affronta i brani in anglosassone e antico nor<strong>di</strong>co. La traduzione<br />
del testo anglosassone è scorrevole anche se, nella parte finale, incorre in alcuni errori, come æ per<br />
“era, età” che snatura in parte il senso. Sebbene riesca ad in<strong>di</strong>viduare il testo, la contestualizzazione è<br />
stringata, <strong>di</strong>lungandosi invece sul progetto culturale alfre<strong>di</strong>ano. La <strong>di</strong>scussione linguistica si limita ad<br />
un’analisi grammaticale <strong>di</strong> alcune forme significative, incorrendo però in alcuni errori, soprattutto<br />
nell’identificazione delle forme verbali. La traduzione dall’antico nor<strong>di</strong>co è scorrevole, si riscontrano<br />
due lacune e una qualche imprecisione. L’inquadramento è corretto (eccezion fatta per l’attribuzione al<br />
XII secolo dell’Edda prosastica) anche se le informazioni, a parte le considerazioni sulla metrica,<br />
risultano non approfon<strong>di</strong>te. Non segnala la strofa ed<strong>di</strong>ca come appartenente ai Lokasenna. La<br />
<strong>di</strong>scussione linguistica è strutturata come la precedente, anche qui interessata agli aspetti<br />
grammaticali e, nuovamente, con errori nell’analisi delle forme verbali.<br />
Busta grande contrassegnata con F<br />
Prova n. 1<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Lo svolgimento parte da alcune questioni relative alla cristianizzazione e<br />
all’avvio della tra<strong>di</strong>zione scritta dei testi. Il primo punto pone in luce le implicazioni della tra<strong>di</strong>zione<br />
cristiana sulla cultura e sui testi germanici. Si sottolinea il proce<strong>di</strong>mento della ricomposizione nella<br />
stesura scritta dei testi rispetto alla precedente tra<strong>di</strong>zione orale. Il problema viene affrontato tra l’altro<br />
alla luce <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Heusler. Tra le fonti <strong>di</strong>rette si considerano il Carme <strong>di</strong> Ildebrando, il Beowulf e<br />
l’Edda poetica. Il Carme <strong>di</strong> Ildebrando è presentato riguardo ai temi e alla metrica per poi passare al<br />
Beowulf definito come poema eroico (non vengono però evidenziate le <strong>di</strong>fferenze rispetto al carme<br />
breve). Ampia la trattazione dei carmi ed<strong>di</strong>ci sempre secondo la linea <strong>di</strong> ricerca impostata all’inizio. Si<br />
apprezza l’attenzione ai rapporti e all’influenza della tra<strong>di</strong>zione cristiana nell’ambito della<br />
riformulazione <strong>di</strong> questi testi poetici, come pure l’opportuno rilievo dato all’opera dell’autore/estensore<br />
nell’elaborare la materia. Si riassumono poi gli elementi comuni del genere: passato eroico, metro, il<br />
co<strong>di</strong>ce etico germanico, le caratteristiche dell’eroe. Il can<strong>di</strong>dato imposta la trattazione in modo<br />
24
personale alla luce della ricezione ed elaborazione <strong>di</strong> elementi della cultura germanica nei carmi eroici<br />
<strong>di</strong>mostrando una buona conoscenza dei testi, ma trascura <strong>di</strong> trattare le fonti in<strong>di</strong>rette.<br />
Prof. Giulio Simone: Il tema evidenzia correttamente le conseguenze della conversione al<br />
cristianesimo sulal cultura germanica e sulla produzione testuale. le fonti <strong>di</strong>rette sono citate ed<br />
analizzate: <strong>di</strong> Hildebrandlied sono considerati i temi e le caratteristiche formali. Beowulf è annoverato<br />
tra i poemi eroici senza l’esplicitazione del motivo <strong>di</strong> tale inclusione; dei carmi ed<strong>di</strong>ci, secondo gli<br />
orientamenti più recenti della critica, è indagata l’influenza cristiana. Alle fonti in<strong>di</strong>rette è invece<br />
de<strong>di</strong>cata scarsa attenzione e riflessione.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato apre il suo elaborato concentrandosi su una puntuale<br />
<strong>di</strong>scussione della problematica interrelazione fra tra<strong>di</strong>zione germanica e cristianizzazione, citando<br />
anche la teoria della Verschriftlichung. Si sofferma, con competenza, sul Hildebrandlied del quale<br />
espone anche le caratteristiche formali. Anche la tra<strong>di</strong>zione ed<strong>di</strong>ca viene affrontata mettendola in<br />
relazione con l’influenza cristiana, approccio sicuramente apprezzabile e criticamente aggiornato. La<br />
<strong>di</strong>scussione si concentra sull’analisi della tipologia compositiva dei testi eroici in forma scritta con le<br />
connesse problematiche sincretistiche. Il buon approccio generale alla traccia è tuttavia carente per<br />
quanto riguarda le informazioni sulle fonti in<strong>di</strong>rette che non vengono menzionate. Anche l’inserimento<br />
tout court del Beowulf all’interno del genere carme eroici avrebbe dovuto essere motivato.<br />
Prova n. 2<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del brano <strong>di</strong> Heliand è scorrevole con due lacune. Si nota<br />
la ricerca nella traduzione <strong>di</strong> una buona resa in italiano. Il can<strong>di</strong>dato mette in luce le fonti <strong>di</strong> Heliand,<br />
tratta la tra<strong>di</strong>zione manoscritta e contestualizza il brano. Il commento linguistico è puntuale ed<br />
esaustivo per gli aspetti morfologici, mentre non analizza fenomeni fonetici. La traduzione del testo<br />
antico nor<strong>di</strong>co è corretta, sono tralasciate due espressioni e un verso. Il commento è sintetico, ma<br />
fornisce un inquadramento corretto dell’opera. Il commento linguistico tratta della metafonia labiale e<br />
della frattura ed è puntuale l’analisi morfologica delle forme.<br />
Prof. Giulio Simone: Testo sassone antico: la traduzione è scorrevole e fluida. Il testo, <strong>di</strong> cui vengono<br />
correttamente in<strong>di</strong>cate le fonti e la tra<strong>di</strong>zione manoscritta, è sottoposto ad un commento linguistico<br />
puntuale ed esaustivo relativamente al sistema morfologico mentre carente risulta la trattazione del<br />
fonetismo. Testo islandese antico: la traduzione è corretta e fluida. Il sintetico commento fornisce un<br />
inquadramento corretto dell’opera. L’analisi linguistica privilegia gli aspetti morfologici.<br />
Dott. Alessandro Zironi:Il can<strong>di</strong>dato affronta i testi in sassone antico e antico nor<strong>di</strong>co. Il brano <strong>di</strong><br />
Heliand è ben in<strong>di</strong>viduato, tradotto in maniera fluida, forse talvolta un po’ libera. La <strong>di</strong>scussione<br />
linguistica prende in considerazione aspetti morfologico-sintattici tralasciando però osservazioni <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>ne fonetico. L’inquadramento fa riferimento alla tra<strong>di</strong>zione manoscritta. Il testo antico nor<strong>di</strong>co è<br />
tradotto in maniera fluida, anche se si colgono alcune lacune, come nel caso del verso 3 della strofe. Il<br />
testo è riconosciuto, anche se l’inquadramento, seppur corretto, andava forse maggiormente<br />
analizzato. La <strong>di</strong>scussione lingiuistica prende in esame, in questo testo, anche alcuni aspetti fonetici<br />
salienti come la frattura e la metafonia, più incisiva e dettagliata l’analisi morfologico-sintattica.<br />
VERBALE N. 7, Allegato 1: Giu<strong>di</strong>zi collegiali<br />
Busta grande contrassegnata con A<br />
Prova n. 1<br />
La presentazione <strong>di</strong> alcune opere e dei principali aspetti del carme eroico germanico<br />
costituisce l’oggetto della trattazione che risulta poco organica e non si fonda su una<br />
definizione approfon<strong>di</strong>ta del genere. Scarsa attenzione è stata prestata alle fonti in<strong>di</strong>rette i<br />
cui tratti rilevanti non sono stati adeguatamente <strong>di</strong>scussi. Opere non assimilabili al carme<br />
eroico germanico sono state impropriamente introdotte nella trattazione, cosicché emergono<br />
incertezze nel riconoscimento del genere. Sono assenti riferimenti alla critica.<br />
Prova n. 2<br />
Le traduzioni sono complessivamente corrette con alcune incertezze e scorrettezze nella<br />
parte finale del testo gotico. I testi sono brevemente inquadrati, ma si segnalano alcune<br />
inesattezze. Il commento è abbastanza generico e si segnalano alcuni errori.<br />
Busta grande contrassegnata con B<br />
Prova n. 1<br />
Lo svolgimento mette in luce ed esamina <strong>di</strong>versi problemi riguardanti sia la definizione del<br />
genere sia le fonti tanto letterarie, che il can<strong>di</strong>dato mostra <strong>di</strong> conoscere, quanto le fonti<br />
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in<strong>di</strong>rette, il cui utilizzo è più limitato. Riportando il genere del carme eroico alla tra<strong>di</strong>zione<br />
orale il can<strong>di</strong>dato mette in luce sia i nuclei tematici che aspetti metrici e stilistici; tuttavia nella<br />
scelta e nella trattazione dei testi incorre talvolta in alcune imprecisioni che offuscano la<br />
definizione del genere carme eroico. Le conclusioni appaiono poco incisive e convincenti, sia<br />
per l'assenza <strong>di</strong> riferimenti alla critica, sia per una visione troppo soggettiva che porta sì a<br />
enucleare <strong>di</strong>versi problemi, ma non a costruire una valida argomentazione.<br />
Prova n. 2<br />
Buona la traduzione e il commento linguistico del testo alto-tedesco antico, anche se limitato<br />
alla fonetica e alle caratteristiche <strong>di</strong>alettali. Scorretta e insufficiente la traduzione del testo<br />
anglosassone <strong>di</strong> cui manca il commento filologico e linguistico.<br />
Busta grande contrassegnata con C<br />
Prova n. 1<br />
Il can<strong>di</strong>dato organizza la trattazione in modo ampio e ben strutturato dando informazioni ben<br />
scelte e organicamente collegate riguardo alle fonti sia in<strong>di</strong>rette che <strong>di</strong>rette. Tra questi due<br />
tipi <strong>di</strong> fonti viene spesso instaurato un confronto, come nel caso del poema Widsith. Tanto gli<br />
aspetti storico-culturali, quanto quelli letterari delle problematiche relative al genere sono<br />
trattati in modo esauriente ed appropriato. Le opere attinte da <strong>di</strong>verse tra<strong>di</strong>zioni, sono<br />
analizzate in modo corretto e l’argomentazione è coerente e ben strutturata. Si apprezzano i<br />
riferimenti alla critica e la completezza e maturità con cui il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>scute alcune teorie<br />
enucleando con precisione le caratteristiche che permettono <strong>di</strong> giungere a una definizione <strong>di</strong><br />
genere. Più breve la descrizione <strong>degli</strong> aspetti stilistico-formali dei carmi.<br />
Prova n. 2<br />
Ben tradotto il brano norreno, ampio l’inquadramento e buona conoscenza della metrica. Il<br />
commento linguistico è puntuale e corretto e spazia in <strong>di</strong>versi ambiti. Il testo gotico è tradotto<br />
correttamente (si segnala solo una lacuna) e circostanziate sono le informazioni<br />
sull’opera.vulfiliana. Esauriente il commento linguistico anche sulla sintassi.<br />
Busta grande contrassegnata con D<br />
Prova n. 1<br />
Nella prima parte dell’elaborato il can<strong>di</strong>dato evidenzia le caratteristiche del genere alla luce<br />
<strong>di</strong> opere letterarie. Nella trattazione si riscontrano inesattezze e non è sempre adeguata la<br />
<strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> temi e <strong>di</strong> opere, cosicché rientrano nel <strong>di</strong>scorso anche opere estranee al<br />
genere del carme eroico. Il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> conoscere alcune fonti in<strong>di</strong>rette, <strong>di</strong> cui però<br />
non approfon<strong>di</strong>sce l’esame. Più convincente e completa la trattazione <strong>degli</strong> aspetti stilisticoformali,<br />
anche se nel complesso lo svolgimento dell’elaborato ha carattere per lo più<br />
manualistico.<br />
Prova n. 2<br />
La traduzione del testo antico sassone è incerta con lacune e errori <strong>di</strong> interpretazione. Il<br />
commento linguistico è limitato ad alcuni fenomeni fonetici e ridotto è anche il commento<br />
filologico. Insod<strong>di</strong>sfacente la traduzione del testo alto-tedesco antico, come pure errori si<br />
rilevano nel commento linguistico.<br />
Busta grande contrassegnata con E<br />
Prova n. 1<br />
Il can<strong>di</strong>dato contestualizza il genere del carme eroico nella cultura germanica dell’età delle<br />
migrazioni ed evidenzia la parte svolta dalla tra<strong>di</strong>zione orale nella costituzione dello stesso.<br />
La trattazione mette in luce tanto gli aspetti strutturali, quanto le caratteristiche dei<br />
personaggi. I riferimenti ai testi letterari sono pertinenti e contengono opportuni riman<strong>di</strong> alla<br />
critica. Manca la trattazione delle fonti in<strong>di</strong>rette e tra gli aspetti formali l’attenzione è rivolta<br />
solo alla metrica. Si apprezza la strutturazione e la scelta <strong>degli</strong> argomenti, sebbene vi sia un<br />
certo squilibrio tra le parti dello svolgimento.<br />
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Prova n. 2<br />
Corretta e scorrevole la traduzione del testo anglosassone con qualche inesattezza nella<br />
parte finale. Nel commento filologico il can<strong>di</strong>dato focalizza l’attenzione sulle traduzioni<br />
alfre<strong>di</strong>ane dopo aver affrontato il problema della traduzione del testo biblico. Puntuale<br />
corretto il commento linguistico. La traduzione del testo antico nor<strong>di</strong>co è corretta, ma con<br />
alcune lacune. L’inquadramento verte più sulla metrica, ma fornisce alcune in<strong>di</strong>cazioni per la<br />
contestualizzazione. Il commento linguistico riguarda aspetti grammaticali, ma si evidenziano<br />
alcuni errori nell’analisi <strong>di</strong> forme verbali.<br />
Busta grande contrassegnata con F<br />
Prova n. 1<br />
Nell’elaborato il can<strong>di</strong>dato tiene conto delle influenze della tra<strong>di</strong>zione cristiana sui carmi<br />
eroici germanici, almeno nella loro formulazione scritta. La trattazione include varie opere e<br />
risulta ben condotta l’analisi sia del Carme <strong>di</strong> Ildebrando che dei carmi ed<strong>di</strong>ci. Le<br />
caratteristiche del genere sono presentate correttamente, sebbene più sulla base delle fonti<br />
<strong>di</strong>rette che <strong>di</strong> quelle in<strong>di</strong>rette. Si apprezza l’impostazione dello svolgimento con una analisi<br />
articolata e critica, anche se nella trattazione si privilegia la tra<strong>di</strong>zione letteraria rispetto ad<br />
altre fonti.<br />
Prova n. 2<br />
Scorrevole e attenta alla resa in italiano la traduzione del brano antico sassone. Buona la<br />
contestualizzazione e puntuale il commento linguistico che non considera però la fonetica. Il<br />
testo antico nor<strong>di</strong>co è tradotto in modo corretto con alcune lacune. Il brano è correttamente<br />
inquadrato e il commento linguistico spazia da fenomeni fonetici all’analisi morfologica delle<br />
forme.<br />
VERBALE N. 8, Allegato 1: Prova orale: giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali<br />
CANDIDATO: BAMPI Massimiliano<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: Il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona informazione<br />
sull’Edda poetica e sull’Edda <strong>di</strong> Snorri e analizza il tema della creazione del mondo nella<br />
Völuspa e nel Wessobrunner Gebet. In questo testo evidenzia sia elementi <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />
germanica che <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione cristiana. Sulla produzione panegirica fa alcuni riferimenti a<br />
omelie <strong>di</strong> Aelfric e tratta la Battaglia <strong>di</strong> Brunanburh con qualche incertezza sul contenuto.<br />
Scarsa l’informazione sulle teorie relative alla ricostruzione del germanico e ai rapporti tra le<br />
lingue germaniche. Fa riferimento però alla teoria <strong>di</strong> Van Coetsem. Discussione delle prove:<br />
Risponde con qualche incertezza a domande sulla fonetica del testo antico sassone e colma<br />
una lacuna del v.3 del testo norreno. Traduzione dall’inglese: buona; Traduzione dal<br />
tedesco: buona.<br />
Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato è in grado <strong>di</strong> sviluppare agevolmente il quesito 1)<br />
mentre mostra <strong>di</strong>fficoltà con i quesiti 2) e 3). Discussione prove scritte: non sono colmate<br />
dalla <strong>di</strong>scussione alcune lacune rilevate nella seconda prova scritta. Traduzione dall’inglese:<br />
buona; traduzione dal tedesco: buona.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza relativamente ai testi<br />
germanici relativi alle tematiche della “creazione”, citando fonti sia <strong>di</strong> ambito nor<strong>di</strong>co (Edda in<br />
prosa e in versi) sia alto-tedesco antico (Wessobrunner Gebet). Relativamente alla<br />
produzione panegirica inglese antica si sofferma su episo<strong>di</strong> secondari e non esplicativi del<br />
genere (ad es. Beowulf) mentre più faticosa è la <strong>di</strong>scussione sulla Battaglia <strong>di</strong> Brunanburh. Il<br />
can<strong>di</strong>dato ha conoscenze corrette ma non ampie sulle teorie relative al problema della<br />
mutazione consonantica germanica. Non conforta l’esposizione con riferimenti a stu<strong>di</strong> critici.<br />
La <strong>di</strong>scussione delle prove scritte lascia emergere alcune <strong>di</strong>fficoltà relativamente alla<br />
contestualizzazione del Heliand. L’accertamento linguistico è positivo.<br />
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CANDIDATO: CIANCI Eleonora<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: Non risponde alla prima domanda sul ruolo <strong>di</strong> Wulfstan<br />
all’interno della letteratura inglese antica. Sulla metafonia palatale descrive con qualche<br />
incertezza gli esiti soprattutto per l’alto-tedesco antico. Non delinea la <strong>di</strong>ffusione e l’origine<br />
del fenomeno. Per l’origine della scrittura runica in<strong>di</strong>ca alcuni alfabeti <strong>di</strong> riferimento, ma non<br />
precisa stu<strong>di</strong> al riguardo. Discussione delle prove: Fa confusione sui nuclei narrativi del<br />
Beowulf, come del resto appare anche nell’elaborato e non precisa alcuni fenomeni fonetici<br />
dell’alto-tedesco antico. Discussione dei titoli: Illustra l’impostazione e i contenuti dello stu<strong>di</strong>o<br />
sul lessico me<strong>di</strong>co-scientifico , ma non specifica le caratteristiche <strong>di</strong>alettali delle glosse.<br />
Traduzione dall’inglese: buona; traduzione dal tedesco: buona.<br />
Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato risponde in modo insod<strong>di</strong>sfacente ai quesiti 1) e<br />
2); il problema posto dal quesito 3) viene soltanto parzialmente risolto, anche se della<br />
questione non sono fornite in<strong>di</strong>cazioni bibliografiche. Discussione delle prove scritte: sono<br />
confermate le lacune riscontrate dalle prove scritte. Discussione dei titoli: il can<strong>di</strong>dato illustra<br />
gli intenti del saggio sulle glosse nell’opera <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong> Bingen. Traduzione dall’inglese:<br />
buona; traduzione dal tedesco: buona.<br />
Dott. Alessandro Zironi: : La can<strong>di</strong>data non sa fornire informazioni relativamente a<br />
Wulfstan. Relativamente alla metafonia palatale la can<strong>di</strong>data incontra <strong>di</strong>fficoltà nella<br />
definizione del fenomeno e non sa dare spiegazioni per la mancanza <strong>di</strong> metafonia in gotico.<br />
Per quanto riguarda il quesito <strong>di</strong> runologia, la can<strong>di</strong>data propone le tre teorie sull’origine<br />
dell’alfabeto runico (latino, greco, etruscoide) senza tuttavia approfon<strong>di</strong>re le problematiche<br />
connesse. Non offre in<strong>di</strong>cazioni bibliografiche sul tema. La <strong>di</strong>scussione <strong>degli</strong> elaborati scritti<br />
conferma le <strong>di</strong>fficoltà interpretative relativamente alla ripartizione interna del Beowulf e,<br />
relativamente alla seconda prova, l’in<strong>di</strong>viduazione della mancata metafonia nel termine<br />
marista. Nella <strong>di</strong>scussione dei titoli la can<strong>di</strong>data illustra le linee <strong>di</strong> ricerca del suo lavoro sulle<br />
glosse in Ildegarda <strong>di</strong> Bingen. L’accertamento linguistico è positivo.<br />
CANDIDATO: DE BONIS Maria Caterina<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: sulla ricezione della Genesi nelle letterature<br />
germaniche presenta l’opera antico sassone in rapporto alla rielaborazione anglosassone;<br />
tratta la tra<strong>di</strong>zione manoscritta e mette in luce influenze della poesia eroica germanica.<br />
Riesce a inquadrare la traduzione <strong>di</strong> Aelfric e fa alcune osservazioni sulla tecnica <strong>di</strong><br />
traduzione. Sulla seconda domanda mostra <strong>di</strong> non conoscere i testi delle fornaldarsögur e<br />
non sa inquadrarli. Molto scarsa anche l’informazione sulle glosse ingevoni e sa fare solo<br />
una comparazione tra la forma del pronome personale III sg con l’alto-tedesco antico.<br />
Discussione delle prove: riesce a tradurre una lacuna del testo gotico, mentre per<br />
l’anglosassone non ha chiaro il fenomeno della palatalizzazione delle velari. Traduzione<br />
dall’inglese: buona; Traduzione dal tedesco: buona.<br />
Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato risponde in modo adeguato soltanto in parte al<br />
quesito 1), vale a <strong>di</strong>re relativamente all’ambito anglosassone; del tutto insod<strong>di</strong>sfacenti<br />
risultano le trattazioni <strong>degli</strong> argomenti posti dai quesiti 2) e 3). Discussione delle prove<br />
scritte. La can<strong>di</strong>data conferma le lacune già precedentemente evidenziate. Traduzione<br />
dall’inglese: buona; traduzione dal tedesco: buona<br />
Dott. Alessandro Zironi: La can<strong>di</strong>data risponde correttamente alla domanda sulla ricezione<br />
della Genesi anche se unifica la tipologia ricettiva della cultura anglosassone con quella del<br />
gotico. Non sa fornire informazioni sulle Fornaldarsögur e non sa fornire informazioni sulla<br />
tra<strong>di</strong>zione prosastica norrena relativamente al ciclo nibelungico. Sulle isoglosse ingevoni<br />
riesce a ricostruire la forma er, ma incontra <strong>di</strong>fficoltà per l’isoglossa anglo-frisone vocale +<br />
nasale + fricativa. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte non sa chiarire le affermazioni<br />
relativamente al verbo preterito-presente ags. sceolde e non coglie il nesso semantico fra la<br />
forma gotica gudja e quella norrena goði. L’accertamento linguistico è positivo.<br />
CANDIDATO: FRANCINI Marusca<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: Sulla produzione manoscritta in gotico il can<strong>di</strong>dato dà<br />
un quadro molto dettagliato delle opere e della relativa cronologia che <strong>di</strong>scute con riferimento<br />
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a stu<strong>di</strong> critici. Descrive in particolare il Codex Argenteus e si addentra in una <strong>di</strong>scussione<br />
critica riguardo anche ai luoghi <strong>di</strong> redazione e ad aspetti culturali oltre che letterari. Riguardo<br />
alle elegie anglosassoni presenta i testi in modo completo e <strong>di</strong>scute le caratteristiche del<br />
genere, soffermandosi in particolare sul Deor <strong>di</strong> cui tratta la forma strofica. Sui germanismi in<br />
italiano traccia un quadro completo dell’influenza <strong>di</strong> varie lingue germaniche e <strong>di</strong>scute<br />
soprattutto il criterio <strong>di</strong>stintivo della presenza o meno <strong>di</strong> esiti della Mutazione consonantica<br />
alto-tedesca. Mostra <strong>di</strong> conoscere vari stu<strong>di</strong>. Discussione delle prove: Il can<strong>di</strong>dato sa tradurre<br />
due lacune lasciate nelle prove. Discussione dei titoli: Tratta gli aspetti dell’onomastica<br />
relativa ai nomi del Dnepr e alla loro <strong>di</strong>ffusione in area scan<strong>di</strong>nava e sa ben definire i criteri e<br />
le scelte adottate nella traduzione della Saga <strong>di</strong> Björn. Traduzione dall’inglese: buona;<br />
traduzione dal tedesco: buona.<br />
Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato risponde con dovizia <strong>di</strong> particolari e in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />
puntuali informazioni bibliografiche al quesito 1); anche la trattazione <strong>degli</strong> argomenti posti<br />
dai quesiti 2) e 3) è il felice frutto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tata e matura riflessione; Discussione delle prove<br />
scritte: il can<strong>di</strong>dato è in grado <strong>di</strong> colmare le lacune riscontrate nelle prove. Discussione dei<br />
titoli: il can<strong>di</strong>dato illustra in modo brillante i risultati delle proprie ricerche, in particolare gli<br />
elementi presenti nel saggio sulla toponomastica scan<strong>di</strong>nava e le tecniche <strong>di</strong> traduzione<br />
adottate ne La saga <strong>di</strong> Björn. Traduzione dall’inglese: buona; traduzione dal tedesco: buona<br />
Dott. Alessandro Zironi: La can<strong>di</strong>data sa offrire ampie e complete informazioni sulla<br />
tra<strong>di</strong>zione manoscritta gotica, con riferimenti attinenti alla critica e inserendo i testimoni in un<br />
panorama anche extra-germanico (ad es. con riferimenti al Codex Brixensis). Buona<br />
l’utilizzazione dei nomina sacra quale strumento <strong>di</strong> datazione dei manoscritti. Rispondendo<br />
alla domanda sulle elegie anglosassoni sa elencare tutti i testi rientranti in questo gruppo del<br />
quale sa fornire gli elementi per l’identificazione del genere, facendo riferimento sia agli<br />
elementi della tra<strong>di</strong>zione germanica sia a quella cristiana (omiletica). Ben documentata in<br />
particolare sul Deor, <strong>di</strong> cui sa offrire una buona analisi formale facendo riferimenti anche alla<br />
produzione scal<strong>di</strong>ca e alla quaestio dei rapporti fra la produzione elegiaca anglosassone e<br />
quella antico nor<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> matrice scal<strong>di</strong>ca. Riguardo alla domanda sui germanismi dell’italiano<br />
sa ben delineare, citando stu<strong>di</strong> critici attinenti, le problematiche connesse ai germanismi<br />
gotici, longobar<strong>di</strong> e franchi. In particolare si sofferma su gotico e longobardo; <strong>di</strong> quest’ultimo<br />
espone in particolare la teoria scar<strong>di</strong>gliana pubblicata dal germanista in “Appunti longobar<strong>di</strong>”.<br />
La <strong>di</strong>scussione delle prove scritte si concentra sul secondo elaborato, del quale, pur non<br />
riuscendo a risolvere la lacuna del termine gotico gahahjo, sa tuttavia analizzarlo dal punto <strong>di</strong><br />
vista morfologico. Sa invece risolvere la lacuna antico-nor<strong>di</strong>ca guðkunningr. La <strong>di</strong>scussione<br />
sui titoli si sofferma sui lavori “The Varangians…”, del quale sa ben esporre l’approccio<br />
critico con cui ha affrontato lo stu<strong>di</strong>o, e su “La saga <strong>di</strong> Bjorn”, della quale illustra le tecniche<br />
traduttorie. L’accertamento linguistico è positivo.<br />
CANDIDATO: SPADONI Alessia<br />
Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: sulle teorie relative alla ricostruzione del germanico e<br />
ai rapporti tra le lingue germaniche il can<strong>di</strong>dato illustra la teoria dell’albero genealogico e<br />
considera successivamente lo sviluppo delle isoglosse e la loro <strong>di</strong>ffusione per i rapporti fra le<br />
lingue germaniche. Fa anche riferimenti ai suoi stu<strong>di</strong> ben collegandoli al quesito proposto.<br />
Sulla seconda domanda fa un quadro dell’evangelizzazione della Germania e per le<br />
testimonianze letterarie parla della Gebrauchsliteratur, mentre non sa inquadrare i testi della<br />
Isidorsippe. Per la terza domanda tratta le principali opere sassoni, fa collegamenti con<br />
Fulda, ma non riesce a completare l’esposizione sulle fonti minori. Discussione delle prove: il<br />
can<strong>di</strong>dato sa tradurre una lacuna nel secondo testo della seconda prova. Discussione dei<br />
titoli: brillante la <strong>di</strong>scussione sia sulla monografia sui Runica manuscripta che sull’articolo<br />
che riprende problematiche del poemetto runico islandese da cui si evince la competenza<br />
specialistica del can<strong>di</strong>dato in questo ambito <strong>di</strong> ricerca. Traduzione dall’inglese: buona;<br />
Traduzione dal tedesco: buona.<br />
Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato risponde correttamente al quesito 1) facendo<br />
riferimento anche alle proprie ricerche; le argomentazioni offerte al quesito 2) enfatizzano la<br />
letteratura specialistica ma non riescono a sceverare appieno quanto richiesto; al quesito 3)<br />
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non viene offerta una risposta sod<strong>di</strong>sfacente. Discussione delle prove scritte: il can<strong>di</strong>dato è in<br />
grado <strong>di</strong> colmare una lacuna rilevata nella 2a prova scritta. Discussione dei titoli: il can<strong>di</strong>dato<br />
illustra in modo brillante i risultati delle proprie ricerche evidenziando anche gli elementi <strong>di</strong><br />
originalità. Traduzione dall’inglese: buona; traduzione dal tedesco: buona.<br />
Dott. Alessandro Zironi: Sulle teorie ricostruttive del germanico sa fornire informazioni sulla<br />
struttura genealogica e sulle problematiche connesse alle isoglosse e a un’osservazione<br />
“orizzontale” delle lingue germaniche, sapendo collegare l’esposizione a sue pubblicazioni.<br />
La domanda sull’evangelizzazione della Germania è ben affrontata e sa elencare i testi<br />
rinvianti, come fruizione alla Gebrauchsliteratur, e sa fornire alcune in<strong>di</strong>cazioni bibliografiche.<br />
Non riesce invece a inquadrare la produzione “isidoriana”. Relativamente alla letteratura<br />
sassone antica dà informazioni su Heliand e Genesi, ma connette le opere con <strong>di</strong>fficoltà<br />
all’ambiente fuldense e alle particolarità della produzione pluri<strong>di</strong>alettale del cenobio. La<br />
<strong>di</strong>scussione delle prove scritte si concentra sul secondo elaborato, riuscendo a correggere le<br />
imperfezioni della prova relativamente ad affermazioni su alcuni verbi forti. La <strong>di</strong>scussione<br />
dei titoli è molto buona, <strong>di</strong>mostrando la can<strong>di</strong>data <strong>di</strong> muoversi con agilità all’interno delle<br />
tematiche runologiche oggetto dei suoi lavori, offrendo anche ulteriori prospettive <strong>di</strong> ricerca.<br />
L’accertamento linguistico è positivo.<br />
VERBALE N. 8, Allegato 2: Prova orale: giu<strong>di</strong>zi collegiali<br />
CANDIDATO: BAMPI Massimiliano<br />
Il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza sia dei testi nor<strong>di</strong>ci che del testo alto-tedesco<br />
antico relativi alla "creazione". Più incerta la trattazione della poesia panegirica<br />
anglosassone. Le conoscenze della "mutazione consonantica germanica" sono corrette, ma<br />
<strong>di</strong> carattere manualistico. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte colma una lacuna <strong>di</strong><br />
traduzione, ma ha delle incertezze relativamente al testo antico sassone. Positivo<br />
l'accertamento della conoscenza sia della lingua inglese che tedesca.<br />
CANDIDATO: CIANCI Eleonora<br />
La can<strong>di</strong>data non risponde alla domanda riguardante Wulfstan. Descrive con qualche<br />
incertezza il fenomeno della metafonia palatale e sull'origine della scrittura runica cita alcune<br />
teorie senza approfon<strong>di</strong>menti. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte identifica con <strong>di</strong>fficoltà i<br />
nuclei narrativi del Beowulf e non è sicura su alcuni fenomeni dell'alto-tedesco antico. Nella<br />
<strong>di</strong>scussione dei titoli la can<strong>di</strong>data illustra le linee <strong>di</strong> ricerca del suo lavoro sulle glosse<br />
nell'opera <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong> Bingen. Positivo l'accertamento della conoscenza sia della lingua<br />
inglese che tedesca.<br />
CANDIDATO: DE BONIS Maria Caterina<br />
La can<strong>di</strong>data illustra in modo corretto e abbastanza articolato la ricezione della Genesi<br />
soprattutto nella letteratura inglese antica. Non sa fornire informazioni sulle Fornaldarsögur<br />
e sulla tra<strong>di</strong>zione prosastica norrena del ciclo nibelungico. Tratta in modo insod<strong>di</strong>sfacente le<br />
glosse ingevoni. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte conferma <strong>di</strong> avere alcune incertezze.<br />
Positivo l'accertamento della conoscenza sia della lingua inglese che tedesca.<br />
CANDIDATO: FRANCINI Marusca<br />
La can<strong>di</strong>data sa offrire un quadro molto dettagliato sulla tra<strong>di</strong>zione manoscritta gotica con<br />
riferimenti anche a stu<strong>di</strong> critici. Anche sulla datazione dei manoscritti <strong>di</strong>scute e offre<br />
in<strong>di</strong>cazioni puntuali. Delle elegie anglosassoni conosce tutti i testi e sa inquadrarli<br />
relativamente al genere con riferimenti sia alla tra<strong>di</strong>zione germanica che a quella cristiana<br />
(omiletica). Fa un'analisi puntuale del Deor con riferimenti anche alla produzione poetica<br />
nor<strong>di</strong>ca. Riguardo ai germanismi sa ben delineare le influenze <strong>di</strong> varie lingue germaniche<br />
sull'italiano, citando stu<strong>di</strong> critici in modo aggiornato e si sofferma in modo particolare su<br />
gotico e longobardo. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte sa colmare alcune lacune<br />
riscontrate nelle prove. Nella <strong>di</strong>scussione dei titoli presenta in modo interessante aspetti<br />
della toponomastica scan<strong>di</strong>nava e illustra con competenza le tecniche seguite nella<br />
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traduzione della Saga <strong>di</strong> Björn. Positivo l'accertamento della conoscenza sia della lingua<br />
inglese che tedesca.<br />
CANDIDATO: SPADONI Alessia<br />
La can<strong>di</strong>data risponde correttamente sulle teorie relative alla ricostruzione del germanico e<br />
ai rapporti tra le lingue germaniche facendo collegamenti anche con iscrizioni oggetto <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>o nelle sue ricerche. Fa un quadro dell'evangelizzazione in Germania sia a livello<br />
storico-culturale che prendendo in considerazione le traduzioni a livello <strong>di</strong> Gebrauchsliteratur.<br />
Altri aspetti rimangono in secondo piano. Sulla letteratura sassone antica presenta le due<br />
opere principali ma non sa dare in<strong>di</strong>cazioni sulle fonti minori. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove<br />
scritte la can<strong>di</strong>data è in grado <strong>di</strong> colmare una lacuna. Nella <strong>di</strong>scussione dei titoli la can<strong>di</strong>data<br />
illustra in modo brillante i risultati delle proprie ricerche <strong>di</strong>mostrando una ottima competenza<br />
specialistica ed evidenzia anche elementi <strong>di</strong> originalità nei suoi lavori. Positivo l'accertamento<br />
della conoscenza sia della lingua inglese che tedesca.<br />
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