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NUOVO oggi MOLISE Mercoledì 11 Novembre 2009 BOJANO-AREA MATESINA Ieri mattina Bojano si è svegliata tappezzata da volantini «critici» verso il consigliere regionale Manifesti anonimi contro Romano Criticata la scelta di lasciare l’Italia dei Valori e Antonio Di Pietro BOJANO - Come al solito alcuni bojanesi non si smentiscono in tema di diffusione di volantini o manifestini anonimi dal contenuto calunnioso nei confronti di personaggi in vista. Questa volta ad essere preso di mira è il Consigliere regionale Massimo Romano dopo il divorzio da Antonio Di Pietro leader dell’IdV. Ieri mattina il centro bifernino era tappezzato di una infinità di manifestini formato A3 dal titolo ironico, ma dal contenuto piuttosto pesante nei confronti del Romano e della sua famiglia. Sembra che diversi siano stati affissi anche a Campobasso. Non vogliamo prendere le sue difese e né tanto meno considerare la veridicità o meno delle affermazioni riportate nel manifestino che appaiono cariche di odio e livore, però, ad una prima lettura dello stesso, appare piuttosto evidente che quanto riportato non ha niente a che vedere con la ’Politica’ nel senso nobile del termine, anche se il divorzio da IdV è forse solo un pretesto per l’autore o gli autori. Del resto Romano non è il solo politico ad aver cambiato casacca, il palcoscenico locale e regionale è pieno di persone che ad un certo punto del loro impegno amministrativo hanno deciso di cambiare aria per motivi condivisibili e non, quindi non ci si può meravigliare più di tanto. Basta dire che anche il matrimonio che si fonda su basi più solide ad un certo punto può finire, figuriamoci in Politica. Non bisogna dimenticare che l’attuale amministrazione di maggioranza a Palazzo san Francesco, ’Bojano Unita’, è un altro esempio eclatante, amministratori che in precedenza si erano dati battaglia in modo aspro anche con esposti inviati in Procura, adesso, invece, vanno a braccetto in nome degli interessi comuni. Non c’è da scandalizzarsi più di tanto. Il problema comunque non è questo, l’aspetto ripugnante di questi episodi che nel centro bifernino si ripetono ad intervalli più o meno brevi, è che talune persone senza attributi e spina dorsale si nascondono nell’ombra per tramare non solo verso la vittima designata, ma per gettare fango sull’intera comunità locale perché all’esterno si tende a generalizzare su quelle che sono le abitudini di una popolazione. Bojano, infatti, in campo re- gionale detiene la palma della facilità con cui vengono prodotti volantini e missive anonime. Basta chiedere alle Autorità Giudiziarie per averne conferma. Se una comunità sta male, o i giovani stentano a trovare un lavoro dignitoso, oppure in tanti si accontentano di qualche lavoretto precario, la colpa non è solo di chi ha le redini del potere, ma anche di chi lo sostiene politicamente in tutti i sensi e a tutti i livelli. Le colpe vanno quindi distribuite in percentuale a tutte le famiglie che in un dato periodo storico della vita amministrativa locale hanno gestito il potere usufruendo dalla politica di favori per i propri familiari e amici, oppure pilo- tando il Piano regolatore a proprio uso e consumo. I bojanesi non possono quindi piangere sulle loro colpe cercando un capro espiatorio a tutti i costi e addossando le responsabilità agli altri, oppure ricorrendo ad uno scritto anonimo che è la vendetta più ignobile, devono cominciare ad assumersi le proprie responsabilità e giudicare i politici non attraverso le promesse o il piccolo piacere ricevuto che spesso poi rappresenta solo un proprio sacrosanto diritto, ma attraverso l’analisi dell’onestà e delle capacità che gli stessi politici dimostrano in campo amministrativo per far progredire la propria città. (Luz) Dopo una lunghissimo braccio di ferro si scioglie il «matrimonio» tra il Comune e il Consorzio Rescisso il contratto con la Co.E.M. Si apre adesso la strada verso un probabile contenzioso dagli esiti dubbi FINALMENTE la giunta Silvestri è uscita dal letargo, anche se a svegliarla è stato lo stesso Co.E.M., rescindendo il contratto d’appalto. La rescissione, da tempo, era stata chiesta altresì dalle pagine del Nuovo Molise a seguito dei ripetuti disservizi e inadempienze contrattuali della ditta appaltatrice del servizio che in questi anni ha causato un danno non indifferente all’immagine di Bojano per il diffuso degrado. Ogni volta che il nostro giornale ha messo il dito nella piaga il primo citta- dino ha sempre smentito arrivando persino a sostenere, contro l’evidenza dei fatti, che a suo parere la città risultava pulita e che il Consorzio, addirittura, aveva garantito servizi in più rispetto a quanto previsto. Non bisogna dimenticare le ’note di rettifica’ che lo stesso Silvestri ha più volte inviato al nostro giornale per smentire, a suo dire, articoli non corrispondenti alla realtà dei fatti. L’ultima il 23 settembre scorso nella quale si ostinava a ripetere fino alla noia che il Co.E.M. eseguiva il contratto con rispetto e puntualità. Orbene nel corpo della delibera di rescissione contrattuale viene riportato: "Viste le Determinazioni del responsabile dei LL.PP. N.411 del 23.05.2008, N.680 del 28.08.2008, N.433 del 18.05.2009, N.484 del 10.06.2009, N.540 del 29.06.2009 e N.541 del 29.06.2009 che hanno portato all’applicazione di più cinque penali al consorzio Co.E.M. a se- Costituita la società Funivie Molise SAN MASSIMO - Dopo la costituzione della Società Montagna Molise per la gestione della località sciistica di Campitello Matese, è stata altresì costituita la Società Funivie Molise Spa, con socio unico la Regione Molise, che gestirà gli impianti di risalita nella predetta stazione. L’amministratore unico della nuova società è l’arch. Carovillano. (v.g.) guito di disservizi riscontrati e sussistono tutti i presupposti di cui all’art. 19 del Contratto speciale di appalto per risolvere il contratto". Come si vede finalmente Silvestri ha preso coscienza della realtà e smentendo tutto ciò che aveva detto in passato quando difendeva a spada tratta il Co.E.M., ha riconosciuto, indirettamente, la veridicità del contenuto degli articoli del Nuovo Molise. L’unica preoccupazione per le tasche dei bojanesi è che adesso, alla luce del ritardo che ha portato alla rescissione del La Giunta interviene con 14 mesi di ritardo Tanti ne sono passati da quando venne proposta la cessazione del rapporto BOJANO - Con quattordici mesi di ritardo, cioè da quando il Responsabile del IV Settore di Palazzo San Francesco propose invano la rescissione del contratto, la giunta municipale ha provveduto nei giorni scorsi a risolvere il rapporto con il Consorzio Ecologico Molisano (Co.E.M.). L’atto giuntale è il n.193 Nell’immagine una veduta di Bojano e porta la data del 2 novembre scorso. Va sottolineato, come del resto viene riportato in delibera, che la giunta comunale è arrivata a tale determinazione a seguito di una nota del Co.E.M., protocollata il 12 ottobre 2009, con la quale il Consorzio comunicava al Comune la volontà di voler recedere unilateralmente 9 contratto, la stessa Co.E.M. possa iniziare una vertenza risarcitoria nei confronti del Comune di Bojano anche perché appare piuttosto strano che ad un anno dalla scadenza naturale del contratto, novembre 2010, il Consorzio sia disposto a perdere la cifra di 271.467,28 euro quale cauzione definitiva per Palazzo San Francesco. (Luz) dal contratto e di non voler più adempiere alle relative obbligazioni dal 61˚ giorno dalla predetta comunicazione. Va altresì evidenziato che l’impresa appaltatrice del servizio di nettezza urbana già in data 23 febbraio del corrente anno, tramite i propri legali, aveva chiesto al Sindaco Silvestri la rescissione contrattuale, comunicando che dal successivo 30 aprile avrebbe interrotto il servizio di igiene urbana sul territorio bojanese, contestualmente, inoltre, aveva chiesto all’Ente municipale il pagamento di 326.128,87 euro a titolo di rimborso per maggiori oneri di discarica addebitati, per mancato recupero dell’IVA al 10%, per rimborso di maggiori oneri extracontrattuali,riadeguamento del canone per aumento indici Istat, nonché per il rimborso degli importi indebitamente trattenuti sulle fatture emesse negli anni 2007-2008. Con la rescissione in atto il Comune intasca la cauzione definitiva di 271.467,28 a suo tempo presentata mediante polizza fideiussoria dal Consorzio. Intanto il Responsabile del III Settore ha predisposto già tutti gli atti necessari per indire una nuova gara d’appalto. (Luz)

10 RICCIA-CERCE-JELSI DAL MUNICIPIO NUOVO oggi MOLISE Mercoledì 11 Novembre 2009 Riccia - «A chi vuole abbandonare il partito dico solo di rifletterci un pò» «Non sono uscito dall’Idv» Il consigliere Maurizio Moffa dopo la notizia diffusa «Nella riunione con Astore non ho firmato alcuna nota» RICCIA - Ma quale uscita d’Egitto... Il consigliere Maurizio Moffa così commenta la notizia dei "23 dissidenti". Ma in definitiva lei consigliere, è uscito o non è uscito dall’IdV? «No assolutamente, anzi ci tengo a precisare che nella riunione tenuta nell’ufficio del senatore Astore venerdì pomeriggio non è stato firmato nessun documento né da parte mia né da parte di nessun altro. Qualcuno ha raccolto l’elenco dei presenti e si è limitato a comunicarlo agli organi di stampa dopo che s’erano concordati due giorni di riflessione e di dialogo con gli amici dei rispettivi circoli e con la base per poi rivedersi lunedì mattina. Questo non mi sembra una cosa corretta, ma questo è quello che è avvenuto». Quindi lei non ha autorizzato a rendere pubblica la sua posizione al termine della riunione. «Assolutamente no, perché peraltro non era quella la mia posizione. Vede durante la riunione erano emerse posizioni diverse. Si andava da chi era deciso ad uscire senza se e senza ma a chi come me aveva un’idea diversa, molto diversa». E quale era la sua idea... «Io nel mio intervento ho precisato innanzitutto che la comunicazione delle nuove adesioni all’IdV, per la verità con una certa crudezza e perentorietà, da parte del Presidente all’Ufficio Politico regionale riunito a Roma potesse essere quasi una provocazione che alla fine con l’uscita otteneva il risultato voluto se non temuto. Si poteva ipotizzare cioè che fosse voluta la reazione ma anche, col senno di poi mi viene da dire, che fosse questo l’esito che ci si aspettava da parte del Presidente Di Pietro, visti i rumors, i si dice, le voci di corridoio sulla volontà di taluni. Alla luce di modificazioni del quadro politico nazionale e dell’affacciarsi, all’indomani dell’abbandono da parte di Rutelli del PD, di una probabile nuova formazione politica cui sembra avvicinarsi dopo l’intervista al Corriere della Sera anche l’on. Tabacci avendo abbandonata l’UdC, tutto questo rende ancora più chiare le prospettive probabili ed i futuri scenari. Personalmente non mi faccio tirare per la giacchetta da nessuno, che questo sia chiaro». E oltre a ciò che cosa altro ha detto lei nella riunione incriminata? «Ho sostenuto la tesi che si potesse e si dovesse sì esprimere un dissenso, mai innanzitutto sul piano personale, e che tale dissenso era esprimibile anche attraverso una auto-sospensione e la richiesta di un chiarimento politico con il Presidente poiché nelle dinamiche di gruppo delle associa- zioni, come tali sono i partiti, i possibili atteggiamenti sono di tre tipi, mutuando la logica sistemica di Albert Hirschman: Lealtà, Defezione o Protesta. Il lealismo porta ad essere più realisti del Re stesso, ad appiattirsi sulle posizioni dell’uomo solo al comando, è questa non è naturalmente la mia visione. La defezione comporta l’affievolirsi od il venir meno in termini assoluti della voce, che è l’unico strumento della protesta. Si concedono così spazi, politici nel caso in specie, che naturaliter saranno occupati da altri sottraendo la visione critica necessaria ai processi di crescita di un organismo collettivo, come tale è un partito. Partiti che, come ha ricordato anche Bersani nel discorso di insediamento, costituzionalmente sono deputati e riconosciuti per l’esercizio dei diritti politici in una democrazia parlamentare. Ho poca fiducia nelle associazioni che per lo più rispondono solo a logiche personalistiche». Dunque Lei in definitiva che scelta ha fatto? «Hic manebimus optime, aprendo un processo dialettico e critico senza sottrarsi al confronto delle idee e delle proprie posizioni politiche. A coloro che hanno intenzione di abbandonare l’IdV dico solo magari di rifletterci ancora un po’ prima di prendere una decisione definitiva. C’è sempre tempo per tornare sui proprio passi approfondendo la riflessione. Se dovessero rimanereM- DNBfl della loro opinione gli auguro comunque tutto il bene possibile ed un caloroso in bocca la lupo per le loro iniziative politiche ma le nostre strade per il momento si dividono con immutata stima ed affetto per i giovani e valenti esponenti dell’IdV che hanno preso questa decisione». Riccia - Singolare la vita della santa, molto amata in paese: rinunciò a tutto e si dedicò ai sofferenti Sant’Elisabetta, al via il triduo Il gruppo del Terz’ordine francescano sta preparando la festa RICCIA - C’è una grande devozione in paese per sant’Elisabetta. In questi giorni la comunità si prepara a festeggiare la santa la cui ricorrenza cade il 17 novembre. Il gruppo riccese del Terz’ordine francescano sta allestendo la festa con la consueta fede. Giovedì prenderà il via il triduo, al santuario del Carmine, in onore della santa e domenica ci saranno i festeggiamenti con la tradizionale distribuzione del pane benedetto di sant’Elisabetta. Singolare la vita della santa che rinunciò alle ricchezze per dedicarsi alle persone sofferenti. Figlia di Andrea, re d’Ungheria e di Gertrude, nobildonna di Merano, ebbe una vita breve. Nata nel 1207, a Presburgo fu promessa in moglie a Ludovico figlio ed erede del sovrano di Turingia. Sposa a quattordici anni, madre a quindici, restò vedova a venti. Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto in attesa di imbarcarsi con Federico II per la crociata in Terra Santa. Elisabetta aveva tre figli. Dopo il primogenito Ermanno vennero al mondo due bambine: Sofia e Gertrude, quest’ultima data alla luce già orfana di padre. Alla morte del marito, Elisabetta si ritirò a Eisenach, poi nel castello di Pottenstein per scegliere infine come dimora una modesta casa di Marburgo dove fece edificare a proprie spese un ospe- dale, riducendosi in povertà. Iscrittasi al terz’ordine francescano, offrì tutta se stessa agli ultimi, visitando gli ammalati due volte al giorno, facendosi mendican- te e attribuendosi sempre le mansioni più umili. La sua scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla dei figli. Morì a Marburgo, in Germania il 17 novembre 1231. E’ stata canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235. E’ protettrice degli Infermieri, Società caritatevoli, Fornai, Ordine France- scano Secolare. Nell’etimologia Elisabetta sta a significare Dio è il mio giuramento, dall’ebraico. L’emblema è il cesto di pane. Mafin Campodipietra - La messa alle 18 nell’omonima chiesa Festeggiamenti per San Martino CAMPODIPIETRA - Oggi si svolgeranno a Campodipietra i festeggiamenti in onore del Santo Patrono, San Martino Vescovo. Durante la cerimonia è previsto lo scoprimento e la benedizione della statua del Santo, recentemente restaurata grazie ad un contributo regionale, e la celebrazione della Santa Messa. Alla cerimonia, il cui inizio è previsto alle ore 18:00, nella Chiesa San Martino Vescovo, prenderanno parte anche l’Assessore Regionale alla Cultura, Sandro Arco, e la restauratrice, Annamaria Perpetua, che illustrerà alla cittadinanza di Campodipietra i lavori di restauro che hanno consentito di restituire alla statua i suoi colori e il suo aspetto originari. Dalle ore 8:00 alle ore 12:00 si svolgerà inoltre, lungo le strade del centro abitato, la classica Fiera di San Martino. Mafin Idea di padre Annibale «Un coro nella parrocchia dell’Assunta» RICCIA - Un coro della parrocchia dell’Assunta. E’ l’idea lanciata dal neo parroco padre Annibale Fanelli che ha deciso di dare vita a un coro composto dai parrocchiani. «Tra i riccesi - ha spiegato il parroco giuseppino - ci sono parecchie persone dotate di una straordinaria voce ed è giusto valorizzarle, soprattutto se le voci vengono impiegate per cantare e pregare Gesù, un momento di fede molto significativo». Padre Annibale conosce bene i riccesi e sa che ci sono molti talenti nascosti che devono esser incoraggiati. Gli interessati a partecipare all’iniziativa possono rivolgersi direttamente a padre Annibale, oppure al vice parroco padre Lorenzo. MF Gambatesa - 48 posti letto Residenza per anziani L’amministrazione approva il progetto GAMBATESA - Presto la realizzazione della residenza assistenziale per anziani. La giunta guidata dal sindaco Emilio Venditti ha approvato il progetto per la riqualificazione dell’edificio comunale di via XXIV Maggio dove sarà collocata la residenza per anziani, una struttura attesa da anni dalla comunità. Si tratta di un progetto degli anni Novanta che il sindaco Venditti ha deciso ora di realizzare. Nella residenza potranno trovare ospitalità anche agli anziani malati di alzhaimer. Il progetto prevede 48 posti letto a disposizione con un offerta lavorativa di circa venti unità tra personale medico e paramedico. Gambatesa, al pari degli altri centri molisani, è popolato soprattutto da persone anziane e strutture come la residenza assistenziale per anziani rivestono una importanza fondamentale non solo per soddisfare le esigenze del paese, ma anche perchè costituiscono un valido strumento per attivare le piccole economie presenti in paese e, quindi, attirare gente dai paesi limitrofi e offrire loro servizi efficienti, efficaci e rassicuranti. Emmeffe

NUOVO oggi MOLISE<br />

Mercoledì 11 Novembre 2009<br />

BOJANO-AREA MATESINA<br />

Ieri matt<strong>in</strong>a Bojano si è svegliata tappezzata da volant<strong>in</strong>i «critici» verso il consigliere regionale<br />

Manifesti anonimi contro Romano<br />

Criticata la scelta di lasciare<br />

l’Italia dei Valori e Antonio Di Pietro<br />

BOJANO - Come al solito<br />

alcuni bojanesi non si<br />

smentiscono <strong>in</strong> tema di<br />

diffusione di volant<strong>in</strong>i o<br />

manifest<strong>in</strong>i anonimi dal<br />

contenuto calunnioso nei<br />

confronti di personaggi <strong>in</strong><br />

vista. Questa volta ad essere<br />

preso di mira è il<br />

Consigliere regionale<br />

Massimo Romano dopo il<br />

divorzio da Antonio Di<br />

Pietro leader dell’IdV.<br />

Ieri matt<strong>in</strong>a il centro bifern<strong>in</strong>o<br />

era tappezzato di<br />

una <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità di manifest<strong>in</strong>i<br />

formato A3 dal titolo ironico,<br />

ma dal contenuto<br />

piuttosto pesante nei confronti<br />

del Romano e della<br />

sua famiglia. Sembra che<br />

diversi siano stati affissi<br />

anche a Campobasso. Non<br />

vogliamo prendere le sue<br />

difese e né tanto meno<br />

considerare la veridicità o<br />

meno delle affermazioni<br />

riportate nel manifest<strong>in</strong>o<br />

che appaiono cariche di<br />

odio e livore, però, ad una<br />

prima lettura dello stesso,<br />

appare piuttosto evidente<br />

che quanto riportato non<br />

ha niente a che vedere con<br />

la ’Politica’ nel senso nobile<br />

del term<strong>in</strong>e, anche se il<br />

divorzio da IdV è forse<br />

solo un pretesto per l’autore<br />

o gli autori. Del resto<br />

Romano non è il solo politico<br />

ad aver cambiato casacca,<br />

il palcoscenico locale<br />

e regionale è pieno di<br />

persone che ad un certo<br />

punto del loro impegno<br />

amm<strong>in</strong>istrativo hanno deciso<br />

di cambiare aria per<br />

motivi condivisibili e non,<br />

qu<strong>in</strong>di non ci si può meravigliare<br />

più di tanto.<br />

Basta dire che anche il<br />

matrimonio che si fonda<br />

su basi più solide ad un<br />

certo punto può f<strong>in</strong>ire, figuriamoci<br />

<strong>in</strong> Politica. Non<br />

bisogna dimenticare che<br />

l’attuale amm<strong>in</strong>istrazione<br />

di maggioranza a Palazzo<br />

san Francesco, ’Bojano<br />

Unita’, è un altro esempio<br />

eclatante, amm<strong>in</strong>istratori<br />

che <strong>in</strong> precedenza si erano<br />

dati battaglia <strong>in</strong> modo<br />

aspro anche con esposti<br />

<strong>in</strong>viati <strong>in</strong> Procura, adesso,<br />

<strong>in</strong>vece, vanno a braccetto<br />

<strong>in</strong> nome degli <strong>in</strong>teressi comuni.<br />

Non c’è da scandalizzarsi<br />

più di tanto. Il<br />

problema comunque non è<br />

questo, l’aspetto ripugnante<br />

di questi episodi<br />

che nel centro bifern<strong>in</strong>o si<br />

ripetono ad <strong>in</strong>tervalli più<br />

o meno brevi, è che talune<br />

persone senza attributi e<br />

sp<strong>in</strong>a dorsale si nascondono<br />

nell’ombra per tramare<br />

non solo verso la vittima<br />

designata, ma per gettare<br />

fango sull’<strong>in</strong>tera comunità<br />

locale perché all’esterno si<br />

tende a generalizzare su<br />

quelle che sono le abitud<strong>in</strong>i<br />

di una popolazione. Bojano,<br />

<strong>in</strong>fatti, <strong>in</strong> campo re-<br />

gionale detiene la palma<br />

della facilità con cui vengono<br />

prodotti volant<strong>in</strong>i e<br />

missive anonime. Basta<br />

chiedere alle Autorità<br />

Giudiziarie per averne<br />

conferma. Se una comunità<br />

sta male, o i giovani<br />

stentano a trovare un lavoro<br />

dignitoso, oppure <strong>in</strong><br />

tanti si accontentano di<br />

qualche lavoretto precario,<br />

la colpa non è solo di<br />

chi ha le red<strong>in</strong>i del potere,<br />

ma anche di chi lo sostiene<br />

politicamente <strong>in</strong> tutti i<br />

sensi e a tutti i livelli. Le<br />

colpe vanno qu<strong>in</strong>di distribuite<br />

<strong>in</strong> percentuale a tutte<br />

le famiglie che <strong>in</strong> un<br />

dato periodo storico della<br />

vita amm<strong>in</strong>istrativa locale<br />

hanno gestito il potere<br />

usufruendo dalla politica<br />

di favori per i propri familiari<br />

e amici, oppure pilo-<br />

tando il Piano regolatore a<br />

proprio uso e consumo. I<br />

bojanesi non possono<br />

qu<strong>in</strong>di piangere sulle loro<br />

colpe cercando un capro<br />

espiatorio a tutti i costi e<br />

addossando le responsabilità<br />

agli altri, oppure ricorrendo<br />

ad uno scritto<br />

anonimo che è la vendetta<br />

più ignobile, devono com<strong>in</strong>ciare<br />

ad assumersi le<br />

proprie responsabilità e<br />

giudicare i politici non attraverso<br />

le promesse o il<br />

piccolo piacere ricevuto<br />

che spesso poi rappresenta<br />

solo un proprio sacrosanto<br />

diritto, ma attraverso<br />

l’analisi dell’onestà e<br />

delle capacità che gli stessi<br />

politici dimostrano <strong>in</strong><br />

campo amm<strong>in</strong>istrativo per<br />

far progredire la propria<br />

città.<br />

(Luz)<br />

Dopo una lunghissimo braccio di ferro si scioglie il «matrimonio» tra il Comune e il Consorzio<br />

Rescisso il contratto con la Co.E.M.<br />

Si apre adesso la strada verso un probabile contenzioso dagli esiti dubbi<br />

FINALMENTE la giunta<br />

Silvestri è uscita dal letargo,<br />

anche se a svegliarla è<br />

stato lo stesso Co.E.M., resc<strong>in</strong>dendo<br />

il contratto d’appalto.<br />

La rescissione, da<br />

tempo, era stata chiesta altresì<br />

dalle pag<strong>in</strong>e del <strong>Nuovo</strong><br />

<strong>Molise</strong> a seguito dei ripetuti<br />

disservizi e <strong>in</strong>adempienze<br />

contrattuali della<br />

ditta appaltatrice del servizio<br />

che <strong>in</strong> questi anni ha<br />

causato un danno non <strong>in</strong>differente<br />

all’immag<strong>in</strong>e di<br />

Bojano per il diffuso degrado.<br />

Ogni volta che il nostro<br />

giornale ha messo il dito<br />

nella piaga il primo citta-<br />

d<strong>in</strong>o ha sempre smentito<br />

arrivando pers<strong>in</strong>o a sostenere,<br />

contro l’evidenza dei<br />

fatti, che a suo parere la<br />

città risultava pulita e che<br />

il Consorzio, addirittura,<br />

aveva garantito servizi <strong>in</strong><br />

più rispetto a quanto previsto.<br />

Non bisogna dimenticare<br />

le ’note di rettifica’<br />

che lo stesso Silvestri ha<br />

più volte <strong>in</strong>viato al nostro<br />

giornale per smentire, a<br />

suo dire, articoli non corrispondenti<br />

alla realtà dei<br />

fatti. L’ultima il 23 settembre<br />

scorso nella quale si<br />

ost<strong>in</strong>ava a ripetere f<strong>in</strong>o<br />

alla noia che il Co.E.M.<br />

eseguiva il contratto con<br />

rispetto e puntualità. Orbene<br />

nel corpo della delibera<br />

di rescissione contrattuale<br />

viene riportato: "Viste<br />

le Determ<strong>in</strong>azioni del<br />

responsabile dei LL.PP.<br />

N.411 del 23.05.2008,<br />

N.680 del 28.08.2008,<br />

N.433 del 18.05.2009,<br />

N.484 del 10.06.2009,<br />

N.540 del 29.06.2009 e<br />

N.541 del 29.06.2009 che<br />

hanno portato all’applicazione<br />

di più c<strong>in</strong>que penali<br />

al consorzio Co.E.M. a se-<br />

Costituita<br />

la società<br />

Funivie <strong>Molise</strong><br />

SAN MASSIMO - Dopo la<br />

costituzione della Società<br />

Montagna <strong>Molise</strong> per la<br />

gestione della località sciistica<br />

di Campitello Matese,<br />

è stata altresì costituita la<br />

Società Funivie <strong>Molise</strong><br />

Spa, con socio unico la Regione<br />

<strong>Molise</strong>, che gestirà<br />

gli impianti di risalita nella<br />

predetta stazione. L’amm<strong>in</strong>istratore<br />

unico della<br />

nuova società è l’arch. Carovillano.<br />

(v.g.)<br />

guito di disservizi riscontrati<br />

e sussistono tutti i<br />

presupposti di cui all’art.<br />

19 del Contratto speciale<br />

di appalto per risolvere il<br />

contratto". Come si vede f<strong>in</strong>almente<br />

Silvestri ha preso<br />

coscienza della realtà e<br />

smentendo tutto ciò che<br />

aveva detto <strong>in</strong> passato<br />

quando difendeva a spada<br />

tratta il Co.E.M., ha riconosciuto,<br />

<strong>in</strong>direttamente,<br />

la veridicità del contenuto<br />

degli articoli del <strong>Nuovo</strong><br />

<strong>Molise</strong>. L’unica preoccupazione<br />

per le tasche dei bojanesi<br />

è che adesso, alla<br />

luce del ritardo che ha portato<br />

alla rescissione del<br />

La Giunta <strong>in</strong>terviene<br />

con 14 mesi di ritardo<br />

Tanti ne sono passati da quando venne<br />

proposta la cessazione del rapporto<br />

BOJANO - Con quattordici<br />

mesi di ritardo, cioè da<br />

quando il Responsabile del<br />

IV Settore di Palazzo San<br />

Francesco propose <strong>in</strong>vano<br />

la rescissione del contratto,<br />

la giunta municipale ha<br />

provveduto nei giorni scorsi<br />

a risolvere il rapporto<br />

con il Consorzio Ecologico<br />

Molisano (Co.E.M.).<br />

L’atto giuntale è il n.193<br />

Nell’immag<strong>in</strong>e una veduta di Bojano<br />

e porta la data del 2 novembre<br />

scorso. Va sottol<strong>in</strong>eato,<br />

come del resto viene<br />

riportato <strong>in</strong> delibera, che<br />

la giunta comunale è arrivata<br />

a tale determ<strong>in</strong>azione<br />

a seguito di una nota del<br />

Co.E.M., protocollata il 12<br />

ottobre 2009, con la quale<br />

il Consorzio comunicava al<br />

Comune la volontà di voler<br />

recedere unilateralmente<br />

9<br />

contratto, la stessa<br />

Co.E.M. possa <strong>in</strong>iziare una<br />

vertenza risarcitoria nei<br />

confronti del Comune di<br />

Bojano anche perché appare<br />

piuttosto strano che ad<br />

un anno dalla scadenza<br />

naturale del contratto, novembre<br />

2010, il Consorzio<br />

sia disposto a perdere la cifra<br />

di 271.467,28 euro quale<br />

cauzione def<strong>in</strong>itiva per<br />

Palazzo San Francesco.<br />

(Luz)<br />

dal contratto e di non voler<br />

più adempiere alle relative<br />

obbligazioni dal 61˚ giorno<br />

dalla predetta comunicazione.<br />

Va altresì evidenziato<br />

che l’impresa appaltatrice<br />

del servizio di nettezza<br />

urbana già <strong>in</strong> data 23<br />

febbraio del corrente anno,<br />

tramite i propri legali,<br />

aveva chiesto al S<strong>in</strong>daco<br />

Silvestri la rescissione contrattuale,<br />

comunicando<br />

che dal successivo 30 aprile<br />

avrebbe <strong>in</strong>terrotto il servizio<br />

di igiene urbana sul<br />

territorio bojanese, contestualmente,<br />

<strong>in</strong>oltre, aveva<br />

chiesto all’Ente municipale<br />

il pagamento di<br />

326.128,87 euro a titolo di<br />

rimborso per maggiori oneri<br />

di discarica addebitati,<br />

per mancato recupero<br />

dell’IVA al 10%, per rimborso<br />

di maggiori oneri extracontrattuali,riadeguamento<br />

del canone per aumento<br />

<strong>in</strong>dici Istat, nonché<br />

per il rimborso degli importi<br />

<strong>in</strong>debitamente trattenuti<br />

sulle fatture emesse<br />

negli anni 2007-2008. Con<br />

la rescissione <strong>in</strong> atto il Comune<br />

<strong>in</strong>tasca la cauzione<br />

def<strong>in</strong>itiva di 271.467,28 a<br />

suo tempo presentata mediante<br />

polizza fideiussoria<br />

dal Consorzio. Intanto il<br />

Responsabile del III Settore<br />

ha predisposto già tutti<br />

gli atti necessari per <strong>in</strong>dire<br />

una nuova gara d’appalto.<br />

(Luz)

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