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Nuovo Molise - sito in costruzione

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36 SPORT<br />

NUOVO oggi MOLISE<br />

Mercoledì 11 Novembre 2009<br />

Il mister è giunto allo stadio <strong>in</strong>sieme ai Capone<br />

e a Mol<strong>in</strong>o. Poi breve discorso alla squadra<br />

Campobasso, si riparte...<br />

Molti giornalisti e nessun tifoso ieri per il neoallenatore del Lupo: «La situazione è difficile ma non parlatemi di depressione»<br />

Poche parole e tanta gr<strong>in</strong>ta<br />

nel primo giorno di La Cava<br />

IL NUOVO corso (l’ennesimo)<br />

dei lupi com<strong>in</strong>cia alle<br />

ore 14 di ieri pomeriggio<br />

sotto un diluvio fortissimo.<br />

Il presidente Ferruccio<br />

Capone, l’amm<strong>in</strong>istratore<br />

delegato Gaudiano Capone,<br />

il direttore sportivo Gigi<br />

Mol<strong>in</strong>o e l’allenatore Sergio<br />

La Cava varcano i<br />

cancelli dello stadio di Selva<br />

Piana e subito dopo si<br />

chiudono dentro gli spogliatoi<br />

per parlare con tutta la<br />

squadra rossoblù.<br />

La chiacchierata dura<br />

circa un’oretta nella quale<br />

chi ha parlato di più è stato<br />

soprattutto il presidente<br />

Capone che ha esortato i<br />

giocatori a ononrare la maglia<br />

che <strong>in</strong>dossano. Poi è<br />

stata la volta di Mol<strong>in</strong>o e<br />

La Cava. Per loro poche parole<br />

di circostanza perché<br />

quello che conterà d’ora <strong>in</strong><br />

poi sarà soltanto il campo.<br />

Di parole <strong>in</strong>fatti <strong>in</strong> questi<br />

mesi (anzi, anni) ne sono<br />

state dette già troppe.<br />

All’uscita dagli spogliatoi<br />

tutti i diretti <strong>in</strong>teressati<br />

sono stati «assaliti» dalla<br />

stampa al gran completo. Il<br />

clima che si respirava era<br />

tutto sommato più sereno<br />

rispetto alle ultime settimane.<br />

La sensazione è come se<br />

ci fosse stata una specie di<br />

«liberazione» dalla cappa<br />

di tensione creata ultimamente.<br />

L’unica assenza, ormai<br />

abituale, è stata quella<br />

dei tifosi che hanno preferito<br />

lasciare nell’<strong>in</strong>differenza<br />

assoluta la società a confermare<br />

il persistente clima di<br />

«rottura» che si è creato<br />

dopo gli episodi del dopo-<br />

Morro d’Oro. Su questo<br />

tema il neoallenatore La<br />

Cava, davanti a taccu<strong>in</strong>i e<br />

microfoni, è stato molto<br />

schietto: «Io vengo qui ora -<br />

ha esordito - è <strong>in</strong>utile che<br />

parliamo del passato. Questa<br />

è una grande piazza<br />

dove purtroppo si susseguono<br />

delusioni cocenti per i tifosi.<br />

Il mio compito è quello<br />

di risollevare questa squadra<br />

dal punto di vista mentale,<br />

del gioco e dei risultati<br />

ma non parlatemi di depressione<br />

perché se parliamo<br />

di depressione nel calcio<br />

E’un Ferruccio Capone<br />

stranamente pacato quello<br />

che ieri ha parlato con i<br />

giornalisti per spiegare la<br />

scelta di Sergio La Cava<br />

come sesto allenatore della<br />

sua gestione.<br />

Il patron ha abbandonato<br />

la sua proverbiale verve<br />

polemica ed esordisce con<br />

un pensiero dolce per Paolucci<br />

e Nucifora: «Innanzitutto<br />

vorrei rivolgere ancora<br />

una volta il mio r<strong>in</strong>graziamento<br />

a Nucifora e<br />

Paolucci. Purtroppo nessuno<br />

di noi si sarebbe aspettato<br />

che a novembre ci saremmo<br />

trovati <strong>in</strong> questa situazione.<br />

Se siamo arrivati<br />

a questo punto è sicuramente<br />

colpa mia che sono<br />

il presidente. Questo è sta-<br />

allora chi non ha il lavoro<br />

che dovrebbe fare? Suicidarsi?».<br />

La Cava ha parlato<br />

anche di come potrà giocare<br />

questa squadra: «Ho<br />

potuto fare solo un mezzo<br />

allenamento e domani -<br />

oggi ndr - già dobbiamo disputare<br />

una partita importante<br />

di Coppa. Per ora è<br />

presto qu<strong>in</strong>di per parlare di<br />

come giocherà il mio Campobasso.<br />

Devo valutare per<br />

bene gli uom<strong>in</strong>i che ho a disposizione».<br />

Anche sul mercato<br />

il neoallenatore è stato<br />

abbastanza s<strong>in</strong>cero: «Ma<br />

come posso dirvi cosa ci<br />

manca se ancora non conosco<br />

a pieno la squadra? Valuteremo<br />

con calma i pregi<br />

ed i difetti di questo gruppo<br />

e nel caso il presidente ha<br />

già dato ampia disponibilità<br />

ad <strong>in</strong>tervenire se ce ne<br />

sarà l’occasione e se avremo<br />

ancora la possibilità di <strong>in</strong>serirci<br />

<strong>in</strong> un certo discorso<br />

di vertice. Ma ora francamente<br />

è davvero troppo presto<br />

per parlarne». O troppo<br />

tardi? Speriamo di no.<br />

Giorgio C. Mascione<br />

Il presidente motiva la sua decisione: «Conosce la categoria»<br />

Capone: «Ho scelto La Cava<br />

perché è un combattente»<br />

to un fallimento di tutti.<br />

Non soltanto di loro a cui<br />

auguro le migliori fortune.<br />

Purtroppo però dovevo<br />

dare una scossa». Poi il patron<br />

è passato a parlare di<br />

La Cava e Mol<strong>in</strong>o. Sul<br />

neoallenatore l’<strong>in</strong>gegnere<br />

irp<strong>in</strong>o spiega: «Ho scelto<br />

La Cava perché è un allenatore<br />

che è abituato a la-<br />

vorare <strong>in</strong> piazze importanti<br />

e difficili come Torre Annunziata<br />

e Torre del greco<br />

dove ogni partita è un combattimento.<br />

Lui è un combattente<br />

che conosce alla<br />

perfezione questa categoria<br />

e sa come comportarsi <strong>in</strong><br />

determ<strong>in</strong>ate situazioni».<br />

Sull’ex «drago» le parole<br />

sono ancora più dolci:<br />

«Con Mol<strong>in</strong>o mi lega un<br />

rapporto particolare visto<br />

che è nata una grande <strong>in</strong>tesa<br />

s<strong>in</strong> da quando arrivò<br />

qui come calciatore. Negli<br />

anni siamo sempre rimasti<br />

<strong>in</strong> contatto ed ora si è presentata<br />

l’occasione per lui e<br />

per noi di poter lavorare<br />

<strong>in</strong>sieme di nuovo. Sono sicuro<br />

che nelle vesti di ds<br />

riuscirà a portarci quella<br />

freschezza e quella professionalità<br />

che sono state<br />

sempre caratteristiche della<br />

sua attività da calciatore».<br />

Il patron parla anche<br />

del possibile mercato che<br />

potrebbe esserci a dicembre:<br />

«Avevamo previsto<br />

qualcosa prima di questo<br />

cambio. Ora è il nuovo allenatore<br />

ed il nuovo direttore<br />

sportivo che devono<br />

valutare la situazione e poi<br />

decidere cosa fare anche<br />

guardando quella che sarà<br />

la nostra classifica quando<br />

si riaprirà il mercato».<br />

Sula rapporto ormai def<strong>in</strong>itivamente<br />

<strong>in</strong>cr<strong>in</strong>ato con i<br />

tifosi Capone si rattrista<br />

dimostrando di soffrire per<br />

una situazione che non<br />

avrebbe voluto creare:<br />

«Purtroppo nel corso di<br />

questi tre anni ho sbagliato<br />

tante cose. L’unica cosa<br />

che posso dire è che le ho<br />

fatte sempre con buona<br />

fede. Riguardo agli ultimi<br />

episodi <strong>in</strong>vece ho già dato<br />

le mie scuse. E’ stato un gesto<br />

sbagliato quello che feci<br />

dopo la partita col Morro<br />

d’Oro dettato però da un<br />

forte momento di stress<br />

emotivo susseguito ad offese<br />

personali». Subito dopo<br />

le <strong>in</strong>terviste di rito il presidente<br />

si è fermato a parlare<br />

per un attimo con Mol<strong>in</strong>o<br />

prima che prendesse la<br />

sua macch<strong>in</strong>a per filare via<br />

veloce di nuovo per Montella.<br />

Fuori, davanti ai<br />

cancelli dello stadio, soltanto<br />

pozzanghere ed un<br />

cielo plumbeo come questo<br />

terzo campionato della sua<br />

gestione. Tre anni e mezzo<br />

fa sicuramente Capone<br />

non si sarebbe aspettato di<br />

rimanere così solo (e triste)<br />

nello stadio che lui stesso<br />

(a proprie spese) ristrutturò<br />

per far giocare il Campobasso<br />

<strong>in</strong> campionato. Allora<br />

era il «salvatore della<br />

patria», ora è l’artefice di<br />

tutti i mali. Il calcio, <strong>in</strong><br />

questo, sa essere davvero<br />

uno sport crudele ma che<br />

offre sempre una prova<br />

d’appello. L’ultima delle<br />

quali si chiama Sergio La<br />

Cava. gcm

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