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NUOVO oggi MOLISE Venerdì 21 Maggio 2010 CAMPOBASSO DA PALAZZO MAGNO Forum PA, D’Ascanio: tornare al territorio Crisi del centrosinistra I troppi rebus dell’Idv Il Pd si apre concretamente al dialogo Centrosinistra a caccia di unità. E pare che, dopo la bufera di Palazzo Magno, qualcosa si stia (finalmente) muovendo. Le scadenze elettorali sono sempre più vicine e il passo, di certo, non può essere quello di una semplice camminata. Ma c’è un ma: chi pensava che il problema fosse nel Partito Democratico dovrà ricredersi. Il vero nocciolo della questione sta tutto nell’Italia dei Valori. Che è chiamata a decidere se affrancarsi o meno dai franchi tiratori. Cioè prendere davvero e definitivamente le distanze da chi fa politica mercanteggiando la propria appartenenza. Ecco come stanno davvero le cose. Il problema è proprio in casa. Il dialogo con il Partito Democratico pare essersi riaperto e sembra che stia camminando in maniera spedita e soprattutto sincera. Certo, come sottolineano i beneinformati, «i margini ci sono ma dipende tutto dalla ricomposizione del quadro dei partiti». Il che vuol dire, in parole povere, che il Pd c’è. E l’Italia dei Valori? Deve decidere se affidarsi o meno ai ribaltonisti, se continuare a sperare nel ravvedimento di qualche esponente politico del partito di Di Pietro che ancora non sa cosa vuole fare da grande e soprattutto cambia partner (politico s’intende) a seconda della convenienza del momento. E la soluzione di questo rebus è però alla base delle condizioni dettate dal presidente Nicola D’Ascanio nel giorno in cui ha rassegnato le dimissioni, il modo più chiaro ed evidente per riaffermare la sua estraneità politica alla metodologia del tirare a campare. L’Italia dei Valori è chiamata ad una riflessione profonda: partito aggregante e forza del centrosinistra credibilmente unito con capacità di governo oppure partito-taxi? Su questi aspetti non si può mediare, non si può continuare ad aspettare eventuali ravvedimenti legati chissà a cosa. Il problema c’è, è reale e non è una finzione massmediatica: alcuni esponenti dell’Italia dei Valori, a Palazzo Magno, non hanno ancora deciso se stare con il centrosinistra oppure con il centrodestra. Probabilmente hanno il piede in due scarpe. E così non si va davvero da nessuna parte. Si rischia di inciampare. lusa 7 coi cittadini protagonisti «Il cittadino ha bisogno di sentirsi protagonista e controllore del sistema istituzionale, perciò lo vuole più vicino a sè e ai suoi problemi». L’incipit del presidente della Provincia Nicola D’Ascanio al Forum PA sul tema del «Decentramento e governance locale» è riferito alla proposta di riduzione dei costi della politica - Non credo che basti una riduzione del 5% della retribuzione dei parlamentari per affrontare seriamente il problema dei costi della politica. C’è bisogno di riforme strutturali, di una riduzione secca del numero dei parlamentari nelle due Camere, di un Senato delle Regioni e delle Autonomie Locali per dare spazio ad una classe dirigente onesta e che operi nella legalità e per gli interessi collettivi. La politica ha bisogno di eliminare tanti enti inutili, agenzie insignificanti e authority che rispondono solo ai padroni di turno e non agli interessi dei cittadini. Per questo c’è bisogno di operare un serio decentramento di funzioni, competenze e risorse, smettendola con i vecchi e i nuovi centralismi, esempio soltanto di deleteri elettoralismi». In merito alla situazione di crisi economica e sociale che sta vivendo attualmente il nostro Paese e, più da vicino, alla realtà molisana, D’Ascanio è stato esplicito e netto: «Bisogna tornare al territorio, non solo per consentire una clamorosa rivincita del sistema produttivo di beni e servizi sulla finanziarizzazione dell’economia, ma anche per ridare fiato e spazi ad una visione etica e civile che si occupi della realtà sociale vera: delle persone, delle imprese, delle risorse, delle culture e delle identità locali. Ritrovando, così, le vie di sbocco ai tanti drammi che vivono i giovani, le donne, gli imprenditori; comunità intere che si assottigliano sempre più per nuovi fenomeni di emigrazione che interessano quanti sono rimasti senza lavoro e senza speranze. Il ritorno al territorio deve significare mettere in moto processi di sviluppo basati su sistemi innovativi per la diversificazione e per la qualità, che rendano protagonisti gli Enti Locali e il sistema socio-imprenditoriale che non vuole essere più frustrato dalle politiche assistenzialistiche di un sistema di potere autoreferenziale ed inadeguato che, come sta accadendo in Molise con l’allegra ed irresponsabile gestione della finanza pubblica, si accinge a caricare di tasse oltre ogni limite i cittadini e a cercare di somministrare loro la terribile beffa di proporsi, esso stesso, come il medico curante della grave malattia procurata. Un insulto che francamente i molisani non meritano».

8 CAMPOBASSO LE DIMISSIONI DEL SINDACO Durissima presa di posizione di «Costruire democrazia» L’opposizione sbotta «Basta piagnistei» «E’ la quarta volta che minaccia di mollare tutto Lo faccia davvero o si metta seriamente al lavoro» «ADESSO basta, non ne possiamo più». L’opposizione - in particolare il gruppo di «Costruire Democrazia» - sbotta e replica alle dichiarazioni del sindaco Gino Di Bartolomeo, che ha minacciato di dimettersi perché impossibilitato a governare a causa delle casse comunali vuote. «Non ne possiamo più delle lamentele del sindaco - hanno sottolineato in conferenza stampa Massimo Romano, Michele Coralbo e Michele Durante - E’ la quarta volta che minaccia di dimettersi. Lo faccia una volta per tutte o si metta a lavorare seriamente per il bene della città». Secondo i consiglieri di opposizione, infatti, Di Bartolomeo, eletto a maggioranza e sostenuto da ben undici liste, sulla poltrona di primo cittadino da quasi un anno, non sta dimostrando tutta la voglia di amministrare che proclamava in campagna elettorale. Massimo Romano, in particolare, che si è scontrato con Di Bartolomeo in campagna elettorale come candidato sindaco, ha ribadito il rifiuto, da parte del sindaco, a un confronto pubblico per discutere dei problemi della città. «Non siamo più disponibili - hanno tuonato i consiglieri - ad assistere a continue lamentele e contemporaneamente alla to- tale assenza di proposizione politica». Un elempio per tutti: la Sea. «Abbiamo proposto in cento giorni la privatizzazione della società con la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. E’ passato un anno e nulla di tutto questo è accaduto. Il sindaco ha elargito consulenza, incaricato persone e affidato ulteriori incarichi con l’unico risultato che ora i cittadini devono pagare il 22% in più di tassa sui rifiuti». daniela di cecco NUOVO oggi MOLISE Venerdì 21 Maggio 2010 Big Gino: una questione di coscienza «Voglio regalare alla città un sogno non un incubo» LA SUA maggioranza - in riunione ieri pomeriggio per discutere dell’ipotesi dimissioni - l’ha in qualche modo confortato. «Non dirci che te ne vai, perché ci fai del male», gli hanno detto, rinnovandogli la loro fiducia. Ma il sindaco Gino Di Bartolomeo continua a ripetere che per lui è una questione di coscienza e responsabilità: «Diventare sindaco di Campobasso era un sogno, non voglio che diventi un sindaco, nè per me nè per i cittadini». La questione è sempre la stessa: niente soldi per amministrare bene la città. «Problemi che ci portiamo da lontano - continua il sindaco - per i quali non ho colpe ma rispetto ai quali mi sento responsabile. Per questo - aggiunge tra rabbia e amarezza - non mi piacciono i grilli parlanti di sinistra che dicono una serie di bugie sul passato. Chi ha prodotto così tanti guai deve almeno avere la bontà di stare zitto». ddc «Gli slogan elettorali non durano in eterno» Trivisonno (Pd): «E’ troppo facile aumentare le tasse senza programmare interventi per il bene di Campobasso» ANCHE il Partito democratico prende posizione rispetto alla ’minaccia’ di dimissioni del sindaco. In particolare è il neo eletto segretario cittadino Giose Trivisonno a dire la sua: «Di Bartolomeo si arrende, gli slogan da campagna elettorale non durano in eterno». «E’ passato un anno - puntualizza Trivisonno - dall’elezione di Gino Di Bartolomeo a sindaco della città di Campobasso. Un anno in cui non si è fatto praticamente nulla. Il sindaco è stato tanto bravo a vincere le elezioni schierando ’l’e- sercito dei 500’ - aggiunge il segretario del Pd - ma altrettanto incapace, per sua stessa ammissione, di governare. Adesso si rivolge alla sua maggioranza chiedendo collaborazione ed aiuto, quasi a voler ricordare ai suoi consiglieri che, oltre alla campagna elettorale, agli spot e ai tanti slogan, amministrare è un lavoro faticoso che richiede impegno, tempo ed idee». Secondo il circolo del Partito Democratico, insomme, servono soluzioni: «Vanno compiute - spiega Trivisonno - delle scelte decisive per Michele Coralbo fa le pulci alla gestione dell’amministrazione da parte di Di Bartolomeo «Nessun messaggio politico o istituzionale» «NELLE dichiarazioni di Di Bartolomeo manca ogni sorta di messaggio politico e istituzionale». La pensa così il consigliere di «Costruire Democrazia» Michele Coralbo. Cosa pensa della presa di posizione di Gino Di Bartolomeo? «A 11 mesi dal suo mandato il sindaco ritiene opportuna una conferenza stampa che non dice nulla di concreto sul suo lavoro e sul suo operato, una conferenza che continua la litania delle lamentele e del disastroso patrimonio ereditato, ma soprattutto una conferenza che non trasmette nessun segnale di governo e di crescita della città capoluogo». Non crede sia legittimo, da parte del sindaco, esternare una sua difficoltà? «Premetto che la mia non vuole essere una polemica, ma mi chiedo, è normale dopo 11 mesi minacciare le proprie dimissioni per difficoltà presunte nel sanare i conti e invece restare in silenzio, ovvero lavorare in perfetta solitudine scavalcando il ruolo del consiglio comunale, delle commissioni consiliari e dei consiglieri? E’ possibile rimanere in silenzio sul piano di rientro sanitario che colpirà Campobasso e i campobassani in una maniera devastante? E’ possibile non chiedere conto di cosa ne sarà del Cardarelli, della casa Pistilli, dei posti letto per le RSA, delle cliniche convenzionate e accreditate, della San. Stef.Ar e dei suo dipendenti?». Dove ha sbagliato, secondo lei, Di Bartolomeo? «Non è possibile che un sindaco non discuta nelle commissioni preposte e non porti all’attenzione del consiglio comunale tutto, il piano triennale delle opere pubbliche, la situazione di Sea e Seac. Non è possibile, poi, che un sindaco non tenga conto del fatto che se i fondi PISU non verranno erogati, circa il 60% del piano triennale delle opere pubbliche dovrà essere rivisto perché non ha adeguata copertura finanziaria. E ancora una cattiva gestione del comparto edilizio, del Piano Casa, dello sportello unico per le attività produttive». E poi vi sono tutta una serie di altre ’grane’... «Ci sono tanti problemi da affrontare, ma l’atteggiamento è sempre lo stesso. E’ possibile che non si sappia nulla di cosa si sta facendo per sanare la situazione critica dell’edilizia scolastica? E’ possibile che per risanare la Sea l’unica soluzione vagliata sia quella di mettere le mani nelle tasche dei campobassani e non si riesca a pensare ad altre soluzioni come quella ad esempio di stanare il sommerso che c’è sulla tassa per la nettezza urbana che è stimato per il nostro comune intorno al 40%? E’ possibile che il sindaco non si pronunci sulla questione master plan e sulle due sentenze del TAR che di fatto bloccano l’accordo comune regione per devastare l’unica area libera rimasta al centro del territorio?». Secondo quanto sostiene lei il sindaco ha davvero poca considerazione dell’opposizione. «Il sindaco non dà conto sul fatto di aver dichiarato che le commissioni consiliari siano inutili e che i presidenti di commissione (consiglieri di maggioranza) discutano in commissioni sempre gli stessi argomenti per giunta inutili. Inoltre, ha dichiarato pubblicamente ai giovani della sua città di aver fatto parte del sistema clientelare messo in piedi dalla politica, e questo non provoca il minimo imbarazzo?». A quanto pare tutto questo è possibile? «E’ possibile perdere l’occasione dei campionati universitari, è possibile perdere l’opportunità del giro d’Italia. E’ possibile anche, che in un momento cosi delicato per la sanità regionale, nella commissione sanità del comune capoluogo, si discuta dei casi di rabbia canile nei comuni del nord est dell’Italia. Forse il sindaco su una delle dichiarazione su menzionate ha ragione, ma questo non toglie che in conferenza stampa si deve dare conto alla città e ai cittadini su cosa si sta facendo per loro». dadice il futuro della città di Campobasso che l’attuale amministrazione non è capace di fare. Il Partito Democratico è pronto ad iniziare un confronto serio e costruttivo sui temi, portando le proposte fra la gente e nel consiglio comunale». Trivisonno fa l’esempio di via Toscana, dove ci sono gli appartamenti che ospitavano l’ex ’Scuola Iovine’ che possono essere ristrutturati e adibiti ad abitazioni popolari. «Su questo argomento - puntualizza - il sindaco è stato bravo fino ad ora a celarsi dietro il generico spot "siamo vicini ai più deboli"». E poi la passata amministrazione ha stilato un protocollo d’intesa con il Conai che ha prodotto un piano dettagliato sulla raccolta differenziata dei rifiuti. «Tale piano - spiega Trivisonno - agli atti della commissione Politiche ambientali, prevede un finanziamento molto inferiore ai 2 milioni di euro promessi dalla Regione Molise e porterebbe, a regime, un livello di raccolta differenziata superiore al 50%. Questo sistema necessita della trasformazione della Tarsu da tassa a tariffa: come detto il piano è già pronto, consegnato dal Conai ad inizio 2009». Ma l’attacco più feroce riguarda la Sea che, aggiunge Trivisonno «ha recentemente speso in consulenze 35.000 euro che hanno portato alla conclusione (banale) che è necessario aumentare la Tarsu. Una decisione come questa deve essere presa solo a fronte dell’elaborazione di un piano serio e dettagliato sulla raccolta differenziata che possa, come detto, risanare e rendere commerciabile la stessa Sea. E’ troppo facile aumentare soltanto le tasse - conclude il Pd - senza programmare interventi in grado di garantire un vero risparmio per i cittadini virtuosi». ddc

8 CAMPOBASSO<br />

LE DIMISSIONI DEL SINDACO<br />

Durissima presa <strong>di</strong> posizione <strong>di</strong> «Costruire democrazia»<br />

L’opposizione sbotta<br />

«Basta piagnistei»<br />

«E’ la quarta volta che m<strong>in</strong>accia <strong>di</strong> mollare tutto<br />

Lo faccia davvero o si metta seriamente al lavoro»<br />

«ADESSO basta, non ne<br />

possiamo più». L’opposizione<br />

- <strong>in</strong> particolare il<br />

gruppo <strong>di</strong> «Costruire Democrazia»<br />

- sbotta e replica<br />

alle <strong>di</strong>chiarazioni del<br />

s<strong>in</strong>daco G<strong>in</strong>o <strong>Di</strong> Bartolomeo,<br />

che ha m<strong>in</strong>acciato <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mettersi perché impossibilitato<br />

a governare a causa<br />

delle casse comunali<br />

vuote.<br />

«Non ne possiamo più<br />

delle lamentele del s<strong>in</strong>daco<br />

- hanno sottol<strong>in</strong>eato <strong>in</strong><br />

conferenza stampa Massimo<br />

Romano, Michele<br />

Coralbo e Michele Durante<br />

- E’ la quarta volta<br />

che m<strong>in</strong>accia <strong>di</strong> <strong>di</strong>mettersi.<br />

Lo faccia una volta per<br />

tutte o si metta a lavorare<br />

seriamente per il bene della<br />

città».<br />

Secondo i consiglieri <strong>di</strong><br />

opposizione, <strong>in</strong>fatti, <strong>Di</strong><br />

Bartolomeo, eletto a maggioranza<br />

e sostenuto da<br />

ben un<strong>di</strong>ci liste, sulla poltrona<br />

<strong>di</strong> primo citta<strong>di</strong>no<br />

da quasi un anno, non sta<br />

<strong>di</strong>mos<strong>tra</strong>ndo tutta la voglia<br />

<strong>di</strong> amm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>re che<br />

proclamava <strong>in</strong> campagna<br />

elettorale.<br />

Massimo Romano, <strong>in</strong><br />

particolare, che si è scon<strong>tra</strong>to<br />

con <strong>Di</strong> Bartolomeo <strong>in</strong><br />

campagna elettorale come<br />

can<strong>di</strong>dato s<strong>in</strong>daco, ha riba<strong>di</strong>to<br />

il rifiuto, da parte<br />

del s<strong>in</strong>daco, a un confronto<br />

pubblico per <strong>di</strong>scutere<br />

dei problemi della città.<br />

«Non siamo più <strong>di</strong>sponibili<br />

- hanno tuonato i consiglieri<br />

- ad assistere a<br />

cont<strong>in</strong>ue lamentele e contemporaneamente<br />

alla to-<br />

tale assenza <strong>di</strong> proposizione<br />

politica».<br />

Un elempio per tutti: la<br />

Sea. «Abbiamo proposto<br />

<strong>in</strong> cento <strong>giorni</strong> la privatizzazione<br />

della società con<br />

la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> tutti i<br />

posti <strong>di</strong> lavoro. E’ passato<br />

un anno e nulla <strong>di</strong> tutto<br />

questo è accaduto. Il s<strong>in</strong>daco<br />

ha elargito consulenza,<br />

<strong>in</strong>caricato persone e<br />

affidato ulteriori <strong>in</strong>carichi<br />

con l’unico risultato che<br />

ora i citta<strong>di</strong>ni devono pagare<br />

il 22% <strong>in</strong> più <strong>di</strong> tassa<br />

sui rifiuti».<br />

daniela <strong>di</strong> cecco<br />

NUOVO oggi MOLISE<br />

Venerdì 21 Maggio 2010<br />

Big G<strong>in</strong>o: una questione <strong>di</strong> coscienza<br />

«Voglio regalare<br />

alla città un sogno<br />

non un <strong>in</strong>cubo»<br />

LA SUA maggioranza - <strong>in</strong> riunione ieri pomeriggio per<br />

<strong>di</strong>scutere dell’ipotesi <strong>di</strong>missioni - l’ha <strong>in</strong> qualche modo<br />

confortato. «Non <strong>di</strong>rci che te ne vai, perché ci fai del<br />

male», gli hanno detto, r<strong>in</strong>novandogli la loro fiducia.<br />

Ma il s<strong>in</strong>daco G<strong>in</strong>o <strong>Di</strong> Bartolomeo cont<strong>in</strong>ua a ripetere<br />

che per lui è una questione <strong>di</strong> coscienza e responsabilità:<br />

«<strong>Di</strong>ventare s<strong>in</strong>daco <strong>di</strong> Campobasso era un sogno,<br />

non voglio che <strong>di</strong>venti un s<strong>in</strong>daco, nè per me nè per i<br />

citta<strong>di</strong>ni». La questione è sempre la stessa: niente sol<strong>di</strong><br />

per amm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>re bene la città. «Problemi che ci portiamo<br />

da lontano - cont<strong>in</strong>ua il s<strong>in</strong>daco - per i quali non<br />

ho colpe ma rispetto ai quali mi sento responsabile. Per<br />

questo - aggiunge <strong>tra</strong> rabbia e amarezza - non mi piacciono<br />

i grilli parlanti <strong>di</strong> s<strong>in</strong>is<strong>tra</strong> che <strong>di</strong>cono una serie <strong>di</strong><br />

bugie sul passato. Chi ha prodotto così tanti guai deve<br />

almeno avere la bontà <strong>di</strong> stare zitto». ddc<br />

«Gli slogan elettorali<br />

non durano <strong>in</strong> eterno»<br />

Trivisonno (Pd): «E’ troppo facile aumentare le tasse<br />

senza programmare <strong>in</strong>terventi per il bene <strong>di</strong> Campobasso»<br />

ANCHE il Partito democratico<br />

prende posizione rispetto<br />

alla ’m<strong>in</strong>accia’ <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni<br />

del s<strong>in</strong>daco. In particolare<br />

è il neo eletto segretario<br />

citta<strong>di</strong>no Giose Trivisonno<br />

a <strong>di</strong>re la sua: «<strong>Di</strong><br />

Bartolomeo si arrende, gli<br />

slogan da campagna elettorale<br />

non durano <strong>in</strong> eterno».<br />

«E’ passato un anno -<br />

puntualizza Trivisonno -<br />

dall’elezione <strong>di</strong> G<strong>in</strong>o <strong>Di</strong> Bartolomeo<br />

a s<strong>in</strong>daco della città<br />

<strong>di</strong> Campobasso. Un anno <strong>in</strong><br />

cui non si è fatto praticamente<br />

nulla. Il s<strong>in</strong>daco è<br />

stato tanto bravo a v<strong>in</strong>cere<br />

le elezioni schierando ’l’e-<br />

sercito dei 500’ - aggiunge il<br />

segretario del Pd - ma altrettanto<br />

<strong>in</strong>capace, per sua<br />

stessa ammissione, <strong>di</strong> governare.<br />

Adesso si rivolge<br />

alla sua maggioranza chiedendo<br />

collaborazione ed aiuto,<br />

quasi a voler ricordare ai<br />

suoi consiglieri che, oltre<br />

alla campagna elettorale,<br />

agli spot e ai tanti slogan,<br />

amm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>re è un lavoro<br />

faticoso che richiede impegno,<br />

tempo ed idee».<br />

Secondo il circolo del Partito<br />

Democratico, <strong>in</strong>somme,<br />

servono soluzioni: «Vanno<br />

compiute - spiega Trivisonno<br />

- delle scelte decisive per<br />

Michele Coralbo fa le pulci alla gestione dell’amm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>zione da parte <strong>di</strong> <strong>Di</strong> Bartolomeo<br />

«Nessun messaggio politico o istituzionale»<br />

«NELLE <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> <strong>Di</strong> Bartolomeo<br />

manca ogni sorta <strong>di</strong> messaggio<br />

politico e istituzionale». La pensa<br />

così il consigliere <strong>di</strong> «Costruire Democrazia»<br />

Michele Coralbo.<br />

Cosa pensa della presa <strong>di</strong> posizione<br />

<strong>di</strong> G<strong>in</strong>o <strong>Di</strong> Bartolomeo?<br />

«A 11 mesi dal suo mandato il s<strong>in</strong>daco<br />

ritiene opportuna una conferenza<br />

stampa che non <strong>di</strong>ce nulla <strong>di</strong> concreto<br />

sul suo lavoro e sul suo operato,<br />

una conferenza che cont<strong>in</strong>ua la litania<br />

delle lamentele e del <strong>di</strong>sastroso<br />

patrimonio ere<strong>di</strong>tato, ma soprattutto<br />

una conferenza che non <strong>tra</strong>smette<br />

nessun segnale <strong>di</strong> governo e <strong>di</strong> crescita<br />

della città capoluogo».<br />

Non crede sia legittimo, da parte<br />

del s<strong>in</strong>daco, esternare una sua<br />

<strong>di</strong>fficoltà?<br />

«Premetto che la mia non vuole essere<br />

una polemica, ma mi chiedo, è normale<br />

dopo 11 mesi m<strong>in</strong>acciare le proprie<br />

<strong>di</strong>missioni per <strong>di</strong>fficoltà presunte<br />

nel sanare i conti e <strong>in</strong>vece restare<br />

<strong>in</strong> silenzio, ovvero lavorare <strong>in</strong> perfetta<br />

solitu<strong>di</strong>ne scavalcando il ruolo del<br />

consiglio comunale, delle commissioni<br />

consiliari e dei consiglieri? E’ possibile<br />

rimanere <strong>in</strong> silenzio sul piano<br />

<strong>di</strong> rientro sanitario che colpirà Campobasso<br />

e i campobassani <strong>in</strong> una maniera<br />

devastante? E’ possibile non<br />

chiedere conto <strong>di</strong> cosa ne sarà del<br />

Cardarelli, della casa Pistilli, dei posti<br />

letto per le RSA, delle cl<strong>in</strong>iche<br />

convenzionate e accre<strong>di</strong>tate, della<br />

San. Stef.Ar e dei suo <strong>di</strong>pendenti?».<br />

Dove ha sbagliato, secondo lei, <strong>Di</strong><br />

Bartolomeo?<br />

«Non è possibile che un s<strong>in</strong>daco non<br />

<strong>di</strong>scuta nelle commissioni preposte e<br />

non porti all’attenzione del consiglio<br />

comunale tutto, il piano triennale<br />

delle opere pubbliche, la situazione<br />

<strong>di</strong> Sea e Seac. Non è possibile, poi,<br />

che un s<strong>in</strong>daco non tenga conto del<br />

fatto che se i fon<strong>di</strong> PISU non verranno<br />

erogati, circa il 60% del piano<br />

triennale delle opere pubbliche dovrà<br />

essere rivisto perché non ha adeguata<br />

copertura f<strong>in</strong>anziaria. E ancora<br />

una cattiva gestione del comparto<br />

e<strong>di</strong>lizio, del Piano Casa, dello sportello<br />

unico per le attività produttive».<br />

E poi vi sono tutta una serie <strong>di</strong><br />

altre ’grane’...<br />

«Ci sono tanti problemi da affrontare,<br />

ma l’atteggiamento è sempre lo<br />

stesso. E’ possibile che non si sappia<br />

nulla <strong>di</strong> cosa si sta facendo per sanare<br />

la situazione critica dell’e<strong>di</strong>lizia<br />

scolastica? E’ possibile che per risanare<br />

la Sea l’unica soluzione vagliata<br />

sia quella <strong>di</strong> mettere le mani nelle<br />

tasche dei campobassani e non si riesca<br />

a pensare ad altre soluzioni come<br />

quella ad esempio <strong>di</strong> stanare il sommerso<br />

che c’è sulla tassa per la nettezza<br />

urbana che è stimato per il nostro<br />

comune <strong>in</strong>torno al <strong>40</strong>%? E’ possibile<br />

che il s<strong>in</strong>daco non si pronunci<br />

sulla questione master plan e sulle<br />

due sentenze del TAR che <strong>di</strong> fatto<br />

bloccano l’accordo comune regione<br />

per devastare l’unica area libera rimasta<br />

al centro del territorio?».<br />

Secondo quanto sostiene lei il<br />

s<strong>in</strong>daco ha davvero poca considerazione<br />

dell’opposizione.<br />

«Il s<strong>in</strong>daco non dà conto sul fatto <strong>di</strong><br />

aver <strong>di</strong>chiarato che le commissioni<br />

consiliari siano <strong>in</strong>utili e che i presidenti<br />

<strong>di</strong> commissione (consiglieri <strong>di</strong><br />

maggioranza) <strong>di</strong>scutano <strong>in</strong> commissioni<br />

sempre gli stessi argomenti per<br />

giunta <strong>in</strong>utili. Inoltre, ha <strong>di</strong>chiarato<br />

pubblicamente ai giovani della sua<br />

città <strong>di</strong> aver fatto parte del sistema<br />

clientelare messo <strong>in</strong> pie<strong>di</strong> dalla politica,<br />

e questo non provoca il m<strong>in</strong>imo<br />

imbarazzo?».<br />

A quanto pare tutto questo è possibile?<br />

«E’ possibile perdere l’occasione dei<br />

campionati universitari, è possibile<br />

perdere l’opportunità del giro d’Italia.<br />

E’ possibile anche, che <strong>in</strong> un momento<br />

cosi delicato per la sanità regionale,<br />

nella commissione sanità del<br />

comune capoluogo, si <strong>di</strong>scuta dei casi<br />

<strong>di</strong> rabbia canile nei comuni del nord<br />

est dell’Italia. Forse il s<strong>in</strong>daco su una<br />

delle <strong>di</strong>chiarazione su menzionate ha<br />

ragione, ma questo non toglie che <strong>in</strong><br />

conferenza stampa si deve dare conto<br />

alla città e ai citta<strong>di</strong>ni su cosa si sta<br />

facendo per loro». da<strong>di</strong>ce<br />

il futuro della città <strong>di</strong> Campobasso<br />

che l’attuale amm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>zione<br />

non è capace <strong>di</strong><br />

fare. Il Partito Democratico<br />

è pronto ad <strong>in</strong>iziare un confronto<br />

serio e costruttivo sui<br />

temi, portando le proposte<br />

fra la gente e nel consiglio<br />

comunale».<br />

Trivisonno fa l’esempio <strong>di</strong><br />

via Toscana, dove ci sono gli<br />

appartamenti che ospitavano<br />

l’ex ’Scuola Iov<strong>in</strong>e’ che<br />

possono essere ristrutturati<br />

e a<strong>di</strong>biti ad abitazioni popolari.<br />

«Su questo argomento<br />

- puntualizza - il s<strong>in</strong>daco è<br />

stato bravo f<strong>in</strong>o ad ora a celarsi<br />

<strong>di</strong>etro il generico spot<br />

"siamo vic<strong>in</strong>i ai più deboli"».<br />

E poi la passata amm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>zione<br />

ha stilato un<br />

protocollo d’<strong>in</strong>tesa con il Conai<br />

che ha prodotto un piano<br />

dettagliato sulla raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti.<br />

«Tale piano - spiega Trivisonno<br />

- agli atti della commissione<br />

Politiche ambientali,<br />

prevede un f<strong>in</strong>anziamento<br />

molto <strong>in</strong>feriore ai 2<br />

milioni <strong>di</strong> euro promessi<br />

dalla Regione Molise e porterebbe,<br />

a regime, un livello<br />

<strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata superiore<br />

al 50%. Questo sistema<br />

necessita della <strong>tra</strong>sformazione<br />

della Tarsu da<br />

tassa a tariffa: come detto il<br />

piano è già pronto, consegnato<br />

dal Conai ad <strong>in</strong>izio<br />

2009».<br />

Ma l’attacco più feroce riguarda<br />

la Sea che, aggiunge<br />

Trivisonno «ha recentemente<br />

speso <strong>in</strong> consulenze<br />

35.000 euro che hanno portato<br />

alla conclusione (banale)<br />

che è necessario aumentare<br />

la Tarsu. Una decisione<br />

come questa deve essere<br />

presa solo a fronte dell’elaborazione<br />

<strong>di</strong> un piano serio<br />

e dettagliato sulla raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata che possa,<br />

come detto, risanare e rendere<br />

commerciabile la stessa<br />

Sea. E’ troppo facile aumentare<br />

soltanto le tasse -<br />

conclude il Pd - senza programmare<br />

<strong>in</strong>terventi <strong>in</strong> grado<br />

<strong>di</strong> garantire un vero risparmio<br />

per i citta<strong>di</strong>ni virtuosi».<br />

ddc

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