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I primi 40 giorni di Basso Di Brino tra promesse ... - sito in costruzione

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NUOVO oggi MOLISE<br />

Venerdì 21 Maggio 2010<br />

CAMPOBASSO<br />

DA PALAZZO MAGNO Forum PA, D’Ascanio:<br />

tornare al territorio<br />

Crisi del centros<strong>in</strong>is<strong>tra</strong><br />

I troppi rebus dell’Idv<br />

Il Pd si apre concretamente al <strong>di</strong>alogo<br />

Centros<strong>in</strong>is<strong>tra</strong> a caccia <strong>di</strong><br />

unità. E pare che, dopo la<br />

bufera <strong>di</strong> Palazzo Magno,<br />

qualcosa si stia (f<strong>in</strong>almente)<br />

muovendo. Le scadenze<br />

elettorali sono sempre più<br />

vic<strong>in</strong>e e il passo, <strong>di</strong> certo,<br />

non può essere quello <strong>di</strong><br />

una semplice camm<strong>in</strong>ata.<br />

Ma c’è un ma: chi pensava<br />

che il problema fosse nel<br />

Partito Democratico dovrà<br />

ricredersi. Il vero nocciolo<br />

della questione sta tutto<br />

nell’Italia dei Valori. Che è<br />

chiamata a decidere se affrancarsi<br />

o meno dai franchi<br />

tiratori. Cioè prendere<br />

davvero e def<strong>in</strong>itivamente<br />

le <strong>di</strong>stanze da chi fa politica<br />

mercanteggiando la propria<br />

appartenenza.<br />

Ecco come stanno davvero<br />

le cose. Il problema è proprio<br />

<strong>in</strong> casa. Il <strong>di</strong>alogo con il<br />

Partito Democratico pare<br />

essersi riaperto e sembra<br />

che stia camm<strong>in</strong>ando <strong>in</strong> maniera<br />

spe<strong>di</strong>ta e soprattutto<br />

s<strong>in</strong>cera. Certo, come sottol<strong>in</strong>eano<br />

i bene<strong>in</strong>formati, «i<br />

marg<strong>in</strong>i ci sono ma <strong>di</strong>pende<br />

tutto dalla ricomposizione<br />

del quadro dei partiti». Il<br />

che vuol <strong>di</strong>re, <strong>in</strong> parole povere,<br />

che il Pd c’è. E l’Italia<br />

dei Valori? Deve decidere se<br />

affidarsi o meno ai ribaltonisti,<br />

se cont<strong>in</strong>uare a sperare<br />

nel ravve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> qualche<br />

esponente politico del<br />

partito <strong>di</strong> <strong>Di</strong> Pietro che ancora<br />

non sa cosa vuole fare<br />

da grande e soprattutto<br />

cambia partner (politico<br />

s’<strong>in</strong>tende) a seconda della<br />

convenienza del momento.<br />

E la soluzione <strong>di</strong> questo<br />

rebus è però alla base delle<br />

con<strong>di</strong>zioni dettate dal presidente<br />

Nicola D’Ascanio<br />

nel giorno <strong>in</strong> cui ha rassegnato<br />

le <strong>di</strong>missioni, il modo<br />

più chiaro ed evidente per<br />

riaffermare la sua es<strong>tra</strong>neità<br />

politica alla metodologia<br />

del tirare a campare. L’Italia<br />

dei Valori è chiamata ad<br />

una riflessione profonda:<br />

partito aggregante e forza<br />

del centros<strong>in</strong>is<strong>tra</strong> cre<strong>di</strong>bilmente<br />

unito con capacità <strong>di</strong><br />

governo oppure partito-taxi?<br />

Su questi aspetti non si può<br />

me<strong>di</strong>are, non si può cont<strong>in</strong>uare<br />

ad aspettare eventuali<br />

ravve<strong>di</strong>menti legati<br />

chissà a cosa. Il problema<br />

c’è, è reale e non è una f<strong>in</strong>zione<br />

massme<strong>di</strong>atica: alcuni<br />

esponenti dell’Italia dei Valori,<br />

a Palazzo Magno, non<br />

hanno ancora deciso se stare<br />

con il centros<strong>in</strong>is<strong>tra</strong> oppure<br />

con il centrodes<strong>tra</strong>.<br />

Probabilmente hanno il piede<br />

<strong>in</strong> due scarpe. E così non<br />

si va davvero da nessuna<br />

parte. Si rischia <strong>di</strong> <strong>in</strong>ciampare.<br />

lusa<br />

7<br />

coi citta<strong>di</strong>ni protagonisti<br />

«Il citta<strong>di</strong>no ha bisogno <strong>di</strong> sentirsi protagonista e controllore<br />

del sistema istituzionale, perciò lo vuole più vic<strong>in</strong>o a sè e<br />

ai suoi problemi». L’<strong>in</strong>cipit del presidente della Prov<strong>in</strong>cia<br />

Nicola D’Ascanio al Forum PA sul tema del «Decen<strong>tra</strong>mento<br />

e governance locale» è riferito alla proposta <strong>di</strong> riduzione<br />

dei costi della politica - Non credo che basti una riduzione<br />

del 5% della retribuzione dei parlamentari per affrontare<br />

seriamente il problema dei costi della politica. C’è<br />

bisogno <strong>di</strong> riforme strutturali, <strong>di</strong> una riduzione secca del<br />

numero dei parlamentari nelle due Camere, <strong>di</strong> un Senato<br />

delle Regioni e delle Autonomie Locali per dare spazio ad<br />

una classe <strong>di</strong>rigente onesta e che operi nella legalità e per<br />

gli <strong>in</strong>teressi collettivi. La politica ha bisogno <strong>di</strong> elim<strong>in</strong>are<br />

tanti enti <strong>in</strong>utili, agenzie <strong>in</strong>significanti e authority che rispondono<br />

solo ai padroni <strong>di</strong> turno e non agli <strong>in</strong>teressi dei<br />

citta<strong>di</strong>ni. Per questo c’è bisogno <strong>di</strong> operare un serio decen<strong>tra</strong>mento<br />

<strong>di</strong> funzioni, competenze e risorse, smettendola con<br />

i vecchi e i nuovi cen<strong>tra</strong>lismi, esempio soltanto <strong>di</strong> deleteri<br />

elettoralismi». In merito alla situazione <strong>di</strong> crisi economica<br />

e sociale che sta vivendo attualmente il nostro Paese e, più<br />

da vic<strong>in</strong>o, alla realtà molisana, D’Ascanio è stato esplicito e<br />

netto: «Bisogna tornare al territorio, non solo per consentire<br />

una clamorosa riv<strong>in</strong>cita del sistema produttivo <strong>di</strong> beni e<br />

servizi sulla f<strong>in</strong>anziarizzazione dell’economia, ma anche<br />

per ridare fiato e spazi ad una visione etica e civile che si<br />

occupi della realtà sociale vera: delle persone, delle imprese,<br />

delle risorse, delle culture e delle identità locali. Ritrovando,<br />

così, le vie <strong>di</strong> sbocco ai tanti drammi che vivono i<br />

giovani, le donne, gli impren<strong>di</strong>tori; comunità <strong>in</strong>tere che si<br />

assottigliano sempre più per nuovi fenomeni <strong>di</strong> emigrazione<br />

che <strong>in</strong>teressano quanti sono rimasti senza lavoro e senza<br />

speranze. Il ritorno al territorio deve significare mettere <strong>in</strong><br />

moto processi <strong>di</strong> sviluppo basati su sistemi <strong>in</strong>novativi per<br />

la <strong>di</strong>versificazione e per la qualità, che rendano protagonisti<br />

gli Enti Locali e il sistema socio-impren<strong>di</strong>toriale che non<br />

vuole essere più frus<strong>tra</strong>to dalle politiche assistenzialistiche<br />

<strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> potere autoreferenziale ed <strong>in</strong>adeguato che,<br />

come sta accadendo <strong>in</strong> Molise con l’allegra ed irresponsabile<br />

gestione della f<strong>in</strong>anza pubblica, si acc<strong>in</strong>ge a caricare <strong>di</strong><br />

tasse oltre ogni limite i citta<strong>di</strong>ni e a cercare <strong>di</strong> somm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>re<br />

loro la terribile beffa <strong>di</strong> proporsi, esso stesso, come il<br />

me<strong>di</strong>co curante della grave malattia procurata. Un <strong>in</strong>sulto<br />

che francamente i molisani non meritano».

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