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NUOVO oggi MOLISE Venerdì 21 Maggio 2010 IN EVIDENZA BOJANO-AREA MATESINA Sono all’ordine del giorno gli infortuni a carico dei pedoni che passeggiano lungo le vie cittadine Marciapiedi, vere trappole Una 45enne è inciampata su una buca, cadendo rovinosamente a terra: è stata soccorsa e accompagnata alla guardia medica ANCORA un incidente ad un pedone, nei giorni scorsi, causato dalle condizioni pietose in cui versano i marciapiedi in pieno centro cittadino. Ormai sembra un vero e proprio bollettino di guerra la frequenza con cui i cittadini che escono di casa si infortunano mentre camminano su aree pubbliche completamente o in parte dissestate. L’aspetto preoccupante e grave nello stesso tempo è che in quelle zone il Comune ha ricevuto comunicazioni di incidenti a pedoni da parte di avvocati o agenzie infortunistiche senza che sia intervenuto con lavori atti ad eliminare i pericoli per l’incolumità pubblica. Siamo venuti a conoscenza, proprio ieri, che di recente sul ponte di corso Amatuzio, poco distante dalla cartolibreria ’Il Ponte’, una signora 45enne, Paola Priolo, bojanese, è inciampata rovinosamente in una buca del marciapiede formatasi a causa della mancanza di una mattonella, finendo distesa a terra. All’incidente hanno assistito diversi testimoni. La donna è stata immediatamente soccorsa da Remo Carusillo e accompagnata alla locale Guardia Medica per le prime cure del caso, successivamente è stata portata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale ’Veneziale’ di Isernia dove i sanitari hanno riscontrato un trauma distorsivo alla caviglia destra che è stata immobilizzata con una fasciatura, prescrivendole alcune settimane di riposo assoluto. Un lungo tratto di marciapiede, quello di corso Amatuzio, diventato ormai famoso per le numerose trappole che presenta e per le diverse cadute in cui sono rimaste vittime persone di diverse età che spesso hanno riportato contusioni o fratture di una certa entità. Da qualche anno a questa parte le cause civili per sinistri intentate da privati cittadini, sia proprietari di autovetture incidentate che semplici perdoni, sono lievitate ulteriormente. Le cause che hanno portato in giudizio l’amministrazione comunale bojanese sono soprattutto i tombini, le buche e i dissesti stradali disseminati sulle aree pubbliche del territorio cittadino. Nonostante le pericolosità evidenziate, che tra l’altro creano difficoltà di deambulazione ai disabili e agli anziani, nonché problemi alle carrozzine, il Comune mostra una certa indifferenza o lentezza negli interventi tesi ad eliminare definitivamente quelle insidie. E’ da tempo, infatti, che il marciapiede di corso Amatuzio ha bisogno di un intervento globale per la sostituzione delle piastrelle rotte o fissate in maniera precaria, oppure 15 per eliminare gli avallamenti, non solo per prevenire gli incidenti, ma anche per dare un certo decoro al centro della città. Purtroppo sembra proprio che tutto ciò non interessi nessuno, nel frattempo i cittadini continuano ad inciampare e a farsi male. Per il momento le uniche risposte che dà Palazzo San Francesco su questi problemi sono le comunicazioni agli interessati circa il nominativo dell’assicurazione convenzionata con il Comune. luz La manifestazione conclusiva organizzata dagli alunni del plesso scolastico di Castellone ’Non abbandoniamoli’, lo spettacolo L’iniziativa si è svolta nel pomeriggio al teatro comunale ’Non abbandoniamoli ...’ è la manifestazione conclusiva che gli alunni del plesso scolastico della borgata di Castellone hanno organizzato oggi pomeriggio alle ore 18 presso il teatro comunale, ex Cinema Moderno. E’ uno spettacolo in cui il plesso di Castellone, aderendo al progetto di Circolo ’La nostra scuola verso una cittadinanza nuova’ ha voluto occuparsi dell’abbandono dando vita ad un sottoprogetto di notevole interesse sociale e di forte attualità, dal titolo appunto ’Non abbandoniamoli...’. Ogni classe ha portato avanti una tematica. La classe prima si è preoccupata degli anziani con una storia che riguarda il maltrattamento di un nonno da parte del figlio e della nuora. La vicenda si conclude con una grande lezione di vita che il nipote impartisce ai propri genitori. La seconda, invece, reciterà e canterà una can- zone riguardante la solidarietà nei confronti dei più deboli. Gli alunni della classe terza hanno affrontato la tematica dell’ambiente. La storia che essi drammatizzeranno vuole spronare a difendere e proteggere la bella montagna che sovrasta Bojano: il Matese. La quarta si è dedicata agli animali. La loro storia, concernente l’abbandono di un cane, vuole mettere in risalto che esistono persone le quali, non hanno alcuna considerazione degli animali, infatti, prima adottano BREVI LA simpatica Barbara Bove oggi festeggia il compleanno. Un mondo di auguri dai genitori Lello e Franca. La dirigente regionale dell’UGL, Francesca Risi, è stata colpita da un grave lutto, per la scomparsa improvvisa e prematura del genitore Filippo. Alla sindacalista, alla madre Giuliana, al fratello Egidio, e a tutti gli altri familiari, giungano le condoglianze da parte della Redazione del Nuovo Molise. Seconda ’Festa del gelato’ oggi alla Gelateria Gran Caffè Gentili di via Molise n.42. Dalle ore 17 alle 20 a tutti i ragazzi che si recheranno presso l’esercizio commerciale, sarà offerto un cono gelato in omaggio con la possibilità di poter scegliere tra una grande varietà di gusti. Potranno degustare i prelibati gelati in una cornice piena di allegria con animazione e divertimento. un ’batuffolino’ per il piacere di giocarvi, poi, non si fanno alcuno scrupolo ad abbandonarlo perché è d’intralcio alle loro vacanze. I ragazzi della quinta classe, infine, si sono occupati dell’abbandono dei minori, perché a questo mondo avviene anche che dei genitori abbandonino un bambino sparendo nel nulla. "La storia che i ragazzi rappresentano è tratta da un articolo di cronaca realmente accaduto - spiega l’insegnante Rosanna Marano, referente del progetto -, riguarda un bambino appena nato che era stato abbandonato in un autobus. Il bambino è stato trovato e portato alla Caserma dei Carabinieri del Torrino. I ragazzi hanno voluto immaginare i motivi, tra l’altro sconosciuti, che hanno spinto i genitori a fare tale gesto disperato. Si è immaginato che l’abbandono fosse legato alle condizioni disagiate in cui i genitori vivevano, e quindi un abbandono per il bene del bimbo in quanto in Romania essi avevano contratto dei debiti con degli usurai. Lasciandolo qui in Italia avevano pensato che qualcuno si sarebbe occupato amorevolmente di lui e avrebbe avuto così un futuro migliore. Abbiamo, infine, immaginato il momento in cui il bimbo è stato accolto in una casa famiglia con un balletto dal titolo ’Aggiungi un posto a tavola’". Uno spettacolo attuale che fa riflettere e sensibilizza tutti, piccoli e grandi, sui diversi problemi che affliggono la società moderna. luz Terzo appuntamento del mese nell’area protetta di Guardiaregia-Campochiaro Oasi Wwf e le biodiversità La zona del Matese è uno scrigno di ricchezze naturalistiche DOMANI, domenica 23 maggio, si terrà all’Oasi di Guardiaregia-Campochiaro il terzo appuntamento del mese della ’Festa delle Oasi WWF’ che punterà alla promozione della biodiversità dell’Oasi matesina’. «Il 2010 è l’anno mondiale della Biodiversità e l’Oasi WWF del Matese con i suoi 2.000 ettari rappresenta, per il Matese molisano, uno scrigno di ricchezze naturalistiche - ha spiegato Nicola Merola, responsabile dell’Oasi -, abbiamo, infatti, 39 specie di orchidee censite sulle circa 60 complessivamente presenti in Molise, 12 specie di anfibi censiti sulle 13 specie presenti in tutta la regione, infine, abbiamo 300 specie di farfalle tra diurne e notturne. Questi pochi dati indicano un valore importante della natura dell’Oasi che il WWF tu- tela e promuove dal 1997. Oggi, per la biodiversità dell’Oasi di Guardiaregia- Campochiaro, il WWF Italia chiede livelli di protezione più elevati, attraverso la creazione di una grande Riserva naturale regionale. La festa di domani si prefigge l’obiettivo di illustrare, sia ai piccoli visitatori che agli adulti, tutte le potenzialità naturalistiche della nostra Oasi. Oltre le visite guidate per tutti, una particolare attenzione sarà rivolta ai ragazzi attraverso giochi di sensibilizzazione ambientale e riconoscimento sul campo delle specie vegetali e delle tracce animali dell’Oasi. A fine mattinata - ha concluso -, ci sarà l’emozionante reintroduzione in natura di tre splendidi rapaci curati presso il Centro recupero animali selvatici del Corpo Fore- stale dello Stato di Pescara». Di seguito riportiamo il programma della ’Festa Oasi WWF Guardiaregia- Campochiaro’ : ore 9-14: Apertura centro visite Oasi Guardiaregia-Campochiaro (Stand info WW- F); Ore 10,30-12,00: "A scuola di natura"; Per i ragazzi dai 6 ai 12 anni, giochi e sensibilizzazione alla biodiversità attraverso il riconoscimento di piante e animali; Ore 10,30: visita guidata "Dal borgo di Guardiaregia al Sentiero natura San Nicola"; Ore 11,00-13,00: visite guidate sul Sentiero natura "San Nicola"; Ore 12,30: reintroduzione rapaci recuperati presso il Centro recupero rapaci del Corpo Forestale dello Stato di Pescara. Per informazioni: 0874.92247 - 338.3673035 o visita il sito www.wwf.it/molise. luz

16 RICCIA-CERCE-JELSI L’EVENTO NUOVO oggi MOLISE Venerdì 21 Maggio 2010 L’autore ha voluto recuperare e salvaguardare le parole tramandate dagli avi Lessico del dialetto di Riccia Il vocabolario della lingua parlata realizzato da Giuseppe Scarnata sarà presentato domani pomeriggio nella sala del Beato Stefano RICCIA - Lessico del dialetto di Riccia. E’ questo il titolo del vocabolario della parlata riccese compilato da Giuseppe Scarnata che sarà presentato domani, sabato 22 maggio, alle ore 17 nella sala conferenze del Beato Stefano. Alla presentazione interverrà il sindaco di Riccia Micaela Fanelli e le altre autorità locali; dopo l’introduzione di Lucio Vassalotti, seguiranno gli interventi di: Michela Ciccotelli, Giovanni Barrea, Rita Frattolillo e Angelo Scarnata; il dibattito sarà coordinato da Antonio Santoriello. Durante la manifestazione saranno eseguite, dal gruppo folk "Giuseppe Moffa" canzoni scritte e musicate da Giuseppe Scarnata. Riccia può vantare una tradizione e una produzione letteraria in dialetto di tutto rispetto. Sono noti, anche al di fuori dei confini paesani, i nomi di Bartolomeo Zaburri, Berengario Amorosa, Michele Cima, seguiti da quelli, in tempi a noi vicini, di Polidoro Rocco, Pierino Mignogna, Mario Morrone, Giovanni Barrea e Giuseppe Scarnata. Proprio quest’ultimo, da poco scomparso, si era dedicato alla compilazione di un vocabolario dialettale per colmare un’evidente lacuna che riguardava il nostro comune; uno dei pochi del Molise a non essersi ancora dotato di un dizionario. Scarnata - che ha coltivato con passione nel corso della vita la musica, la letteratura e, soprattutto, la poesia in lingua e in dialetto û ha lavorato al suo progetto per molti anni, riprendendo e ampliando alcuni timidi e limitati tentativi di organizzazione del patrimonio lessicale locale avutisi in passato. Egli era mosso dall’o- biettivo di recuperare e di salvaguardare, in funzione della riscoperta e dell’utilizzo quotidiano, la lingua tramandataci dai nostri avi, per difenderla dalle contaminazioni, dalle trasformazioni (spesso inevitabili) e dai processi linguistici di omologazione dei sistemi televisivi ed informatici. La morte improvvisa non gli ha, purtroppo, consentito di vedere pubblicato il suo lavoro che, anche grazie alla sensibilità dei familiari, è stato affidato per la cura redazionale e per la stampa a due Associazioni cittadine, che si sono fatte carico di portarlo a compimento. Il Gruppo Folk ’Giuseppe Moffa’ e l’Associazione Trediciarchi hanno, infatti, unito le loro forze per realizzare il sogno dell’autore: donare alla comunità riccese una raccolta ordinata e il più possibile completa di voci dialettali. Il risultato è stato senza dubbio conseguito. L’opera si presenta organica ed esaustiva, sia per l’ampio numero di termini registrati, oltre 6.000, sia per la presenza di numerosi detti, modi di dire, scioglilingua, indovinelli, filastrocche, che la arricchiscono e la migliorano, facendone un documento unico e vivo. La curiosità dei lettori, soprattutto dei giovanissimi, sarà senza dubbio attratta e conquistata nel leggere e nel riscoprire vocaboli, ormai desueti nel frasario odierno, quali: spellecchione (fannullone), iètteche (spavento), stalligne (chi ha molta voglia di fare), truppeiuse (timido), cótele (bambino), ceceleià (cocco- lare), vròcche (forchetta). Piacevole ed istruttivo, riteniamo, sarà l’apprendimento dei nomi dialettali di animali (zoonimi) e piante (fitonimi), ad esempio: canepuzze (donnola), astone (sparviero; me pare n’astone!); panacasce (primula) o il dolce spinapoce (bianco spino), nel cui suono il critico letterario Giuseppe Jovine ritrovava la quintessenza del potere evocativo e musicale del dialetto riccese. Sono centinaia, inoltre, le locuzioni e, soprattutto, i proverbi riportati. La loro lettura ci restituisce quella antica saggezza popolare distillata attraverso la quotidiana osservazione degli eventi naturali, delle cose e delle persone. Il dizionario è completato da un’Appendice, nella quale trova posto un’utile sezione dedicata alla grammatica e alla sintassi. Con essa gli intenti didattici che avevano spinto l’autore, per quarant’anni docente nella scuola pubblica, ad intraprendere il lavoro di ricerca si precisano pienamente e ne lasciano intravedere i possibili usi futuri. Il vocabolario potrebbe servire ad av- viare un confronto tra la struttura grammaticale della lingua ufficiale e la produzione dialettale; approfondire il lessico dal punto di vista etimologico; comprendere l’evoluzione storica della parlata dialettale tenendo conto delle modifiche alla terminologia. Per non parlare, poi, dei collegamenti e delle interconnesioni che si potranno stabilire tra vocaboli, forme verbali gergali e costumi della comunità per lo studio degli aspetti sociali, lavorativi, religiosi, festivi. mf

NUOVO oggi MOLISE<br />

Venerdì 21 Maggio 2010<br />

IN EVIDENZA<br />

BOJANO-AREA MATESINA<br />

Sono all’or<strong>di</strong>ne del giorno gli <strong>in</strong>fortuni a carico dei pedoni che passeggiano lungo le vie citta<strong>di</strong>ne<br />

Marciapie<strong>di</strong>, vere <strong>tra</strong>ppole<br />

Una 45enne è <strong>in</strong>ciampata su una buca, cadendo rov<strong>in</strong>osamente<br />

a terra: è stata soccorsa e accompagnata alla guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca<br />

ANCORA un <strong>in</strong>cidente ad<br />

un pedone, nei <strong>giorni</strong><br />

scorsi, causato dalle con<strong>di</strong>zioni<br />

pietose <strong>in</strong> cui versano<br />

i marciapie<strong>di</strong> <strong>in</strong> pieno<br />

centro citta<strong>di</strong>no.<br />

Ormai sembra un vero<br />

e proprio bollett<strong>in</strong>o <strong>di</strong><br />

guerra la frequenza con<br />

cui i citta<strong>di</strong>ni che escono<br />

<strong>di</strong> casa si <strong>in</strong>fortunano<br />

mentre camm<strong>in</strong>ano su<br />

aree pubbliche completamente<br />

o <strong>in</strong> parte <strong>di</strong>ssestate.<br />

L’aspetto preoccupante<br />

e grave nello stesso<br />

tempo è che <strong>in</strong> quelle zone<br />

il Comune ha ricevuto comunicazioni<br />

<strong>di</strong> <strong>in</strong>cidenti a<br />

pedoni da parte <strong>di</strong> avvocati<br />

o agenzie <strong>in</strong>fortunistiche<br />

senza che sia <strong>in</strong>tervenuto<br />

con lavori atti ad<br />

elim<strong>in</strong>are i pericoli per<br />

l’<strong>in</strong>columità pubblica. Siamo<br />

venuti a conoscenza,<br />

proprio ieri, che <strong>di</strong> recente<br />

sul ponte <strong>di</strong> corso<br />

Amatuzio, poco <strong>di</strong>stante<br />

dalla cartolibreria ’Il Ponte’,<br />

una signora 45enne,<br />

Paola Priolo, bojanese, è<br />

<strong>in</strong>ciampata rov<strong>in</strong>osamente<br />

<strong>in</strong> una buca del marciapiede<br />

formatasi a causa<br />

della mancanza <strong>di</strong> una<br />

mattonella, f<strong>in</strong>endo <strong>di</strong>stesa<br />

a terra. All’<strong>in</strong>cidente<br />

hanno assistito <strong>di</strong>versi testimoni.<br />

La donna è stata imme<strong>di</strong>atamente<br />

soccorsa<br />

da Remo Carusillo e accompagnata<br />

alla locale<br />

Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca per le<br />

prime cure del caso, successivamente<br />

è stata portata<br />

presso il Pronto Soccorso<br />

dell’Ospedale ’Veneziale’<br />

<strong>di</strong> Isernia dove i sanitari<br />

hanno riscon<strong>tra</strong>to<br />

un <strong>tra</strong>uma <strong>di</strong>storsivo alla<br />

caviglia des<strong>tra</strong> che è stata<br />

immobilizzata con una fasciatura,<br />

prescrivendole<br />

alcune settimane <strong>di</strong> riposo<br />

assoluto. Un lungo<br />

<strong>tra</strong>tto <strong>di</strong> marciapiede,<br />

quello <strong>di</strong> corso Amatuzio,<br />

<strong>di</strong>ventato ormai famoso<br />

per le numerose <strong>tra</strong>ppole<br />

che presenta e per le <strong>di</strong>verse<br />

cadute <strong>in</strong> cui sono<br />

rimaste vittime persone<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse età che spesso<br />

hanno riportato contusioni<br />

o fratture <strong>di</strong> una certa<br />

entità.<br />

Da qualche anno a<br />

questa parte le cause civili<br />

per s<strong>in</strong>istri <strong>in</strong>tentate da<br />

privati citta<strong>di</strong>ni, sia proprietari<br />

<strong>di</strong> autovetture <strong>in</strong>cidentate<br />

che semplici<br />

perdoni, sono lievitate ulteriormente.<br />

Le cause che<br />

hanno portato <strong>in</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

l’amm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>zione comunale<br />

bojanese sono soprattutto<br />

i tomb<strong>in</strong>i, le buche<br />

e i <strong>di</strong>ssesti s<strong>tra</strong>dali<br />

<strong>di</strong>ssem<strong>in</strong>ati sulle aree<br />

pubbliche del territorio<br />

citta<strong>di</strong>no.<br />

Nonostante le pericolosità<br />

evidenziate, che <strong>tra</strong><br />

l’altro creano <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

deambulazione ai <strong>di</strong>sabili<br />

e agli anziani, nonché<br />

problemi alle carrozz<strong>in</strong>e,<br />

il Comune mos<strong>tra</strong> una<br />

certa <strong>in</strong><strong>di</strong>fferenza o lentezza<br />

negli <strong>in</strong>terventi tesi<br />

ad elim<strong>in</strong>are def<strong>in</strong>itivamente<br />

quelle <strong>in</strong>si<strong>di</strong>e.<br />

E’ da tempo, <strong>in</strong>fatti,<br />

che il marciapiede <strong>di</strong> corso<br />

Amatuzio ha bisogno <strong>di</strong><br />

un <strong>in</strong>tervento globale per<br />

la sostituzione delle piastrelle<br />

rotte o fissate <strong>in</strong><br />

maniera precaria, oppure<br />

15<br />

per elim<strong>in</strong>are gli avallamenti,<br />

non solo per prevenire<br />

gli <strong>in</strong>cidenti, ma anche<br />

per dare un certo decoro<br />

al centro della città.<br />

Purtroppo sembra proprio<br />

che tutto ciò non <strong>in</strong>teressi<br />

nessuno, nel frattempo i<br />

citta<strong>di</strong>ni cont<strong>in</strong>uano ad<br />

<strong>in</strong>ciampare e a farsi male.<br />

Per il momento le uniche<br />

risposte che dà Palazzo<br />

San Francesco su questi<br />

problemi sono le comunicazioni<br />

agli <strong>in</strong>teressati<br />

circa il nom<strong>in</strong>ativo<br />

dell’assicurazione convenzionata<br />

con il Comune.<br />

luz<br />

La manifestazione conclusiva organizzata dagli alunni del plesso scolastico <strong>di</strong> Castellone<br />

’Non abbandoniamoli’, lo spettacolo<br />

L’<strong>in</strong>iziativa si è svolta nel pomeriggio al teatro comunale<br />

’Non abbandoniamoli ...’ è la<br />

manifestazione conclusiva<br />

che gli alunni del plesso scolastico<br />

della borgata <strong>di</strong> Castellone<br />

hanno organizzato<br />

oggi pomeriggio alle ore 18<br />

presso il teatro comunale,<br />

ex C<strong>in</strong>ema Moderno.<br />

E’ uno spettacolo <strong>in</strong> cui il<br />

plesso <strong>di</strong> Castellone, aderendo<br />

al progetto <strong>di</strong> Circolo<br />

’La nos<strong>tra</strong> scuola verso una<br />

citta<strong>di</strong>nanza nuova’ ha voluto<br />

occuparsi dell’abbandono<br />

dando vita ad un sottoprogetto<br />

<strong>di</strong> notevole <strong>in</strong>teresse<br />

sociale e <strong>di</strong> forte attualità,<br />

dal titolo appunto ’Non<br />

abbandoniamoli...’. Ogni<br />

classe ha portato avanti<br />

una tematica. La classe prima<br />

si è preoccupata degli<br />

anziani con una storia che<br />

riguarda il mal<strong>tra</strong>ttamento<br />

<strong>di</strong> un nonno da parte del figlio<br />

e della nuora. La vicenda<br />

si conclude con una<br />

grande lezione <strong>di</strong> vita che il<br />

nipote impartisce ai propri<br />

genitori. La seconda, <strong>in</strong>vece,<br />

reciterà e canterà una can-<br />

zone riguardante la solidarietà<br />

nei confronti dei più<br />

deboli. Gli alunni della classe<br />

terza hanno affrontato la<br />

tematica dell’ambiente. La<br />

storia che essi drammatizzeranno<br />

vuole spronare a<br />

<strong>di</strong>fendere e proteggere la<br />

bella montagna che sovrasta<br />

Bojano: il Matese. La<br />

quarta si è de<strong>di</strong>cata agli<br />

animali. La loro storia, concernente<br />

l’abbandono <strong>di</strong> un<br />

cane, vuole mettere <strong>in</strong> risalto<br />

che esistono persone le<br />

quali, non hanno alcuna<br />

considerazione degli animali,<br />

<strong>in</strong>fatti, prima adottano<br />

BREVI<br />

LA simpatica Barbara<br />

Bove oggi festeggia il<br />

compleanno. Un mondo<br />

<strong>di</strong> auguri dai genitori<br />

Lello e Franca.<br />

La <strong>di</strong>rigente regionale<br />

dell’UGL, Francesca<br />

Risi, è stata colpita da<br />

un grave lutto, per la<br />

scomparsa improvvisa e<br />

prematura del genitore<br />

Filippo. Alla s<strong>in</strong>dacalista,<br />

alla madre Giuliana,<br />

al fratello Egi<strong>di</strong>o, e a<br />

tutti gli altri familiari,<br />

giungano le condoglianze<br />

da parte della Redazione<br />

del Nuovo Molise.<br />

Seconda ’Festa del gelato’<br />

oggi alla Gelateria<br />

Gran Caffè Gentili <strong>di</strong><br />

via Molise n.42. Dalle<br />

ore 17 alle 20 a tutti i<br />

ragazzi che si recheranno<br />

presso l’esercizio<br />

commerciale, sarà offerto<br />

un cono gelato <strong>in</strong><br />

omaggio con la possibilità<br />

<strong>di</strong> poter scegliere <strong>tra</strong><br />

una grande varietà <strong>di</strong><br />

gusti. Po<strong>tra</strong>nno degustare<br />

i prelibati gelati <strong>in</strong><br />

una cornice piena <strong>di</strong> allegria<br />

con animazione e<br />

<strong>di</strong>vertimento.<br />

un ’batuffol<strong>in</strong>o’ per il piacere<br />

<strong>di</strong> giocarvi, poi, non si<br />

fanno alcuno scrupolo ad<br />

abbandonarlo perché è d’<strong>in</strong><strong>tra</strong>lcio<br />

alle loro vacanze. I<br />

ragazzi della qu<strong>in</strong>ta classe,<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, si sono occupati<br />

dell’abbandono dei m<strong>in</strong>ori,<br />

perché a questo mondo avviene<br />

anche che dei genitori<br />

abbandon<strong>in</strong>o un bamb<strong>in</strong>o<br />

sparendo nel nulla. "La storia<br />

che i ragazzi rappresentano<br />

è <strong>tra</strong>tta da un articolo<br />

<strong>di</strong> cronaca realmente accaduto<br />

- spiega l’<strong>in</strong>segnante<br />

Rosanna Marano, referente<br />

del progetto -, riguarda un<br />

bamb<strong>in</strong>o appena nato che<br />

era stato abbandonato <strong>in</strong> un<br />

autobus. Il bamb<strong>in</strong>o è stato<br />

trovato e portato alla Caserma<br />

dei Carab<strong>in</strong>ieri del Torr<strong>in</strong>o.<br />

I ragazzi hanno voluto<br />

immag<strong>in</strong>are i motivi, <strong>tra</strong><br />

l’altro sconosciuti, che hanno<br />

sp<strong>in</strong>to i genitori a fare<br />

tale gesto <strong>di</strong>sperato. Si è<br />

immag<strong>in</strong>ato che l’abbandono<br />

fosse legato alle con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong>sagiate <strong>in</strong> cui i genitori<br />

vivevano, e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> un abbandono<br />

per il bene del<br />

bimbo <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong> Romania<br />

essi avevano con<strong>tra</strong>tto<br />

dei debiti con degli usurai.<br />

Lasciandolo qui <strong>in</strong> Italia<br />

avevano pensato che qualcuno<br />

si sarebbe occupato<br />

amorevolmente <strong>di</strong> lui e<br />

avrebbe avuto così un futuro<br />

migliore.<br />

Abbiamo, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, immag<strong>in</strong>ato<br />

il momento <strong>in</strong> cui il<br />

bimbo è stato accolto <strong>in</strong> una<br />

casa famiglia con un balletto<br />

dal titolo ’Aggiungi un<br />

posto a tavola’". Uno spettacolo<br />

attuale che fa riflettere<br />

e sensibilizza tutti, piccoli e<br />

gran<strong>di</strong>, sui <strong>di</strong>versi problemi<br />

che affliggono la società moderna.<br />

luz<br />

Terzo appuntamento del mese nell’area protetta <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>aregia-Campochiaro<br />

Oasi Wwf e le bio<strong>di</strong>versità<br />

La zona del Matese è uno scrigno <strong>di</strong> ricchezze naturalistiche<br />

DOMANI, domenica 23<br />

maggio, si terrà all’Oasi<br />

<strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>aregia-Campochiaro<br />

il terzo appuntamento<br />

del mese della ’Festa<br />

delle Oasi WWF’ che<br />

punterà alla promozione<br />

della bio<strong>di</strong>versità dell’Oasi<br />

mates<strong>in</strong>a’.<br />

«Il 2010 è l’anno mon<strong>di</strong>ale<br />

della Bio<strong>di</strong>versità e<br />

l’Oasi WWF del Matese<br />

con i suoi 2.000 ettari<br />

rappresenta, per il Matese<br />

molisano, uno scrigno<br />

<strong>di</strong> ricchezze naturalistiche<br />

- ha spiegato Nicola<br />

Merola, responsabile<br />

dell’Oasi -, abbiamo, <strong>in</strong>fatti,<br />

39 specie <strong>di</strong> orchidee<br />

censite sulle circa 60 complessivamente<br />

presenti <strong>in</strong><br />

Molise, 12 specie <strong>di</strong> anfibi<br />

censiti sulle 13 specie presenti<br />

<strong>in</strong> tutta la regione,<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, abbiamo 300 specie<br />

<strong>di</strong> farfalle <strong>tra</strong> <strong>di</strong>urne e<br />

notturne. Questi pochi<br />

dati <strong>in</strong><strong>di</strong>cano un valore<br />

importante della natura<br />

dell’Oasi che il WWF tu-<br />

tela e promuove dal 1997.<br />

Oggi, per la bio<strong>di</strong>versità<br />

dell’Oasi <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>aregia-<br />

Campochiaro, il WWF<br />

Italia chiede livelli <strong>di</strong> protezione<br />

più elevati, at<strong>tra</strong>verso<br />

la creazione <strong>di</strong> una<br />

grande Riserva naturale<br />

regionale. La festa <strong>di</strong> domani<br />

si prefigge l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> illus<strong>tra</strong>re, sia ai piccoli<br />

visitatori che agli<br />

adulti, tutte le potenzialità<br />

naturalistiche della nos<strong>tra</strong><br />

Oasi. Oltre le visite<br />

guidate per tutti, una<br />

particolare attenzione<br />

sarà rivolta ai ragazzi at<strong>tra</strong>verso<br />

giochi <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

ambientale e<br />

riconoscimento sul campo<br />

delle specie vegetali e delle<br />

<strong>tra</strong>cce animali dell’Oasi.<br />

A f<strong>in</strong>e matt<strong>in</strong>ata - ha<br />

concluso -, ci sarà l’emozionante<br />

re<strong>in</strong>troduzione<br />

<strong>in</strong> natura <strong>di</strong> tre splen<strong>di</strong><strong>di</strong><br />

rapaci curati presso il<br />

Centro recupero animali<br />

selvatici del Corpo Fore-<br />

stale dello Stato <strong>di</strong> Pescara».<br />

<strong>Di</strong> seguito riportiamo il<br />

programma della ’Festa<br />

Oasi WWF Guar<strong>di</strong>aregia-<br />

Campochiaro’ : ore 9-14:<br />

Apertura centro visite<br />

Oasi Guar<strong>di</strong>aregia-Campochiaro<br />

(Stand <strong>in</strong>fo WW-<br />

F); Ore 10,30-12,00: "A<br />

scuola <strong>di</strong> natura"; Per i<br />

ragazzi dai 6 ai 12 anni,<br />

giochi e sensibilizzazione<br />

alla bio<strong>di</strong>versità at<strong>tra</strong>verso<br />

il riconoscimento <strong>di</strong><br />

piante e animali; Ore<br />

10,30: visita guidata "Dal<br />

borgo <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>aregia al<br />

Sentiero natura San Nicola";<br />

Ore 11,00-13,00: visite<br />

guidate sul Sentiero<br />

natura "San Nicola"; Ore<br />

12,30: re<strong>in</strong>troduzione rapaci<br />

recuperati presso il<br />

Centro recupero rapaci<br />

del Corpo Forestale dello<br />

Stato <strong>di</strong> Pescara. Per <strong>in</strong>formazioni:<br />

0874.92247 -<br />

338.3673035 o visita il<br />

<strong>sito</strong> www.wwf.it/molise.<br />

luz

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