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Giovedì 25 Marzo 2010
SCANDALO FONDI,
SEMPRE PIU’
SCANDALO
Ci sentiamo onorati
del tipo di editoria che
stiamo profondendo
nell’Italia centrale,
dove operiamo con i
nostri quotidiani. Ci
siamo battuti per mesi,
per anni, che c’era del
marcio nel Sud Pontino.
Ci avevano risposto
che il marcio era in un
nostro atteggiamento
personale verso un
personaggio assai
strano, un senatore
alquanto chiacchierato,
sempre in contrasto
con i pubblici poteri.
Ci siamo battuti
per una legalità che
andava conclamata e
che volevamo che la
gente, l’elettorato e i
bravi cittadini dessero
credito a chi, noi
Popolo della Libertà,
rappresentavamo in
loco. Rappresentavamo
la legalità contro
l’inciucio, l’inciucio
che avvelena il popolo
italiano, l’inciucio che
da pretesto e potere
ad una magistratura
erompente non in grado
di tacere oltre e di qui il
nostro rispetto verso la
serietà e l’impegno.
Le ultime indagini,
dopo “Damasco 1 e
Damasco 2”, svolte con
grande coraggio dalle
Dia sincronizzate di
Napoli e Roma, hanno
portato all’operazione
“Mallardo”, di una
tale entità, di una
tale profondità che
tutto poggia e tutto si
impernia proprio in quel
Sud Pontino: Fondi, che
dicevano che era un
santuario di democrazia
da noi offeso.
Sarò personalmente
venerdì a Fondi per
affermare e riaffermare
la nostra decisa
indescrivibile voglia di
legalità. Se qualcuno
ha ancora il coraggio
di dire che la nostra
è strumentalizzazione
politica, noi
risponderemo a tutto
tondo: la nostra è una
battaglia di democrazia,
la nostra è la battaglia
del Popolo della Liberta.
G.C.
UNIMOL - La lunghissima e autoritaria gestione del Rettore nel mirino del professor Andrea Ceglie
Il Magnifico... monarca
Silenzi,
mezze verità
e ‘magagne’
di Giovanni
Cannata
UNA gestione monarchica
dell’Università del Molise,
durante la quale il
rettore-sovrano ha gestito
l’ateneo molisano con silenzi,
mezze verità, sotterfugi
e critiche sottaciute.
Una spietata analisi della
gestione del rettore Giovanni
Cannata quella delineata nel
corso dell’ultimo congresso
della Cgil ad opera del professore
di Chimica e Fisica
Andrea Ceglie. Dalla bocciatura
del ministro Gelmini
alle spese folli per un edifi cio
ritenuto «inutile», fi no a presunti
e per niente trasparenti
vincoli politico-religiosi.
Di Bello a pagina 3
TERMOLI AL VOTO - Il candidato del Pdl all’ultimo momento rinuncia
Ordini dall’alto, Di Brino dà forfait
Partecipazione e fermento al dibattito organizzato da «Nuovo Molise»
Un momento del dibattito
Si fi nge sacerdote
e truffa una suora,
deferito dalla Polpost
OGGI
OGGI
Nuovo Molise
Edizione della regione e del Frentano
Poste Italiane sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv.L.46/2004 art.1,c1,DCB CB
GRANDE partecipazione di
pubblico e fermento tra i candidati
sindaci di Termoli al
dibattito organizzato da Nuovo
Molise. Assente, per ‘ordine di
scuderia’, il candidato del PdL,
Antonio Di Brino, che all’ultimo
momento ha deciso di non
presentarsi al confronto. Un
confronto che è stato coordinato
dal senatore Giuseppe Ciarrapico
e che si è dimostrato
particolarmente interesaante
e ricco di spunti. Un faccia a
faccia tra i candidati che hanno
esposto il loro programma.
Sfugge alla Polizia
Tossico inseguito
fi nisce in manette
SAN GIULIANO
Crollo Jovine
Risarcimenti
milionari:
Barbieri
lancia l’Sos
www.nuovomolise.net
Abusi su un bimbo
Patrigno-padrone
condannato a 8 anni
Venafro corsaro
Petacciato,
pari e playoff
al sicuro
Alle pagine 32-33-34
A pagina 19 A pagina 24
ECCELLENZA
CAMPOBASSO ISERNIA CAMPOBASSO
A pagina 5 A pagina 8 A pagina 5
Annunciazione N.S.
Lo Sport
In coda vincono
Termoli, Larino
e Montenero
Bene l’Isernia
Alle pagine 32-33-34

2 ATTUALITA’
Approvato all’unanimità nella scorsa seduta
Riconversione vigneti
Sì all’odg di Pallante
Urgono risorse straordinarie
Quintino Pallante ha
presentato, in occasione
della seduta del consiglio
regionale, un ordine del
giorno sulla riconversione
e ristrutturazione dei
vigneti. Il provvedimento,
sottoscritto da gran
parte dei consiglieri e approvato
all’unanimità,
impegna la Giunta regionale
del Molise a reperire
risorse straordinarie
da destinare alla ristrutturazione
e riconversione
dei vigneti per la campagna09/10.
Impegna, inoltre,
l’esecutivo a richiedere
all’Agea un’ulteriore
assegnazione di risorse e
a dare mandato, prima
della definizione della
graduatoria delle domande,
al dirigente responsabile
del servizio
OCM di indicare il limite
massimo di due ettari.
«Questa è la dimostazione
- ha affermato Pallante
- che quando si lavora
insieme si possono raggiungere
risultati davvero
importanti, che fanno
il bene della comunità. I
piccoli agricoltori e allevatori
- ha aggiunto -
hanno solo la colpa di lavorare
in silenzio, senza
esercitare, come invece le
grandi aziende sanno
fare, pressioni nei confronti
delle istituzioni.
Per questo motivo vengono
troppo spesso dimenticati.
Ma loro - ha proseguito
- rappresentano un
grande patrimonio, che
va tutelato e valorizzato
in ogni modo. Solo attraverso
- ha spiegato il consigliere
del Pdl - la riscoperta
delle enormi potenzialità
della piccola economia
si possono gettare
le basi per un concreto
sviluppo regionale. Dobbiamo
essere in grado di
recepire meglio le realtà
produttive che vengono
dal basso e pensare a
nuovi modelli di sviluppo.
Fondati non più sul
monopolio di grandi soggetti
ma su una equa distribuzione
delle risorse,
tesa a rilanciare quelle
attività che rappresentano
il vero tesoro del nostro
Molise».
IL FATTO DEL GIORNO
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
Il via libera alla riforma davvero utile
La Prima Commissione
taglia 400 leggi inutili
’Potati’ anche 4 regolamenti
La Regione vara le nuove
norme per semplificare
l’attività normativa e
cancella oltre quattrocento
leggi che non sono
più operanti. Il via libera
alla riforma della legislazione
regionale è stato
L’assise regionale ha licenziato il Bilancio 2010 per l’Iresmo
Cultura ’fai da te’
Petraroia non molla
Pochi fondi ma non per il ’gioiellino’ di Arco
Con l’astensione della minoranza,
il Consiglio Regionale
ha approvato il Bilancio
2010 dell’Istituto
Regionale per gli Studi
Storici del Molise " V.
Cuoco" pari a circa 500
mila euro. Il consigliere del
Partito democratico Michele
Petraroia ha evidenziato
i residui non spesi
delle pregresse annualità
per 294mila euro dovute
tra l’altro alla mancata attribuzione
di un contabile,
anche part-time, all’Ente.
Ha rilevato, inoltre che l’Iresmo,
costretto a funzionare
per 3 mesi per dodicesimi
in esercizio provvisorio
per via dei ritardi con
cui la Giunta Regionale ha
approvato il Bilancio, rischia
di rimanere ancora
fermo perché in attesa del
Decreto di nomina da parte
del Presidente Iorio del
nuovo Presidente del Consiglio
d’Amministrazione.
Più in generale sul Settore
Cultura, il consigliere Petraroia,
ha denunciato lo
scorporo della delega tra
l’assessore Di Sandro e il
presidente Michele Iorio,
«lo stato di sostanziale paralisi
in cui versa le neonata
"Fondazione Molise Cultura"
che al momento è costretta
solo a remunerare il
personale e il proprio Direttore
perché gli organi
non sono ancora costituiti.
Ho segnalato - spiega Petraroia
- la confusione di
ruoli tra Iresmo, Fondazione
e attività istituzionale
diretta della Regione con
una frammentazione degli
interventi e l’utilizzo di
uno strumento quale è Molise
Cultura che non si capisce
come opererà e come
si raccorderà con le Amministrazioni
Locali, le Associazioni
Culturali e con lo
stesso Assessorato. Sta di
fatto che da due anni si è
in attesa della risposta
scritta a un’interrogazione
su Molise Live che ha speso
milioni di euro con talune
iniziative quali il finanziamento
di una serata con
Renzo Arbore a Trivento
per circa 100mila euro.
Non è possibile che soldi
pubblici e atti amministrativi
non siano messi a disposizione
di chi li richiede.
Una tale anomalia andrebbe
formalmente sanzionata
perché nessun amministratore
o dirigente regionale
può sottrarsi agli
obblighi di legge». In conclusione,
il consigliere Petraroia
ha preso atto con
rammarico della mancata
audizione del Forum degli
Operatori Culturali del
Molise, presieduto da Luca
Ciarla, che a giusta ragione
ha protestato contro il
mancato finanziamento del
Festival Internazionale
«Due Sponde e un mare»
di Termoli. «Ma con la disattenzione
e l’insensibilità
che c’è sul settore, salvo
l’eccezione dell’Istituto privato
Imam di Larino su
cui si attendono riscontri a
diffide e interpellanze, c’è
il rischio che attività teatrali,
biblioteche, archivi
storici, musei, conservatori
musicali, siano abbandonate
al proprio destino con
grave nocumento per le potenzialità
occupazionali e
di sviluppo generale connesse».
Il Pdl è anche ’in rosa’...
Anche il Club delle libertà donne alla
manifestazione romana al fianco del Premier
Silvio Berlusconi.
C’era anche una massiccia delegazione
molisana del Club Delle Libertà Donne
alla manifestazione del Popolo Delle Libertà
che si è svolta sabato in Piazza Del
Popolo a Roma.
Presenti le donne molisane del Club
per dire sì ad un Governo del fare che affronta
le emergenze e che fa le Riforme.
Insieme a Roma ad appoggiare il Premier
Silvio Berlusconi per dare risposte
chiare e forti per un’Italia libera contro il
pessimismo e il catastrofismo della Sinistra.
Le donne molisane dunque, presenti
nella Capitale a sostegno di una grande
manifestazione, una festa di popolo, per
confermare il proprio appoggio ad un Governo
del fare a portare a compimento la
rivoluzione liberale, con le riforme istituzionali,
quella della giustizia, il completamento
della sburocratizzazione, la riforma
fiscale, le grandi opere.
E la giornata romana è stata anche
l’occasione del Club molisano per fare il
punto sui programmi e progetti che da
qui in avanti, l’associazione porterà
avanti per il Molise e tutte quelle donne
che sentono ormai arrivato il momento di
imprimere una svolta radicale a favore di
un programma da concepire e realizzare
ponendo al centro la figura femminile e
tutto ciò che vi ruota attorno. Una politica
che tenga conto dell’identità femminile
e di una politica ad essa connessa, per la
famiglia, l’integrazione sociale, un programma
di azioni per l’inclusione delle
donne nel mercato del lavoro, un piano
strategico di azione per la conciliazione
dei tempi di lavoro con i tempi dedicati
alla cura della famiglia e per la promozione
delle pari opportunità nell’accesso
al lavoro.
Questi solo alcuni degli aspetti presi in
esame da tutte le associate del Club delle
Donne Molisane, che di giorno in giorno
diventano sempre più numerose, indice
significativo questo, del desiderio e della
forte volontà di impegnarsi nel sociale e
in politica facendolo in maniera seria e
concreta. Dunque, la grande partecipazione
alla manifestazione organizzata da
Silvio Berlusconi, l’ulteriore conferma
della bontà di un progetto quello di creare
un Club della Libertà tutto al femminile
di cui si deve l’organizzazione e il
merito al suo referente regionale il consigliere
e presidente della Prima Commissione
consiliare regionale Permanente,
Antonino Molinaro, che nei mesi scorsi
raccogliendo le istanze e richieste di un
nutrito gruppo di donne ha fortemente
voluto la creazione del Club.
dato dalla Prima Commissione
permanente che
ha licenziato la proposta
di legge regionale, di iniziativa
dei consiglieri regionali
Antonio Chieffo,
Enrico Gentile, Michele
Picciano, Danilo
Leva e Nicandro Ottaviano,
sul riordino e la
semplificazione normativa
e per l’adozione dei testi
unici.
«Per il Molise - afferma
con soddisfazione il
presidente della Commissione
Antonino Molinaro
- si tratta di un
provvedimento importante
quanto quello con cui
il Governo nazionale ha
cancellato alcune migliaia
di leggi statali non
più applicate: la decisione
della Commissione
rappresenta il risultato
finale di un iter lungo ed
articolato avviato alcuni
anni fa, su input del Servizio
di consulenza legislativa
del Consiglio e
con la collaborazione dei
Servizi della Giunta regionale
che sono stati interpellati
prima di procedere
all’approvazione del
provvedimento da parte
della Prima Commissione».
La proposta di legge,
che approderà adesso
in Consiglio regionale,
cancella oltre 430 leggi e
4 regolamenti regionali e
convalida circa una ventina
di regolamenti adottati
dalla Giunta regionale.
Questo provvedimento
è importante non
solo per la riduzione dello
stock normativo regionale:
d’ora in avanti i cittadini
potranno consultare
più facilmente le
leggi regionali con la certezza
di conoscere agevolmente
le disposizioni
vigenti in ogni settore ed
anche le strutture amministrative
regionali potranno
più speditamente
adottare gli atti amministrativi
facendo riferimento
alle norme realmente
in vigore. Il provvedimento
licenziato dalla
Prima Commissione è
inoltre importante perché,
oltre a stabilire un
intervento annuale per
l’abrogazione delle leggi
e dei regolamenti non
più operanti, traccia anche
la strada per adottare
in futuro testi unici in
ogni materia: ciò significa
che, invece di trovarsi
di fronte all’applicazione
di leggi numerose e complesse,
verrà varato un
unico provvedimento legislativo
che conterrà
tutta la disciplina di un
settore o di singole materie,
coordinando anche le
funzioni rispettivamente
attribuite alla Giunta regionale,
in fase di adozione
dei testi unici, ed al
Consiglio regionale per
la loro definitiva approvazione.

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
ATTUALITA’
La lunghissima e inesauribile gestione Cannata ’vista’ dal professor Andrea Ceglie
Magnifico Rettore o.... sovrano?
FORSE a molti sarà passata
inosservata la relazione
del professor Andrea Ceglie,
ordinario di Chimica e
Fisica all’Università del Molise,
resa in occasione del
recente congresso della Cgil.
Già dal suo titolo, «Che
succede all’Università del
Molise? E’ la fine dell’Unimol?,
si capisce che l’intervento
di Ceglie pone il dito
in una piaga, quella della
complessiva gestione dell’ateneo
molisano, che è fatta
sì di qualche luce, ma ampiamente
rabbuiata da molte
ombre. Prima tra tutte,
quella del Magnifico Rettore,
Giovanni Cannata, che
si allunga sul Molise ormai
da tempo immemorabile.
Come scrive lo stesso Ceglie
siamo ormai alle soglie del
ventennio.
Per comprendere bene la
vicenda bisogna fare un
passo indietro e andare allo
scorso anno, quando l’ateneo
del Molise riceve se non
una bocciatura, quantomeno
una severa valutazione
da parte del Ministero. Una
valutazione negativa che
comporta una immediata
conseguenza: il ministro
Gelmini propone che all’Unimol
vengano stanziati ben
700mila euro in meno per
l’anno 2009 in relazione al
Fondo di Finanziamento
Ordinario (FFO).
L’uscita del Ministro,
comprensibilmente, provoca
la reazione del Magnifico
Rettore il quale - luglio
2009 - decide di mantenersi
su un registro basso. Come
scrive Ceglie, «la consegna
alla caserma è una sola:
conviene tenere i toni bassi».
Cannata, da Magnifico
Rettore, si trasforma in Magnifico
Pompiere, gettando
immediatamente acqua sul
fuoco della Gelmini: «il nostro
Ateneo continua nella
Nel corso del recente congresso della Cgil il professore di Chimica ha fatto
le pulci ai silenzi, le mezze verità e le critiche sottaciute sull’ateneo molisano
Luci (poche) e ombre (tante) dell’Unimol
sua coerente politica di consolidamento
dei risultati
raggiunti», dice con tono
rassicurante, e poi promette
di mantenere «inalterata
l’offerta formativa e di servizi
per il prossimo anno».
Aggiunge poi un sollecito a
«tutti gli attori istituzionali
dei territori a sostenere e
rafforzare i nostri programmi
di sviluppo».
Il ragionamento di Cannata,
quello del luglio 2009,
si allarga ad un proponimento:
«Convocare gli Organi
collegiali dopo le vacanze
e proporre l’indizione
della Conferenza di Ateneo
per riflettere... sulla cultura
della valutazione» e si conclude
con una valutazione
relativa a possibili tagli da
fare anche in considerazione
della riduzione del Fondo
per il Finanziamento ordinario.
Tra le misure proposte
dal Rettore c’è anche
quella di un risparmio da
ottenere attraverso il mancato
rinnovo del contratto di
locazione dell’edificio del Seminario
della Curia vescovile
di Isernia che costa all’Unimol
ben 140mila euro
all’anno. Un edificio, dice
nella sua relazione Ceglie,
«inutile» e che comporta a
carico dell’università anche
tutte le spese di manutenzione.
Come finisce? Finisce
con una semplice riduzione
del canone, sceso a 100mila
euro annui, che comunque
sono una enormità, stante
l’affermazione di Ceglie:
«un edificio inutile». Sarebbe
interessante sapere da
Cannata a cosa serva effettivamente
l’edificio in que-
stione. Il dubbio espresso da
Ceglie è quello che al fondo
della questione vi siano
«vincoli di opportunità
politico-religiosa, alla faccia
della laicità dell’Istituzione».
Il tasto sul quale però il
professor Ceglie batta maggiormente
è quello della
mancata, o meglio, ritardata,
conferenza di Ateneo.
Quest’ultima, che di regola
va convocata ogni due anni,
ha già accumulato un ritardo
di circa otto mesi, una
melina che il professore di
Chimica e Fisica attribuisce
tra le righe allo stesso Cannata.
Un appuntamento, la
Conferenza, gestito in maniera
poco chiara, se non
ambigua. Scrive Ceglie: «E
la Conferenza d’Ateneo che,
di regola, si tiene ogni due
anni? Nessuno avrebbe avuto
il coraggio di organizzarla
come quella ultima scorsa
del dicembre 2007, ovvero
ad interventi rigidamente
programmati e, poi, sapientemente
parcellizzati
per Facoltà. E se, poi, si discute
dei dati della valutazione
di Unimol nel XV
anno dell’era Cannata?
Troppo pericoloso! se qualcuno,
poi, incomincia a chiedersi
di chi è, oggettivamente,
la responsabilità; meglio
di no e, fino ad oggi, non si è
tenuta! Anzi no, fino ad ieri,
e, dopo quasi otto mesi, dico
otto mesi, l’otto marzo 2010
il Magnifico la annuncia per
il 31 marzo, mercoledì Santo,
il giorno prima dell’inizio
delle Vacanze Accademiche,
che, quindi, iniziano un
giorno prima. Il titolo: "La
SANITA’/1 - L’analisi di Di Lembo (Cgil)
Un vero e proprio tsunami
che colpirà i lavoratori
«CIO’ che si prospetta
sulla sanità molisana è
un vero e proprio tsunami.
Questo tsunami colpirà,
innanzitutto e soprattutto,
le lavoratrici e
i lavoratori del settore e i
cittadini molisani».
Unìanalisi tanto lucida
quanto preoccupante
quella prospettata da
Guglielmo Di Lembo
(Cgil) sulla situazione
della sanità in Molise.
«La spesa sanitaria
per il personale - puntualizza
Di Lembo - ridotta a
soli 201 milioni di euro,
pari al 33,10 per cento rispetto
alle stime delle entrate
del Fondo sanitario
regionale, fa pensare ad
un’ulteriore riduzione del
personale in servizio.
Inoltre, per il 2010 è stabilito
il blocco del turn
over del personale dipendente,
nonchè il blocco
delle assunzioni a tempo
indeterminato, mettendo
a rischio la stabilizzazione
dei lavoratori precari.
Deroghe al blocco del
turn over pari al 10 per
cento del personale cessato
- aggiunge il sindacalista
- ci potranno essere
solo se la regione Molise
dimostrerà l’avvenuto
rispetto degli obiettivi intermedi.
I fondi per il
trattamento economico
accessorio saranno ulteriormente
ridotti e rideterminati
tenendo conto
del personale in servizio.
In altri termini una miseria».
Di lembo spiega dunque
le probabili conseguenze:
«Si dovrà procedere
ad una riorganizzazione
del sistema, a partire
dai pronto soccorso e
ad una mobilità del personale
che non saranno
indolori. E il tutto all’insaputa
dei rappresentanti
dei lavoratori e delle
varie comunità interessate.
Un atteggiamento -
dice seccato Di lembo - a
dir poco autoreferenziale
e fortemente autorita-
rio».
Per il segretario della
Cgil si tratta di un evidente
«fallimento politico
regionale registrato
con il Commissariamento,
gli sprechi, moltissimi,
ancora presenti, vengono
pagati dai lavoratori
in termini di riduzioni
per rinnovo contrattuale,
di riduzione dei fondi accessori
(straordinario, festivo,
incentivazioni), di
maggiori carichi di lavoro
diventati insopportabili
e dai cittadini che vedrebbero
ridotto il loro
diritto alla salute. E con
il federalismo alle porte
il futuro sembra ancora
più cupo. Questo, in sintesi,
lo stato della sanità
molisana dopo più di 10
anni, complessivamente,
di ’potere’ del Presidente
Iorio, prima come Assessore,
poi come Presidente
della regione e ora come
Commissario ad acta».
red.cb.
Dalla bocciatura del ministro Gelmini
alle spese folli per un edificio inutile
fino a vincoli politico-religiosi
a dir poco imbarazzanti
valutazione nell’Università:
strumento per una riforma".
Il programma mi sembra
sia stato, ad oggi, già sapientemente
costruito, con
la stessa consegna dei toni
bassi. Cercherò di intervenire
nel dibattito (sarà dura!!)
perché ci sia, almeno, una
voce al di fuori dal Coro, la
mia e con le considerazioni
che vi ho appena esposte.
Poi verificheremo come la
melassa gelatinosa dell’informazione
del Molise saprà,
come al solito, rimane-
re, invece, nel Coro, il Coro
vero, quello regionale dove,
paradossalmente, l’unica
voce dissonante, di rilievo,
viene da Nuovo Molise».
Un paradosso, quello di
Nuovo Molise? Non proprio.
E’ da tempo che il nostro
giornale ha acceso i riflettori
sull’Unimol e sulla lunghissima,
inesauribile gestione
Cannata. Una convergenza
con le argomentazioni
di Ceglie che, proprio
su una riproposizione di
Cannata alla guida dell’Ate-
3
neo sferra un durissimo attacco.
«Attenzione! Forse,
non si fa in tempo ad approvare
il d.d.l. (quello Gelmini
che limita a tre i mandati
per i Rettori, ndr) e, con il
vecchio Statuto, si deve votare
il Rettore a giugno per
il prossimo triennio accademico.
Cannata per il sesto
mandato? Cannata, raggiunge
l’obiettivo del mitico
ventennio? Cannata for
ever!!! Infatti: indizione delle
procedure elettorali nel
Senato Accademico del 18
Marzo e prima Votazione il
15 aprile! Sicuramente assicurate,
in un mese scarso,
compreso le lunghe vacanze
pasquali, quelle "condizioni
paritarie per la partecipazione
alla competizione elettorale"
previste dal comma
4 dell’art.28 del Regolamento
Generale di Unimol e,
nello specifico, contro un
candidato, molto probabile,
al suo quinto mandato da
Rettore. Omnia munda
mundis!». Insomma, il quadro
descritto da Ceglie evidenzia
una sorta di «golpe
accademico», dove da un
lato si tenderebbe a far credere
che tutto funziona e va
a gonfie vele e, dall’altro, si
starebbe lavorando per la
riconferma di Cannata
adottando tutte le scorciatoie
e tutti i trucchi per evitare
la «mannaia» del disegno
di legge Gelmini che, se
passasse, sbarrerebbe definitivamente
la strada al
Magnifico. A ciò si aggiunga
che la figura di Cannata,
così come ce lo descrive Ceglie,
servirebbe a mantenere
vincoli «politico-religiosi»
a dir poco imbarazzanti.
Considerazione finale:
all’Unimol si lavora per la
conservazione dello status
quo. A partire dal Rettore
che appare più un Magnifico
monarca che un capo d’Ateneo.
dibello
SANITA’/2 - La riflessione di Claudio Pian
E adesso si vendono pure
i gioielli di famiglia
PIANETA Sanità: paghiamo le tasse più
alte d’Italia, le città in subbuglio e per far
quadrare i conti ora si vendono i gioielli di
famiglia, oggi a danno delle popolazioni
del Basso Molise e domani magari a Campobasso.
E chi se ne avvantaggerà, vuoi vedere
che sono sempre i soliti amici?
La sanità, questa maledetta, potremmo
dire, lunedì siamo stati ancora una volta
protagonisti su Il Sole 24 Ore, ovviamente
in negativo. Diciamo pure che tragicamente,
la notizia non fa neanche più notizia,
visto che ogni volta che parliamo di deficit
ci dimentichiamo che siamo quegli Italiani
che pagano del paese. Poco ci interessa,
anzi per nulla se proprio vogliamo essere
sinceri, che per questa supertassa siamo in
compagnia di altre regioni meridionali.
Non vorremmo essere al pari della Lombardia,
ma almeno essere trattati da cittadini
normali ed invece ciò non è possibile.
Una sanità che ha luci ed ombre. Le prime
le troviamo negli Istituti di ricerca presenti
nella nostra regione, che rispondono al
nome di Neuromed e Univeristà Cattolica.
Le seconde invece le troviamo negli sprechi
che sono a seconda dei casi: incarichi e
consulenze a iosa, come ha sottolineato anche
la Corte dei Conti, un po’ un calciomercato
che purtroppo sfocia in molti casi in
una campagna acquista politica, fatta di
nomi e cognomi noti ormai a tutti.
Oggi però tutto ciò non basta più perché c’è
qualcuno che a Roma ci chiede il conto e a
questo punto cosa si è costretti a fare?
Semplice, vendersi quelli che di solito sono
i gioielli di famiglia che in prima battuta
si chiamano Azienda Agricola Pantano.
Un bel boccone sul quale sembrano averci
messo gli occhi i "soliti amici" del potere
consolidato, come direbbe Bennato. Il tutto
ovviamente per spirito di sacrificio e in
nome della molisanità, ci mancherebbe altro.
Tutte balle colossali, se le cose dovessero
andare come pensiamo, assisteremo per
l’ennesima volta alla solita speculazione finanziaria
a danno dei molisani e come accade
spesso di questi periodi a danno di
quelli del Basso Molise, alla faccia delle
parole e patti sottoscritti in campagna elettorale.
E chissà che si applicherà la procedura
d’urgenza, aggirando l’evidenza sempre
in nome del sacrificio e della molisanità,
anche in questo caso. Come dire, a Venafro,
Larino e oggi anche ad Agnone la
gente scende in piazza, a Campobasso e
Termoli si riducono le prestazioni o si vendono
i gioielli di famiglia e nell’Eden molisano
si gongola. Tanto paga Pantalone,
anzi no perché a pagare ormai dal 1˚ gennaio
2007 siamo noi molisani, anche quelli
rimasti senza lavoro o in cassa integrazione.
C.Pian

IN EVIDENZA
Le piccole e medie aziende molisane potranno formare i propri dipendenti e consulenti
Imprese, il progetto ’Sicuramente’
Sottoscritta l’intesa tra l’Associazione industriali, l’Inail
e Orfeo Molise per promuovere la cultura della sicurezza
SI chiama ’Sicuramente’
ed ha come obiettivo la
diffusione della cultura
della prevenzione degli
infortuni sui posti di lavoro.
E’ il progetto realizzato
dall’accordo sottoscritto
tra l’Inail, l’Associazione
degli industriali ed Orfeo
Fondimpresa Molise. Una
iniziativa innovativa, presentata
ieri presso la sede
di Campobasso di Assindustria.
Presenti il presidente,
Michele Scasserra,
il direttore regionale
dell’Inail, Michele Cataldo
ed il presidente di
L’intervento
Orfeo Molise, Gianfranco
De Gregorio.
Nel corso dell’incontro è
stata sottolineata la necessità
di arginare la grave
piaga, rappresentata
dagli incidenti sui posti di
lavoro. Da qui l’idea di rivolgersi
direttamente alle
piccole e medie imprese
molisane che, nella maggior
parte dei casi, non
hanno a disposizione gli
strumenti adeguati alla
formazione del personale
su una materia che, invece,
è di primaria importanza.
E proprio per favorire
la formazione, il pro-
getto prevede una serie di
seminari, verifiche aziendali
per accertare l’adeguatezza
dei sistemi di
gestione della sicurezza
adottati all’interno delle
imprese stesse.
’Sicuramente’ si apre
con un incontro rivolto
alle aziende, ma anche ai
consulenti e professionisti,
nel corso del quale
sarà esaminato il ruolo
dei modelli organizzativi
aziendali nella prevenzione
degli incidenti. Infortuni,
ma anche malattie
professionali. Anche questo
dato è stato sottoline-
L’appello del presidente del Consiglio provinciale Carmine Perugini
«No alla rapina del territorio»
La regione vive un momento di pesantissima crisi
DAL presidente del Consiglio
provinciale, Carmine
Perugini, riceviamo e pubblichiamo.
«In questa regione dove
tutto sembra procedere per
il meglio e la Giunta regionale
di centrodestra guidata
dal berlusconiano Michele
Iorio apparentemente
raccoglie ampi consensi con
l’aiutino dei molti trombettieri
a un tanto al dì, aumentano
i cassintegrati e i
disoccupati, mentre i giovani
con lauree prestigiose e
specializzazioni varie devono
ringraziare e dichiarare
fedeltà assoluta se uno dei
tanti "lorsignori" in servizio
permanente effettivo si
degna di elargire l’obolo di
un mini contrattino spacciato
per consulenza e via
discorrendo.
Nella nostra repubblica
fondata sul lavoro, attualmente
è fortunato colui che
è titolare del cosiddetto "posto
fisso" perché la crisi glocale,
cioè globale e locale,
non sta risparmiando nessuno.
A questo proposito,
non per fare la cassandra
della situazione, fa un po’
effetto Iorio che a trentadue
denti ci racconta a reti
unificate dei successi e dei
destini magnifici e progressivi
della nostra terra
che, senza offesa alcuna
per l’Argentina, ha stipulato
un protocollo d’intesa con
la Provincia di Rosario, antica
terra d’emigrazione
molisana (i panettieri di Ripalimosani
ad esempio) che
purtroppo non ci risulta
possa essere in grado di
modificare il nostro destino
economico.
Sulle dichiarazioni di Vitagliano,
poi, e sui comunicati
stampa dei suoi uffici, ci
sarebbe da stendere un
velo pietoso per l’inconsistenza
delle argomentazioni
sui fantomatici fondi anticrisi
che solo due, dicasi
due, aziende hanno potuto
percepire. Eppure i nostri
sono gli stessi che tra una
dichiarazione e un’altra
hanno rimpinguato le casse
degli azionisti dello zuccherificio,
accettando poi l’ingresso
nella compagine
azionaria di soggetti non
ben specificati e facenti
capo a nazionalità estere. E
della Solagrital vogliamo
parlarne? E della Geomeccanica?
E della chiusura
della Marrollo di Mafalda?
E della Ittierre, che viene
sbertucciata sulle pagine
dei maggiori quotidiani nazionali,
che arrivano ad
adombrare zone grigie nella
nostra regione? E della
new entry in zona retrocessione
della Manuli?
Riescono ad immaginare
lorsignori che c’è gente onesta,
capifamiglia che soffrono
come cani per la povertà
che sta toccando le loro famiglie?
Eppure i nostri eroi, che a
parole dalle nostre parti
continuano con le favolette
del tutto va bene, sono gli
stessi che si crogiuolano al
sole del presidente del consiglio
Berlusconi e che in
occasione delle elezioni di
turno ritirano fuori la faccia
feroce contro i lavoratori,
appoggiando tutte le
peggiori iniziative governa-
tive sull’abolizione dell’articolo
18 e di ogni tutela dei
sacrosanti diritti costituzionalmente
riconosciuti.
Per non parlare della
pseudo-ricostruzione postterremoto,
che, alla faccia
del modello Berlusconi, lascia
ancora senza casa centinaia
e centinaia di famiglie,
vecchi e persone svantaggiate
sotto ogni profilo.
Vi sembra normale che ci
siano una pletora di personaggi
che già percepiscono,
sempre grazie a lorsignori,
stipendi da mille e una notte
che continuano a percepire
indennità, ingaggi,
consulenze e prebende che
vengono mensilmente sottratti
ai pochissimi fondi rimasti?
Tutto questo sta avvenendo
nel paese dei balocchi che si
chiama Molise e in tanti,
troppi, fanno ancora finta
di non vedere e non capire,
ma io sono convinto che sia
diventato improcrastinabile
un ribaltamento di questo
stato di cose.
Bisogna impegnarsi affinché
termini questo dominio
sul Molise di una ristretta
lobby affaristica che ci sta
portando indietro nel tempo,
quando i diritti non erano
considerati tali e i galantuomini
approfittavano
di tutto. Bisogna far sentire
che c’è un Molise che non ci
sta alla rapina del territorio
di chi si sta vendendo a
cifre folli il business dell’eolico,
così come hanno già
fatto con le turbogas.
Non accettiamo questa deriva
con rassegnazione, impegniamoci
per cambiare».
ato, nel corso dell’incontro.
Un elemento da non
sottovalutare e l’Inail ha
contezza del numero dei
casi che si verificano
all’interno delle imprese
molisane. Soddisfatto il
presidente di Assindustria,
Michele Scasserra:
«Pubblico e privato si
incontrano per realizzare
un progetto con il quale
viene evidenziata, con forza,
l’importanza di veicolare
la cultura della prevenzione
e della sicurezza,
mettendo al centro di
ogni attività la persona, il
lavoratore».
Il presidente Assindustria, Michele Scasserra

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
CAMPOBASSO
Denunciato dalla Polizia postale: aveva cercato di raggirare diversi religiosi
Falso prete truffa una suora
Si è fatto mandare 200 euro per un finto funerale
CAMPOBASSO - Di chi ci si può fidare,
se non di un sacerdote? Avrà
pensato questo C.M., il 37enne di
Catania denunciato dalla Polizia postale
di Campobbsso dopo aver messo
a segno numerose truffe proprio celandosi
dietro i ’nobili’ abiti di un
prete. Ma, a volte, l’abito non fa il
monaco, così gli agenti della Polpost
alle dipendente di Vincenzo Francario
non si sono lasciati ingannare
e hanno denunciato l’uomo, pregiudicato,
per truffa.
Le indagini erano già partite dal
2009 ma la svolta è arrivata quando
l’uomo, spacciandosi per un sacerdote,
è risuscito a farsi spedire la somma
di 200 euro da un’anziana suora,
Madre Superiora di un Convento di
Campobasso. Per impietosire la religiosa
si è inventato che la cifra serviva
a pagare il funerale di una donna,
di fatto inesistente, al quale doveva
recarsi il di lui figlio. L’anziana suora,
dopo aver ricevuto due telefonate
da parte del finto sacerdote, qualificatosi
come padre Francesco, nonché
l’assicurazione che la somma le sarebbe
comunque stata restituita, si è
fatta convincere e ha effettuato il
versamento del denaro, a mezzo vaglia
postale, al soggetto indicato dal
fantomatico padre Francesco. Le indagini,
indirizzatesi nel luogo in cui
era stata inviata la somma, e precisamente
la provincia di Catania,
hanno permesso di risalire a colui
che aveva materialmente ritirato il
denaro e che era il medesimo che si
era finto sacerdote. Si tratta appunto
di un pregiudicato, la cui firma, apposta
al’atto del ritiro del vaglia, era
già nota alle forze dell’ordine, avendo
lo stesso posto in essere numerose
truffe in danno di religiosi. dadice
Sentenza di condanna per il 67enne che maltrattava il figlio della compagna
Otto anni al patrigno-padrone
L’anziano ha approfittato sessualmente del minore e in diverse occasioni l’ha picchiato e aggredito
Gli episodi si sono verificati nel 2006 in un paese della provincia di Campobasso
Abusi e violenze su un bimbo di dieci anni
CAMPOBASSO - Otto
anni e sei mesi di reclusione,
provvisionale di 90mila
euro e interdizione
dai pubblici uffici. Questa
la pena inflitta al 67enne
processato ieri al tribunale
di Campobasso per violenza
e abusi su minore e
maltrattamenti in famiglia.
Gli episodi sono avvenu-
ti nel 2006 e si riferiscono
a una raccapricciante storia
di abusi e violenze su
un bambino di dieci anni.
La vittima è il figlio della
compagna dell’anziano,
una straniera che per
lunghissimo tempo non
ha potuto evitare quelle
violenze perché spaventata
e ricattata dall’uomo di
cui si era innamorata.
La madre
del piccolo
ricattata
e spaventata
affinché
non fuggisse
e portasse via
il figlio
Violenze, nei confronti del
piccolo - oggi 14enne - non
soltanto di tipo sessuale,
ma anche di veri e propri
maltrattamenti e aggressioni
fisiche. Oltre a tante
violenze di tipo psicologico
e morale: essere costretto
a vedere film porno,
solo per fare un esempio.
Ieri in tribunale a Campobasso
- giudici Russo,
Rinaldi, Scarlatelli,
pubblico ministero D’Angelo
- è stata messa la
parola fine su una vicenda
terribile.
Una sentenza di condanna
che soddisfa l’avvocato
Carlo Santella, legale
di parte civile del
bambino e della mamma,
ma rispetto alla quale
probabilmente farà appello
l’imputato, difeso
dall’avvocato d’ufficio
Rossella Di Pilato.
red.cb.
5
Testi in aula
Udienza
per Molise
Security
Alla sbarra
Vincenzo Miele
CAMPOBASSO - Nuova
udienza ieri in tribunale
a Campobasso
per Vincenzo Miele,
accusato di un ammanco
milionario ai
danni della Molise Security.
Ieri in aula hanno
sfilato alcuni testimoni.
Particolarmente rilevante
la testimonianza
di una delle dipendenti
della Molise
Security, che ha raccontato
che Miele era
l’unica persona ad accedere
al cavot dell’Istituto
di vigilanza per
prelevare il denaro.
Secondo l’accusa dalle
casse della Molise
Security sono spariti
circa 5 milioni di euro;
l’ex amministratore
Miele si sarebbe impossessato
dei soldi
che sarebbero svaniti
del nulla.
red.cb.
«Acqua, ti voglio bere»... purché pubblica
Incontro-dibattito alla Sala Alphaville
CAMPOBASSO - «Ti voglio bere» è il titolo
dell’incontro che si è tenuto martedì
alla sala Alphaville, durante il quale si è
dibattuto sul tema dell’acqua pubblica,
mai così rovente come negli ultimi tempi.
L’associazione Futuro Molise ha promosso
quest’incontro al quale hanno partecipato,
con la coordinazione del presidente
Italo Lombardi, importanti esponenti
politici come Salvatore Margiotta,
vice presidente commissione Ambiente
alla Camera dei Deputati, il vice presidente
del Consiglio regionale Pardo Antonio
D’Alete e Mario Ferocino, presidente
dell’Ato Molise. Al centro del dibattito c’è
stata la questione della privatizzazione
dell’acqua; il decreto Ronchi, recentemente
convertito in legge, ha come obiettivo
quello di privatizzare i servizi pubblici locali,
tra i quali anche il servizio idrico.
«Con questa norma - ha esordito Margiotta
- è a rischio il diritto fondamentale
di ogni cittadino a fruire di un bene essenziale
per la vita come l’acqua, un bene che
non può essere sottoposto alle regole del
mercato e il cui uso per far profitto appare
immorale». Quello della privatizzazione
dell’acqua è un tema troppo spesso ignorato,
ha continuato Margiotta, e che recentemente
ha ricevuto le attenzioni che merita
grazie ad alcuni forum sul web e ma-
nifestazioni a Roma. Margiotta poi si è
soffermato anche sui motivi che, a suo parere,
hanno portato a dare la fiducia ad
un decreto così assurdo, sostenendo che
non vi erano molte altre possibilità, tenendo
conto che l’unica altra alternativa
avrebbe avuto come conseguenza una pericolosa
mozione di sfiducia nei confronti
del governo. «E’ assurdo continuare a definire
l’acqua come un bene pubblico - ha
sottolineato il consigliere regionale D’Alete
- quando poi, nei fatti, le nuove norme
cercano di imporne una privatizzazione
della gestione. L’acqua non può essere
trattata come un qualsiasi servizio, come
se parlassimo del gas o di farmacie - ha
proseguito D’Alete - è un bene pubblico a
cui tutti, senza distinzioni di alcun caso,
devono aver la possibilità di accedere e se
andasse in porto questo decreto non sarebbe
difficile immaginare come diretta
conseguenza il notevole guadagno da parte
di piccoli gruppi privati a scapito del
singolo cittadino. L’ unica possibilità - ha
concluso il consigliere - è quella di continuare
a farci sentire e cercare di dare risalto
in ogni modo alla questione, ed è per
questo che è stata indetta una raccolta di
oltre 600.000 firme fino a luglio. Solo così
potremo difendere i nostri diritti».
gp

6 CAMPOBASSO
Tentativo di soccorso all’albero secolare
Sos, medicazioni speciali
per salvare la sequoia
Operai in piazza Battisti
La giornalista: ecco perché sono tornata nella terra dove sono stata rapita
«Così ho affrontato l’Iraq»
Giuliana Sgrena si racconta a... «Ti racconto un libro»
CAMPOBASSO - «Se una
cosa non si può dimenticare,
è meglio affrontarla».
Inizia così il racconto/testimonianza
della giornalista
Giuliana Sgrena, ospite
all’Albino nell’ambito della
decima edizione di «Ti racconto
un libro 2010». Al
folto pubblico in sala, la
giornalista de «Il Manifesto»
con tono pacato ed
emozionato allo stesso tempo,
ha raccontato il suo ritorno
in Iraq, cinque anni
dopo aver subito un rapimento,
sempre in quella
terra martoriata dalla
guerra, dalle autobombe e
dal terrorismo. Un ritorno
in Iraq, ma anche un ritorno
a «Ti racconto un
libro»: già due edizioni fa,
infatti, la Sgrena era intervenuta
ad un appuntamento
della manifestazione culturale,
per presentare
«Fuoco amico», volume
scaturito proprio dalla traumatica
esperienza del rapimento,
precisando che
non sapeva ancora se sarebbe
mai tornata in Iraq.
Ed ora che è accaduto ha
deciso di raccogliere le sue
impressioni e le sue sensazioni
in un secondo volume,
«Il ritorno - dentro il nuovo
Iraq», edito da Feltrinelli.
«Sono dovuta tornare perché
lì avevo lasciato una
parte di me. Ormai la mia
vita è contrassegnata da un
prima e da un dopo ed in
mezzo c’è, ovviamente, quello
che mi è successo a Baghdad,
quello che è costato
la vita a Nicola Calipari».
Finora si è trattato di un
doppio ritorno - a giugno e
a novembre -, anticipato da
un lungo percorso di riavvicinamento,
dapprima tornando
timidamente nella
regione di confine controllata
dai Curdi e poi inoltrandosi
sino a Baghdad. «Era
utile che tornassi, ero alla
ricerca di risposte ed alcune
le ho avute, anche se non
credo abbia risolto tutti i
miei problemi». Motivi personali
dunque, a spingerla
a tornarre lì dove tempo
addietro ha tanto sofferto -
soprattutto a livello psicologico
- ma anche motivi professionali
perché «volevo ricominciare
a fare il mio lavoro
nel luogo dove mi era
stato negato il diritto di essere
una giornalista indipendente».
E cosa ha trovato
a Baghdad? «Ancora
tantissimi problemi da risolvere:
la luce che manca
per ore, mancano acqua e
servizi, manca il lavoro, palazzi
ancora divelti, macerie
ovunque, ma è comunque
una città che per certi
aspetti ricomincia a vivere
e questo anche grazie alle
donne. Loro che con il regime
di Saddam Hussein
avevano determinati diritti
erano poi sparite dalla vita
pubblica con l’avvento dei
partiti e le milizie religiose.
Ora sono ricomparse, anche
per le strade, con jeans elasticizzati,
camicie colorate e
soprattutto senza velo: è
come se si fossero tolte di
dosso - fisicamente e metaforicamente
- qualcosa che
le opprimeva». Giuliana
Sgrena di nuovo a Baghdad
per continuare a documentare
sul posto, senza tabù
né censure, percorrendo di
nuovo quel susseguirsi e sovrapporsi
di «cupole, minareti,
palme ed ancora cupole
dorate, edifici anonimi,
una striscia di asfalto...».
L’incontro con la Sgrena ha
inaugurato la sezione
«Giornalismo di
inchiesta», nell’ambito della
decima edizione di «Ti
racconto un libro 2010»,
promosso ed organizzato
dall’Unione Lettori Italiani
e dalla Provincia di Campobasso,
con la direzione artistica
di Brunella Santoli
e la collaborazione del Comune
di Campobasso.
Anto Di Spalatro
anto.anto2004@libero.it
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
CAMPOBASSO - Tanti
campobassani sono accorsi,
ieri mattina, al
capezzale della sequoia
gigante secolare in via
Cesare Battisti.
In molti, infatti, hanno
sospettato che i tecnici
comunali al lavoro
stessero abbattendo
l’albero, malato da
tempo proprio a causa
dell’incuria e dell’abbandono
delle precedenti
amministrazioni
comunali. L’albero, infatti,
ha subito gravissimi
danni dai lavori
alla sottostante piazzetta,
che l’hanno danneggiato,
forse irrimediabilmente.
Ma l’amministrazione
Di Bartolomeo sta
ancora facendo un tentativo
per salvare l’albero
secolare, con medicazioni
speciali che
possano curarlo. Ieri si
è iniziato con abbattere
alcuni rami ormai
morti, ma la speranza
è appunto quella di salvare
la sequoia.
Impresa possibile?
Restyling ambientale
anche alla collina Monforte
CAMPOBASSO - La decisione
della Regione di ’adottare’
la collina Monforte
aveva fatto ben sperare
sulla possibilità di recupero
ambientale della zona.
E un primo segnale, in effetti,
c’è stato. Da giorni,
infatti, gli operai sono sulla
zona per estirpare gli
alberi secchi e ripristinare
una situazione di decoro
ambientale. L’intervento
dovrebbe proseguire
nei prossimi giorni e comprendere
anche il restyling
della via Matris, ormai
da tempo abbandonata
a se stessa.
ddc
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NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
CAMPOBASSO-ALTRI CENTRI
BOJANO
Stanziati 2,5 milioni di euro per la tutela del fiume Biferno
’Le vie dell’acqua’, fondi
per finanziare il progetto
Via libera della Giunta regionale
BOJANO - LA giunta regionale,
su proposta
dell’assessore ai Lavori
pubblici e alle Infrastrutture
Velardi, ha deliberato
l’approvazione di una serie
di interventi di riqualificazione
urbana, di promozione
turistica e di salvaguardia
ambientale per il Comune
di Bojano, per un
importo di 2,5 Milioni di
euro, che verranno realizzati
dell’ambito del progetto
’Le vie dell’acqua’,
per la cui attuazione saranno
utilizzati fondi provenienti
dalle risorse idriche
delle sorgenti del Biferno,
trasferite a titolo
oneroso dalla Regione
Campania.
«Si tratta di un intervento
molto importante
per la città di Boiano - ha
dichiarato l’assessore Velardi
- che denota peraltro
una elevata e qualificata
capacità propositiva da
parte dell’Amministrazione
comunale che da tempo
mi veniva sollecitato dal
ROCCAVIVARA
Presidente Iorio e dallo
stesso sindaco Silvestri.
Quest’ultimo ha saputo interpretare
lo spirito del
programma ’Le vie dell’acqua’
ed ha formulato una
proposta progettuale che
costituisce anche un esempio
di integrazione fra diversi
settori di intervento.
In questo modo si valoriz-
zano al massimo le risorse
finanziarie messe a disposizione
dalla Regione e si
crea una perfetta sinergia
fra la tutela dell’ambiente,
la difesa del territorio e la
promozione turistica, valorizzando
le risorse dell’area
del fiume e i reperti
della cultura materiale del
luogo a disposizione e frui-
bile dall’intero Molise. La
proposta dell’Amministrazione
di Boiano prevede
anche l’utilizzazione a fini
sportivi di un tratto del
fiume, nonché la valorizzazione
di reperti archeologici
legati alla produzione
artigianale e la utilizzazione
dei più avanzati sistemi
di ingegneria ambientale».
Il progetto si pone l’obbiettivo
di recuperare e di valorizzare
alcuni ambiti
specifici, dalle sorgenti ai
primi tratti del corso fluviale
che attraversa l’abitato
di Bojano, con un percorso
che riesca a ricollegare
fisicamente l’elemento
acqua con l’abitato e la
sua vita quotidiana per
una fruizione anche ludica
di queste aree e per attività
turistico- culturali legate
alla conoscenza del territorio
ed alla riscoperta
dei valori storici che nel
tempo hanno caratterizzato
lo sviluppo sociale ed
economico della comunità.
luz
7
BOJANO - Da lunedì scorso
Trasporto urbano
Ripristinato
il servizio
BOJANO - Da lunedì scorso
finalmente è stato riattivato
il servizio trasporto
urbano su tutto il territorio
comunale dopo due
settimane di interruzione.
La sospensione è stata
causata dal fatto che l’8
marzo era scaduto il contratto
con la ditta Eurobus
Service srl che in
precedenza aveva gestito
il trasporto pubblico per
conto del Comune. A gestire
il nuovo servizio è la
Cooperativa Sociale Bovianum,
costituitasi di recente
su iniziativa di alcuni
bojanesi, con sede in
via Gentile. In queste due
settimane in cui il trasporto
urbano è stato fermo
sono state registrate
numerose lamentele e disagi
da parte della popolazione,
in particolare degli
anziani, un disservizio che
si sarebbe potuto evitare
facilmente se l’attuale amministrazione
fosse stata
soltanto più attenta avviando
per tempo le procedure
per l’assegnazione
del nuovo servizio senza
attendere la scadenza del
contratto con il vecchio gestore.
In queste due settimane
di interruzione, probabilmente
dovute anche
al perfezionamento degli
adempimenti burocratici
da parte della Cooperativa
Sociale Bovianum, il
Comune, proprietario degli
automezzi, avrebbe potuto
evitare i disagi agli
utenti utilizzando autisti
già alle sue dipendenze
oppure ricorrendo a qualche
assunzione temporanea.
Negli ultimi giorni a
chiedere la riattivazione
immediata del servizio era
intervenuto anche il parroco
don Alessandro Iannetta
che aveva raccolto
diverse lamentele da parte
dei residenti della borgata
di Civita Superiore.
luz
L’iniziativa, promossa dal Fai (Fondo ambiente italiano), si svolgerà nel corso del prossimo fine settimana
Il santuario di Canneto apre ai visitatori
Il sito è tra i monumenti visitabili in occasione delle Giornate di primavera
ROCCAVIVARA - Anche il
santuario diocesano di
Santa Maria di Canneto
con gli annessi scavi archeologici
tra i monumenti visitabili
in occasione della
18^ edizione delle giornate
di primavera del FAI (Fondo
ambiente italiano) che
si terrà nel prossimo fine
settimana.
Il programma delle visite,
che saranno guidate dai
volontari del gruppo comunale
di Protezione Civile,
si svolgerà sabato 27 dalle
ore 10.00 alle 13.00 e domenica
28 dalle 10.00 alle
13.00 e dalle 15.00 alle
18.00. Il santuario è accessibile
anche ai disabili.
"L’Amministrazione comunale
di Roccavivara - si
legge nel comunicato stampa
- ha aderito all’iniziativa
che si terrà sabato 27 e
domenica 28 marzo. Durante
le due giornate saranno
effettuate visite guidate
agli scavi archeologici
e alla Chiesa di Santa Maria
di Canneto. E’ l’appuntamento
che da diciotto
anni ormai gli italiani si
danno all’inizio della primavera.
Un appuntamento
con le bellezze del nostro
Paese, che si trasforma
ogni volta in una profonda
e collettiva manifestazione
d’affetto, di orgoglio e di
identità nazionale. Sabato
27 e domenica 28 marzo si
svolge contemporaneamente
in tutte le regioni italiane
la 18a edizione della
Giornata FAI di Primavera.
E’ il momento dell’anno
in cui il FAI - Fondo Ambiente
Italiano incontra gli
italiani, offrendo scenari
meravigliosi e sorprendenti.
Ed è una grande e ormai
tradizionale festa popolare
ambientata
quest’anno in 590 siti particolari,
spesso inaccessibili
e segreti, eccezionalmente
a disposizione del pubblico.
Palazzi, castelli,
chiese, giardini, conventi,
biblioteche, aree archeologiche,
teatri e persino paesaggi
da attraversare in
bicicletta o sorvolare col
parapendio: tante esperienze
e tanti linguaggi diversi,
tutti legati tra loro
dalla bellezza e dalla storia
dei nostri territori familiari
collettivi. Tutti possono
contribuire a questa
missione, e proprio per
questo le visite ai siti aperti
eccezionalmente per la
Giornata FAI sono a contributo
libero. Non esiste
un biglietto d’ingresso: ciascuno
contribuisce come
può e come crede. E sarà
un contributo nel senso più
vero della definizione, ovvero
"ciò che ciascuno dà
personalmente per partecipare
al raggiungimento di
un fine comune" (Vocabolario
della Lingua Italiana
Nicola Zingarelli). La Giornata
FAI di Primavera nel
2010 compie 18 anni e diventa
maggiorenne. In tutto
questo tempo i partecipanti
sono aumentati, i siti
visitabili anche. Gli interventi
del FAI sempre più
presenti.
Ma sono anche aumentate
le aree e le opere da
difendere, recuperare e restituire
al pubblico. Per
questo il contributo richiesto
per le visite non vale
solo come gesto simbolico,
ma anche e soprattutto
come gesto concreto di supporto
economico a questo
obiettivo comune e al lavoro
della Fondazione.
a.mancinella
RICCIA - Oggi e domani gli appuntamenti all’Istituto omnicomprensivo
Festa dell’Albero, la manifestazione
Due giornate dedicate alle tematiche ambientali
RICCIA - Oggi e domani
Festa dell’Albero all’Istituto
ominicomprensivo di
Riccia. A fare da cornice
alla splendida manifestazione
è l’Istituto Professionale
per l’Agricoltura e
l’Ambiente in contrada
Caccia Murata che ospiterà
i due giorni di dibattito
e iniziative finalizzate a
far scoprire l’importanza
del verde, del rispetto
dell’ambiente e della tutela
degli alberi.
Questa mattina il ricco
programma della festa inizierà
alle ore 9 con il dibattito
sul tema: «Biodiversità:
il patrimonio arboreo.
Aspetti paesaggistico
- ambientali e riflessi di
carattere scientifico ed
economico». Numerosi e di
rilievo i relatori che interverranno
al convegno;
dopo l’apertura di Annamaria
Pelle, dirigente scolastico
e del sindaco, Micaela
Fanelli, ci saranno i
saluti del Presidente della
Avviso ai lettori: per esigenze di foliazione abbiamo
accorpato in un’unica pagina i comuni di Bojano, Riccia
e Trivento. Da domani torna la consueta foliazione.
Provincia Nicola D’Ascanio
e degli assessori provinciali
all’Ambiente e alla
Cultura Borgia e Occhionero,
gli assessori regionali
Muccilli e Fusco Perrella,
il Presidente Arsiam
Orlando, il direttore generale
Arpa Petracca, il comandate
della Forestale
Albanese. Seguiranno gli
interventi del Presidente
dell’Ordine degli Agronomi
Paduano, il funzionario regionale
Manfredi Selvaggi,
la rappresentante della
Associazione italiana Architetti
Paesaggio Invernizzi,
il docente di colture
erbacee dell’Università degli
studi del Molise Delfinie.
Al dibattito interverrà
anche il rappresentante
della direzione nazionale
Legambiente Corona, per
l’Arpa Molise ci sarà la
dottoressa Tolve e il dottor
Mastronardi per l’Arsiam.
Le conclusioni sono affidate
alla dirigente scolastica
Annamaria Pelle.
Il ricco programma della
Festa prosegue anche venerdì
26 marzo con una
mattinata anch’essa interessante.
Alle ore 9.30 la
Festa enterà nel vivo e il
tema sarà «Tra passato e
presente, i tratti della ruralità»:
sarà presentata la
mostra fotografica che racconta
le realtà agrarie molisane
e curata dall’Ufficio
progettazione Arsiam.
Verrà anche esposto il materiale
prodotto dagli
alunni dell’Istituto e si esibirà
il Coro dei bambini
della scuola primaria e dei
ragazzi dell’Ipaa. Seguirà
la recita delle poesie del
maestro Barrea «In ricordo
di Gianni Rodari» a
cura degli alunni della
scuola secondaria di primo
grado e i messaggi ecologici
di Parini, Calvino, Giono
e Tamaro. Seguirà la
benedizione degli alberi e
la messa a dimora di una
pianta di olivo. m.finella

LA CRONACA
A bordo di un’auto rubata dopo un inseguimento sull’A1 ha preso a sportellate un agente
Sperona
la Polizia,
arrestato
Si tratta di un ’tossico’ fuggito
da una comunità di Isernia
ISERNIA - Fugge da una
comunità di recupero in
provincia di Isernia e a
bordo di un’auto rubata
non rispetta l’alt imposto
da due agenti della Polizia
che nell’inseguimento rimarranno
feriti.
Attimi di panico lungo
la corsia nord dell’autostrada
del Sole (A1) alle
prime luci della mattina,
quando un pregiudicato di
Colleferro, con problemi di
tossicodiopenza, ha speronato
l’auto della polizia che
lo stava inseguendo. Il fatto
è avvenuto lungo il tratto
compreso tra Ceprano e
Frosinone.
Tuttavia, gli uomini della
forze dell’ordine dopo
In attesa
del processo
è stato
rinchiuso
nel carcere
di Frosinone
l’inseguimento sono riusciti
a bloccare l’uomo che
non pago della fuga messa
in atto in autostrada nel
momento del fermo, mentre
uno dei due agenti gli
si stava avvicinando, ha
pensato bene di rifilargli
una sportellata in faccia.
Sono seguiti momenti concitati,
nonchè di forte tensione
fino a quando all’uomo
sono state messe le manette
e arrestato oltre che
per furto anche per oltraggio
e lesioni a pubblico ufficiale.
L’automobile si cui
viaggiava l’uomo era stata
rubata nella località di
Colleferro dove è residente.
Il ladro è attualmente
richiuso nella casa circondariale
di Frosinone in attesa
del processo. red.cron.
L’angolo della cultura
Il suo impegno anche per i Rom
In Provincia arriva
Paul Polansky
Poeta e fotografo si è batte per i diritti umani
Il poeta Polansky si batte per i diritti umani
IL CENTRO Studi Alto Molise «Luigi Gamberale» inaugura
il programma di eventi per l’anno 2010 con un
appuntamento eccezionale per Agnone. Domani, infatti,
alle ore 17,30, per la prima volta nel Molise uno dei
maggiori poeti contemporanei americani, Paul Polansky,
leggerà le sue poesie al Teatro Italo Argentino.
Paul Polansky, americano di origini polacche, è un poeta,
fotografo ed operatore culturale e sociale, che deve
gran parte della fama al suo impegno a favore delle
popolazioni Rom. Le sue raccolte di poesie Living Through
It Twice, The River Killed My Brother, e Not a refugee,
descrivono le atrocità commesse da cechi, slovacchi,
albanesi ed altri contro quelle popolazioni. Ha anche
svolto studi accurati sui campi di concentramento
nazisti nei quali venivano trucidate, insieme a quelle
ebraiche, intere comunità Rom. Nel 2004 è stato insignito
del prestigioso Human Rights Award, grazie al
suo impegno a favore dei diritti umani. Il recital sarà
preceduto da una presentazione a cura di Sergio Iagulli
e Raffaella Marzano, direttori della «Casa della Poesia»
che ospita centinaia di poeti da tutto il mondo.
Folle inseguimento sull’A1. La polizia arresta un ’tossico’ fuggito da una comunità di Isernia
A Campobasso dopo una lunga malattia è morto Antonio Miele
La Questura di Isernia
piange il capo della Mobile
CAMPOBASSO - La questura
di Isernia in lutto
per la scomparsa del capo
della Squadra mobile, Antonio
Miele.
Originario di Cassino
(Fr), 49 anni, sposato, con
una figlia, il vice questore
aggiunto si è spento nella
mattinata di ieri presso l’istituto
«Cattolica» a Campobasso,
dopo aver combattuto
a lungo contro un
male incurabile. Arruolatosi
in polizia nel 1991, al
termine del corso di formazione
per funzionari della
Polizia di Stato (frequentato
presso l’Istituto superiore
di Polizia di Roma), Antonio
Miele prima di arrivare
ad Isernia ha prestato
servizio a Trapani, dove ha
diretto l’ufficio prevenzione
generale e soccorso pubblico.
Successivamente, nel
gennaio del 1995, venne
trasferito alla questura di
Campobasso dove ha diretto
l’ufficio generale e soccorso
pubblico.
Nel dicembre del 1996
venne trasferito in Lombardia
alla questura di
Lecco dove fu a capo
dell’ufficio prevenzione generale
e soccorso pubblico
e per alcuni periodi ha
avuto la reggenza della
Squadra mobile. Nel gennaio
del ’99 è arrivato ad
Isernia dove ha diretto la
Divisione anticrimine, l’ufficio
prevenzione generale
e soccorso pubblico, fino al
novembre del 2004, quando
ha preso in mano la
Squadra mobile. Nel corso
della sua carriera ha ricevuto
numerosi attestati
per meriti di servizio, guadagnandosi
la stima della
magistratura e della cittadinanza.
Oggi i suoi colle-
ghi lo ricordano come una
persona sempre disponibile
e un funzionario ligio al
dovere. Le esequie si svolgeranno
questa mattina
alle ore 10,30 presso la
chiesa del Sacro Cuore ad
Isernia.
La celebrazione eucaristica
sarà officiata dal vescovo
di Isernia-Venafro,
Salvatore Visco, concelebrata
dal cappellano della
Polizia di Stato, don Francesco
Rinaldi. Al termine
delle esequie la salma di
Antonio Miele verrà tumulata
nella cappella di famiglia
nel cimitero di Cassino.
Il capo della Mobile, Miele
«E’ stato un esempio
di professionalità»
ISERNIA - Il Movimento regionale del «Guerriero Sannita»
e il Movimento Alleanza Fascista piangono la
morte del vice questore aggiunto, Antonio Miele morto
ieri all’età di 49 presso l’istituto «Cattolica» di Campobasso.«Il
Guerriero Sannita, che ha avuto il piacere e
l’onore di aver conosciuto Antonio Miele sin dai tempi
in cui dirigeva l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico della Questura di Campobasso - scrive il presidente
Giovanni Muccio - sia attualmente alla Squadra
Mobile di Isernia, si sente, profondamente colpito
dall’improvvisa morte di un uomo che ritiene un competente
e tenace servitore dello Stato, impegnato a farne
rispettare le leggi, ma anche un uomo profondamente
umile, buono e leale che si è sempre prodigato negli interessi
del personale. Inoltre - prosegue Muccio - va ricordato
come Miele è stato anche un uomo di fede, componente
non secondaria alla sua personalità, e ha mostrato
come etica religiosa e civile possano congiungersi,
rafforzandosi a vicenda». «Voglio ricordare con affetto
l’amico Antonio, dirigente della squadra mobile - sottolinea
Alberto Castagna, del Movimento Alleaza Fascista
- un esempio di professionalità e correttezza che lo
hanno accompagnato durante tutta la sua vita».

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
ISERNIA
Sessano - Sul quorum di validità peseranno cinquecento elettori residenti all’estero
SESSANO DEL MOLISE -
Fasi finali della strana
campagna elettorale a Sessano
e il rischio astensione,
per come sono andate
le cose in fase di presentazione
delle liste, resta alto.
L’unica candidata sindaco,
Gabriella Petrollini,
scrive una lettera aperta
ai suoi concittadini, invitandoli
a non disertare le
urne.
«Carissimi concittadini,
torno di nuovo nelle vostre
case, con questa lettera,
per invitarvi a votare. - si
legge nella missiva - Il voto
è un vostro diritto ed è un
dovere di ogni cittadino.
Attraverso l’espressione del
voto, il cittadino sceglie e
partecipa attivamente alla
vita della comunità. Vi invito
a votare per rendere
più forte la democrazia del
nostro paese, una democrazia
non perfettamente compiuta
per tanti motivi, da
noi più volte segnalati dai
banchi della minoranza, e
non ancora realizzata per
la mancanza di una vera
competizione elettorale. Ma
tale amputazione di democrazia
non può essere addebitata
a me e al gruppo
di persone che rappresento.
Non siamo stati noi ad evitare
il confronto né siamo
stati noi a commettere errori
nella presentazione
delle liste. Sarebbe stato
sicuramente più facile avere
di fronte un avversario
con il quale confrontarci e
contro il quale batterci sul
campo delle elezioni amministrative.
E’ molto più difficile
vincere ora, contro un
avversario senza volto e
contro numeri poco sinceri.
Rinnovo del Consiglio,
il rischio è l’astensione
L’unica candidata sindaco invita a votare
Sono 498, infatti, gli elettori
che risiedono all’estero e
che da anni non tornano a
votare. Il calcolo per validare
le elezioni sarà fatto
prendendo in considerazione
anche loro. Capite bene,
dunque, che l’avversario è
molto più forte della lista
più agguerrita che avremmo
potuto avere contro».
L’avversario, quindi, temuto
dall’unica candidato
sindaco, è l’astensione.
«Vi invito a votare perché
Sessano ha bisogno di
un’amministrazione. - continua
l’unica candidata
sindaco - Ha bisogno di
amministratori sessanesi,
di donne e uomini che conoscono
i problemi del paese.
Nella nostra lista ci
sono coloro che hanno lavorato
all’opposizione nei
cinque anni appena trascorsi
e che, proprio attraverso
il lavoro fatto nella
veste di membri della minoranza,
hanno conosciuto
ogni angolo del territorio
sessanese e hanno appro-
fondito tutti quei problemi
che sono ormai diventati
una costante delle nostre
discussioni. Siamo pronti,
dunque, ad amministrare
Sessano. Siamo pronti ad
affrontare i problemi che
ben conosciamo con metodi
nuovi e con entusiasmo.
Siamo pronti a mettere le
nostre professionalità al
servizio di tutti, così da risollevare
il paese che
amiamo. Vi invito a votare
per evitare che le redini
dell’amministrazione vengano
affidate ad un commissario
prefettizio. Sessano
non può permettersi un
altro anno di immobilismo
di fronte alle emergenze
che, invece, vanno subito
affrontate. Non può permettersiun’amministrazione
senza slanci e senza
quegli scatti in avanti necessari
per recuperare il
tempo perduto. Per questo
vi chiediamo di sostenere
la nostra voglia di fare e di
invertire la rotta, il nostro
desiderio forte di immaginare
un altro futuro per
Sessano. Se ci darete l’opportunità
di amministrare,
amministreremo con serietà
e faremo subito in modo
da facilitare la nascita di
una nuova classe dirigente,
proponendo ai giovani di
riunirsi in una Consulta
che affiancherà il nostro
lavoro di amministratori.
Proprio da quel nucleo di
giovani potrebbe nascere
l’amministrazione del futuro.
Vorremmo evitare di ricorrere
alla giustizia amministrativa
per vedere riconosciuta
l’insincerità di
quei numeri a cui poco prima
si faceva riferimento.
Ma lo faremo se a ciò saremo
costretti».
9
Su proposta di Tedeschi
Scuole sicure,
la questione
in Provincia
ISERNIA - Torna a riunirsi
il Consiglio provinciale
di Isernia.
Il presidente del Consiglio
Lauro Cicchino
ha convocato l’assise di
via Berta in seduta
straordinaria per le ore
15 del 30 marzo e per il
1 aprile in seconda convocazione.
Otto gli argomenti
iscritti all’ordine del
giorno dei lavori dell’assise
provinciale:
approvazione verbali
seduta precedente; comunicazioni
sulla vicenda
Maltauro; proposta
a firma dei consiglieri
Sorbo ed altri
sul trasferimento posti
Dco Ferrovie dello Stato;
proposta a firma
Sorbo e Tedeschi su
problematiche approvvigionamento
acque;
proposta Sorbo e Cuzzone
sul parco Regionale
dell’ulivo di Venafro;
proposta Sorbo-Tedeschi
su disservizi Poste
Italiane; mozione
Ricci e Cicerone sulla
sentenza della Corte
europea dei diritti
dell’uomo sulla rimozione
del crocifisso dai luoghi
pubblici; proposta
Tedeschi e altri su
scuole sicure.

10 ISERNIA
La foto news
Milioni di animali saranno macellati
«E’ un cucciolo,
non mangiarlo»
La campagna choc degli animalisti di Isernia
contro la mattanza degli agnelli per Pasqua
di Francesco Bottone
ISERNIA - «Guardalo, è
un cucciolo, non
mangiarlo».
E’ la scritta, a caratteri
cubitali, che sovrasta l’immagine,
una gigantografia,
di un agnello. Una comunicazione
sicuramente efficace,
che non è passata inosservata
all’obiettivo di Nuovo
Molise. Si tratta della
campagna pubblicitaria
choc lanciata, efficacemente
perché ad ormai pochi
giorni dalla Pasqua, dagli
animalisti di Isernia. Alcuni
tabelloni della pubblicità,
in particolare lungo corso
Risorgimento, ospitano il
singolare e per certi versi
inquietante messaggio rivolto
a tutti coloro che hanno
intenzione di festeggiare
la Pasqua mangiando carne
di agnello, come tradizione
vuole.
«Due milioni di agnelli
verranno uccisi per la Pasqua.
- si legge infatti sulle
stampe giganti affisse in
CASTELPETROSO - «Cuore
sano: corretti stili di
vita» è l’evento, nell’ambito
del progetto ’Moli.Sani’, in
programma per sabato 26
marzo a Castelpetroso.
«Cuore sano: corretti stili
di vita», è il tema del
nuovo, importante, appuntamento
organizzato
dall’Associazione socio-culturale
Tre Torri di Castelpetroso.
Il sodalizio, molto impegnato
anche sul fronte
dell’informazione socio-sanitaria
ai cittadini, punterà
ad affrontare problematiche
molto attuali, fortemente
vissute dalla maggior
parte della popolazione
che deve quotidianamente
misurarsi con lo
stress ed i ritmi sempre più
incalzanti che si è costretti
a vivere nella società odier-
«Se i mattatoi
avessero
le pareti
in vetro
sarebbero tutti
vegetariani»
città - Un gesto di pace?
Non mangiarlo».
E gli animalisti di Isernia
scomodano, nel tentativo
forse di essere più credibili
o autorevoli, anche il
quinto comandamento,
«Non uccidere», appunto.
Chiude, oltre al lungo elenco
di personalità note a livello
internazionale che
avrebbero già aderito, in
qualche modo e in diverse
epoche, alla moratoria sulla
carne di agnello, una frase,
ancora una volta choc, di
Linda McCartney: «Se i
mattatoi avessero le pareti
di vetro, tutti sarebbero vegetariani».
Come la prenderanno
i titolari dei vari
agriturismi di cui è ricca la
provincia pentra?
effebottone@gmail.com
Un’iniziativa di approfondimento a cura dell’associazione ’Tre Torri’
Cuore sano, corretti stili di vita
E’ il titolo del convegno in programma a Castelpetroso
na. Il corretto stile di vita,
inteso nella sua più ampia
accezione, è il punto centrale
del vivere sano. A tal
scopo l’Associazione Le Tre
Torri ha organizzato
l’incontro-dibattito con due
importanti esponenti del
mondo della sanità: il professor
Giovanni De Gaetano,
direttore dei Laboratori
di Ricerca dell’Università
Cattolica Sacro Cuore
di Campobasso, ed Vincenzo
Centritto, cardiologo
della ASReM di Campobasso
e presidente regiona-
Il messaggio choc degli animalisti di Isernia
le dell’AMCI, l’Associazione
Medici Cattolici Italiani.
Un incontro incentrato
sulle malattie cardiovascolari
e sulle patologie che
causano oltre la metà delle
morti nel mondo occidentale.
Il rischio di esserne colpiti
dipende da molti elementi,
che la ricerca chiama
"fattori di rischio".
Alcuni sono legati alla
genetica, altri dipendono
invece dall’ambiente in cui
si vive e più in generale dai
comportamenti quotidiani
che l’individuo tiene.
Sono proprio questi ultimi
a rappresentare lo scrigno,
da costruire giorno
dopo giorno, attraverso
sane abitudini ed una corretta
alimentazione.
Tra questi due elementi,
la genetica da un lato lo
stile di vita dall’altro, esiste
un equilibrio complesso,
che spesso disegna il confine
tra salute e malattia.
Conoscerlo significa consegnare
nuove armi, spesso
determinanti, alla ricerca.
nuovomoliseisernia@email.it
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
L’evento in Provincia
«38 secondi»,
il racconto
del terremoto
ISERNIA - Cresce l’attesa
per l’appuntamento
culturale del 27 marzo
con la presentazione
del libro «38 Secondi».
Il Ponte, in collaborazione
con l’Associazione
Musica e Cultura Danilo
Ciolli al lavoro per la
presentazione del volume
di Giusi Pitari.
A distanza di circa
un anno dal terremoto
dello scorso 6 aprile, il
mensile di informazione
Il Ponte e l’Associazione
Musica e Cultura
Danilo Ciolli Onlus,
nata per non dimenticare,
collaborano alla
presentazione del libro
«38 Secondi» della professoressa
Giusi Pitari,
docente della facoltà di
Biotecnologie, presso
l’Università degli Studi
de L’Aquila.
L’evento si terrà sabato
27 marzo alle ore
17 presso la Sala Gialla
della Provincia in via
Giovanni Berta 1. Interverranno
Paolo De
Chiara, direttore de Il
Ponte, Laura Ciolli,
presidente dell’AMC
Danilo Ciolli, la professoressa
Giusi Pitari ed
Gustavo Dominici,
medico aquilano che
quella notte prestò i
primi soccorsi.

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
IL FATTO
Domenica scorsa
l’annuncio:
se toccheranno
l’ospedale
riconsegneremo
il mandato
AGNONE-ALTO MOLISE
Agnone - I più penalizzati: Medicina e Chirurgia. Adesso i sindaci mantengano la promessa
PREPARATE LE DIMISSIONI
La nuova bozza sul riordino delle strutture sanitarie in Molise
per il «Caracciolo» prevederebbe pesanti ’tagli’ per vari reparti
AGNONE - La bozza sul
riordino delle strutture
sanitarie molisane sarebbe
già pronta. Così in attesa
che venga ufficializzata
(il termine ultimo fissato è
quello del 15 aprile prossimo)
le indiscrezioni si rincorrono
e per l’ospedale di
frontiera «San Francesco
Caracciolo» non prevedono
nulla di buono.
Anzi, fonti attendibili,
riferiscono che i ’tagli’ sarebbero
molto pesanti. Addirittura
si parla di un ridimensionamento
dei posti
letto dagli attuali
ottanta-novanta a circa
cinquanta - sessanta. A finire
sotto la mannaia interi
reparti come chirurgia,
medicina, ostetricia e ginecologia,
che pure nel
corso degli anni, e cioè da
quando gli agnonesi realizzarono
nel lontano 1952
l’ospedale Civile, hanno
garantito un ottimo servizio
ad un’utenza che abbraccia
molti centri della
regione Abruzzo. Tutto
questo non basterà per far
rimanere integro un piccolo,
ma efficiente presidio
che assorbe appena il 6%
della spesa sanitaria regionale.
Ma veniamo a
quelle che sono le preoccupanti
indiscrezioni le quali
parlano di assegnare una
decina di posti letto per la
chirurgia, la quale garantirebbe
solo interventi di
Asa 1 e Asa 2 mentre tutti
gli altri interventi verrebbero
dirottati al «Veneziale»
di Isernia.
Sempre a detta dei
bene informati la medicina
avrà garantito l’identico
trattamento con l’aggiunta
di qualche posto
letto per la geriatria, nel
frattempo scomparirebbe
la lungodegenza. Rimarrebbero
in piedi le unità
operative semplici di Cardiologia
e Diabetologia.
Inquietanti le notizie ri-
I diciannove sindaci dell’alto Molise e del Basso Chietino che domenica hanno sfilato contro il ridimensionamento dell’ospedale agnonese
Lenzuola bianca in segno di protesta contro la Regione
guardanti il punto nascite
con la trasformazione in
week-ospital, il ciò significherebbe
nascere solo in
determinati giorni della
settima (ma quali genitori
correranno questo rischio?).
Futuro incerto anche
per Pediatria e Ortopedia
che attualmente vantano
1-2 posti letto.
Per Oculistica e Otorinolaringogliatriaassicurato
l’ambulatorio. Radiologia
potrebbe dipendere
da Isernia. Per analisi e
farmacia si parla di Unità
operative semplici.
A riabilitazione e fisistria
verrebbero assegnati
una quindicina di posti
letto e altri 20 per la Rsa
(Residenza sanitaria per
anziani).
In tutto questo contesto
scontata la perdita della
direzione sanitaria, malgrado
dalla Regione assicurano
che per Agnone
verrà assegnato un budget
annuale, nonostante non
si capisca da chi verrà gestito.
Probabilmente da
Isernia e in questo caso
riecheggiano le dichiarazioni
di Michele Iorio che
in un recente passato ad
una agenzia di stampa
(l’Asca, ndr) aveva manifestato
la possibilità di un
accoppiamento tra Agnone
e Isernia. L’ora della verità
per il «Caracciolo»,
dunque, sarebbe scoccata.
L’ospedale non chiuderà,
ma da quanto captato verranno
tagliati interi reparti
da sempre fiori
oll’occhiello della struttura.
A nulla le manifestazioni
della piazza, la legge
sulla montagna datata 16
aprile 2003, i velati messaggi
indirizzati dalla
Chiesa al mondo politico e
il documento sottoscritto
da 19 sindaci di Molise e
Abruzzo.
A proposito quest’ultimi
hanno detto che se l’ospedale
dovesse essere ridimensionato,
restituiranno
le fasce tricolori ai rispettivi
prefetti. Allora preparassero
un atto di coraggio
che probabilmente nella
storia del Paese non ha
precedenti.
Francesco Di Schivi
11
Lo chiedono i genitori all’Amministrazione comunale
«Asilo, maggiore qualità»
AGNONE - Garantire degli spazi per il
riposo pomeridiano all’interno della
struttura per i bambini più piccoli;
una mensa che utilizzi cibo a Km 0 e
possibilmente biologica e certificata
(sono molte le aziende molisane che
potrebbero fornire l’asilo e le scuole di
Agnone a costi uguali se non inferiori
rispetto agli attuali); un’area giochi e
del verde attrezzato all’interno dell’asilo;
una ludoteca dove bimbi e genitori
possano incontrarsi al di fuori delle
Agnone - La minoranza annuncia battaglia
Soste blu, il Comune
acquista i parcometri
E’ quanto maturato durante l’ultima assise
AGNONE - I parcheggi a
pagamento passeranno in
gestione al Comune che al
tempo stesso dovrebbe assumere
un ausiliario del
traffico. E’ quanto stabilito
dall’ultimo consiglio comunale
svoltosi lunedì scorso.
Infatti l’Amministrazione
De Vita nei prossimi mesi
acquisterà dall’attuale società
che gestisce le strisce
blu i vari parcometri dislocati
in paese per una spesa
pari a 60mila euro. Il pagamento
avverrà tramite un
leasing.
Il punto all’ordine del
giorno è passato con i soli
voti della maggioranza.
Tuttavia la minoranza di
centrosinistra ha annuncia-
to battaglia definendo l’iniziativa
’pasticciata’ in merito
al contratto stipulato in
passato tra Comune e la società
umbra. Altra novità
emersa dall’assise è quella
relativa alla realizzazione
di due parchi fotovoltaici
che sorgeranno sul territorio
agnonese. A riguardo il
primo di 2,6 mega watt, che
verrà realizzato e gestito
da una società privata, nascerà
entro la fine dell’anno
in località Pietra del Melo -
Montarone. L’altro che sarà
realizzato con gli introiti di
quest’ultimo sarà gestito
dall’Amministrazione e produrrà
energia per un mega
watt. Resta da stabilire il
sito.
normali attività dell’istituto «D’Agnillo».
E’ quanto chiedono alcuni genitori
all’Amministrazione comunale al fine
di migliorare l’attuale offerta didattica
della scuola materna «D’Agnillo». A
riguardo a breve - annunciano - di far
partire una raccolta firme che nelle
prossime settimane verrà consegnata
direttamente nelle mani del primo cittadino
di Agnone Gelsomino De Vita.
r.i.
Marcovecchio (Rinnovare)
Questo punto dell’ordine
del giorno è passato con i
voti della maggioranza, più
quelli del gruppo di opposizione
«Rinnovare». Si è
astenuto Maurizio Cacciavillani,
mentre ha votato
contro Michele Carosella,
entrambi del gruppo di
«Nuovo Sogno Agnonese».

Venafro - A chiederlo con forza il nuovo gruppo vicino al consigliere regionale Di Sandro
VENAFRO - Il sindaco Nicandro
Cotugno a consulto.
Presto verranno azzerate le
deleghe agli assessori.
Con una nuova redistribuzione
degli incarichi, non
solo all’interno della Giunta
ma anche tra tutti i consiglieri
comunali di maggioranza.
Di fatto questa rivoluzionaria
decisione è maturata
l’altro ieri sera tardi,
nel corso di un’ennesima
riunione di maggioranza. A
chiederlo sono stati ancora
con più insistenza i quattro
esponenti vicini al regionale
Filoteo Di Sandro. E cioè i
consiglieri Raimondo Santilli
(leader del gruppo e capogruppo
di maggioranza),
Luigi Viscione (consigliere
Nicandro Cotugno
Nuovo Molise
traccia il nuovo
scenario
all’interno
del palazzo
di città
con incarico al Centro Storico
ed al Terremoto), Marco
Valvona (assessore all’Urbanistica
e alle Politiche
Giovanili) e la vicesindaco
Chiara Capobianco (assessore
alla Cultura ed alle
Pari Opportunità). Quest’ultima
poi ha dichiarato oltre
che la sua appartenenza al
Gruppo di Di Sandro il contestuale
allontanamento dal
regionale Massimiliano Scarabeo.
E si sarebbe dichiarata
disponibile, sia a rimettere
le sue deleghe assessorili
che il suo incarico
da vicesindaco, naturalmente
in un contesto di redistribuzione
generale delle deleghe
in Giunta. Alle richieste
di questi quattro (azzeramento
delle delghe assessorili)
si sarebbe unito anche
qualche altro consigliere di
maggioranza. A questo punto
il sindaco ha accettato la
proposta, avviando una serie
di consultazioni. Anche
per tastare il polso a tutti e
decidere il da farsi. Del resto
il sindaco Cotugno, seppure
in via ufficiosa, ha più
volte dichiarato di essere
deciso ad aggiustare alcune
deleghe, per renderle più
operative ed omogenee. I
bene informati dicono anche
i quattro filo Di Sandro
avrebbero firmato anche
una richiesta scritta che va
nella direzione richiesta. In-
Comune, scatta l’ora
del rimpasto in Giunta
Cotugno pronto a ridisegnare l’esecutivo
dicando anche la preferenza
per alcune deleghe assessori,
che dovrebbero essere
quanto più omogenee, anche
per una questione di stretta
operatività, a quelle detenute
dal regionale di Sandro.
E cioè la Pubblica Istruzione,
la Protezione Civile e lo
Sport. Da questa richiesta
però sarebbero state escluse
alcune deleghe più «tecniche».
Qualcuno poi ha messo
il dito sulla piaga dei
rapporti tra tutto il Pdl e
l’Idv. Rapporti che sicuramente
sarebbero destinati a
deteriorarsi con l’avvicinarsi
delle prossime elezioni regionali,
nella primavera del
2011. Quando l’uno andrà
contro l’atro armato. Ma il
sindaco avrebbe invitato
tutti alla calma. Sottolineando
come la vittoria alle
comunali, che ha portato la
Lista «Venafro sarà» sul
gradino più alto, sia merito
di tutti. E dunque anche
della strana alleanza tra il
Pdl (composto soprattutto
dai vecchi partiti di Fi e da
An), il Pd (poi quasi scomparso
e rappresentato allora
da Scarabeo) e soprattutto
l’Italia dei Valori. Presto si
conosceranno le novità di
questo giro di consultazioni
che sicuramente si concluderà
prima del Consiglio del
1 aprile.
R.P.
Iannacone ’bussa’ alla Regione che tende una mano
Bilancio, boccata d’ossigeno
Non verrà realizzata, i promotori spiegano il perché
Statua in onore di San Nicandro,
il comitato fa retromarcia
VENAFRO - Il Comitato
spontaneo, a favore della
realizzazione della statua
di San Marciano, abbandona
l’idea. A spiegarlo uno
dei promotori, in qualità di
portavoce.
Con questa nota scritta:
«I sottoscritti Vincenzina
Scarabeo Di Lullo, Mario
Giannini, Michele Viscovo
ed Antonio Atella, ed il perito
agrario Mauro Mugnolo,
promotori assieme ad
altri cittadini di Venafro
dell’iniziativa finalizzata
alla realizzazione della statua
di San Marciano, martire
e protettore della nostra
città assieme al fratello
San Nicandro ed alla
sposa di questi, Santa Daria,
portano a conoscenza
della cittadinanza e di
quanti avevano condiviso
l’operatività iniziale per
addivenire al nuovo simu-
VENAFRO - Nuovo ossigeno per l’Amministrazione
Cotugno. Che rischiava di
finire a casa.
L’ipotesi è scongiurata con l’operazione
risanamento del Bilancio, portata
avanti soprattutto dall’assessore alle Finanze
Benedetto Iannacone. L’argomento
(riequilibrio del Bilancio) è iscritto tra
i primi punti nell’ordine del giorno del
prossimo Consiglio comunale. Richiesto
fortemente dal gruppo cittanovista formato
da Antonio Sorbo e Carlo Potena.
Ed è stato soprattutto quest’ultimo,
esperto commercialista ed economista, a
scovare nelle pieghe del Bilancio, approvato
l’anno scorso, una serie di presunte
irregolarità. Ecco allora che il Comune
si è dato da fare. Ed a quanto si dice anche
i vertici della Regione avrebbero fatto
la loro parte, spingendo sui vertici
della Molise Acque (ex Erim) per aggiustare
la cosa. Il debito che il Comune di
Venafro ha con la società regionale (appunto
la Molise Acque), sfiora i 4 milioni
di euro. La società fornisce acqua, che a
Venafro si perde nei tubi rotti, a tutti i
Comuni molisani. La consistente cifra è
stata spalmata con un mutuo bancario
di venticinque anni. Dai cinque previsti
in partenza. Un tempo lunghissimo. Ad
lacro sacro la loro sopravvenuta
indisponibilità per i
motivi che di seguito si illustrano.
Sul finire del
2009 i sottoscritti, su loro
espressa richiesta, erano
stati ricevuti in udienza
presso la Curia vescovile
d’Isernia da S.E. mons. vescovo
Salvatore Visco, presenti
il vicario diocesano
mons. Claudio Palumbo ed
il rappresentante della forania
di Venafro, don Rocco
Iannacone, per approfondire
l’intera tematica
concernente la nuova statua.
Il pastore diocesano,
definita l’iniziativa del
nuovo simulacro "lodevole
per i presupposti, i contenuti
e le finalità", suggerì
di procedere ad un referendum
tra i fedeli di Venafro
per acquisire preventivamente
il parere dell’opinione
pubblica trattandosi di
avvenimento di grossa portata
sociale e popolare. L’idea
fu prontamente condivisa
ed accettata dai sottoscritti,
che da allora sono
rimasti in attesa di ricevere
dai presbiteri incaricati
dell’incombenza il questionario
da sottoporre ai fedeli
di venafro per verificare
la loro adesione all’idea. Si
trattava, venne detto nel
corso dell’udienza presso la
Curia vescovile d’Isernia,
di due/tre semplici quesiti
a cui i venafrani avrebbero
dovuto rispondere, lasciando
i relativi fogli presso le
parrocchie cittadine. Da allora
però nessuno ha più
consegnato il questionario
ai sottoscritti, nonostante
tante e reiterate nostre sollecitazioni.
Alla luce di tutto
quanto, e ringraziando il
vescovo Salvatore Visco per
l’apertura mentale manife-
accordare l’operazione proprio i vertici
della Molise Acque.
Così l’esborso annuale dell’amministrazione
cittadina si aggira oggi sui
150mila euro. Una cifra tutto sommato
sostenibile e che soprattutto allontana il
paventato rischio di dissesto finanziario.
Che poi vuol dire, con termine mutuato
dall’economia privata: la bancarotta (il
fallimento totale). La legge in questo
caso è severa. Se viene certificato il dissesto
finanziario (occorre sforare su una
serie di rigidi parametri) il Comune è
costretto ad aumentare al massimo tutte
le tasse e nel contempo a ridurre
all’osso i costi. Inoltre «scatta» il commissariamento
dell’Ente. Con una politica
di lacrime e sangue. Ma le conseguenze
pratiche per i politici sono pesanti:
chi ha avuto incarichi in Giunta
ed ha determinato di fatto il dissesto
non si può ricandidare. In questi giorni
perciò molti politici, che prima tremavano,
traggono un sospiro di sollievo. E’ assicurata
la permaneza sulle poltrone più
alte sino alla fine della legislatura. Salvo
l’ipotesi di quanche caso estremo che
- incrociando le dita - è meglio non citare.
Mario Lepore
San Nicandro
stata nei confronti della
nostra idea, che a parere
degli scriventi resta bellissima,
tale da meritare di
essere ripresa e portata
avanti nel futuro cogliendo
eventualmente situazioni
più favorevoli, i sottoscritti
confermano gratitudine a
quanti sin dall’inizio avevano
condiviso il progetto e
ribadiscono la loro definitiva
indisponibilità alla
n u o v a
realizzazione». emmelle
La richiesta
de «Il Patto»
Assise
civica,
meglio
al mattino
VENAFRO - Spostare il
Consiglio del 1 aprile
dalla sera (alle ore
18.30) alla mattina. La
richiesta ufficiale è partita
ieri dalle minoranze
de «Il Patto» formato da
Massimiliano Di Vito,
Enzo Bianchi, Angela
Maria Tommasone, Vincenzo
Cotugno ed Alfredo
Ricci.
La motivazione è che
quella data coincide con
il Giovedì Santo. Nel
momento in cui, non solo
a Venafro ma in tutto il
mondo cristiano, si celebrano
i Sepolcri. Con
tutti i riti e le cerimonie
collegate a tale ricorrenza.
A Venafro in particolare
poi c’è la tradizione
popolare dei Suppulc’,
quando tutte le chiese
sono addobbate per ricevere
la visita dei fedeli,
aperte sinoad ora tarda.
E con l’esposizione di
una serie di addobbi che
ricordano la morte di
Gesù Cristo, la sua vita
e la sua predicazione.
Sino al culmine della
Resurrezione che avviene
la notte di Pasqua.
Quando - come s’usa
dire in giro - si sciolgono
le capane e suonano a
perdifiato. Si può venire
meno ad una tale tradizione
religiosa che s’intreccia
con un’antica
usanza quasi di rito pagano?
Il Consiglio durerebbe
senz’altro sino alle
ore piccole, impedendo
ai consiglieri di onorare
la giornata di Giovedì
Santo. Di questo dovrà
tener conto soprattutto
il presidente del Consiglio
Nico Palumbo, che
prende la decisione finale
(sentiti tutti i capigruppo).
E’ prevedibile
che l’assise civica duri
molto anche per la consistenza
degli argomenti
iscritti nell’ordine del
giorno. Si tratta infatti
di ben quattro deliberazioni
e tre mozioni, tutte
importantissime. Oltre
ad un’interpellanza sui
lavori di piazza Castello,
da tenere almeno
mezz’ora prima dell’inizio
del Consiglio. Ma
come tutti sanno i tempi
in politica sono sempre
lunghissimi. Imprecisi.
Ragion per cui è da prevedere
che questo anticipo
del Consiglio verrà
certamente accordato. E
non si tratta di un Pesce
d’Aprile. Sicuramente la
prossima riunione consiliare
si terrà intorno alle
dieci della mattinata di
Giovedì Santo. Emmelle

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
VERSO IL VOTO
VENAFR-AREA VOLTURNO
Montenero Val Cocchiara - Lo sfogo pubblico di un residente
Elezioni, la poltrona
è l’unico obiettivo
Delusione e amarezza tra i cittadini elettori
MONTENERO VAL COC-
CHIARA - Clima teso in
vista delle elezioni amministrative.
In una lettera
aperta il cittadino Vincenzo
Di Pardo esprime tutto
il suo malcontento per l’andamento
di questa campagna
elettorale in atto. «Ci
si allontana sempre maggiormente
dalla fase di aggregazione
e fratellanza».
Clima elettorale sempre
più intenso a Montenero
Val Cocchiara, dove ha pochi
giorni dal voto che porterà
al rinnovo dell’amministrazione
comunale, guidata
ancora dal sindaco
uscente Alessio Zuchegna,
la battaglia politica è
entrata ormai nel vivo. I
cittadini stanno vivendo
una delle lotte più aspre
dal punto di vista elettorale
verificatesi negli ultimi
anni in paese. A conten-
dersi lo scranno più alto ed
importante ben cinque liste,
di cui 2 locali e 3 composte
da esponenti non residenti.
Naturalmente il risultato
finale se lo contenderanno
Carlo Di Nicola
e Roberta Orlando, cittadini
di Montenero ed impegnati
da tempo in politica,
soprattutto il primo. In paese,
però, l’umore dei cittadini
non è al massimo, anzi
in molti si legge scontentezza
e voglia di disertare
addirittura le urne. Il tutto
è stato sintetizzato in una
lettera da un cittadini del
posto, Vincenzo Di Pardo,
che segue da vicino la vita
politica locale.
«C’era una volta l’intenzione
politica di organizzare
feste di partito per attirare
sotto i propri simboli
gente comune - scrive Di
Pardo - e chi ha vissuto
quei tempi al di là del simbolo,
si rendeva conto che
la festa era un momento di
aggregazione e fratellanza
e faceva tutti partecipi in
positivo nella competizione
elettorale per uno scopo comune.
Credo che la fase
che stiamo vivendo ci stia
allontanando da quella realtà,
aggregazione e fratellanza,
dove la coscienza
non riesce più a depurare
gli agenti inquinanti, quali
la presunzione, la venalità
ed altre cose. Viviamo nel
quotidiano, l’eruzione del
magma bollente che va da
prima a bruciare e poi a
pietrificare, ma non definitivamente,
ma soltanto a
posizionare le proprie convinzioni
in attesa di uno
spunto per cambiare forse
o forse per potersi depurare.
Inoltre - precisa Vincenzo
Di Pardo - credo che
Colli a Volturno - Nonostante i controlli disposti dal sindaco
Pascolo «selvaggio», il problema
resta ancora senza soluzione
COLLI A VOLTURNO -
Pascoli abusivi in località
Valle Porcina, gli enti
preposti al controllo hanno
fatto il loro dovere. In
primis l’amministrazione
comunale che ha denunciato
più volte la situazione
cercando di rintracciare
i proprietari degli
animali.
Ha fatto scalpore il
servizio realizzato in
esclusiva dal nostro quotidiano
per denunciare la
situazione paradossale
che si sta verificando
nell’ultimo periodo in località
Valle Porcina, nel
territorio comunale di
Colli a Volturno, dove
persiste un pascolo abusivo
di bovini che aumentano
di giorno in giorno e
si spostano dalla pianura
a loro destinata, fino ai
campi coltivati e nei boschi
che vengono frequentati
anche per il taglio
del legname. Gli ultimi
episodi accaduti ad alcuni
contadini e cittadini
del posto narrano di problemi
anche all’incolumità
pubblica. Infatti, transitando
con la propria
autovettura sull’arteria
interna che circoscrive la
zona è possibile imbattersi
all’improvviso con
questi grandi animali
che potrebbero arrecare
danni molto seri. Non si
riesce ancora a capire
che abbia portato gli animali
in zona e soprattutto
come questi, inizial-
mente confinati in una
zona pianeggiante e recintata,
abbiano potuto
sconfinare così a grande
distanza. In zona, secondo
le prime stime effettuate,
ci sarebbero oltre
cento esemplari di mucche
e molti di questi ormai
perlustrano quotidianamente
la zona e arrecano
danni ad oliveti e
campi coltivati. La situazione
è monitorata e tenuta
sotto controllo sia
dall’amministrazione comunale
guidata dal sindaco
Arcaro e anche dal
Corpo Forestale dello
Stato. Insomma, tutti
hanno fatto il proprio dovere
segnalando il problema
e monitorando co-
stantemente la zona, ma
per ora non si è riuscito
ancora a rintracciare i
proprietari dei bovini che
hanno dato il via a questa
sorta di pascolo abusivo
che si concluderà poi
con la transumanza di ritorno.
Per ora tutti coloro
che si recano nella zona
di Valle Porcina per praticare
attività sportiva
oppure per lavorare i
propri terreno dovranno
sperare solo di non fare
brutti incontri e soprattutto
di non imbattersi in
animali agitati e nervosi
che potrebbero essere pericolosi.
MV
nuovomoliseisernia@email.it
in ogni essere umano vi è
Dio e tutti noi accettiamo o
non vogliamo credere che
così facendo si schiaffeggi
attimo dopo attimo questo
essere. Il diavolo ci fa dire
con la lingua e con la nostra
bocca cose che non
sono gradite a nessuno. Ci
si sta spingendo verso il
nulla e i nostri comportamenti
ne sono la testimonianza,
per questo motivo -
conclude il cittadino di
Montenero - bisogna tornare
a chiedersi veramente
quale sia lo scopo primario
della politica e della azioni
quotidiane delle persone».
Riflessioni in parte filo-
13
sofiche nelle quali si legge
la voglia di tornare agli
anni passati quando la politica
rappresentava solamente
un modo per far crescere
i paesi e sviluppare i
territori e per offrire momenti
di svago e aggregazione
alla gente.
Michele Visco
Nell’immagine
pubblicata
Agnese Ginocchio
insieme a
Luisa Stifani
In ricordo del terremoto dello scorso anno che devastò il capoluogo abruzzese
Consegnato il ’Fiore della pace’
L’ambasciatrice Ginocchio a L’Aquila per l’iniziativa solidale
ALIFE - Agnese Ginocchio ricorda il
terremoto de L’Aquila e l’avvento della
Primavera.
L’ambasciatrice ha fatto visita al castello
della cittadina abruzzese dove ha
consegnato il «fiore della pace».
Nuova iniziativa dell’ambasciatrice ed
artista per la pace Agnese Ginocchio che
nella giornata del 21 marzo si è recata al
L’Aquila in visita presso il locale castello.
All’interno della struttura si è svolta l’iniziativa
«Un fiore per L’Aquila». Un
modo per ricordare tutte le vittime del
tremendo sisma dell’aprile scorso e soprattutto
per non dimenticare quanto è
successo.
«Abbiamo portato una piantina fiorita
- ha dichiarato Patrizia Tocci - per ridare
colore alla nostra città. In questo
modo abbiamo portato con noi anche il
Sci alpinismo,
’InNatura’
lancia il corso
CASTELNUOVO AL VOL-
TURN0 - L’associazione
InNatura propone un corso
base di sci ed alpinismo.
Le prime lezioni al via dal
26 marzo.
Continuano le attività
sul campo dell’associazione
InNatura di Castelnuovo
al Volturno guidata da alcuni
giovani volenterosi
della Valle del Volturno,
che con tanto amore e passione
si impegnano per far
crescere e sviluppare un
discorso turistico differente
in gran parte della zona.
Dopo il corso di arrampicata
sportiva e quello di intreccio
del vimini, è la volta
di quello dedicato allo
sci e all’alpinismo. Le lezioni
prenderanno il via
dal prossimo venerdì 26
marzo e si protrarranno
per i giorni 27 e 28. Appuntamento
che si ripeterà
anche nei giorni 9,10 e 11
aprile. Il corso è riservato,
come spiegano anche i
componenti dell’associazione,
a tutti coloro che posseggono
una buona tecnica
di andamento sugli sci e
futuro della nostra città e cioè i bambini,
che con i loro pennarelli hanno disegnato
la città futura e tutto quello che vorrebbero».
All’evento di solidarietà ha presenziato
anche la cantatrice e testimonial del movimento
internazionale per la pace Agnese
Ginocchio, che insieme a Luisa Stifani
(presidente associazione culturale L’Impronta),
ha deposto due piantine della
pace nel parco del castello della città de
L’Aquila. La cantautrice ha dedicato anche
una canzone alla città abruzzese intitolata
«L’Aquila tornerà a volare». Il
brano sarà presentato e cantato ovunque
per sostenere un’importante progetto di
solidarietà a favore del popolo abruzzese
colpito dal sisma. Infatti, i proventi verranno
devoluti direttamente alle popolazioni
colpite dal sisma in questione. mivi
verranno toccati posti selvaggi
ed incontaminati,
lontani dagli impianti sciistici
appositi . Si toccheranno
le cime più caratteristiche
della Mainarde,
della Meta e della Maiella.
Il tutto sarà curato dall’associazione
che ha proposto
l’iniziativa e dalla guida
alpina Andrea Di
Donato. Il programma si
presenta ricco con i primi
tre giorni dedicatI a discese
a Roccaraso e all’organizzazione
di visite guidate
sulle Mainarde. Tutti gli
interessati potranno visitare
il sito web:
www.innatura.net ; oppure
contattare i seguenti numeri
0865/954012 e 392-
8845165. MV

IL FATTO DEL GIORNO
Sotto la lente il ’buco nero’
di 82milioni di euro soltanto
nel quarto semestre
Al suo fianco i candidati consiglieri e il senatore di Partecipazione Democratica, Giuseppe Astore
Sanità e deficit, «manca il dialogo»
LE denunce ci sono e riguardano
non solo il deficit
sanitario ma anche le presunte
«pressioni importanti
su chi si vuole candidare».
Ad esprimerle con forza il
candidato sindaco del centrosinistra,
Filippo Monaco,
il senatore di Partecipazione
Democratica, Giuseppe
Astore, e alcuni candidati
alla carica di consiglieri
comunali. Tra questi Luigi
Marini (che al San Timoteo
di Termoli ci lavora
da anni). Al loro fianco la
gran parte dei candidati
consiglieri con le liste di
Monaco.
«Quando si mette al centro
il bene comune - ha affermato
Monaco - non ci
sono interessi che tengano.
Voglio ringraziare il dottor
Marini che ha deciso di
candidarsi, purtroppo, però,
devo registrare che c’è una
pressione importante su chi
si vuole candidare. E’ una
denuncia grave ma sento di
doverla fare». E accanto a
questa denuncia Monaco ne
fa un’altra ancora più importante
che riguarda la sanità.
Uno dei ’comparti’ che
più di altri sta risentendo
del deficit milionario che la
Regione è riuscita ad accumulare.
«Ci troviamo di
L’aspirante sindaco
Filippo Monaco deciso
«Vogliamo essere
chiamati a discutere»
fronte a 82milioni di euro
di deficit nel quarto semestre
del 2009 - ha affermato
Astore - più ci sono i debiti
che risalgono al 2007 e
2008 che non sono mai stati
coperti». Buchi che hanno
dato al Molise (stando alle
tabelle riportate dal Sole24
Ore) la ’maglia nera’ per la
sanità. «La Corte dei Conti
- ha continuato il senatore
di Partecipazione Democratica
- ha parlato chiaramente
di disordine finanziario e
i giudici hanno valutato negativamente
il piano di
rientro sanitario. L’amministrazione
comunale non
deve amministrare il campo
della sanità, però è buona
usanza chiamare gli enti locali
alla compartecipazione
per discutere del piano di
rientro sanitario». Una sanità
schiacciata e compattata,
così l’ha definita il candidato
consigliere comunale
Luigi Marini «dove c’è una
conflittualità elevata con
l’alto Molise. Dal canto nostro
promettiamo di fare
bene con dinamiche diverse.
Reputiamo conveniente - gli
ha fatto eco Astore - lottare
contro Iorio che 10 anni fa
ha fatto saltare il comparto.
Termoli deve essere il centro
di tutta l’area da costruire
insieme a Larino che deve
diventare un centro di riabilitazione.
Il nostro intento
è quello di fare una sanità a
misura di cittadino e invitiamo
gli altri a confrontarsi
su questo. Sono questi i
problemi reali». E Monaco
ha rincarato ancora di più
la dose rispetto all’attuale
gestione. «C’è un nepotismo
evidente e una gestione dispotica.
Già ho avuto modo
di dirlo ma lo voglio ripetere
ancora una volta: gli ultimi
15 anni sono stati un periodo
buio. Non si è in grado
di fare una programmazione
seria. Sono convinto
che da questa città partirà
il declino di Iorio perché
perderanno le elezioni a
Termoli».
Michela Bevilacqua
In auge anche
la «pressione
importante
su chi
si vuole
candidare»
Il senatore Giuseppe Astore traccia il bilancio di un ’declino’ della regione. A cominciare da Termoli
«Il Molise soffre ancora di ’iorismo’»
«IN politica i confronti, anche
aspri, sono sinonimo di
vitalità, di effervescenza, di
passione e di attaccamento
ad una idea.
Quando questo non avviene,
sotto una finta con-
cordanza si spacciano per
volontà unitarie processi
imposti dall’alto, il cui collante,
neanche più occultato,
sono gli affari ed i tornaconti
personali. Il Molise
continua a soffrire, ed a
fare pessime figure a livello
nazionale, per la propagazione
sul territorio dello
"iorismo", ovvero l’acquisto
del consenso attraverso risorse
pubbliche: incarichi,
prebende, soldi sparsi come
coriandoli per ingraziarsi
fasce di popolazione ma soprattutto
spregiudicati
"rampanti" e "sanguisughe"
anche di coloro che di
giorno attaccano l’imperatore
e di notte salgono le
scale della reggia per tentare
di riscuotere i trenta
denari del tradimento. L’elenco
è infinito.
Simili pratiche, che in
altre regioni hanno portato
a clamorosi sviluppi giudiziari,
sono comuni e ricorrenti
da Venafro all’Adriatico.
Esse offendono la buona
politica, sono perniciose
per la res civica, danneggiano
lo sviluppo e mortificano
la dignità della gente.
A Termoli i cittadini dovranno
scegliere tra i potentati
politico-affaristici e
chi ha fatto della propria
onestà intellettuale e di
vita una bandiera. Il ritorno
al passato (in forma
moderna o antica) incombe
sulla seconda città della
regione, con i suoi intrecci
tra la mala politica e gli
interessi di pochi, le clientele,
le imposizioni di chi si
ritiene il dominus della regione.
Ogni processo di libertà
e di affrancamento è
insito di ostacoli. Si tratta
ora di tenere dritta la
schiena, non richiudere gli
spazi di democrazia e di
autonomia conquistati negli
ultimi anni. Lo iorismo
ha già fatto danni incalcolabili:
debiti enormi, mutui
trentennali, svilimento delle
istituzioni e della meritocrazia,
servizi scandenti,
impoverimento dell’economia,
infrastrutture arretrate.
E Termoli paga un
prezzo altissimo a causa di
questa politica: interporto
fermo sebbene siano stati
spesi milioni per terreni
che forse non serviranno;
industrie in crisi, zuccherificio
condannato alla chiusura
dopo lo spreco di circa
45 mln di euro. Non credo
che i termolesi rinunceranno
a combattere l’ennesima
battaglia di libertà e di autodeterminazione,
per
schierarsi indolentemente
a fianco dei chi gestisce la
cosa pubblica come un regno
monarchico. Non sudditi,
ma cittadini, nel vero
spirito della rivoluzione
francese, dovranno dimo-
strare di essere alle prossime
elezioni comunali. Filippo
Monaco e le cinque liste
a lui collegate rivendicano
questo spirito, fuori
dagli schemi dirigistici,
autoritari e imposti dall’alto,
ma anche dalla politica
rampantista, vuota e senza
progetto, che sa di berlusconismo
di sinistra. Il
centrosinistra deve ripartire
da Termoli per tornare
ad essere forza includente
ed aggregante. Questo sforzo,
contrapposto alla ristretta
visione di chi anela
partiti bonsai usum delphini,
deve essere fatto per
dare una alternativa politica
ed amministrativa a
Termoli, seconda città del
Molise ed alla regione Molise,
ormai piegata da anni
di malgoverno e che aveva
tentato il riscatto con il
Sindaco Greco.
La nostra lista "Partecipazione
democratica", insieme
alla coalizione si
stringe intorno a monaco
per continuare la battaglia
di moralizzazione e nel
contempo riprendere la
strada dello sviluppo sociale
ed economico insieme
all’intera area del Basso
Molise».
Sen. Giuseppe Astore
Agenda
Elettorale
Di Brino
continua
il tour
● 10.30 conferenza sul
Bilancio Comunale con
Tony Spezzano, presso
la sede elettorale
dell’Adc
● 12.30 conferenza
sull’Acqua con Stefano
Sabatini Presidente Molise
Civile, sede elettorale
Corso Umberto I˚
● 18 incontro con il candidato
Bruno Verini,
presso Hotel Garim
● 18.30 chiusura campagna
elettorale lista DC,
presso Hotel Meridiano.
● 19.30 incontro a Porticone
Alto, San Pietro,
Airino, presso il Bowling
● 19.30 «Porchetta e birra»,
momento di convivialità
in sede.
Venerdì 26 Marzo
● 12 Incontro con Vice
capogruppo Pdl Gaetano
Quagliariello
La Gatti
al centro
per anziani
LA candidata sindaco
Erminia Gatti oggi
alle ore 19.15 visiterà il
centro anziani di via
Tevere mentre alle
19.45 incontrerà i residenti
e gli elettori nella
pizzeria ’Oasi’ in zona
San Pietro.

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
TERMOLI 2010
TERMOLI
«Questa
è una serata
tutta dedicata
al genere
femminile»
15
La Sereni replica in maniera
diretta alle parole rilasciate
dal leader dell’IdV Di Pietro
La vicepresidente nazionale Pd in appoggio al candidato sindaco: «Il partito è tutto con lei»
«Voglio ripartire dalle donne»
UN cartello con scritto «siamo
tutte maestrine bacchettone» e
una donna (prima ancora di un
politico), Marina Sereni che
con le sue parole ha risposto per
le rime alle dichiarazioni che
solo 24 ore prima erano state
pronunciate dal leader dell’Italia
dei Valori Antonio Di Pietro.
Giusto per non lasciare il benché
minimo dubbio, Marina Sereni
ha voluto mettere subito in
evidenza che «Erminia Gatti ha
il sostegno non solo del Pd molisano
ma anche di quello nazionale».
Per la serie chi appena appena
aveva qualche dubbio sulla reale
vicinanza tra la dirigenza locale
e quella nazionale può dormine
sonni tranquilli. La presenza
della Sereni a Termoli è il migliore
biglietto da visita per dimostrare
che i leader nazionali
appoggiano la scelta della Gatti.
«Noi faremo votare Erminia
Gatti - ha continuato la Sereni
nel corso del suo intervento sul
palco di Piazza Monumento nella
serata tutta in rosa - lasciatemi
dire che è bella davvero - ha affermato
il vicepresidente nazio-
«Erminia sta
facendo a Termoli
quello che il partito
sta cercando
di fare a livello
nazionale»
nale del Partito Democratico rivolgendosi
alla Gatti - e lo è anche
di più che sul manifesto.
In queste settimane Erminia
sta portando a termine quelle
iniziative che il Pd sta cercando
di mettere in atto a livello nazionale.
Erminia ha spiegato perché si
è candidata e non ho problemi
ad affermare che chi governa il
centrodestra non ha le carte in
regola».
Una candidatura e un progetto
alternativo e (come direbbe la
Gatti) «di un genere diverso»
che guarda lontano. Fino alle regionali
e alle provinciali.
«In questa campagna elettorale
bisogna guardare prima di
tutto alla persona che dovrà guidare
la città e il fatto che Erminia
sia di un genere diverso le dà
una marcia in più.
Lei - ha continuato Marina Sereni
- ha la competenza di una
donna che lavora e che, nello
stesso tempo, deve portare avanti
una famiglia».
Un tasto sul quale ha voluto
puntare l’attenzione anche lei, la
candidata a sindaco, Erminia
Gatti.
«Voglio immaginare una Termoli
a colori. Che riesca a conciliare
la vita di famiglia con il lavoro.
Voglio - ha continuato la
Gatti - immaginare una Termoli
nella quale ci sia più verde per
poter far giocare i propri bambini.
Voglio immaginare una Termoli
dove, con la metà dei soldi
che ci dovrà dare Sorgenia, si realizzino
parchi con verde. Dove
le mamme possano iscrivere i
loro bambini nelle piscine aperte
del parco comunale che adesso
sembrano più delle discariche indifferenziate
a cielo aperto.
Riproporremo - ha continuato
la candidata a sindaco per il Pd,
al suo fianco tutte le done del
Partito Democratico e di Costruire
Democrazia - il referendum in
modo che siano i cittadini a deci-
Marina Sereni al fianco
di Erminia Gatti
dere quali dovranno essere i punti
principali per riqualificare i
propri quartieri».
Una città dove le donne abbiano
la possibilità di vivere facilmente,
con maggiori trasporti e
una flessibilità di orari di ingresso
e di uscita dalla scuola in
modo da permettere di conciliare
il lavoro con i bambini e la famiglia.
Questi alcuni degli obiettivi
che Erminia Gatti intende porta-
re a termine. «Le donne - ha affermato
- sono le colonne di questa
società e voglio essere attenta
alle pari opportunità. E’ un abuso
della politica avere 10 liste in
appoggio che incastrano i cittadini.
Vi invito a scegliere un sindaco
diverso sia nel genere che
nella mentalità. Che possa incarnare
un’idea migliore e innovativa
per una città a colori».
Michela Bevilacqua
michelabevilacqua@hotmail.it
«Immagino una Termoli che abbia
più opportunità di conciliare
il lavoro con la vita in famiglia»
Ermina Gatti risponde
alle accuse a lei mosse
«Monaco
segue
l’esempio
di Berlusconi»
«PRENDO atto che Filippo
Monaco segue il pessimo
esempio di Silvio Berlusconi,
maschilista e politicamente
scorretto, di ridicolizzare le
donne impegnate in politica.
La gaffe di Berlusconi sulla
Bresso, che pretende di essere
simpatico mentre offende la
dignità e la credibilità delle
donne candidate, è troppo simile
a quella di Monaco che
nasconde dietro un’ironia fuori
luogo un concetto sprezzante
e riduttivo dell’impegno
delle donne in politica.
Contro questo modo maschilista
e retrogrado di intendere
il ruolo e la dignità
delle donne, mi batterò per il
rispetto di tutte le donne, sia
di quelle che fanno politica
attiva, sia di tutte quelle che
prestano il proprio impegno
nella famiglia, sul lavoro,
nella società, quotidianamente
e silenziosamente, a dispetto
di simili atteggiamenti prevaricatori».
Erminia Gatti
le candidate
e le donne di PD e CD

16 TERMOLI
VERSO IL VOTO A TERMOLI
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
«Ho scelto un partito di centro
perché la verita sta ’in mezzo’»
L’impegno nel settore sociale dal livello lavorativo a quello propositivo nella sua candidatura
«Qualcosa di concreto
per questa comunità»
ISABELLA D’ANTONO, candidata nella lista UDEUR-POPOLARI
Isabella D’Antono in lista con l’Udeur:
«Prevenzione e cura per chi vive in difficoltà»
«LASCIARE qualcosa di
concreto e di strutturalmente
valido a Termoli.
Valido per la cure, la pre-
venzione e l’assistenza a
tutte quelle famiglie e persone
che vivono molteplici
problematiche e difficoltà
E attenzione alla ’sindrome post-elettorale’: «La caduta rischia di fare molto male»
Il voto non più «ragionato»...
I fattori esterni e il segreto dell’urna che «svanisce»
UNA riflessione, sentita, su quello che è diventato,
con il trascorrere del tempo, il «confronto»
elettorale ed un voto che non è più «ragionato».
Dice Isabella D’Antono: «Ho scoperto in questa
esperienza, che un pregresso ’terrorismo psicologico’
sui cittadini ha fatto sì che ognuno vivesse il
disagio di esprimere, all’interno dell’urna, il proprio
voto ’segreto’, perché non aderente alla promessa
fatta (come se fosse un patto di sangue!)».
Dove è andato a finire il voto segreto? «Perché il
cittadino, il padre di famiglia, il giovane, l’anziano,
sempre più spesso, non può più esprimere (anche
semplicemante dentro l’urna) il suo pensiero
politico o la sua adesione a chi ritiene sia, realmente,
capace di rappresentarlo? Perché non riflettere
su chi ha le competenze per lavorare
nell’interesse di tutti coloro che, per molteplici impegni,
per ignoranza verso alcune materie, per
mancanza di fondi economici, non possono curare
produttivamente i suoi interessi? (anzi totalmente
congelati, da anni, in ogni iniziativa!) Perché
pena la perdita di lavoro! Perché pena ogni speranza
di avanzamento professionale! Perché pena
un’accesa discordia in contesti familiri e sociali.
Quindi, quasi ogni valore è stato calpestato: il valore
della libera espressione del pensiero; il valore
della segretezza del voto. Insomma, il valore della
persona nella sua complessità!».
Poi il rischio. Per Isabella D’Antono possono venire
a crearsi situazioni di sindrome post-traumatica
che maggiormente colpiscono la vulnerabilità
di chi, oggi, si sente invulnerabile. «Tutto dipenderà
- conclude - dall’altezza del piedistallo costruito...
quanto più oggi è alto, tanto più la caduta
sarà dolorosa e farà male! E mi chiedo: chi riuscirà
veramente a mantenere le promesse fatte?»
«Valori spesso calpestati,
traditi da logiche assurde»
quotidiane». E’ questo, in
estrema sintesi, il senso
dell’impegno, in questa
competizione elettorale per
il rinnovo di sindaco e Consiglio
comunale a Termoli,
di Isabella D’Antonio,
candidata nelle file
dell’Udeur-Popolari a sostegno
della corsa di Antonio
Basso Di Brino alla
guida della futura amministrazione
termolese.
E’ nata a San Martino in
Pensilis, ma vive a Termoli
dal 1984. Laureata presso
la facoltà di Scienze della
Formazione a Trieste, con
una tesi sulle tossicodipendenze
e diritto di pubblicazione,
specializzata in consulenza
familiare sistemica
presso l’Istituto di Cancrini
di Roma ed in grafologia
peritale, è iscritta
all’Albo del Tribunale di
Larino come perito calligrafico
ed è membro della
Commissione di invalidità
presso la Asl di Termoli da
circa quindici anni.
«Ritengo la mia formazione
importante, anche
perché, anche a Termoli,
c’è la tendenza a dare la
preferenza per l’uno o per
l’altro candidato senza valutare
competenze e capacità
di chi dovrà assumersi
l’oneroso compito di andare
a gestire il denaro pubblico.
Si vota, spesso, solo
per fare contento il ’compare’,
il vecchio politico che
magari ha ’regalato’ il lavoro,
il vicino di casa, il
parente. E alcuni cittadini
non votano per favorire la
crescita ed il progresso
dalla città, ma semplicemente
per non inimicarsi
questa o quell’altra persona.
Io penso - continua -
che ogni amministratore
dovrebbe avere le capacità,
le competenze e gli studi
inerenti agli adempimenti
che andrà ad assolvere».
La sua esperienza ed i
progetti che Isabella D’Antono
elabora, per il suo impegno
in questa campagna
elettorale a Termoli, sono
in qualche maniera concatenati.
«Lavoro nel campo
del sociale da circa
trent’anni (cinque anni al
Comune di San Martino in
Pensilis prima e venti anni
ormai al Ser.T. di Termoli).
Sono stanca di lavorare
solo dando risposte alle urgenze
che quotidianamente
si presentano, sempre più
pressanti e con alti livelli
di sofferenza. Stanca di sapere
che le molteplici cause
di tante sofferenze risalgono
a carenze strutturali e
di servizi. Stanca di vedere
tante difficoltà, negli anziani,
nei giovani, negli invalidi
e nei nostri anziani
e rimanere in silenzio. Lavorando
all’interno della
Commissione di invalidità
vedo giornalmente i bisogni
di chi soffre. Ho partecipato
anche alla stesura
di applicazione legislativa
e studi di consulenza ai
tossicodipendenti e ho visto
quanti limiti ha il Molise
nel debellare questa piaga
sociale e familiare. Oggi
mi candido - conclude Isabella
D’Antono - per lasciare
qualcosa di ulteriormente
concreto a questa comunità.
E lo faccio con l’Udeur,
un partito di moderati,
che sa ascoltare gli avversari
ed assumersi le responsabilità
con il metodo
di chi non ha la verità in
tasca ma la cerca e la costruisce
insieme a tutti coloro
che hanno a cuore gli
interessi della collettività.
Ho scelto il partito del centro,
perché ritengo che la
verità stia ’in mezzo’».

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
TERMOLI - VERSO IL VOTO
TERMOLI
«C’è chi è stato scelto addirittura
dal presidente della Regione Iorio»
Con cinque liste l’ex vicesindaco cerca di conquistare la città per governare il cambiamento
«Per una scelta di libertà»
Un grande aiuto dal senatore Giuseppe Astore con un programma di dieci punti frutto del confronto con i cittadini
Filippo Monaco in corsa per garantire più democrazia
FILIPPO Monaco missione
amministratore pubblico.
Dopo l’esperienza interrottasi
a metà quando era
il vicesindaco nella giunta
di Vincenzo Greco, ora punta
alla responsabilità più
grande. Vuol diventare primo
cittadino di Termoli per
costruire una nuova storia
e un nuovo futuro per una
delle realtà più importanti
di tutta la regione.
Ha attivato la sua sede
elettorale in via Fratelli
Brigida quella che fu,
poco meno di quattro
anni fa, la sala di comando
dell’allora campagna
vincente del notaio.
Oggi come allora,
scelta scaramantica o altro.
A spiegare questa
curiosa circostanza è lo
stesso candidato sindaco.
Questa è una sede di capracottesi,
è di proprietà di
un mio parente Pasquale
Di Nucci, un ex ristorante.
Fui io a trovarla come sede
a Vincenzo Greco. Questa
volta addirittura i miei parenti
me l’hanno concessa
gratuitamente per cui non
potevo in nessun modo rifiutare.
Anzi considerando
quello che si sta spendendo
in questa campagna elettorale,
forse anche in modo
vergognoso, considerando i
tempi che corrono. Credo
che anche questo sia un
modo per limitare. Sono costi
ingenti che si stanno affrontando.
Parlando di un passato
nemmeno tanto lontano
si è sempre pensato e
detto che lei fosse la
voce di Greco perché a
parlare e a essere rintracciabile
era solo e
soltanto lei. Una sorta di
sindaco ombra.
No, l’esatto contrario.
Credo che Vincenzo Greco
aveva una sua visione della
politica rispetto a me molto
diversa. Io ho curato molto,
questo non lo rinnego e mi
appartiene, il contatto con
la gente. Ho sempre prediletto
il contatto con i cittadini:
questo è stato il mio
terreno di manovra.
Poi improvvisamente
il discorso si è interrotto
quando il primo cittadino
decide di metterla da
parte.
C’è stato un blackout che
ha costretto il sindaco con
una pistola alla tempia a
farmi fuori. E sono gli stessi
che quotidianamente mi
fanno la guerra, da questa
parte della barricata, dalla
mia stessa parte.
Vincenzo Greco ora
con chi sta.
Non lo so. Non l’ho più
sentito.
Crede che le darà il
voto.
Perché non dovrebbe farlo.
Ma vi siete mai chiariti?
Con lui ho avuto un chiarimento.
Gli ho spiegato il
mio risentimento nei suoi
confronti. Quando sono stato
rimosso dalla sua giunta
avrei preferito avere un colloquio
diretto con lui anzi-
ché appurarlo dai giornali.
Quando uno sceglie lo
slogan cerca di fare sintesi
dei propri pensieri,
delle proprie attese.
Cosa intende dire "Scelta
di libertà" forse perché
ha verificato di spazi
di non libertà.
Direi proprio di sì. C’è
poca libertà, non solo nel
basso Molise ma in tutta la
regione. Di Brino non a
caso è stato scelto da Michele
Iorio. La stessa Gatti
dopo tre quattro tentativi
la quarta scelta di Roberto
Ruta e di altri personaggi
che ruotano a Campobasso.
E’ una scelta di libertà per
questo territorio. Ha deciso
la gente di candidare Filippo
Monaco, non le segreterie
di partito, non i boss politici
né tanto meno i potentati
economici.
Ascoltando le sue parole
mi ritornano in
mente le riflessioni di
Remo Di Giandomenico
che rivendica la necessità
che Termoli torni a
recitare un ruolo da
protagonista nella politica
regionale senza condizionamenti
esterni.
Seppur su due sponde diverse
credo che anche
Remo Di Giandomenico
vuole rendere Termoli autonoma
dalle scelte che si
fanno in questa regione.
Abbiamo parlato di
Antonio Di Brino. Chi è
per lei Di Brino.
Antonio Di Brino lo conosco
come uomo. E’ una brava
persona. Una persona
abituata a essere gestita in
modo importante da Michele
Iorio, ne è testimonianza
il fatto che ha dovuto siglare
il patto per Termoli con
Michele Iorio. Ha dovuto
aspettare che lo scegliesse
Iorio come candidato a sindaco.
Credo che questa
scarsa autonomia, che io ho
definito da motorino per
dire che è limitata, gli peserà
tantissimo.
Lo sponsor di Di Brino
è Iorio con dieci liste da
gestire. Se dovesse vincere
non sarà una gestione
facile, mentre lei
con cinque dovrebbe
avere meno problemi.
E’ già difficile mettere
d’accordo cinque liste, figuriamoci
con dieci avendo a
disposizione solo sei assessorati.
Parliamo del suo programma.
Pochissimi
punti, come la Gatti non
si è molto sforzato a
scrivere. Poche le cose
da fare o risponde all’adagio
meglio poche e
bene.
Abbiamo fatto un programma
di dieci punti e
pubblicato sul sito web. Poi
abbiamo fatto leva su tutte
le associazioni che operano
sul territorio per poterlo
implementare, aperto ai
cittadini, alle proposte dei
cittadini che ci fanno pervenire
le loro osservazioni.
Questa è solo la sintesi del
nostro programma. Per
sommi capi direi che si può
sintetizzare in tre punti importanti.
La difesa e la tu-
Il candidato sindaco Filippo Monaco
tela dell’ambiente, intesa
come protezione dal pericolo
di qualsiasi installazione
nucleare nel nostro territorio,
contro una possibile riconversione
del nostro zuccherificio
in termovalorizzatore
e vigileremo perché
non vengano persi posti di
lavoro perché l’ambiente
possa essere tutelato, considerato
che è stato già sollecitato
dal punto di vista
ambientale.
Perché la Gatti l’accusa
di essere morbido con
la turbogas.
Poi mi ha chiesto anche
scusa sul giornale perché ci
accomunava alla giunta
Greco che aveva fatto un
accordo con Sorgenia per
un ecoristoro alla città di
Termoli. Lei ha però omesso
di dire che in quell’accordo
l’allora giunta Greco di
cui non facevo più parte è
finita a strappare a Sorgenia
l’inserimento di filtri
antiparticolari da inserire
nelle turbine che abbattano
le immissioni in atmosfera
del cinquanta per cento. E’
un impegno di Sorgenia di
30 milioni di dollari, un impegno
importante che il comune
di Termoli avrebbe
potuto strappare per conto
suo e farsi bello con i citta-
dini. Ma avrebbe messo la
salute dei cittadini in secondo
piano e invece da
questo punto di vista è molto
positivo. L’accordo ha
permesso di strappare anche
4 milioni di euro che
Remo Di Giandomenico
stesso aveva contrattato e
anche l’abbattimento dei
costi per la fornitura ai cittadini
al miglior prezzo di
mercato. Ma voglio dire anche
altro rispetto a questo
argomento. Il discorso di
Sorgenia è partito dieci
anni fa. Uno dei fautori era
proprio Ermete Realicci.
C’era una lobby importante
in questo senso. Sapete che
Ermete Realicci è il vicepresidente
del Kyoto Club,
il presidente è Andrea Orlandi.
Io non faccio conferenze
con Ermete Realacci.
I veri lobbisti dell’energia
sono questi qua.
Se dovesse capitare
che si vada al ballottaggio
e la logica porta a
pensare che uno dei due
sia lei, dovrà chiudere a
qualcuno una forma di
collaborazione.
Ciò che chiedo che l’unico
accordo possibile si può
fare solo con il Partito democratico,
non ci solo altre
vie percorribili.
«Perché dovrebbe votarmi?
Per una semplice ragione:
sono una persona coerente
e per la coerenza ho già pagato»
«Dobbiamo
rendere
questa città
autonoma
dai poteri
forti»
Per consentire a Termoli
di fare che cosa.
Per consentire a Termoli
di avere una corretta gestione
della cosa pubblica
intesa come trasparenza,
come onestà, come abbattimento
del clientelismo più
becero. Significa mettere
Termoli in condizione di
non essere colonizzata,
come ha detto anche qualcun
altro. Significa difendere
Termoli da un progetto
criminale di profilo basso.
Lei ha scelto per la
sua campagna elettorale
il colore verde per questo
nel suo programma
di modello di sviluppo
possibile. Ci spiega meglio.
Penso e credo che per
Termoli sia quello legato ai
nostri vettori, il nostro turismo,
la nostra cucina e il
nostro mare. Noi dobbiamo
puntare su questo e non
sulle fonti di energia. Sono
anche per le energie rinnovabili,
senza se e senza ma,
bisogna sfruttarle e sono
convinto che siano il futuro
per l’Italia. La centrale nucleare
non può essere il futuro
per l’Italia. La centrale
come l’ha definita Nichi
Vendola è il Medioevo tecnologico
messo da parte in
ogni parte del mondo. Messo
da parte soprattutto da
chi ha a cuore la salute dei
cittadini.
Il turismo a Termoli
può crescere in qualità e
offerta.
Può crescere in maniera
importante nel momento in
cui questa città verrà infrastrutturata.
Parlo anche di
aree adibite ad accoglienza
magari da destinare all’edilizia
alberghiera perché
Termoli è carente in questo
senso e quel poco che c’è
non è sufficiente. Nelle varie
manifestazioni che ci
sono state, voglio ricordare
una per tutte il raduno nazionale
delle Harley Davidson
o il Giro d’Italia, la
stragrande maggioranza
delle persone intervenute
sono dovute andare a dormire
a Vasto. Tutto questo
denota una carenza di accoglienza
dai costi elevati.
Mentre per la cucina ritengo
sia di elevatissima qualità
apprezzata da tutti.
Termoli si trova a dover
sopportare grossi di-
17
sagi per il traffico. Può
essere migliorabile la
circolazione in città in
particolare nella zona
della stazione.
Sono convinto che si possa
migliorare il traffico.
Così come si può migliorare
il servizio di raccolta differenziata.
Ma bisogna affidare
lo studio a un gruppo
di professionisti che sa
come mettere al traffico,
non si può e non ci è permesso
di improvvisare.
Parliamo di un personaggio
che le ha fatto da
sponsor e che in questa
campagna elettorale si
sta spendendo per lei.
Parliamo del senatore
Giuseppe Astore.
Ringrazio Peppino Astore
per la fiducia che ha riposto
in me e lo ringrazio per la
sua generosità. Peppino
Astore è una persona molto
generosa. E ringrazio anche
tutti i candidati della
sua lista che hanno deciso
di appoggiarmi e lo hanno
fatto in modo compatto senza
nessun tentennamento.
Anche a dispetto di lusinghe
e sirene.
Facciamo un sogno.
Dopo il ballottaggio lei
diventa sindaco, cosa
sarà la prima cosa che
vorrebbe fare da primo
cittadino di Termoli.
Convocherei tutti i sindaci
di tutti i siti individuati
per le centrali nucleari e
con loro organizzerei un coordinamento
contro il nucleare.
Se dovesse chiedere il
voto mi dica come vuole
convincermi.
Votate Filippo Monaco
perché è una persona coerente
e questa coerenza mi
ha penalizzato nel recente
passato. Votare Filippo Monaco
perché è una scelta di
libertà, di autonomia per
questo territorio. Non è
soggetto a boss politici, padrini
o padroni. Votare perché
è un quarantennio che
vivo in questa città e sono
convinto che valga la pena
spendersi concretamente
perché sono convinto che
questa città lo meriti. Termoli
la ricordo più fulgida,
più viva, più importante
nella realtà molisana.
Rimprovera qualcosa
agli altri quattro candidati.
Sono una persona molto
pacata e uso toni molto bassi.
Invece in questa campagna
elettorale i toni si sono
purtroppo alzati in particolare
nei mie confronti.
Qualcuno mi ha definito il
lobbista dell’energia e del
mattone. E faccio anche il
nome: Erminia Gatti. Poi
guardando cosa si spende
in questa campagna elettorale,
cosa si spende in termini
economici e presenze
politiche si può capire chi è
lobbista perché non ho né
mezzi economici né potentati
politici, tranne Antonio
Di Pietro che mi appoggia
in questa campagna elettorale
e gliene sono grato20per
quanto ha fatto e sta facendo
per me e per Termoli.
Pino Cavuoti

18 TERMOLI
VERSO IL VOTO A TERMOLI
PROGETTI rivolti al sociale
e alle fasce più deboli. Idee
per il futuro di Termoli. Un
futuro che deve partire, prima
di tutto, dai quartieri
periferici che sono considerati
«quasi dei tentacoli
della città e invece devono
diventare parte integrante
di Termoli».
E’ il progetto di rinnovamento
targato Salvatore
Di Francia. Consigliere comunale
uscente, Di Francia
si è ricandidato nel Partito
Democratico e questo prima
di tutto «perché appartengo
al Pd. Il partito - ha affermato
- non stava vivendo un
momento semplice e, quindi,
sarebbe stato facile lasciarlo
come hanno fatto altri. Io,
però, penso che in politica
occorra spirito di sacrificio.
Il Pd è un raggruppamento
di persone dove vivono, pri-
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
«E la giusta attenzione va data
ai quartieri periferici della città»
A colloquio con il candidato consigliere comunale del Partito democratico
Priorità? Le fasce più deboli
«Vicini a chi è in difficoltà»:
i progetti di Salvatore Di Francia
ma di tutto, gli interessi per
la città e lo spirito di sacrificio
e dove c’è la possibilità
di discutere alla pari, seduti
attorno allo stesso tavolo -
Salvatore di Francia assieme al candidato sindaco Erminia Gatti
ha continuato il candidato
consigliere comunale. E a
chi dice che il Pd è fatto da
personalismi replica affermando
che - nel partito non
ci sono capi e capetti. In
Erimina Gatti, candidata
indipendente per il Pd, ho
visto una persona capace,
tenace, intelligente, pragmatica
e vicina alle problematiche
della gente». Ed è
proprio a quelle problematiche
che si rifà Di Francia
nel suo programma. Un programma
che si protrebbe
definire «sociale», dove la
’parte del leone’ la fanno i
progetti e le idee per i giovani,
gli anziani e le fasce
deboli della popolazione.
«Ho accolto in maniera positiva
la proposta del gruppo
del Pd di dare a chi ne
ha bisogno un assegno integrativo
pagato con i soldi di
Sorgenia. Questo - ha continuato
Di Francia - è un
modo per essere vicini alla
città e a chi, come il pensionato,
non riesce ad arrivare
a fine mese con i soldi che
gli vengono dati. Nessuno
ha mai speso, finora, una
sola parola per chi ha delle
difficoltà economiche». Sotto
la lente anche la possibilità
di realizzare un Consiglio
comunale itinerante per
dare modo alle persone di
vivere davvero la vita amministrativa
della città.
«Penso anche che uno degli
aspetti più importanti sia
quello di creare gli orti sociali
come si fa nelle grandi
città come Prato o Salerno.
Si tratta di progetti che, attraverso
dei terreni pubblici,
riescono a dare dei piccoli
appezzamenti di terreno
in gestione agli anziani in
modo da poterli tenere impegnati
e reintegrarli nella
società. Penso anche alla realizzazione
di casette in le-
gno che possano fungere da
circoli. Sono progetti nei
quali il Comune non vede
spendere tantissimo e deve
dare solo le attrezzature per
la lavorazione della terra».
Poi c’è il ’tasto Rio Vivo’.
«Quelli di Rio Vivo e Colle
La Torre sono quartieri separati
dalla città dove bisogna
incrementare le infrastrutture.
Per quello che, invece,
riguarda il turismo c’è
bisogno di dare una svolta
epocale iniziando ad aprire
le porte alle regioni confi-
nanti. La nostra città - ha
continuato Di Francia -
deve diventare un punto di
attrazione culturale per la
città. E’ questo che può fare
da fonte di reddito per Termoli».
E per quello che riguarda
la differenziata?
«La differenziata è un progetto
utile anche se bisogna
rivedere il capitolato d’appalto
e bisogna potenziare
l’organico. Va data una
svolta per fare qualcosa di
diverso».
Michela Bevilacqua

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
TERMOLI
TERMOLI VERSO IL VOTO Diversi i politici presenti all’hotel Meridiano:
c’erano il senatore Astore, il consigliere regionale
Francesco Totaro e Annamaria Macchiarola
TRE minuti a testa per
descrivere i motivi che
hanno spinto ciascun candidato
a sindaco a ’buttarsi’
nella competizione elettorale.
E poi il fuoco di fila
delle domande del senatore
del Pdl, Giuseppe Ciarrapico,
ed editore del Nuovo
Molise per conoscere
meglio i candidati che gli
elettori saranno chiamati
a scegliere per il governo
della città di Termoli. Un
confronto sereno anche se
in taluni frangenti si è avvertita
la passione del
pubblico presente nella
sala convegni dell’hotel
Meridiano. Solo tre candidati
presenti Antonio Fasciano,
Erminia Gatti e
Filippo Monaco, in rappresentanza
di Remo Di
Giandomenico il suo portavoce
Matteo Cilla. Assente
il candidato sindaco
Antonio Di Brino per il
quale il senatore Ciarrapico
ha avuto una punzecchiatura:
«Devo riparare
ad una mia manchevolezza.
Di Brino fino a stamattina
ha affermato che sarebbe
stato qui tra noi poi
ha avuto un ordine di scuderia.
Noi di gente che subisce
gli ordini di scuderia
non ne abbiamo bisogno».
Tante e diverse le motivazioni
che hanno spinto i
candidati a sindaco nella
competizione elettorale:
c’è chi, come Erminia Gatti,
si è candidata per una
forma di discontinuità con
la passata amministrazione
comunale. C’è chi, invece,
come Filippo Monaco
non si è candidato, «sono
stato candidato dal popolo.
Mi sono candidato per cercare
di evitare il pericolo
ambientale che sta incombendo
su Termoli».
Non è potuto mancare
un apprezzamento, da
parte di Matteo Cilla sulla
presenza del senatore
Ciarrapico. Sotto la lente
anche il perché della discesa
in campo di Remo Di
Giandomenico «Remo il
suo contributo l’ha già
dato, le motivazioni sono
prettamente politiche perché
a questo territorio
gente che viene da fuori
sta togliendo tutto. E’ arrivato
il momento che i
termolesi si riapproprino
del destino di questo territorio».
Presenti in sala tanti
tra candidati consiglieri
comunali e rappresentanti
dei vari partiti. Tra questi
il senatore Giuseppe Astore,
il consigliere regionale
e vicesegretario del Pd,
Francesco Totaro, l’ex segretaria
regionale del Partito
democratico, Annamaria
Macchiarola.
Un tifo quasi da stadio
quando sono stati toccati
determinati argomenti.
Primo di tutto l’assenza,
riscontrata da Fasciano
della presenza dell’amministrazione
comunale targata
Vincenzo Greco. «La
politica secondo me non significa
un gioco di potere,
non è un compromesso e
nemmeno quello che c’è
stato a Termoli e dintorni.
La politica è coscienza sociale.
Quando si entra in
amministrazione lo si dovrebbe
fare come se si
stesse spendendo del proprio
denaro o come quando
si amministra la propria
famiglia. E’ questa la
ragione per cui Antonio
Fasciano si è messo a disposizione
dei cittadini
che da qualche anno mi
Appassionato faccia a faccia tra i candidati. Di Giandomenico ha mandato Cilla
Ordine di scuderia, Di Brino
costretto a evitare il dibattito
Il confronto è stato coordinato dal senatore Ciarrapico. Affrontati tutti gli argomenti più importanti
di questa campagna elettorale alle ultime battute. Interventi del pubblico in sala
«Coraggiosa» fuga dell’esponente del Pdl
hanno tempestato di email,
segnalazioni e incontri
nei quartieri della città dimenticati
dalla politica.
Ecco perchè ci siamo fatti
avanti».
Zuccherificio, sanità,
sviluppo e centrale nucleare.
Questi i temi portanti
sui quali i candidati a sindaco
sono stati chiamati a
discutere. ’Bersaglio’ privilegiato
il presidente della
Regione Molise, Michele
Iorio, sia per quello che riguarda
lo Zuccherificio ma
anche sulla sanità. Iorio,
infatti, è stato chiamato in
causa da tutti i candidati
e i rappresentanti dei candidati.
«Approfitto di questa
occasione - ha affermato
la Gatti - per dire che ho
fatto più di un appello agli
altri candidati sindaco e
avevo chiesto di raccogliere
il mio appello per indire
un nuovo bando di gara a
cooperative per la gestione
dello stabilimento. Responsabilità
che ritengo
bipartisan: accusa non
solo al presidente Iorio ma
anche ad un certo tipo di
opposizione, esponenti della
coalizione di centrosinistra
che sono parlamentari
e che fanno solo interrogazioni».
«Ci si può scrivere
più di un libro con le
cose che non vanno bene
nella sanità - gli ha fatto
eco Monaco - La Corte dei
Conti sta scrivendo tutti i
giorni per i buchi che questa
gestione ha procurato
alle casse dei molisani.
Avremmo un mutuo perenne
sulla sanità e anche
dopo le varie riprogrammazioni
continua a creare
buchi importanti. Bisogna
cercare la qualità senza
creare i baracconi politici
che servono per eleggere
consiglieri regionali e politici
di ogni genere».
Coraggiosa la difesa del
valore della democrazia e
del confronto da parte di
Cilla che ha sostenuto le
ragioni a pieno titolo di Di
Giandomenico di parteci-
19
Il pubblico ha seguito il dibattito con grande interesse facendo sentire la sua presenza
pare alla contesa elettorale.
«Non corre per fare il
sindaco ma per affermare
il diritto a combattere i
poteri forti che vogliomo
far fare un passo indietro
a Termoli e ai suoi cittadini».
E poi il saluto finale del
senatore Ciarrapico: «Ci
rivedremo sicuramente
nei prossimi giorni per
proseguire in questo dialogo».
Insomma c’è aria di
ballottaggio.
red.ter

22 TERMOLI
Vietato sbagliare nei parcheggi riservati a pagamento
Per gli automobilisti la paura
si chiama... Speedy Gonzales
Controlli e multe dei «vigilini»
QUALCUNO li ha soprannominati
in maniera affettuosa...
Speedy Gonzales per la velocità
con la quale riescono a controllare
il biglietto per la sosta
nell’area del parcheggio a pagamento
per poi passare all’auto
successiva. Sono i «vigilini» della
società Aipa che ogni giorno
si possono incontrare nelle strade
della città. Fanno il loro lavoro
con grande solerzia con un
unico neo per i poveri automobilisti.
Se per la malaugurata ipotesi
vi dovesse capitare di aver
superato il tempo consentito o
dopo aver pagato il ticket nel
metterlo sul cruscotto e vi do-
IN PRIMO PIANO
OFFERTA formativa, programmazione
e dimensionamento
sono stati gli argomenti
alla base dell’audizione
presso la IV commissione
consiliare sull’anno
scolastico 2010-11, tenutasi
ieri e presieduta da Vin-
cenzo Niro.
Per quanto riguarda il
dimensionamento, nessun
cambiamento dovrebbe essere
attuato, visto che i termini
per le preiscrizioni
stanno scadendo ed i ragazzi
e le famiglie hanno già
LA CRONACA
Ignoti i motivi del gesto
Un salto nel vuoto
di 10 metri, stroncata
giovane vita
Ha deciso di farla finita così
una ragazza di appena 23 anni
SI è avvicinata alla ringhiera del balcone dell’abitazione
che aveva in affitto, al terzo piano di un
palazzo di via Canada e si è lanciata nel vuoto. E’
terminata così la giovane vita di Monica G. 23
anni. Dopo il volo nel buio della notte tra martedì
e mercoledì la ragazza è stata trasportata al
pronto soccorso del San Timoteo ma non ce l’ha
fatta. Le ferite riportate nell’impatto con il terreno
sono state troppo gravi affinché i medici le potessero
salvare la vita. Non si conoscono ancora
le motivazioni che hanno spinto la ragazza a farla
finita. All’apparenza non sembrano esserci ragioni
estreme che l’hanno spinta al gesto. Di sicuro
si sa che lei, originaria di Poggio Imperiale, fidanzata
con un giocatore di basket, abitava da
tempo in quell’appartamento termolese, condiviso
con un altro ragazzo. Integrata nel tessuto sociale
della città adriatica, lavorava in un locale nei
pressi della stazione ferroviaria. Sconcerto tra i
vici ni che ancora non si spiegano i perchè di un
gesto così estremo. Il volo dall’altezza di circa 10
metri. Un impatto con il suolo che le è stato fatale.
vesse cadere a terra non saprete
mai di essere stati «pizzicati» e
multati dal solerte Speedy Gonzales
perché non le multe non
vengono piazzate sul parabrezza
della vostra auto. Ne sanno
qualcosa non solo chi si reca in
centro per fare acquisti ma anche
i commercianti ai quali capi-
ta di finire sotto le grinfie dei vigilini.
Un malessere diffuso e sono
in tanti che sollecitati a dare un
giudizio, ad esempio in corso
Nazionale, si sono ritrovati concordi
nel giudicare in maniera
negativo il non facile lavoro del
personale dell’Aipa. Ad esempio
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
la scorsa estate è stata una vera
falcidia di automobilisti che si
sono tutti ritrovati a ricevere a
casa la multa aggravata dalle
spese di spedizione. Così come è
capitato a centinaia di altri automobilisti
per i quali i vigilini
fanno più paura persino della
polizia municipale.
Gli argomenti alla base dell’audizione in IV Commissione
Formazione, dimensionamento
e programmazione sotto la lente
fatto le loro scelte sulla
base delle scuole così come
sono. Per la programmazione
dell’offerta formativa sul
territorio, è stata presentata
la delibera di giunta n.
38 che introduce pesanti
novità e stravolgimenti nelle
scuole del bacino di Termoli.
Si tratta della n. 38 del
1˚ febbraio 2010 che attua
una modifica dell’offerta
formativa in modo specifico
in due istituti di Termoli. Si
introducono due nuovi istituti
di istruzione superiore
(Iis) in quelle scuole che
oggi sono l’Itis ’Majorana’ e
il Commerciale ’Boccardi’.
A questi due nuovi grandi
contenitori si assegnano
sia indirizzi liceali che indirizzi
tecnici.
Al ’Boccardi’, in particolare,
si assegna: il liceo linguistico,
attualmente è attivo
presso l’istituto magistrale
’Pace’ di Guglionesi;
il corso Ambiente e Salute,
che non è previsto nei nuovi
ordinamenti. All’Itis, istituto
che ha attivi già quattro
indirizzi, si assegnano: il
liceo scientifico, opzione
Scientifico Tecnologico (e
non il liceo scientifico opzione
scienze applicate come
invece prevede il nuovo ordinamento);
l’indirizzo Grafica
e Comunicazione ex novo;
gli indirizzi: Trasporti e
Logistica- Costruzioni ambiente
e territorio (attualmente
assegnati all’istituto
’Tiberio’ di Termoli).
Questa proposta è stata
criticata all’unanimità da
tutti i rappresentanti sindacali
presenti all’audizione,
nonchè dal direttore generale
dell’Ufficio scolastico
regionale.
In particolare lo Snals-
Confsal ha sollevato due rilievi:
uno di legittimità ed
uno di merito.
Sul piano della legittimità
è stato rimarcato che la
deliberazione è del 1˚ febbraio
e fa riferimento al
vecchio ordinamento scolastico,
solo tre giorni dopo,
infatti, e cioè il 4 febbraio, è
stata approvata in seconda
lettura dal consiglio dei mi-
nistri la riforma dell’Istruzione
Superiore, riforma
che, attraverso tre distinti
regolamenti, opera un riordino
complessivo degli istituti
di istruzione superiore.
Per norma di legge, a
partire dall’a.s. 2010/11 vi
sarà un azzeramento di
tutta l’offerta formativa degli
istituti di istruzione superiore
così come era stata
in precedenza, e partirà un
riordino generale che prevede
la tripartizione dell’offerta
formativa fra Licei,
Istituti Tecnici e Istituti
Professionali, ciascuno dei
quali con indirizzi specifici.
L’ordinamento precedente
viene azzerato dunque, e
dal 2010/2011 tutte le scuole
dovranno confluire negli
istituti di nuovo ordinamento
secondo tabelle predisposte
dal ministero.
«Il sindacato - fa sapere
il dirigente dello Snals-
Confsal e dell’istituto Nautico,
Teodoro Musacchio -
ritiene che la delibera n.38,
in quanto riferita al vecchio
ordinamento, sia superata
dalla nuova situazione determinatasi
con l’introduzione
della riforma, e una
sua applicazione potrebbe
essere viziata di illegittimità
in quanto costituirebbe
un atto non conforme al
quadro normativo vigente.
Questo è quanto attiene
alla legittimità dell’atto.
Per quanto riguarda il
merito, va ricordato che il
provvedimento è stato disapprovato
da ben 6 dirigenti
scolatici di istituti superiori
che operano su Termoli,
i quali hanno sottoscritto
un documento criticando
questo aspetto della
deliberazione, quindi tutti i
presidi di Termoli, ad eccezione
dei due dirigenti
dell’Itis e del Boccardi. Perchè?
La risposta è semplice,
perchè questa deliberazione
squilibra l’offerta formativa
a tutto vantaggio di due
istituzioni rispetto alle restanti.
Per esempio, nella
delibera sono stati assegnati
gli indirizzi Trasporti e
Logistica e Costruzioni ambiente
e Territorio al Majo-
In ballo l’organizzazione
degli istituti del termolese
I controlli ieri mattina in via Nazionale
rana, indirizzi che già appartengono
all’istituto Tecnico
Nautico ’Ugo. Tiberio’.
Perchè - continua Musacchio
- creare un doppione
se c’è già un’istituzione
che ha 50 anni distoria, con
gli stessi indirizzi?
Ancora, perchè assegnare
ex novo il liceo linguistico
ad un’istituzione tecnica
sottraendolo al liceo ’Pace’
di Guglionesi che ce l’ha
già?
Perchè istituire un Liceo
Tecnologico quando questi
non sono più previsti dal
nuovo ordinamento, invece
di assegnare il Liceo Scientifico
con opzione scienze
applicate, previsto dalla tabella
ministeriale?
Perchè, in generale, introdurre
nuovi licei quando
ce ne sono già tre nella città
di Termoli, ricordiamoli: lo
Scientifico ’Alfano’, il Classico
’Perrotta’ e l’artistico
’Jacovitti’.
Ecco, per tutta questa serie
di motivazioni, in sede
di audizione, lo Snals ha
richiesto, limitatamente a
questi aspetti, la non applicazione
della deliberazione
n. 38. Spetta certamente,
all’ente Regione deliberare
sulla programmazione
dell’offerta formativa territoriale
ma, per chiudere
con una battuta, questa deliberazione
abbia senso e
consenso».
Roberta Crema
«L’Ora della Terra»
scossa sabato sera
L’evento organizzato dal Wwf
IL Wwf ha organizzato per sabato, e per il terzo
anno consecutivo, l’evento mondiale: «L’Ora
della Terra» nel corso del quale in tutto il mondo
verranno spente le luci dalle ore 20.30 alle
ore 21.30.
Tale evento è organizzato per sensibilizzare
tutti i governi ad impegnarsi seriamente per affrontare
la crisi del clima e dell’ambiente, in
particolare, per ridurre le emissioni di gas serra.
Questo Comune, già impegnato in una costante
azione di risparmio energetico e tutela
dell’ambiente, aderisce a tale iniziativa spegnendo
le luci della centrale Piazza Umberto I,
sabato dalle ore 20.30 alle ore 21.30.

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
Il monitoraggio lungo la costa
L’attività in mare:
ricerche e analisi
nelle acque termolesi
Opportunità didattiche e formative
per gli alunni del Nautico «Tiberio»
LA ricerca, sperimentazione ed analisi chimiche, fisiche
e microbiologiche sulle acque della costa termolese
sono le nuove attività messe in campo dai ragazzi
dell’Istituto Tiberio in un nuovo progetto formativo.
La motovedetta cp2058, entrata in servizio
quest’anno scolastico con la disponibilità di un moderno
ed attrezzato laboratorio di chimica operativo
presso la sede del Geometri di viale De Gasperi, ha
reso possibile la realizzazione di un nuovo progetto didattico
con l’obiettivo di monitorare le acque della costa
termolese. Ideato e realizzato dal professore di
scienze Giuseppe Colasurdo, in collaborazione con
Angelo De Gregorio, responsabile della flottiglia
del Nautico, il progetto ha innanzitutto finalità didattiche,
infatti si utilizza il metodo della ricerca sul
campo per creare, curiosità, interesse e motivazione
negli alunni, intorno a temi tecnici e scientifici; ma innegabili
sono le ricadute che i dati raccolti possono
avere per una migliore conoscenza dei parametri ambientali
del nostro territorio.
Ovviamente si tratta di dati non ufficiali ma che comunque
possono rappresentare materiale utile di confronto.
«Infatti - spiega il dirigente scolastico Teodoro
Musacchio - ci riserviamo di pubblicare le nostre
analisi sul sito scolastico www.itngtiberio.it , come
servizio in più, per chi ha a cuore la salute dell’ambiente
marino. Ancora una volta - aggiunge - il Tiberio
si dimostra una scuola all’avanguardia rispetto
alle nuove metodologie didattiche basate su attività di
laboratorio, di ricerca e di sperimentazione. Informazioni
utili in questi ultimi giorni di iscrizioni per i ragazzi
ancora indecisi; rivolgendoci ai quali potremmo
sicuramente dire: se avete il futuro nel sangue allora
potete scegliere la nostra scuola».
s.m.
IN EVIDENZA
TERMOLI
L’APPUNTAMENTO
23
Pronti i ragazzi del Laboratorio teatrale del Liceo «Alfano»
’Angeli con la pistola’,
la scena è dei giovani
Oggi e domani rappresentazioni al Lumière
ANCORA una volta protagonisti
in scena i ragazzi
del Liceo Scientifico «Alfano»
di Termoli, non gli
stessi che hanno nel Giorno
della Memoria interpretato
magistralmente
«Sonderbau 610», ma un
altro nutrito gruppo che si
è impegnato attivamente
in questo settore recitativo
e che prosegue ininterrottamente
una tradizione
ormai decennale.
Lo spettacolo si intitola
«Angeli con la pistola» e
andrà in scena oggi, giovedì
25, e domani, venerdì
26 marzo. Nella giornata
odierna rappresentazione
serale per tutti alle ore 21
al Cinema-Teatro «Lumière»,
mentre al mattino
esibizione per le scuole
alle 8.30 e alle 10.30.
«Angeli con la pistola»,
come spiega la professoressa
Lucia Lucianetti,
che assieme ai colleghi
Maria Teresa Covatta e
Angelo Colangelo ha curato
recitazione, costumi,
scenografie e organizzazione
dello spettacolo, è il
titolo dell’ultimo film di
Frank Capra che è stato
tratto dalla commedia
«Lady for day» (Signora
per un Giorno) di Robert
Riskin. La trama parla di
una New York anni trenta,
in pieno proibizionismo,
dove un gangster
(Dave lo sciccoso), interpretato
dall’alunno Giuseppe
Calmo, già alla
sua quarta esperienza in
scena, e il suo braccio destro
Carmelo (Aldo
Podio) dominano la ven-
dita dell’alcool nel periodo.
Da questo dato di fatto si
dipana tutra l’intrigante
storia. Una storia di bulli
e pupe, fatta d’inganni e
sotterfugi, anche fondamentalmente
a fin di
bene. Da segnalare, in un
ruolo principale, la mendicante
Annie: sarà Anna
Calmo, sorella di Giuseppe
(il Dave lo sciccoso),
alla sua primissima esperienza
teatrale.
Si diceva della ormai
vastt esperienza teatrale
del liceo termolese, esperienze
che in alcuni casi
hanno esaltato veri e bravi
attori che oggi lavorano
in luoghi e situazioni prestigiose.
«Il Laboratorio
teatrale del nostro Liceo -
L’organizzazione è a cura del Liceo classico «Gennaro Perrotta» di Termoli
Greco antico, la quinta gara
Fari puntati sulla prestigiosa competizione
a livello internazionale che coinvolge gli studenti
GIUNGE alla sua quinta edizione la prestigiosa
«Gara Internazionale di Greco
Antico» intitolata al grande grecista termolese
Gennaro Perrotta ed organizzata
dal Liceo classico della città di Termoli
a lui dedicato.
Oggi pomeriggio, presso la sede della
scuola, alle ore 16, si terrà la conferenza
stampa di presentazione di un appuntamento
sempre molto atteso. A questa
manifestazione, ancora una volta, parteciperanno
giovani studenti provenienti
da prestigiosi licei classici di tutta Italia,
i quali dovranno tradurre un brano di
Sofocle, dal greco in italiano, con un
commento critico e letterario.
Ed alla gara prenderanno parte anche
studenti universitari provenienti da nu-
merosi atenei italiani e stranieri, i quali
si cimenteranno in una competizione che
già si presenta di elevatissima difficoltà:
tradurre un brano di Sofocle direttamente
dal greco in latino, con un commento
critico e letterario anch’esso in latino.
Un’iniziativa che indubbiamente rappresenta
per la città e la comunità di
Termoli un momento di elevato valore
culturale. All’evento hanno dato il loro
sostegno alcuni Rotary Club, che hanno
sponsorizzato la partecipazione dei concorrenti,
e notevole importanza è stata
riconosciuta all’organizzazione in particolare
dal Ministero della Pubblica
Istruzione italiano e dal Ministero della
Pubblica Istruzione della Polonia.
sm
Alcuni dei protagonisti e gli insegnanti che coordinano il laboratorio teatrale del Liceo «Alfano»
ricorda la professoressa
Lucianetti - iniziò nell’anno
scolastico 92/93 quando
portammo in scena la
famosa commedia di Luigi
Pirandello ’La Giara’.
L’anno dopo ’La Bisbetica
domata’ di William Shakespeere,
poi il ’Decamerone’
di Boccaccio. Mano
mano che il laboratorio teatrale
veniva sempre più
recepito dai ragazzi, ci
concentravamo su lavori
sempre più impegnativi,
come ’Napoli Milionaria’
di Eduardo De Filippo ed
ancora ’Il Barbiere di Siviglia’.
Lo scorso anno abbiamo
portato in scena la
commedia musicale di Garinei
e Giovannini e Modugno
’Rinaldo in Campo’.
Tutte un gran successo
tanto che, nell’ambito
dell’estate termolese, proponemmo
anche delle repliche
per i turisti, pure
queste gradite dal pubblico».
Micky Guidetti
TUTTI I PROTAGONISTI
ECCOLO il cast di «Angeli
con la pistola». Attori:
Giuseppe Calmo,
Aldo Podio, Rocco Di
Zinno, Luigi Carriero,
Anna Calmo, Ekaterina
Shevarova, Shadia
Berjauoi, Chiara Barile,
Angelo Iadarola,
Piero Palumbo, Vittoria
Zizzari, Sara Stafa,
Fabiola Roberti, Giovanni
Sciarretta, Rocco
Mucci, Giuseppe
Gasbarro, Luigi Pellini,
Francesco Pignataro
e Antonio Barone.
Ballerine: Giulia Carpino,
Simona Fanaro,
Maria Menia Santoro,
Iole Berchicci, Cinzia
Iasenzi, Luisa Castaldi
più altre già citate tra le
attrici. Scenografi: Laura
Camperchioli, Laura
Ciffolilli, Michela
De Santis, Francesco
Marinelli, Edmondo
Pezzoli, Francesca Pignataro,
Francesca
Serrecchia, Maria Iolanda
Spada, Sonia
Coccitto, Clelia De Felice,
Marina Recchi,
Martino Ricci, Ilenia
Sacchetti, Sarah Tiberi,
Sara Vitulli. Strumentisti:
Antonio Barone
(chitarra), Laura
Camperchioli (basso),
Leo Colabella (tastie-
ra), Andrea De Lena
(violoncello), Michele
De Lena (batteria), Daniele
Giuliano (chitarra),
Ekaterina Shevarova
(tastiera). Direttore
delle esecuzioni musicali:
maestro Alessandro Di
Palma. Esperti esterni:
direttore delle coreografie
maestra Antonella
De Blasis. I costumi di
scena sono della New
Creative della signora
Dora Giannetti.

24 BASSO MOLISE
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
Il Comune di San Giuliano, tra gli obbligati, rischia il «tracollo». Il sindaco chiama Berlusconi
Risarcimenti, «sos» di Barbieri
Richiesti in acconto 11 milioni di euro
dai familiari delle vittime della «Jovine»
SAN GIULIANO DI PUGLIA - Al
danno potrebbe aggiungersi la beffa
per i familiari delle vittime del crollo
della scuola «Jovine» di San Giuliano
di Puglia. Gli imputati sono stati condannati
in solido con il Comune di
San Giuliano al risarcimento dei danni
sofferti dalle parti civili, da quantificare
in separata sede, e al pagamento
di una provvisionale e delle
spese legali.
L’importo delle provvisionali ammonta
a oltre 11 milioni e 400mila
euro e «il pagamento - come ha sostenuto
il sindaco Luigi Barbieri ieri
mattina in conferenza stampa - ricadrà
interamente sul Comune di San
Giuliano, non avendo i condannati
alcun bene in proprietà». Ma le casse
MONTENERO DI BISAC-
CIA - «Siamo fermamente
convinti che sia necessario
compiere a Montenero di
Bisaccia, dove abbiamo
una candidata sindaco
espressione sia dell’Italia
dei Valori che del Partito
Democratico, un atto di
forte responsabilità rispondendo
con lealtà e lungimiranza
al forte accordo politico
programmatico instaurato
a livello nazionale tra
i partiti di Pierluigi Bersani
e di Antonio Di Pietro.
Siamo certi che nel comune
simbolo dell’Italia dei Valori,
il forte e convinto sostegno
dei due partiti più
importanti del centrosinistra
possa portare Margherita
Rosati alla vittoria e
ad aprire una nuova fase
di sana amministrazione e
di riproposizione e arricchimento
dei valori etici e
morali che sono alla base
del nostro comune sentire».
L’Italia dei Valori torna
a chiedere con insistenza
l’accordo in vista della tornata
amministrativa che si
terrà a Montenero di Bisaccia.
Il leader dell’IdV,
Antonio Di Pietro (originario
di Montenero di Bisaccia),
era tornato sull’argomento
nel corso dell’incontro
di martedì sera al Lumière
di Termoli. In
quell’occasione Di Pietro
aveva messo in evidenza la
mancanza dell’accordo su
Termoli e un accordo «a
metà» a Montenero. Adesso
sono Giuseppe Caterina
e Anita Di Giuseppe, rispettivamentecoordinatore
regionale e deputata per
l’IdV, a ’stuzzicare’ il segretario
regionale del Pd,
Danilo Leva. «Invitiamo
Danilo Leva, segretario regionale
del Partito Democratico
- sostiene il coordinatore
regionale IdV, Giuseppe
Caterina - a chiudere
insieme a noi la campagna
elettorale a Montenero
a sostegno di Margherita
Rosati che rappresenta la
vera novità di queste elezioni,
prima di tutto per i
cittadini e poi per l’Italia
dei Valori, per il Partito
Democratico, per i Comunisti
Italiani, i Socialisti e
per i movimenti civici che
la sostengono».
«Vorrei che l’importante
comunali non riescono concretamente
a ’saldare’ le ingenti provvisionali.
«Questo ente - rimarca Barbieri - riceve
annualmente circa 350mila euro
di trasferimenti erariali, del tutto insufficienti
per la copertura dei costi
dei servizi e per il pareggio del bilancio,
né possiede cespiti utilizzabili
allo scopo, per cui è nella impossibilità
di provvedere al risarcimento».
Come ha evidenziato Barbieri, c’è già
un atto di pignoramento e 5 precetti,
questi ultimi su somme di 1 milione e
700mila euro. Ma al Comune di San
Giuliano come in altri centri esiste
l’impignorabilità di alcuni beni comuni,
ossia una delibera che sancisce
questo passo. Per di più le donazioni
di questi ultimi anni sono vincolate e
IN PRIMO PIANO
le somme della ricostruzione provengono
da altre casse. Barbieri ritiene,
quindi, che la soluzione sia tutta nelle
mani dello Stato: il primo cittadino
di San Giuliano ha inviato una missiva
alle massime autorità di governo e
agli enti locali. Ha inoltrato la lettera
in primis al presidente della Repubblica
e al presidente del Consiglio. La
richiesta è chiara: un contributo straordinario
dello Stato per pagare i risarcimenti.
«L’unica possibilità per
ottemperare alle disposizioni della
sentenza sarebbe rappresentata - conclude
Barbieri - dalla concessione, a
tal fine, di un contributo straordinario
in favore del Comune di San Giuliano
di Puglia». L’istanza, appunto,
degli oltre 11 milione e 400mila euro.
Espressa preoccupazione
per una situazione delicata
Ultimi ’sussulti’ in vista del voto
di domenica 28 e lunedì 29
MONTENERO DI BISACCIA - Campagna elettorale al rush finale nel centro bassomolisano
«Pd e Idv assieme con Rosati»
Caterina si appella a Leva: «Superiamo le divergenze»
accordo nazionale tra il Pd
e l’Italia dei Valori - dichiara
Anita Di Giuseppe -
avesse una forte rappresentazione
in questo momento
anche nel Molise pur non
votando ora per il rinnovo
del Consiglio regionale.
Questa fase per la nostra
regione - continua l’onorevole
- è fondamentale per
la prospettiva politica e bisognerebbe
affrontarla lasciandosi
alle spalle i rancori
e le incomprensioni,
evitando di arroccarsi sulle
proprie posizioni e dando
il segno concreto e chiaro
di questa alleanza. L’obiettivo
comune - conclude
Anita Di Giuseppe - è e
deve essere quello di sconfiggere
il centrodestra e la
politica di Iorio e Berlusconi.
E un nostro atto di responsabilità
per salvare
l’autonomia istituzionale
del Molise e riportare l’etica
nella politica di questa
nostra regione».
Michela Bevilacqua
Giuseppe Caterina (IdV)
Le amministrative a Montenero come primo segnale di cambiamento
Di Pietro e il «modello nuovo»
Metodi diversi per la politica e pensieri alla Regione
Antonio Di Pietro al fianco di Margherita Rosati
MONTENERO DI BI-
SACCIA - Queste amministrative
possono essere
un primo segnale di rinnovamento
e cambiamento,
per «un modo
nuovo di fare politica»
che sia valida alternativa
al governo di Iorio e di
Berlusconi. E’ con il pubblico
comizio dell’onorevole
Antonio Di Pietro,
giunto martedì sera a
Montenero per appoggiare
la candidatura a sindaco
di Margherita Rosati
(lista «Montenero in
Comune»), che la politica
regionale e nazionale irrompe
a mo’ di coronamento
nella fase bollente
di questa campagna elettorale
tutta nostrana.
Montenero come primo
tassello di un nuovo percorso
di riavvicinamento
delle istituzioni all’etica
della politica, che abbia
rilevanza a livello locale,
regionale, e nazionale.
«Grave» sarebbe secondo
l’ex pm la situazione di
crisi in cui versa da anni
la regione Molise, carente
di infrastrutture e servizi
a causa di un malgoverno
di «nepotismo e favori
personali», di fatto
sempre più inesistente
nelle considerazioni della
politica nazionale, diversamente
da quanto l’ex
ministro aveva cercato di
fare nei due anni di carica
governativa. Ma poi
tutto è caduto nel dimen-
La conferenza stampa di ieri mattina a San Giuliano di Puglia
ticatoio.
Da qui, altalenando tra
Italia e Molise, il discorso
si stringe su Montenero
e sulle comunali 2010,
a cominciare dalla dottoressa
aspirante al ruolo
di primo cittadino: «la
Rosati incarna il cambiamento.
Finalmente
una novità positiva, una
valida professionista,
donna e madre di famiglia,
già da anni impegnata
attivamente nel sociale
che ora si propone
alla collettività. La sua è
una candidatura che
inorgoglisce, che scelgo
di appoggiare per una
questione etica». E per il
Tonino nazionale lo dimostrerebbero
i programmi
ed ancor più la
confusa situazione amministrativa
locale con
frecciate alle situazioni
ambigue ed alle varie liste:
«In Molise non si capisce
bene da che parte si
sta - ha aggiunto Di Pietro
- il Pd è fermo ancora
a personalismi e gelosie
arcaici, come si fa a fermare
Iorio se non si ha il
coraggio di stare insieme?»
Da qui l’invito
esplicito a votare alle
prossime amministrative
per il cambiamento e
dunque per la Rosati, con
un voto che ha peso politico
anche a livello nazionale,
in risposta all’«esigenza
di tenuta democratica
del nostro paese».
Laura D’Angelo
L’idea di Chiappini non piace
Confronto a tre
non raccolto,
la delusione
di Piazza Pulita
INTANTO «restano sordi e
muti di fronte all’appello
fatto pubblicamente da
Chiappini» i due candidati
sindaco Nicola Travaglini e
Margherita Rosati.
Dopo il comizio dell’onorevole
Di Pietro nuovi colpi di
scena e polemiche s’affacciano
nella campagna elettorale
montenerese, questa
volta in un comunicato diffuso
da «Progresso e Libertà»
e firmato da «Piazza
Pulita». Nessuno degli aspiranti
alla fascia tricolore
raccoglierebbe l’invito al
confronto a tre lanciato da
Pino Chiappini, per «offrire
- si legge nel documento - la
possibilità di ascoltare le
diverse proposte in contraddittorio.
Troppo facile rifugiarsi
nel confronto a distanza
che fa da scudo alla
necessità di replicare, in
sede di pubblico dibattito,
immediatamente e senza il
comodo sostegno di suggeritori
e consulenti». Un’opportunità
che sarebbe stata
preclusa ai cittadini: «Montenero
deve scegliere il suo
sindaco, che dovrà affrontare
i problemi e le emergenze
della comunità. Per questo -
si conclude nella nota - ai
cittadini andava riconosciuta
la possibilità di ascoltare
tutti e tre insieme i candidati,
in un leale e corretto
faccia a faccia sulle diverse
proposte, idee, opinioni evidentemente,
per qualcuno
(almeno due), la miglior difesa
è la fuga». l.d’a.

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
LARINO-AREA FRENTANA
Locali inidonei e pericolosi mettono a rischio la salute dei piccoli
«Subito soluzioni
per le nostre scuole»
Riunione tra i genitori degli alunni
degli istituti Novelli e San Leonardo
SI è tenuta nei locali dell’istituto
comprensivo di Larino
una riunione tra i genitori
dei ragazzi che frequentano
le scuole elementari
e materne del centro
storico, la direzione scolastica
ed alcuni rappresentanti
dell’amministrazione
frentana.
L’oggetto dell’incontro, la
situazione che vivono due
istitutidella città, e cioè la
scuola elementare e materna
Novelli e la materna
San Leonardo, che dopo il
sisma del 2002 sono ubicate
in due container donati
dalla Rai e dalla Caritas, e
da 7 anni sono ancora li.
La rappresentante dei
genitori ha iniziato l’incontro
parlando della inidoneità
dei locali, in quanto
dopo tanto tempo nessuna
manutenzione è stata fatta
se non quella ordinaria,
cambio di lampadine ecc,
tenendo a precisare come
"solo la novelli è stata ospitata
nei container", e chiedono,
i genitori, al Comune
delucidazioni in merito
alla costruzione della scuola.
Soprattutto alla luce
del famoso definanziamento
operato dal commissario
Iorio, dei fondi a disposizione
dei comuni che però
non hanno appaltato i lavori.
Chiedono inoltre, un sopralluogo
sulle strutture,
per vedere se ci sono sostanze
nocive o che provocano
disturbo ai ragazzi.
Anche alla luce dei troppi,
tanti malesseri (confermati
anche dalla preside Angela
Tosto) di ragazzi e docenti
che vengono trasportati in
ospedale con il 118. invito
accettato immediatamente
dall’assessore Starita che
attiverà immediatamente
l’iter per la richiesta del
sopralluogo.
Il capogruppo di maggioranza
al Comune Aldo Caranfa
ha affermato che
«c’è bisogno di un confronto
serio sul definanziamento
in quanto tutto ciò che si
è detto è falso, cerchiamo
di risolvere i problemi soprattutto
quando parliamo
di scuole, nel momento in
cui il famoso definanziamento
altro non è che un
atto dovuto, i soldi sono li,
ci sono e devono essere riutilizzati,
i soldi sono stati
spostati su altri capitoli,
ovvero la ricostruzione delle
classi A, ma sono già
pronti ad essere rifinanziati
e soprattutto per le scuole
di Larino».
Mentre Starita, assessore
alla cultura, ha sottlineato:
«La mia frustrazione è
non poter dire ai cittadini
cosa facciamo ogni giorno,
il sopralluogo sarà fatto il
prima possibile, dopo cioè
che si sono trovate le figure
adatte a fare questo. Il
definanziamento in questione,
la regione ha stanziato
oltre 20 milioni per la
ricostruzione, molti comuni
non hanno attivate le pro-
Preparativi in corso per il Congresso
del circolo del Partito democratico
Durante l’assemblea, in programma l’11 aprile,
saranno rieletti i componenti del direttivo locale
LARINO - Il congresso del circolo
del Partito Democratico di Larino
si terrà domenica 11 Aarile 2010,
decisione scaturita nel corso
dell’assemblea degli iscritti tenutasi
lunedì 15 marzo.
Nel corso dell’incontro le diverse
anime del partito hanno concordato
di chiedere, per il tramite
dell’attuale coordinatore del circolo
Nuonno, al segretario regionale
PD Danilo Leva un tempestivo
chiarimento in merito al contenuto
di una nota dell’assemblea nazionale
del Partito Democratico
secondo cui nei congressi di circolo
hanno diritto di voto esclusivamente
i cittadini che si sono tesserati
entro la data del 21 Luglio
2009 e che abbiano rinnovato la
tessera per il 2010, prima dello
svolgimento del congresso.
Si ricorda che, al momento, i
candidati al vertice della segreteria
del PD frentano sono: Alfredo
Puntillo espressione dei gruppi di
maggioranza che fanno capo a
D’Alete e Ruta, e Claudio Nuonno,
espressione della componente,anch’essa
di maggioranza, che
fa capo a Totaro. Non ha ancora
ufficializzato la propria posizione
il gruppo di minoranza che fa riferimento
a Petraroia,anche se sono
sempre più insistenti le voci di un
sostegno a Nuonno; non è esclusa
però la possibilità di una propria
candidatura.
Si ricorda che il segretario di
circolo ed i ventitre componenti
del direttivo verranno eletti con sistema
proporzionale puro, in base
cioè ai voti che riporteranno le liste
in competizione.
Davide Vitiello
cedure per la ricostruzione
delle scuole, allora si è
pensato di spostare momentaneamente
i soldi,
quindi dal punto di vista
del bilancio i soldi sono
stati tolti, tanto che lo
stesso Romagnuolo ha assicurato
che i comuni che
hanno attivato le pratiche
devono stare tranquilli,
anche perchè i progetti
sono depositati in commissione
sismica regionale e
che deve dare il via all’operazione.
Quando avverrà
tutto questo? non si sa, anche
perchè ci avevano assicurato
che i primi mesi
dell’anno partiva tutto».
Intanto per la ricostruzione
ci vorranno non
meno di due anni, e ad essere
colpiti per l’ennesima
volta sono i più deboli, i
bimbi delle scuole primarie
che ancora si trovano nei
container, un esempio su
tutti, i bimbi delle materne
che vanno dai 3 ai 6 anni,
nell’aula dove svolgono le
attività scolastiche ci pranzano
pure, e questo a 8
anni dal terremoto è francamente
insostenibile.
Michele Mignogna
25
Dibattito con LARINascita
«Vietri:
la resa
dei conti»
LARINO - Nuovo incontro per parlare della situazione
sull’ospedale di Larino organizzato dal Comitato
per la difesa dell’ospedale Vietri ed il Movimento
politico-culturale apartitico LARINascita.
L’incontro si terrà domani, dalle ore 18.00, presso la
sala consiliare "Ugo Pietrantonio" sita in Via Cluenzio.
«Vietri: la resa dei conti» è il titolo di questo appuntamento
al quale prenderanno parte anche diversi
consiglieri regionali oltre i rappresentanti locali dei
partiti, delle associazioni ed esponenti dell’ Amministrazione
Comunale. In sede di dibattito verranno affrontati
i numerosi quanto preoccupanti aspetti della
Riorganizzazione Sanitaria e le contestuali prospettive
di funzionalità dell’ospedale "Vietri", struttura di
vitale importanza per un intero territorio ed oggetto
di tagli indiscriminati che nulla hanno a che vedere
con l’eliminazione degli sprechi. Nell’occasione sarà
proclamato un nuovo "Stato di agitazione!!"
MM
Mancata retribuzione agli operai,
ferma presa di posizione della Cgil
Gli addetti alla raccolta dei rifiuti senza stipendio
da tre mesi. Il sindacato chiede il pagamento immediato
LARINO - Ferma presa di posizione
del segretario regionale della
CGIL Funzione Pubblica in
merito alla mancata retribuzione
dei quattro operai addetti alla
raccolta dei rifiuti solidi urbani,
alle dipendenze della Cooperativa
Cultura-Solidarietà-Sviluppo con
sede a Torremaggiore, titolare del
servizio per conto del comune di
Larino.
Come già anticipato nel precedente
articolo, pubblicato su Nuovo
Molise in data 18 marzo scorso,
i quattro operai non percepiscono
i salari da circa tre mesi,
condizione che pone gli stessi in
una situazione di disagio ed anche
di preoccupazione dovuta
all’approssimarsi del 31 marzo
prossimo, data di scadenza del
contratto tra la cooperativa e il
comune di Larino.
Con lettera del 16 marzo scorso
la CGIL Funzione Pubblica,avuta
conoscenza del ritardo con cui
vengono pagati i salari ai lavoratori,
ha diffidato la cooperativa a
rispettare il contratto di lavoro,
riservandosi ogni azione a tutela
degli stessi.
La diffida è stata trasmessa anche
al comune di Larino,con invito
a sospendere cautelativamente
i pagamenti alla cooperativa nel
caso in cui la stessa non provveda
al tempestivo pagamento dei
salari.
Spetta ora al comune di Larino
attuare ogni utile iniziativa volta
alla tutela dei lavoratori, ed in tal
senso si terrà a giorni un incontro
con i responsabili della cooperativa.
DaVi

In primo piano
Il progetto è stato illustrato al prefetto Vincenzo Greco
L’occhio di 66 telecamere
puntato sui luoghi «sensibili»
Disco verde alla videosorveglianza
Beni pubblici da alienare,
è scattata la protesta
Azione dimostrativa di Casapound:
cartelli «vendesi» sui monumenti simbolo
VASTO - «Siamo stufi di
assistere all’annientamento
della proprietà pubblica;
la vendita delle proprietà
comunali sicuramente
è il metodo più semplice
e sbrigativo per disporre
di liquidità, ma
non è di certo l’unico. A
questo punto quand’è che
venderanno le fontane e le
statue del centro storico?
O, perché no, il pontile di
Vasto Marina?».
Protesta la sezione vastese
di Casapound contro
l’alienazione di parte del
patrimonio pubblico, prendendo
spunto dall’ultimo
esempio, la messa all’asta
dell’ex scuola di via Naumachia,
che nel corso degli
anni ha ospitato le sedi
di diverse associazioni.
Ieri notte e al primo mattino,
in vari punti, sono
cartelli con la scritta
«Vendesi» ed un manifestino,
dal titolo «Vendo
tutto», esplicativo delle
ragioni dell’azione. Il tutto
affisso ai piedi della statua
di Gabriele Rossetti,
sui due cancelli della villa
comunale, sulla fontana di
piazza Barbacani davanti
al municipio e sul pontile.
«Vendo tutto - si legge nel
manifesto - è il motto delle
amministrazioni comunali
che sino ad ora sono state
incapaci di far cassa, se
non con lo smantellamento
della proprietà pubblica.
Nonostante la sempre
più crescente richiesta di
centri d’aggregazione, i
beni comunali continuano
ad essere venduti e quelli
in disuso nel dimenticatoio.
Ultimo esempio lo stabile
in via Naumachia.
Altro spazio appetibile
sottratto ai vastesi».
VASTO - Martedì sera l’approvazione del regolamento
in Consiglio comunale, ieri la presentazione
del progetto al prefetto di Chieti Vincenzo Greco.
Passi avanti, dopo un’attività che è proceduta a
rilento per tanto tempo, del piano di videosorveglianza
nei punti cosiddetti sensibili del territorio
comunale. Nell’ambito dell’assise civica il disco verde
è stato concesso sia dalla maggioranza che dalla
minoranza, con la sola astensione del consigliere
Smargiassi di Rifondazione.
Nel corso della riunione del Comitato provinciale
per l’ordine e la sicurezza è stato invece il sindaco
Lapenna a comunicare al prefetto l’approvazione
del regolamento e ad illustrargli un progetto che
prevede l’installazione di 66 telecamere in diversi
luoghi della città (centro storico, quartiere San Paolo
e Marina) per un corposo investimento di
600.000. Telecamere che dovrebbero fungere da deterrente
ad episodi di criminalità. La segreteria cittadina
del Partito democratico intanto ricorda che
«l’amministrazione comunale in carica ha già investito
nella videosorveglianza ponendo sotto controllo
le aree della villa comunale, del palazzo di giustizia
e dello stadio Aragona. Ora - si legge in una nota -
bisognerà passare alla fase pratica dell’intervento,
installando le telecamere in quelle aree che le forze
dellÄordine hanno individuato e mappato».
Michele Tana
L’apertura del multipiano
Nuova viabilità
in centro,
la questione
in assise civica
VASTO - Portare in
Consiglio comunale la
discussione sulla nuova
viabilità allo studio nel
centro di Vasto in vista
dell’apertura del parcheggio
multipiano di
via Ugo Foscolo.
E’ quanto chiedono i
gruppi di Udc, Uniti per
Vasto, Vasto al Centro e
misto nell’ambito dell’assise
civica cittadina.
Punti da trattare: Piano
del Traffico ed eventuali
ampliamenti delle isole
pedonali e delle zone a
traffico limitato. Tutto
questo alla luce del dibattito
apertosi prima di
tutto sul futuro utilizzo
del multipiano e sulle
eventuali variazioni alla
viabilità urbana nel centro
storico. Segnalata,
inoltre, la necessità di
redarre il Piano Urbano
del Traffico, obbligatorio
per i Comuni con popolazione
superiore ai
30.000 abitanti, per affrontare
il problema della
mobilità urbana non
più con interventi locali
ed occasionali, ma con
uno strumento coordinato
che fissi obiettivi e
strategie per il loro raggiungimento.
«Dato atto che il Comune
non ancora ha
adottato il Piano Urbano
del Traffico - scrivono
i consiglieri - e che comunque
si deve procedere
all’apertura del nuovo
parcheggio ed alla eventuale
individuazione di
nuove ztl o isole pedonali,
chiediamo la convocazione
urgente del Consiglio
per approvare il Put
o per deliberare un atto
di indirizzo sulla mobilità
urbana, dopo l’apertura
del parcheggio».
«Noi per conoscere Noi»
L’AssoVasto
e la vetrina
per l’impresa
del territorio
VASTO - E’ in programma
sabato 27 marzo,
dalle 10 nel nuovo capannone
di Vastarredo
Industrie, a Punta Penna,
la seconda edizione
di «Noi per onoscere
Noi». L’iniziativa promossa
da Assovasto
prevede la partecipazione
di oltre ottanta espositori
su una superficie
di 1.500 metri quadrati.
La finalità è di promuovere
la conoscenza delle
attività presenti sul territorio
e favorire la collaborazione
tra imprese.
Previsti convegni come
quello sull’innovazione
tecnoligica, sul turismo
e sull’accesso al credito.
La cerimonia inaugurale
è alle 11, alle 11.30
convegno «Industria:
Campus innovazione tecnologica»,
con moderatore
Gabriele Tumini,
presidente di Assovasto,
e relatori Silvio Di Lorenzo,
presidente di
Confindustria Chieti,
Nicola Argirò, presidente
Commissione regionale
Attività produttive
e Raffaele Trivilino,
direttore dei patti
territoriali. Alle 12 il
convegno «Turismo:
l’altra industria. La via
verde della costa dei
trabocchi», relatori il
sindaco Luciano Lapenna
ed il presidente
della Provincia di Chieti
Enrico Di Giuseppantonio.
Alle 16.30 «Accesso
al credito-Il rating
aziendale», con moderatore
Antonio Cocozzella,
direttore Assovasto
e relatore Guido
Serafini, direttore generale
Banca Popolare
di Lanciano e Sulmona.
Paola D’Adamo
Parrocchia di Santa Maria Maggiore e Confraternita mobilitate per la ricorrenza
I riti per la Sacra Spina
Si chiude la quintena di preparazione alla festa:
domani solenne celebrazione e processione con la reliquia
VASTO - Iniziata domenica, prosegue in
questi giorni, nella chiesa di Santa Maria
Maggiore a Vasto, la quintena di preparazione
alla festa della Sacra Spina,
proposta dalla parrocchia e dalla Confraternita
della Sacra Spina, con gli incontri
tutti in programma alle ore 18.
Il primo appuntamento si è sviluppato
sul tema «Il significato delle reliquie
nella chiesa cattolica», con relazione di
monsignor Decio D’Angelo, parroco
emerito di Santa Maria Maggiore. Lunedì
relazione su «Chi potrà farvi del
male, se sarete ferventi nel bene? Se poi
doveste soffrire per la giustizia, beati
voi! (1 Pt 3,13-14) - L’amore e il suo prezzo»,
con la partecipazione del vescovo
della diocesi di Avezzano, monsignor
Pietro Santoro. Ieri sera presente
monsignor Giancarlo Bregantini, arcivescovo
metropolita di Campobasso-
Bojano, sul tema «Benedite coloro che vi
maledicono, pregate per coloro che vi
trattano male Lc 6,28) - L’amore e i suoi
avversari». Ieri, mercoledì: «Cristo, con
un’unica offerta, ha reso perfetti per sempre
quelli che vengono santificati" (Eb
10,14) - L’amore offerto per ogni uomo»,
con monsignor Edoardo Menichelli,
arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo
e già vescovo di Chieti-Vasto. Oggi
«Ha salvato altri! Salvi se stesso, se Lui
è il Cristo di Dio, l’eletto (Lc 23,35) - L’amore
crocifisso», con don Antonio Bevilacqua,
parroco di San Lorenzo a Vasto.
Domani, venerdì 26 festa della Sacra
Spina con Messe alle ore 7.30, 9, 11 e 18.
Dopo quest’ultima celebrazione eucaristica,
alla presenza dell’arcivescovo di
Chieti-Vasto monsignor Bruno Forte,
si snoderà la tradizionale processione
per le vie del centro storico.

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
IN PRIMO PIANO
SAN SALVO-AREA VASTESE
Il caso esaminato dai giudici è identico al sistema utilizzato da diversi Comuni sulla Ss 650
Stop agli autovelox in appalto
VASTO - Le indagini sugli
autovelox imboscati e sui
presunti abusi in materia
di rilevamento elettronico
della velocità condotte dalla
Procura di Vasto e di Santa
Maria Capua Vetere, solo
per citare i due casi più
noti, potrebbero essere davvero
ad una svolta visto il
recente pronunciamento
della Cassazione.
I giudici della Suprema
corte, infatti, mettono finalmente
un paletto, un punto
fermo, nella delicata questione,
con la sentenza n.
10620 del 17 marzo 2010.
Si legge sul testo redatto
dai giudici: «La vicenda si
inseriva in un’indagine
avente per oggetto gli appalti
per l’installazione ed
uso di apparecchi autovelox
nei territori comunali, il cui
valore era stato determinato
con una percentuale sugli
incassi delle future infrazioni
rilevate». E ancora:
«Secondo il Tribunale
titolari del potere di accertamento
delle infrazioni
Antonio Turdò
Illegale il ricorso a ditte esterne
Lo ha stabilito la Cassazione
stradali erano solo i soggetti
pubblici indicati nel codice
della strada, con funzioni
non delegabili; momento
decisivo dell’accertamento
era quello del rilievo fotografico,
cui doveva necessariamente
presenziare uno
dei soggetti indicati
dall’art. 12 Codice della
strada; i proventi delle sanzioni
amministrative pecuniarie
sono a destinazione
vincolata (ex art. 208 Cds)
e nel caso di accertamento
dall’organo di polizia territoriale
per il 50 per cento
vincolati alle finalità indicate
dalla norma».
Quindi, sostengono dalla
Cassazione, il servizio autovelox
non può essere gestito
da soggetti terzi, cioè privati.
Infatti i giudici sostengono
che «ragionevole dubbio
di irregolarità del procedimento
amministrativo vi
sarebbe invece nel coinvolgimento
del soggetto privato
nella fase dell’accertamento
dell’infrazione e nella
percezione degli utili. Le
apparecchiature eventualmente
utilizzate per tale accertamento
debbono essere
gestite direttamente da parte
degli organi di Polizia
stradale e devono essere
nella loro disponibilità tenuto
infine conto della finalità
preventiva, e non repressiva
o di finanziamento
pubblico o lucro privato,
della disciplina sanzionatola,
il parametro di retribuzione/corrispettivodifferenziato
secondo l’entità
della sanzione è contrario
ai principi indicati dall’art.
97 Costituzione».
Insomma il sistema adottato
anche sulla fondovalle
Trigno, con i comuni di Cupello,
Lentella, Fresagrandinaria,
Dogliola, Tufillo ed
altri, che affidano in appalto
i servizi di controllo autovelox
a ditte esterne, è
contrario alla legge, dunque
punibile, perché configura
il reato di abuso d’ufficio.
Infatti la Procura di
Vasto ipotizza l’abuso d’ufficio
in concorso, per circa
sedici tra sindaci, vigili urbani,
avvocati e gestori di
apparecchi autovelox, e
adirittura l’associazione a
delinquere finalizzata alla
truffa.
Francesco Bottone
Uno dei velomatic
largamente impiegati
sulla Trignina
Migliaia di automobilisti pronti chiedere risarcimenti ai sindaci
«Tutti i soldi delle multe
devono essere restituiti»
Il presidente del comitato ’Pro Trignina’ annuncia
azioni legali contro le amministrazioni comunali
DOGLIOLA - La Cassazione
dice basta ai sistemi per
il rilevamento della velocità
dati in appalto. Il presidente
del comitato Pro-Trignina,
Antonio Turdò,
esulta: «E’ una sentenza
importante che impone finalmente
un ’alt’ al malcostume
di troppe ammini-
strazioni comunali di far
cassa con gli autovelox».
«Si tratta - continua Antonio
Turdò - della sentenza
numero 10620/10 pronunciata
dalla sesta sezione
penale della Corte di
Cassazione il 24 febbraio
scorso, e depositata il 17
marzo. La Suprema Corte
ha ritenuto che sono da
considerare irregolari quegli
appalti dati dalle amministrazioni
comunali a
ditte private per l’installazione
di sistemi per il rilevamento
della velocità, cioè
gli autovelox, quando il valore
della gara d’appalto è
determinato, come recita
All’interno dell’associazione non è piaciuto il suo impegno politico con i radicali
I soci fondatori sconfessano Turdò
DOGLIOLA - Dal comitato Pro Trignina,
di cui Antonio Turdò è presidente,
riceviamo e pubblichiamo la
seguente nota a firma di Ugo Vespasiano.
«In nome e per conto di molti soci e
cofondatori del Comitato Pro-Trignina,
chiedo ospitalità al giornale per
chiarire la posizione nostra e della
maggior parte dei soci sulla strumentalizzazione
che Antonio Turdò, attuale
presidente del Comitato va facendo
sulla carica ricoperta. Inanzitutto
ricordo che il Comitato Pro-Trignina
è stato pensato e quindi organizzato
non per contestare la presenza
dell’autovelox sulla fondovalle Trigno,
ma per ostacolare e contrastare i
metodi usati per il rilevamento elettronico
della velocità delle vetture che
percorrono quotidianamente la fondovalle.
Il presidente del Comitato, Antonio
Turdò, ed il segretario Noè Valentino,
hanno legittimamente cre-
duto di organizzare una formazione
politica che ha trovato ospitalità ed
accoglienza nel raggruppamento di
quelle liste che appoggiano la radicale
Emma Bonino nella consultazione
elettorale della regione Lazio.
Hanno, sempre legittimamente, creduto
che l’esigenza di una nuova formazione
politica rappresentasse un
bisogno fortemente sentito nel già caotico
panorama politico italiano.
Ognuno è libero di vagabondare dove
e quando gli garba, alla forsennata
ricerca di conseguire una qualche visibilità
politica cercando di soddisfare
la propria voglia di protagonismo.
Tuttavia contesto che lo stesso Turdò
strumentalizzi la propria posizione di
presidente del Comitato per pubblicizzare
questa sua nuova creatura politica.
In vari articoli ed anche in interviste
e forme diverse di pubblicità
il Turdò reclamizza la sua carica con
evidente risalto e questo non mi sem-
bra corretto perché il Comitato è apolitico
ed apartitico. Pertanto, il Comitato
Pro-Trignina nulla ha a che fare
o vedere con questo soggetto politico, e
si dissocia da qualsiasi iniziativa
dallo stesso intrapresa. Diffido Turdò
dal menzionare il suo ruolo all’interno
del Comitato nel chiaro intento di
accreditare una tendenza politica che
invece il Comitato non può avere e
non ha. Per la scorrettezza dimostrata
saranno prese iniziative per convocare
l’assemblea dei soci e provvedere
alla nomina di un nuovo presidente e
segretario che non abbiano interesse
a perseguire finalità diverse da quelle
per le quali il Comitato è nato e si
batte. In ultimo, a tranquillità delle
diecimila persone che con la loro firma
hanno sposato la nostra causa,
voglio dire loro che continueremo a
batterci e contrastare chiunque voglia
o abbia intenzione di strumentalizzare
il Comitato Pro-Trignina».
l’ordinanza, «con una percentuale
sugli incassi delle
future infrazioni rilevate».
La Cassazione ha stabilito
il sequestro degli apparecchi
di rilevamento della velocità
istantanea di proprietà
di una società che
forniva i dispositivi ai comuni
di Pastorano e Pignataro
Maggiore, in provincia
di Caserta. La Cassazione
ha anche considerato che
l’accertamento delle infrazioni
al codice della strada
debbano costituire «un servizio
di polizia stradale non
delegabile a terzi», e che
quindi i dispositivi che
sono impiegati devono essere
gestiti in maniera diretta
dalla Polizia stradale «e
devono essere nella loro disponibilità».
Finalmente
vengono accolte le nostre
continue e innumerevoli lamentele.
- commenta ancora
Turdò - Quante volte abbiamo
detto che gli autovelox
sono illegittimi, che non
è possibile che una società
privata lucri a percentuale
sugli incassi della pubblica
amministrazione. E’ ora bisogna
ridare i soldi prelevati
nelle tasche dei poveri
automobilisti. Darò incarico
al pool di avvocati convenzionati
con il nostro comitato,
al fine di programmare
un incontro con il
Procuratore Capo della Repubblica
di Vasto, in modo
che serenamente, si possa
iniziare quell’iter processuale,
conseguenza delle indagini
penali effettuate, e
dare soddisfazione a la
fame di giustizia di migliaia
di automobilisti. Per
quanto riguarda la retroattività
di questa sentenza,
entro il prossimo mese daremo
a tutti i cittadini che
lo hanno chiesto, un parere
legale, sulla possibilità di
riavere i soldi indietro. E
su questo punto, penso che
sia necessario anche l’intervento
della Prefettura di
Chieti, per dare ulteriori
ragguagli e chiarimenti».
27
E’ scontro sulla caccia
Staniscia
nel mirino
di D’Amico
PIANO di contenimento
del cinghiale e nuovo
piano faunistico venatorio.
Sono queste le richieste
che alcuni consiglieri
provinciali
avanzano al presidente
della Commissione
agricoltura, Giovanni
Staniscia.
Il capogruppo del Pd,
D’Amico, insieme a
Tamburrino e Sputore
(Pd), Fagnilli e Natale
(IdV), Mariotti
(Sinistra Libertà) ed
Orlando (Rc), ha presentato
una richiesta di
convocazione della
Commissione agricoltura.
Questi i punti da inserire
nell’ordine del
giorno: contenimento
della specie cinghiale;
Piano faunistico vigente;
condizionalità in
agricoltura; bandi del
P.S.R. Abruzzo
2007/2013.
«Entro dieci giorni,
come da regolamento,
la commissione dovrà
essere convocata. - spiega
D’Amico - Il presidente
Staniscia è anche
delegato di Di Giuseppantonio
alla Caccia.
Pur risultando molto
dinamica la sua azione
a tutela dei cacciatori,
sfugge invece ad ogni
genere di confronto di
merito politico su altre
tematiche che toccano il
comparto agroalimentare.
La pigrizia politica
di Staniscia è a dir
poco sospetta in considerazione
del fatto che,
la sua azione amministrativa
si è resa visibile
solo in due circostanze,
il congelamento del
regolamento della specie
cinghiale, alla prima
seduta utile del consiglio
dopo l’insediamento,
ed il tentativo di
modificare il regolamento
che vieta alla Polizia
provinciale di poter
cacciare. Due ’cambiali’
elettorali da pagare
e poi il nulla».

«Giovedì Rossettiani» a Vasto
VASTO - Un incontro
con l’uomo prima che con
l’artista, sebbene i due
aspetti siano complementari
nella sua natura tanto
che appare impossibile
apprezzare il cantante
senza conoscere allo stesso
tempo l’uomo.
Questo è Don Backy,
cantautore contemporaneo
ed artista versatile e
poliedrico, a Vasto lo
scorso giovedì ospite d’onore
del secondo degli appuntamenti
proposti
nell’ambito della rassegna
di poesia «If I have
words», indetta dal Centro
Europeo di Studi Rossettiani
della città adriatica.
Il cantante toscano ha
presentato al raccolto auditorio
di Palazzo d’Avalos
il suo nuovo testo
«Storia di altre storie-
Memorie di un Juke box
(1970-1980)», secondo di
quella che vuole essere
una trilogia sulla storia
della musica italiana, ripercorsa
con attento spirito
documentario ed archivistico
da chi questa
storia l’ha vista da vicino
e l’ha vissuta come uno
dei suoi maggiori protagonisti.
Sono proprio le
canzoni a dettare e raccontare
il nostro tempo,
magica magia che nasce
all’improvviso sul far
dell’alba dopo una notte
passata insonne sul foglio
bianco e che riempie la
stanza di fate e folletti;
sono le canzoni, che affondano
nel quotidiano
traendo da questo linfa,
che narrano la storia di
un amico innamorato o
nascono in stanze di alberghi
solitari e diventano
capolavori; che sussurrano
favole e parlano
malinconiche di noi, del
tempo che se ne va e che
a cantarle quasi a squarciagola
o stonando si ha
l’impressione di fermare.
Don Backy toglie la
musica dalle luci del palcoscenico
e ne racconta il
dietro le quinte, scandendo
istantanee e diapositive
di una giovane Italia
degli anni ’60 folgorata
dalla moda imperante del
nuovo rock and roll, fatta
di juke box, di balere, di
provini e porte in faccia,
descrivendo la gavetta te-
Prosegue con buoni riscontri
l’iniziativa curata dal prof. Oliva
A Palazzo d’Avalos, oggi pomeriggio, l’atteso incontro con l’artista trentina
I versi di Roberta Dapunt
Terzo appuntamento con la rassegna «Le Voci dei Poeti»
VASTO - Terzo incontro dedicato alla
«Voce dei Poeti» contemporanei
nell’ambito dei Giovedì Rossettiani a
Palazzo d’Avalos: protagonista è Roberta
Dapunt, poetessa nata nel
1970 in Val Badia (Trentino Alto Adige),
nota al grande pubblico per le
raccolte pubblicate con Einaudi Oscu-
Emozioni con la lingua dei sentimenti
Un «cantainventore
del nostro tempo»,
Don Backy affascina
’Luci’ sul libro «Storia di altre storie
Memorie di un Juke box» illustrato a Vasto
starda di un giovane cantante
destinato a brillare
nel panorama artistico e
musicale come uno dei
suoi migliori protagonisti.
L’artista fuori dal clan
ripercorre la propria carriera
come sfogliando pagine
di vecchie agende,
dalla cerchia di Celentano
alla famosa guerra dei
clan, da successi come
«L’Immensità» a «Pregherò»,
dai rospi ingoiati
ai nuovi traguardi, con
quella fiducia ad esser
sempre e comunque prima
di tutto se stesso che
ha contrassegnato ogni
singola tappa della sua
vita.
Fedele al motto «gli antichi
non sapevano che
fare quella cosa fosse impossibile
e la facevano»,
questo cantainventore
(come ama definirsi) del
nostro tempo, mette insieme
foto, testimonianze,
versi di canzoni, pagine
di giornale per dar
vita al proprio romanzo,
storia di tante storie. «Le
canzoni sono le stampelle
dove si attaccano grandi
emozioni, che danno il
tempo al nostro tempo -
ha detto Gianni Oliva,
direttore del Centro Studi
citando il verso di una
sua canzone. Che aggiunge
- Non è facile scrivere
canzoni, Don Backy ha
questo dono».
Un dono senza dubbio,
quello di saper emozionare
in note e parlare al
cuore, ieri come oggi, con
la lingua dei sentimenti,
universale e sempre perennemente
attuale.
Laura D’Angelo
ra Mente (1993), La carezzata mela
(1999) e, soprattutto, La terra più del
paradiso (2008) che ha avuto consensi
unanimi nella critica nel riconoscere
in lei una voce "folgorante" e autentica
per "semplicità", data da una
«Musa che ha le mani callose della
terra incolta, del raccolto e del latte
della madre».
Ad introdurre Roberta Dapunt sarà
Giovanni Tesio, critico de ’La Stampa’
e docente di Letteratuta Italiana Moderna
e Contempranea alla "Piemonte
Orientale". L’appuntamento è per il
pomeriggio di oggi, dalle ore 17, a Palazzo
d’Avalos. S.M.
Settant’anni vissuti a metà tra sogno e realtà...
VASTO - Settant’anni
all’anagrafe che sono il suo
vanto, cinquant’anni di carriera
musicale alle spalle,
autore di successi intramontabili.
Don Backy ha
cantato la storia di un’epoca
con le sue canzoni, con la
sua musica ha dato i colori
ad un’Italia ancora in bianco
e nero, sospesa nel difficile
trapasso tra vecchio e
nuovo, tra un passato lento
ed un futuro che con i suoi
nuovi miti e leggende già
correva veloce, verso la modernità.
Don Backy ha dato il ritmo
a questa corsa, ma non
vi si è lasciato travolgere.
Ed è questo che rende speciali
le sue canzoni, racconto
malinconico di una vita a
metà tra sogno ed realtà,
tanto che continuano ad
emozionare, oggi come ieri.
70 anni da poco compiuti
ma non nello spirito, qual è
il segreto di Don Backy?
«Cercare di essere sereni
dentro, sempre, di non avere
grosse pendenze, quelle
che invecchiano. Perché
niente è impossibile». Nel
libro si ritrova un’Italia che
non c’è più. Perché nasce
«Storia di altre storie»? «E’
un libro di storia che potrebbe
essere inserito in
qualche programma scolastico,
perché s’interessa non
della musica leggera in
quanto tale, ma di quello
che è l’ambiente artistico in
generale. E’ un pezzo della
nostra storia, che riporta
nell’atmosfera che c’era allora
anche attraverso citazioni
di versi di canzoni, di
grandi successi, anche di
altri». Nelle sue canzoni si
parla di amore, di sentimenti
puri e universali al
di là dei modelli imperanti
oggi. Pensa che i giovani vi
si riconoscano? «Penso proprio
di sì, che ne abbiano
bisogno, eccome, solo che
non lo sanno. Non ne parlano
perché qualcuno gli ha
messo in testa che oggi i
sentimenti sono anacronistici,
che per essere moderni
bisogna essere sfrontati, irrispettosi,
’bulli’. Se avessero
la costanza di ascoltare
delle canzoni che parlano
di sentimenti probabilmente
sarebbero meno bulli.
Nella mia generazione non
era così. Oggi i parametri
sono diversi, si fa affidamento
a cantanti ’rock’,
come si dice, i quali magari
esortano a drogarsi, a fare
un po’ come ti pare senza
badare alle regole. E i risultati
si vedono, i ragazzi
non hanno più rispetto di
niente, dei genitori, dei professori,
degli amici, un
branco che va in giro cercando
non si sa bene cosa».
Si è definito più volte un
’cantainventore’, cosa ne
pensa di queste mode musicali
passeggere che la nostra
società c’impone? «E’
ciò che si è stabilito che
oggi deve essere importante,
con l’avvento delle multinazionali
e degli sponsor, soprattutto,
si ha bisogno ormai
di saponette, non più
di artisti. Come crei un
dentifricio quest’anno e
l’anno prossimo non ci sarà
più quello ma ce ne sarà un
altro, che è sempre lo stesso
dentifricio solo che cambia
magari il nome o il colore, e
viene riciclato; così è per i
cantanti, si scarta quello
che ha vinto quest’anno
perché stufa dopo due mesi.
Questo però ai discografici
ed agli sponsor non interessa,
perché si fa più conto di
mandare per dire a Sanremo,
per fare un esempio che
calza, piuttosto che Don
Backy con una sua canzone
con i suoi capelli bianchi e
le sue rughe, chi fa più clamore,
ascolto, share, come
si dice oggi, perché poi ci si
crea dietro il ’chiasso’».
E’ dunque un prodotto
che si vende? «Esatto, più
rumore si fa, più dieci milioni
di persone guardano il
festival, più è contento chi
investe negli spot. Invece se
mandi dieci cantanti di
una certa generazione che
non hanno quel riscontro
nei media e non fanno
’chiasso’, e lo share diminuisce,
ecco che agli sponsor
non interessano». Il segreto
delle sue canzoni è
emozionare. I veri sentimenti
durano per sempre.
«Le canzoni questo fanno
questo di mestiere, emozionano.
Perciò il mio nuovo
cd s’intitola ’Il mestiere delle
canzoni’. Emozionano,
quando ci riescono, evidentemente».
Una curiosità, ci
sarà anche Vasto nel suo
terzo libro? «Vasto c’è già,
nel primo libro. Qui ho preso
il mio primo bidone, con
Ricky Gianco e Guidone,
siamo venuti a fare un concerto
in un locale a Vasto
Marina organizzato da una
signora di Roma, che però
non ci ha pagato». In questo
caso si spera che sarà
diverso? «Decisamente sì».
lda

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
TRENI
Campobasso-Roma-Campobasso ● CB 5,50; Bojano
6,19; IS 6,46; Venafro 7,08; Cassino 7,29; Roma
8,53. CB 8,31; Bojano 9,07; IS 9,34; Venafro 9,54;
Cassino 10,13; Roma 11,38. CB 14,16; Bojano
14,45;IS 15,11; Venafro 15,32; Cassino 15,53;
Roma 17,16. CB 16,30; Bojano 16,58; IS 17,24; Venafro
17,46; Cassino 18,05; Roma 19,29. CB 19,46;
Bojano 20,12; IS 20,37; Venafro 21,00; Cassino
21,22; Roma 22,45.
● Roma 6,15; Cassino 7,38; Venafro 8,01; IS 8,23;
Bojano 8,50; CB 9,17. Roma 9,15; Cassino 10,36;
Venafro 10,57; IS 11,18; Bojano 11,45; CB 12,14.
Roma 14,15; Cassino 15,43; Venafro 16,05; IS
16,28; Bojano 16,59; CB 17,27. Roma 17,15; Cassino
18,49; Venafro 19,16; IS 19,40; Bojano 20,13;
CB 20,42. Roma 19,40; Venafro 21,25; IS 21,45; Bojano
22,08; CB 22,37.
Campobasso-Napoli-Campobasso ● CB 5,10; Bojano
5,39; IS 6,06; Venafro 6,27; Vairano 6,42; Napoli
7,48 (Freccia del Molise). CB 6,27; Bojano 6,56;
IS 7,37; Venafro 6,57; Vairano 8,14; Napoli 9,16
(fer.). CB 13,11; Bojano 13,42; IS 14,10; Venafro
14,35; NA 16,02.CB 18,05; IS 19,04; Venafro 19,34;
Vairano 19,54; CE 20,26; NA 20,58.
● NA 12,14; CE 12,44; Vairano 13,16; Venafro
13,44; IS 14,11; CB 15,20 (fer.). NA 14,15; CE 14,45;
Vairano 15,20; Venafro 15,39; IS 16,03; CB 17,09.
NA 17,30; CE 18,01; Vairano 18,39; Venafro 18,58;
IS 19,20; CB 20,28. NA 19,43; CE 20,14; Vairano
20,46; Venafro 21,04; IS 21,27; CB 22,25 (Freccia
del Molise) (fer.). NA 19,40; CE 20,12; Vairano
20,46; Venafro 21,04; IS 21,27; CB 22,25 (Freccia
del Molise) (fest.).
Termoli-Campobasso-BN-Avellino-Salerno ● CB
5,30; BN 6,25 (fer.). CB 6,00; BN 7,33 (fer.).Termoli
6,25; CB 7,30 (solo in partenza); BN 8,30; AV 9,09;
SA 9,50 (fer). CB 9,20; BN 11,00 (fer.). CB 14,04; BN
15,40 (fer.). CB 14,15; BN 15,15 (fer.). CB 14,40; BN
15,40; AV 16,19; SA 17,00 (fer.).Termoli 15,35; CB
16,40 (solo in partenza); BN 17,40; AV 18,19; SA
19,00. CB 17,40; BN 18,55 (fer.). CB 18,40; BN
19,40; AV 20,19; SA 21,00 (fer).
● SA 5,45; AV 6,15; BN 6,55; CB 7,54 (solo in arrivo);
Termoli 9,10 (fer.). BN 6,12; CB 8,00 (fer.). BN 6,45;
CB 7,50 (fer.). BN 8,15; CB 9,55 (fer.). SA 7,45; AV
8,15;Bfl BN 8,55; CB 9,54 (solo in arrivo); Termoli
11,10 (fest.).SA 8,45; AV 9,25; BN 10,05; CB 11,05
(fer.). BN 14,09; CB 15,57 (fer.). SA 14,00; AV 14,40;
BN 15,20; CB 16,20 (fer.). BN 16,28; CB 17,30 (fer.).
BN 19,05; CB 20,15 (fer.).SA 19,05; AV 19,40 (solo in
partenza); BN 20,15 (solo in partenza); CB 21,14 (solo
in arrivo); Termoli 22,20 (lavorativo).
Campobasso-Termoli-Pescara ● CB 6,02; Larino
7,00; Termoli 7,45; Vasto 8,02; Pescara 8,50. CB
6,50; Larino 7,56; Termoli 8,31 (feriale). CB 9,30;
Larino 10,28; Termoli 11,07. CB 12,45; Larino
13,59; Termoli 14,40; Vasto 14,56; Pescara 15,42.
CB 14,13; Larino 15,20; Termoli 15,55. CB 15,35;
Larino 16,52; Termoli 17,27 (fest.). CB 17,14; Larino
18,21; Termoli 18,58 (fer.). CB 18,23; Larino
19,30; Termoli 20,06. CB 20,48; Larino 21,48; Termoli
22,23. ● Termoli 5,52; Larino 6,28; CB 7,39
(fer.). Termoli 6,50; Larino 7,24; CB 8,24. Termoli
12,15; Larino 12,52; CB 13,56. Pescara 12,16; Vasto
13,03; Termoli 13,22; Larino 13,58; CB 15,01.
Termoli 14,42; Larino 15,21; CB 16,25.Termoli
16,14; Larino 16,51; CB 18,00. Pescara 16,12;Vasto
17,00; Termoli 17,17; Larino 17,51; CB 18,52
(fer.). Termoli 20,38; Larino 21,15; CB 22,26.
Campobasso-Isernia-Cassino ● CB 6,55; IS 8,34;
Cassino 8,57 (fer.). CB 11,30 IS 12,35 (fer).CB
12,22; IS 13,20; Cassino14,46 (fer., soppresso dal
19/6 al 9/9).CB 20,07;IS 21,20. ● IS 6,47; CB 7,48
(fer.). Cassino10,00; IS 10,50; CB 11,54 (fer.). IS
10,50; CB 11,54 (fest.). Cassino17,18; IS 18,16; CB
19,25 (fer., soppresso dal 19/6 al 9/9).
OGGI AL CINEMA
Maestoso
«Mine vaganti», «Alice in wonderland»
«Genitori e figli», «Appuntamento con l’amore»
«Percy Jackson», «Fuori controllo»
«La valigia sul letto», «Chloe»
«Shutter island», «E’ complicato»
Prossimamente: «Dragon trainer»
Polizia di Stato 113
Carabinieri 112
Guardia di Finanza 117
Vigili del Fuoco 115
Corpo Forestale 1515
Emergenza Infanzia 114
Trenitalia 311133
Seac 493577
Molise Trasporti 493080
Larivera 64744
Sati 605211
Municipio 4051
Acquedotto 405380
Elettricità 803.500
Italgas 800900999
Provincia CB 4011
Regione Molise 4041
Prefettura CB 4061
NUMERI UTILI
Università del Molise 4041
Polizia Stradale 483390
Polizia Municipale 49521
Inps 4801
Inail 4751
Cap. di Porto Termoli
0875/706484
Soccorso Alpino
118 - 3384210660
Ospedali
Ospedale Cardarelli, Ctr.
Tappino, centralino 4091
Pronto Soccorso, 409347
Guardia Medica (dalle 20
alle 8), Via Marche,
118 - 411530
Università Cattolica 3121
Direz. Sanitaria 409864 -
AGENDA
LE FOTO DEI NOSTRI LETTORI
Giovedì 25 Marzo 2010
Laurea
Auguri da Francesco alla neo dottoressa
in Informatica, Mariangela Travaglini.
Compleanno
Oggi papà Felice compie 50 anni. «Augurandoti
semplicemente di continuare ad
emozionarti per le piccole e grandi cose
della vita, di far tesoro di ogni pagina già
BUS
● Termoli (Terminal) 5,10 (Giornaliera);
Campobasso (Terminal) 6,10; Isernia (ex
X Settembre) 7,00; Venafro 7,25; Roma
(Staz. Tiburtina) 9,25.
● Termoli (Terminal) 12,30; Campobasso
13,30; Isernia 14,05; Venafro 14,50;
Roma 16,45. ● Termoli (Terminal) 18,00
(Giornaliera); Campobasso (Terminal)
19,00; Isernia (ex X Settembre) 19,50; Venafro
20,15; Roma (Staz. Tiburtina)
22,00.
● Campobasso 5,00 (F); Bojano (P.zza
Roma) 5,20; Isernia 5,45; Venafro 6,05;
Roma 8,00. Campobasso 6,50* (G); Bojano
7,15*; Isernia 7,45; Venafro 8,15;
Roma 10,00. Giornaliero. Campobasso
8,00 (F); Bojano 8,25; Isernia 9,00; Venafro
9,30; Roma 11,15. Campobasso 9,30
(G); Bojano 10,00; Isernia 10,30; Venafro
10,55; Roma 13,00. Campobasso
11,30 (F); Bojano 11,55; Isernia 12,20;
Venafro 12,45; Roma 14,50. Campobasso
13,30 (G); Bojano 13,55; Isernia 14,25;
Venafro 14,50 Roma 16,45. Campobasso
19,00 (G); Bojano 19,25; Isernia 19,50;
Venafro 20,15; Roma 22,00. ● Roma
(Staz. Tiburtina) 7,00 (G); Venafro 9,00;
Isernia (ex X Settembre) 9,25; Bojano
(Piazza Roma) 10,00; Campobasso (Terminal)
10,30; Termoli 11,30. Roma 9,30 (F);
Venafro 11,35; Isernia 12,00; Bojano
12,25; Campobasso 12,50.
Roma 12,00 (F); Venafro 13,45; Isernia
14,20; Bojano 14,50*; Campobasso
15,15*. Roma 13,30 (F); Venafro 15,35;
Isernia 16,00; Bojano 16,25; Campobas-
scritta e di rendere sempre più speciali
quelle che scriverai... Buon compleanno
papà, da Nicola e Sara.
«Nuovo Molise» a Roma
Per quanti sono interessati all’acquisto
del giornale nella Capitale, ecco l’elenco
delle edicole con «Nuovo Molise» a Roma:
Piazza S. Silvestro, Galleria Colonna,
Piazza Colonna (portici), Centro Storico
(11 edicole), Stazione Termini, Grottarossa
(Saxa Rubra - Rai Tv).
La neo laureata Mariangela Travaglini - Papà Felice compie 50 anni. Auguri!
409322
Servizio Cardiologia
409319
Centro Sociale Tossicodipendenze
409765
Distretto Sanitario n.1, via
Cavour 92972
Distretto Sanitario n.2, via
Gramsci 63355
Servizio per la Medicina di
Base, via Duca d’Aosta 30,
4091 - 409721
Consult. familiare, via
Facchinetti 409009
Assistenza di Base, via
Duca d’Aosta 409726
Emergenza sanitaria
118
Servizio Farmacie di
turno: Picca, Via
M.Bologna 22, - Tel.
0874.416177.
● Servizio taxi: Piazza
Prefettura, tel.
0874311587; Piazzale
stazione ferroviaria,
tel.087492792.
● Bibliomediateca comunale:
via Alfieri,
Campobasso. Orario di
apertura Lun/Sab
9.30/19.30. Tel.
«Nuovo Molise»
Segreteria: 0874-49571
Fax: 0874-484365
Cronaca: 0874-495709
Sport: 0874-495707/11
www.nuovomolise.net
E-mail: nuovomolise@email.it
direttore.nuovomolise@gmail.com
so 16,45; Termoli 17,45.
Roma 15,20 (G); Venafro 17,05; Isernia
17,45; Bojano 18,15; Campobasso 18,40;
Roma 16,30 (F); Venafro 18,15; Isernia
18,45; Bojano 19,10; Campobasso 19,30;
Roma 18,30 (G); Venafro 20,30; Isernia
20,55; Bojano 21,25; Campobasso 21,45;
Termoli 22,45.
Roma 20,15 (G); Venafro 22,00; Isernia
22,25; Bojano 22,45; Campobasso 23,15;
Campobasso-Napoli (partenze e arrivi):
8,00-10,45; 13,30-16,15*; 15,40-18,25*.
Napoli-Campobasso (partenze e arrivi):
6,00-8,45; 7,00-9,45*; 8,30-11,15.
* dal 1/9 al 30/6
Campobasso-Termoli - 4,35-5,40 (Z.I.)-
5,50; 6,30-7,40-8,05 (S.Salvo)-9,00 (PE);
6,45-7,50 (Z.I.)-8,00; 7,00-8,10; 7,45-8,50
(Z.I.) 9,00; 8,05-9,15-9,45 (S.Salvo) 10,35
(Vasto); 9,25-10,35; 10,20-11,30; 12,00-
13,10; 12,35-13,40 (Z.I.)-13,50; 13,45-14,55;
14,10-15,20; 14,15-15,25-15,50 (S.Salvo)-
16,45 (Pescara); 15,30-16,35 (Z.I.) 16,45;
16,10-17,25; 17,20-18,30; 17,55-19,05;
19,10-20,20; 20,35-21,40 (Z.I.)-21,50;
21,15-22,20 (Z.I.) 22,30.
Termoli-Campobasso - 5,55-7,05; 6,25-
7,35; 6,40-7,50; 6,55-8,05; 7,40-8,50; 8,15-
9,25; 8,40 (Pe) 9,35 (S.Salvo) 10,00-11,10;
11,10 (PE)-12,15 (S.Salvo)-12,40-13,50;
13,30-14,40; 13,45-14,55; 14,10-15,20;
15,20-16,35; 14,35 (PE)-15,30 (S.Salvo)-
15,55-17,05; 16,20-16,30 (Z.I.)-17,35; 17,10-
17,20 (Z.I.)-18,25; 17,40-18,50; 18,30 (Pe)
19,35 (S.Salvo) 20,00-21,10; 18,40-18,50
(Z.I.) 19,55; 22,10-22,20-23,25.
SERVIZI
0874/438536. Fax
0874/438528. Sul web:
www.altrimedia.org, info@altrimedia.org
● Biblioteca Provinciale
«Pasquale Albino»:
via Garibaldi.
Apertura: lun-mar-gioven
8.30/13 -
15.15/19.15. Mer-sab
8.30/13. Tel. 0874.69354.
● Biblioteca del Conservatorio
di Musica
«Lorenzo Perosi»:
Viale P. di Piemonte 2/A
- Campobasso.
29
TV LOCALI
TLT Molise
09,00 Film
10,30 Redazionali
13,00 Tlt News
15,00 Linea attualità
16,15 Telefilm
17,00 Televendite
17,40 Mago Letterius
18,10 Redazionali
19,30 Tlt News
20,00 Cartoni animati
20,30 Tlt News
21,15 Focus
23,00 Tlt News
23,45 Mago Letterius
00,15 Film
Tvi
07,30 Rassegna stampa
09,00 Cartoni
09,30 Telenovela
10,00 Il consiglio del legale
11,00 Televendite
12,00 Storia d’Italia
14,00 Tg Tvi
15,00 Televendite
16,00 Telenovela
17,00 Televendite
17,30 Tic Tac
18,43 Tg Flash
19,00 Tg Italia 9
19,30 Tg Tvi
20,00 Italia 9
21,00 Molise Sport
22,30 Tg Tvi
Dal Molise per Emilia
● Venafro 6,00; Isernia
6,30; Bojano 7,00; Campobasso
7,30; Termoli 8,30;
Ancona 11,35; Forlì 14,05;
Bologna 15,00; Modena
15,45; Reggio Emilia
16,25; Parma 16,55; Milano
16,45; Nova Milanese
17,45; Rho 18,15; Settimo
Torinese 19,35; Torino
20,05; Orbassano 20,35.
● Orbassano 6,00; Torino
6,30; Settimo Torinese
7,00; Rho 8,15; Nova Milanese
8,45; Milano 9,35;
Parma 9,30; Reggio Emilia
10,0; Modena 10,45; Bologna
11,30; Forlì 12,25; Ancona
15,05; Termoli 18,15;
Campobasso 19,15; Bojano
19,40; Isernia 20,10; Venafro
20,35.
MOSTRE
Nuovo museo provinciale
sannitico. Palazzo Mazzarotta,
via Chiarizia 12,
Campobasso. Orario di
apertura: 9-13, 15-19.
Museo delle Arti e Tradizioni
Popolari e Galleria
d’Arte Contemporanea.
Via Castello, Riccia. Tutti i
giorni (con guida a richiesta)
10/12, 16 /19.
0874717523-716904
Area archeologica di Larino.
Visitabile su richiesta
(tel. 0874822787) tutti i
giorni dalle ore 9 alle 13.
Ingresso libero.
Museo dei Misteri - Via
Trento, 3 - Campobasso.
Apertura ore 16-18. Per festivi
e visite in altri orari
tel. 328.5556549 - 320.
9303679

«Ci aspetta una gara difficile contro L’Aquila
Ce la giochiamo, non partiamo svantaggiati»
«Mi sento importante quando segno. Di Somma? E’ una persona che si fa rispettare»
Covelli, bomber.... decisivo
Domenica ha toccato quota 10, ma in sei gare è stato fatale
Ciccio Covelli domenica scorsa a Porto
Sant’Elpidio ha toccato quota 10
gol ma di queste realizzazioni sei
sono risultate decisive. Alla nona
giornata di andata quando l’attaccante
si sbloccò all’85’ permettendo
ai rossoblù di uscire indenni dalla
trasferta contro la Santegidiese.
All’undicesima il Campobasso violò il
«Fattori» de L’Aquila proprio per la
realizzazione su rigore di Ciccio. E
nel girone di ritorno è stato fatale
alla seconda nel derby al «Civitelle»,
gol dell’ex... Alla settima in casa contro
il Casoli è stato il protagonista in
negativo, in quanto ha fallito un rigore
e positivo perché ha segnato
permettendo ai lupi pareggiare. Ha
permesso il pari a Morro d’Oro,
all’ottava giornata e domenica scorsa
contro l’Elpidiense (ha sbagliato ancora
un rigore).
Covelli hai raggiunto quota 10 reti.
Ti senti il peso dell’attacco sulle tue
spalle? «Non è un peso, mi sento im-
VASTO - Dopo l’ultimo impegno
a Poggibonsi, dove la
Pro Vasto ha chiuso la
sfida-salvezza con un pareggio,
Cammarata e compagni,
reduci dalla bella
vittoria in trasferta a spese
della capolista Lucchese,
sono fuori dalla zona playout,
seppure per un solo
punto, quello che, invece,
manca alla Sangiovannese,
formazione che sarà a Vasto
domenica, per agguantare
i play-off. E’ sempre
questione di punti, insomma,
come quelli che i biancorossi
hanno perso dall’inizio
stagione, facendo regali
a destra e a manca, ma si
portante. Quando la partita finisce 1-
0 e segni tu, è piacevole. Magari
qualche partita poteva finire con
qualche gol in più ma l’importante è
vincere».
Fino a questo momento sei il giocatore
che hai più presenze in rossoblù.
Te la senti di spiegarci i motivi di
questa involuzione? «Credo che una
spiegazione valida non ci sia. C’è stato
un periodo che siamo stati più bravi
a fare risultati. Con il fatto che dovevamo
correre a tutti i costi con il
pareggio ad Atessa, immeritato, siamo
tornati con un morale basso. Potevamo
fare un passo in avanti e invece
siamo rimasti lì. Poi abbiamo
fatto un altro pareggio in casa con il
Luco Canistro e quindi moralmente
ne risenti. E poi abbiamo perso a Bojano.
Dunque le distanze dalla prima
sono diventate importanti».
Comunque questo girone è strano...
«Anche domenica abbiamo preso due
punti a quelle che ci precedono. Se
vai a guardare pochissime partite indietro
e potevi avere qualche in più.
Potevi benissimo essere a meno sei o
a meno sette oppure nei playoff. Ora
non dobbiamo mollare».
Passiamo al mister. Come è Di
Somma? «E’ una persona che si fa rispettare.
Nelle due ore che lavoriamo
vuole la massima concentrazione. Mi
è sembrata una persona tranquillissima».
Sabato affrontate la vicecapolista
L’Aquila, reduce da due pari di
fila. Il Campobasso in casa non vince
dal 31 gennaio....
«Ci aspetta una gara difficile perché
L’Aquila ha una bella squadra.
All’andata ha fatto una buona partita.
Ce la giochiamo, non partiamo
svantaggiati». E magari un rigore lo
sbagli e realizzi la rete decisiva?
«Magari facessi sempre così. Comunque
è un periodo che parto condizionato
da dischetto, anzi il rigore lo
faccio lo battere a qualcun altro...»
Nicola Fierro
All’Aragona arriva la Sangiovannese a caccia dei playoff
Pro Vasto, niente calcoli
Bisogna fare più punti
tratta ormai di acqua passata
perché conta solo quello
che si riuscirà a ottenere
nelle ultime sette partite rimaste.
Per la prima di
quattro gare da disputare
all’Aragona, dunque, c’è la
Sangiovannese che, all’an-
data, ha imposto la propria
supremazia e si presenta in
Abruzzo forte dei 40 punti
in classifica, undici in più
della Pro Vasto e, guarda
caso, quelli che mancano, a
detta dell’allenatore Pino
Di Meo, alla squadra del
De Giorgi si allena a parte e Avvantaggiato
che ha quasi ripreso il proprio ritmo
presidente Mimmo Crisci
per la salvezza diretta. Calcoli
a parte, Di Meo ha
chiesto ai suoi ragazzi, pretendendolo,
di dare continuità
alle ultime prestazioni
positive che, anche grazie
all’amichevole di sabato
scorso con il Cassino, fanno
ben sperare per uscire anzitempo
da una situazione
che ha regalato tanta amarezza.
Contro una delle
pretendenti alla qualificazione
ai play-off promozione,
domenica non sarà certamente
facile per la squadra
del tecnico pugliese che
deve solo puntare alla vittoria.
L’ultimo bottino pieno
in casa manca da due
mesi, con il 2-0 inflitto al
Prato, oggi quarta forza del
campionato ma si era presentato
a Vasto che aveva
davanti solo l’incontrastata
capolista Lucchese. Ora,
dopo aver conquistato quat-
tro punti nell’insidiosa doppia
trasferta toscana, cinque
considerando anche il
pari casalingo con il Fano, i
biancorossi sono convinti di
poter tornare a far sorridere
anche il popolo dell’Aragona.
Considerando che
sono ben otto i diffidati, Di
Meo può fare affidamento
almeno su quasi tutti i giocatori,
fisicamente parlando:
con De Giorgi che si allena
a parte e Avantaggiato
che ha quasi ripreso il proprio
ritmo, resta fuori solo
Fiore che si trascina un
problema muscolare. Dimatera
è tornato in forma.
Michele Del Piano

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
L’Agnone a Canistro dovrà
fare i conti con un’assenza
pesantissima. E’ quella del
terzino sinistro juniores
Pierluigi Litterio (’89) infortunatosi
alla caviglia sinistra
durante i primi minuti
della ripresa contro il
Trivento. Litterio, sempre
presente durante questa
stagione, dopo aver escluso
la frattura, dovrebbe restare
fuori almeno due settimane
e potrebbe rientrare
nel recupero fissato per
mercoledì 7 aprile quando
al «Civitelle» sarà di scena
la Civitanovese.
Nel frattempo in Abruzzo
il tecnico granata Massimo
Agovino pensa a Pasquale
Di Lullo (’90), che
nel derby dopo l’uscita dai
giochi di Litterio, ha vestito
i panni di laterale di fascia
con buoni risultati. Al
momento non esisterebbe
una ulteriore ipotesi. Ma il
mister di San Giusepppe
Vesuviano dovrà fronteggiare
un’altra emergenza.
Ovvero quella relativa alla
squalifica del centrale difensivo
Paolo Scampamorte
(’88), appiedato dal giudice
sportivo per una giornata.
Così se al suo posto ci
sarà quasi certamente Vittorio
Ciarlariello bisognerà
escogitare un’altra soluzione
per sopperire alla regola
dei cinque fuori quota
da inserire obbligatoriamente
sul rettangolo. A riguardo
una buona notizia
è giunta durante la seduta
di allenamento di ieri che
ha visto il ritorno di Francesco
Grieco (’91) dopo una
lunghissima assenza dovuta
all’operazione subita ad
un menisco. Grieco, due
reti all’attivo in questa stagione,
nonostante sia a corto
della preparazione postintervento,
potrebbe risultare
un’ottima alternativa
alle esigenze del club di
viale Castelnuovo nel reparto
avanzato. Nella giornata
di oggi se ne saprà
certamente di più anche
per quanto riguarda la
condizione fisica del portiere
Roberto D’Ippolito (’90)
alle prese con il classico
colpo della strega. Il numero
uno laziale, vista l’indisponibilità
di Pezone (’92)
e Zhogaib (’90), partito ieri,
destinazione Milano per
curarsi la mononucleosi,
resta attualmente l’unico
punto di riferimento tra i
pali. A completare il quadro
degli assenti c’è pure
Aldo Raffa (’89), che sarà
inutilizzabile a Canistro.
Nel cuore della Marsica (si
giocherà sabato, ndr) rientrerà
a centrocampo Mirko
Tammaro, mentre da
quanto potuto evincere
nelle ultime ore sarà ballottaggio
a centrocampo
tra capitan Orlando e Alleruzzo,
con quest’ultimo leggermente
favorito sul primo.
mdo
Ma il tecnico
di San Giuseppe
Vesuviano
deve fare fronte
alla squalifica
di Paolo
Scampamorte
SPORT
31
Nella trasferta abruzzese mister Agovino
pensa a Pasquale Di Lullo, classe ’90
Lo juniores si è infortunato alla caviglia contro il Trivento
L’Agnone a Canistro dovrà
fare a meno di Litterio
Il terzino sinistro, esclusa la frattura,
SI è sempre comportato da
grande professionista nonostante,
si sa, per un
calciatore non giocare con
continuità possa rappresentare
un problema. Per
Antonio Trovato, mediano
del Trivento a parlare è
stato sempre il campo (che
ha confermato il suo valore).
Domenica nel derby con
l’Agnone, dopo tre mesi di
panchina, è andato vicino
al gol, ha costruito diverse
azioni interessanti a conferma
del fatto che è un
elemento molto adatto a
questa categoria. Con lui
abbiamo fatto il punto della
situazione.
In questi tre mesi di
panchina quale è stato
il suo stato d’animo?
«Sinceramente non mi
sono mai sentito un panchinaro,
dovunque sono
stato ho sempre giocato
con continuità. Grazie al
mio modo di vivere lo spogliatoio
ho fatto spesso anche
il capitano. Perciò il
mio primo obiettivo è stato
sempre il gruppo e quindi
ho accettato le decisioni
del mister senza creare
problemi e allenandomi
sempre con la massima
professionalità ho aspettato
che arrivasse il mio momento».
E il suo momento è
arrivato nel derby di
Agnone. Cosa si aspetta
da questo finale di campionato?
«Mi auguro che
il Triventa riesca a fare
sempre bottino pieno. Per
riuscirci dobbiamo pensare
ad una partita alla volta,
senza guardare troppo
avanti».
A un certo punto eravate
a un passo dalla
vetta. C’è rammarico
dovrebbe stare fermo due settimane
Litterio salterà Canistro per una distorsione alla caviglia
Per il mediano del Trivento prova super contro l’Agnone
Trovato: «Non mi sono
mai sentito panchinaro»
per aver perso terreno?
«Abbiamo vissuto un momento
importante, è vero.
E per questo il rammarico
c’è ma è chiaro che in un
campionato come questo si
Le squalifiche
del girone F
Società: squalifica del
campo per 1 gara da effettuarsi
in campo neutro e a
porte chiuse oltre a 1.500
euro di ammenda a Morro
d’Oro;
Calciatori: 3 gare gare:
Doris Salomo Fuakuputu
(Civitanovese); 2 gare: Leonardo
Gentile (Civitanovese);
1 gara: Gil Voria
(A.Trivento), Giuseppe Rachini
e Luigi Grieco (Atessa
Val di Sangro), Antonio
Cordisco e Davide Della
Bianchina (Casoli) Silvio
Stangoni e Gianluca Pesce
(Centobuchi), Alex Buonaventura
(Civitanovese),
Edoardo Cerquozzi e Alessandro
Corradetti (Elpidiense
Cascinare), Vittorio
Prete e Mirco Ruggiero
(L’Aquila), Paolo Scampamorte
(Olympia Agnonese
Marco Fideli e Giordano
Napolano (Renato Curi),
Fabio Fuschi (Santegidiese).
può incappare in un periodo
delicato. E’ successo a
noi e da adesso in avanti
speriamo di poter recuperare
il terreno perso, magari
sfruttando qualche
passo falso delle squadre
che ci sono davanti».
Sabato c’è il Morro
d’Oro che match si
aspetta? «Una partita
difficile contro un avversario
che deve fare punti
per centrare la salvezza.
Dovremo essere concentrati
e cercare di offrire il
massimo in ogni partita.
Alla fine tireremo le somme».
Stefano Saliola
I marchigiani lottano nella zona calda della classifica
Il Bojano è pronto a ripartire
A Centobuchi non sono ammessi
passi falsi, servono i tre punti
NELLE Marche non
sono ammessi ulteriori
passi falsi o errori di
sorta. Il Bojano sta preparando
nel migliore dei
modi la trasferta in casa
del Centobuchi, avversario
temibile soprattutto
per via di una classifica
poco felice che vede la
formazione di Monteprandone
lottare nella
zona rossa della graduatoria.
I biancorossi di Farina,
dal canto loro, sono
reduci dal pari interno
contro la Civitanovese,
un pari sicuramente importante
per la classifica
ma che allo stesso tempo
sa di beffa visto che l’undici
di Farina non ha saputo
sfruttare a dovere
la doppia superiorità numerica
e il gol di vantaggio
firmato da Parentato.
Ieri doppia seduta
per il Bojano e oggi amichevole
in famiglia che
consentirà al tecnico di
sciogliere gli ultimi dubbi
sull’undici da mandare
in campo nelle Mar-
LA CURIOSITA’ - Il giovane
Gallo (classe ’92) lo
ha francobollato per
un’intera gara, quella del
derby al Civitelle, ma un
piccolo sfizio Carletto Siciliano,
nei confronti del
suo diretto avversario è
riuscita a togliersela.
Guardate lo scatto di
Francesco Azzi che in maniera
eloquente dimostra
come il metodista di Agovino,
durante il secondo
tempo riesce a far passare
il pallone tra le gambe di
Gallo.
Piccola soddisfazione
che, almeno in parte, cancella
la prestazione opaca
di Siciliano dovuta alla
ferrea marcatura dello juniores
di Carannante.
che. Per l’occasione il
trainer avrà di nuovo a
disposizione il fantasista
Iaboni la cui assenza domenica
si è sentita (soprattutto
in fase di palleggio).
Tutti gli altri
giocatori saranno abili e
arruolati per una sfida
da non fallire. Nei prossimi
90’ di campionato i
matesini dovranno ritrovare
i tre punti ed essere
più concentrati nella
fase di non possesso.
Con un pizzico di precisione
in più sotto porta,
poi, di sicuro il successo
non sfuggirà ad una formazione
che più volte
nel corso di questa stagione
ha dimostrato di
poter dire la sua contro
qualsiasi avversario. Sabato
pomeriggio dovrà
confermarlo e compiere
così un altro piccolo ma
importante passo verso
la permanenza.

32 SPORT
Risorge la Frentana
che a Roccaravindola
batte la Capriatese
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
I numeri della ventisettesima giornata
Classifica
Il Guglionesi
blocca la Turris
al «Ventimila»
All’86’ annullato un gol per fuorigioco a Vignone. Fuso protesta e viene espulso
Pari e patta a Morcone
Miletto-Cb 1919 termina a reti bianche. Con una vittoria il team
di Scinocca si sarebbe tirato fuori dalla zona calda della classifica
MILETTO 0
CAMPOBASSO 1919 0
Miletto: Ciccone, Di Pilla,
Paolantonio, Esposito,
Sabatino, Aquino, Perretta,
Marroncelli, Fossalovara,
De Renzis (80’ Patriarca),
Giglio (87’ Rossetti).
All. Bonetti.
Campobasso 1919: De
Rosa, Pignataro, R. Morena,
Fuso, Cinquino, Murazzo,
Di Chiro, Nardacchione,
Vignone, Vinciguerra
(89’ Vena), Tedeschi
(69’ Del Zingaro). All.
Lozzi.
Arbitro: Aprea di Civitavecchia.
UN punto a testa che fa
morale e che va certamente
meglio al Campobasso
1919 che al Miletto
visto che con una vittoria
i bifernini sarebbero stati
praticamente salvi.
La partenza è subito
dei padroni di casa, al 5’
di testa Fossa per Giglio
tira e la palla sfiora la
traversa. Quattro minuti
dopo ci prova Marroncelli,
ma la sua punizione finisce
alta.
Al 24’ si fa vedere il Cb
1919, ma l’estremo Ciccone
è bravo ad anticipare
Vinciguerra lanciato a
rete. Ancora gli uomini di
Lozzi, dai 25 metri Cinquini
la sfera va al lato.
Momento favorevole per
gli ospiti, al 40’ Tedeschi
Emanuele
Di Chiro
è andato
vicino al gol
al centro per Di Chiro in
scivolata e va fuori. Al 45’
l’ultima azione del primo
tempo per il Miletto, Sabatino
per Fossalovara
ma il tiro è alto.
Nella ripresa, dopo una
prima fase di studio la
prima occasione capita
sui piedi di Marrincelli
che al 60’ centra la traversa
a portiere battuto.
Al 66’ si fa vedere lo specialista
Di Chiro che su
punizione, Ciccone devia
in angolo.
Ancora punizione questa
volta è Vinciguerra
che va a calciare: para
Ciccone. All’86’ segna Vignone
per sospetto fuorigioco.
Gol annullato, Fuso
protesta e viene espulso.
Grande prestazione degli uomini guidati da Precali
Cassone e Ievoli piegano
la Capriatese, Larino va
CAPRIATESE 0
F. LARINO 2
Reti: 35’ Cassone, 93’ Ievoli.
Capriatese: Roncone,
Marzocchella, De ciantis
(85’ Nacci), Camputaro,
Cicco, Borrino, Barchiesi
(60’ Carraturo), Di Monti,
Crognale, Riccitiello
(70’ Spada), Pollio. All:
Perilli.
Larino: Antenuccci, Napolitano,
Bracone, D’Ettorres,
Abruzzese, Lapiccirella,
Avallone, Ievoli,
La Torre (65’ Cassone,
75’ Florio), Celato (65’
Varanese), De Ianni. All.
Precali.
Arbitro: D’Alò di Termoli.
Note: espulso Roncone
all’85’.
DUE contropiedi di
rara bellezza regalano
alla Frentana Larino tre
punti pesanti che arrivano
dopo sette risultati
negativi. Tre punti probabilmente
inaspettati
Il tecnico bianconero Precali
alla vigilia (visto il valore
dell’avversaria) ma
che sono stati meritati.
Per quanto fatto vedere,
soprattutto nel secondo
tempo, i campani di Perlli
avrebbero probabilmente
meritato di più
ma i bianconeri hanno
sfruttato a dovere le due
ghiotte occasioni avute e
messo così in archivio un
match giocato a viso
aperto da entrambe le
formazioni. La Capriatese
ha chiuso con un
uomo in meno per l’espulsione
di Roncone nel
finale (a completare un
pomeriggio da dimenticare
in fretta). Adesso
c’è la sosta con la Capriatese
che potrà ricaricare
le batterie in vista
dell’incandescente rush
finale di stagione tra
campionato e fase nazionale
di Coppa Italia. Il
Larino, invece, sarà
chiamato a dare continuità
a questa bella vittoria.

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
SPORT
33
Al Ventimila non sono mancate le emozioni
I locali hanno sciupato troppo nei primi 45’
Annunziata nel primo tempo porta avanti i locali, poi arriva la doccia fredda
Colella acciuffa la Turris al 90’
Il Guglionesi riesce a bloccare sull’1-1 la formazione allenata
da Pino Lo Polito. Per gli azzurri due punti buttati al vento
TURRIS 1
GUGLIONESI 1
Reti: 15’ Annunziata, 90’
Colella.
Turris: Ciarniello, Ferrantino,
Colucci, Iannacone,
Irmici, Benedetto,
Longo, Di Claudio (70’ De
Vita), Panìco, Di Tullio,
Annunziata. All. Lo Polito.
Guglionesi: Di Santo, De
Curtis, Mascia, Denisi,
Cocchianella, Petrachi
(20’ Matassa), Riella, Ricciardi,
Colella, Notaro
(75’ Dervisci). All. Cardamone.
Arbitro: Massimi di Termoli.
L’impresa che non ti
aspetti arriva puntuale al
termine di 90’ equilibrati
e combattuti a differenza
di quanto la classifica potesse
dire alla vigilia. Il
Guglionesi riesce a imporre
il pari alla più quotata
Turris e si avvicina al penultimo
posto (ora distante
quattro lunghezze e oc-
Sempre a punti nel girone di ritorno
Il Real Isernia
impatta a Sesto
e resta imbattuta
SESTO CAMPANO 0
REAL ISERNIA 0
Sesto: Fabbi, Pacifico,
Lombardi, Mancini, Cecchino;
La Manna; Macari
(80’ Grieco), Di Niro, Verrecchia
(73’ Iameo), Fantini
(80’ Izzo), Conte. All.
Delle Donne.
Real Isernia: Manfredonia,
Ricci (72’ Verruti),
Esposito, Chisena, Vallefuoco,
Vitiello, Sivilla, Cifani,
Nardolillo (80’ Rotunno),
Onorato, Mingione
(90’ Chiska). All. Di
Prisco.
Arbitro: Iuliano di Termoli.
Note: espulso all’80’ Onorato
per doppia ammonizione.
SESTO e Isernia decidono
di non farsi male e
così ne viene fuori un pareggio
a reti bianche che
accontenta solo la squadra
di Di Prisco ed estromette
in maniera matematica
il Sesto dai playoff.
La sfida è stata giocata
comunque ad armi
pari con le due formazioni
che hanno provato a vincere
il match. Grieco e
Conte nelle battute finali
hanno messo i brividi a
Manfredonia senza però
centrare il bersaglio grosso.
In precedenza però, i
pentri si sono fatti pericolosi
con una girata di Cifani
su cross dalla sinistra
di Mingione e con un
paio di contropiedi di Sivilla
a tu per tu con Fabbi
(fermato in fuorigioco dal
direttore di gara).
Con lo 0-0 di ieri pomerriggio
è arrivato il 12esimo
risultato utile consecutivo
della squadra
isernina che nel girone di
ritono è imbattuta. Una
marcia importante che ha
condotto i biancocelesti
nei quartieri nobili della
graduatoria con il quarto
posto che può essere ancora
migliorato. L’obiettivo,
a questo punto, è quello
di presentarsi al top
della condizione agli spareggi
promozione.
Gli ospiti
restano in dieci
per l’espulsione
all’80’ Onorato
per doppio giallo
cupato dal Montenero). In
casa Turris, invece, è
grande il rammarico per
non aver fatto bottino pieno
nel più classico dei
testa-coda di questo campionato
di Eccellenza che
se in testa ha già emesso
il suo verdetto, ha molto
da dire sia in zona playoff
che nelle zone basse della
graduatoria. A passare
per primi in vantaggio
sono i padroni di casa con
un contropiede conncluso
in maniera impeccabile
da Annunziata. La Turris
dopo l’1-0 crea tante altre
occasioni (Panìco va vicino
alla marcatura in almeno
tre circostanze) e
MONTENERO 2
VIRTUS MATESINA 1
Reti: 20’ Mascilongo, 70’
Izzillo, 93’ Ramondino.
Montenero: Vasiu, Travaglini,
Mascilongo, Barbieri
(Sarracino), Mennella,
Landi, Pepe (63’ Ramondino),
Morgigno, Alfuso (70’
Pesolo), Zurlo, Silverio. All.
Di Lena.
Matesina: Ciontoli, Petrillo,
Vecchio, Savoia (72’ Napolitano),
Rea, Ferrara,
Marotta (70’ Ricciardi), De
Simone, Izzillo, Troise,
Nocera. All. De Gregorio.
Note: espulso al 75’ Ricciardi.
E’ terminata 2-1 l’atesissima
sfida salvezza tra il
Montenero e la Virus Matesina,
partita decisa in
pieno recupero da Ramondino.
Gara che si mette subito
bene per la squadra di
Di Lena, che va in vantaggio
dopo soli 20’ con un imperioso
stacco su calcio
d’angolo di Mascilongo e
sembra poter gestire tranquillamente
la partita sino
al gol della Virtus, al 70’,
con un tiro non irresistibile
non concretizza. Il Guglionesi
è contratto e non
riesce a creare azioni pericolose.
Nella ripresa, invece,
i neroverdi crescono
e si fanno vedere dalle
parti di Ciarniello fino a
quando, all’ultimo respiro,
una zampata di Colella
vale il gol dell’1-1. Un
pari che sa quasi di vittoria
per la formazione di
Cardamone che si è presentata
al Ventimila senza
diversi titolari e imbottiti
di giovani. L’accesso
ai playout resta traguardo
molto difficile ma non
impossibile da centrare.
Al campo spetta l’ultimo
v e r d e t t o .
Con il Petacciato finisce 2-2
Vastogirardi,
un punto
e tanti rimpianti
VASTOGIRARDI 2
PETACCIATO 2
Reti: 20’ Tamborrino, 30’
Verde, 46’ Santomassimo,
60’ Cipriano.
Vastogirardi: Pallotta,
Nuosci, Pellegrino, Santomassimo,
Laurelli, Antinone,
Antenucci (75’ Del
Riccio), Cipriano, Raucci,
Piccoli, Amicone. All.
Petacciato: Grassi,
Puka, Bruno (80’ Reginella),
Luongo, Bellisario,
Tamborrino, Micozzi,
Recchia, Lallopizzi, Parente,
Verde. All. Parente.
Arbitro: Di Giovanni di
Isernia.
UNA grande rimonta
che non viene completata
per l’imprecisione degli
attaccanti altomolisani. Il
Vastogirardi va sotto 2-0
e riesce a rimontare nella
seconda frazione di gioco.
Una punizione di Santomasssimo
e una rete da
vero opportunista di Cipriano
fanno tornare il
sorriso a mister Palazzo.
Sorriso che si trasforma
in rabbia quando proprio
al novantesimo Piccoli,
solo davanti al portiere
(Grassi a terra) spedisce
la palla fuori ad un metro
dalla porta.
Al Petacciato, invece,
questo pareggio serve per
mettere in cassaforte un
punto pesantissimi in
chiave playoff (i gialloneri
di Parente sono ora irragiungibili
al quinto posto
con il Sesto a debita distanza).
«Peccato perché potevamo
vincere - spiega il tecnico
degli altomolisani
Marco Palazzo - abbiamo
avuto con Cipriano due
nitide occasioni da gol.
Una alla fine del primo
tempo e una al 90’. In entrambe
le circostanze il
nostro giocatore non è riuscito
a segnare nonostante
l’ottima posizione.
Contro la Matesina Ramondino firma l’impresa al 93’
Montenero, un successo
che fa classifica e morale
di Izzillo, su rinvio dalla
difesa, che trova impreparato
il portiere Vasiu. Cinque
minuti dopo Ricciardi
viene espulso, lasciando
così la Virtus in dieci.
Quando le due formazioni
sembrano ormai accontentarsi
del pari ecco il gol al
93’ di Ramondino, subentrato
al 75’ a Pepe, che risolve
in mischia regalando
tre punti d’oro alla propria
squadra. La lotta per la
salvezza resta serratissima
anche se con questi tre
punti la formazione di Paolo
Di Lena si porta ad una
sola lunghezza dal Termoli
e può pensare ad un piazzamento
migliore in ottica
playout.
Gianfranco Parciasepe
Il tecnico
del Montenero
Paolo
Di Lena

34 SPORT
Finisce 3 a 2 in favore del Venafro di Urbano
Ad Ururi c’è il festival
del fair play. Da applausi
A.URURI 2
VENAFRO 3
Aurora Ururi: Profilo,
Frate, D’Ambrosio, Ciarleo,
Ferrara, Palmieri,
Minotti, Pompilio, Consolazio,
Falcone, Occhionero.
All. Ponsanesi.
Venafro: Izzo ( 55’ Pietracupa),
Covilo, Locati,
Velardi, Borrelli, Esposito,
Agbonifo, Ricamato,
Patriciello, Keita ( 46’
Marziale), Vallone ( 70’
Del Prete). All Urbano
Reti: 40’Keita, 55’ Agbonifo,
60’ Consolazio, 80’
Patriciello, 85’ Falcone.
Sembrava quasi una festa.
Una grande giornata
di sport ieri a Ururi con la
compagine di casa che ha
accolto i bianconeri con
un torta con su scritto "
Bentornati in serie D".
Davvero un esempio di
sportività.
La gara finisce con la
vittoria del Venafro per
tre reti a due con la squadra
di casa che avrebbe
anche meritato qualcosa
in più. I giocatori bianconeri
erano con la testa altrove.
Più che normale
dopo aver già ottenuto la
vittoria del campionato.
Una vittoria condita da
due esordi in campionato.
Il sondaggio lanciato
da Nuovo Molise
Dopo la vittoria del torneo continua il nostro sondaggio:
Chi vorreste come Presidente dell’Us Venafro?
Patriciello deve restare o no? Votate inviando una mail
all’indirizzo di posta elettronica ernestoscorpio@alice. it.
PROMOZIONE
--- GARE DEL 20 - 21/ 3/ 2010
---
A CARICO DI SOCIET
AMMENDE
Euro 150 Roccaravindola,
Euro 150 Roccasicura, Euro
100 Casale Riccia, Euro 60
Fornelli.
CARICO DI MASSAGGIATO-
RI
Squalifica Fino al 7/ 4/2010
Ciarlone Alfredo (Roccasicura)
Allontanato
A CARICO DI ALLENATORI
Squalifica Per Due Gare Effettive
Berardo Donato (Roccaravindola),
Sasso Vincenzo (Roccasicura)
A CARICO DI CALCIATORI
ESPULSI DAL CAMPO
Squalifica per quattro gare effettive
Di Tanna Vincenzo (Roccasicura)
Squalifica per due gare effettive
Cugino Gianni (Casale Riccia),
Vannella Massimo (Roseto)
Squalifica per una gara effettiva
Genovese Daniele (Casale Riccia),
Castaldi Pietro (Fornelli),
Colarusso Diodoro (Roseto),
Falcone Antonello (Roseto),
NON ESPULSI DAL CAMPO
Squalifica per una gara effettiva
Pontelandolfo Mauro (Casale
Riccia), Santopuoli Nicola (Casale
Riccia), Falcone Fabrizio
(Roseto), Colavita Salvatore
(Santeliana), Cordone Mario
(Santeliana), Dei Medici Simo-
Patriciello ha segnato
ne (Campobasso Calcio), Leonardo
Antonio (Domenico De
Sisto), Squillacioti Enzo (Domenico
De Sisto), Silvestri Fabio
(Lupi Molinaro Cb), D’
Emilio Mario (Monti Dauni),
Tomasino Michele (Rinascita
Bussese), Di Tanna Vincenzo
(Roccasicura),
PRIMA CATEGORIA
20 - 21/ 3/ 2010 ---
AMMENDE
Euro 30 Volturino
A CARICO DI DIRIGENTI
Inibizione fino al 7/ 4/2010
Lepore Palmiro (Pagliarone)
Inibizione Fino Al 31/ 3/2010
Carriero Pasquale (Campomarino
M.C.), Di Pasqua Consalvo
(Volturino)
A CARICO DI CALCIATORI
ESPULSI DAL CAMPO
Squalifica per tre gare effettive
Lombari Michele (Alife)
Squalifica per due gare effettive
Sticca Gabriele (Castelmauro),
Trolio Matteo (Castelmauro),
Quici Alberto (Real Gildone),
Vassallo Sergio (Virtus Pozzilli
1967),
Squalifica Per Una Gara Effettiva
D Ambrosio Giandomenico (Alife),
Gaspari Francesco (Campomarino
M.C.), Conti Dino
(Carpinone Calcio), Venditti
Alessandro (Carpinone Calcio),
De Luca Mercurio (Castelnuovo),
Vasellino Marco (Ferrazzano
Calcio), Testa Pasquale
(Fiamma Folgore), Cornacchione
Franco (Fossaltese), De Benedictis
Gabriele (Miranda
Fraterna), Caserio Fabio
Il primo quello di Pietracupa
e il secondo quello di
Del Prete, due giovani di
estremo valore del vivaio
bianconero. La gara per
la prima mezz’ora non è
entusiasmante. Si gioca
al piccolo trotto e ad andare
in vantaggio sono i
campioni del Molise con il
solito Keita. Il primo tempo
si chiude con il segno
due. Nella ripresa, Agbonifo
segna ancora il suo
nome sul taccuino dei
marcatori e fa raddoppia
le marcature. L’Aurora
Ururi cerca di spingere
ma in fase avanzata risulta
poco concreta. Troppi
gli errori sotto porta e
troppi anche gli errori dei
bianconeri. Dopo svariati
tentativi al 60’ Consolazio
trova gloria e accorcia le
distanze. Ma a far tornare
le lunghezze a due ci
pensa ancora una volta
bomber Patriciello che
all’80 realizza il tris per i
bianconeri. L’Arora Ururi
vede oramai spenti i sogni
di una rimonta ma a cinque
dal termine riaccende
la fiammella Falcone che
porta il risultato sul tre a
due. Finisce così, tra abbracci,
complimenti e
strette di mano una vera
giornata di sport. Ci piace
rimarcare il gesto nobile
fatto dalla compagine di
casa. Un gesto che ad oggi
è raro vedere. Davvero
complimenti alla società e
alla correttezza dei giocatori.
Ernesto Scorpio
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
I giallorossi in vantaggio su un’autorete di Marcovicchio
Va al Termoli lo scontro
diretto con il Real Liscione
TERMOLI 1
REAL LISCIONE 0
MARCATORE: 29’Marcovicchio
(autorete)
TERMOLI: Donatelli, Perino,
Tiscia A, Florio,Triburzi,D’onofrio,Adeshikan,
Rizzo (53’fedele),
Antenucci ( 85’ferrante)
Nuzzaci,Guidotti (70’ Campitelli)
Alfieri .
REAL LISCIONE: Aceto,
Vigilante (82’ Marrone) Pasciullo,
Cianci (46’Paduano),
Marcovicchio, Farina,
Abiuso (52’ Langiano),
Zara, Chodor,Piaccia. All.
Marrone
Arbitro: Rapacciuolo (bn)
Il Termoli ha vinto lo scontro
diretto con il Real Liscione
e questo è l’unico
dato positivo della prova
dei giallorossi ,oddio in questi
tempi di magra può anche
essere considerato molto
e non è proprio il caso di
andare a vedere in bocca al
Le decisioni del Giudice Sportivo
(S.Angelo Limosano), Esposito
Bruno (San Martino), Tomasone
Luigi (Sancta Juxta Palata),
Depaola Aureliano (Sant
Agapito), Casiello Omar (Volturino)
ON ESPULSI DAL CAMPO
Squalifica per una gara effettiva
Dragani Marco (Olimpia
Montenero), Marsilio Luca
(Sancta Juxta Palata), Giordano
Gianluca (Ferrazzano Calcio),
Cocchianella Teodoro (Olimpia
Kalena), Furno Francesco
(Alife), Pica Vittorio (Atletico
Sessano), Ciocio Adriano
(Castelnuovo), Pietropaolo Giacomo
(Cliternina), Zeolla Antonello
(Ferrazzano Calcio), Biello
Giuseppe (Hermes Toro),
Cordone Francesco (Macchia
Valfortore), Tortora Antonello
(Miranda Fraterna), Carmosino
Andriano (Pagliarone), Savino
Antonello (Real Gildone),
Zenga Antonio (Real Prata),
Sallustio Antonio (Real Roccavivara),
Carnevale Mario
(Rock Baranello), Carlini Emilio
(S. Pietro Avellana), Gasbarro
Pasqualino (San Martino)
SECONDA CATEGORIA
AMMENDE
Euro 100 Munxhufuni, Euro
75 Mastrati, Euro 40 Cerrese,
Euro 40 Sanmarianese, Euro
30 Sporting Rionero
MASSAGGIATORI
Squalifica Fino al 31/ 3/2010
Bucci Nadia (Atletico Sant
Agapito). Squalifica Fino al 31/
3/2010 Paolucci Bartolomeo
(Pro Frosolone)
A CARICO DI ALLENATORI
famoso caval Donato. Questi
tre punti comunque preziosi
,magari qualche settimana
fa avrebbero avuto
tutt’altro sapore ,oggi ti
possono solo rafforzare la
certezza che la salvezza te
la potrai almeno giocare ai
play- out. Una partita quella
di questo pomeriggio
davvero da non consigliare
agli esteti del calcio altrimenti
si correva il rischio
di una querela per visione
oscena,siamo certi e questo
vale per tutte e due le
squadre, che se il Termoli e
Real Liscione avessero giocato
per altre 24 ore ininterrottamente
non avrebbero
segnato né ora né mai
.Questo non vuol dire che le
due compagini non se la
sono giocata anzi e che li
davanti tutte e due avevano
le loro bocche da fuoco
che invece di sparare pallettoni
,sparavano chiodi di
Squalifica Fino Al 7/ 4/2010
Meale Antonio (Pro Frosolone)
2
A CARICO DI COLLABORA-
TORI ARBITRALI
Squalifica Fino Al 21/ 4/2010
Cieri Marco (Munxhufuni)
Squalifica Fino Al 31/ 3/2010
Bucci Antonio (Atletico Sant
Agapito)
A CARICO DI CALCIATORI
ESPULSI DAL CAMPO
Squalifica per tre gare effettive
SPINA MICHELE (Casalciprano),
MARIANI ALFONSO
(Fiamma Larino), CIAMARRA
SIMONE (Torella Del Sannio)
Squalifica per due gare effettive
Chiuso Antonio (Atletico Sant
Agapito), Di Pilla Marco (Atletico
Sant Agapito), Ricci Domenico
(Cerro Al Volturno), Dellicarpini
Luca (Diavoli Rossi),
Iacovino Andrea (Montecilfone),
Fratamico Mauro (Montemitro),
D’Uva Dario (Sanmarianese),
Di Nardo Gianni (Sepino),
Izzi Clemente (Torella
Del Sannio)
Squalifica per una gara effettiva
Valenti Giuseppe (Angioina
Colletorto), Di Lonardo Antonio
(Atletico Sant Agapito), Ucciferri
Jacopo (Atletico Sant
Agapito), Cerulli Lorenzo (Carovilli
Calcio A 5), Campellone
Emiddio (Cerrese), Colicchio
Nico (Cerro Al Volturno), Cocozza
Pasquale (Conca Casale),
Bove Giovanni (Diavoli
Rossi), Cordisco Emilio (Fiamma
Larino), Masciotta Diego
(Fiamma Larino), Balan Ma-
garofano. Aceto e Donatelli
ogni tanto per dare segno
tangibile della loro presenza
si facevano notare per
degli urlacci disumani verso
i propri difensori. Il succo
della gara sta tutto nel
minuto 29’ punizione dalla
tre quarti di Rizzo pallla in
area ,quelli del Real protestavano
per una spinta a
Marcovecchio il quale proprio
per la spinta toccava il
pallone che beffardamente
s’infilava in rete. Questa è
Termoli- Real Liscione,se ci
vogliamo mettere nel finale
due occasioni sciupate incredibilmente
da Antenucci
che hanno fatto andare in
bestia i tifosi è solo per riuscire
a dire qualcosa in più
di questa gara che ripetiamo
per il Termoli ha di buono
solo il risultato che rafforzano
solo il fatto che
play out sarà .
Micky Guidetti
rius Valentin (Forulum), Colombo
Nicola (Gioventu
S.Giuliano Di P.), Campolieti
Salvatore (Jelsi 1984), Rinaldi
Alfonso (Mirabello Calcio), Salvo
Aldo (Montecilfone), Ambrosio
Antoniogabriele (Morrone),
Lamenta Sandro (S.Giovanni
In Galdo), Di Benedetto Emanuele
(Sepino), Mancinella Antonio
(Terventum), Pavone
Giuseppe (Terventum)
NON ESPULSI DAL CAMPO
Squalifica per una gara effettiva
Ferritto Antonio (Comprensorio
C. Vairanese), Iuliano Sascha
(Fiamma Larino), De
Marco Giovanni (Morgia Pietracatella),
De Sisto Valerio
(Real Mignano), Studak Maurizio
(Sepino), Frezza Pasquale
( Acli Calcio Campobasso), Ricciardella
Michele ( Acli Calcio
Campobasso), Picciano Marco
(Alba.Car Campochiaro), Aceto
Luciano (Bagnolese)
Rossi Cristiano (Carovilli Calcio
A 5), Campellone Emiddio
(Cerrese), Savaiano Peppino
(Cerro Al Volturno), Di Tora
Fausto (Comprensorio C. Vairanese),
Caruso Davide (Conca
Casale), Esposito Claudio (Diavoli
Rossi), Di Leo Mario (Mare
Termoli), Valvona Mario (Mastrati),
Cianfagna Giuseppe
(Munxhufuni), Cappuccio Pasquale
(Quartiere Cb Nord),
Mecaroni Giancarlo (Real Mignano),
Di Rubio Giovanni
(Sanmarianese), Romagnolo
Mariano (Sporting Fortore),
D’Amico Mario (Terventum),
Pavone Giuseppe (Terventum)

NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 25 Marzo 2010
SPORT
35
«Mi auguro che domenica al palazzetto arrivi
tanta gente, abbiamo bisogno del loro apporto»
Serie C Dilettanti - I campobassani sono in testa alla classifica e puntano alla B d’Eccellenza
Italcom, due finali per sognare
Francavilla in casa e Ceglie in trasferta dopo la sosta pasquale
sono i due banchi di prova importanti. Labate: «Pronti per vincere»
DOPO LA sosta forzata
della settimana scorsa,
l’Italcom si gioca una
gran parte della propria
stagione nelle prossime
due partite.
I ragazzi di coach Salvemini,
infatti, ospiteranno
questa domenica il
Francavilla per poi riprendere,
dopo la sosta
pasquale, con la trasferta
di Ceglie. Antonio Labate,
uno degli uomini più
esperti dei campobassani,
ci parla di come sono andate
le cose nella settimana
in cui la sua formazione
non ha potuto giocare
a causa del ritiro del Lecce
dal campionato: «La
scorsa settimana abbiamo
lavorato come sempre - interviene
il giocatore - Abbiamo
cercato di migliorare
la nostra condizione
atletica, mantenendo alta
la concentrazione come se
fosse una vera e propria
settimana di campionato.
Abbiamo lavorato tanto
come nella norma. C’è
mancata solo la partita
domenicale».
Ora avrete Francavilla
in casa e Ceglie
fuori. Si può dire che
per voi sono come una
semifinale ed una finale
di Champions League?
«Penso proprio di si.
Vincere queste due partite
significherebbe fare un
grande passo verso la B2.
Si può dire che queste
sono le partite dell’anno».
La partita che perdeste
a Francavilla fu
particolare. Che ricordi
ha di quel match
che possiamo definire
stregato?
«Fu una partita strana.
Partimmo alla grandissima.
Poi loro la misero sotto
il punto di vista fisico e
rientrarono nel match.
Andammo sotto e poi ritornammo
in avanti. Alla
Un weekend
positivo
I giovani atleti si sono fatti onore nella manifestazione interregionale
Kdk Termoli sugli scudi
A Chieti i ragazzi del maestro Bracone si fanno rispettare
GRANDE affermazione
della società di Judo
K.D.K.Termoli del maestro
Bracone, nella manifestazione
«Giovani Promesse
dello Judo» che si è
svolto nell’ultimo fine settimana
a Chieti.
Un torneo interregiona-
le con giovani Judoki provenienti
dal Lazio, dalla
Puglia, dal Molise e
dall’Abruzzo. Ebbene i
piccoli campioni dell’ottimo
maestro Bracone hanno
sbaragliato il campo
anzi nel nostro caso il tatami,
ottenendo tutti la
vittoria nelle loro varie
categorie: Leonardo Iantomasi
anno 2000 50 chili
1˚ classificato, Nicola
Manes anno 2000 45 chili
1˚ classificato, Davide
Pinti anno 2000 32 chili
1˚ classificato per lui un
riconoscimento in più da
Gli atleti del Kdk Termoli guidati dal maestro Bracone hanno fatto ottime cose a Chieti
Antonio Labate, uomo d’esperienza dell’Italcom Campobasso
parte del suo maestro la
conmsegna ufficiale della
cintura nuova che da blù
che era oggi è diventata
marrone complimenti al
piccolo ma combattivo
Davide. Nello specialissimo
poker vincente della
K.D.K.Termoli c’è gloria
anche per una femminuccia
l’intraprendente Sara
Mezapelle anno 2001 kg
26 1^ classificata. Se ad
esempio lo sport più seguito
il calcio in città sta
facendo flop ,per fortuna
c’è un ’altra Termoli comunque
sportiva che fa
incetta di riconoscimenti
e premi meritatissimi
grazie soprattutto a società
come quella del maestro
Bracone ma potremmo
citarne tante altre
non ultima la pallavolo
maschile di Palli Sassano
Mottola e compagni promossi
in B. Per questo
siamo ben felici di dare
spazio sulle nostre pagine
a notizie che mettono in
luce successi di sportivi
che spesso vengon sacrificati
sull’altare del «Dio
Calcio» immeritatamente,
insomma ebbene che
una volta per tutte si cominci
a viviere anche di
altro non solo calcio.
Micky Guidetti
fine sbagliai due liberi
importanti e non facemmo
canestro all’ultima azione.
Crollammo al supplementare,
anche perchè
eravamo gravati dai falli
con alcuni uomini come
Benassi e Saccardo che
stavano fuori per questo
motivo. Fu un peccato».
Cosa è cambiato rispetto
alla gara di andata?
«Da un punto di vista
numerico abbiamo un giocatore
in più come Lorusso.
Per il resto siamo sempre
gli stessi. Siamo rimasti
umili. Non ci siamo
montati mai la testa in
caso dd vittorie ed abbiamo
cercato di capire i motivi
delle noostre sconfitte».
Come valuta sino a
questo momento la sua
esperienza professionale
a Campobasso?
«La reputo molto positiva.
C’è un’ottima società,
cosa non semplice di questi
tempi. Il gruppo è stupendo
e questo è un grandissimo
punto di partenza
soprattutto nelle categorie
minori».
Per concludere, si
sente di lanciare un
appello al pubblico
perchè accorra numeroso
domenica contro
il Francavilla?
«Speriamo che la gente
venga numerosa e ci dia
una grande mano. Le persone
possono darci una
spinta in più, anche se
devo dire che i ragazzi
che ci seguono sono sempre
molto partecipi e ci
aiutano tanto. Vedere il
palazzetto gremito sarebbe
il coronamento di una
grande stagione che abbiamo
sempre condotto in
testa alla classifica». Sognare
non costa nulla anche
se la serie B d’ecccellenza
è a portata di mano
F.B.
Ai campionati italiani assoluti
La Zerman chiude
24esima in discesa
SUBITO dietro le big.
Francesca Zerman chiude
al 24˚ posto assoluto nella
prima giornata di gare
del campionato italiano
assoluto in corso di svolgimento
a San Pellegrino.
Impegnata nella gara di
discesa libera, la portacolori
dello Ski Team Pizem
seguita da Antonello Merola,
non ha sfigurato.
Senza un errore negli
ultimi metri del tracciato,
la Zerman avrebbe potuto
ambire anche a qualcosa
di più.
Oggi si torna in pista
per il gigante, specialità
nella quale l’atleta del Pizem
proverà a fare come
sempre bella figura. «Ritengo
che sia un buon
piazzamento - ha spiegato
al termine della gara il
preparato tecnico Antonello
Merola - Francesca
(Zerman ndr) era reduce
da un periodo di forma
non otttimale con la febbre
che le ha impedito di
dare il massimo. Stiamo
piano piano lavorando
per tornare al top e sono
convinto che presto ci riusciremo.
Vogliamo chiudere
nel migliore dei
modi una stagione che ci
ha regalato tante soddisfazioni».
ste.sa.