RELAZIONE SUL PROGETTO ERASMUS - ArchiMeDes
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<strong>RELAZIONE</strong> <strong>SUL</strong> <strong>PROGETTO</strong> <strong>ERASMUS</strong><br />
CARLO BIGNARDI , Ing. Gestionale<br />
e-mail: interbigna@libero.it<br />
9 mesi a Strasburgo, università Louis Pasteur<br />
anno accademico 2003-04<br />
Introduzione Inizio a scrivere queste righe a metà del mese di Febbraio, quando la fine del mio<br />
periodo Erasmus è ancora lontana (rientro a Giugno) eppure terribilmente vicina.<br />
Perché inizio a scrivere ora? Perché ho la certezza che una volta rientrato in Italia dimenticherò tutte<br />
le piccole difficoltà avute e vi mostrerei solo fantastici ricordi. Scrivendo qualche nota ora spero<br />
invece di poter dare un’immagine un po’ più realistica della vita che farete per alcuni mesi. Tuttavia<br />
se qualcuno di voi cerca tra queste righe anche solo una piccola ragione per non partire, non le<br />
legga. Il mio primo consiglio è: PARTITE. Non importa per dove, non importa per quanto. Ma se<br />
ne avete la possibilità, lasciate Brescia per un po’. Ne tornerete diversi con un ricordo indelebile di<br />
un’esperienza unica.<br />
Per tutto quello che riguarda la burocrazia, la vita pratica, la descrizione della città, credo che la<br />
relazione di Sara Ioannes sia quanto di più esaustivo si possa chiedere. Cerco di integrarla con<br />
qualche nota sulla mia esperienza.<br />
Alloggio In città ci sono diverse residenze universitarie. Io abitavo al Residence Universitaire Paul<br />
Appell, in zona Esplanade, a 5 minuti di bicicletta dalla facoltà e 10-15 minuti dal centro. Il<br />
Residence Universitaire comprende 6 edifici (“bâtiment” A-B-C-D-E-F) e un ristorante<br />
universitario (RU). Sparsi nel complesso residenziale troverete lavatrici, palestra, sala TV, campo<br />
da tennis, da basket, sala per la musica, per internet.<br />
Io alloggiavo al bâtiment D, rinnovato da poco e quindi abbastanza accogliente. Pagavo 143<br />
€/mese per una camera piccolina ma molto razionale; avevo il bagno in camera, il mini- frigo,<br />
ampia scrivania, letto, armadio a muro e vari cassetti e ripiani. Se avete un pc portatile con voi c’è<br />
la possibilità di fare domanda per avere la connessione internet in camera. Dovete compilare un<br />
apposito modulo (vi chiederanno ovviamente una foto-tessera, non chiedetemene la ragione),<br />
attendere circa una settimana, installare il programma che vi sarà fornito ed incrociare le dita. Costa<br />
7.50 € al mese e metà delle volte non funziona! Quando molta gente è connessa infatti la rete va<br />
piuttosto a rilento.<br />
Appena entrati in camera probabilmente penserete: e io dove metto tutte le mie cose? In realtà c’è<br />
posto per tutto. In dotazione ho trovato un sottolenzuolo, un cuscino francese (ovviamente diverso<br />
da quello italiano, altrimenti non l’avrei specificato), un piumone e copri-piumone color celeste<br />
spento e una coperta che è restata chiusa in un armadio. Dovreste portarvi le lenzuola e gli<br />
asciugamani, poi a scelta un copri-piumone più colorato ed un cuscino se volete personalizzare la<br />
stanza.<br />
Nutrirsi Sparsi per la città ci sono vari RU (Ristoranti Universitari) dove potete mangiare. Per<br />
accedervi è necessario fare la tessera magnetica ricaricabile del CROUS. In genere con meno di 3<br />
euro potete avere un pasto decente e abbondante. Unico posto non convenzionato, il RU<br />
dell’Università (ovvio, no?), ove il conto è funzione di quello che prendete. Qui potete pagare anche<br />
in contanti, senza bisogno della carta del CROUS. Nell’università ci sono inoltre due bar ove potete<br />
prendere brioches, caffè, bibite e baguette.<br />
Nonostante nel complesso residenziale ci fosse un RU in genere preparavamo da noi la cena. Ogni<br />
condominio infatti ha una cucina sul piano e all’inizio della mia avventura ogni cucina era dotata di<br />
4 placche per scaldare il cibo e un forno a microonde. Poi da gennaio i forni sono spariti.
La cucina del 7mo piano era per noi un punto di ritrovo serale. Mangiare in cucina permette di<br />
conoscere “i tuoi vicini di casa” e di fare amicizie al di fuori dell’ambiente scolastico.<br />
Unico svantaggio, in dotazione non troverete nulla. Piatti, posate, bicchieri, PENTOLE, tovaglioli,<br />
spugne vanno portati da casa (o comprati sul posto).<br />
Vicino alla residenza universitaria (a l’Esplanade) ci sono 3 supermercati: l’economico Mutant,<br />
l’Atac (simile al nostro Auchan) e le Gallerie Groumont, per “gente di un certo livello”. L’orario dei<br />
supermercati è dalle 9 alle 19.30 durante la settimana e fino alle 18.30 il sabato. Chiusi la domenica.<br />
Per una spesa economica si può inoltre andare alla Lidl a Kehl, in Germania. Non c’è molta scelta<br />
ma per comprare pasta, sughi, tonno, mozzarelle è ottimo. E già che ci siete, se siete fanatici di foto<br />
(o detersivi e saponi) andate alla DM. Sviluppare una foto (normale, non digitale) costa 9 cents.<br />
Per chi sogna pane fresco la domenica mattina, si rassegni ad una piccola passeggiata in direzione<br />
centro città. Tutte le fornerie vicine all’Esplanade infatti sono chiuse. In place Zurich c’è “il grand<br />
pere” mentre in place Austerlitz troverete Nicolas. Da provare i croissant amande ed i petits pains<br />
au chocolat.<br />
Per chi vuole assaporare la cucina locale, Strasburgo pullula di ristoranti e winstubs. Il problema è<br />
che i prezzi non sono sempre studenteschi. Dato che però è obbligatorio provare una tarte flambée<br />
vi consiglio di approfittare delle happy hour che alcuni locali offrono (ad esempio i Trois Brasseurs,<br />
tutti i giorni dalle 17 alle 19). In alternativa potreste andare da Flam’s che ha una scelta più vasta.<br />
Si trova non lontano dalla cattedrale, in zona “Java”, locale di ritrovo degli Erasmus il Lunedì sera.<br />
Conto Bancario Questa è una delle cose principali da fare! Infatti dopo aver aperto il conto in una<br />
banca francese vi sarà possibile:<br />
1) andare alla Securité Sociale per consegnare il modulo E128 (precedentemente fatto in Italia;<br />
sono certo che il nostro Ufficio Relazioni Internazionali non vi lascerà partire senza!)<br />
2) recarvi al CAF (Caisse d’allocation familiares) per domandare un rimborso parziale<br />
dell’affitto della camera. Per fare questo dovete solo compilare e consegnare un modulo ed<br />
allegare un certificato di residenza che dovete chiedere alla segreteria della residenza<br />
universitaria. Fatto ciò riceverete direttamente sul conto bancario ogni mese circa 26 euro.<br />
Aprire un conto in una banca francese non è facile. Entrate in una banca, spiegate la vostra<br />
situazione e vi viene fissato un appuntamento per la settimana seguente. Molto professionale. Potete<br />
scegliere tra diverse banche (Credit Lyones, Credit Mutuel, Credit Agricole, Società General,<br />
Poste), che offrono diverse agevolazioni per gli studenti. Io ho aperto il conto alla Posta. Non ha<br />
costi di apertura/chiusura; avere un bancomat costa 7€ ogni 3 mesi; non è obbligatorio averlo, ma in<br />
fondo è comodo. Mi sono stati donati 20 € al momento dell’apertura del conto; ovviamente questo<br />
l’ho scoperto dopo aver aperto il conto, il mio consulente finanziario era nuovo e non molto ferrato<br />
in materia. Il giorno in cui ho aperto il conto i loro computer erano in tilt quindi non mi è stato dato<br />
il numero di conto. Per averlo ho atteso una settimana. Durante il primo mese ho ricevuto una<br />
quindicina di pacchi postali contenenti:<br />
1) i ringraziamenti per aver aperto il conto postale<br />
2) un pacco di buste pre-affrancate per comunicare con il mio “consulente finanziario” (mai<br />
usate)<br />
3) il numero di conto postale<br />
4) un portachiavi<br />
5) un magazine delle poste (che arriva ogni 3 mesi)<br />
6) un altro codice segreto per consultare il vostro conto al telefono<br />
7) il codice del bancomat<br />
8) E ultimo, dopo un mesetto: la tessera del bancomat !!<br />
Dopo quattro mesi, quando molti sono già sulla via del ritorno, mi hanno comunicato la possibilità<br />
di andare “in rosso” di 200 euro.
Lingue Che sappiate già un po’ di francese o meno, il mio consiglio è quello di frequentare il centro<br />
di lingue dell’ULP (secondo piano del PEGE, la facoltà di economia, 61 rue de la Foret Noire).<br />
Prima di partire inviate un’e-mail dicendo quando arriverete. Vi sarà fissato un appuntamento ed in<br />
base alle vostre conoscenze linguistiche sarete messi in uno dei tre gruppi di studio. Tre volte la<br />
settimana ci sono degli atelier di conversazione e il sabato c’è la possibilità di partecipare ad un<br />
atelier di scrittura. Oltre a questo potreste apprendere da soli grazie a numerosi corsi interattivi con<br />
cd, libri di testo, dizionari, film in cassetta o dvd. Il centro di lingue è veramente ben attrezzato ed è<br />
inoltre il modo più semplice per conoscere altri studenti. Il corso è totalmente gratuito, potrete<br />
andare quando vorrete e studiare in perfetta autonomia. Per ogni dubbio potreste chiedere aiuto alle<br />
insegnanti sempre presenti.<br />
Volendo la facoltà offre anche corsi gratuiti di altre lingue. A voi la decisione se sfruttarli o meno.<br />
Sicurezza Quando si arriva in un posto che non si conosce è normale avere dei dubbi, domandarsi<br />
quanto sicura sia la città. La sensazione generale che si ha a Strasburgo è quella di una città<br />
tranquilla. Nella quale si può rientrare a casa da soli alle due di notte senza che nessuno vi disturbi.<br />
Nella quale si può andare allo stadio e salire sul tram con gli ultras. Anche dopo una sconfitta.<br />
Ovviamente alcune norme elementari di sicurezza vanno prese. Se andate in discoteca o in un pub,<br />
non lasciate oggetti incustoditi (meglio, andateci senza documenti e con non troppo denaro); la<br />
bicicletta va sempre legata con una buona catena. La camera andrebbe chiusa, anche se siete in<br />
cucina (a 10 mt) per la cena. Si tratta di prudenza. Ma io sono partito da Brescia con una<br />
squallidissima immagine, la via che porta da S. Faustino in castello piena di siringhe usate. Qui il<br />
centro, la zona studentesca, i quartieri d’Europa sono tranquilli. Durante il mio soggiorno non ho<br />
mai avuto notizia di incidenti; il peggio che può capitare è il furto della bicicletta.<br />
Come arrivare, come muoversi. Io ho avuto la grande fortuna di arrivare a Strasburgo in macchina<br />
e consiglio a chi può fare altrettanto di seguire il mio esempio. Viaggiare in treno o in pulmann<br />
carichi di valigie (con pentole, piatti e posate al seguito) non è un bel modo per cominciare<br />
l’Erasmus. Oltretutto raggiungere Strasburgo con i mezzi pubblici non è economico. Il treno o<br />
pulmann che sia costano circa 80 € per un viaggio di andata.<br />
A due minuti dalla residenza universitaria parte il bellissimo e modernissimo tram strasburghese<br />
che vi porta nel cuore della città. Tram che mi sono ben guardato dal prendere, visto che il biglietto<br />
corsa singola costa 1.20 €. Tuttavia è possibile fare diversi abbonamenti, nel caso in cui abitiate in<br />
zone più scomode. Il mio fedele mezzo di trasporto è stata una vecchia, scassata (e probabilmente<br />
rubata) bicicletta. L’ho pagata 50 €. Sono entrato in un negozio di bici nuove e ne ho domandata<br />
una “brutta e vecchia”. Mi sono sentito dire “torna domani”. E il giorno dopo avevo un mezzo di<br />
trasporto! Girando per mercatini e rigattieri della città potreste trovarle più belle, più brutte, più<br />
care. Scegliete quella che preferite, se volete noleggiatela (molti studenti vanno al Velo Emploi (30<br />
euro per 3 mesi, con una cauzione di 80 euro).<br />
La città si può benissimo girare a piedi, la bicicletta rende più veloci i trasferimenti camerauniversità<br />
e più veloci i rientri a casa dal centro.<br />
Documenti Unico consiglio, non spaventatevi delle code dell’Agora e fate quante più cose potete<br />
subito e lì. Per consegnare il modello E128 ho aspettato qualche giorno di troppo, e così sono<br />
andato alla sede della securitè sociale dove un simpatico ometto mi ha detto: “senti, oggi è lunedì,<br />
c’è un sacco di gente, se fai coda non lamentarti, io ti ho avvisato”. In realtà ho atteso circa<br />
mezz’oretta. Per la lista dei documenti da fare vi rimando a quanto detto da Sara o alle informazioni<br />
che l’ufficio relazioni internazionali vi darà. Appena arrivati e alloggiati vi direi di andare a trovare<br />
la gentilissima Caroline Blatz che vi dirà il da farsi.<br />
Studio Il mio Erasmus è stato ad essere onesti un po’ particolare. Non sono infatti venuto a<br />
Strasburgo per seguire dei corsi ma per la mia tesi in Economia dell’Innovazione. E questa
probabilmente è un’esperienza nell’esperienza. Sono stato per 9 mesi al BETA, Bureau d'Economie<br />
Theorique et Appliquée. L’ambiente è molto stimolante e ampiamente internazionale; io ero in un<br />
ufficio con altri 6 dottorandi (o dottorati, alcuni avevano già discusso la loro tesi altri la stavano<br />
preparando) con i quali si è creato un ottimo rapporto anche se l’oggetto delle nostre ricerche era<br />
differente. Lo svantaggio è che non seguendo alcun corso si conoscono meno persone e forse a<br />
volte ci si sente un po’ fuori luogo: ancora studenti ma non più ai corsi e circondati da gente più<br />
esperta di voi. All’inizio non tutto è facile, si è pur sempre stranieri e nuovi in un ambiente dove<br />
tutti si conoscono, ma onestamente non mi sono mai sentito abbandonato. E alla fine lasciare quel<br />
posto è triste.<br />
Divertimenti e varie Dicono che ognuno fa l’Erasmus che vuole. Non sono certamente la persona<br />
più indicata per parlarvi dei locali più cool di Strasburgo. Il lunedì sera in genere gli stranieri si<br />
ritrovano al Java (in centro, vicino alla cattedrale). Non andarci significa non uscire (“ma dove sei<br />
finito, non ti si vede mai al Java?”). Il giovedì il ritrovo era al Festival, quartiere della Krutenau, a<br />
cinque minuti dal residence universitario.<br />
Ma oltre a pub e discoteche Strasburgo offre molte altre opportunità di svago. I cinema innanzi<br />
tutto. Esattamente di fronte al residence universitario c’è una multisala (UGC) da 32 sale. Durante<br />
la settimana (dalla domenica sera al giovedì sera) con la carte culture il biglietto per lo spettacolo<br />
delle 18 o delle 22 costa 4 euro. Altrimenti ne paghereste 8. Oppure ci sono i cinema del centro.<br />
L’Odysse fa film vecchi in lingua originale. Vanno a cicli, c’è stato il periodi di Hitckock, di<br />
Fellini, di De Niro, (al momento credo stiano facendo film polacchi…). Il St-Exupery fa sempre<br />
film in lingua originale (sottotitolati in francese). In tutti gli altri cinema (UGC compresa) in genere<br />
i film sono in francese, ma capita spesso che alcuni restino in lingua originale sottotitolata in<br />
francese.<br />
Vi sono inoltre numerosi teatri. Alcuni piccolini, uno di marionette, l’Opera ove è impossibile<br />
andare in quanto i biglietti si esauriscono prima ancora che possiate terminare la domanda “scusi<br />
c’è posto per…?”.<br />
Per chi ama il calcio, il Racing Strasbourg gioca in Ligue 1 (Serie A), allo stadio della Meinau,<br />
facilmente raggiungibile con il tram. Il prezzo dei biglietti varia a seconda del settore e del match.<br />
In genere comunque c’è un settore per gli studenti a circa 6 euro e un settore a bordo campo (in<br />
piedi) a 8-10 euro. Fate attenzione alle promozioni, può capitare che gli studenti entrino gratis (l’ho<br />
fatto un paio di settimane fa). E se riuscite andare a vedere il match contro il Marsiglia.<br />
Viaggi Strasburgo è al centro dell’Europa e lontano da tutto. 500 km da Milano, 500 da Parigi, 600<br />
da Berlino. Tuttavia durante la mia permanenza ho fatto numerose escursioni. Mi sento di<br />
consigliarvi Friburgo e Heidelberg (in Germania), Metz, Nancy , Colmar e in generale i vari paesini<br />
della Route de Vins. Se andate nel primo semestre sarebbe bello recarvi in quei posti verso Ottobre<br />
/ inizio Novembre. Quando comincia l’inverno girare per una città fredda, con pioggia o neve non è<br />
molto piacevole. Nel periodo natalizio quasi ogni città della zona offre un simpatico mercato di<br />
Natale. Nei week-end natalizi Strasburgo si riempie di turisti, muoversi per il centro diventerà<br />
un’impresa.<br />
Vi è inoltre la possibilità di fare numerose escursioni a piedi, potreste prendere una mappa<br />
dettagliata dell’Alsazia all’ufficio del turismo e pianificare gite di gruppo. Potete raggiungere molti<br />
posti con il treno (sfruttate il week-end ticket).<br />
Conclusione Il consiglio finale non può che essere uguale all’inizio del mio resoconto : PARTITE !<br />
E buon Erasmus<br />
Carlo
Ps: solo per gli studenti che arrivano a Strasburgo nel 2004: io sarò là fino a fine Settembre, se<br />
volete una mano all’inizio fatemi sapere, tramite mail all’indirizzo: interbigna@libero.it