il Foglio del Comune di Pinzolo - N. 1 dicembre 2005

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16 INVERNO 2005-2006 Due nuovi impianti al Doss del Sabion L e nuove piste Clump e Brenta inaugurano un inverno di sport e novità al Doss del Sabion, dove già si vivono le discese emozionanti sulle piste coronate dalle Dolomiti di Brenta e sulla Patagonia, inaugurata l’inverno scorso, i salti spettacolari al Brentapark, il divertimento Disney per i più piccoli al Miniclub, i giochi del Pratomatto e le altezze del Dolomiti Vertigo Ingrediente goloso sono poi le proposte gastronomiche con i Rifugi Doss del Sabion e la promozione “Nati d’inverno”, con l’omaggio dello skipass e del pranzo nel giorno del proprio compleanno È, dunque, l’ampliamento dell’area sciabile del Doss del Sabion il cardine dell’inverno 2005/2006 al Doss del Sabion, poiché segna la conclusione della prima fase del progetto di sviluppo che prevede il collegamento tra le piste di Pinzolo e quelle di M di Campiglio Si sta andando, quindi, verso la creazione di un unico demanio collegato con impianti e piste di oltre 150 Km di piste, che rinforzi i vantaggi e le sinergie già attivate all’interno dello Skirama Dolomiti Adamello Brenta A Campiglio si acquista lo skipass con un SMS Le due nuove piste disponibili dal periodo natalizio, la Clump e la Brenta, potenzialmente due “rosse” (di media difficoltà), saranno servite da due seggiovie quadriposto, rispettivamente fissa e ad agganciamento automatico: la Grual – Monte Grual (2’ e 24” il tempo di percorrenza) e la Puza dai Fo – Monte Grual (4’ e 39” il tempo di percorrenza) avranno una portata oraria di 1790 persone Questi nuovi impianti vanno a completare gli interventi realizzati nell’estate e nell’autunno per il miglioramento di alcuni tratti di piste, la costruzione dell’impianto di innevamento artificiale sulla pista Patagonia, nonché il rifacimento delle biglietterie e degli uffici “Finalmente si è concretizzato il lavoro degli ultimi quattro anni di Funivie Pinzolo SpA – commenta il sindaco William Bonomi – e questo grazie alla collaborazione tra società, Comune e Provincia Autonoma di Trento Le nostre congratulazioni vanno allo staff di Funivie Pinzolo SpA e alle ditte che hanno reso realizzato il progetto con celerità e grande professionalità” Al top per tecnologia e innovazione: così si conferma Funivie Madonna di Campiglio SpA, tra le migliori in assoluto dell’arco alpino Non solo per la qualità e l’interessante rete di piste, ma anche per le soluzioni originali che di anno in anno favoriscono gli sciatori prima e durante le loro giornate sulla neve Con la stagione invernale entrerà in funzione la nuova Zeledria Express, nella zona di Pradalago, che sostituisce lo skilift, con un impianto a quattro posti a collegamento temporaneo, con barra di protezione per la sicurezza dei bambini ed una portata oraria di 2000 persone L’inverno scorso era stata inaugurata la fantastica seggiovia a sei posti presso il Grostè, con una portata oraria di 2800 persone e un tempo di percorrenza di poco più di 4 minuti Interventi che negli anni hanno ridotto il numero complessivo degli impianti a tutto vantaggio di un’incredibile velocità e comodidelle risalite; 19 gli impianti totali, con 30699 persone trasportate all’ora, distribuiti a favore di 35 piste con una lunghezza complessiva di 54 km L’ultima novità in termini di servizi, che conferma Funivie M di Campiglio all’avanguardia a livello nazionale, è la possibilità di acquistare lo skipass adulto giornaliero e plurigiornaliero semplicemente utilizzando la tecnologia più diffusa e capillare tra gli italiani, quella degli sms inviati dal proprio cellulare, e addebitando l’importo sul conto della propria CartaSi Per incentivare questo nuovo servizio Funivie Campiglio ha fissato due giornate promozionali: domenica 18 dicembre e domenica 8 gennaio tramite invio di SMS si potrà acquistare lo skipass giornaliero comprensivo di assicurazione Snowcare a soli € 21,00 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO

INVERNO 2005-2006 APT: diversi eppure uniti Con denari anche privati D Intervista alla presidente dell’ApT di ambito, Jalla Detassis, da quasi due anni al timone dell’Azienda turistica, privatizzata Tra difficoltà e opportunità l’individuazione delle strategie a due anni circa, ossia da quando a livello provinciale venne promulgata la legge di privatizzazione delle APT locali, sul cielo della Val Rendena stanno imperversando temporali di polemiche, con tuoni e fulmini da più fronti Ancora una volta, a mio parere, si sta perdendo di vista il vero obiettivo comune, che è sempre la promozione e la commercializzazione di una valle con le varie località, ricchissime di risorse, ma povere purtroppo di spirito di iniziativa comune, che ne sfrutti al massimo le potenzialità Fin dal nascere questa privatizzazione sembra aver creato non pochi disaccordi; quando si sono riuniti attorno ad un tavolo i rappresentanti dei comuni coinvolti e delle varie categorie economiche della Valle, evidentemente tutti hanno faticato un po’ troppo a sentirsi parti interessate a partecipare a questo ampio progetto che innanzitutto cominciava con il finanziare la privatizzazione della nuova APT Ma, e c’è sempre un ma, ciò sembra non essere avvenuto, in primis, quando tutti avrebbero dovuto sborsare, naturalmente in modo proporzionale alla propria importanza di settore, una cifra più o meno elevata e comunque commisurata ed indispensabile per costituire la nuova SpA Qualcuno improvvisamente non si ritenne abbastanza coinvolto nel sistema turistico di paese o di valle, declinandone quin- di Tiziana Ballardini di la partecipazione Molti ebbero motivi personali ed indiscutibili, se analizzati singolarmente, ma che purtroppo, nel contesto comune, non fecero altro che gravare sulle categorie economiche, che a detta dei più e solo apparentemente, erano le più interessate, come per esempio gli albergatori Mi viene spontaneo pensare che, dunque, forse sarebbe stato più efficace e più opportuno, da parte del legislatore, agire in modo coercitivo su ogni cittadino, intervenendo per esempio, con un meccanismo contributivo che prelevi proporzionalmente una quota da destinare al capitale costitutivo dell’azienda e ai suoi progetti Così che nessuna categoria avrebbe sofferto di un eccessivo prelievo dal proprio reddito, essendo la quota di finanziamento privato equamente suddivisa fra tutti Non si dimentichi che, tale metodo già è stato sperimentato, ed è tuttora in vigore, in località del Tirolo, con buoni risultati A molti, in principio, questa soluzione sembrò una forzatura, ma alla luce dei fatti, forse avrebbe dato, a mio parere, ad ognuno, singolo, consorziato o associato che sia, fiducia e motivazione in più Dopo oltre un anno di attività abbiamo letto sui giornali, di critiche e di polemiche nei confronti di una dirigenza inefficace e di parte, ma quanti in coscienza sentono di contribuire concretamente oggi, o di averlo fatto in passato, a tutti gli effetti al buon funzionamento del neonato sistema? È stata accusata la Presidenza di aver lavorato per promuovere solo una parte della Valle, tralasciando di finanziare manifestazioni locali, ritenendole di secondo piano Ma cosa c’è di realmente documentato, oltre a queste polemiche aspre e controproducenti? IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 17

INVERNO <strong>2005</strong>-2006<br />

APT: <strong>di</strong>versi eppure uniti<br />

Con denari anche privati<br />

D<br />

Intervista alla presidente <strong>del</strong>l’ApT <strong>di</strong><br />

ambito, Jalla Detassis, da quasi due<br />

anni al timone <strong>del</strong>l’Azienda turistica,<br />

privatizzata Tra <strong>di</strong>fficoltà e<br />

opportunità l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le<br />

strategie<br />

a due anni circa, ossia da quando a livello<br />

provinciale venne promulgata la legge<br />

<strong>di</strong> privatizzazione <strong>del</strong>le APT locali, sul<br />

cielo <strong>del</strong>la Val Rendena stanno imperversando<br />

temporali <strong>di</strong> polemiche, con tuoni e<br />

fulmini da più fronti<br />

Ancora una volta, a mio parere, si sta<br />

perdendo <strong>di</strong> vista <strong>il</strong> vero obiettivo comune,<br />

che è sempre la promozione e la commercializzazione<br />

<strong>di</strong> una valle con le varie località,<br />

ricchissime <strong>di</strong> risorse, ma povere<br />

purtroppo <strong>di</strong> spirito <strong>di</strong> iniziativa comune,<br />

che ne sfrutti al massimo le potenzialità<br />

Fin dal nascere questa privatizzazione<br />

sembra aver creato non pochi <strong>di</strong>saccor<strong>di</strong>;<br />

quando si sono riuniti attorno ad un tavolo<br />

i rappresentanti dei comuni coinvolti e <strong>del</strong>le<br />

varie categorie economiche <strong>del</strong>la Valle,<br />

evidentemente tutti hanno faticato un po’<br />

troppo a sentirsi parti interessate a partecipare<br />

a questo ampio progetto che<br />

innanzitutto cominciava con <strong>il</strong> finanziare la<br />

privatizzazione <strong>del</strong>la nuova APT<br />

Ma, e c’è sempre un ma, ciò sembra non<br />

essere avvenuto, in primis, quando tutti<br />

avrebbero dovuto sborsare, naturalmente<br />

in modo proporzionale alla propria importanza<br />

<strong>di</strong> settore, una cifra più o meno elevata<br />

e comunque commisurata ed in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>e<br />

per costituire la nuova SpA<br />

Qualcuno improvvisamente non si ritenne<br />

abbastanza coinvolto nel sistema turistico<br />

<strong>di</strong> paese o <strong>di</strong> valle, declinandone quin-<br />

<strong>di</strong> Tiziana Ballar<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> la partecipazione Molti ebbero motivi<br />

personali ed in<strong>di</strong>scutib<strong>il</strong>i, se analizzati singolarmente,<br />

ma che purtroppo, nel contesto<br />

comune, non fecero altro che gravare<br />

sulle categorie economiche, che a detta dei<br />

più e solo apparentemente, erano le più interessate,<br />

come per esempio gli albergatori<br />

Mi viene spontaneo pensare che, dunque,<br />

forse sarebbe stato più efficace e più<br />

opportuno, da parte <strong>del</strong> legislatore, agire<br />

in modo coercitivo su ogni citta<strong>di</strong>no, intervenendo<br />

per esempio, con un meccanismo<br />

contributivo che prelevi proporzionalmente<br />

una quota da destinare al capitale<br />

costitutivo <strong>del</strong>l’azienda e ai suoi progetti<br />

Così che nessuna categoria avrebbe sofferto<br />

<strong>di</strong> un eccessivo prelievo dal proprio red<strong>di</strong>to,<br />

essendo la quota <strong>di</strong> finanziamento<br />

privato equamente sud<strong>di</strong>visa fra tutti Non<br />

si <strong>di</strong>mentichi che, tale metodo già è stato<br />

sperimentato, ed è tuttora in vigore, in località<br />

<strong>del</strong> Tirolo, con buoni risultati A molti,<br />

in principio, questa soluzione sembrò<br />

una forzatura, ma alla luce dei fatti, forse<br />

avrebbe dato, a mio parere, ad ognuno,<br />

singolo, consorziato o associato che sia, fiducia<br />

e motivazione in più<br />

Dopo oltre un anno <strong>di</strong> attività abbiamo<br />

letto sui giornali, <strong>di</strong> critiche e <strong>di</strong> polemiche<br />

nei confronti <strong>di</strong> una <strong>di</strong>rigenza inefficace<br />

e <strong>di</strong> parte, ma quanti in coscienza sentono<br />

<strong>di</strong> contribuire concretamente oggi, o<br />

<strong>di</strong> averlo fatto in passato, a tutti gli effetti<br />

al buon funzionamento <strong>del</strong> neonato sistema?<br />

È stata accusata la Presidenza <strong>di</strong> aver<br />

lavorato per promuovere solo una parte<br />

<strong>del</strong>la Valle, tralasciando <strong>di</strong> finanziare manifestazioni<br />

locali, ritenendole <strong>di</strong> secondo<br />

piano Ma cosa c’è <strong>di</strong> realmente documentato,<br />

oltre a queste polemiche aspre e controproducenti?<br />

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