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Circolare INPS, del 23 febbraio 1993, n.50 - Superabile.it

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lazione a domande presentate successivamente al 31 dicembre 1992<br />

da parte di assicurati che, avendo maturato i requis<strong>it</strong>i di eta',<br />

1992, chiedano la liquidazione <strong>del</strong>la pensione, a norma <strong>del</strong>l'articolo<br />

6 <strong>del</strong>la legge <strong>23</strong> aprile 1981, n. 155, dal mese successivo<br />

a quello di perfezionamento dei requis<strong>it</strong>i.<br />

1.2 - OPZIONE PER LA PROSECUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO<br />

L'articolo 1 <strong>del</strong> decreto n. 503 introduce sostanziali modifiche<br />

alla normativa previgente in materia di opzione per la prosecuzione<br />

<strong>del</strong> rapporto di lavoro da parte dei lavoratori in possesso<br />

dei requis<strong>it</strong>i per la pensione di vecchiaia.<br />

1.2.1 - OPZIONE DI CUI ALL'ARTICOLO 6 DELLA LEGGE 29 DICEMBRE<br />

1990, N. 407, ALL'ARTICOLO 6 DELLA LEGGE 26 FEBBRAIO<br />

1982, N. 54 ED ALL'ARTICOLO 4 DELLA LEGGE 9 DICEMBRE<br />

1977, N. 903 (articolo 1, comma 2)<br />

L'articolo 6 <strong>del</strong>la legge 29 dicembre 1990, n. 407, riconosce agli<br />

iscr<strong>it</strong>ti all'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori<br />

dipendenti e alle gestioni sost<strong>it</strong>utive, esonerative o esclusive<br />

<strong>del</strong>la medesima la facolta' di rimanere in servizio fino al compimento<br />

<strong>del</strong> 62 anno di eta', anche nel caso in cui abbiano raggiunto<br />

l'anzian<strong>it</strong>a' contributiva massima utile prevista dai singoli<br />

ordinamenti, sempreche' non abbiano ottenuto o non richiedano<br />

la liquidazione di una pensione di vecchiaia a carico <strong>del</strong>l'Ist<strong>it</strong>uto<br />

o di trattamenti sost<strong>it</strong>utivi, esonerativi o esclusivi<br />

<strong>del</strong>l'assicurazione generale obbligatoria.<br />

Il predetto lim<strong>it</strong>e <strong>del</strong> 62 anno di eta' e' elevato dal comma 2<br />

<strong>del</strong>l'articolo 1 <strong>del</strong> decreto n. 503 fino al compimento <strong>del</strong> 65<br />

anno.<br />

Lo stesso comma 2 esonera gli assicurati che al 1 gennaio <strong>1993</strong>,<br />

data di entrata in vigore <strong>del</strong> decreto, prestino ancora attiv<strong>it</strong>a'<br />

lavorativa, pur avendo maturato i requis<strong>it</strong>i per aver dir<strong>it</strong>to alla<br />

pensione di vecchiaia, dall'obbligo di comunicare al datore di<br />

lavoro l'esercizio <strong>del</strong>la facolta' di opzione, previsto dal richiamato<br />

articolo 6 <strong>del</strong>la legge n. 407.<br />

Va tenuto presente che la facolta' di proseguire il rapporto di<br />

lavoro oltre i lim<strong>it</strong>i di eta' per il pensionamento di vecchiaia<br />

e' prevista anche dall'articolo 4 <strong>del</strong>la legge 9 dicembre 1977,<br />

n. 903, e dall'articolo 6 <strong>del</strong>la legge 26 <strong>febbraio</strong> 1982, n. 54.<br />

In particolare, l'articolo 4 <strong>del</strong>la legge n. 903 riconosce alle<br />

donne lavoratrici la facolta' di proseguire il rapporto di lavoro<br />

fino agli stessi lim<strong>it</strong>i di eta' previsti per gli uomini; a sua<br />

volta, l'articolo 6 <strong>del</strong>la legge n. 54 riconosce a coloro che non<br />

abbiano raggiunto l'anzian<strong>it</strong>a' contributiva massima utile prevista<br />

dai singoli ordinamenti la facolta' di optare per la prosecuzione<br />

<strong>del</strong> rapporto di lavoro fino al perfezionamento di tale requis<strong>it</strong>o,<br />

e comunque non oltre il compimento <strong>del</strong> 65 anno di eta'.<br />

E' da r<strong>it</strong>enere che l'esonero dall'obbligo di comunicare al datore<br />

di lavoro l'esercizio <strong>del</strong>la facolta' di opzione per la prosecuzione<br />

<strong>del</strong> rapporto, previsto dal comma 2 <strong>del</strong>l'articolo 1 <strong>del</strong> decreto<br />

n. 503, riguardi anche i lavoratori che avendo gia' eserc<strong>it</strong>ato<br />

l'opzione di cui alle leggi n. 903 <strong>del</strong> 1977 o n. 54 <strong>del</strong><br />

1982 o n. 407 <strong>del</strong> 1990 prestino ancora attiv<strong>it</strong>a' lavorativa alla<br />

data <strong>del</strong> 1 gennaio <strong>1993</strong>, pur avendo maturato i requis<strong>it</strong>i previsti<br />

in relazione all'opzione eserc<strong>it</strong>ata, ed intendano proseguire<br />

il rapporto di lavoro fino al raggiungimento <strong>del</strong> lim<strong>it</strong>e dei 65<br />

anni di eta' stabil<strong>it</strong>o dal decreto n. 503.<br />

Si r<strong>it</strong>iene peraltro opportuno rilevare che, per effetto <strong>del</strong>le<br />

sentenze <strong>del</strong>la Corte Cost<strong>it</strong>uzionale n. 137 <strong>del</strong>l'11/18 giugno 1986<br />

e n. 498 <strong>del</strong> 21/27 aprile 1988, la donna lavoratrice ha dir<strong>it</strong>to a<br />

proseguire il rapporto di lavoro fino agli stessi lim<strong>it</strong>i di eta'<br />

previsti per gli uomini indipendentemente dall'esercizio <strong>del</strong>la<br />

facolta' di opzione prevista dall'articolo 4 <strong>del</strong>la legge n. 903.<br />

1.2.2 - CALCOLO DELLA PENSIONE NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI<br />

OPTANTI (articolo 1, commi 3, 4 e 5)

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