Con la presente privata scrittura da valere tra le parti ... - Immobiliare.it
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Premessa Genera<strong>le</strong>:<br />
Le descrizioni dei <strong>la</strong>vori qui riportate, si intendono semplicemente<br />
sommarie e schematiche, con il solo scopo di individuare e fissare gli<br />
e<strong>le</strong>menti fon<strong>da</strong>mentali.<br />
Tali descrizioni si intendono sempre comprensive di tutto ciò che, pur non<br />
essendo specificato, risulta necessario secondo <strong>le</strong> buone rego<strong>le</strong> dell’arte<br />
a <strong>da</strong>re l’opera fin<strong>it</strong>a e funzionante sul posto.<br />
Su eventuali divergenze <strong>tra</strong> <strong>le</strong> tavo<strong>le</strong> di progetto e <strong>le</strong> descrizioni del<strong>le</strong><br />
opere, deciderà <strong>la</strong> Direzione Lavori in base al<strong>le</strong> esigenze tecniche del<strong>la</strong><br />
costruzione.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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1. OPERE STRUTTURALI<br />
1.1) OPERE DI CONSOLIDAMENTO AREA<br />
I N D I C E<br />
1.2) FONDAZIONI<br />
1.3) OPERE IN CEMENTO ARMATO IN ELEVAZIONE<br />
1.4) SOLAI<br />
1.5) VANI SCALA<br />
1.6) GIUNTI DI DILATAZIONE<br />
2. TETTO E COPERTURE<br />
2.1) SCOSSALINE<br />
2.2) BOCCHETTONI<br />
2.3) CANALI<br />
2.3) PLUVIALI<br />
3. CHIUSURE ESTERNE<br />
3.1) MURATURE DI TAMPONAMENTO<br />
3.2) INFISSI ESTERNI<br />
3.3) VETRI<br />
3.4) ISOLANTI TERMICI<br />
4. PARTIZIONI INTERNE<br />
4.1) PARETI VERTICALI INTERNE<br />
4.2) PORTONCINI DI PRIMO INGRESSO<br />
4.3) PORTE INTERNE AGLI ALLOGGI<br />
4.4) RINGHIERE, SCALE E BALLATOI<br />
4.5) PARAPETTI ESTERNI<br />
5. FINITURE SUPERFICIALI<br />
5.1) INTONACI ESTERNI<br />
5.2) ALLONTANAMENTO GAS DI SCARICO ED ASPIRAZIONE<br />
5.3) CONTORNI APERTURE INTERNE ESTERNE<br />
5.4) RIVESTIMENTI ESTERNI – FINITURA DELLE FACCIATE<br />
5.5) INTONACI INTERNI E RASATURE A GESSO<br />
5.6) TINTEGGIATURE INTERNE E VERNICIATURE<br />
5.7) PAVIMENTI<br />
5.8) RIVESTIMENTI<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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6. IMPIANTO FOGNATURE<br />
7. ASCENSORE<br />
8. DOTAZIONI ACCESSORIE E VARIE<br />
8.1) APPARTAMENTI E PARTI COMUNI<br />
8.2) CANTINOLE<br />
9. IMPIANTI MECCANICI E TECNOLOGIE IN CLASSE ENERGETICA “A” – PRINCIPI<br />
GENERALI DELLA PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA<br />
9.1) USO DELLE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA E SISTEMI DI ELEVATE PRESTAZIONI<br />
9.2) PRODUZIONE DI CALORE CENTRALIZZATO<br />
9.3) PRINCIPI GENERALI DI RISPARMIO ENERGETICO<br />
9.3.1) IMPIANTI INTERNI CON UNITÀ A PARETE (SPLIT SYSTEM)<br />
9.3.2) GRUPPI DI POMPAGGIO AD INVERTER<br />
9.3.3) SISTEMI DI DISTRIBUZIONE DEL FLUIDO TERMOVETTORE<br />
9.3.4) USO POMPE DI CALORE AD ALTA EFFICIENZA<br />
9.3.5) IMPIANTO DI VENTILAZIONE MECCANICA CON RECUPERO DI CALORE<br />
9.4) DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI<br />
9.5) SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DELLE SCELTE PROGETTUALI<br />
9.5.1) ASPETTI AMBIENTALI DELL’IMPIANTO A POMPA DI CALORE<br />
9.5.2) IMPATTO ACUSTICO<br />
9.6) MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI<br />
10. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI MECCANICI IN CLASSE “A”: CAPITOLATO TECNICO<br />
10.1) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO APPARTAMENTI – SISTEMA VRV IN POMPA DI CALORE<br />
10.2) IMPIANTO DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA CON RECUPERO DI CALORE (VEDI ANCHE ART. 9.3.5)<br />
10.3) IMPIANTO SOLARE TERMICO<br />
10.4) CENTRALE TERMICA<br />
10.5) IMPIANTO IDRICO SANITARIO: CENTRALE IDRICA<br />
10.6) RETE DI DISTRIBUZIONE ACQUA FREDDA SANITARIA (AFS) E ACQUA CALDA SANITARIA (ACS)<br />
10.7) RETE DI SCARICO<br />
10.8) RETE DI ESALAZIONE VAPORI PER CAPPE CUCINE<br />
10.9) RETE DI ESALAZIONE BAGNI CIECHI<br />
10.10) APPARECCHI SANITARI E RUBINETTERIE<br />
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10.11) IMPIANTO GAS METANO<br />
10.12) IMPIANTO PISCINA CONDOMINIALE<br />
10.13) IMPIANTO ANTINCENDIO<br />
11. IMPIANTI ELETTRICI – VIEOCITOFONICI – TELEFONICI - TV<br />
11.1) GENERALITÀ<br />
11.2) DOTAZIONI DEGLI APPARTAMENTI<br />
11.3) COMPONENTISTICA IN DOTAZIONE PER OGNI LOCALE<br />
11.4) DISTRIBUZIONE<br />
11.4.1) GENERALITÀ<br />
11.4.2) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI<br />
11.4.3) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI<br />
11.4.4) CONDUTTURE<br />
11.4.5) SISTEMI DI DISTRIBUZIONE<br />
11.5) IMPIANTI DI PROTEZIONE (TERRA, EQUIPOTENZIALI E SCARICHE ATMOSFERICHE)<br />
11.5.1) IMPIANTO DI TERRA<br />
11.5.2) CALCOLO APPROSSIMATIVO DELLA RESISTENZA A TERRA<br />
11.5.3) COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI<br />
11.5.4) AUTOPROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE<br />
11.6) APPARECCHI ILLUMINANTI<br />
11.6.1) ILLUMINAZIONE INTERNA NORMALE<br />
11.6.2) ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA<br />
11.7) DESCRIZIONE IMPIANTI DI COMUNICAZIONE E SICUREZZA<br />
11.7.1) IMPIANTO TV TERRESTRE<br />
11.7.2) IMPIANTO TV SATELLITARE<br />
11.7.3) PREDISPOSIZIONE IMPIANTO TELEFONICO<br />
11.7.4) IMPIANTO VIDEOCITOFONICO<br />
11.7.5) IMPIANTO DI CHIAMATE<br />
12. SISTEMAZIONE ESTERNA E GIARDINO<br />
13. VARIANTI<br />
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1. OPERE STRUTTURALI:<br />
Il sistema costruttivo adottato risponderà al<strong>la</strong> normativa vigente in materia di sicurezza; il<br />
dimensionamento del<strong>le</strong> strutture sarà calco<strong>la</strong>to e verificato in base al<strong>le</strong> prescrizioni di <strong>le</strong>gge.<br />
Per quanto concerne <strong>la</strong> prevenzione degli incendi, <strong>le</strong> strutture sono progettate e<br />
realizzate in modo <strong>da</strong> consentire <strong>la</strong> salvaguardia dell'incolum<strong>it</strong>à degli occupanti e dei<br />
soccorr<strong>it</strong>ori in caso di incendio; avranno una c<strong>la</strong>sse R.E.I. conforme a quanto prescr<strong>it</strong>to <strong>da</strong>l<br />
competente Comando Provincia<strong>le</strong> dei Vigili del Fuoco, al qua<strong>le</strong> sarà richiesto il Certificato di<br />
Prevenzione Incendi a costruzione ultimata.<br />
1.1) OPERE DI CONSOLIDAMENTO AREA<br />
Costruzione di paratie tipo “Berlinesi” su due terrazzamenti principali (di val<strong>le</strong> e di<br />
monte) per una lunghezza comp<strong>le</strong>ssiva di ml. 140 circa. Esecuzione di micropali di<br />
fon<strong>da</strong>zione prof. ml. 18,00 realizzati a retropercussione con circo<strong>la</strong>zione di aria<br />
compressa con tubi di acciaio diam. 120 mm. sp. 8 iniettati a mezzo malta<br />
cementizia tipo 325 dosatura 6% di cemento per mc. Formazione di tiranti attivi di<br />
ancoraggio diam. 120 mm., l. mt. 14,00 con messa in opera di armatura cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a <strong>da</strong><br />
tre trefoli in acciaio armonico e l’iniezione di boiacca di cemento tipo 325 fino a 1,5<br />
volte il volume teorico del foro. Armatura e getto muro di contenimento dei micropali<br />
in cls sp. cm. 30 dosato a q. 4,00/mc. di cemento tipo 425, il qua<strong>le</strong> consente <strong>la</strong><br />
formazione di una intercapedine areata su tutto il profilo dell’edificio contro terra<br />
avente lo scopo e <strong>la</strong> funzione di ev<strong>it</strong>are ristagni di umid<strong>it</strong>à e qualsiasi fenomeno<br />
provocato <strong>da</strong> patologie di condensa sul muro struttura<strong>le</strong> del<strong>le</strong> ab<strong>it</strong>azioni prospicienti<br />
<strong>le</strong> pareti di roccia.<br />
1.2) FONDAZIONI<br />
Il progetto del<strong>le</strong> fon<strong>da</strong>zioni è sviluppato congiuntamente al progetto dell'opera in<br />
e<strong>le</strong>vazione tenendo conto del<strong>le</strong> mo<strong>da</strong>l<strong>it</strong>à costruttive ed in conform<strong>it</strong>à del D.M.<br />
11.03.88.<br />
L'opera di fon<strong>da</strong>zione avrà i seguenti requis<strong>it</strong>i:<br />
- lo stato di tensione indotto nel terreno sarà compatibi<strong>le</strong> con <strong>le</strong> caratteristiche di<br />
resistenza del terreno stesso, nel<strong>la</strong> s<strong>it</strong>uazione inizia<strong>le</strong> ed in quel<strong>le</strong> che po<strong>tra</strong>nno<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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presumibilmente verificarsi nel tempo;<br />
- gli spostamenti del<strong>le</strong> strutture di fon<strong>da</strong>zione saranno compatibili con i prefissati<br />
livelli di sicurezza e con <strong>la</strong> funzional<strong>it</strong>à del<strong>le</strong> strutture in e<strong>le</strong>vazione.<br />
I rilievi e <strong>le</strong> in<strong>da</strong>gini geognostiche hanno accertato <strong>la</strong> cost<strong>it</strong>uzione del sottosuolo<br />
comprendendo perforazioni di son<strong>da</strong>ggio e scavo, prelievo di campioni, prove in<br />
s<strong>it</strong>o e prove in <strong>la</strong>boratorio.<br />
Tutti i muri contro terra e quelli delim<strong>it</strong>anti i posti auto compresi i diaframmi e <strong>le</strong><br />
paratie <strong>da</strong>l piano superiore del<strong>le</strong> fon<strong>da</strong>zioni fino al piano di posa del so<strong>la</strong>io del<br />
piano terreno saranno in cemento armato.<br />
Tutte <strong>le</strong> fon<strong>da</strong>zioni e tutti i muri in calcestruzzo saranno gettati con l’ausilio di<br />
casseri su sottofondo in “magrone” di cls. con dosatura a q.li 1,50/mc. di cemento<br />
tipo 425; fon<strong>da</strong>zioni continue muri e pi<strong>la</strong>stri in calcestruzzo armato con dosatura<br />
a q.li 3,50/400 di cemento tipo 425.<br />
1.3) OPERE IN CEMENTO ARMATO IN ELEVAZIONE<br />
- Tutte <strong>le</strong> opere in Cemento Armato saranno esegu<strong>it</strong>e in conform<strong>it</strong>à al<strong>le</strong> prescrizioni<br />
del D.M. 27.07.85 e successive integrazioni e modificazioni.<br />
- Le strutture ottempereranno <strong>le</strong> istruzioni contenute nel<strong>le</strong> circo<strong>la</strong>ri n. 22631 del<br />
24.05.82 del Ministero dei Lavori Pubblici.<br />
"Istruzioni re<strong>la</strong>tive ai carichi, ai sovraccarichi ed ai cr<strong>it</strong>eri generali per <strong>la</strong> verifica di<br />
sicurezza del<strong>le</strong> costruzioni".<br />
- Il progetto ed i calcoli saranno calibrati in funzione del<strong>la</strong> necess<strong>it</strong>à di ricavare fori,<br />
canne ed incassettature sia nei pi<strong>la</strong>stri che nel<strong>le</strong> <strong>tra</strong>vi e nei so<strong>la</strong>i, che in tali casi<br />
dovranno essere convenientemente rinforzati.<br />
- Le verifiche di col<strong>la</strong>udo del<strong>le</strong> opere in Cemento Armato avranno luogo secondo <strong>le</strong><br />
prescrizioni nel<strong>le</strong> norme di cui al R.D. 16.11.1939 n. 2229, Legge 15.11.71 n.<br />
1086, D.M. 27.07.86 e successive integrazioni e modifiche.<br />
- Per <strong>la</strong> realizzazione di cementi armati "faccia a vista", saranno utilizzati casseri<br />
a fodere a<strong>da</strong>tti, al fine di ottenere una superficie priva di asper<strong>it</strong>à e difetti.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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1.4) SOLAI<br />
- Durante il getto dei conglomerati cementizi armati di fon<strong>da</strong>zione, di<br />
e<strong>le</strong>vazione, di piano, saranno effettuati opportuni col<strong>le</strong>gamenti metallici fra i<br />
ferri di tutte <strong>le</strong> varie strutture, in modo <strong>da</strong> ottenere costante continu<strong>it</strong>à,<br />
consentendo così <strong>la</strong> predisposizione del fabbricato all'eventua<strong>le</strong> instal<strong>la</strong>zione<br />
dell'impianto di parafulmine <strong>da</strong> realizzarsi se e in quanto necessario secondo <strong>le</strong><br />
norme CEI 81-1 fascicolo 687 "Protezione degli edifici civili ed industriali contro <strong>le</strong><br />
scariche atmosferiche”.<br />
- Tutte <strong>le</strong> strutture di e<strong>le</strong>vazione: pi<strong>la</strong>stri, <strong>tra</strong>vi e coree in calcestruzzo armato e<br />
convenientemente dimensionate e armate con ferro accidioso ad aderenza<br />
migliorata Fe B44 Kc control<strong>la</strong>to, saranno dosate a q.li 3,50/400/450/mc. di<br />
cemento ad alta resistenza tipo 425.<br />
Tutte <strong>le</strong> opere saranno conformi al<strong>le</strong> norme del R.D. 16.11.39 n. 2229 e<br />
successive modificazioni ed integrazioni per i so<strong>la</strong>i a struttura mista; <strong>le</strong><br />
disposizioni contenute nel D.M. 27.05.85 circa <strong>le</strong> "Norme tecniche per<br />
l'esecuzione del Cemento Armato norma<strong>le</strong> e precompresso ” e successive<br />
modificazioni ed integrazioni.<br />
Le armature del<strong>le</strong> strutture in Cemento Armato saranno conformi al<strong>le</strong> prescrizioni<br />
contenute nel<strong>la</strong> normativa vigente.<br />
I sovraccarichi accidentali <strong>da</strong> considerare come base dei calcoli, oltre ai pesi<br />
propri del<strong>le</strong> strutture (peso dei pavimenti, sottofondi, intonaci, divisori, etc.),<br />
saranno quelli fissati <strong>da</strong>l<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>re del Ministero dei Lavori Pubblici n. 22631<br />
del 24.05.82 e successive integrazioni e modifiche.<br />
Le strutture dei so<strong>la</strong>i a copertura dei piani a portico avranno rigidezza e portata<br />
ta<strong>le</strong> <strong>da</strong> sopportare i sovraccarichi derivanti <strong>da</strong>ll'inf<strong>le</strong>ssione e<strong>la</strong>sto-p<strong>la</strong>stica dei so<strong>la</strong>i<br />
superiori. Sarà inoltre garant<strong>it</strong>o l'iso<strong>la</strong>mento termico.<br />
1.5) VANO SCALA<br />
I muri del vano sca<strong>la</strong> e del vano ascensore saranno in Cemento Armato,<br />
dimensionati in modo ta<strong>le</strong> <strong>da</strong> soddisfare <strong>la</strong> verifica genera<strong>le</strong> di stabil<strong>it</strong>à all'azione<br />
del vento; sovraccarico uti<strong>le</strong> di kg. 400/mq per gradini e ripiani.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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In corrispondenza dei fori i so<strong>la</strong>i saranno rinforzati mediante bi<strong>la</strong>ncini in Cemento<br />
Armato convenientemente dimensionati o quant'altro sia necessario per assicurare<br />
una adeguata ri<strong>parti</strong>zione dei carichi:<br />
- pe<strong>da</strong>te ed alzate in Serizzo Antigorio o Travertino o Ardesia spessore cm. 3 (cm.<br />
2 per <strong>le</strong> alzate);<br />
- parapetti con struttura portante in ferro e/o alluminio anodizzato e<strong>le</strong>ttrocolorato;<br />
corrimano in <strong>le</strong>gno;<br />
- rivestimento pareti sul<strong>le</strong> rampe in Granimaster o simi<strong>la</strong>ri, materia<strong>le</strong> ottenuto<br />
<strong>da</strong>ll’equilibrio granulometrico dei marmi che ne cost<strong>it</strong>uiscono <strong>la</strong> componente<br />
principa<strong>le</strong> e che risaltano nel loro caratteristico colore grazie al<strong>la</strong> <strong>tra</strong>sparenza del<strong>le</strong><br />
resine polimerizzanti; colori a scelta del<strong>la</strong> D.L.;<br />
- rivestimento del<strong>le</strong> pareti sul pianerottolo, in corrispondenza dello sbarco ascensore<br />
e degli ingressi appartamenti, in Granimaster o simi<strong>la</strong>ri.<br />
1.6) GIUNTI DI DILATAZIONE<br />
La costruzione avrà due giunti di di<strong>la</strong>tazione realizzati con sdoppiamento dei<br />
pi<strong>la</strong>stri e del<strong>le</strong> <strong>tra</strong>vi dei so<strong>la</strong>i, preferibilmente in corrispondenza del<strong>le</strong> pareti<br />
divisorie <strong>tra</strong> strutture di riporto basse e strutture su roccia; <strong>la</strong> distanza <strong>tra</strong> <strong>le</strong><br />
strutture contigue è di cm 4.<br />
Le <strong>parti</strong> in vista all’interno ed all’esterno saranno mascherate con profili portanti in<br />
alluminio e guarnizione e<strong>la</strong>stica in neoprene tipo “Joint”. Gli eventuali coprigiunti in<br />
corrispondenza di pavimenti saranno in <strong>la</strong>mina di acciaio inossi<strong>da</strong>bi<strong>le</strong>. I coprigiunti sul<strong>le</strong><br />
coperture saranno realizzati con copertina in rame 10/10, comp<strong>le</strong>ta di goccio<strong>la</strong>toi,<br />
fissata <strong>da</strong> un solo <strong>la</strong>to.<br />
2. TETTO E COPERTURE:<br />
La copertura a terrazze piane sarà realizzata con so<strong>la</strong>io di tipo ugua<strong>le</strong> ai so<strong>la</strong>i dei piani<br />
sottostanti, opportunamente iso<strong>la</strong>to termicamente ed impermeabilizzato; il so<strong>la</strong>io sarà<br />
ultimato con cappa di cls. con spessore minimo di cm. 5. Per il calcolo dei so<strong>la</strong>i a<br />
copertura dei fabbricati saranno assunti i valori indicati <strong>da</strong>l<strong>le</strong> norme UNR-UNI 10012-67;<br />
per <strong>le</strong> pendenze del<strong>le</strong> falde o dei piani si farà riferimento al<strong>le</strong> prescrizioni del progetto<br />
esecutivo. Le pavimentazioni a finire saranno in <strong>la</strong>stre di ardesia o <strong>tra</strong>vertino tipo Silver Wave.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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2.1) SCOSSALINE<br />
Scossaline di gron<strong>da</strong> e converse in rame 10/10, giunture con ribattini, sal<strong>da</strong>te a<br />
stagno e silicone; piombo per tutte <strong>le</strong> scossaline di tutti i camini, aeratori ed esa<strong>la</strong>tori.<br />
2.2) BOCCHETTONI<br />
Bocchettoni in rame e/o piombo all’imbocco dei pluviali di gron<strong>da</strong>.<br />
2.3) CANALI<br />
Canali in rame 10/10 convenientemente fissati e dimensionati.<br />
2.4) Pluviali<br />
Pluviali esterni in rame, interni in PVC.<br />
3. CHIUSURE ESTERNE:<br />
3.1) MURATURE DI TAMPONAMENTO<br />
Le murature di tamponamento perime<strong>tra</strong>li escluso il piano terreno (cantine, box e<br />
volumi tecnici) verranno esegu<strong>it</strong>e con materiali e componenti atti a favorire i<br />
requis<strong>it</strong>i prestazionali previsti <strong>da</strong>l<strong>la</strong> norma UNI 7959.<br />
Dette murature saranno adeguate a garantire un iso<strong>la</strong>mento acustico ai rumori<br />
aerei, in conform<strong>it</strong>à a quanto prescr<strong>it</strong>to <strong>da</strong>l<strong>le</strong> norme ISO/DIS 140 parte IV e V,<br />
ISO R 717.<br />
Le murature saranno comunque corrispondenti al<strong>le</strong> prescrizioni del<strong>la</strong> Circo<strong>la</strong>re del<br />
Ministero LL.PP. n. 3151 del 22.05.67 e Circo<strong>la</strong>re Ministero LL.PP. n. 1769 del<br />
30.04.66 o disposizioni e <strong>le</strong>ggi vigenti.<br />
I livelli prestazionali saranno tali <strong>da</strong> garantire il mantenimento dei requis<strong>it</strong>i qual<strong>it</strong>ativi<br />
nel tempo.<br />
Il comp<strong>le</strong>sso assemb<strong>la</strong>to cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong>gli e<strong>le</strong>menti componenti <strong>la</strong> parete esterna<br />
garantirà <strong>la</strong> tenuta dell'aria entro livelli accettabili con <strong>le</strong> necess<strong>it</strong>à richieste <strong>da</strong>l<br />
controllo dei disperdimenti termici.<br />
La permeabil<strong>it</strong>à all'acqua del<strong>la</strong> facciata sarà ta<strong>le</strong> <strong>da</strong> garantire l'assenza, sul paramento<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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interno, sia di eventuali <strong>tra</strong>su<strong>da</strong>menti, sia di <strong>tra</strong>cce di umid<strong>it</strong>à; inoltre saranno<br />
accuratamente ev<strong>it</strong>ate nello spessore dell'e<strong>le</strong>mento murario <strong>le</strong> aggressioni dell'acqua<br />
a materiali suscettibili di alterazioni di durata e prestazioni in presenza di umid<strong>it</strong>à e<br />
salsedine.<br />
I tavo<strong>la</strong>ti d'amb<strong>it</strong>o perime<strong>tra</strong>li di chiusura saranno cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i <strong>da</strong> due pareti di mattoni<br />
forati. Di essi quello esterno avrà lo spessore di cm.12 e sarà intonacato, sui <strong>la</strong>to<br />
interno e sul <strong>la</strong>to esterno; il tavo<strong>la</strong>to interno avrà spessore di cm 8; nel<strong>la</strong><br />
intercapedine fra i due tavo<strong>la</strong>ti sarà realizzato l’iso<strong>la</strong>mento termico.<br />
3.2) INFISSI ESTERNI<br />
Tutti i serramenti saranno conformi ai requis<strong>it</strong>i richiesti <strong>da</strong>l<strong>le</strong> "Direttive comuni per<br />
I'agreement del<strong>le</strong> finestre" per gli infissi esterni. Dette direttive, ed<strong>it</strong>e <strong>da</strong>ll'ICITE-<br />
UEA etc, si intendono come parte integrante del<strong>la</strong> <strong>presente</strong> normativa e<br />
pertanto valide ed impegnative ad ogni effetto, pur se non materialmente<br />
ri<strong>tra</strong>scr<strong>it</strong>te od al<strong>le</strong>gate.<br />
Gli infissi saranno c<strong>la</strong>ssificati secondo <strong>le</strong> norme UNI 7979, CNR-UNI 10012. Tutti<br />
gli infissi saranno comp<strong>le</strong>ti dei necessari accessori per <strong>la</strong> posa in opera, per il<br />
col<strong>le</strong>gamento al<strong>la</strong> struttura muraria <strong>da</strong> eseguire in modo ta<strong>le</strong> <strong>da</strong> ridurre i ponti<br />
termici, per <strong>la</strong> manovra del<strong>le</strong> ante apribili e del<strong>le</strong> persiane “al<strong>la</strong> ligure”, per <strong>la</strong><br />
chiusura ermetica e quanto altro necessario.<br />
Indeformabili e di durata illim<strong>it</strong>ata, come si conviene ad un bene di lunga durata<br />
qua<strong>le</strong> deve essere <strong>la</strong> casa.<br />
Saranno a Norma Europea in <strong>le</strong>gno di Rovere sul <strong>la</strong>to interno ed alluminio sul <strong>la</strong>to<br />
esterno con oscuramento esterno a persiana tipo “ligure” anch’essa in alluminio,<br />
colore ad insin<strong>da</strong>cabi<strong>le</strong> scelta del<strong>la</strong> D.L. e aventi <strong>le</strong> seguenti caratteristiche:<br />
falso te<strong>la</strong>io a tre e<strong>le</strong>menti in acciaio zincato, con zanche di fissaggio al<strong>la</strong><br />
muratura;<br />
te<strong>la</strong>io fisso portante il serramento, sagomato in modo <strong>da</strong> assolvere varie funzioni:<br />
formare <strong>le</strong> guide verticali e <strong>le</strong> cerniere del<strong>le</strong> ante mobili;<br />
ante apribili comp<strong>le</strong>te di cana<strong>le</strong> portavetro per vetro termocamera 4+12+4;<br />
zanzariera con rullo e gui<strong>da</strong> di scorrimento interposta <strong>tra</strong> persiane e serramento;<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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3.3) VETRI<br />
gli accessori di assiemaggio e chiusura garantiscono accoppiamenti rapidi e sicuri,<br />
movimenti del<strong>le</strong> ante e chiusure perfette, <strong>da</strong>to l’impiego dei migliori materiali e l’alto<br />
livello tecnologico;<br />
I vetri ed i cristalli saranno di prima qual<strong>it</strong>à, perfettamente incolori e <strong>tra</strong>sparenti,<br />
con superfici comp<strong>la</strong>nari piane e conformi al<strong>le</strong> seguenti norme UNI: 5872-72; 6123-75;<br />
6486-75; 6487-75: 7142-72; 7171-73; 7306-74.<br />
Le ve<strong>tra</strong>te iso<strong>la</strong>nti termoacustiche avranno coefficiente di <strong>tra</strong>smissione termica K di<br />
almeno 2,9 kcal/hmq °C, con distanziatore p<strong>la</strong>stico-metallico, sal<strong>da</strong>to con siliconi<br />
o polisolfuri; o buti<strong>le</strong> composte <strong>da</strong> due cristalli float incolore <strong>da</strong> 4-5 mm.,<br />
ìntercapedine mm. 9/12. Posa in opera con fermavetro riportato.<br />
Vetrocamera per tutti gli esterni degli alloggi.<br />
Vetrocamera con antisfon<strong>da</strong>mento sul<strong>la</strong> parte bassa (FISSA) del<strong>le</strong> porte fines<strong>tra</strong><br />
prospicienti <strong>le</strong> facciate non col<strong>le</strong>ganti con <strong>le</strong> logge.<br />
Stampati nazionali per <strong>le</strong> finestre del<strong>le</strong> cantine.<br />
Cristallo antisfon<strong>da</strong>mento <strong>da</strong> mm. 4 + 0,38 + 4 sul<strong>le</strong> poste di ingresso e sul<strong>le</strong><br />
ve<strong>tra</strong>te degli atrii.<br />
3.4) ISOLANTI TERMICI<br />
Il fabbricato residenzia<strong>le</strong> sarà iso<strong>la</strong>to termicamente secondo <strong>le</strong> disposizioni<br />
contenute nel<strong>la</strong> <strong>le</strong>gge 30.04.1976 n° 373 e nel re<strong>la</strong>tivo Rego<strong>la</strong>mento di Esecuzione<br />
pubblicato sul supp<strong>le</strong>mento ordinario del<strong>la</strong> G.U, del 6.2.1978 n° 36 e del D.M.<br />
10.3.1977 di cui all'art. 15 del<strong>la</strong> <strong>le</strong>gge c<strong>it</strong>ata 373, del<strong>la</strong> L. 09.01.91 n° 10. La<br />
realizzazione degli iso<strong>la</strong>menti termici sarà conforme ai contenuti del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />
tecnica di progetto di cui al D.M. 13.12.93. I valori di conduttiv<strong>it</strong>à termica dei materiali<br />
termoiso<strong>la</strong>nti sono certificati <strong>da</strong> ist<strong>it</strong>uti riconosciuti.<br />
I so<strong>la</strong>i del primo piano ab<strong>it</strong>abi<strong>le</strong> e di copertura dell’ultimo piano ab<strong>it</strong>abi<strong>le</strong>, <strong>le</strong> so<strong>le</strong>tte<br />
ríen<strong>tra</strong>nti, saranno iso<strong>la</strong>te con impiego di <strong>la</strong>stre rigide di sughero o schiuma di<br />
poliuretano di spessore mm . 50, o altro materia<strong>le</strong>.<br />
Le pareti divisorie degli appartamenti e quel<strong>le</strong> esterne saranno iso<strong>la</strong>te con <strong>la</strong>na di<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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vetro ad alta dens<strong>it</strong>à, con Eracl<strong>it</strong> oppure con poliuretano spruzzato ad alta<br />
pressione;<br />
Vetrocamera sui serramenti esterni doppi con interposta camera d’aria<br />
termocoibentata (4+12+4);<br />
Tra so<strong>la</strong>io rustico e pavimento di ciascun piano sarà interposto uno s<strong>tra</strong>to di<br />
materia<strong>le</strong> termoacustico tipo vermicul<strong>it</strong>e, superl<strong>it</strong>e, sughero o simi<strong>la</strong>ri.<br />
4. PARTIZIONI INTERNE:<br />
4.1) PARETI VERTICALI INTERNE<br />
Le <strong>tra</strong>mezzature interne degli alloggi saranno esegu<strong>it</strong>e in mattoni forati normali<br />
spessore minimo cm. 8.<br />
Le <strong>tra</strong>mezzature di divisione <strong>tra</strong> alloggi adiacenti saranno esegu<strong>it</strong>e in doppio<br />
tavo<strong>la</strong>to con mattoni forati spessore cm. 8 con interposto materia<strong>le</strong> iso<strong>la</strong>nte.<br />
Nel<strong>le</strong> cantine i tavo<strong>la</strong>ti sopra ogni porta avranno opportune aperture a<br />
grigliato per il ricambio dell’aria.<br />
Le pareti verticali interne saranno conformi ai seguenti essenziali requis<strong>it</strong>i ed<br />
esigenze:<br />
a) consentire <strong>la</strong> sospensione o il fissaggio di conten<strong>it</strong>ori di uso domestico e di<br />
attrezzature pensili o appoggiate al pavimento;<br />
b) fornire un iso<strong>la</strong>mento termico idoneo a lim<strong>it</strong>are il disperdimento di calore <strong>da</strong>i<br />
locali riscal<strong>da</strong>ti a locali con diverse temperature;<br />
c) fornire un iso<strong>la</strong>mento acustico ta<strong>le</strong> <strong>da</strong> mantenere nei locali livelli sonori<br />
compatibili con lo svolgimento del<strong>le</strong> attiv<strong>it</strong>à previste;<br />
d) non produrre odori sgradevoli o <strong>da</strong>r luogo ad esa<strong>la</strong>zioni <strong>da</strong>nnose e non devono<br />
assorbire fumi o altri agenti inquinanti presenti nell’ambiente;<br />
e) esecuzione del<strong>la</strong> sigil<strong>la</strong>tura superiore verrà realizzata solo dopo <strong>la</strong> comp<strong>le</strong>ta<br />
deformazione del<strong>la</strong> struttura portante.<br />
La rispondenza dei materiali e componenti del<strong>le</strong> <strong>parti</strong>zioni interne è verificata<br />
sul<strong>la</strong> scorta del<strong>le</strong> norme UNI, ISO, N.F., ICITE e del<strong>le</strong> disposizioni <strong>le</strong>gis<strong>la</strong>tive<br />
vigenti.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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4.2) PORTONCINI DI PRIMO INGRESSO<br />
Corazzati con ante impial<strong>la</strong>cciate in noce naziona<strong>le</strong> o di mansonia con mostre in<br />
<strong>le</strong>gno tinto noce luci<strong>da</strong>to; il te<strong>la</strong>io è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong> un tubo<strong>la</strong>re di acciaio rinforzato <strong>da</strong><br />
barre sal<strong>da</strong>te in vertica<strong>le</strong> e orizzonta<strong>le</strong>.<br />
La <strong>la</strong>miera di protezione dello spessore di 30/10 antisfon<strong>da</strong>mento è sal<strong>da</strong>ta<br />
direttamente al te<strong>la</strong>io.<br />
Il controte<strong>la</strong>io viene ancorato al muro mediante zanche cementate e/o sal<strong>da</strong>te;<br />
nonostante il peso <strong>le</strong>ggerissimi nei movimenti; saranno dotati di n° 1 serratura di<br />
sicurezza oltre a quel<strong>la</strong> di servizio, l’occhio magico assicura una comp<strong>le</strong>ta<br />
visibil<strong>it</strong>à esterna.<br />
4.3) PORTE INTERNE<br />
<strong>Con</strong> marchio di qual<strong>it</strong>à Super<strong>le</strong>gno in parte a battente ed in parte scorrevoli a<br />
scomparsa in te<strong>la</strong>io “Scrigno” con artico<strong>la</strong>te combinazioni: cieche o specchiate vetro o<br />
con ing<strong>le</strong>sina, in noce Tanganica, in <strong>le</strong>gno biondo, in ciliegio, oppure <strong>la</strong>ccate bianche,<br />
oppure in rovere, oppure in noce naziona<strong>le</strong> a scelta del<strong>la</strong> Parte Acquirente su<br />
campionario <strong>presente</strong> in cantiere.<br />
Te<strong>la</strong>io maestro te<strong>le</strong>scopico composto <strong>da</strong> un te<strong>la</strong>io di sezione mm. 35x95/120 e <strong>da</strong><br />
mostre di sezione mm. 70x15 fissate ad incastro senza chiodi, in multis<strong>tra</strong>to di<br />
pioppo impial<strong>la</strong>cciato con <strong>tra</strong>nciato di <strong>le</strong>gno rovere o noce naziona<strong>le</strong> con guarnizione<br />
in resina colore nero ed incontro serratura in ottone.<br />
Battente del tipo tamburato piano di spessore nomina<strong>le</strong> mm. 43 costru<strong>it</strong>o con<br />
inte<strong>la</strong>iatura perime<strong>tra</strong><strong>le</strong>, riempimento con struttura alveo<strong>la</strong>re semiresinata, supporti<br />
sul<strong>le</strong> 2 facciate in pannelli fibro<strong>le</strong>gnosi o M.D.F. di spessore nomina<strong>le</strong> mm. 4 rivest<strong>it</strong>i<br />
con <strong>tra</strong>nciato di <strong>le</strong>gno rovere o noce naziona<strong>le</strong>; bordi <strong>la</strong>terali squadrati pari e rivest<strong>it</strong>i<br />
con materia<strong>le</strong> me<strong>la</strong>minico.<br />
Battente comp<strong>la</strong>nare al te<strong>la</strong>io te<strong>le</strong>scopico con apertura a 180°. Luci<strong>da</strong>tura del<strong>le</strong> <strong>parti</strong><br />
in vista con materiali poliuretanici e fin<strong>it</strong>ura semiopaca.<br />
Ferramenta composta <strong>da</strong> n° 2 cerniere modello F.co in ottone, n° 1 serratura tipo<br />
patent Q.8 con solo scrocco con chiave in ottone.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Le porte di accesso ai locali degli impianti tecnologici ed ai locali macchina degli<br />
e<strong>le</strong>vatori saranno metalliche e, ove richiesto, con adeguata resistenza al fuoco.<br />
4.4) RINGHIERE SCALE E BALLATOI<br />
Saranno realizzate in profi<strong>la</strong>ti pieni di ferro verniciato, come <strong>da</strong> disegni di progetto e<br />
saranno comp<strong>le</strong>tate con corrimano in <strong>le</strong>gno.<br />
L'altezza del corrimano non è inferiore a 1,00 m. rispetto al<strong>la</strong> superficie fin<strong>it</strong>a del<br />
pavimento.<br />
Le ringhiere sono realizzate in modo <strong>da</strong> fornire adeguati requis<strong>it</strong>i di resistenza ai carichi<br />
statici e dinamici, agli urti e soprattutto all'invalicabil<strong>it</strong>à.<br />
Le caratteristiche strutturali e l'efficienza dell'ancoraggio saranno tali <strong>da</strong> garantire<br />
condizioni di sicurezza anche nel caso di eventi accidentali esterni (impatti<br />
vio<strong>le</strong>nti).<br />
4.5) PARAPETTI ESTERNI<br />
In ottemperanza del progetto arch<strong>it</strong>ettonico d'insieme, avente come obiettivo <strong>la</strong> vista<br />
sul mare e quindi <strong>la</strong> snel<strong>le</strong>zza degli e<strong>le</strong>menti interposti al concetto di panoramic<strong>it</strong>à, i<br />
parapetti verranno realizzati in ferro verniciato, conformemente ai requis<strong>it</strong>i di<br />
affi<strong>da</strong>bil<strong>it</strong>à, conservazione, massima robustezza, sicurezza, durabil<strong>it</strong>à, resistenza agli<br />
agenti atmosferici.<br />
5. FINITURE SUPERFICIALI:<br />
5.1) INTONACI ESTERNI<br />
Le pareti esterne di tutti i corpi fabbrica e volumi tecnici saranno intonacate con<br />
malta a base calce frattazzata fine, composta <strong>da</strong> almeno un terzo di calce p<strong>la</strong>stica e<br />
due terzi di calce dolce ben spenta e preparazione dell’intonaco di fin<strong>it</strong>ura in pasta<br />
colorato. I piani saranno perfetti a superficie rego<strong>la</strong>re ed omogenea con spigoli<br />
verticali <strong>le</strong>ggermente smussati.<br />
Gli in<strong>tra</strong>dossi dei corpi sporgenti, quali balconi, tetti e volumi in genere saranno<br />
fin<strong>it</strong>i in cemento armato con fin<strong>it</strong>ura in intonaco p<strong>la</strong>stico.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Nei boxes <strong>le</strong> pareti saranno in C.A. a vista o intonacate a rustico frattazzato fine e i<br />
p<strong>la</strong>foni <strong>la</strong>sciati a vista; tutte <strong>le</strong> pareti del<strong>le</strong> cantine saranno intonacate a rustico<br />
frattazzato fine; nel<strong>le</strong> corsie di manovre boxes <strong>le</strong> pareti po<strong>tra</strong>nno essere “strol<strong>la</strong>te”<br />
oppure in C.A. a vista ed i p<strong>la</strong>foni sempre strol<strong>la</strong>ti e/o parzialmente a vista.<br />
5.2) ALLONTANAMENTO GAS DI SCARICO, ASPIRAZIONE<br />
Il progetto provvederà essenzialmente, con idonee canne in pvc e re<strong>la</strong>tivi<br />
comignoli oppure con canne “SHUNT” a dotare ogni alloggio di:<br />
a) Una canna di esa<strong>la</strong>zione per cappa cucina.<br />
b) Le canne di esa<strong>la</strong>zione fumi saranno progettate e realizzate in conform<strong>it</strong>à al<strong>le</strong> norme e<br />
prescrizioni UNI-CIG 7129-72 sia per impianti cen<strong>tra</strong>lizzati che autonomi.<br />
c) I locali igienici privi di finestre saranno dotati di impianto di aspirazione forzata,<br />
atto a garantire un ricambio d'aria di 6 vol/h. (12 vol/h. se discontinuo).<br />
d) Per i locali adib<strong>it</strong>i al<strong>la</strong> raccolta dei rifiuti solidi urbani vi saranno <strong>le</strong> opportune<br />
canne convenientemente dimensionate che termineranno in copertura (se<br />
ammessi <strong>da</strong>i Rego<strong>la</strong>menti Edilizi Comunali).<br />
5.3) CONTORNI APERTURE INTERNE ED ESTERNE<br />
I contorni del<strong>le</strong> porte di primo ingresso saranno in Siver-wave o Serizzo Antigorio o<br />
Travertino scuro, luci<strong>da</strong>ti e di cm. 4/5 di spessore minimo; soglie, copertine, cappelli e<br />
<strong>da</strong>vanzali di tutte <strong>le</strong> aperture esterne pre-porte e balconi saranno come sopra oppure in<br />
Ardesia.<br />
5.4) RIVESTIMENTI ESTERNI – FINITURA DELLE FACCIATE<br />
La zocco<strong>la</strong>tura delI'edificio, per quanto riguar<strong>da</strong> i fronti principali ed i basamenti<br />
dell'intero corpo di fabbrica <strong>da</strong>l piano spiccato del marciapiede per un’altezza di m.<br />
1,20/1,50, sarà esegu<strong>it</strong>a con rivestimenti <strong>la</strong>pidei a scelta del<strong>la</strong> D.L..<br />
Le facciate al di sopra del<strong>la</strong> zocco<strong>la</strong>tura, compresi volumi tecnici, torrini, camini e<br />
qualsiasi al<strong>tra</strong> opera sporgente al<strong>la</strong> copertura saranno rivest<strong>it</strong>e con intonaco a<br />
base di calce, <strong>da</strong>l primo so<strong>la</strong>io a sotto <strong>la</strong> gron<strong>da</strong>; parte del<strong>la</strong> p<strong>it</strong>tura mura<strong>le</strong> a finire<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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ispetterà l’antica arte genovese con <strong>la</strong> tecnica del “trompe l’oeil” avente<br />
preva<strong>le</strong>ntemente funzione decorativa.<br />
I materiali utilizzati saranno <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>rmente resistenti agli sbalzi termici e ad ogni<br />
tipo di inquinamento atmosferico, compresa <strong>la</strong> salsedine.<br />
I parapetti dei balconi saranno in ferro verniciato con ringhiera di <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re forma<br />
arch<strong>it</strong>ettonica (cfr. 4.5), interval<strong>la</strong>ti <strong>da</strong> pi<strong>la</strong>strini in cemento <strong>la</strong>terali con parapetto H. cm.<br />
100, in<strong>tra</strong>dossi gronde, logge e balconi in calcestruzzo a vista.<br />
5.5) INTONACI INTERNI RASATURA A GESSO<br />
Tutti gli intonaci, in <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re quelli degli alloggi, saranno esegu<strong>it</strong>i a perfetta<br />
rego<strong>la</strong> d'arte, con superfici piane, spigoli ed angoli dr<strong>it</strong>ti, senza cavil<strong>la</strong>ture,<br />
ondu<strong>la</strong>zioni, concav<strong>it</strong>à, difetti di appiombatura maggiori del<strong>la</strong> tol<strong>le</strong>ranza del cinque per<br />
mil<strong>le</strong> dell'altezza del<strong>la</strong> parete. Le pareti ed i p<strong>la</strong>foni di bagni e cucine saranno fin<strong>it</strong>i con<br />
intonaco comp<strong>le</strong>to a civi<strong>le</strong>.<br />
Nel caso vengano adottati altri materiali di fin<strong>it</strong>ura, si garantirà nel<strong>la</strong> scelta, <strong>la</strong><br />
stabil<strong>it</strong>à all'umid<strong>it</strong>à ed al vapore acqueo.<br />
I tavo<strong>la</strong>ti interni ed i p<strong>la</strong>foni degli alloggi, nonchè gli in<strong>tra</strong>dossi ed i risvolti del<strong>le</strong><br />
rampe sca<strong>la</strong>, saranno fin<strong>it</strong>i mediante applicazione diretta sul cotto di intonaco<br />
premisce<strong>la</strong>to tipo "pronto” o simili, con incontro <strong>tra</strong> soff<strong>it</strong>to e parete ad angolo vivo.<br />
5.6) TINTEGGIATURE INTERNE E VERNICIATURE<br />
Le pareti ed i p<strong>la</strong>foni dei bagni e del<strong>le</strong> cucine, del<strong>le</strong> camere e dei soggiorni saranno<br />
tinteggiati con idrop<strong>it</strong>tura a due mani, di colore bianco.<br />
Le pareti del<strong>le</strong> sca<strong>le</strong> e degli atri e corridoi comuni saranno fin<strong>it</strong>e con zoccolo in<br />
pie<strong>tra</strong> natura<strong>le</strong> e rivestimento grani master (quarzo) continuo. La parte superiore<br />
(p<strong>la</strong>foni) del<strong>le</strong> sca<strong>le</strong> e gli in<strong>tra</strong>dossi del<strong>le</strong> rampe e ripiani saranno fin<strong>it</strong>i con idrop<strong>it</strong>tura<br />
a due mani, colore a scelta del<strong>la</strong> D.L.<br />
I p<strong>la</strong>foni e <strong>le</strong> pareti del<strong>le</strong> cantine e di tutti gli spazi comuni o locali ai piani interrati<br />
saranno tinteggiati con bianco di calce e tinta con due mani <strong>da</strong>te a pennello. Le<br />
opere in ferro saranno preparate con pul<strong>it</strong>ura con mezzi meccanici onde ev<strong>it</strong>are<br />
scaglie di <strong>la</strong>minazione o ruggine e mezzi chimici, con impiego di solventi o alcali per<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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lo sgrassaggio del<strong>le</strong> superfici.<br />
La verniciatura del<strong>le</strong> opere in ferro sarà esegu<strong>it</strong>a con una mano di fondo per <strong>la</strong><br />
protezione del metallo, antiruggine, o<strong>le</strong>ofenolica al minio di piombo, una terza e<br />
quarta mano di smalto all'ossido di ferro.<br />
Le opere in ferro poste all'interno, radiatori, parapetti sca<strong>la</strong>, etc. saranno verniciate con<br />
due mani di antiruggine o<strong>le</strong>ofenolica al minio di piombo e due mani di smalto alchidico<br />
ex<strong>tra</strong> di fin<strong>it</strong>ura bril<strong>la</strong>nte.<br />
5.7) PAVIMENTI<br />
A. Soggiorni, disimpegni, ripostigli e ingressi con:<br />
ceramica come <strong>da</strong> campionari presenti in cantiere; marca S. Agostino, Dado,<br />
Ariostea, Lea e simi<strong>la</strong>ri;<br />
parquet: Rovere Uni sp. mm. 14, Iroco sp. mm. 14 - prima scelta;<br />
<strong>la</strong>mparquet: Cumarù, Ipe, Jatobà sp. mm. 14 - prima scelta listone <strong>da</strong> cm. 7x42<br />
minimo.<br />
B. Cucine e bagni con ceramica 20x20, 25x25, 30x30.<br />
C. Camere <strong>da</strong> <strong>le</strong>tto con parquet come sopra, oppure ceramica, oppure moquette.<br />
N.B.: Tutti i parquet saranno consegnati a “cera”, o con vernice <strong>tra</strong>spirante opaca ad<br />
acqua; <strong>la</strong> vetrificazione, sia luci<strong>da</strong> che opaca con tre mani di vernicetta, sarà<br />
esegu<strong>it</strong>a solo previa dichiarazione di assunzione di responsabil<strong>it</strong>à <strong>da</strong> parte<br />
dell’Acquirente.<br />
D. Ripiani e sca<strong>le</strong>: in Serizzo Antigorio o marmo di Travertino o Ardesia, luci<strong>da</strong>ti sul<br />
posto;<br />
E. I balconi saranno pavimentati con <strong>la</strong>stre in Travertino o Ardesia o Gres<br />
porcel<strong>la</strong>nato antiscivolo a scelta del<strong>la</strong> D.L.;<br />
F. Le cantine saranno pavimentate in monocottura monoimpasto 10x20;<br />
G. I boxes e posti auto saranno pavimentati parte in Solidcret (misce<strong>la</strong> di aggregati<br />
di quarzo, silice e indurenti speciali) colore rosso mattone; parte in <strong>tra</strong>vertino e<br />
parte in asfalto;<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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H. Le corsie di manovra saranno pure pavimentate in Travertino e/o Asfalto o<br />
Solidcret, previa formazione del<strong>le</strong> opportune pendenze e messa in opera dei<br />
pozzetti per <strong>la</strong> raccolta del<strong>le</strong> acque pluviali, terminanti nel<strong>la</strong> camera dei<br />
pozzetti decantatori oli e grassi (qualora richiesti <strong>da</strong>l<strong>la</strong> norma vigente);<br />
I. Le rampe di accesso ai garages saranno in Duroquarz (prodotto composto <strong>da</strong><br />
speciali granuli sferoi<strong>da</strong>li di quarzo, cristallini, ad alto contenuto siliceo, non<br />
taglienti, liberi <strong>da</strong> e<strong>le</strong>menti amorfi, assolutamente impermeabi<strong>le</strong>);<br />
L. Gli atrii, gli androni e i porticati posti al piano terra, saranno pavimentati con<br />
5.8) RIVESTIMENTI<br />
Serizzo Antigorio o Gres porcel<strong>la</strong>nato o Travertino silver-wave oppure Ardesia.<br />
Cucine e bagni: piastrel<strong>le</strong> di ceramica smaltata di primaria marca, altezza ml. 2.00<br />
circa (S. Agostino, Giraldi, Dado, Lea e simi<strong>la</strong>ri), oppure marmo di <strong>tra</strong>vertino tipo<br />
Silver-wave in <strong>la</strong>stre <strong>da</strong> cm. 20x40.<br />
Nel <strong>presente</strong> cap<strong>it</strong>o<strong>la</strong>to non si intendono compresi listelli e/o greche sia per posa che<br />
per forn<strong>it</strong>ura, per quanto riguar<strong>da</strong> tutti i rivestimenti.<br />
6. IMPIANTO FOGNATURE:<br />
L'impianto sarà conforme al<strong>le</strong> norme di cui al<strong>la</strong> R.L. n. 48/1974; al<strong>la</strong> <strong>le</strong>gge 319/1976<br />
(pubbl. G.U. del 29.05.1976) ed ai re<strong>la</strong>tivi cr<strong>it</strong>eri, metodologie e norme tecniche generali,<br />
pubblicati sul suppl. G.U. n. 48 del 21.02.1977 e avrà tutti i requis<strong>it</strong>i richiesti <strong>da</strong>l<br />
Rego<strong>la</strong>mento Comuna<strong>le</strong> e <strong>da</strong>l<strong>le</strong> <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>ri disposizioni im<strong>parti</strong>te <strong>da</strong>ll'Ufficia<strong>le</strong> San<strong>it</strong>ario<br />
competente. Le Colonne di scarico saranno fisicamente iso<strong>la</strong>te <strong>da</strong>l<strong>le</strong> altre mediante setto<br />
divisorio in muratura o cls.<br />
Sarà realizzata un'unica rete suborizzonta<strong>le</strong>, i cui diametri saranno dimensionati in<br />
funzione del<strong>le</strong> superfici sco<strong>la</strong>nti (tetti, cortili, s<strong>tra</strong>de interne e comunque superfici<br />
impermeabili in genere) e degli apparecchi san<strong>it</strong>ari serv<strong>it</strong>i.<br />
L'impianto avrà pozzetti sifonati di raccolta del<strong>le</strong> acque meteoriche, pozzetti d’ispezione<br />
al<strong>la</strong> base dei pluviali.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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La quota dei col<strong>le</strong>ttori sarà ta<strong>le</strong> <strong>da</strong> consentire l’immissione del<strong>le</strong> acque nel<strong>la</strong> fognatura<br />
pubblica per deflusso natura<strong>le</strong>.<br />
Le reti suborizzontali avranno una pendenza non inferiore all’1% ed il percorso più<br />
rettilineo possibi<strong>le</strong>. Per l'immissione del<strong>la</strong> rete nel<strong>la</strong> fognatura s<strong>tra</strong><strong>da</strong><strong>le</strong> sarà prevista, ai<br />
lim<strong>it</strong>i dell’area fondiaria, una cameretta di ispezione con i prescr<strong>it</strong>ti pezzi speciali<br />
rego<strong>la</strong>mentari. Su tutte <strong>le</strong> reti di fognatura saranno inser<strong>it</strong>e ispezioni in prossim<strong>it</strong>à di curve,<br />
braghe e <strong>tra</strong>tti rettilinei superiori ai 10 m. All’interno dei fabbricati <strong>le</strong> ispezioni saranno del<br />
tipo a vista, mentre per <strong>le</strong> reti interrate verranno alloggiate in appos<strong>it</strong>i pozzetti. Per <strong>la</strong> raccolta<br />
del<strong>le</strong> acque di corti<strong>le</strong> e del<strong>le</strong> s<strong>tra</strong>de interne saranno previsti dei pozzetti di raccolta, sifonati,<br />
tipo Mi<strong>la</strong>no: ciascuno dovrà servire una superficie non superiore a mq. 150.<br />
Le reti interrate saranno posate su sottofondo adeguato (cls., sabbia al<strong>le</strong>ttata), in modo <strong>da</strong><br />
garantire <strong>la</strong> perfetta tenuta nel tempo.<br />
Le tubazioni dell'impianto di fognatura saranno in materia p<strong>la</strong>stica, compresi pezzi speciali,<br />
serie 302 (pesante) UNI 7443 + F. A. 178 tipo “Grestinex” con giunto in gomma brevettato<br />
marca “Società del Gres – Ing. Sa<strong>la</strong> & Co.”.<br />
7. ASCENSORE:<br />
Marca KONE con sistema di <strong>tra</strong>zione ECO-DISC che si basa su di un motore sincrono<br />
assia<strong>le</strong> a magneti permanenti con azionamento a frequenza variabi<strong>le</strong> e tecnologia<br />
GERALESS (senza riduttore): esso rappresenta lo stato dell’arte nell’evoluzione degli<br />
ascensori.<br />
Richiede metà dell’energia e<strong>le</strong>ttrica necessaria rispetto agli azionamenti <strong>tra</strong>dizionali di pari<br />
prestazioni; funzionamento dolce e si<strong>le</strong>nzioso privo di variazioni, inoltre l’eccel<strong>le</strong>nte<br />
livel<strong>la</strong>mento al piano dovuto al<strong>la</strong> frequenza variabi<strong>le</strong>, garantisce maggiore sicurezza al<strong>le</strong><br />
persone anziane oppure disabili. Cabina <strong>da</strong> cm. 130x90 (misure nette interne). L’ascensore<br />
avrà porta automatica te<strong>le</strong>scopica in cabina e porte sempre automatiche ai piani, portata<br />
netta Kg. 450 (cinque persone) e veloc<strong>it</strong>à 1 mt/sec. n° 6 (sei) fermate comprese quel<strong>le</strong> di<br />
partenza al piano posti auto.<br />
Comando in cabina con bottoniera di tipo universa<strong>le</strong> e segna<strong>le</strong> luminoso di posizione;<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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comando esterno con bottoniera di chiamata a tutte <strong>le</strong> fermate e segna<strong>le</strong> luminoso con<br />
gemma rossa (indicatore di occupato) e gemma verde (indicatore al piano); segna<strong>le</strong><br />
luminoso di posizione al piano terra.<br />
Cabina con pareti cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e <strong>da</strong> pannelli in <strong>la</strong>miera d’acciaio <strong>tra</strong>ttati contro <strong>la</strong> corrosione,<br />
rinforzati ed inte<strong>la</strong>iati; interamente rivest<strong>it</strong>a in <strong>la</strong>minato p<strong>la</strong>stico, colore a scelta del<strong>la</strong> D.L..<br />
luce netta di apertura cm. 90.<br />
Porte a due <strong>parti</strong>te scorrevoli te<strong>le</strong>scopiche sui <strong>la</strong>ti opposti con comando automatico.<br />
Illuminazione a tegolini <strong>la</strong>terali; profili verticali e zoccoli in alluminio anodizzato colore<br />
natura<strong>le</strong>.<br />
8. DOTAZIONI ACCESSORIE E VARIE:<br />
8.1) APPARTAMENTI E PARTI COMUNI<br />
Le porte di primo ingresso e dei vani accessori in dotazione di ogni appartamento<br />
(cantine e posti auto) saranno numerate progressivamente con idonee targhette.<br />
Sarà utilizzata una serratura unificata con <strong>le</strong>ttore di badge per <strong>la</strong> chiusura del<strong>le</strong> porte<br />
dei locali comuni (atrio, cantine, etc.) eccettuati i locali tecnici con accesso riservato.<br />
L’edificio sarà mun<strong>it</strong>o di tutte <strong>le</strong> opere metalliche necessarie ed in <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re:<br />
cancel<strong>la</strong>te e recinzioni;<br />
porte cantine e servizi;<br />
porte antincendio R.E.I. 120’ in tutti i corridoi boxes e zone filtro VV.FF.;<br />
portoni di ingresso a due battenti in alluminio;<br />
porte, griglie, serramenti vari, etc. nei locali condominiali.<br />
8.2) CANTINOLE<br />
Pavimento in gres ceramico 10 x 20 compresa zocco<strong>la</strong>tura con porte MULTIUSO<br />
e serratura tipo Ya<strong>le</strong>; pareti con intonaco rustico fine tinteggiato in bianco.<br />
Illuminazione nei corridoi; punto luce e presa <strong>da</strong> 6A+T in ogni localino.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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9. IMPIANTI MECCANICI E TECNOLOGIE IN CLASSE ENERGETICA “A” PRINCIPI<br />
GENERALI DELLA PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA<br />
9.1) USO DELLE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA E SISTEMI DI ELEVATE PRESTAZIONI<br />
Le scelte impiantistiche proposte sono compatibili con eventuali utilizzazioni di<br />
fonti rinnovabili di energia come il so<strong>la</strong>re termico e sistemi integrativi cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i <strong>da</strong><br />
pompe di calore condensate ad aria.<br />
L’instal<strong>la</strong>zione di impianti di climatizzazione con un<strong>it</strong>à interne a parete<br />
rappresenta una soluzione ottima<strong>le</strong> in quanto consente l’eventua<strong>le</strong> utilizzazione<br />
dei medesimi sistemi per <strong>la</strong> climatizzazione estiva. In questo caso, per il controllo<br />
dell’umid<strong>it</strong>à interna, si po<strong>tra</strong>nno utilizzare <strong>le</strong> stesse un<strong>it</strong>à.<br />
L’impianto così concep<strong>it</strong>o, oltre ad utilizzare una fonte rinnovabi<strong>le</strong> come l’energia<br />
forn<strong>it</strong>a <strong>da</strong>l<strong>le</strong> pompe di calore, ev<strong>it</strong>a l’utilizzazione di sistemi acusticamente<br />
invasivi come i gruppi frigoriferi condensati ad aria del tipo <strong>tra</strong>diziona<strong>le</strong>, riducendo<br />
nel contempo l’uso dei gas refrigeranti in essa contenuti.<br />
Da ciò discende pure una vistosa riduzione del<strong>le</strong> potenze e<strong>le</strong>ttriche in gioco e dei<br />
re<strong>la</strong>tivi consumi energetici, stante gli e<strong>le</strong>vati rendimenti raggiungibili.<br />
Durante il periodo inverna<strong>le</strong> l’integrazione del<strong>la</strong> potenza necessaria è forn<strong>it</strong>a <strong>da</strong><br />
una cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> con cal<strong>da</strong>ia a condensazione ad alto rendimento.<br />
L’adozione di generatori modu<strong>la</strong>ri a condensazione deriva <strong>da</strong>llo sfruttamento<br />
dell’e<strong>le</strong>vato rendimento di produzione poichè viene recuperato gran parte del<br />
calore altrimenti disperso <strong>da</strong>i fumi valutabi<strong>le</strong> in circa 107% sul potere calorifico<br />
inferiore (i moderni generatori <strong>tra</strong>dizionali a normativa di L. 10/91 arrivano a circa<br />
93%) con sensibi<strong>le</strong> risparmio in gestione come di segu<strong>it</strong>o valutato.<br />
Tali generatori sono caratterizzati inoltre <strong>da</strong> bassissime emissioni di inquinanti, in<br />
<strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re ossidi di azoto (Nox) e monossido di carbonio (CO), due del<strong>le</strong><br />
principali cause di inquinamento atmosferico. In <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re <strong>le</strong> emissioni di Nox<br />
sono inferiori di circa l’84% rispetto al<strong>le</strong> stesse del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse più ecologica prevista<br />
<strong>da</strong>l<strong>le</strong> normative europee.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Comfort interno degli ambienti<br />
Le volontà di garantire livelli e<strong>le</strong>vati di comfort interno negli ambienti è stata<br />
persegu<strong>it</strong>a con l’utilizzazione di impianti con un<strong>it</strong>à interne a parete (spl<strong>it</strong> system).<br />
Nell’idea comp<strong>le</strong>ssiva di comfort interno si sono valutati gli aspetti fon<strong>da</strong>mentali<br />
re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> luminos<strong>it</strong>à dei locali ed al<strong>la</strong> rumoros<strong>it</strong>à degli impianti, nonché gli aspetti<br />
re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> sicurezza del comp<strong>le</strong>sso edilizio.<br />
Risparmio energetico<br />
Un<strong>it</strong>amente al<strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche espresse in termini di salvaguardia del patrimonio<br />
edilizio, <strong>le</strong> scelte del<strong>le</strong> tipologie impiantistiche si sono basate anche sul principio<br />
fon<strong>da</strong>menta<strong>le</strong> di risparmio energetico, soprattutto per quanto riguar<strong>da</strong> <strong>la</strong><br />
massimizzazione dei rendimenti medi stagionali e del<strong>le</strong> rese dei terminali proposti.<br />
Stante <strong>la</strong> peculiar<strong>it</strong>à dell’intervento e del<strong>la</strong> fruizione fina<strong>le</strong>, gli impianti proposti si<br />
caratterizzano per bassi valori dei costi di manutenzione.<br />
Il risparmio energetico passa at<strong>tra</strong>verso l’uso consapevo<strong>le</strong> e raziona<strong>le</strong> del<strong>le</strong><br />
apparecchiature e degli impianti nel loro comp<strong>le</strong>sso. L’istruzione del persona<strong>le</strong> che<br />
usufruisce degli impianti presenti nel<strong>la</strong> struttura è l’inizio del percorso <strong>da</strong><br />
in<strong>tra</strong>prendere per l’obiettivo <strong>da</strong> raggiungere. Il sistema così concep<strong>it</strong>o consente di<br />
ridurre i costi <strong>le</strong>gati al consumo di energia in quanto sarà possibi<strong>le</strong> parzializzare <strong>le</strong><br />
utenze necessarie ovvero spegnere o ridurre l’intens<strong>it</strong>à del<strong>le</strong> <strong>la</strong>mpade in funzione<br />
del<strong>la</strong> luminos<strong>it</strong>à interna ed esterna o del<strong>la</strong> presenza del<strong>le</strong> persone mediante<br />
rive<strong>la</strong>tori, spegnere i carichi non necessari perché non utilizzati at<strong>tra</strong>verso il<br />
sistema di controllo carichi, adeguare il comfort climatico in funzione del<strong>le</strong> persone<br />
presenti e del<strong>le</strong> temperature interne ed esterne riducendo i consumi del<strong>le</strong> macchine<br />
dell’impianto di climatizzazione.<br />
9.2) PRODUZIONE DEL CALORE CENTRALIZZATO<br />
L’edificio è dotato di cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> tecnologica mista con pompa di calore condensata ad<br />
aria e cal<strong>da</strong>ia a condensazione integrativa.<br />
L’uso di un’unica cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> di tipo misto presenta i seguenti pregi:<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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esaltazione dei rendimenti di produzione, secondo quanto stabil<strong>it</strong>o <strong>da</strong>l<strong>la</strong> normativa<br />
vigente e conseguente miglioramento comp<strong>le</strong>ssivo del<strong>le</strong> prestazioni “edificio-<br />
impianto”;<br />
utilizzazione di moduli di utenza per alloggio caratterizzati <strong>da</strong> semplic<strong>it</strong>à di<br />
contabilizzazione;<br />
realizzazione di e<strong>le</strong>vati ΔT <strong>tra</strong> man<strong>da</strong>ta e r<strong>it</strong>orno del fluido termovettore a beneficio<br />
dei rendimenti dell’intera rete distributiva e conseguente riduzione dei diametri<br />
del<strong>le</strong> tubazioni convoglianti i fluidi.<br />
Inoltre <strong>la</strong> produzione del calore cen<strong>tra</strong>lizzata permette i seguenti vantaggi:<br />
maggiori rendimenti di produzione e quindi minor consumo di combustibi<strong>le</strong> al<strong>la</strong><br />
fonte;<br />
possibil<strong>it</strong>à di manutenzione e gestione cen<strong>tra</strong>lizzata e rego<strong>la</strong>re;<br />
concen<strong>tra</strong>zione dei centri di pericolo;<br />
senza perdere i vantaggi degli impianti autonomi descrivibili come:<br />
rego<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> temperatura e degli orari di funzionamento per ogni un<strong>it</strong>à<br />
immobiliare;<br />
contabilizzazione dei reali consumi per utente.<br />
L’alimentazione del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> utenze è garant<strong>it</strong>a <strong>da</strong> moduli di utenza ubicati in<br />
appos<strong>it</strong>i cavedi tecnici ubicati nei vani sca<strong>la</strong> e nel<strong>le</strong> <strong>parti</strong> comuni <strong>da</strong>i quali si<br />
derivano i circu<strong>it</strong>i secon<strong>da</strong>ri. I moduli permettono <strong>la</strong> contabilizzazione dei<br />
consumi e l’alimentazione corretta al<strong>le</strong> utenze dei fluidi termovettori mediante<br />
sistemi pressostatici di rego<strong>la</strong>zione.<br />
La realizzazione del<strong>le</strong> condizioni di funzionamento sopra descr<strong>it</strong>te permette<br />
l’e<strong>la</strong>borazione, a par<strong>it</strong>à di potenza <strong>tra</strong>sportata, di ridotte portate di fluido con<br />
conseguente abbattimento degli oneri di pompaggio e dei costi di investimento inizia<strong>le</strong>.<br />
La riduzione degli oneri di gestione dell’impianto deriva anche <strong>da</strong>l<strong>la</strong> scelta di gruppi ad<br />
inverter che consentono di a<strong>da</strong>ttare <strong>le</strong> portate al<strong>le</strong> effettive condizioni di carico.<br />
La produzione dell’acqua cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria in maniera istantanea nei moduli di utenza<br />
di alloggio.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Al fine di garantire il bi<strong>la</strong>nciamento idraulico ai singoli moduli di utenza <strong>la</strong><br />
distribuzione a val<strong>le</strong> degli scambiatori sarà effettuata mediante circu<strong>it</strong>i a r<strong>it</strong>orno<br />
inverso. La scelta garantisce in maniera automatica <strong>le</strong> medesime portate al<strong>le</strong> utenze<br />
in quanto <strong>le</strong> lunghezze del<strong>le</strong> tubazioni in man<strong>da</strong>ta e r<strong>it</strong>orno risultano uguali per<br />
ciascun punto alimentato.<br />
9.3) PRINCIPI GENERALI DI RISPARMIO ENERGETICO<br />
La scelta del<strong>le</strong> tipologie impiantistiche si è basata sul principio fon<strong>da</strong>menta<strong>le</strong> di<br />
risparmio energetico, soprattutto per quanto riguar<strong>da</strong> <strong>la</strong> massimizzazione dei<br />
rendimenti medi stagionali e del<strong>le</strong> rese dei terminali proposti. Stante <strong>la</strong> peculiar<strong>it</strong>à<br />
dell’intervento e del<strong>la</strong> fruizione fina<strong>le</strong>, gli impianti instal<strong>la</strong>ti si caratterizzano per bassi<br />
valori dei costi di manutenzione.<br />
Vengono di segu<strong>it</strong>o indicati e descr<strong>it</strong>ti gli aspetti principali adottati.<br />
9.3.1) IMPIANTI INTERNI CON UNITÀ A PARETE (SPLIT SYSTEM)<br />
Per <strong>la</strong> climatizzazione inverna<strong>le</strong> ed estiva sono instal<strong>la</strong>te un<strong>it</strong>à a parete interne<br />
agli alloggi dotate di gruppi venti<strong>la</strong>nti ad inverter di nuova generazione. Tali<br />
sistemi sono caratterizzati <strong>da</strong> bassi consumi e<strong>le</strong>ttrici e <strong>da</strong>l<strong>la</strong> autonoma<br />
rego<strong>la</strong>zione del<strong>le</strong> portate venti<strong>la</strong>nti.<br />
9.3.2) GRUPPI DI POMPAGGIO AD INVERTER<br />
Nel loca<strong>le</strong> tecnico si prevede <strong>la</strong> presenza di pompe di circo<strong>la</strong>zione dei fluidi<br />
termovettori e di carico degli accumuli termici ad uso dell’intero comp<strong>le</strong>sso.<br />
Per l’impianto di climatizzazione estiva ed inverna<strong>le</strong> sono previsti tre gruppi di<br />
pompaggio con pompe gemel<strong>la</strong>ri ad inverter per <strong>la</strong> suddivisione dei circu<strong>it</strong>i di<br />
alimentazione al<strong>le</strong> diverse zone del comp<strong>le</strong>sso.<br />
La suddivisione deriva <strong>da</strong>l<strong>la</strong> necess<strong>it</strong>à di garantire un migliore<br />
dimensionamento e bi<strong>la</strong>nciamento del<strong>le</strong> portate, vista l’estensione<br />
dell’intervento, anche in funzione degli effettivi utilizzi.<br />
Le pompe di circo<strong>la</strong>zione, dotate di inverter direttamente montato sul corpo,<br />
risultano sempre in funzione allo scopo di garantire il corretto mantenimento<br />
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del<strong>la</strong> temperatura all’interno del<strong>la</strong> rete di man<strong>da</strong>ta e r<strong>it</strong>orno. La portata<br />
e<strong>la</strong>borata <strong>da</strong>i gruppi è proporziona<strong>le</strong> all’effettiva richiesta <strong>da</strong> parte del<strong>le</strong><br />
utenze. Rego<strong>la</strong>ndo <strong>le</strong> pompe a pressione costante si garantisce <strong>la</strong><br />
diminuzione del<strong>la</strong> portata in funzione del carico termico at<strong>tra</strong>verso <strong>la</strong><br />
rego<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> veloc<strong>it</strong>à di rotazione del<strong>le</strong> giranti. E’ assicurata comunque <strong>la</strong><br />
circo<strong>la</strong>zione nell’intera rete anche a basse portate grazie al<strong>la</strong> presenza di by-<br />
pass idraulici inser<strong>it</strong>i direttamente nei moduli di utenza.<br />
La possibil<strong>it</strong>à di adeguare con un e<strong>le</strong>vato grado di precisione <strong>le</strong> portate in<br />
funzione del<strong>le</strong> esigenze degli ambienti consente <strong>la</strong> riduzione dell’energia<br />
e<strong>le</strong>ttrica effettivamente consumata, a tutto beneficio dei costi generali di<br />
manutenzione.<br />
Le pompe ad inverter instal<strong>la</strong>te sono caratterizzate <strong>da</strong> motori a rotore<br />
bagnato a 4 poli, in modo <strong>da</strong> ridurre <strong>la</strong> loro rumoros<strong>it</strong>à grazie al<strong>la</strong> riduzione<br />
del<strong>la</strong> veloc<strong>it</strong>à di rotazione; una più bassa veloc<strong>it</strong>à di rotazione riduce inoltre<br />
l’usura del<strong>le</strong> <strong>parti</strong> rotoriche con aumento del<strong>la</strong> v<strong>it</strong>a media dell’impianto.<br />
9.3.3) SISTEMI DI DISTRIBUZIONE DEL FLUIDO TERMOVETTORE<br />
In considerazione del fabbisogno comp<strong>le</strong>ssivo di energia primaria del<br />
comp<strong>le</strong>sso oggetto di intervento, l’alimentazione ai col<strong>le</strong>ttori di distribuzione<br />
del<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à interne è stata opportunamente studiata allo scopo di minimizzare <strong>le</strong><br />
dispersioni energetiche del<strong>le</strong> dorsali principali e di garantire nel contempo il<br />
bi<strong>la</strong>nciamento dei circu<strong>it</strong>i considerati.<br />
Le valutazioni dimensionali sul<strong>le</strong> linee di alimentazioni, troppo spesso non<br />
considerate nel<strong>le</strong> normali procedure progettuali, hanno un’incidenza non<br />
<strong>tra</strong>scurabi<strong>le</strong> in mer<strong>it</strong>o all’energia primaria consumata, sia in termini di energia<br />
termica dispersa, sia in termini di energia e<strong>le</strong>ttrica consumata <strong>da</strong>i gruppi di<br />
pompaggio.<br />
Tali considerazioni sono al<strong>la</strong> base del<strong>le</strong> seguenti scelte a livello distributivo:<br />
1. <strong>la</strong> dorsa<strong>le</strong> principa<strong>le</strong> di alimentazione ai col<strong>le</strong>ttori è dimensionata in maniera<br />
<strong>da</strong> garantire al secon<strong>da</strong>rio un e<strong>le</strong>vato salto di temperatura <strong>tra</strong> man<strong>da</strong>ta e<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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<strong>it</strong>orno. La scelta consente, a par<strong>it</strong>à di potenza richiesta, l’e<strong>la</strong>borazione di una<br />
portata ridotta con conseguente riduzione del<strong>la</strong> potenza e<strong>le</strong>ttrica instal<strong>la</strong>ta per<br />
i gruppi di pompaggio. Garantire un e<strong>le</strong>vato delta di temperatura per il fluido<br />
termovettore al secon<strong>da</strong>rio del circu<strong>it</strong>o rappresenta una scelta progettua<strong>le</strong> di<br />
corretto funzionamento del<strong>la</strong> cal<strong>da</strong>ia a condensazione;<br />
2. l’alimentazione ai singoli montanti di distribuzione è realizzata con sistema del<br />
tipo “a r<strong>it</strong>orno inverso”.<br />
L’arch<strong>it</strong>ettura di distribuzione a r<strong>it</strong>orno inverso è <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>rmente indicata per<br />
<strong>le</strong> reti di e<strong>le</strong>vata estensione in lunghezza e permette il bi<strong>la</strong>nciamento natura<strong>le</strong><br />
dei terminali serv<strong>it</strong>i. Infatti ad ogni col<strong>le</strong>ttore di distribuzione compete di fatto <strong>la</strong><br />
medesima lunghezza del circu<strong>it</strong>o <strong>tra</strong> man<strong>da</strong>ta e r<strong>it</strong>orno a cui corrispondono di<br />
conseguenza perd<strong>it</strong>e di carico uguali. Un controllo effettivo del<strong>le</strong> perd<strong>it</strong>e di<br />
carico nei circu<strong>it</strong>i di alimentazione entro i valori lim<strong>it</strong>e indicati come<br />
parametri vinco<strong>la</strong>nti nel dimensionamento comporta i seguenti benefici,<br />
sovente non considerati nel<strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche di progetto, ma che<br />
contribuiscono in termini non <strong>tra</strong>scurabili ai costi generali di gestione:<br />
riduzione del<strong>le</strong> veloc<strong>it</strong>à di passaggio dei fluidi nel<strong>le</strong> tubazioni di<br />
alimentazione a cui corrisponde <strong>la</strong> riduzione dei fenomeni di <strong>tra</strong>smissione<br />
del<strong>le</strong> vibrazioni al<strong>le</strong> strutture;<br />
un controllo del<strong>le</strong> veloc<strong>it</strong>à di at<strong>tra</strong>versamento riduce i fenomeni di usura del<strong>le</strong><br />
tubazioni e degli organi rotanti nel<strong>le</strong> pompe di circo<strong>la</strong>zione;<br />
un flusso control<strong>la</strong>to entro lim<strong>it</strong>i valutati di turbo<strong>le</strong>nza consente una<br />
riduzione del<strong>le</strong> perd<strong>it</strong>e di carico e quindi dell’energia necessaria <strong>da</strong><br />
spendere per <strong>la</strong> movimentazione del<strong>la</strong> massa flui<strong>da</strong>;<br />
il controllo del<strong>le</strong> veloc<strong>it</strong>à del fluido ha innegabili ripercussioni sui valori di<br />
scambio convettivo del sistema “tubo-iso<strong>la</strong>mento”. Infatti secondo i modelli<br />
fluidodinamici facenti capo ai gruppi adimensionali di Nusselt e Prandtl a<br />
veloc<strong>it</strong>à ridotte corrispondono valori dei coefficienti di scambio termico in<br />
regime dinamico di ent<strong>it</strong>à inferiore.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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9.3.4) USO DI POMPE DI CALORE AD ALTA EFFICIENZA<br />
La pompa di calore prevista è condensata ad aria e risulta idonea al<strong>la</strong><br />
produzione dell’acqua cal<strong>da</strong> ad uso san<strong>it</strong>ario.<br />
Il sistema sfrutta appieno il serbatoio natura<strong>le</strong> di calore rappresentato <strong>da</strong>ll’aria<br />
<strong>presente</strong>, per esempio, nel<strong>la</strong> intercapedine struttura<strong>le</strong> esistente.<br />
La possibil<strong>it</strong>à di sfruttare energeticamente l’aria esterna consente di garantire<br />
<strong>la</strong> certezza di una fonte a temperatura gratu<strong>it</strong>a tutto l’anno ai fini del<strong>la</strong><br />
condensazione del<strong>le</strong> macchine per l’alimentazione degli impianti interni.<br />
La scelta di un impianto condensato ad aria, per <strong>la</strong> parte di climatizzazione e<br />
produzione dell’acqua cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria, rien<strong>tra</strong> a pieno t<strong>it</strong>olo nell’amb<strong>it</strong>o di<br />
sistemi in grado di sfruttare una fonte energetica di tipo rinnovabi<strong>le</strong>.<br />
Di fatto lo sfruttamento di ta<strong>le</strong> fonte non comporta il suo depauperamento a<br />
tota<strong>le</strong> massimizzazione del principio genera<strong>le</strong> del<strong>la</strong> sostenibil<strong>it</strong>à ambienta<strong>le</strong>.<br />
Da un punto di vista strettamente energetico, l’aspetto importante del<strong>la</strong><br />
soluzione impiantistica instal<strong>la</strong>ta risiede anche nel fatto di sfruttare l’e<strong>le</strong>vata<br />
capac<strong>it</strong>à termica esterna ai fini del<strong>la</strong> condensazione del gas del<strong>le</strong> macchine;<br />
inoltre temperature costanti nel serbatoio caldo giustificano valori e<strong>le</strong>vati di<br />
COP e EER che nel caso in oggetto risultano, rispettivamente, non inferiori a<br />
4,00 in riscal<strong>da</strong>mento e 3,50 in raffred<strong>da</strong>mento.<br />
E<strong>le</strong>vati prestazioni di performance implicano:<br />
• a par<strong>it</strong>à di energia e<strong>le</strong>ttrica assorb<strong>it</strong>a si massimizza <strong>la</strong> resa termica sia in<br />
riscal<strong>da</strong>mento, sia in raffrescamento con conseguente abbattimento dei<br />
costi di gestione a par<strong>it</strong>à di condizioni interne <strong>da</strong> conservare;<br />
• <strong>la</strong> condensazione ad alta efficienza del<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à previste consente di<br />
rispettare il funzionamento nel<strong>le</strong> condizioni di ottimo dei circu<strong>it</strong>i frigoriferi; il<br />
funzionamento ottima<strong>le</strong> di qualsiasi macchina termodinamica ne aumenta i<br />
tempi di v<strong>it</strong>a e riduce gli oneri di manutenzione;<br />
e<strong>le</strong>vate prestazioni si ripercuotono pos<strong>it</strong>ivamente sul contenuto di<br />
gas refrigerante all’interno del<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à che viene ridotto, con conseguente<br />
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eneficio per l’ambiente.<br />
9.3.5) IMPIANTO DI VENTILAZIONE MECCANICA CON RECUPERO DI CALORE<br />
La final<strong>it</strong>à di proporre un intervento prestaziona<strong>le</strong> sotto il profilo<br />
energetico pone <strong>la</strong> necess<strong>it</strong>à di prevedere impianti di venti<strong>la</strong>zione meccanica<br />
control<strong>la</strong>ta in quanto <strong>la</strong> cospicua riduzione del<strong>le</strong> dispersioni termiche per <strong>le</strong><br />
ridotte <strong>tra</strong>sm<strong>it</strong>tanze rende di fatto preponderante il fabbisogno energetico<br />
dovuto al<strong>la</strong> venti<strong>la</strong>zione degli alloggi.<br />
Questa condizione rende necessaria una scelta <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re re<strong>la</strong>tiva al<strong>le</strong><br />
caratteristiche prestazionali dell’impianto di venti<strong>la</strong>zione.<br />
Infatti l’impianto di venti<strong>la</strong>zione meccanica control<strong>la</strong>ta risponde all’esigenza di<br />
garantire il mantenimento di adeguate condizioni termoigrometriche e<br />
san<strong>it</strong>arie all’interno dei locali ab<strong>it</strong>ati e permette, nel contempo, il rispetto dei<br />
lim<strong>it</strong>i di risparmio energetico imposti <strong>da</strong>l<strong>la</strong> normativa vigente (ex Legge<br />
10/91).<br />
Le ragioni di natura tecnica che giustificano l’uso di un impianto di<br />
venti<strong>la</strong>zione meccanica control<strong>la</strong>ta sono sostanzialmente <strong>le</strong>gate al<strong>la</strong><br />
necess<strong>it</strong>à di lim<strong>it</strong>are l’umid<strong>it</strong>à ambiente e di control<strong>la</strong>re l’emissione di agenti<br />
inquinanti derivanti <strong>da</strong>l<strong>la</strong> norma<strong>le</strong> attiv<strong>it</strong>à umana. Una persona in condizioni di<br />
riposo produce, infatti, per effetto del<strong>la</strong> respirazione e del<strong>la</strong> <strong>tra</strong>spirazione,<br />
circa 55 g/h di vapore acqueo, un quant<strong>it</strong>ativo di umid<strong>it</strong>à che si va a sommare<br />
a quel<strong>la</strong> normalmente <strong>presente</strong> nel loca<strong>le</strong>, causando un conseguente<br />
aumento del contenuto comp<strong>le</strong>ssivo di umid<strong>it</strong>à re<strong>la</strong>tiva. Le condizioni che si<br />
vengono a creare risultano ovviamente differenti <strong>da</strong> quel<strong>le</strong> ipotizzate in fase<br />
di progetto dove si prevede un contenuto interno di umid<strong>it</strong>à re<strong>la</strong>tiva pari al<br />
50% al<strong>la</strong> temperatura di 20°C. Fermo restando il valore dei 20°C, l’aumento<br />
del contenuto di vapore acqueo rende certamente meno gradevo<strong>le</strong> <strong>le</strong><br />
condizioni interne dell’ambiente <strong>da</strong> un punto di vista del comfort.<br />
Queste considerazioni aumentano il loro peso se si tiene <strong>presente</strong> che<br />
l’ipotesi inizia<strong>le</strong> di produzione di vapore acqueo fa riferimento al<strong>la</strong> condizione<br />
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decisamente caute<strong>la</strong>tiva di una persona a riposo; <strong>le</strong> condizioni peggiorano<br />
fortemente tenendo in considerazione <strong>le</strong> normali attiv<strong>it</strong>à che avvengono nel<strong>le</strong><br />
case come <strong>la</strong> cottura dei cibi, <strong>la</strong>vaggio di indumenti, pulizia persona<strong>le</strong>, ecc.; in<br />
queste s<strong>it</strong>uazioni <strong>la</strong> produzione di vapore aumenta facilmente di tre o quattro<br />
volte, rendendo ancora più <strong>da</strong>nnoso l’aumento di umid<strong>it</strong>à interna.<br />
Al<strong>le</strong> considerazioni re<strong>la</strong>tive al contenuto igrometrico dell’aria dei locali si<br />
devono necessariamente aggiungere considerazioni <strong>le</strong>gate al<strong>la</strong> produzione di<br />
anidride carbonica <strong>da</strong> parte dell’uomo.<br />
Facendo sempre riferimento all’ipotesi caute<strong>la</strong>tiva di persona a riposo, un<br />
individuo produce mediamente 22 l<strong>it</strong>ri/ora di CO2, un quant<strong>it</strong>ativo che va ad<br />
aggiungersi al contenuto normalmente <strong>presente</strong> nell’aria. Un ambiente può<br />
essere considerato salubre quando <strong>la</strong> concen<strong>tra</strong>zione di anidride carbonica<br />
non supera <strong>la</strong> concen<strong>tra</strong>zione di 1,5 l<strong>it</strong>ri/m3. Ta<strong>le</strong> lim<strong>it</strong>e, in condizioni normali<br />
di attiv<strong>it</strong>à umana, è facilmente superabi<strong>le</strong>; a t<strong>it</strong>olo di esempio si può fare<br />
riferimento al caso di due persone che ab<strong>it</strong>ano un loca<strong>le</strong> di volume pari a 54<br />
m3 (4x5x2,7) per una durata comp<strong>le</strong>ssiva di 4 ore; in questo caso <strong>la</strong><br />
concen<strong>tra</strong>zione di CO2 sa<strong>le</strong> a 3 l<strong>it</strong>ri/m3, un valore doppio rispetto al lim<strong>it</strong>e<br />
visto sopra.<br />
<strong>Con</strong>cen<strong>tra</strong>zioni ancora maggiori si realizzano nel<strong>le</strong> camere <strong>da</strong> <strong>le</strong>tto poiché lo<br />
stazionamento del<strong>le</strong> persone risulta più prolungato (mediamente 8 ore): si<br />
può stimare che due occupanti possono provocare un aumento del<strong>la</strong><br />
concen<strong>tra</strong>zione di anidride carbonica fino a valori di 6-7 l<strong>it</strong>ri/m3, cioè circa<br />
quattro volte più alti del lim<strong>it</strong>e imposto di salubr<strong>it</strong>à. Come nel caso riguar<strong>da</strong>nte<br />
<strong>la</strong> produzione di vapore acqueo, anche in questo esempio ci si è posti in<br />
condizioni caute<strong>la</strong>tive, del resto poco rappresentative del<strong>la</strong> realtà dei fatti,<br />
non avendo tenuto conto, per esempio, degli agenti inquinanti interni come i<br />
prodotti chimici derivanti <strong>da</strong>i <strong>la</strong>vaggi, <strong>da</strong>l<strong>la</strong> formaldeide dei mobili, <strong>da</strong>l<strong>le</strong> comuni<br />
azioni di <strong>la</strong>vaggio del<strong>le</strong> stoviglie e del bucato, ecc.<br />
Le precedenti argomentazioni portano a concludere che in assenza di un<br />
opportuno sistema di venti<strong>la</strong>zione meccanica <strong>le</strong> condizioni interne dei locali<br />
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sarebbero caratterizzate <strong>da</strong> una concen<strong>tra</strong>zione di agenti inquinanti almeno<br />
superiore a 4-5 volte i lim<strong>it</strong>i massimi r<strong>it</strong>enuti <strong>da</strong>nnosi per <strong>la</strong> salute.<br />
E’ necessario control<strong>la</strong>re in permanenza il rinnovo dell’aria per normali<br />
esigenze di igiene e di comfort degli utenti e per prevenire i <strong>da</strong>nni causati<br />
<strong>da</strong>l<strong>la</strong> formazione del<strong>le</strong> condense, come <strong>la</strong> comparsa di macchie o muffe.<br />
L’impianto di venti<strong>la</strong>zione meccanica instal<strong>la</strong>to (vedi art. 10.2) è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong><br />
bocchette di ingresso dell’aria instal<strong>la</strong>te nei vari locali a maggiore<br />
permanenza, come i soggiorni e <strong>le</strong> camere <strong>da</strong> <strong>le</strong>tto e <strong>da</strong> bocchette di<br />
es<strong>tra</strong>zione posizionate nei disimpegni. L’aria esterna immessa in ambiente<br />
circo<strong>la</strong> nell’alloggio dove si carica di umid<strong>it</strong>à e di agenti inquinanti; in segu<strong>it</strong>o<br />
l’aria viziata viene evacuata at<strong>tra</strong>verso <strong>le</strong> bocchette predisposte.<br />
In ta<strong>le</strong> modo, at<strong>tra</strong>verso il controllo del<strong>la</strong> portata dell’aria en<strong>tra</strong>nte in ogni<br />
stanza vengono imped<strong>it</strong>e <strong>le</strong> condizioni favorevoli al<strong>la</strong> formazione di<br />
condensa, macchie o muffe sul<strong>le</strong> pareti.<br />
9.4) DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI<br />
Ferme restando <strong>le</strong> condizioni di segu<strong>it</strong>o descr<strong>it</strong>te nel mer<strong>it</strong>o dei <strong>da</strong>ti progettuali, il<br />
dimensionamento degli impianti di climatizzazione inverna<strong>le</strong> ed estiva è stato parte<br />
integrante del concetto genera<strong>le</strong> del risparmio energetico e sostenibil<strong>it</strong>à ambienta<strong>le</strong>.<br />
Il dimensionamento di qualsiasi impianto ha come conseguenza <strong>la</strong> valutazione del<strong>le</strong><br />
potenze effettivamente in gioco, soprattutto e<strong>le</strong>ttriche, ed ha un’incidenza<br />
fon<strong>da</strong>menta<strong>le</strong> sui costi comp<strong>le</strong>ssivi di gestione.<br />
Un dimensionamento ragionato, anche cr<strong>it</strong>ico nei confronti del<strong>le</strong> normative vigenti, è<br />
comunque avvalorato <strong>da</strong> esperienze effettuate direttamente sul campo, è al<strong>la</strong><br />
base di un impianto per il qua<strong>le</strong> si richiede <strong>la</strong> massimizzazione dei rendimenti medi<br />
stagionali e condizioni di funzionamento tali <strong>da</strong> ridurre al massimo l’esigenza<br />
manutentiva.<br />
Soprattutto nel mer<strong>it</strong>o del<strong>la</strong> normativa che rego<strong>la</strong> i ricambi d’aria e che impone<br />
volumi procap<strong>it</strong>e di rinnovo abnormi, si dirige <strong>la</strong> scelta progettua<strong>le</strong> di adottare ricambi<br />
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e rinnovi strettamente compatibili con <strong>le</strong> esigenze di mantenimento dei livelli interni<br />
termoigrometrici.<br />
In genera<strong>le</strong> il risparmio energetico deve necessariamente passare per una revisione<br />
cr<strong>it</strong>ica e puntua<strong>le</strong> di tutte quel<strong>le</strong> normative ormai <strong>da</strong>tate e non più rispondenti al<strong>le</strong><br />
moderne esigenze di risparmio energetico ed al<strong>le</strong> nuove filosofie progettuali.<br />
Nel caso del<strong>le</strong> scelte adottate sotto il profilo impiantistico i dimensionati si sono<br />
basati sui seguenti aspetti:<br />
• valutazione attenta dei profili di funzionamento impiantistico in funzione degli<br />
effettivi usi dei locali, nell’ipotesi di ab<strong>it</strong>azioni in genere utilizzate durante il periodo<br />
estivo;<br />
• considerazione del comportamento dinamico dell’involucro edilizio soprattutto<br />
durante il periodo di climatizzazione estiva allo scopo di separare <strong>le</strong> esigenze di<br />
intervento degli impianti presenti;<br />
• attenta valutazione dei percorsi del<strong>le</strong> dorsali principali allo scopo di definirne <strong>le</strong><br />
lunghezze esatte in funzione del<strong>la</strong> necess<strong>it</strong>à di un corretto dimensionamento del<strong>le</strong><br />
pompe di circo<strong>la</strong>zione;<br />
• confronto, nel<strong>le</strong> fasi di calcolo del<strong>le</strong> perd<strong>it</strong>e di carico con diversi modelli<br />
fluidodinamici per <strong>la</strong> valutazione del<strong>le</strong> esatte condizioni di moto dei fluidi;<br />
• adozione di sistemi di rego<strong>la</strong>zione e valvo<strong>la</strong>me caratterizzato <strong>da</strong> parametri idraulici<br />
idonei all’inserimento corretto nel<strong>le</strong> linee distributive e tali <strong>da</strong> lim<strong>it</strong>are <strong>le</strong> perd<strong>it</strong>e di<br />
carico concen<strong>tra</strong>te;<br />
• ottimizzazione dei diametri e del<strong>le</strong> veloc<strong>it</strong>à di at<strong>tra</strong>versamento per ridurre i<br />
fenomeni di cav<strong>it</strong>azione del<strong>le</strong> pompe e di usura, con conseguente incremento del<strong>la</strong><br />
scabrezza interna e dell’energia necessaria a garantire <strong>la</strong> movimentazione corretta<br />
del<strong>le</strong> masse fluide;<br />
• incremento degli spessori degli iso<strong>la</strong>menti termici al fine di abbattere <strong>le</strong> dispersioni<br />
passive del<strong>le</strong> reti responsabili di un deterioramento dei rendimenti di distribuzione.<br />
Negli interventi di e<strong>le</strong>vata estensione lineare, il corretto dimensionamento del<strong>le</strong> reti<br />
distributive e degli organi di pompaggio riveste un’importanza troppo spesso<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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<strong>tra</strong>scurata e che presenta comunque un’incidenza e<strong>le</strong>vata sui costi generali del<strong>la</strong><br />
manutenzione e gestione del comp<strong>le</strong>sso.<br />
Nel caso in oggetto <strong>la</strong> presenza di impianti di tipo misto consente l’ottimizzazione<br />
del<strong>le</strong> diverse prob<strong>le</strong>matiche, anche al<strong>la</strong> luce del<strong>la</strong> riduzione del<strong>le</strong> portate in gioco in<br />
funzione di una corretta scelta del<strong>le</strong> temperature di esercizio.<br />
9.5) SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DELLE SCELTE PROGETTUALI<br />
Il rispetto genera<strong>le</strong> dei principi progettuali adottati nell’e<strong>la</strong>borazione del<strong>le</strong> scelte<br />
compiute si fon<strong>da</strong> anche sul concetto genera<strong>le</strong> e <strong>tra</strong>sversa<strong>le</strong> del<strong>la</strong> sostenibil<strong>it</strong>à<br />
ambienta<strong>le</strong>, <strong>tra</strong>sversa<strong>le</strong> nel senso che l’importanza del<strong>la</strong> tematica <strong>tra</strong>scende il<br />
ristretto amb<strong>it</strong>o impiantistico per collocarsi ad un livello olistico. Il concetto di<br />
sostenibil<strong>it</strong>à ambienta<strong>le</strong> è infatti profon<strong>da</strong>mente radicato non solo nel<strong>le</strong> scelte dei<br />
materiali, ma anche nel concetto, comp<strong>le</strong>sso e fon<strong>da</strong>menta<strong>le</strong> al tempo stesso, di<br />
genera<strong>le</strong> salvaguardia dell’ambiente.<br />
Trattandosi di intervento di alto profilo, è apparso obbligatorio attuare un intervento<br />
impiantistico che nei suoi stessi principi informatori fosse permeato <strong>da</strong>ll’idea del<strong>la</strong><br />
sostenibil<strong>it</strong>à ambienta<strong>le</strong>.<br />
Il rispetto per l’ambiente <strong>da</strong> un punto di vista impiantistico si esprime con <strong>le</strong> seguenti<br />
scelte e cr<strong>it</strong>eri progettuali:<br />
• utilizzazione di pompa di calore con circu<strong>it</strong>o frigorifero funzionante a gas<br />
refrigerante di tipo ecologico e rispettoso dell’ambiente;<br />
• dimensionamento degli impianti allo scopo di massimizzare i rendimenti medi<br />
stagionali al fine di lim<strong>it</strong>are l’impegno di potenza e<strong>le</strong>ttrica e termica;<br />
• sfruttamento di una fonte rinnovabi<strong>le</strong> come l’energia so<strong>la</strong>re per l’integrazione del<strong>la</strong><br />
produzione dell’acqua cal<strong>da</strong> ad uso san<strong>it</strong>ario e per l’eventua<strong>le</strong> riscal<strong>da</strong>mento del<strong>la</strong><br />
piscina scoperta.<br />
In genera<strong>le</strong> <strong>la</strong> salvaguardia del rispetto del<strong>la</strong> sostenibil<strong>it</strong>à ambienta<strong>le</strong> parte <strong>da</strong>l<br />
concetto di riduzione dei consumi energetici allo scopo di lim<strong>it</strong>are il fabbisogno<br />
comp<strong>le</strong>ssivo di energia primaria e riduzione dei costi di gestione.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Nel caso in esame <strong>la</strong> scelta ha premiato, in funzione degli effettivi utilizzi e del<strong>la</strong><br />
specific<strong>it</strong>à dell’intervento, tipologie impiantistiche a bassa temperatura di<br />
funzionamento durante il periodo inverna<strong>le</strong> e sistemi puntiformi per <strong>la</strong><br />
deumidificazione estiva.<br />
9.5.1) ASPETTI AMBIENTALI DELL’IMPIANTO A POMPA DI CALORE<br />
Il conseguimento del rispetto dell’ambiente si basa su un duplice aspetto:<br />
garantire condizioni di funzionamento tali <strong>da</strong> apprezzare appieno gli e<strong>le</strong>vati<br />
livelli prestazionali e consentire, a par<strong>it</strong>à di energia e<strong>le</strong>ttrica in ingresso, <strong>la</strong><br />
massimizzazione dell’effetto uti<strong>le</strong> in termini di energia termica e di energia<br />
frigorifera.<br />
ridurre l’utilizzo di gas refrigeranti in termini di quant<strong>it</strong>à e di nociv<strong>it</strong>à<br />
all’ambiente.<br />
Per quanto concerne il secondo punto <strong>la</strong> scelta di utilizzare ta<strong>le</strong> sistema si<br />
inserisce nel<strong>la</strong> final<strong>it</strong>à progettua<strong>le</strong> appena evidenziata. In <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re il gas<br />
refrigerante utilizzato è del tipo ecologico R410-A.<br />
L’impatto ambienta<strong>le</strong> dei gas refrigeranti, troppo spesso sottovalutato, è in<br />
realtà una tematica assai importante, anche nell’ottica del lungo periodo per<br />
quanto riguar<strong>da</strong> <strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche future di smaltimento di questi fluidi e gli<br />
inev<strong>it</strong>abili costi ambientali ed economici <strong>da</strong> sostenere.<br />
L'impatto ambienta<strong>le</strong> dei refrigeranti può essere valutato in genera<strong>le</strong> sotto<br />
diversi punti di vista, come, per esempio, il potenzia<strong>le</strong> distruttivo sull'ozono,<br />
l’impatto sull'effetto serra, ecc.<br />
L’approccio moderno e significativo all’argomento parte <strong>da</strong>l<strong>la</strong> valutazione,<br />
anche quant<strong>it</strong>ativa, dei singoli aspetti riconosciuti a livello internaziona<strong>le</strong><br />
come impatto sull’ambiente.<br />
In <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re vengono presi in considerazione differenti indici d'impatto<br />
riconosciuti a livello internaziona<strong>le</strong>; i principali indici di riferimento sono:<br />
1. OZONE DEPLETION POTENTIAL (ODP): fattore che raffronta il potenzia<strong>le</strong><br />
distruttivo nei confronti dell’ozono atmosferico. Può avere un valore<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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compreso fra 0 e 1 (CFC-12 = 1).<br />
2. GLOBAL WARMING POTENTIAL (GWP): indica l'impatto del refrigerante sul<br />
riscal<strong>da</strong>mento dell'atmosfera (effetto serra). Esprime i chilogrammi<br />
equiva<strong>le</strong>nti di anidride carbonica (CO2) rispetto ad un chilogrammo di<br />
gas refrigerante.<br />
3. HALOCARBON GLOBAL WARMING POTENTIAL (HGWP): è un indice simi<strong>le</strong><br />
al GWP con <strong>la</strong> so<strong>la</strong> differenza che non utilizza CO2 come parametro di<br />
riferimento ma bensì l'R-11.<br />
Il GWP è un buon indicatore del riscal<strong>da</strong>mento globa<strong>le</strong> ma non può essere<br />
r<strong>it</strong>enuto esauriente in quanto non tiene conto dell'impatto che avviene a<br />
monte e a val<strong>le</strong> del refrigerante (in cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> termica, per <strong>la</strong> produzione del<br />
gas, dell'energia e<strong>le</strong>ttrica necessaria al funzionamento, ecc.) pertanto<br />
l'AFEAS (Alternative Fluorocarbon Environmental Acceptabil<strong>it</strong>y Study) ha<br />
studiato un nuovo indice che tiene conto anche di questi fattori: il TEWI<br />
(TOTAL EQUIVALENT WARMING IMPACT) .<br />
Il TEWI tiene conto non solo degli effetti diretti del refrigerante ma<br />
anche di quelli indiretti dovuti al<strong>le</strong> emissioni di CO2 per <strong>la</strong> produzione di<br />
energia in cen<strong>tra</strong><strong>le</strong>. Il TEWI è pertanto <strong>la</strong> somma di due componenti: <strong>la</strong><br />
prima è il CO2 emesso in cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> per l'energia e<strong>le</strong>ttrica utilizzata <strong>da</strong>l<br />
climatizzatore nel corso del<strong>la</strong> sua intera v<strong>it</strong>a operativa, mentre <strong>la</strong> secon<strong>da</strong><br />
stima <strong>le</strong> perd<strong>it</strong>e di refrigerante.<br />
La dipendenza del<strong>le</strong> diverse componenti nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione del TEWI è di tipo<br />
lineare, nel senso che al<strong>la</strong> riduzione di detto valore concorrono <strong>le</strong> riduzioni<br />
dei singoli addendi, ossia <strong>la</strong> massa del refrigerante utilizzato, l’energia<br />
utilizzata per <strong>la</strong> climatizzazione in un anno, il valore del GWP e <strong>la</strong> v<strong>it</strong>a<br />
operativa stimata per l’impianto di climatizzazione.<br />
Nel caso del<strong>le</strong> scelte impiantistiche instal<strong>la</strong>te, si è cercato di minimizzare<br />
ogni fattore in quanto:<br />
è stata adottata una tecnologica che utilizza quant<strong>it</strong>à di gas refrigerante<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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inferiore al<strong>le</strong> normali tecnologie ad espansione diretta;<br />
il dimensionamento dei fabbisogni di climatizzazione ha volutamente<br />
tenuto in considerazione <strong>le</strong> capac<strong>it</strong>à prestazionali dell’involucro edilizio<br />
in termini di inergia termica e di sfasamento dell’on<strong>da</strong> termica;<br />
valori di coefficienti prestazionali (COP e EER);<br />
il gas refrigerante R410A rien<strong>tra</strong> nell’amb<strong>it</strong>o dei gas ecologici in quanto<br />
presenta un impatto pari al 37% fatto pari a 100 l’impatto sull’ambiente<br />
dei gas CFC.<br />
A questi aspetti concorrono, ovviamente, <strong>le</strong> condizioni di funzionamento<br />
normali che sono state assunte in fase di progettazione e<br />
dimensionamento come e<strong>le</strong>menti specifici per <strong>la</strong> scelta del<strong>le</strong> taglie del<strong>le</strong><br />
diverse potenze.<br />
La sostenibil<strong>it</strong>à ambienta<strong>le</strong> si persegue anche at<strong>tra</strong>verso il giusto controllo<br />
dei dimensionamenti degli impianti allo scopo di ridurre <strong>le</strong> necessarie<br />
potenze instal<strong>la</strong>te.<br />
9.5.2) IMPATTO ACUSTICO<br />
Tra i principi generali di sostenibil<strong>it</strong>à ambienta<strong>le</strong> si è fatto rien<strong>tra</strong>re anche<br />
l’aspetto importante dell’impatto acustico sull’ambiente circostante, anche in<br />
funzione dell’effettiva collocazione del comp<strong>le</strong>sso residenzia<strong>le</strong>.<br />
Le tipologie impiantistiche adottate presentano un ridotto impatto acustico<br />
sull’ambiente circostante e sui locali interni, grazie al<strong>la</strong> tota<strong>le</strong> eliminazione di<br />
macchine condensate ad aria che per <strong>la</strong> loro peculiar<strong>it</strong>à necess<strong>it</strong>ano del<strong>la</strong><br />
movimentazione di e<strong>le</strong>vati volumi di aria.<br />
Di fatto tutte <strong>le</strong> fonti del rumore impiantistico risultano comprese nel loca<strong>le</strong><br />
tecnologico interrato di nuova realizzazione; in tal modo, essendo ev<strong>it</strong>ato ogni<br />
contatto con l’ambiente esterno, si realizza uno sconfinamento effettivo del<br />
rumore e <strong>la</strong> protezione tota<strong>le</strong> dell’ambiente esterno. In considerazione del<br />
fatto che al livello 1 sono presenti utenze non appartenenti al<strong>la</strong> parte oggetto<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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di intervento, risulta ancora più evidente <strong>la</strong> necess<strong>it</strong>à di eliminare<br />
comp<strong>le</strong>tamente ogni rumore in esterno.<br />
Per quanto concerne gli ambienti interni valgono i seguenti principi:<br />
i terminali interni di climatizzazione cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i <strong>da</strong>l<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à a parete sono<br />
dimensionati al<strong>la</strong> minima veloc<strong>it</strong>à per ridurre <strong>la</strong> rumoros<strong>it</strong>à in ambiente<br />
prodotta <strong>da</strong>l<strong>la</strong> movimentazione dell’aria;<br />
<strong>le</strong> prese e <strong>le</strong> espulsioni in esterno sono dimensionate per permettere<br />
basse veloc<strong>it</strong>à di at<strong>tra</strong>versamento grazie al<strong>le</strong> quali ridurre <strong>la</strong> rumoros<strong>it</strong>à<br />
nell’ambiente esterno.<br />
9.6) MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI<br />
Nel<strong>la</strong> fase progettua<strong>le</strong>, soprattutto in termini di definizione del<strong>le</strong> tipologie<br />
impiantistiche, si è attentamente valutato l’aspetto del<strong>le</strong> esigenze manutentive e di<br />
affi<strong>da</strong>bil<strong>it</strong>à dei terminali, con <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re riferimento al<strong>la</strong> disponibil<strong>it</strong>à dei sistemi di<br />
sicurezza.<br />
Di derivazione industria<strong>le</strong> i concetti seguenti devono essere correntemente introdotti<br />
nel<strong>le</strong> valutazioni del<strong>le</strong> scelte impiantistiche, non solo in termini di sicurezza<br />
intrinseca del sistema, ma anche in funzione del<strong>la</strong> peculiar<strong>it</strong>à per <strong>la</strong> conservazione<br />
dei beni presenti:<br />
AFFIDABILITA’ (reabil<strong>it</strong>y): è una grandezza <strong>le</strong>gata al tasso di guasto degli impianti<br />
valutato at<strong>tra</strong>verso prove distruttive di <strong>la</strong>boratorio o simu<strong>la</strong>to at<strong>tra</strong>verso<br />
modellizzazioni dinamiche derivate <strong>da</strong>i principi Monte Carlo;<br />
DISPONIBILITA’ (avai<strong>la</strong>b<strong>it</strong>y): rappresenta <strong>la</strong> capac<strong>it</strong>à dell’impianto a fornire <strong>la</strong><br />
funzione per <strong>la</strong> qua<strong>le</strong> è progettato anche a segu<strong>it</strong>o di un guasto a monte dello<br />
stesso.<br />
Le tecniche e<strong>la</strong>borate per queste prob<strong>le</strong>matiche (Hazop, Fmea, Logica Fuzzy, Reti<br />
neurali, ecc.) sono di derivazione industria<strong>le</strong> e rappresentano metodologie<br />
comp<strong>le</strong>sse finalizzate allo scopo di garantire un adeguato livello di sicurezza del<br />
sistema impianto at<strong>tra</strong>verso una modellizzazione dinamica dei guasti.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Nel caso del<strong>le</strong> scelte progettuali adottate si è fatta <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>rmente attenzione al<strong>la</strong><br />
riduzione e contenimento dei centri di guasto, un<strong>it</strong>amente al<strong>la</strong> scelta di adottare un<br />
sistema genera<strong>le</strong> di supervisione dell’impianto meccanico ed e<strong>le</strong>ttrico.<br />
L’impianto previsto è gestibi<strong>le</strong> in funzione del<strong>le</strong> moderne tecniche adottabili per <strong>la</strong><br />
manutenzione <strong>da</strong> parte dei Global Service, come, per esempio:<br />
Total Productive Maintenance (TPM), che è un approccio manutentivo sviluppato<br />
in Giappone in tempi abbastanza recenti. Gli aspetti innovativi sono,<br />
principalmente, il recepimento e l'applicazione del<strong>le</strong> teorie riguar<strong>da</strong>nti <strong>la</strong><br />
manutenzione a guasto, l'affi<strong>da</strong>bil<strong>it</strong>à e <strong>la</strong> manutenibil<strong>it</strong>à, <strong>la</strong> <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re attenzione<br />
rivolta al<strong>le</strong> questioni <strong>le</strong>gate all'efficienza economica del progetto e, in ultimo,<br />
l'introduzione di un omnicomprensivo sistema di manutenzione che va a toccare<br />
l'attiv<strong>it</strong>à di tutti gli operatori.<br />
Reliabil<strong>it</strong>y Centered Maintenance (RCM), con un approccio meno invasivo<br />
rispetto al TPM. L’approccio forma<strong>le</strong> e non casua<strong>le</strong> al<strong>la</strong> manutenzione degli<br />
impianti ha indubbi vantaggi a livello del risparmio gestiona<strong>le</strong> e comp<strong>le</strong>ssivo <strong>da</strong><br />
un punto di vista energetico. L’impiantistica instal<strong>la</strong>ta ed opportunamente<br />
dimensionata va nel<strong>la</strong> direzione di inserirsi nel<strong>la</strong> logica già ampiamente<br />
sperimentata nell’amb<strong>it</strong>o dell’industria e nota come manutenzione pred<strong>it</strong>tiva. Si<br />
<strong>tra</strong>tta in sostanza del<strong>la</strong> logica evoluzione del concetto del<strong>la</strong> manutenzione<br />
preventiva, sviluppatasi a <strong>parti</strong>re <strong>da</strong>gli anni ’60 del secolo scorso quando iniziò a<br />
prendere consistenza <strong>la</strong> possibil<strong>it</strong>à di un'evoluzione dei cr<strong>it</strong>eri adottati fino a quel<br />
momento nel<strong>la</strong> prevenzione dei guasti; molto spesso, infatti, l'approccio del<strong>la</strong><br />
manutenzione preventiva era applicato quasi in termini dogmatici, programmando<br />
<strong>le</strong> revisioni a scadenze temporali prefissate, senza alcun riguardo per eventuali<br />
raffronti con i <strong>da</strong>ti derivanti <strong>da</strong>ll'esperienza maturata. La RCM, invece, ha come<br />
obiettivo quello di consoli<strong>da</strong>re l'affi<strong>da</strong>bil<strong>it</strong>à intrinseca del progetto e di sfruttare <strong>le</strong><br />
condizioni derivanti <strong>da</strong> una affi<strong>da</strong>bil<strong>it</strong>à e disponibil<strong>it</strong>à intrinseca del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong><br />
macchine presenti.<br />
Dall'analisi dello schema si evince come l'attiv<strong>it</strong>à manutentiva si sviluppa in tre<br />
diverse direzioni, contemperando altrettante categorie di interventi:<br />
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a) interventi che sono posti in essere solo dopo che il guasto si è presentato<br />
(manutenzione non programmata);<br />
b) interventi che scaturiscono <strong>da</strong> un logico e predeterminato piano<br />
programmatico (manutenzione programmata);<br />
e) interventi incen<strong>tra</strong>ti sul tentativo di <strong>da</strong>re luogo a un processo di miglioramento<br />
continuo nel<strong>la</strong> gestione di queste prob<strong>le</strong>matiche (manutenzione migliorativa),<br />
a <strong>parti</strong>re <strong>da</strong>l<strong>le</strong> procedure operative fino al<strong>la</strong> ridefinizione progressiva del<strong>le</strong><br />
s<strong>it</strong>uazioni cr<strong>it</strong>iche, basandosi sull'esperienza acquis<strong>it</strong>a.<br />
10. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI MECCANICI IN CLASSE “A”: CAPITOLATO<br />
TECNICO<br />
10.1) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO APPARTAMENTI – SISTEMA VRV IN POMPA DI CALORE<br />
La filosofia impiantistica di questo impianto si basa sul<strong>la</strong> versatil<strong>it</strong>à di utilizzo del<br />
sistema. Questo impianto cen<strong>tra</strong>lizzato offre infatti un comfort ambiente adeguato in<br />
tutte <strong>le</strong> stagioni modu<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> quant<strong>it</strong>à di “freddo” o di “caldo” a secon<strong>da</strong> del carico<br />
termico ambiente. Inoltre l’impianto parzializza <strong>la</strong> potenza termica erogata <strong>da</strong>l 10% al<br />
100% permettendo un controllo del<strong>la</strong> capac<strong>it</strong>à frigorifera o termica interna agli<br />
ambienti consentendo un risparmio energetico grazie al<strong>la</strong> tecnologia ad inverter dei<br />
compressori.<br />
In un clima temperato come quello di Chiavari è <strong>la</strong> soluzione impiantistica più<br />
opportuna sia <strong>da</strong>l punto di vista dei consumi che <strong>da</strong>l punto di vista gestiona<strong>le</strong> e<br />
manutentivo.<br />
L’impianto in paro<strong>la</strong> è stato suddiviso in n° 3 sistemi:<br />
Sistema A Piani 4° e 5°<br />
Sistema B Piani 1° e 3° Est<br />
Sistema C Piani 1° e 3° Ovest<br />
Ogni sistema è composto <strong>da</strong>:<br />
una un<strong>it</strong>à esterna a pompa di calore cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a <strong>da</strong> struttura autoportante in acciaio<br />
dotata di pannelli amovibili, verniciata con <strong>tra</strong>ttamento per esterno atto a protegger<strong>la</strong><br />
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<strong>da</strong>ll’azione degli agenti atmosferici. Aspirazione dell'aria posta <strong>la</strong>teralmente e<br />
posteriormente all'un<strong>it</strong>à, griglie di protezione sul<strong>la</strong> aspirazione ed espulsione dell’aria<br />
di condensazione.<br />
N. 1 Compressore ermetico a spira<strong>le</strong> orb<strong>it</strong>ante tipo scroll BLDC inverter.<br />
N. 1 Compressore ermetico a spira<strong>le</strong> orb<strong>it</strong>ante tipo scroll con controllo on/off.<br />
Sistema di lubrificazione HiPOR (High Pressure Oil Return), con immissione dell'olio<br />
ad alta pressione direttamente nel compressore <strong>la</strong>to alto pressione, al fine di lim<strong>it</strong>are<br />
<strong>le</strong> perd<strong>it</strong>e di energia ed aumentare l'affi<strong>da</strong>bil<strong>it</strong>à.<br />
Circu<strong>it</strong>o frigorifero con refrigerante R-410A, controllo del refrigerante <strong>tra</strong>m<strong>it</strong>e valvo<strong>la</strong><br />
di espansione e<strong>le</strong>ttronica.<br />
Scambiatore di calore suddiviso in due <strong>parti</strong>, esecuzione di cicli di sbrinamento<br />
alternati con temperature esterne superiori a 0°C al fine di non interrompere<br />
l'erogazione di calore negli ambienti.<br />
Scambiatore di calore Wide Louver ad e<strong>le</strong>vata superficie corrugata, <strong>tra</strong>ttamento<br />
anticorrosione Gold Fin.<br />
Scambiatore per sottoraffred<strong>da</strong>mento Cyclone che riduce significativamente <strong>le</strong><br />
perd<strong>it</strong>e di pressione imputabili al<strong>la</strong> lunghezza del<strong>le</strong> tubazioni, consentendo di<br />
realizzare circu<strong>it</strong>i con estensione massima di 1000 m e dislivelli pari a 110 m.<br />
Venti<strong>la</strong>tore elicoi<strong>da</strong><strong>le</strong> ad espulsione vertica<strong>le</strong>, motore e<strong>le</strong>ttrico BLDC Inverter direttamente<br />
accoppiato, preva<strong>le</strong>nza venti<strong>la</strong>tore fino a 8 mm c.a.<br />
Dispos<strong>it</strong>ivi di sicurezza: interruttore di alta pressione, termostato di sicurezza del motore<br />
del venti<strong>la</strong>tore, re<strong>la</strong>y di sovracorrente, protezione di sovraccarico inverter, fusibili.<br />
Microprocessore per il controllo e <strong>la</strong> gestione comp<strong>le</strong>ta dell'autodiagnosi.<br />
Funzione di back up automatico, in caso di guasto di un compressore.<br />
Funzione scato<strong>la</strong> nera, salvataggio dei <strong>da</strong>ti operativi di funzionamento.<br />
Metodo di sbrinamento con controllo a microprocessore e sonde di temperatura.<br />
Tre differenti mo<strong>da</strong>l<strong>it</strong>à di funzionamento notturno si<strong>le</strong>nzioso: attenuazione rumoros<strong>it</strong>à<br />
dopo 8, 6.5 o 5 ore <strong>da</strong>l picco di temperatura giornaliero regis<strong>tra</strong>to.<br />
____________________________________________<br />
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Funzione di carica automatica del refrigerante.<br />
Check up automatico dello stato di carica del refrigerante.<br />
Funzione di pump down e pump out.<br />
Alimentazione: 380-415 V, trifase, 50 Hz<br />
Livello di pressione sonora 58 dB (A)<br />
Le un<strong>it</strong>à interne che possono essere scelte <strong>tra</strong> varie tipologie: a parete (tipo<br />
prescelto) a pavimento o a soff<strong>it</strong>to, in vista (tipo prescelto) o ad incasso, <strong>da</strong><br />
posizionare all’interno del<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>ative, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e essenzialmente <strong>da</strong>:<br />
- Copertura in materia<strong>le</strong> p<strong>la</strong>stico, man<strong>da</strong>ta aria dotata di meccanismo di<br />
movimentazione automatica del def<strong>le</strong>ttore, con chiusura automatica al<br />
momento del<strong>la</strong> disattivazione dell’un<strong>it</strong>à.<br />
- Venti<strong>la</strong>tore a flusso incrociato con motore e<strong>le</strong>ttrico BLDC direttamente<br />
accoppiato.<br />
- Scambiatore di calore cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong> tubi di rame internamente rigati ed a<strong>le</strong>tte in<br />
alluminio ad alta efficienza.<br />
- Valvo<strong>la</strong> e<strong>le</strong>ttronica di espansione/rego<strong>la</strong>zione pilotata <strong>da</strong> un sistema di<br />
controllo a microprocessore che consente il controllo del<strong>la</strong> temperatura<br />
ambiente.<br />
- Termistori temperatura dell’aria di ripresa, ingresso ed usc<strong>it</strong>a scambiatore di<br />
calore.<br />
- Dispos<strong>it</strong>ivi di sicurezza: fusibili, fusibi<strong>le</strong> del motore del venti<strong>la</strong>tore.<br />
- Filtro di purificazione aria al P<strong>la</strong>sma<br />
- Alimentazione: 220*240 V monofase a 50 Hz<br />
- Potenza e<strong>le</strong>ttrica assorb<strong>it</strong>a 40 W<br />
- Dimensioni (LxPxA) : 895x165x282 mm<br />
- Portata aria (H/M/L) 5,6/5/4,6 m³/min<br />
- Livello di pressione sonora (H/M/L) 37/33/23 dB(A)<br />
La capac<strong>it</strong>à nomina<strong>le</strong> di raffred<strong>da</strong>mento e di riscal<strong>da</strong>mento varia a secon<strong>da</strong><br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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dell’ampiezza del loca<strong>le</strong>, del<strong>la</strong> sua esposizione e <strong>da</strong>l carico termico a cui è<br />
assoggettato.<br />
Per <strong>la</strong> ri<strong>parti</strong>zione del<strong>le</strong> spese di utilizzo dell’impianto condominia<strong>le</strong> è prevista<br />
l’instal<strong>la</strong>zione di un sistema di controllo cen<strong>tra</strong>lizzato, con mon<strong>it</strong>or a colori<br />
touch screen 7" e penna ottica, per <strong>la</strong> determinazione dei parametri di<br />
funzionamento del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à interne.<br />
Soluzione per il controllo di un massimo di 64 un<strong>it</strong>à interne. Il controllo e il<br />
mon<strong>it</strong>oraggio del<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à interne è possibi<strong>le</strong> effettuarlo per singo<strong>la</strong> un<strong>it</strong>à<br />
interna, per gruppi composti <strong>da</strong> massimo di 16 un<strong>it</strong>à interne e per zone<br />
(insieme di più gruppi).<br />
L’interfaccia grafica consente di personalizzare <strong>la</strong> denominazione del<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à<br />
e dei gruppi di appartenenza.<br />
Programmatore perpetuo con impostazione di eventi ed intervallo minimo di<br />
impostazione pari a 10 minuti.<br />
Mo<strong>da</strong>l<strong>it</strong>à rete web-access per accesso al termina<strong>le</strong> <strong>da</strong> locazioni remote.<br />
Slot <strong>le</strong>ttura SD Card per predisposizione al caricamento di software opzionali<br />
quali funzione:<br />
- "Web schedu<strong>le</strong> " o "Web schedu<strong>le</strong> + PDI" per <strong>la</strong> <strong>le</strong>ttura dei consumi<br />
energetici <strong>da</strong> contabilizzatore PDI;<br />
- Sche<strong>da</strong> ethernet.<br />
Attivazione e spegnimento del<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à interne individualmente, per gruppi, per<br />
zone o totalmente.<br />
Impostazione del<strong>la</strong> temperatura, del<strong>la</strong> veloc<strong>it</strong>à del venti<strong>la</strong>tore, del<strong>la</strong> mo<strong>da</strong>l<strong>it</strong>à<br />
operativa.<br />
<strong>Con</strong>trollo automatico del<strong>la</strong> commutazione stagiona<strong>le</strong> e del<strong>le</strong> temperature<br />
lim<strong>it</strong>e (protezione gelo e surriscal<strong>da</strong>mento sistema).<br />
<strong>Con</strong>trollo del<strong>le</strong> a<strong>le</strong>tte di direzione del flusso aria.<br />
Funzione di blocco del<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à interne tota<strong>le</strong> o impostata per funzione:<br />
(temperatura, mo<strong>da</strong>l<strong>it</strong>à operativa, veloc<strong>it</strong>à di venti<strong>la</strong>zione).<br />
____________________________________________<br />
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Funzione di spegnimento di emergenza: possibil<strong>it</strong>à di col<strong>le</strong>gare un contatto<br />
d'al<strong>la</strong>rme esterno per fermare automaticamente <strong>le</strong> un<strong>it</strong>à.<br />
Salvataggio fino a 30 gg. dello storico del funzionamento impianto e di eventuali<br />
codici di errore.<br />
Un<strong>it</strong>à di contabilizzazione dei consumi energetici in abbinamento ad un<br />
wattmetro dig<strong>it</strong>a<strong>le</strong> con usc<strong>it</strong>a ad impulsi, l`un<strong>it</strong>à esamina l`utilizzo del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong><br />
un<strong>it</strong>à interne col<strong>le</strong>gate al sistema e ri<strong>parti</strong>sce su di esse il consumo tota<strong>le</strong><br />
dell`impianto.<br />
- Mo<strong>da</strong>l<strong>it</strong>à <strong>le</strong>ttura potenza assorb<strong>it</strong>a istantanea<br />
- Mo<strong>da</strong>l<strong>it</strong>à <strong>le</strong>ttura potenza assorb<strong>it</strong>a storica<br />
- Mo<strong>da</strong>l<strong>it</strong>à <strong>le</strong>ttura potenza assorb<strong>it</strong>a periodo<br />
- Applicabi<strong>le</strong> a max 48 un<strong>it</strong>à interne<br />
Funzione "Web schedu<strong>le</strong> + PDI".<br />
- <strong>Con</strong>trollo e programmazione anche <strong>da</strong> remoto del<strong>le</strong> impostazioni di ogni un<strong>it</strong>à<br />
interna.<br />
- Abil<strong>it</strong>azione al<strong>la</strong> <strong>le</strong>ttura su AC Smart II dei consumi energetici ri<strong>le</strong>vati <strong>da</strong><br />
contabilizzatore PDI<br />
La rete di distribuzione del fluido vettore del sistema a pompa di calore sarà<br />
realizzata con tubazioni in rame di opportuno diametro con sal<strong>da</strong>ture in <strong>le</strong>ga di<br />
argento. La coibentazione del<strong>le</strong> tubazioni sarà realizzata con guaina e<strong>la</strong>stomerica<br />
a cellu<strong>le</strong> chiuse di spessore adeguato. Per ogni un<strong>it</strong>à interna sarà realizzata una<br />
tubazione in PE di piccolo diametro per convogliare <strong>la</strong> condensa al punto di<br />
scarico più vicino.<br />
10.2) IMPIANTO DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA CON RECUPERO DI CALORE (vedi<br />
art. 9.3.5)<br />
L’impianto di venti<strong>la</strong>zione meccanica control<strong>la</strong>ta con recupero di calore permette di<br />
avere un ricambio di aria costante all’interno del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>ative ev<strong>it</strong>ando in<br />
questo modo il ristagno di umid<strong>it</strong>à, odori e fumi sgradevoli e <strong>la</strong> formazione di muffe.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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L’impianto di venti<strong>la</strong>zione meccanica control<strong>la</strong>ta è essenzia<strong>le</strong> per l’ottenimento del<strong>le</strong><br />
c<strong>la</strong>ssi di efficienza più alte per ciò che concerne <strong>la</strong> Certificazione energetica degli<br />
edifici.<br />
Cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> doppio flusso ad alto rendimento con scambiatore in polipropi<strong>le</strong>ne flusso<br />
<strong>la</strong>minare in controcorrente che garantisca altissime efficienze (oltre il 90%) nel<br />
recupero di calore sensibi<strong>le</strong>, configurazione orizzonta<strong>le</strong>, venti<strong>la</strong>tori centrifughi a<br />
singo<strong>la</strong> e doppia en<strong>tra</strong>ta con giranti in alluminio bi<strong>la</strong>nciate staticamente e<br />
dinamicamente. Motori e<strong>le</strong>ttrici EC, a basso consumo, ad accoppiamento diretto,<br />
monofase (230V-1-50/60 Hz), by-pass motorizzato. Filtro c<strong>la</strong>sse G4 su flusso aria<br />
es<strong>tra</strong>zione e filtro c<strong>la</strong>sse F7 su flusso aria immissione; sbrinamento automatico<br />
temporizzato dello scambiatore. Comp<strong>le</strong>to di controlli e pannello remoto.<br />
L’aria in ingresso viene inoltre fil<strong>tra</strong>ta ed immessa in ambiente at<strong>tra</strong>verso una rete di<br />
canalizzazioni circo<strong>la</strong>ri spiroi<strong>da</strong>li in <strong>la</strong>miera zincata giuntati ad innesto m/f con tenuta<br />
esterna mediante nastro adesivo in alluminio, i condotti dell’aria sono coibentati con<br />
materia<strong>le</strong> espanso a base di caucciù a micro cellu<strong>le</strong> chiuse e altamente f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong> a<br />
bassa conducibil<strong>it</strong>à termica, di colore grigio con adesivo, forn<strong>it</strong>o in <strong>la</strong>stre dello<br />
spessore di 10mm con c<strong>la</strong>sse di resistenza al fuoco CL 1 .<br />
La si<strong>le</strong>nzios<strong>it</strong>à del sistema di venti<strong>la</strong>zione è affi<strong>da</strong>to a si<strong>le</strong>nziatori circo<strong>la</strong>ri innestati<br />
sul<strong>la</strong> rete di distribuzione aria cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i <strong>da</strong> doppia parete in <strong>la</strong>miera zincata, forata<br />
internamente, con interposto materassino acustico in <strong>la</strong>na minera<strong>le</strong>.<br />
La rego<strong>la</strong>zione di portata dell’aria è affi<strong>da</strong>ta a serrande di taratura con comando<br />
manua<strong>le</strong> esterno.<br />
Sul<strong>la</strong> man<strong>da</strong>ta dell’aria verranno posizionati dei moduli di rego<strong>la</strong>zione atti a garantire<br />
una portata costante ad ogni punto di immissione.<br />
L’aria verrà immessa ed es<strong>tra</strong>tta per mezzo di bocchette in PVC di colore bianco<br />
circo<strong>la</strong>ri con un diametro di 124 mm, rego<strong>la</strong>bili mediante <strong>la</strong> rotazione dell’e<strong>le</strong>mento<br />
cen<strong>tra</strong><strong>le</strong>.<br />
Per i bagni e <strong>le</strong> cucine verranno instal<strong>la</strong>te del<strong>le</strong> bocchette d’es<strong>tra</strong>zione autorego<strong>la</strong>bili<br />
a portata fissa, sono realizzate in PVC rigido di colore bianco. Il rego<strong>la</strong>tore anch’esso<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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in PVC è posto orizzontalmente rispetto al passaggio d’en<strong>tra</strong>ta predefin<strong>it</strong>o. Il blocco<br />
bocchetta e rego<strong>la</strong>tore è es<strong>tra</strong>ibi<strong>le</strong> per il <strong>la</strong>vaggio. Il diametro di attacco è di 125 mm.<br />
10.3) IMPIANTO SOLARE TERMICO<br />
La produzione di acqua cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria per l’intero comp<strong>le</strong>sso edilizio sarà garant<strong>it</strong>a<br />
<strong>da</strong> un impianto a pannelli so<strong>la</strong>ri che occuperanno una superficie comp<strong>le</strong>ssiva di circa<br />
50 mq e verranno col<strong>le</strong>gati a un modulo per <strong>la</strong> produzione di acqua cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria<br />
che a sua volta alimenterà n° 2 serbatoi di accumulo. Inoltre il calore prodotto in<br />
eccesso <strong>da</strong>ll’impianto so<strong>la</strong>re verrà dissipato at<strong>tra</strong>verso uno scambiatore per<br />
“riscal<strong>da</strong>re” di qualche grado Centigrado, l’acqua del<strong>la</strong> piscina condominia<strong>le</strong>.<br />
Più precisamente l’impianto nel<strong>la</strong> sua comp<strong>le</strong>ss<strong>it</strong>à lo possiamo descrivere nel modo<br />
seguente:<br />
n° 1 packaging con n° 5 col<strong>le</strong>ttori GK10 Ciascun col<strong>le</strong>ttore ha <strong>le</strong> seguenti<br />
caratteristiche:<br />
Col<strong>le</strong>ttore per grandi impianti, con assorb<strong>it</strong>ore in alluminio con rivestimento<br />
altamente se<strong>le</strong>ttivo, circu<strong>it</strong>azione in rame, struttura a profili in alluminio e dorso in<br />
alluminio con iso<strong>la</strong>mento. Vetro so<strong>la</strong>re antigrandine a basso tenore di ferro. N° 4<br />
attacchi fi<strong>le</strong>ttati 1"1/4.<br />
Superficie lor<strong>da</strong>: 10,05 mq;<br />
Superficie di apertura: 9,17 mq;<br />
Peso a vuoto: 170 kg;<br />
Dimensioni: A x L x P: 2064 x 4867 x 114 mm;<br />
Raccordi: 1"1/4 fi<strong>le</strong>tto esterno;<br />
Assorbimento/emissione: 95% / 5%<br />
Coibentazione: <strong>la</strong>na minera<strong>le</strong> sp. 50 mm;<br />
Pressione max. di esercizio: 10 bar<br />
Temperatura di stagnazione: 192 °C<br />
Portata consigliata: 10-30 l/hmq;<br />
Inclinazioni ammesse: <strong>da</strong> 25 a 75 °<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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N° 2 serbatoi di accumulo in acciaio, con 8 attacchi di col<strong>le</strong>gamento 6/4" su 4 livelli,<br />
con def<strong>le</strong>ttori di flusso all'interno del serbatoio e attacco aggiuntivo 6/4" nel<strong>la</strong> parte<br />
superiore. Diaframma interno per il migliore mantenimento del<strong>la</strong> s<strong>tra</strong>tificazione.<br />
Pozzetti sal<strong>da</strong>ti Ø15 mm per sonde ad immersione su 4 posizioni a differente<br />
altezza. Iso<strong>la</strong>mento termico a parte, non incluso. Volume 1500 l<br />
Altezza iso<strong>la</strong>to: 2150 mm<br />
Altezza senza iso<strong>la</strong>mento: 2097 mm<br />
Diametro con iso<strong>la</strong>mento: 1200 mm<br />
Diametro senza iso<strong>la</strong>mento: 1000 mm<br />
Misura di ribaltamento: 2135 mm<br />
Pressione di esercizio riscal<strong>da</strong>mento ammessa: 3 bar<br />
Temperatura di esercizio riscal<strong>da</strong>mento ammessa: 95 °C<br />
Peso senza iso<strong>la</strong>mento: ca. 152 kg<br />
Una un<strong>it</strong>à per il caricamento a s<strong>tra</strong>tificazione di un accumu<strong>la</strong>tore su 2 livelli, con<br />
rego<strong>la</strong>zione del numero di giri. Per superfici di col<strong>le</strong>ttori fino a 50 mq.<br />
Composta <strong>da</strong>: scambiatore di calore, pompa primaria e secon<strong>da</strong>ria, valvo<strong>la</strong> di<br />
commutazione, cen<strong>tra</strong>lina SKSC3 con 3 usc<strong>it</strong>e, rego<strong>la</strong>zione del numero di giri ed una<br />
usc<strong>it</strong>a a potenzia<strong>le</strong> zero. Fabbricata in struttura a blocchi.<br />
Pronta per l’al<strong>la</strong>cciamento e cab<strong>la</strong>ta e<strong>le</strong>ttricamente.<br />
Dimensioni (L x H x P): 400x600x200 mm<br />
Colore del<strong>la</strong> calotta: argento<br />
Peso: 17 kg<br />
Tubazioni: costruzione a blocchi in bronzo allo stagno.<br />
Alimentazione e<strong>le</strong>ttrica: 230 V/50 Hz<br />
Superficie max di col<strong>le</strong>ttore: 50 mq con valore nomina<strong>le</strong> del<strong>la</strong> differenza di<br />
temperatura. Differenze di temperatura maggiori consentono di col<strong>le</strong>gare superfici<br />
captanti maggiori.<br />
Rego<strong>la</strong>zione: comp<strong>le</strong>tamente precab<strong>la</strong>ta e<strong>le</strong>ttricamente e Sistema idraulico già<br />
sottoposto a prova in pressione in fabbrica.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Pressione max di esercizio: 6 bar<br />
Temperature di esercizio: min. 2°C max 95°C<br />
Un modulo per <strong>la</strong> produzione di acqua cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria, brevettato, atto a garantire <strong>la</strong><br />
produzione di acqua cal<strong>da</strong> ev<strong>it</strong>ando <strong>la</strong> formazione di depos<strong>it</strong>i di calcare e con perd<strong>it</strong>e<br />
di carico ridotte, predisposto per l'alimentazione mediante col<strong>le</strong>gamento su 2 livelli<br />
ad un serbatoio di accumulo a s<strong>tra</strong>tificazione. Sistema compatto e preassemb<strong>la</strong>to,<br />
pronto per l'al<strong>la</strong>cciamento. Comprende i seguenti componenti principali:<br />
- un<strong>it</strong>à di rego<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> temperatura dell'acqua san<strong>it</strong>aria (brevettata);<br />
- scambiatore di calore ad e<strong>le</strong>vata efficienza, iso<strong>la</strong>to, potenza nomina<strong>le</strong> di scambio:<br />
500 kW;<br />
- pompa primaria Wilo mod. S<strong>tra</strong>tos 50/1-12, potenza e<strong>le</strong>ttrica assorb<strong>it</strong>a: 0,62 kw<br />
assorbimento di corrente: 2,7 A, ad alta efficienza energetica, a rego<strong>la</strong>zione<br />
continua con tecnologia ECM (E<strong>le</strong>ctronic Commutated Motor);<br />
- e<strong>le</strong>mento di comando con disp<strong>la</strong>y illuminato per determinazione del<strong>la</strong> portata di<br />
spil<strong>la</strong>mento del<strong>la</strong> posizione del livello di r<strong>it</strong>orno all'accumulo, del<strong>la</strong> funzione di<br />
ricircolo;<br />
- Pompa di ricircolo a basso consumo;<br />
- timer con programmazione giornaliera e settimana<strong>le</strong> del<strong>la</strong> funzione di ricircolo.<br />
Dimensioni del modulo HxLxP: 750x1170x420 mm, Peso: 175 kg;<br />
Attacchi acqua san<strong>it</strong>aria: 6/4" in acciaio inox;<br />
Attacchi per tubazione di ricircolo 5/4" in acciaio inox;<br />
Attacchi per alimentazione <strong>da</strong> accumulo: 6/4" acciaio verniciato.<br />
Copertura in <strong>la</strong>miera di acciaio zincato.<br />
Alimentazione e<strong>le</strong>ttrica: 230V/50Hz.<br />
Portata di spil<strong>la</strong>mento a 40°C: 225 l/min; portata di spil<strong>la</strong>mento a 55°C: 150 l/min.<br />
Set piscina per il riscal<strong>da</strong>mento so<strong>la</strong>re di una piscina fino a 50 mq di superficie di<br />
col<strong>le</strong>ttore so<strong>la</strong>re, comprende:<br />
- Set pompa, composto <strong>da</strong>: pompa di circo<strong>la</strong>zione ST20/9, rubinetti a sfera, raccordo<br />
a curva e valvo<strong>la</strong> di non r<strong>it</strong>orno, termometro, raccordi 3/4" Fil. int., iso<strong>la</strong>mento.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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- Scambiatore di calore controcorrente a piastre, in acciaio inox AISI 316, attacchi<br />
primario 1" fil. esterno, attacchi secon<strong>da</strong>rio 5/4" fil. esterno, non idoneo per vasche<br />
in alluminio. Tmax 180°C; Pressione max 16 bar, con iso<strong>la</strong>mento.<br />
- Rego<strong>la</strong>tore a punto fisso, con azionamento termico e tubo capil<strong>la</strong>re (2 m), campo<br />
di rego<strong>la</strong>zione 40-70 °C, con valvo<strong>la</strong> a 3 vie in ottone Ø1", e raccordo a v<strong>it</strong>e di<br />
col<strong>le</strong>gamento; nastro adesivo alluminato e iso<strong>la</strong>mento.<br />
Vaso di espansione AG200S, 200 l, specifico per impianti so<strong>la</strong>ri, compatibi<strong>le</strong> con tutti<br />
gli anticonge<strong>la</strong>nti a base di glico<strong>le</strong>, precaricato con azoto a pressione di 2,5 bar,<br />
pressione max. di esercizio 10 bar, temperatura max di esercizio continuo al<strong>la</strong><br />
membrana: 70 °C testato <strong>da</strong>l DIN e approvato conforme al<strong>la</strong> direttiva 97/23/CE<br />
re<strong>la</strong>tiva al<strong>le</strong> apparecchiature in pressione.<br />
Verniciato a polvere di colore bianco. Raccordi in acciaio inox.<br />
Tipo di fissaggio: con piedini di appoggio<br />
Pressione max. di esercizio 10 bar<br />
Volume 200 l<br />
Raccordo: 1" Fil. est.<br />
Valvo<strong>la</strong> a cappa con funzione di un<strong>it</strong>à di controllo per vasi di espansione senza<br />
scarico dell'impianto so<strong>la</strong>re.<br />
Liquido anticonge<strong>la</strong>nte (glico<strong>le</strong> propi<strong>le</strong>nico) per impianti so<strong>la</strong>ri. con protezione<br />
anticorrosiva, biodegra<strong>da</strong>bi<strong>le</strong> e privo di componenti vo<strong>la</strong>tili, <strong>da</strong> misce<strong>la</strong>re con acqua.<br />
Aspetto: chiaro, <strong>tra</strong>sparente. Punto di ebollizione: 150°C; punto di solidificazione:<br />
inferiore a -50 °C; grado di acid<strong>it</strong>à del<strong>la</strong> misce<strong>la</strong> con acqua naturalmente distil<strong>la</strong>ta:<br />
7,5
inverna<strong>le</strong>, con l’impiego di macchine a “pompa di calore” a veloc<strong>it</strong>à variabi<strong>le</strong> a<br />
secon<strong>da</strong> del carico termico <strong>da</strong> gestire, come già descr<strong>it</strong>to.<br />
La cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> termica pertanto consta del<strong>le</strong> seguenti apparecchiature:<br />
Cal<strong>da</strong>ia mura<strong>le</strong> a condensazione, camera stagna flusso forzato, per il riscal<strong>da</strong>mento<br />
per instal<strong>la</strong>zioni interne.<br />
• Tecnologia a condensazione con sistema a premisce<strong>la</strong> tota<strong>le</strong> ad altissimi<br />
rendimenti a tutti i livelli di funzionamento.<br />
• Funzione “AUTO” per l’ottimizzazione automatica del regime di funzionamento<br />
del<strong>la</strong> cal<strong>da</strong>ia, in riscal<strong>da</strong>mento, sul<strong>la</strong> base del<strong>le</strong> condizioni ambientali ed esterne<br />
(instal<strong>la</strong>zione singo<strong>la</strong>).<br />
• 4 stel<strong>le</strong> di rendimento di combustione ai sensi del<strong>la</strong> direttiva 92/42/CEE<br />
• C<strong>la</strong>sse energetica A secondo l’ente ing<strong>le</strong>se Sedbuk<br />
• C<strong>la</strong>sse NO x 5 secondo <strong>la</strong> norma UNI EN 483<br />
• <strong>Con</strong>tenuto di CO (0% di O2): inferiore a 100 ppm<br />
• Portata termica nomina<strong>le</strong> in riscal<strong>da</strong>mento Hi (max/min): 80/20 kW (85 FF),<br />
88,4/22,1 kW (100 FF)<br />
• Potenza termica uti<strong>le</strong> in riscal<strong>da</strong>mento (60/80°C) (max/min): 78/19,8 kW (85 FF),<br />
86,2/21,9 kW (100 FF)<br />
• Potenza termica uti<strong>le</strong> in riscal<strong>da</strong>mento (30/50°C) (max/min): 84,5 / 21,8 kW (85<br />
FF), 94,1 / 24,1 kW (100 FF)<br />
• Rendimento al<strong>la</strong> portata termica nomina<strong>le</strong> (60/80 °C): 97,5% (85 FF), 97,5% (100 FF)<br />
• Rendimento al<strong>la</strong> portata termica nomina<strong>le</strong> (30/50 °C): 105,6% (85 FF), 106,5% (100 FF)<br />
• Campo di rego<strong>la</strong>zione temperatura riscal<strong>da</strong>mento (alta temperatura): 35-82 °C<br />
• Campo di rego<strong>la</strong>zione temperatura riscal<strong>da</strong>mento (bassa temperatura): 20-45 °C<br />
• Campo di rego<strong>la</strong>zione temperatura acqua san<strong>it</strong>aria (con boll<strong>it</strong>ore esterno): 40-60 °C<br />
GRUPPO COMBUSTIONE<br />
• Scambiatore primario, con valvo<strong>la</strong> di scarico manua<strong>le</strong> integrata, realizzato in<br />
acciaio inox AISI 304L con camera condensante e di scarico fumi integrate, in<br />
acciaio inox altamente resistente al<strong>la</strong> corrosione.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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• Accensione e<strong>le</strong>ttronica a ionizzazione con e<strong>le</strong>ttrodi di accensione e di ri<strong>le</strong>vazione<br />
di fiamma<br />
• Bruciatore realizzato in acciaio inox preforato a fiamma radia<strong>le</strong> con doppio<br />
involucro per l’equilibratura del<strong>la</strong> diffusione del gas<br />
• Valvo<strong>la</strong> gas a rego<strong>la</strong>zione integrata e venturi per <strong>la</strong> misce<strong>la</strong>zione aria-gas<br />
• Venti<strong>la</strong>tore autoa<strong>da</strong>ttante e modu<strong>la</strong>nte a variazione e<strong>le</strong>ttronica del<strong>la</strong> veloc<strong>it</strong>à<br />
• Sonde NTC a contatto su man<strong>da</strong>ta e r<strong>it</strong>orno circu<strong>it</strong>o primario per il controllo del<strong>le</strong><br />
temperature<br />
GRUPPO IDRAULICO<br />
• Circo<strong>la</strong>tore esterno (accessorio) modu<strong>la</strong>nte su due veloc<strong>it</strong>à in funzione del<strong>la</strong><br />
differenza di temperatura man<strong>da</strong>ta e r<strong>it</strong>orno impianto<br />
• Funzione disareazione automatica per l’evacuazione dell’aria <strong>da</strong>ll’impianto di<br />
riscal<strong>da</strong>mento<br />
CONDENSA FUMISTERIA<br />
• Smaltimento del<strong>la</strong> condensa <strong>tra</strong>m<strong>it</strong>e sifone incorporato con ispezione direttamente<br />
<strong>da</strong>ll’esterno del<strong>la</strong> cal<strong>da</strong>ia<br />
• Funzione “spazzacamino” per l’analisi combustione<br />
• <strong>Con</strong>nessioni scarico fumi sdoppiate diametro 100 / 100 mm<br />
SICUREZZA E CONTROLLO<br />
• Protezione sovratemperatura scambiatore primario, <strong>la</strong>to acqua, mediante<br />
temperatura lim<strong>it</strong>e son<strong>da</strong> di man<strong>da</strong>ta circu<strong>it</strong>o primario<br />
• Protezione sovratemperatura scambiatore primario, <strong>la</strong>to fumi, mediante fusibi<strong>le</strong><br />
termico<br />
• Protezione assenza circo<strong>la</strong>zione acqua circu<strong>it</strong>o primario mediante sonde di<br />
temperatura man<strong>da</strong>ta e r<strong>it</strong>orno<br />
• Sistema di antibloccaggio del circo<strong>la</strong>tore con intervento ogni 21 ore di inutilizzo<br />
del<strong>la</strong> cal<strong>da</strong>ia<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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• Sistema di post-circo<strong>la</strong>zione sul circu<strong>it</strong>o riscal<strong>da</strong>mento<br />
• Sistema di protezione antigelo sul riscal<strong>da</strong>mento funzionante su due livelli di<br />
temperatura (a 8°C attivazione solo circo<strong>la</strong>tore, a 3°C attivazione bruciatore)<br />
• Grado di protezione IPX4D<br />
• Valvo<strong>la</strong> di sicurezza pressione acqua su man<strong>da</strong>ta impianto<br />
ELETTRONICA<br />
• Sche<strong>da</strong> e<strong>le</strong>ttronica a microprocessore<br />
• Disp<strong>la</strong>y multifunzione LCD con testo scorrevo<strong>le</strong> ed icone per <strong>la</strong> visualizzazione di<br />
tutte <strong>le</strong> impostazioni ed informazioni di funzionamento del<strong>la</strong> cal<strong>da</strong>ia (instal<strong>la</strong>zione<br />
singo<strong>la</strong>).<br />
• Sistema di autodiagnosi con visualizzazione su disp<strong>la</strong>y<br />
La Cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> termica è accessoriata secondo <strong>le</strong> normative ISPESL con i seguenti<br />
componenti:<br />
• Valvo<strong>la</strong>me e accessori per col<strong>le</strong>gamento gas<br />
• Dispos<strong>it</strong>ivo di al<strong>la</strong>rme fughe gas a servizio del<strong>la</strong> cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> termica cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong>:<br />
- cen<strong>tra</strong>lina in conten<strong>it</strong>ore DIN al. 230 V<br />
- sensore per metano IP 44<br />
- segna<strong>la</strong>tore ottico acustico, al. 230 V<br />
• Valvo<strong>la</strong> di sicurezza 4,5 bar Ø ½" x ¾"<br />
• Valvo<strong>la</strong> intercettazione gas Ø 1"½<br />
• Pressostato di blocco a riarmo manua<strong>le</strong><br />
• Termostato di blocco a riarmo manua<strong>le</strong><br />
• Termostato di rego<strong>la</strong>zione<br />
• Manometro con rubinetto e ricciolo<br />
• Termometro sca<strong>la</strong> 0÷120 °C<br />
• Vaso di espansione chiuso a membrana certificato CE. capac<strong>it</strong>à 100 lt precarica<br />
2,0 bar<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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• Gruppo di caricamento automatico comp<strong>le</strong>to di disconnettore tipo BA certificato a<br />
norma EN 12729, filtro a Y e valvo<strong>le</strong> di intercettazione<br />
• <strong>Con</strong>tatore per acqua fred<strong>da</strong>, tipo a turbina con getto unico, quadrante asciutto<br />
orientabi<strong>le</strong>, comp<strong>le</strong>to di filtro a cestello<br />
• Add<strong>it</strong>ivo per protezione tubazioni, con funzione anticorrosiva ed antincrostante,<br />
comp<strong>le</strong>to di k<strong>it</strong> analisi.<br />
Le apparecchiature di cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> verranno col<strong>le</strong>gate con tubazione in acciaio sal<strong>da</strong>to UNI<br />
EN 10305-3, fin<strong>it</strong>ura esterna zincata, a<strong>da</strong>tta per sistema a pressare, comprensiva di<br />
sfridi e sal<strong>da</strong>ture. L’iso<strong>la</strong>mento del<strong>le</strong> tubazioni dell’acqua cal<strong>da</strong> sarà realizzato con<br />
coppel<strong>le</strong> in <strong>la</strong>na di vetro sp. 40 mm, <strong>le</strong>gatura con filo di ferro zincato, fin<strong>it</strong>ura esterna<br />
con guaina in PVC.<br />
La linea del gas metano per l’alimentazione del<strong>la</strong> cal<strong>da</strong>ia è prevista realizzata con<br />
tubazione in acciaio ss UNI EN 10255, preverniciata con polveri epossidiche,<br />
comprensiva di sfridi, raccordi, pezzi speciali, sal<strong>da</strong>ture e staffaggi.<br />
La rete idrica di cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> sarà col<strong>le</strong>gata per il <strong>tra</strong>m<strong>it</strong>e di tubazione in acciaio zincato UNI<br />
EN 10255 comprensiva di sfridi, raccordi, pezzi speciali e staffaggi, coibentata con<br />
iso<strong>la</strong>mento termico/anticondensa tubazioni acqua fred<strong>da</strong>, realizzato con guaina in<br />
polieti<strong>le</strong>ne espanso a cellu<strong>le</strong> chiuse sp. 13 mm, fin<strong>it</strong>ura esterna con guaina in PVC.<br />
L’espulsione dei fumi prodotti <strong>da</strong>l<strong>la</strong> cal<strong>da</strong>ia sarà affi<strong>da</strong>ta ad una canna fumaria in<br />
acciaio inox AISI 316L/304L, costruzione a doppia parete con iso<strong>la</strong>mento sp. 25 mm,<br />
a<strong>da</strong>tta per cal<strong>da</strong>ie a condensazione, comp<strong>le</strong>ta di accessori e pezzi speciali.<br />
10.5) IMPIANTO IDRICO SANITARIO: CENTRALE IDRICA<br />
L’acqua potabi<strong>le</strong> in ingresso al<strong>la</strong> cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> idrica verrà intercettata <strong>da</strong> un filtro di<br />
sicurezza di tipo autopu<strong>le</strong>nte a <strong>la</strong>vaggi semiautomatico con corpo in bronzo e<br />
cartuccia fil<strong>tra</strong>nte in acciaio inox. Il filtro sarà dotato di sistema di <strong>la</strong>vaggio automatico<br />
con innesco ciclo manua<strong>le</strong> e possibil<strong>it</strong>à di motorizzazione.<br />
Per control<strong>la</strong>re <strong>la</strong> durezza dell’acqua si è prevista l’instal<strong>la</strong>zione di un impianto di<br />
<strong>tra</strong>ttamento dell’acqua ad uso san<strong>it</strong>ario, che consta di:<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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un addolc<strong>it</strong>ore automatico a scambio di basi con una portata nomina<strong>le</strong> di 7.5 m³/h<br />
coman<strong>da</strong>to <strong>da</strong> microprocessore, con possibil<strong>it</strong>à di scelta del tipo di rigenerazione,<br />
comp<strong>le</strong>to di colonna in vetroresina, testata di comando e<strong>le</strong>ttronica, valvo<strong>la</strong> di<br />
misce<strong>la</strong>trice esterna per l’erogazione di acqua del<strong>la</strong> durezza desiderata, sistema<br />
di disinfezione del<strong>le</strong> resine, serbatoio sa<strong>la</strong>moia con tubazioni di col<strong>le</strong>gamento;<br />
una stazione di dosaggio per prodotto antincrostante e anticorrosivo per acqua<br />
cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria, comp<strong>le</strong>ta di pompa dosatrice e<strong>le</strong>ttronica volumetrica con<br />
moltiplicatore/divisore di impulsi, contatore <strong>la</strong>ncia impulsi e serbatoio per<br />
accumulo add<strong>it</strong>ivi comp<strong>le</strong>to di son<strong>da</strong> di minimo livello.<br />
Per soddisfare <strong>la</strong> richiesta idrica dell’intero comp<strong>le</strong>sso immobiliare è previsto un<br />
impianto di pressurizzazione a veloc<strong>it</strong>à variabi<strong>le</strong> con inverter.<br />
L’impianto prevede l’instal<strong>la</strong>zione di un serbatoio pre-autoc<strong>la</strong>ve in acciaio zincato<br />
col<strong>la</strong>u<strong>da</strong>to ISPESL, del<strong>la</strong> capac<strong>it</strong>à di 750 lt, pressione 8 bar, comp<strong>le</strong>to di valvo<strong>la</strong> di<br />
sicurezza, manometro, livellostato magnetico, indicatore di livello, valvo<strong>la</strong> di<br />
drenaggio, pressostati;<br />
N. 2 e<strong>le</strong>ttropompe centrifughe verticali in AISI 304 con INVERTER, accoppiate a<br />
motore e<strong>le</strong>ttrico monofase, grado protezione IP 55 ciascuna con portata di m³/h 8,0<br />
ed una preva<strong>le</strong>nza di 23 m ca. Un gruppo di produzione aria compressa con<br />
compressore raffred<strong>da</strong>to ad aria e barilotto di scarico automatico condensa manterrà<br />
<strong>la</strong> pressione adeguata all’interno del serbatoio.<br />
I serbatoi di produzione acqua cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria saranno protetti contro <strong>la</strong> Legionel<strong>la</strong><br />
<strong>da</strong> un misce<strong>la</strong>tore e<strong>le</strong>ttronico comp<strong>le</strong>to di servomotore.<br />
Il ricircolo dell’acqua cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria sarà garant<strong>it</strong>o <strong>da</strong> un circo<strong>la</strong>tore e<strong>le</strong>ttronico<br />
monoblocco a rotore bagnato.<br />
Tutto il valvo<strong>la</strong>me di intercettazione dell’impianto idrico san<strong>it</strong>ario sarà cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong><br />
materia<strong>le</strong> idoneo per uso potabi<strong>le</strong>.<br />
La tubazione di al<strong>la</strong>ccio al<strong>la</strong> rete idrica comuna<strong>le</strong> è prevista in polieti<strong>le</strong>ne alta dens<strong>it</strong>à<br />
PE 100 PN 16 a norme UNI-EN 12201, comprensiva di sfridi, pezzi speciali, raccordi<br />
e sal<strong>da</strong>ture.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Le tubazioni di distribuzione dell’acqua fred<strong>da</strong>, cal<strong>da</strong> e ricircolo sono realizzate in<br />
acciaio zincato v<strong>it</strong>e-manicotto, a norme UNI EN 10255. L’intera rete di distribuzione<br />
verrà coibentata con rivestimento iso<strong>la</strong>nte-anticondensa per <strong>le</strong> tubazioni in acciaio<br />
zincato, esegu<strong>it</strong>o con guaina iso<strong>la</strong>nte f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong> in polieti<strong>le</strong>ne espanso a cellu<strong>le</strong><br />
chiuse, rivest<strong>it</strong>a con film antigraffio metallizzato autoestinguente in c<strong>la</strong>sse di reazione<br />
al fuoco “1”. Nei <strong>tra</strong>tti in vista, <strong>la</strong> coibentazione verrà rifin<strong>it</strong>a con guaina in materia<strong>le</strong><br />
p<strong>la</strong>stico PVC.<br />
Le colonne montanti dell’impianto di distribuzione acqua san<strong>it</strong>aria verranno protette<br />
con ammortizzatori anti “colpo d’ariete”.<br />
10.6) RETE DI DISTRIBUZIONE ACQUA FREDDA SANITARIA (AFS) E ACQUA CALDA SANITARIA<br />
(ACS)<br />
All’interno di ogni un<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>ativa <strong>la</strong> distribuzione dell’acqua fred<strong>da</strong> e cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria<br />
sarà affi<strong>da</strong>ta ad una cassetta di distribuzione idrosan<strong>it</strong>aria preassemb<strong>la</strong>ta composta<br />
<strong>da</strong>:<br />
- coppia di col<strong>le</strong>ttori di distribuzione comp<strong>le</strong>ti di valvo<strong>le</strong> di intercettazione;<br />
- coppia di supporti in acciaio inox<br />
- cassetta di contenimento con coperchio<br />
La contabilizzazione del consumo di acqua fred<strong>da</strong> e cal<strong>da</strong> san<strong>it</strong>aria sarà gest<strong>it</strong>a <strong>da</strong><br />
una cassetta di contabilizzazione compatta 500x400x110mm composta <strong>da</strong>: valvo<strong>le</strong><br />
di intercettazione, contal<strong>it</strong>ri san<strong>it</strong>ario caldo portata 1,5mc/h, contal<strong>it</strong>ri san<strong>it</strong>ario<br />
freddo portata 1,5mc/h, pannello e<strong>le</strong>ttronico IZ-Therm con usc<strong>it</strong>a M-bus.<br />
coibentazione linee san<strong>it</strong>arie e predisposizione d'instal<strong>la</strong>zione. Cen<strong>tra</strong>lina senza<br />
Disp<strong>la</strong>y - MBus, dotata di usc<strong>it</strong>a RS232 e alimentazione 230 Vac - Max. 60 Excelisus<br />
/ 30 Datatherm. Software per <strong>la</strong> <strong>le</strong>ttura e configurazione impianto M-Bus.<br />
Per migliorare il comfort all’interno dei servizi igienici è prevista l’instal<strong>la</strong>zione di<br />
scal<strong>da</strong> salviette e<strong>le</strong>ttrici radianti per instal<strong>la</strong>zione a muro con rotazione fino a 180°,<br />
con superficie riscal<strong>da</strong>ta uniformemente grazie ad una <strong>la</strong>s<strong>tra</strong> interna con una<br />
resistenza a basso consumo distribu<strong>it</strong>a per tutta <strong>la</strong> superficie.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Dotato di 6 (3+3) barre porta salviette (colore crema) e termostato ad alta precisione +<br />
timer a 4 posizioni (15' - 30' -60' - 120'). Idea<strong>le</strong> per bagni fino a 6 m².<br />
Tensione 230V; Protezione IP 24; Potenza 450W.<br />
La rete di distribuzione dell’acqua fred<strong>da</strong> e cal<strong>da</strong> e ricircolo all’interno del<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à<br />
ab<strong>it</strong>ative verrà realizzata con tubazione in multis<strong>tra</strong>to, PE-Al-PE idonee e certificate<br />
per uso san<strong>it</strong>ario. Le tubazioni saranno coibentate con rivestimento<br />
iso<strong>la</strong>nte/anticondensa, esegu<strong>it</strong>o con guaina f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong> in polieti<strong>le</strong>ne espanso a cellu<strong>le</strong><br />
chiuse, fin<strong>it</strong>ura esterna con film antigraffio, c<strong>la</strong>sse 1 di reazione al fuoco.<br />
10.7) RETE DI SCARICO<br />
Per <strong>la</strong> rete di scarico previsto l’utilizzo di tubazioni in PE AD per i <strong>tra</strong>tti orizzontali e di<br />
tubazioni in PE amalgamata con fibre minerali che rendono il tubo insonorizzato per<br />
<strong>le</strong> colonne verticali, inoltre <strong>le</strong> tubazioni di scarico passanti nei cavedi verranno<br />
ulteriormente insonorizzate con l’applicazione di iso<strong>la</strong>mento acustico realizzato con<br />
materassino in fibra minera<strong>le</strong> <strong>le</strong>gato con filo di ferro zincato.<br />
Per il comp<strong>le</strong>sso immobiliare è prevista l’instal<strong>la</strong>zione di due stazioni di<br />
sol<strong>le</strong>vamento, rispettivamente adib<strong>it</strong>e al sol<strong>le</strong>vamento del<strong>le</strong> acque chiare e del<strong>le</strong><br />
acque nere.<br />
10.8) RETE DI ESALAZIONE VAPORI PER CAPPE CUCINE<br />
La rete di venti<strong>la</strong>zione cappe cucine è prevista realizzata con tubazione in PVC del tipo<br />
302 color aragosta ad incol<strong>la</strong>ggio. Per ogni loca<strong>le</strong> cucina verrà predisposto un<br />
convogliatore di condensa col<strong>le</strong>gato al<strong>la</strong> rete di scarico con tubazioni di scarico<br />
condensa in PE-AD.<br />
10.9) RETE DI ESALAZIONE BAGNI CIECHI<br />
Per i bagni ciechi e <strong>le</strong> <strong>la</strong>vanderie è prevista<strong>la</strong> realizzazione di una rete di es<strong>tra</strong>zione<br />
aria. Ogni bagno cieco sarà col<strong>le</strong>gato ad un torrino di es<strong>tra</strong>zione a basso consumo<br />
energetico per il <strong>tra</strong>m<strong>it</strong>e del<strong>la</strong> rete di venti<strong>la</strong>zione realizzata con tubazione in PVC del<br />
tipo 302 color aragosta ad incol<strong>la</strong>ggio<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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10.10) APPARECCHI SANITARI E RUBINETTERIE<br />
Gli apparecchi san<strong>it</strong>ari di tutti i bagni saranno del<strong>la</strong> d<strong>it</strong>ta Ideal Stan<strong>da</strong>rd, colore<br />
bianco, serie “Fiori<strong>le</strong>”, sospesi per vaso e bidet, mentre i <strong>la</strong>vabi saranno modello<br />
“ova<strong>le</strong>” <strong>da</strong> incasso sottopiano e saranno instal<strong>la</strong>ti su appos<strong>it</strong>o mobi<strong>le</strong> di arredobagno<br />
preventivamente forn<strong>it</strong>o ed instal<strong>la</strong>to <strong>da</strong>ll’impresa costruttrice.<br />
Le rubinetterie saranno del<strong>la</strong> d<strong>it</strong>ta Ideal Stan<strong>da</strong>rd, serie “CERAMIX 2000”.<br />
Per <strong>la</strong> quantificazione e <strong>la</strong> distribuzione degli apparecchi san<strong>it</strong>ari nei bagni, si farà<br />
riferimento al<strong>la</strong> p<strong>la</strong>nimetria al<strong>le</strong>gata al Preliminare di Vend<strong>it</strong>a e di pertinenza<br />
dell’appartamento in con<strong>tra</strong>tto.<br />
Vasi a sedere con scarico a parete ognuno corre<strong>da</strong>to con: cassetta ad incasso<br />
Geber<strong>it</strong>, canotto con rosone, sedi<strong>le</strong> e tasselli fissavaso.<br />
Bidet senza doccetta ognuno corre<strong>da</strong>to con: gruppo misce<strong>la</strong>tore monocomando<br />
con scarico a salterello, sifone a S per bidet diam. 1” 1/4 e f<strong>le</strong>ssibili sottobidet.<br />
Lavabi corre<strong>da</strong>ti con gruppo misce<strong>la</strong>tore monocomando con bocca di erogazione<br />
e scarico a salterello, sifone a bottiglia per <strong>la</strong>vabo diam. 1” 1/4 e f<strong>le</strong>ssibili<br />
sotto<strong>la</strong>vabo.<br />
Vasche, ove previste, in p.v.c. serie “ERICA” col. Bianco con pannello fronta<strong>le</strong> e<br />
<strong>la</strong>tera<strong>le</strong> oppure in ghisa smaltata a rivestire <strong>da</strong> cm. 170x70 o 160x70 ognuna<br />
corre<strong>da</strong>ta con: gruppo misce<strong>la</strong>tore monocomando ad incasso, deviatore, bocca di<br />
erogazione, doccetta a parete con f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong>, colonna di scarico vasca con tappo a<br />
salterello, sifone vasca.<br />
Piatti doccia in ceramica del<strong>la</strong> d<strong>it</strong>ta Ideal Stan<strong>da</strong>rd <strong>da</strong> cm. 70x90 mod. Swim o<br />
85x70 o 110x70 a secon<strong>da</strong> del bagno in cui vengono instal<strong>la</strong>ti, ognuno corre<strong>da</strong>to<br />
con: gruppo misce<strong>la</strong>tore monocomando <strong>da</strong> incasso, braccio doccia con soffione e<br />
pi<strong>le</strong>tta sifoide con griglia.<br />
In ogni bagno saranno instal<strong>la</strong>ti gli opportuni attacchi di carico e scarico per<br />
<strong>la</strong>vatrice, mentre in ogni cucina in corrispondenza degli attacchi per <strong>la</strong>vello,<br />
saranno instal<strong>la</strong>ti gli attacchi di carico e scarico per <strong>la</strong> <strong>la</strong>vastoviglie.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Nei locali <strong>la</strong>vanderia sarà instal<strong>la</strong>to un <strong>la</strong>vello comp<strong>le</strong>to di mobi<strong>le</strong>tto per il<br />
contenimento del<strong>la</strong> macchina <strong>la</strong>vabiancheria tipo Montegrappa Lavel<strong>la</strong> 109.<br />
10.11) IMPIANTO GAS METANO<br />
L’impianto gas metano in partenza <strong>da</strong>i contatori (posizionati al P.T.), è realizzata, per<br />
i <strong>tra</strong>tti di tubazione interrata con tubo in polieti<strong>le</strong>ne alta dens<strong>it</strong>à PE -80 UNI ISO 4437<br />
serie S5 a<strong>da</strong>tta per condotte di gas di adeguato diametro. Per <strong>la</strong> realizzazione dei<br />
<strong>tra</strong>tti a vista con tubo in rame senza sal<strong>da</strong>tura UNI EN 1057, forn<strong>it</strong>a in verghe dir<strong>it</strong>te<br />
incrud<strong>it</strong>e, comp<strong>le</strong>ta di sfridi, raccordi in rame UNI EN 1254, giunzioni esegu<strong>it</strong>e a<br />
mezzo brasatura capil<strong>la</strong>re con <strong>le</strong>ga d'apporto, tubo guaina in PVC per<br />
at<strong>tra</strong>versamento muri perime<strong>tra</strong>li con tubazioni gas metano. In ogni appartamento è<br />
prevista l’instal<strong>la</strong>zione di valvo<strong>la</strong> a sfera a<strong>da</strong>tta per gas metano, costruzione a norme<br />
UNI EN 331, passaggio tota<strong>le</strong>, costruzione in ottone con sfera in ottone cromato,<br />
guarnizione di tenuta in PTFE per l’ intercettazione gas fornelli di cottura Ø ½".<br />
Ciascun alloggio è dotato di impianto di ri<strong>le</strong>vazione fughe gas composto <strong>da</strong><br />
e<strong>le</strong>ttrovalvo<strong>la</strong> di intercettazione genera<strong>le</strong> coman<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> un ri<strong>le</strong>vatore di<br />
concen<strong>tra</strong>zione di gas instal<strong>la</strong>to in cucina che chiude automaticamente l’afflusso del<br />
gas in caso di pericolo.<br />
10.12) IMPIANTO PISCINA CONDOMINIALE<br />
Gli impianti a servizio del<strong>la</strong> piscina condominia<strong>le</strong> sono stati dimensionati per una<br />
vasca in cemento armato di forma rettango<strong>la</strong>re con bordo sfioratore del<strong>le</strong> seguenti<br />
dimensioni:<br />
- lunghezza : mt. 11,00<br />
- <strong>la</strong>rghezza : mt. 4,50<br />
- superficie (ca) : mq. 50,00<br />
- profond<strong>it</strong>à : mt. 1,40<br />
- volume vasca : mc. 70,00<br />
- volume vasca di comp. : mc. 4,00<br />
- volume tota<strong>le</strong> : mc. 74,00<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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La normativa di riferimento adottata è UNI 10637 del maggio 2006<br />
- c<strong>la</strong>ssificazione: B “piscine condominiali”<br />
- tipo vasca: L “vasche ricreative” con profond<strong>it</strong>à >1200 mm<br />
- riciclo: ore 3,14 ( <strong>da</strong> normativa max. 4,00)<br />
- veloc<strong>it</strong>à di fil<strong>tra</strong>zione: 40/mc/h/mq<br />
ESECUZIONE IMPIANTO IDRAULICO<br />
Per <strong>tra</strong>ttamento acqua piscina, realizzato mediante l’impiego di tubazioni in PVC<br />
UNI EN1452 non p<strong>la</strong>stificato e/o polieti<strong>le</strong>ne PN6/10, un<strong>it</strong>o mediante sal<strong>da</strong>tura<br />
chimica ai raccordi in PVC PN 16, per il col<strong>le</strong>gamento al loca<strong>le</strong> tecnico degli<br />
accessori montati in piscina (bocchette di immissione e carico, pozzetto di fondo<br />
ecc.). L’impianto è composto, oltre al<strong>la</strong> distribuzione in vasca, <strong>da</strong> col<strong>le</strong>ttori di<br />
aspirazione e man<strong>da</strong>ta che sono col<strong>le</strong>gati al filtro ed al<strong>la</strong> pompa di circo<strong>la</strong>zione.<br />
Ogni linea esegu<strong>it</strong>a è dotata di valvo<strong>le</strong> a sfera d’intercettazione, anch’esse in PVC,<br />
per consentire <strong>le</strong> operazioni di manutenzione senza dover svuotare <strong>la</strong> piscina.<br />
I materiali impiegati hanno caratteristiche di inalterabil<strong>it</strong>à nel tempo, non essendo<br />
aggredibili <strong>da</strong>gli agenti chimici e <strong>da</strong>l<strong>la</strong> corrosione. Il fissaggio del<strong>le</strong> tubazioni ai<br />
supporti è realizzato impiegando staffe e/o col<strong>la</strong>ri zincati, in numero adeguato a<br />
garantirne <strong>la</strong> stabil<strong>it</strong>à.<br />
RIVESTIMENTO VASCA IN TELO DI PVC (LINER)<br />
Esegu<strong>it</strong>o mediante posa di membrana ca<strong>la</strong>ndrata in cloruro di polivini<strong>le</strong> p<strong>la</strong>stificato,<br />
con armatura interna in tessuto poliestere, spessore tota<strong>le</strong> 1,5 mm, che conferisce<br />
al telo una robustezza ecceziona<strong>le</strong> (conforme al<strong>le</strong> norme UNI ISO 9001).<br />
L’aggiunta di funghicidi e battericidi in fase di fabbricazione permette di con<strong>tra</strong>stare<br />
in <strong>la</strong>rga misura lo sviluppo di batteri e alghe. Il materia<strong>le</strong> è imputrescibi<strong>le</strong> ed è<br />
stabilizzato ai raggi U.V. Le sue caratteristiche <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>ri lo rendono inoltre molto<br />
resistente all’invecchiamento ed ai prodotti usuali di <strong>tra</strong>ttamento del<strong>le</strong> acque,<br />
essendo rispondente al<strong>la</strong> norma prestaziona<strong>le</strong> UNI 8629/6. La posa in opera è<br />
effettuata per sovrapposizione dei <strong>le</strong>mbi di ogni telo per almeno 5 cm e successiva<br />
termosal<strong>da</strong>tura ad aria cal<strong>da</strong>, che garantisce <strong>la</strong> perfetta fusione <strong>tra</strong> i due s<strong>tra</strong>ti.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Ogni sal<strong>da</strong>tura è poi ripassata con un cordone di PVC liquido del medesimo<br />
colore, per rifinire il <strong>le</strong>mbo a vista del telo. Perime<strong>tra</strong>lmente il telo è agganciato<br />
mediante un doppio bordino in PVC ad un profi<strong>la</strong>to a sagoma specia<strong>le</strong> in alluminio,<br />
fissato sul coronamento del<strong>la</strong> parete. Al fine di ottenere il miglior risultato estetico<br />
fina<strong>le</strong>, il piano di posa deve presentarsi il più rego<strong>la</strong>re possibi<strong>le</strong>, con superficie tipo<br />
intonaco civi<strong>le</strong> frattazzato fino e il bordo vasca perfettamente orizzonta<strong>le</strong>.<br />
CENTRALINA POOLMANAGER<br />
Può gestire a scelta ossigeno, cloro allo stato liquido e ad uno di questi ossi<strong>da</strong>nti<br />
vengono associati <strong>la</strong> gestione del pH ed eventualmente il dosaggio di<br />
antialghe/floccu<strong>la</strong>nte. Si <strong>tra</strong>tta di un’unica apparecchiatura al cui interno sono già<br />
inser<strong>it</strong>e <strong>le</strong> pompe peristaltiche per l’immissione e tutto il sistema di ri<strong>le</strong>vamento.<br />
L’approvvigionamento avviene direttamente <strong>da</strong>i fusti di confezionamento <strong>tra</strong>m<strong>it</strong>e uno<br />
specifico pescante riducendo così il <strong>la</strong>voro dell’operatore al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> sost<strong>it</strong>uzione dei<br />
fusti una volta esaur<strong>it</strong>o il contenuto.<br />
DOCCIA TUNNEL<br />
Per l'accesso al<strong>le</strong> piscine, costru<strong>it</strong>o in acciaio inox 18/8, con 3 spruzzatori. Altezza<br />
max 2,5 mt., lunghezza 2 mt.<br />
VASCA LAVAPIEDI<br />
In vetroresina di colore bianco o azzurro, superficie antisdrucciolo dotata di pi<strong>le</strong>tta di<br />
scarico. Col<strong>le</strong>gabi<strong>le</strong> a impianto dedicato o a derivazione immissione con acqua<br />
clorata del<strong>la</strong> piscine (secondo decisione ASL).<br />
BY-PASS PER RISCALDAMENTO<br />
Realizzato sul circu<strong>it</strong>o secon<strong>da</strong>rio dello scambiatore di calore, compresa l’instal<strong>la</strong>zione<br />
di tre valvo<strong>le</strong> d’intercettazione e rego<strong>la</strong>zione, raccordi ed eventuali fissaggi.<br />
ILLUMINAZIONE<br />
FARI SUBACQUEI composti <strong>da</strong> nicchia <strong>da</strong> premurare con pressacavo in ottone 5/8” e<br />
corpo in ABS bianco, <strong>la</strong>mpa<strong>da</strong> a basso voltaggio 300 W, 12 V, ml. 2,20 di cavo e<strong>le</strong>ttrico<br />
2 x 6 mm^2 e tubo f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong> <strong>da</strong> 1 mt. con pressaguaina, pozzetto di derivazione in ABS<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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TRASFORMATORE per faro subacqueo inser<strong>it</strong>o in cassetta stagna in materia<strong>le</strong><br />
autoestinguente IP 55, potenza 600 VA ,en<strong>tra</strong>ta 220 V, usc<strong>it</strong>a 12 V, costruzione con<br />
avvolgimenti separati, c<strong>la</strong>sse d’iso<strong>la</strong>mento F.<br />
QUADRO ELETTRICO<br />
Quadro e<strong>le</strong>ttrico a norme C.E.I. instal<strong>la</strong>to nel loca<strong>le</strong> tecnico contiene i comandi per<br />
<strong>le</strong> attrezzature riguar<strong>da</strong>nti l’impianto di depurazione ed eventua<strong>le</strong> <strong>tra</strong>ttamento<br />
chimico. In versione stan<strong>da</strong>rd è composto <strong>da</strong> una cassetta stagna in materia<strong>le</strong><br />
p<strong>la</strong>stico, grado di protezione IP55, e prevede un interruttore genera<strong>le</strong> modu<strong>la</strong>re, un<br />
interruttore per pompa di fil<strong>tra</strong>zione con re<strong>la</strong>tiva protezione termica, un contatore<br />
tripo<strong>la</strong>re, un se<strong>le</strong>ttore automatico-manua<strong>le</strong> per pompa, un timer giornaliero con<br />
riserva di carica a varie possibil<strong>it</strong>à di inserimento, ed un interruttore magnetotermico<br />
per fari (5 A).<br />
CANALINE DI SFIORO PREFABBRICATE su 4 <strong>la</strong>ti<br />
Canalina di sfioro prefabbricata per <strong>la</strong> raccolta acqua di <strong>tra</strong>cimazione perime<strong>tra</strong><strong>le</strong>,<br />
realizzata in graniglia di marmo e cemento bianco con appiglio arroton<strong>da</strong>to, del<strong>le</strong><br />
dimensioni di cm. 50 x 35, altezza cm. 24,50.<br />
GRIGLIA POLIETILENE<br />
Da posizionare all’interno del<strong>la</strong> canalina di sfioro in polieti<strong>le</strong>ne cm. 25 X 2,5.<br />
TELO DI COPERTURA INVERNALE<br />
Realizzato in tessuto di polieti<strong>le</strong>ne 100% con doppia spalmatura e <strong>tra</strong>ttato anti UV,<br />
ozono e cloro. Il telo ha il bordo rinforzato mediante sal<strong>da</strong>tura con doppio tessuto ed<br />
è impermeabi<strong>le</strong>. Viene consegnato comp<strong>le</strong>to di e<strong>le</strong>menti perime<strong>tra</strong>li in PVC sal<strong>da</strong>ti,<br />
per <strong>la</strong> formazione di bordo zavorrante. <strong>Con</strong>sente di mantenere inalterate <strong>le</strong> proprietà<br />
dell'acqua del<strong>la</strong> piscina durante il periodo inverna<strong>le</strong>, per ev<strong>it</strong>arne il ricambio integra<strong>le</strong><br />
nel<strong>la</strong> stagione seguente e ridurre drasticamente <strong>le</strong> operazioni di manutenzione.<br />
PULITORE AUTOMATICO<br />
<strong>Con</strong> funzionamento a 24 V comp<strong>le</strong>to di carrello e <strong>tra</strong>sformatore di sicurezza. E’<br />
dotato di programma di <strong>la</strong>voro automatico. Date <strong>le</strong> sue caratteristiche si presenta<br />
come il più semplice ed efficace per piscine residenziali.<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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10.13) IMPIANTO ANTINCENDIO<br />
L'impianto idraulico di prevenzione incendi, se e in quanto necessario, sarà<br />
distinto ed indipendente <strong>da</strong>l<strong>la</strong> rete dei servizi san<strong>it</strong>ari, derivato sub<strong>it</strong>o a val<strong>le</strong> del<br />
contatore genera<strong>le</strong>, prima del<strong>la</strong> saracinesca o, nei casi ammessi <strong>da</strong>l<strong>le</strong> norme<br />
comunali, direttamente <strong>da</strong>l<strong>la</strong> rete di distribuzione civica. Sarà col<strong>le</strong>gato con l'impianto<br />
di sovrapressione del<strong>la</strong> rete idrico-san<strong>it</strong>aria con valvo<strong>la</strong> di r<strong>it</strong>egno, in modo <strong>da</strong> funzionare<br />
automaticamente con pressione di rete in mancanza di energia e<strong>le</strong>ttrica.<br />
Le cassette saranno in <strong>la</strong>miera verniciata a<strong>da</strong>tte per esterni, <strong>da</strong> cm. 60x45x28, comp<strong>le</strong>te<br />
di portello in alluminio anodizzato. Il rubinetto idrante sarà di tipo UNI 45 <strong>da</strong> 1/2".<br />
Le <strong>la</strong>nce saranno in ottone e rame UNI 45 di tipo pesante.<br />
Il tubo sarà in nylon rosso diam. 45 gommato internamente e p<strong>la</strong>stificato<br />
esternamente. Il gruppo comp<strong>le</strong>to per attacco autopompa, ove richiesto, sarà del tipo<br />
UNI 70x2 con due coppie di f<strong>la</strong>nge.<br />
L'impianto sarà protetto contro il gelo, adottando cr<strong>it</strong>eri analoghi a quelli del<strong>la</strong> rete<br />
idrico-san<strong>it</strong>aria. II progetto esecutivo dovrà essere preventivamente approvato <strong>da</strong>l<br />
Comando Provincia<strong>le</strong> dei VV.FF.<br />
11. IMPIANTI ELETTRICI - VIDEOCITOFONICI - TELEFONICI - TV:<br />
11.1) GENERALITÀ<br />
L’impianto comprende <strong>le</strong> instal<strong>la</strong>zioni e<strong>le</strong>ttriche nel<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>ative e nel<strong>le</strong><br />
<strong>parti</strong> comuni; <strong>le</strong> prime sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e per ciascuno <strong>da</strong> un col<strong>le</strong>gamento al contatore<br />
posto al piano terra (pilotis) con una linea dimensiona<strong>le</strong> per KW 6.<br />
Nell’esecuzione degli impianti e nel<strong>la</strong> scelta del<strong>le</strong> apparecchiature <strong>da</strong> instal<strong>la</strong>rsi<br />
saranno rispettate tutte <strong>le</strong> norme, <strong>le</strong> Leggi e i Decreti inerenti <strong>la</strong> progettazione, <strong>la</strong><br />
posa e il col<strong>la</strong>udo degli impianti e<strong>le</strong>ttrici negli edifici civili.<br />
NORMATIVA DI RIFERIMENTO<br />
Per <strong>la</strong> realizzazione del <strong>presente</strong> progetto si è fatto riferimento al<strong>le</strong> <strong>le</strong>ggi vigenti e<br />
al<strong>le</strong> Norme del Com<strong>it</strong>ato E<strong>le</strong>ttrotecnico Italiano ed in <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re:<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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. Decreto Legge 81/08: Testo unico sul<strong>la</strong> sicurezza nei luoghi di <strong>la</strong>voro<br />
. Decreto Legge 37/08: Riordino del<strong>le</strong> disposizioni in materia di attiv<strong>it</strong>à di<br />
instal<strong>la</strong>zione degli impianti all’interno degli edifici.<br />
. Legge 186/68: Disposizione per l’esecuzione degli impianti e<strong>le</strong>ttrici<br />
. Legge 791/77: Attuazione del<strong>le</strong> direttive CEE in re<strong>la</strong>zione al<strong>le</strong> garanzie di<br />
sicurezza che deve possedere il materia<strong>le</strong> e<strong>le</strong>ttrico destinato all’impiego entro<br />
alcuni lim<strong>it</strong>i di tensione (n.73/23/CEE)<br />
. Norma CEI 64-8: Impianti e<strong>le</strong>ttrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000V in<br />
c.a. e 1500 in c.c.)<br />
. Norma CEI 64-50: Edilizia ad uso residenzia<strong>le</strong> e terziario. Gui<strong>da</strong> per l’integrazione<br />
degli impianti e<strong>le</strong>ttrici utilizzatori e per <strong>la</strong> predisposizione di impianti ausiliari,<br />
te<strong>le</strong>fonici e di <strong>tra</strong>smissione <strong>da</strong>ti negli edifici. Cr<strong>it</strong>eri generali.<br />
. Norma CEI 64-53: Edilizia residenzia<strong>le</strong>. Gui<strong>da</strong> per l’integrazione degli impianti<br />
e<strong>le</strong>ttrici utilizzatori e per <strong>la</strong> predisposizione di impianti ausiliari, te<strong>le</strong>fonici e di<br />
<strong>tra</strong>smissione <strong>da</strong>ti.<br />
Cr<strong>it</strong>eri <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>ri per edifici ad uso preva<strong>le</strong>ntemente residenzia<strong>le</strong>.<br />
. Norma CEI 64-100: Gui<strong>da</strong> per <strong>la</strong> predisposizione del<strong>le</strong> infrastrutture per gli<br />
impianti e<strong>le</strong>ttrici, e<strong>le</strong>ttronici e per <strong>le</strong> comunicazioni.<br />
. Norma CEI 0-2: Gui<strong>da</strong> per <strong>la</strong> definizione del<strong>la</strong> documentazione di progetto degli<br />
impianti e<strong>le</strong>ttrici<br />
. Norma CEI 11-17: Impianti di produzione, <strong>tra</strong>smissione e distribuzione di energia<br />
e<strong>le</strong>ttrica. Linee in cavo<br />
. Norma CEI 11-18: Dimensionamento degli impianti in base al<strong>le</strong> tensioni<br />
. Norma CEI 20-20: Cavi iso<strong>la</strong>ti PVC 450/750V<br />
. Norma CEI 20-22: Prove d’incendio sui cavi e<strong>le</strong>ttrici<br />
. Norma CEI 20-35: Prove sui cavi e<strong>le</strong>ttrici sottoposti al fuoco<br />
. Norma CEI 20-38: Cavi iso<strong>la</strong>ti in gomma 0,6/1KV non propaganti incendio ecc.<br />
. Norma CEI 20-45: Cavi iso<strong>la</strong>ti in gomma 0,6/1KV cavi resistenti al fuoco<br />
. Norma CEI 70-1: Gradi di protezione degli involucri<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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. Norma CEI 17-13/1: Apparecchiature per quadri BT, tipo AS/ANS<br />
. Norma CEI EN 62305-1: Protezione di strutture contro i fulmini<br />
. Norma CEI 16-4: Individuazione dei conduttori <strong>tra</strong>m<strong>it</strong>e i colori<br />
. Le prescrizioni del<strong>la</strong> Società Distributrice di energia e<strong>le</strong>ttrica<br />
. Le prescrizioni del loca<strong>le</strong> Comando dei Vigili del Fuoco<br />
. Le prescrizioni del<strong>la</strong> Società Te<strong>le</strong>fonica<br />
. Le normative e raccoman<strong>da</strong>zioni ISPESL<br />
. Le norme UNI-UNEL per i materiali già unificati<br />
. Le prescrizioni dell’Ist<strong>it</strong>uto Italiano per il Marchio di Qual<strong>it</strong>à (IMQ)<br />
. Ogni al<strong>tra</strong> prescrizione, rego<strong>la</strong>mentazione e raccoman<strong>da</strong>zione emanate <strong>da</strong><br />
eventuali Enti Competenti.<br />
Tutti i circu<strong>it</strong>i di potenza saranno opportunamente suddivisi per facil<strong>it</strong>are <strong>la</strong> gestione,<br />
<strong>la</strong> ricerca dei guasti e <strong>la</strong> se<strong>le</strong>ttiv<strong>it</strong>à di intervento del<strong>le</strong> protezioni.<br />
I conduttori saranno in rame ed i cavi avranno una tensione nomina<strong>le</strong> Uo/U non<br />
inferiore a 450/750 V, saranno usate condutture con caratteristiche di non<br />
propagazione del<strong>la</strong> fiamma.<br />
Tutti i contatori luce saranno instal<strong>la</strong>ti in appos<strong>it</strong>o loca<strong>le</strong> chiuso a chiave s<strong>it</strong>uato<br />
al piano terra e presso ogni contatore sarà instal<strong>la</strong>to un interruttore genera<strong>le</strong><br />
automatico <strong>da</strong> 15 ampères <strong>da</strong> cui si di<strong>parti</strong>ranno <strong>le</strong> linee per raggiungere ogni<br />
singo<strong>la</strong> un<strong>it</strong>à immobiliare; <strong>le</strong> linee re<strong>la</strong>tive ai servizi comuni (locali, passaggi,<br />
disimpegni, sca<strong>le</strong>, ascensori ecc.) faranno capo al contatore servizi generali<br />
casa, lo stesso dicasi per <strong>le</strong> linee provenienti <strong>da</strong>l<strong>le</strong> cantine di proprietà<br />
individua<strong>le</strong>.<br />
Tutti gli impianti e<strong>le</strong>ttrici saranno di tipo incassato in tubo di P.V.C. f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong> ad<br />
esclusione dei piano posti auto che avranno dorsa<strong>le</strong> di tubazione a vista RK,<br />
accessori di fissaggio e re<strong>la</strong>tive scato<strong>le</strong> di derivazione con anelli separati per<br />
l’illuminazione di emergenza nel<strong>le</strong> corsie boxes e posti auto.<br />
Tutti i frutti dell’impianto e<strong>le</strong>ttrico di ogni alloggio come: interruttori, deviatori,<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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invert<strong>it</strong>ori, prese ecc., saranno del tipo Vimar Linea Eikon, oppure B-Ticino ad<br />
insin<strong>da</strong>cabi<strong>le</strong> scelta del<strong>la</strong> D.L. (sia p<strong>la</strong>cche che frutti colore grigio an<strong>tra</strong>c<strong>it</strong>e).<br />
11.2) DOTAZIONI DEGLI APPARTAMENTI<br />
Ogni appartamento sarà dotato di un quadretto genera<strong>le</strong> incassato posto nel<strong>le</strong><br />
immediate vicinanze del portoncino di primo ingresso così composto:<br />
n° 1 interruttore differenzia<strong>le</strong> salvav<strong>it</strong>a;<br />
n° 1 interruttore automatico <strong>da</strong> 16A per linea cucina (e<strong>le</strong>ttrodomestici e<br />
<strong>la</strong>vastoviglie);<br />
n° 1 interruttore automatico <strong>da</strong> 16A per linea <strong>la</strong>vatrice sino al raggiungimento del<br />
punto in cui <strong>la</strong> medesima sarà destinata;<br />
n° 1 interruttore automatico <strong>da</strong> 16A in cui confluiranno tutte <strong>le</strong> linee di presa;<br />
n° 1 interruttore automatico <strong>da</strong> 16A per eventua<strong>le</strong> instal<strong>la</strong>zione impianto di al<strong>la</strong>rme;<br />
n° 1 interruttore automatico <strong>da</strong> 10A raggruppante <strong>la</strong> linea luci;<br />
n° 1 alimentatore a 12 volts per circu<strong>it</strong>i a bassa tensione come tiranti bagni o<br />
eventuali spie di illuminazione;<br />
11.3) COMPONENTISTICA IN DOTAZIONE PER OGNI LOCALE:<br />
Cucina:<br />
un punto luce interrotto (01 comando);<br />
un punto tecnico per luce e aspirazione cappa filtro vapori posta ad altezza cm.<br />
180 e terminante in scato<strong>la</strong> porta presa <strong>da</strong> 10 A;<br />
quattro prese di corrente 2 x 10 A + T;<br />
una presa di corrente 2 x 16 A + T tipo UNEL con interruttore MT per e<strong>le</strong>ttrodomestici;<br />
un punto te<strong>le</strong>fono con plug RJ11;<br />
un punto al<strong>la</strong>rme (solo tubazione).<br />
Ingresso:<br />
un punto luce deviato (02 comandi);<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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un pulsante unipo<strong>la</strong>re ingresso con suoneria e targa portanome (suoneria<br />
integrata nel quadro e<strong>le</strong>ttrico);<br />
un punto videoc<strong>it</strong>ofonico;<br />
un punto al<strong>la</strong>rme esterno (solo tubazioni);<br />
un punto al<strong>la</strong>rme interno al portoncino (solo tubazioni);<br />
un punto te<strong>le</strong>fono con plug RJ11.<br />
Soggiorno:<br />
un punto luce doppio (deviato o invert<strong>it</strong>o);<br />
tre punti presa di corrente 2x10A+T;<br />
un punto presa impianto TV terrestre + SAT;<br />
un punto te<strong>le</strong>fono con plug RJ11;<br />
un punto al<strong>la</strong>rme (solo tubazione).<br />
Anticamere, disimpegni, corridoi:<br />
un punto luce deviato (02 comandi);<br />
un punto presa di corrente 2x10A+T;<br />
un punto termostato e<strong>le</strong>ttronico dig<strong>it</strong>a<strong>le</strong> a programma giornaliero con linea<br />
cal<strong>da</strong>ia;<br />
scato<strong>la</strong> derivazione con raggruppamento tubazioni vuote provenienti <strong>da</strong>i punti<br />
al<strong>la</strong>rme.<br />
Ripostigli/Cantine:<br />
un punto luce interrotto (01 comando);<br />
un punto presa di corrente 2x10A+T col<strong>le</strong>gato al singolo contatore.<br />
Bagno padrona<strong>le</strong>:<br />
un punto luce interrotto (01 comando) a p<strong>la</strong>fone;<br />
un punto luce interrotto (01 comando) al <strong>la</strong>vabo;<br />
un punto presa di corrente 2x10A+T al <strong>la</strong>vabo;<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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un pulsante unipo<strong>la</strong>re a tirante (vasca o doccia) con suoneria differenziata<br />
(suoneria integrata nel quadro e<strong>le</strong>ttrico);<br />
un punto aspiratore con vento<strong>la</strong> di ricambio 12 V/h col<strong>le</strong>gata a parete con punto<br />
luce;<br />
un punto presa di corrente 2x16A+T UNEL con interruttore MT per <strong>la</strong>vatrice.<br />
Bagno di servizio:<br />
un punto luce interrotto (01 comando) a p<strong>la</strong>fone;<br />
un punto luce interrotto (01 comando) al <strong>la</strong>vabo;<br />
punto aspiratore e vento<strong>la</strong> di ricambio a 12 vol/h. col<strong>le</strong>gata a ponte con punto<br />
luce a p<strong>la</strong>fone;<br />
una presa corrente 2x16A+T UNEL con interruttore MT per <strong>la</strong>vatrice;<br />
un punto presa di corrente 2x10A+T al <strong>la</strong>vabo;<br />
un pulsante unipo<strong>la</strong>re a tirante (doccia) con suoneria differenziata (suoneria<br />
integrata nel quadro e<strong>le</strong>ttrico);<br />
Camere <strong>da</strong> <strong>le</strong>tto matrimoniali (<strong>le</strong>tto uno):<br />
un punto luce invert<strong>it</strong>o, tre comandi, uno al<strong>la</strong> porta e due al<strong>la</strong> testata del <strong>le</strong>tto,<br />
posti ad interasse di cm. 220 e ad un’altezza di cm. 70 <strong>da</strong> pavimento;<br />
tre prese di corrente 2x10A+T di cui n. 2 poste al<strong>le</strong> testate del <strong>le</strong>tto<br />
corrispondenti agli interruttori come sopra;<br />
un punto te<strong>le</strong>fono con plug RJ11;<br />
un punto presa TV terrestre;<br />
un punto al<strong>la</strong>rme (solo tubazione);<br />
Camere <strong>da</strong> <strong>le</strong>tto secon<strong>da</strong>rie (<strong>le</strong>tto 2 - 3 - 4):<br />
un punto luce deviato (02 comandi) uno al<strong>la</strong> porta ed uno al<strong>la</strong> testata del <strong>le</strong>tto ad<br />
un’altezza di cm. 70 <strong>da</strong> pavimento;<br />
tre prese di corrente 2x10A+T di cui una posta al<strong>la</strong> testata del <strong>le</strong>tto<br />
corrispondente all’interruttore come sopra;<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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un punto te<strong>le</strong>fono con plug RJ11;<br />
un punto presa TV terrestre;<br />
un punto al<strong>la</strong>rme (solo tubazione);<br />
Logge principali:<br />
punto luce interrotto (01 comando) comprensivo di p<strong>la</strong>foniera di adeguata forma<br />
arch<strong>it</strong>ettonica;<br />
una presa biva<strong>le</strong>nte 2x10/16A+T per esterni.<br />
Dotazioni di comp<strong>le</strong>tamento alloggi:<br />
col<strong>le</strong>gamento equipotenzia<strong>le</strong>;<br />
linea cen<strong>tra</strong>lina riscal<strong>da</strong>mento (comprensivo di interruttore) al quadro e<strong>le</strong>ttrico;<br />
anello di col<strong>le</strong>gamento prese te<strong>le</strong>fono;<br />
scato<strong>le</strong> di derivazione ove necessario;<br />
Box per auto al piano interrato:<br />
un punto luce interrotto (01 comando) in tubazione esterna RK 20 comprensivo di<br />
doppio corpo illuminante IP4X;<br />
una presa di corrente biva<strong>le</strong>nte 2x10/16A+T per esterni;<br />
Cantina:<br />
un punto luce interrotto (01 comando) comprensivo di corpo illuminante IP4X;<br />
una presa di corrente 2x10A+T.<br />
11.4) DISTRIBUZIONE:<br />
11.4.1) GENERALITÀ<br />
Ciascun’un<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>ativa è alimentata <strong>da</strong>l proprio contatore instal<strong>la</strong>to<br />
<strong>da</strong>ll'Ente distributore.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
Pagina 66 di 85
Gli impianti iniziano a val<strong>le</strong> dei contatori, dove è instal<strong>la</strong>to il quadro<br />
utente.<br />
Nel quadro utente si hanno <strong>le</strong> derivazioni per l’alimentazione del<strong>la</strong> cantina<br />
e dell’alloggio. La linea del<strong>la</strong> cantina è protetta con un magnetotermico -<br />
differenzia<strong>le</strong>. La protezione contro i contatti indiretti del montante è<br />
assicurata <strong>da</strong> un doppio iso<strong>la</strong>mento con conduttori aventi grado di<br />
iso<strong>la</strong>mento 3 alloggiati in tubazioni e canalizzazioni in materia<strong>le</strong> p<strong>la</strong>stico<br />
oppure con cavi di c<strong>la</strong>sse II (cavi con guaina e iso<strong>la</strong>mento almeno<br />
450/750V).<br />
Le distribuzioni sono realizzate sotto <strong>tra</strong>ccia in tubazioni f<strong>le</strong>ssibili in<br />
materia<strong>le</strong> p<strong>la</strong>stico autoestinguente del tipo pesante. Eventuali <strong>tra</strong>tti in vista<br />
sono realizzati in tubazioni rigide. Le scato<strong>le</strong> e <strong>le</strong> cassette portafrutti e di<br />
derivazione sono componibili, diaframmabili e realizzate con materia<strong>le</strong><br />
p<strong>la</strong>stico autoestinguente. Le apparecchiature di comando sono modu<strong>la</strong>ri<br />
componibili con supporti e p<strong>la</strong>cche in materia<strong>le</strong> p<strong>la</strong>stico autoestinguente.<br />
Tutti i componenti hanno grado di protezione meccanica almeno IP20.<br />
Nel<strong>la</strong> scelta degli apparecchi di protezione di massima corrente, viene fatta<br />
<strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re attenzione al<strong>la</strong> se<strong>le</strong>ttiv<strong>it</strong>à sia <strong>da</strong>l punto di vista amperometrico<br />
che cronometrico, in modo <strong>da</strong> eliminare o ridurre al minimo <strong>le</strong><br />
interferenze <strong>tra</strong> <strong>le</strong> curve di intervento del<strong>le</strong> eventuali protezioni in cascata<br />
per garantire l’apertura del solo dispos<strong>it</strong>ivo interessato <strong>da</strong>l guasto. Si<br />
distinguono, a secon<strong>da</strong> dei servizi e degli ambienti serv<strong>it</strong>i, i seguenti<br />
sistemi di distribuzione:<br />
– Sistema di distribuzione primaria, realizzato con cavidotti interrati in<br />
PVC.<br />
– Sistema incassato sotto intonaco, realizzato con tubazioni in materia<strong>le</strong><br />
p<strong>la</strong>stico autoestinguente; previsto per <strong>la</strong> distribuzione termina<strong>le</strong> nel<strong>le</strong><br />
zone dei luoghi ordinari.<br />
– Sistema a vista, realizzato con canali metallici o in tubazioni in materia<strong>le</strong><br />
p<strong>la</strong>stico autoestinguente; previsto per <strong>le</strong> zone a destinazione<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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tecnologica, di servizio, per <strong>le</strong> zone umide e polverose e per gli ambienti<br />
a maggior rischio in caso d’incendio.<br />
I sistemi indicati e i re<strong>la</strong>tivi gradi di protezione sono di volta in volta scelti<br />
per assicurare <strong>le</strong> caratteristiche di f<strong>le</strong>ssibil<strong>it</strong>à e semplic<strong>it</strong>à di realizzazione.<br />
Tutti i materiali utilizzati sono provvisti di marchio CE, IMQ o Marchio<br />
equiva<strong>le</strong>nte Europeo.<br />
11.4.2) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI<br />
Tutte <strong>le</strong> <strong>parti</strong> attive non iso<strong>la</strong>te del sistema di categoria I (BT) sono protette<br />
contro i contatti diretti con schermi o ripari di adeguata resistenza<br />
meccanica e con grado di protezione comunque non inferiore a IP2X o<br />
IPXXB. Le superfici superiori orizzontali del<strong>le</strong> barriere o degli involucri che<br />
sono a portata di mano devono avere un grado di protezione non inferiore<br />
a IP4X o IPXXD. Quando sia necessario togliere barriere di segregazione,<br />
aprire involucri o togliere <strong>parti</strong> di involucri, questo deve essere possibi<strong>le</strong> solo<br />
con l’uso di una chiave o di un attrezzo ed a condizione che il ripristino<br />
dell’alimentazione sia possibi<strong>le</strong> solo dopo <strong>la</strong> sost<strong>it</strong>uzione o <strong>la</strong> richiusura del<strong>le</strong><br />
barriere o degli involucri stessi.<br />
11.4.3) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI<br />
La protezione contro i contatti indiretti, <strong>tra</strong>ttandosi di un sistema di<br />
distribuzione di tipo TT, è realizzata mediante il coordinamento<br />
dell’impianto di messa a terra con gli interruttori differenziali istantanei ad<br />
alta sensibil<strong>it</strong>à, secondo <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione:<br />
RA < (50/IA)<br />
Dove RA rappresenta <strong>la</strong> resistenza del dispersore e dei conduttori di<br />
protezione (in Ohm), IA rappresenta <strong>la</strong> massima corrente nomina<strong>le</strong><br />
differenzia<strong>le</strong> del<strong>le</strong> protezioni presenti (in A). Le protezioni di massima<br />
corrente sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e <strong>da</strong> interruttori differenziali istantanei ad alta<br />
sensibil<strong>it</strong>à (corrente differenzia<strong>le</strong> nomina<strong>le</strong> Idn non superiore a 0,03 A).<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
Pagina 68 di 85
Gli impianti instal<strong>la</strong>ti a monte del<strong>le</strong> protezioni differenziali e determinati<br />
circu<strong>it</strong>i terminali sono realizzati con componenti di c<strong>la</strong>sse II (doppio<br />
iso<strong>la</strong>mento).<br />
11.4.4) CONDUTTURE<br />
Per gli impianti ordinari sono utilizzati conduttori f<strong>le</strong>ssibili in rame non<br />
propaganti l’incendio. In <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re <strong>le</strong> linee principali di alimentazione e <strong>le</strong><br />
linee esterne sono realizzate con conduttori tipo FG7OR con iso<strong>la</strong>mento in<br />
gomma e tensione nomina<strong>le</strong> 0,6/1 kV, <strong>le</strong> linee di distribuzione termina<strong>le</strong><br />
sono realizzate con conduttori tipo N07V–K con iso<strong>la</strong>mento in PVC e<br />
tensione nomina<strong>le</strong> 450/750 V.<br />
Per gli ambienti ordinari è ammessa <strong>la</strong> posa dei seguenti conduttori:<br />
N07V-K: Instal<strong>la</strong>zione entro tubi protettivi in vista od incassati, o entro<br />
sistemi chiusi simi<strong>la</strong>ri, per impianti per i quali <strong>le</strong> Norme CEI prevedono<br />
cavi non propaganti l’incendio.<br />
FROR 450/750 e FROH 2R-450/750 V: Instal<strong>la</strong>zione all’interno, in ambienti<br />
secchi o umidi; all’esterno, solo per uso temporaneo. A<strong>da</strong>tto per servizio<br />
mobi<strong>le</strong> e per posa fissa non propaganti l’incendio.<br />
N1VV-K: Instal<strong>la</strong>zione in ambienti interni o esterni, anche bagnati; posa<br />
fissa su muratura o su strutture metalliche; posa interrata (ammessa);<br />
per impianti per i quali <strong>le</strong> Norme CEI prevedono cavi non propaganti<br />
l’incendio.<br />
FG7(O)R-0,6/1 kV: Instal<strong>la</strong>zione in ambienti interni o esterni, anche<br />
bagnati; posa fissa su muratura o su strutture metalliche; posa interrata<br />
(ammessa); per impianti per i quali <strong>le</strong> Norme CEI prevedono cavi non<br />
propaganti l’incendio.<br />
Il dimensionamento del<strong>le</strong> condutture e del<strong>le</strong> re<strong>la</strong>tive protezioni di massima<br />
corrente è effettuato in accordo al<strong>le</strong> norme CEI 64–8.<br />
Per ogni conduttura sono previsti dispos<strong>it</strong>ivi di protezione per interrompere<br />
<strong>le</strong> correnti di sovraccarico prima che tali correnti possano provocare un<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
Pagina 69 di 85
iscal<strong>da</strong>mento nocivo all’iso<strong>la</strong>mento, ai terminali o all’ambiente circostante<br />
<strong>le</strong> condutture. Le caratteristiche di funzionamento di un dispos<strong>it</strong>ivo di<br />
protezione del<strong>le</strong> condutture contro i sovraccarichi devono rispondere al<strong>le</strong><br />
seguenti condizioni:<br />
dove:<br />
IB ≤ In ≤ IZ<br />
If ≤ 1,45 x IZ<br />
IB è <strong>la</strong> corrente di impiego del circu<strong>it</strong>o<br />
IZ è <strong>la</strong> portata in regime permanente del<strong>la</strong> conduttura<br />
In è <strong>la</strong> corrente nomina<strong>le</strong> del dispos<strong>it</strong>ivo di protezione<br />
If è <strong>la</strong> corrente di sicuro intervento del dispos<strong>it</strong>ivo di protezione entro il<br />
tempo convenziona<strong>le</strong><br />
Sono inoltre previsti dei dispos<strong>it</strong>ivi di protezione per interrompere <strong>le</strong> correnti di<br />
corto circu<strong>it</strong>o dei conduttori prima che tali correnti possano diventare pericolose<br />
a causa degli effetti termici e meccanici che ne derivano.<br />
Ogni dispos<strong>it</strong>ivo di protezione contro i corto circu<strong>it</strong>i deve rispondere a due<br />
requis<strong>it</strong>i:<br />
− il potere di interruzione deve essere non inferiore al<strong>la</strong> presunta corrente<br />
di corto circu<strong>it</strong>o nel punto di instal<strong>la</strong>zione del circu<strong>it</strong>o;<br />
− l’energia specifica passante <strong>la</strong>sciata passare <strong>da</strong>l dispos<strong>it</strong>ivo deve essere<br />
dove:<br />
inferiore a quel<strong>la</strong> sopportabi<strong>le</strong> del cavo secondo <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione:<br />
I 2 x t ≤ K 2 x S 2<br />
I è <strong>la</strong> corrente effettiva di corto circu<strong>it</strong>o;<br />
t è <strong>la</strong> durata del guasto in secondi;<br />
S è <strong>la</strong> sezione del conduttore;<br />
K è una costante che dipende <strong>da</strong>l materia<strong>le</strong> iso<strong>la</strong>nte del conduttore<br />
(K=115 per cavi iso<strong>la</strong>ti in PVC, K=135 per cavi iso<strong>la</strong>ti in gomma<br />
natura<strong>le</strong>, butilica o eti<strong>le</strong>npropi<strong>le</strong>nica).<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Sul<strong>le</strong> linee principali non sono normalmente realizzate derivazioni<br />
intermedie. Sul<strong>le</strong> linee di distribuzione <strong>le</strong> derivazioni agli utilizzatori sono<br />
realizzate in cassette di derivazione.<br />
Si è ridotto al minimo l'utilizzo di protezioni a fusibi<strong>le</strong>, privi<strong>le</strong>giando l'utilizzo<br />
di interruttori automatici; il tutto per facil<strong>it</strong>are <strong>le</strong> manutenzioni e ridurre i<br />
possibili errori di sost<strong>it</strong>uzione.<br />
11.4.5) SISTEMI DI DISTRIBUZIONE<br />
SEDI PER MONTANTI ELETTRICI<br />
La distribuzione principa<strong>le</strong> per i col<strong>le</strong>gamenti agli alloggi è realizzata con<br />
una o più montanti e<strong>le</strong>ttrici verticali in esecuzione <strong>da</strong> incasso con tubi in<br />
PVC sotto <strong>tra</strong>ccia per osp<strong>it</strong>are <strong>le</strong> condutture e<strong>le</strong>ttriche dei rispettivi servizi<br />
(impianti e<strong>le</strong>ttrici, ausiliari, te<strong>le</strong>fonici, bus).<br />
Le sedi per montanti e<strong>le</strong>ttrici sono dimensionati in base al numero di alloggi<br />
e al<strong>la</strong> tipologia dei servizi di comunicazione presenti. Hanno dimensioni<br />
minime di 0,5 metri per 0,15 in profond<strong>it</strong>à e vengono previste su pareti di<br />
spazi comuni senza <strong>tra</strong>ns<strong>it</strong>are all’interno di un<strong>it</strong>à immobiliari per ev<strong>it</strong>are<br />
serv<strong>it</strong>ù in caso di disservizi o re<strong>la</strong>tive ispezioni. I montanti e<strong>le</strong>ttrici si<br />
trovano in corrispondenza di corpi sca<strong>la</strong> e <strong>le</strong> scato<strong>le</strong> di derivazione sono<br />
posizionate sui pianerottoli di accesso al<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à immobiliari.<br />
DISTRIBUZIONE IMPIANTI INCASSATI<br />
Le distribuzioni a parete sono realizzate sotto <strong>tra</strong>ccia con tubazioni f<strong>le</strong>ssibili<br />
di materia<strong>le</strong> p<strong>la</strong>stico autoestinguente del tipo pesante posato in appos<strong>it</strong>e<br />
scana<strong>la</strong>ture. I tubi seguono percorsi orizzontali, verticali o paral<strong>le</strong>li agli spigoli<br />
del<strong>le</strong> pareti. Si seguono percorsi obliqui per <strong>tra</strong>tti molto brevi o curvature<br />
necessari ad aggirare degli ostacoli.<br />
I tubi protettivi destinati ad essere annegati nel<strong>le</strong> strutture prefabbricate sono<br />
in grado di resistere senza <strong>da</strong>nneggiarsi al<strong>le</strong> sol<strong>le</strong>c<strong>it</strong>azioni meccaniche che si<br />
possono verificare durante <strong>la</strong> formazione del<strong>la</strong> struttura stessa.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Per <strong>la</strong> distribuzione a pavimento i tubi protettivi sono rispondenti al<strong>la</strong><br />
Norma CEI EN 61386-1 e c<strong>la</strong>ssificati di tipo medio per <strong>la</strong> resistenza allo<br />
schiacciamento. Vengono separate <strong>le</strong> distribuzioni del<strong>le</strong> correnti forti <strong>da</strong><br />
quel<strong>le</strong> del<strong>le</strong> correnti deboli e <strong>le</strong> derivazioni sono esegu<strong>it</strong>e in appos<strong>it</strong>e<br />
cassette di derivazione per incasso a parete con separazione interna dei<br />
rispettivi servizi.<br />
DISTRIBUZIONE INTERNA NEI LUOGHI UMIDI E POLVEROSI<br />
Le distribuzioni sono realizzate a vista in tubazioni rigide in materia<strong>le</strong><br />
p<strong>la</strong>stico autoestinguente. Le scato<strong>le</strong> e <strong>le</strong> cassette portafrutti e di<br />
derivazione sono componibili, diaframmabili e realizzate con materia<strong>le</strong><br />
p<strong>la</strong>stico autoestinguente.<br />
Le apparecchiature di comando sono modu<strong>la</strong>ri componibili con frutti<br />
autoportanti in materia<strong>le</strong> p<strong>la</strong>stico autoestinguente. Le prese sono dotate di<br />
coperchio di protezione a scatto.<br />
Nessuna parte attiva dell'impianto è instal<strong>la</strong>ta a meno di 80 cm <strong>da</strong>l<br />
pavimento. Tutti i componenti hanno grado di protezione meccanica IP44.<br />
DISTRIBUZIONE ESTERNA<br />
L'impianto e<strong>le</strong>ttrico è realizzato con apparecchiature e condutture a doppio<br />
iso<strong>la</strong>mento. La linea di alimentazione sarà realizzata con cavo tipo FG70R<br />
0,6/1 KW di sezione secondo gli schemi di progetto, sarà posata in tubo<br />
PVC di tipo pesante del diametro di 90 mm (correnti forti CF) interrato 0,50<br />
m. È compreso nell'impianto, al fine di agevo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> posa del<strong>le</strong> condutture e<br />
consentirne l'ispezione e <strong>la</strong> manutenzione, <strong>la</strong> posa di idonee cassette di<br />
derivazione e di pozzetti rompi<strong>tra</strong>tta in cls e re<strong>la</strong>tiva boto<strong>la</strong> a <strong>tra</strong>ffico<br />
pesante del<strong>le</strong> dimensioni indicate nei disegni di progetto.<br />
SERVIZI COMUNI<br />
Gli impianti e<strong>le</strong>ttrici dei servizi comuni sono provvisti di alimentazione<br />
separata e re<strong>la</strong>tivi quadri e<strong>le</strong>ttrici di comando e protezione. Gli impianti e gli<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
Pagina 72 di 85
utilizzi principali sono i seguenti:<br />
Vano sca<strong>la</strong> e corridoi interni ed esterni<br />
L'impianto viene realizzato sotto <strong>tra</strong>ccia per i locali interni, per <strong>la</strong> cui<br />
descrizione si riman<strong>da</strong> al cap<strong>it</strong>olo re<strong>la</strong>tivo agli impianti e<strong>le</strong>ttrici interni nei<br />
luoghi ordinari.<br />
Per <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> interna è previsto un circu<strong>it</strong>o dedicato per l’illuminazione con<br />
punti luce semplici e a doppia accensione (sera<strong>le</strong> o permanente e<br />
temporizzata) azionati <strong>da</strong> comandi manuali oppure automatici<br />
(crepusco<strong>la</strong>re, orologio, sensori presenza, ecc.). Se non diversamente<br />
specificato sul<strong>le</strong> p<strong>la</strong>nimetrie di progetto, verranno instal<strong>la</strong>ti dei pulsanti<br />
di accensione nei seguenti punti:<br />
ad ogni ingresso del vano sca<strong>la</strong>;<br />
in prossim<strong>it</strong>à di ogni rampa;<br />
a meno di 1 metro di ogni porta ascensore;<br />
a meno di 2 metri <strong>da</strong>ll’ingresso di ogni un<strong>it</strong>à immobiliare;<br />
almeno ogni 6 metri nei luoghi di passaggio.<br />
Oltre all'impianto di illuminazione sono instal<strong>la</strong>te ai piani prese FM con<br />
propria linea in partenza <strong>da</strong>l quadro e<strong>le</strong>ttrico genera<strong>le</strong> dei servizi comuni.<br />
Per <strong>le</strong> sca<strong>le</strong> all’aperto, i componenti dell’impianto e<strong>le</strong>ttrico (interruttori,<br />
prese a spina, condutture, apparecchi di illuminazione, ecc.) hanno un<br />
grado di protezione idoneo al<strong>le</strong> condizioni ambientali e sol<strong>le</strong>c<strong>it</strong>azioni<br />
meccaniche previste. Per i componenti non protetti <strong>da</strong> ripari, tettoie, ecc.<br />
viene comunque instal<strong>la</strong>to un grado di protezione minimo IP43.<br />
Cantine e re<strong>la</strong>tivi corridoi<br />
L’autorimessa può essere considerata come ambiente a maggior rischio in<br />
caso di incendio.<br />
I componenti e<strong>le</strong>ttrici che nel funzionamento norma<strong>le</strong> possono produrre<br />
archi o scintil<strong>le</strong> o superare <strong>le</strong> massime temperature ammesse in re<strong>la</strong>zione<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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al<strong>le</strong> sostanze pericolose previste sono instal<strong>la</strong>ti ad altezza non inferiore a<br />
0,7 m. Si è inoltre tenuto in considerazione il pericolo derivante <strong>da</strong><br />
<strong>da</strong>nneggiamenti meccanici dei componenti e del<strong>le</strong> condutture e<strong>le</strong>ttriche<br />
dovuti ad urti. Nell’autorimessa l’impianto è instal<strong>la</strong>to con grado di<br />
protezione meccanica minimo di IP44. I componenti, quali interruttori,<br />
saranno instal<strong>la</strong>ti ad un’altezza di 1,2 m sul pavimento. Scato<strong>le</strong> e tubi a<br />
quote inferiori saranno metallici.<br />
I percorsi comuni principali e <strong>le</strong> derivazioni ai singoli utilizzi sono<br />
realizzate entro tubi rigidi in materia<strong>le</strong> p<strong>la</strong>stico autoestinguente instal<strong>la</strong>ti in<br />
vista a parete o a soff<strong>it</strong>to; <strong>le</strong> canalizzazioni avranno grado di protezione<br />
IP44. Gli al<strong>la</strong>cciamenti terminali al<strong>le</strong> apparecchiature vibranti (motori ecc.)<br />
sono realizzati con guaine f<strong>le</strong>ssibili. I conduttori sono dimensionati<br />
ampiamente in modo <strong>da</strong> non raggiungere in esercizio temperature<br />
pericolose.<br />
Le apparecchiature di comando e di derivazione sono del tipo a vista,<br />
realizzate in materia<strong>le</strong> termop<strong>la</strong>stico autoestinguente con grado di<br />
protezione IP44. Le giunzioni sono esegu<strong>it</strong>e unicamente entro custodie con<br />
grado di protezione IP44, dotate di pressacavo a tenuta. I motori e<strong>le</strong>ttrici<br />
hanno grado di protezione IP44.<br />
Partico<strong>la</strong>re cura sarà posta al<strong>le</strong> protezioni antincendio. Al termine dei<br />
<strong>la</strong>vori, saranno realizzate barriere tagliafuoco negli at<strong>tra</strong>versamenti di<br />
pareti o so<strong>la</strong>i con <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>ri caratteristiche di resistenza al fuoco, saranno<br />
posti in opera idonei sistemi certificati atti ad impedire <strong>la</strong> propagazione<br />
at<strong>tra</strong>verso <strong>le</strong> pareti stesse (barriere tagliafuoco omologate).<br />
I conduttori sono del tipo non propagante <strong>la</strong> fiamma (CEI 20-35) e protetti<br />
<strong>da</strong> canali e tubazioni in metallo o in PVC con grado di protezione non<br />
inferiore a IP4X, instal<strong>la</strong>ti in vista a parete o a soff<strong>it</strong>to oppure incassate in<br />
strutture non combustibili.<br />
Comp<strong>le</strong>ta l'impianto l'interruttore genera<strong>le</strong> esterno di sicurezza, atto a<br />
mettere fuori tensione l'impianto e<strong>le</strong>ttrico dell’autorimessa, instal<strong>la</strong>to nel<strong>le</strong><br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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immediate vicinanze di un accesso, in appos<strong>it</strong>a custodia con vetro a<br />
rompere.<br />
L'ubicazione e <strong>la</strong> funzione dell'interruttore è adeguatamente segna<strong>la</strong>ta.<br />
CENTRALI E IMPIANTI TECNOLOGICI<br />
Le distribuzioni sono a vista come descr<strong>it</strong>to nel paragrafo re<strong>la</strong>tivo ai luoghi<br />
umidi e polverosi. I componenti instal<strong>la</strong>ti all'interno hanno grado di<br />
protezione minimo IP43. I componenti instal<strong>la</strong>ti all'esterno e soggetti a<br />
fenomeni atmosferici hanno grado di protezione minimo IP55.<br />
Gli al<strong>la</strong>cciamenti terminali al<strong>le</strong> apparecchiature vibranti (motori in genere,<br />
strumenti sul<strong>le</strong> tubazioni, ecc.) sono realizzati con guaine f<strong>le</strong>ssibili.<br />
In <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re sono presenti <strong>le</strong> seguenti cen<strong>tra</strong>li e impianti.<br />
Cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> tecnologica<br />
Nei locali è alloggiato l'impianto di pressurizzazione idrica. L'impianto<br />
e<strong>le</strong>ttrico comprende <strong>le</strong> alimentazioni del<strong>le</strong> macchine (autoc<strong>la</strong>ve,<br />
compressore, e<strong>le</strong>ttropompe, apparecchiature di <strong>tra</strong>ttamento acqua,<br />
ecc.) ed i col<strong>le</strong>gamenti del<strong>le</strong> rego<strong>la</strong>zioni.<br />
L'impianto e<strong>le</strong>ttrico comprende <strong>le</strong> alimentazioni del<strong>le</strong> macchine ed i<br />
col<strong>le</strong>gamenti del<strong>le</strong> rego<strong>la</strong>zioni. Viene esegu<strong>it</strong>o a vista con cavi instal<strong>la</strong>ti<br />
entro tubi protettivi, canali o passerel<strong>le</strong>.<br />
Inoltre, per ev<strong>it</strong>are riattivazioni accidentali durante <strong>la</strong> manutenzione<br />
non e<strong>le</strong>ttrica, in prossim<strong>it</strong>à del<strong>le</strong> macchine saranno collocati dei<br />
dispos<strong>it</strong>ivi di sezionamento chiudibili a chiave.<br />
Nel quadro e<strong>le</strong>ttrico di cen<strong>tra</strong><strong>le</strong>, gli interruttori automatici di protezione<br />
del<strong>le</strong> apparecchiature meccaniche, sono dotati di contatti ausiliari<br />
destinati a segna<strong>la</strong>re l’intervento del<strong>le</strong> protezioni. Tali contatti,<br />
un<strong>it</strong>amente al<strong>le</strong> eventuali segna<strong>la</strong>zioni derivanti <strong>da</strong>l<strong>le</strong> stesse<br />
apparecchiature, sono riportati in un’appos<strong>it</strong>a cassetta stagna in PVC<br />
mun<strong>it</strong>a di morsettiera componibi<strong>le</strong> ubicata in cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> termica, in ta<strong>le</strong><br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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modo è possibi<strong>le</strong> utilizzare i segnali per attivare un al<strong>la</strong>rme ottico-<br />
acustico loca<strong>le</strong> o remoto mediante sistemi di te<strong>le</strong>sorveglianza.<br />
<strong>Con</strong>tabilizzazione del calore/condiz/acqua cal<strong>da</strong>/acqua fred<strong>da</strong><br />
La contabilizzazione dei consumi avviene mediante un sistema<br />
cen<strong>tra</strong>lizzato con tecnologia bus di <strong>tra</strong>smissione <strong>da</strong>ti. L'impianto e<strong>le</strong>ttrico<br />
comprende <strong>le</strong> interconnessioni in cavo BUS con sistema radia<strong>le</strong> fra <strong>la</strong><br />
cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> di supervisione posta in cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> termica ed i moduli di utenza<br />
del<strong>le</strong> varie un<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>ative ubicati nei vani sca<strong>la</strong>. Gli amplificatori di segna<strong>le</strong><br />
(se necessari), posti nei locali contatori dei vani sca<strong>la</strong>, vengono alimentati<br />
<strong>da</strong>i rispettivi quadri e<strong>le</strong>ttrici dei servizi comuni. I moduli di utenza vengono<br />
alimentati <strong>da</strong>l quadro dei servizi comuni di sca<strong>la</strong> e coman<strong>da</strong>ti <strong>da</strong>l<br />
termostato ambiente del rispettivo alloggio. L’impianto è predisposto per <strong>la</strong><br />
<strong>tra</strong>smissione a distanza dei valori regis<strong>tra</strong>ti mediante connessione modem<br />
su linea te<strong>le</strong>fonica. Ogni alloggio presenta una cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> di rego<strong>la</strong>zione del<br />
calore e dell’umid<strong>it</strong>à. Ta<strong>le</strong> cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> agisce sul<strong>le</strong> un<strong>it</strong>à di attuazioni locali e<br />
comunica con l’un<strong>it</strong>à master nel loca<strong>le</strong> pompe al fine di rego<strong>la</strong>re <strong>la</strong> potenza<br />
del<strong>le</strong> pompe. La comunicazione <strong>tra</strong> <strong>le</strong> cen<strong>tra</strong>li è con tecnologia BUS.<br />
E<strong>le</strong>ttropompe di sol<strong>le</strong>vamento<br />
L'impianto e<strong>le</strong>ttrico comprende <strong>le</strong> alimentazioni del<strong>le</strong> e<strong>le</strong>ttropompe di<br />
sol<strong>le</strong>vamento del<strong>le</strong> acque meteoriche, alloggiate nell'appos<strong>it</strong>o pozzetto<br />
ed i col<strong>le</strong>gamenti del<strong>le</strong> rego<strong>la</strong>zioni (gal<strong>le</strong>ggianti, segna<strong>la</strong>zioni di anomalie,<br />
ecc.) fino al quadro e<strong>le</strong>ttrico di comando e controllo ubicato nel<strong>le</strong> vicinanze.<br />
Impianto e<strong>le</strong>ttrico ascensore<br />
L'impianto e<strong>le</strong>ttrico comprende l’esecuzione dei circu<strong>it</strong>i di forza motrice e di<br />
illuminazione che non appartengono all’impianto e<strong>le</strong>vatore.<br />
Normalmente si comprende l’alimentazione del quadro di manovra posto<br />
nel loca<strong>le</strong> macchine (se esistente), i col<strong>le</strong>gamenti e<strong>le</strong>ttrici dei sistemi<br />
di segna<strong>la</strong>zione (al<strong>la</strong>rme acustico e c<strong>it</strong>ofono) inser<strong>it</strong>i nell'impianto e<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
Pagina 76 di 85
l'illuminazione del loca<strong>le</strong> macchine e del vano corsa.<br />
11.5) IMPIANTI DI PROTEZIONE (TERRA, EQUIPOTENZIALI E SCARICHE ATMOSFERICHE):<br />
11.5.1) IMPIANTO DI TERRA<br />
L'impianto di terra è unico per tutto il comp<strong>le</strong>sso, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong> un<br />
dispersore metallico lineare interrato passante al piano terra integrato <strong>da</strong>i<br />
dispersori a picchetto e dispersori naturali presenti nell'edificio (armatura<br />
metallica del<strong>le</strong> strutture, ecc.).<br />
I conduttori di protezione sono presenti ad ogni punto di utilizzo<br />
(apparecchi illuminanti, prese, alimentazioni al<strong>le</strong> macchine e<strong>le</strong>ttriche fisse,<br />
ecc.). I conduttori di protezione ed i conduttori equipotenziali fanno capo ai<br />
col<strong>le</strong>ttori principali di terra, posizionati vicino al quadro e<strong>le</strong>ttrico di vano<br />
sca<strong>la</strong>, col<strong>le</strong>gato al dispersore mediante il conduttore di terra. I<br />
col<strong>le</strong>gamenti <strong>tra</strong> il dispersore ed il conduttore di terra sono ispezionabili e<br />
pertanto sono realizzati unicamente nei pozzetti.<br />
11.5.2) CALCOLO APPROSSIMATIVO DELLA RESISTENZA A TERRA<br />
Il dimensionamento dell’impianto di terra si rende necessario per <strong>la</strong> verifica<br />
del<strong>la</strong> protezione <strong>da</strong>i contatti indiretti mediante i dispos<strong>it</strong>ivi automatici. Il<br />
calcolo del<strong>la</strong> resistenza di terra si basa sul<strong>la</strong> somma del<strong>le</strong> conduttanze (1/Rt<br />
= 1/Rt1 + 1/Rt2 + 1/Rt3 + 1/Rt4 + 1/Rt5 +….ecc.) considerando il dispersore<br />
come se fosse composto <strong>da</strong> diversi tipi di dispersori e<strong>le</strong>mentari (conduttore di<br />
rame nudo, picchetto vertica<strong>le</strong>, maglia, anello, ecc.). Il risultato è <strong>da</strong> r<strong>it</strong>enere<br />
comunque indicativo in quanto il valore rea<strong>le</strong> viene influenzato <strong>da</strong> fattori<br />
variabili come temperatura e umid<strong>it</strong>à <strong>da</strong>l<strong>le</strong> quali dipende <strong>la</strong> resistiv<strong>it</strong>à del<br />
terreno. Il calcolo si basa sul<strong>le</strong> formu<strong>le</strong> seguenti:<br />
Resistenza di terra di un conduttore orizzonta<strong>le</strong>:<br />
ρ = resistiv<strong>it</strong>à del terreno (Ωm )<br />
L = lunghezza del conduttore interrato (m)<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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R2 = 1,5 p/L<br />
Valori medi del<strong>la</strong> resistiv<strong>it</strong>à del terreno composto <strong>da</strong> s<strong>tra</strong>ti omogenei<br />
possono essere i seguenti:<br />
- Argil<strong>la</strong> in zona salmas<strong>tra</strong> 10<br />
- Argil<strong>la</strong> con posa sabbia <strong>le</strong>ggera e senza pietre 20<br />
- Terra vegeta<strong>le</strong> mista a pietre 50<br />
- Argil<strong>la</strong> mista a sabbia, ghiaia e pietre 100<br />
- Sabbia, ghiaia, pietre e poca argil<strong>la</strong> 350<br />
- Calcari 500<br />
- Sabbia mista a ciottoli 1000<br />
- Roccia generica non compatta 1500<br />
- Roccia <strong>la</strong>vica 2000<br />
Per l’intervento in oggetto il dispersore è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong> una cor<strong>da</strong> di rame<br />
interrata al<strong>la</strong> profond<strong>it</strong>à di 0,5 metri e col<strong>le</strong>gata ai ferri di armatura del<strong>le</strong><br />
fon<strong>da</strong>zioni. Ta<strong>le</strong> geometria, ipotizzando una resistiv<strong>it</strong>à media del terreno<br />
pari a 100 Ωm, consente di ottenere indicativamente una resistenza di<br />
terra di circa 1,5Ω.<br />
11.5.3) COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI<br />
Nell’edificio il conduttore di protezione, il conduttore di terra, il col<strong>le</strong>ttore<br />
principa<strong>le</strong> di terra e <strong>le</strong> seguenti masse es<strong>tra</strong>nee e/o <strong>parti</strong> conduttrici<br />
devono essere connesse al col<strong>le</strong>gamento equipotenziali principa<strong>le</strong> (EQP):<br />
i tubi alimentanti servizi dell’edificio, per es. acqua e gas;<br />
<strong>le</strong> <strong>parti</strong> strutturali metalliche dell’edificio e canalizzazioni del<br />
riscal<strong>da</strong>mento cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> e del condizionamento d’aria;<br />
<strong>le</strong> armature principali del cemento armato utilizzate nel<strong>la</strong> costruzione<br />
degli edifici, se praticamente possibi<strong>le</strong>.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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Nei locali contenenti vasche <strong>da</strong> bagno o docce sono realizzati i<br />
col<strong>le</strong>gamenti equipotenziali supp<strong>le</strong>mentari (EQS).<br />
11.5.4) AUTOPROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE<br />
11.6) APPARECCHI ILLUMINANTI:<br />
Il calcolo preliminare esegu<strong>it</strong>o in conform<strong>it</strong>à al<strong>le</strong> nome vigenti, indica che<br />
l'edificio risulta autoprotetto, senza necess<strong>it</strong>à di realizzare l'impianto di<br />
protezione contro <strong>le</strong> scariche atmosferiche.<br />
11.6.1) ILLUMINAZIONE INTERNA NORMALE<br />
ALLOGGI<br />
Per gli alloggi non sono forn<strong>it</strong>i gli apparecchi illuminanti interni; <strong>la</strong><br />
dotazione dei punti luce predisposti assicura, per i diversi spazi e utilizzi,<br />
adeguati livelli di illuminamento.<br />
Sono forn<strong>it</strong>i gli apparecchi illuminanti per esterno per assicurare una<br />
uniform<strong>it</strong>à di forn<strong>it</strong>ura e l’instal<strong>la</strong>zione di materiali adeguati al<strong>le</strong> condizioni<br />
di posa.<br />
VANO SCALA E CORRIDOI<br />
L'illuminazione del vano sca<strong>la</strong> e corridoi è realizzata con comp<strong>le</strong>ssi di<br />
punti luce con comandi a pulsante e spia luminosa o inserto fosforescente,<br />
facenti capo a rélé temporizzati o passo–passo. Nei vani sca<strong>la</strong> e corridoi<br />
vengono instal<strong>la</strong>te <strong>la</strong>mpade fluorescenti in c<strong>la</strong>sse A di efficienza<br />
energetica. Inoltre nei vani sca<strong>la</strong>, alcuni apparecchi illuminanti dotati di<br />
doppia accensione realizzano una quota di illuminazione fissa permanente<br />
o notturna (mediante comando crepusco<strong>la</strong>re).<br />
11.6.2) ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA<br />
L'illuminazione di sicurezza viene realizzata su ogni pianerottolo sbarco<br />
ascensori, nei corridoi boxes e posti auto, lungo i percorsi di usc<strong>it</strong>a<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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<strong>da</strong>ll'edificio e nei locali tecnici (cen<strong>tra</strong><strong>le</strong> idrica, loca<strong>le</strong> contatori, ecc.).<br />
L'alimentazione è forn<strong>it</strong>a <strong>da</strong> gruppi alimentatore–accumu<strong>la</strong>tore autonomi<br />
comprendenti alimentatori e<strong>le</strong>ttronici e accumu<strong>la</strong>tori ermetici al Ni-Cd. Gli<br />
alimentatori sono dimensionati per assicurare <strong>la</strong> ricarica a fondo degli<br />
accumu<strong>la</strong>tori in 12 ore. Ove possibi<strong>le</strong> i gruppi alimentatore–accumu<strong>la</strong>tore<br />
sono instal<strong>la</strong>ti all'interno degli apparecchi illuminanti fluorescenti normali.<br />
I gruppi alimentatore–accumu<strong>la</strong>tore inser<strong>it</strong>i negli apparecchi illuminanti<br />
fluorescenti normali sono generalmente del tipo S.A. per consentire<br />
l'accensione del<strong>le</strong> <strong>la</strong>mpade anche in presenza di rete. Gli apparecchi<br />
illuminanti fluorescenti autonomi sono generalmente del tipo S.E. con<br />
accensione del<strong>le</strong> <strong>la</strong>mpade solo in mancanza di rete.<br />
L'intervento dell'illuminazione di sicurezza é automatico ed istantaneo al<br />
mancare del<strong>la</strong> tensione di rete. E’ possibi<strong>le</strong> attivare o disattivare il<br />
funzionamento del<strong>le</strong> luci di sicurezza in caso di necess<strong>it</strong>à (ad esempio per<br />
ev<strong>it</strong>are <strong>la</strong> scarica a fondo degli accumu<strong>la</strong>tori in caso di periodi prolungati di<br />
messa fuori tensione dell'impianto) mediante un te<strong>le</strong>comando cen<strong>tra</strong>lizzato,<br />
alloggiato nel quadro e<strong>le</strong>ttrico genera<strong>le</strong> e col<strong>le</strong>gato a tutti gli alimentatori.<br />
Il funzionamento del te<strong>le</strong>comando, conformemente al<strong>le</strong> Norme CEI, é ad<br />
impulso in modo <strong>da</strong> ev<strong>it</strong>are che eventuali <strong>da</strong>nneggiamenti al circu<strong>it</strong>o<br />
possano inibire il funzionamento del<strong>le</strong> luci di sicurezza e inoltre il comando<br />
di disattivazione del<strong>le</strong> luci di sicurezza viene automaticamente annul<strong>la</strong>to al<br />
r<strong>it</strong>orno del<strong>la</strong> alimentazione e<strong>le</strong>ttrica. Per <strong>le</strong> autorimesse, anche se <strong>la</strong><br />
capienza é inferiore al lim<strong>it</strong>e prescr<strong>it</strong>to di 300 autoveicoli, si sono instal<strong>la</strong>te<br />
alcune luci di sicurezza per orientamento e per ev<strong>it</strong>are comunque s<strong>it</strong>uazioni<br />
di pericolo e di panico in caso di interruzione dell'energia e<strong>le</strong>ttrica.<br />
11.7) DESCRIZIONE IMPIANTI DI COMUNICAZIONE E SICUREZZA:<br />
Gli impianti assolvono al<strong>le</strong> funzioni di comunicazione, segna<strong>la</strong>zione sorveglianza e<br />
sicurezza richieste. In re<strong>la</strong>zione al<strong>le</strong> tensioni nominali gli impianti in oggetto sono<br />
generalmente di categoria zero e sono alloggiati in proprie canalizzazioni e scato<strong>le</strong> di<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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derivazione separate <strong>da</strong>l<strong>le</strong> canalizzazioni di distribuzione degli impianti di categoria<br />
uno. Nel<strong>la</strong> scelta si é optato generalmente per impianti modu<strong>la</strong>ri estensibili per poter<br />
soddisfare esigenze future. Segue una descrizione degli impianti instal<strong>la</strong>ti.<br />
11.7.1) IMPIANTO TV TERRESTRE<br />
Il vano sca<strong>la</strong> è serv<strong>it</strong>o <strong>da</strong> un impianto TV cen<strong>tra</strong>lizzato che consente <strong>la</strong><br />
ricezione dei canali a diffusione naziona<strong>le</strong> e del<strong>la</strong> ban<strong>da</strong> V.<br />
La scelta del<strong>le</strong> antenne, del cen<strong>tra</strong>lino, dell’amplificatore e del<strong>le</strong> <strong>parti</strong><br />
passive del<strong>la</strong> rete di distribuzione é effettuata tenendo conto dei fattori<br />
ambientali che influenzano l’efficienza dell’impianto come: intens<strong>it</strong>à dei<br />
segnali, altezza dei fabbricati vicini che potrebbero influenzare <strong>la</strong> ricezione<br />
del segna<strong>le</strong>, estensione dell’impianto, ecc. Nel<strong>la</strong> scelta del<strong>le</strong> antenne<br />
riceventi sarà considerato l'indice "rapporto avantiindietro", in modo <strong>da</strong><br />
ev<strong>it</strong>are ricezioni rif<strong>le</strong>sse. Le antenne di ricezione saranno in alluminio<br />
anodizzato, ad alto gua<strong>da</strong>gno con numero di e<strong>le</strong>menti direttori e rif<strong>le</strong>ttori in<br />
disposizione e numero tali <strong>da</strong> ricavare, <strong>da</strong>l campo e<strong>le</strong>ttromagnetico<br />
circostante, il massimo valore di segna<strong>le</strong> disponibili.<br />
Le antenne di ricezione saranno montate su di un palo autoportante,<br />
cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o con tronconi di tubo in acciaio zincato a fuoco, aventi 3 mm,<br />
con innesto a cannocchia<strong>le</strong> e bloccaggio con bulloni in acciaio inox. Il<br />
col<strong>le</strong>gamento <strong>tra</strong> <strong>le</strong> antenne di ricezione ed il cen<strong>tra</strong>lino, verrà<br />
effettuato all'interno dei pali di sostegno. Pertanto nel palo di testa<br />
saranno predisposti i fori necessari per l'en<strong>tra</strong>ta dei cavi coassiali che<br />
saranno protetti <strong>da</strong> idonei passacavi. L'ancoraggio del sostegno sarà<br />
effettuato con tiranti e filo d’acciaio disposti a 120°. Il foro di passaggio del<br />
sostegno, at<strong>tra</strong>verso il so<strong>la</strong>io volume tecnico, sarà protetto con conversa in<br />
piombo. I giunti fra i vari tronchi, componenti il sostegno e <strong>la</strong> conversa del<br />
sostegno stesso, saranno sigil<strong>la</strong>ti con nastro autovulcanizzante.<br />
La distanza fra l'antenna più bassa ed il punto più alto del volume tecnico<br />
non sarà inferiore a 2,50 m.<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
Pagina 81 di 85
La posizione indicata a progetto é <strong>da</strong> intendersi come indicativa e prima<br />
dell’esecuzione sarà verificata con appos<strong>it</strong>e misure strumentali in modo <strong>da</strong><br />
ottimizzare <strong>la</strong> ricezione dei segnali. Il cen<strong>tra</strong>lino sarà di tipo modu<strong>la</strong>re,<br />
cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong> n° 14 filtri di cana<strong>le</strong>, con controllo manua<strong>le</strong> del gua<strong>da</strong>gno fina<strong>le</strong><br />
di potenza con livello di usc<strong>it</strong>a 116 db`V, alimentatore 12V, doppio<br />
iso<strong>la</strong>mento e sarà comp<strong>le</strong>to di ogni altro accessorio necessario al suo<br />
perfetto funzionamento. Il segna<strong>le</strong> in usc<strong>it</strong>a <strong>da</strong>l cen<strong>tra</strong>lino sarà almeno di<br />
100 db e dovrà comunque essere in grado di servire tutte <strong>le</strong> prese di utenza<br />
con un segna<strong>le</strong> minimo, al<strong>la</strong> presa più sfavor<strong>it</strong>a, di 66 db. Il cen<strong>tra</strong>lino sarà<br />
instal<strong>la</strong>to nel vano sca<strong>la</strong> all’ultimo piano alloggiato in armadio metallico<br />
aerato con chiusura a chiave, l’armadio avrà dimensioni tali <strong>da</strong> consentire<br />
l’inserimento dei multisw<strong>it</strong>ches per <strong>la</strong> distribuzione del segna<strong>le</strong> satell<strong>it</strong>are.<br />
Nell'armadio o nel<strong>le</strong> immediate vicinanze è posizionato un nodo<br />
equipotenzia<strong>le</strong> per <strong>la</strong> messa a terra del cen<strong>tra</strong>lino e degli schermi dei cavi<br />
d’antenna. Il cen<strong>tra</strong>lino è alimentato direttamente <strong>da</strong>l quadro e<strong>le</strong>ttrico<br />
condominia<strong>le</strong>. La distribuzione del segna<strong>le</strong> e del tipo a nodi, realizzata con<br />
cavi coassiali con basse perd<strong>it</strong>e, ad alto coefficiente di schermatura, non<br />
propaganti <strong>la</strong> fiamma é a bassa emissioni di fumi. La distribuzione é<br />
realizzata nel vano sca<strong>la</strong> con tubo diametro 32 mm. mentre per <strong>la</strong><br />
derivazione ad ogni un<strong>it</strong>à immobiliare si utilizzano tubi diametro 20 mm. che<br />
col<strong>le</strong>gano <strong>la</strong> scato<strong>la</strong> di derivazione del vano sca<strong>la</strong> con <strong>la</strong> scato<strong>la</strong> <strong>da</strong> incasso<br />
nell’alloggio. Ogni alloggio dispone di proprio cavo coassia<strong>le</strong> in partenza<br />
<strong>da</strong>l<strong>la</strong> linea principa<strong>le</strong> posta nel vano sca<strong>la</strong> e utilizzato per alimentare <strong>la</strong><br />
presa TV nel soggiorno. La distribuzione dell’impianto sarà in derivazione e<br />
sarà ottenuta utilizzando <strong>parti</strong>tori e derivatori in alluminio pressofuso con<br />
connettori a F con ottima separazione fra <strong>le</strong> usc<strong>it</strong>e e <strong>le</strong> prese negli alloggi<br />
saranno schermate con attenuazione 0 dB.<br />
11.7.2) IMPIANTO TV SATELLITARE<br />
Il vano sca<strong>la</strong> dell’edificio è serv<strong>it</strong>o <strong>da</strong> un impianto cen<strong>tra</strong>lizzato d’antenna<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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che consente <strong>la</strong> ricezione dei canali satell<strong>it</strong>ari. L’impianto prevede l’impiego<br />
di un<strong>it</strong>à multisw<strong>it</strong>ches a usc<strong>it</strong>e indipendenti in numero sufficiente per <strong>la</strong><br />
diffusione del segna<strong>le</strong> ad ogni alloggio. Una so<strong>la</strong> presa di ogni alloggio sarà<br />
col<strong>le</strong>gata al multisw<strong>it</strong>ch con un proprio cavo SAT, in modo ta<strong>le</strong> <strong>da</strong> simu<strong>la</strong>re<br />
<strong>la</strong> disponibil<strong>it</strong>à per l’alloggio di una propria antenna parabolica. In questo<br />
modo in ogni alloggio ci sarà <strong>la</strong> possibil<strong>it</strong>à di visualizzare il segna<strong>le</strong> sia<br />
analogico che dig<strong>it</strong>a<strong>le</strong> con 2 po<strong>la</strong>r<strong>it</strong>à del<strong>la</strong> ban<strong>da</strong> alta e 2 po<strong>la</strong>r<strong>it</strong>à nel<strong>la</strong> ban<strong>da</strong><br />
bassa. Il multisw<strong>it</strong>ch sarà posizionato nello stesso armadio del cen<strong>tra</strong>lino<br />
terrestre e alimentato <strong>da</strong>l<strong>la</strong> stessa linea; <strong>le</strong> dimensioni dell’armadio conten<strong>it</strong>ore<br />
terrà conto di eventuali ampliamenti per più un<strong>it</strong>à multisw<strong>it</strong>ches. Negli alloggi gli<br />
ampliamenti saranno possibili utilizzando adeguati <strong>parti</strong>tori di segna<strong>le</strong>. Il<br />
supporto, il sostegno e <strong>le</strong> antenne saranno sistemati sul<strong>la</strong> copertura dell’edificio<br />
in vicinanza dell’antenna terrestre. I col<strong>le</strong>gamenti saranno realizzati con<br />
canalizzazioni e conduttori idonei agli ambienti serv<strong>it</strong>i, come descr<strong>it</strong>to<br />
precedentemente per <strong>le</strong> distribuzioni a correnti forti. La distribuzione del<br />
segna<strong>le</strong> e del tipo a stel<strong>la</strong>, realizzata con cavi SAT a basse perd<strong>it</strong>e, a<strong>da</strong>tti per <strong>la</strong><br />
distribuzione del segna<strong>le</strong> <strong>da</strong> 5 a 2400 MHz, saranno alloggiati nel<strong>le</strong><br />
canalizzazioni utilizzate per <strong>la</strong> <strong>tra</strong>smissione del segna<strong>le</strong> terrestre.<br />
11.7.3) PREDISPOSIZIONE IMPIANTO TELEFONICO<br />
E’ realizzata <strong>la</strong> so<strong>la</strong> predisposizione per l’al<strong>la</strong>cciamento dell’impianto<br />
te<strong>le</strong>fonico. In linea di massima al<strong>la</strong> base del vano sca<strong>la</strong> o nel loca<strong>le</strong><br />
contatori è ubicato il termina<strong>le</strong> di rete cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o <strong>da</strong> un armadietto unificato<br />
ad incasso o parete con sportello e chiusura a chiave. Ogni termina<strong>le</strong> è<br />
al<strong>la</strong>cciato al<strong>la</strong> rete te<strong>le</strong>fonica pubblica mediante cavidotti interrati in PVC,<br />
comp<strong>le</strong>ti di pozzetti di ispezione in cls, predisposti all'esterno dell'edificio. I<br />
<strong>tra</strong>tti interni in vista sono realizzati con canalizzazioni in PVC.<br />
I montanti di col<strong>le</strong>gamento <strong>tra</strong> terminali e utenze e <strong>le</strong> derivazioni<br />
all'interno del<strong>le</strong> utenze stesse sono alloggiati in proprie canalizzazioni e<br />
scato<strong>le</strong> di derivazione comp<strong>le</strong>tamente separate <strong>da</strong> ogni altro impianto,<br />
____________________________________________<br />
<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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idonee agli ambienti serv<strong>it</strong>i, come descr<strong>it</strong>to precedentemente per <strong>le</strong><br />
distribuzioni a correnti forti.<br />
11.7.4) IMPIANTO VIDEOCITOFONICO<br />
GENERALITA’<br />
L’edificio è dotato di impianto videoc<strong>it</strong>ofonico cen<strong>tra</strong>lizzato.<br />
DESCRIZIONE COMPONENTI<br />
Il quadro di chiamata esterno è ubicato in prossim<strong>it</strong>à del cancello pedona<strong>le</strong><br />
e comprende i pulsanti di chiamata luminosi, il gruppo fonico comp<strong>le</strong>to di<br />
diffusore sonoro e di microfono e l'un<strong>it</strong>à di ripresa fissa con illuminazione<br />
autonoma. I posti di ricezione interni di utenza sono instal<strong>la</strong>ti a parete e<br />
comprendono il mon<strong>it</strong>or video, il gruppo fonico a te<strong>le</strong>fono, il pulsante<br />
apriporta ed il pulsante per l’accensione del<strong>le</strong> luci sca<strong>le</strong>.<br />
All’ingresso del vano sca<strong>la</strong> è instal<strong>la</strong>to un videoc<strong>it</strong>ofono con i pulsanti di<br />
chiamata luminosi per gli alloggi, il gruppo fonico comp<strong>le</strong>to di diffusore<br />
sonoro e di microfono e l'un<strong>it</strong>a di ripresa fissa con illuminazione autonoma.<br />
L’alimentazione è derivata <strong>da</strong> un gruppo di alimentazione comp<strong>le</strong>to di<br />
<strong>tra</strong>sformatore di sicurezza, instal<strong>la</strong>to nel quadro e<strong>le</strong>ttrico dei servizi comuni<br />
o in una appos<strong>it</strong>a scato<strong>la</strong> di derivazione.<br />
COLLEGAMENTI ELETTRICI<br />
I col<strong>le</strong>gamenti e<strong>le</strong>ttrici sono realizzati con canalizzazioni e conduttori<br />
idonei agli ambienti serv<strong>it</strong>i, come descr<strong>it</strong>to precedentemente per <strong>le</strong><br />
distribuzioni a correnti forti. L'impianto è alloggiato in proprie scato<strong>le</strong> di<br />
derivazione e canalizzazioni. Gli al<strong>la</strong>cciamenti esterni all'edificio sono<br />
alloggiati in propri cavidotti interrati compresi nel<strong>le</strong> opere edili.<br />
11.7.5) IMPIANTO DI CHIAMATE<br />
L'impianto di alloggio comprende il campanello di ingresso ed i pulsanti a<br />
tirante per <strong>la</strong> chiamata di emergenza <strong>da</strong>l<strong>la</strong> vasca e <strong>da</strong>l piatto doccia facenti<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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capo a due distinte suonerie interne. I col<strong>le</strong>gamenti e<strong>le</strong>ttrici sono realizzati<br />
con canalizzazioni e con conduttori idonei agli ambienti serv<strong>it</strong>i, come<br />
descr<strong>it</strong>to precedentemente per <strong>le</strong> distribuzioni a correnti forti. I conduttori<br />
sono alloggiati in proprie canalizzazioni.<br />
12. SISTEMAZIONE ESTERNA E GIARDINO:<br />
Indicativamente sarà quel<strong>la</strong> che risulta nel<strong>le</strong> tavo<strong>le</strong> di progetto.<br />
L’impianto e <strong>la</strong> manutenzione del verde cost<strong>it</strong>uiranno spese condominiali.<br />
13. VARIANTI:<br />
La Vend<strong>it</strong>rice si riserva di apportare al progetto in <strong>parti</strong>co<strong>la</strong>re per quanto riguar<strong>da</strong> <strong>le</strong> <strong>parti</strong><br />
comuni, tutte <strong>le</strong> modifiche o varianti che si rendessero necessarie ai fini di migliorare<br />
l’agibil<strong>it</strong>à e per meglio adeguarsi al<strong>le</strong> disposizioni del<strong>le</strong> competenti Autor<strong>it</strong>à.<br />
La società “T.F. COSTRUZIONI EDILI S.P.A.”, qua<strong>le</strong> Vend<strong>it</strong>rice, si riserva inoltre <strong>la</strong> facoltà di<br />
apportare al <strong>presente</strong> Cap<strong>it</strong>o<strong>la</strong>to <strong>le</strong> modifiche o varianti che, nel corso dei <strong>la</strong>vori, si<br />
rendessero necessarie o consigliabili a suo insin<strong>da</strong>cabi<strong>le</strong> giudizio, tanto nei materiali che<br />
nel<strong>le</strong> apparecchiature sia generali che nei singoli appartamenti, rimossa sin d’ora ogni<br />
con<strong>tra</strong>ria eccezione o riserva <strong>da</strong> parte del<strong>la</strong> Prom<strong>it</strong>tente Parte Acquirente.<br />
Letto, confermato e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione questo Cap<strong>it</strong>o<strong>la</strong>to del<strong>le</strong> Opere<br />
composto di 85 pagine suddivise in 13 paragrafi.<br />
Mi<strong>la</strong>no, li … ……………… 20….<br />
PROMITTENTE VENDITRICE PROMITTENTE ACQUIRENTE<br />
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<strong>le</strong>tto e sottoscr<strong>it</strong>to in segno di accettazione<br />
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