Paolo Quaglia, Una lettura filosofica dei racconti <strong>di</strong> J.L. Borges Torna alla home page Recensioni <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Bari</strong> - Laboratorio <strong>di</strong> Epistemologia Informatica e Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Filosofiche http://lgxserve.ciseca.uniba.it/lei/recensioni/crono/2001-02/quaglia.htm (5 of 5) [09/11/2005 21.21.02]
Boella, Buttarelli, Per amore <strong>di</strong> altro. L'empatia a partire da E<strong>di</strong>th Stein <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Bari</strong> - Laboratorio <strong>di</strong> Epistemologia Informatica e Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Filosofiche Boella, Laura, Buttarelli, Annarosa, Per amore <strong>di</strong> altro. L'empatia a partire da E<strong>di</strong>th Stein Milano, Raffaello Cortina, 2000, pp. 113, Lit. 16.000, ISBN 88-7078-646-3. Recensione <strong>di</strong> Gian Paolo Terravecchia - 25/11/2000 In<strong>di</strong>ce - Le autrici [Parole chiave: empatia, fenomenologia, relazioni sociali.] Il libro ha un respiro <strong>di</strong> originalità per un'esposizione del tema certo non convenzionale. Gli interventi delle autrici, con una certa alternanza nella sequenza dei capitoli, conferiscono vivacità al ritmo espositivo. Non può poi sfuggire la sensibilità femminile delle autrici, pur <strong>di</strong>versamente declinata: due donne che riflettono sulla filosofia <strong>di</strong> E<strong>di</strong>th Stein, una tra le più significative pensatrici del Novecento. Chi è familiare con la letteratura critica sulla Stein, malgrado le numerose opere <strong>di</strong> qualità e rigore, verrà certo scosso dal dormiveglia che una mielata apologetica sa spesso produrre e rispetto alla quale il testo è indubiamente lontano. Fin dall'inizio si viene infatti ridestati dalle graffianti considerazioni <strong>di</strong> Buttarelli. L'autrice infatti simula un retorico stupore nei confronti delle interpretazioni <strong>di</strong> Stein che propongono una lettura della sua vita come suggellata pacificamente dal martirio. Si tratterebbe, secondo l'autrice, <strong>di</strong> una "spiegazione" <strong>di</strong> quella che invece lei interpreta come un'ostinata "costruzione <strong>di</strong> una vita per niente perspicua e luminosa" (p. 13). Quella <strong>di</strong> E<strong>di</strong>th Stein è, secondo Buttarelli, una "figura tormentata che lascia in ere<strong>di</strong>tà la convinzione che nel sacrificio ci sia una risposta" (p. 14). A tale risposta però, a partire dai testi della Stein, pare non sia dato <strong>di</strong> arrivare, in quanto sull'argomento in essi vi è solo il silenzio. Non che Buttarelli neghi la possibilità <strong>di</strong> una certa trasparenza della figura della fenomenologa tedesca, essa però va guadagnata, paradossalmente, attraverso "il buio pesto della fede". Si tratta <strong>di</strong> una ricerca <strong>di</strong> Dio condotta da E<strong>di</strong>th Stein sotto la cifra dell'incomprensibilità, o meglio della me<strong>di</strong>azione: ciò che <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Dio, lo si legge attraverso i testi da lei scritti su altri (Teresa d'Àvila, Giovanni della Croce, Dionigi l'Areopagita). L'interprete del suo pensiero si trova così condotto nella propria ricerca come in un percorso empatico. La conoscenza della realtà, nella sua oggettività, viene guadagnata attraverso l'incontro empatico con l'altro, cioè gli autori <strong>di</strong> cui Stein scrive. Proprio l'insegnamento dell'empatia, le rimprovera Buttarelli, viene però <strong>di</strong>menticato dalla Stein nell'imitatio Christiche portò la pensatrice tedesca al martirio (è noto che lei morì nel 1942 nel campo <strong>di</strong> concentramento <strong>di</strong> Auschwitz). Secondo Buttarelli, la letteralità e l'irreversibilità dell'assunzione della croce non è compatibile col rapporto <strong>di</strong> vicinanza, ma anche e, soprattutto, <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco che è l'empatia. Proprio la lezione sull'empatia avrebbe http://lgxserve.ciseca.uniba.it/lei/recensioni/crono/2001-02/boella.htm (1 of 3) [09/11/2005 21.21.03]
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