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La customer satisfaction nelle amministrazioni pubbliche - Magellano

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L’intervistatore, oltre alla sicurezza che gli conferisce la conoscenza<br />

del problema, deve anche ottenere credibilità. E tutto questo non è<br />

trasferibile al cittadino se non lo possiede il personale.<br />

Nella fase di presentazione e utilizzo dei risultati è opportuno infine<br />

che siano direttamente coinvolti tutti gli operatori dei servizi valutati,<br />

proprio per favorire la condivisione delle valutazioni e dell’individuazione<br />

di possibili percorsi di miglioramento, oltre che per creare,come<br />

abbiamo detto, una progressiva cultura della misurazione<br />

(basarsi sui fatti e non sui discorsi) e della qualità.<br />

Nelle organizzazioni più grandi ed articolate potrebbe essere<br />

utile individuare dei referenti per ogni area i quali svolgono un<br />

ruolo di metodologi, formatori, consulenti interni, nei confronti<br />

dei loro colleghi. Essi assistono i loro colleghi e favoriscono la<br />

corretta diffusione dei valori e degli strumenti della <strong>customer</strong><br />

<strong>satisfaction</strong> e del miglioramento continuo ad essa correlato.<br />

Non si pensa a figure dedicate a tempo pieno ma persone<br />

motivate e con spiccate sensibilità comportamentali, che oltre a<br />

svolgere il loro ruolo operativo svolgono anche il ruolo di referente.<br />

Una piccola precisazione occorre fare per quei casi in cui l’amministrazione<br />

si avvale di soggetti terzi nella gestione di servizi (esternalizzazioni,<br />

appalti, concessioni, etc.). In questo caso, ovviamente,<br />

l’amministrazione non deve perdere l’attenzione a valutare la qualità<br />

percepita dei servizi e a sentirsi comunque responsabile del miglioramento<br />

continuo dell’offerta.<br />

Per questo motivo, è opportuno definire, attraverso il contratto di<br />

servizio con l’ente gestore, gli impegni che il soggetto incaricato è<br />

chiamato contrattualmente ad assolvere anche con riferimento<br />

alla misurazione della qualità percepita. Fra tali impegni dovrebbe<br />

infatti essere inserito l’obbligo di fare effettuare, da soggetti<br />

indipendenti, indagini sulla soddisfazione, misurando gli indicatori<br />

di prestazione relativi. Tali indicatori potrebbero addirittura<br />

essere utilizzati nella definizione di clausole contrattuali che<br />

abbiano implicazioni anche sulla valutazione di eventuali inadempienze,<br />

in termini di soddisfazione e dei relativi indicatori di<br />

prestazione.<br />

Gli utenti dei servizi<br />

Gli utenti, in quanto destinatari dei servizi, oltre ad essere soggetti<br />

attivi della valutazione, e quindi della fase centrale di raccolta dei<br />

dati 2 ,potrebbero essere coinvolti in altre fasi del processo: nella fase<br />

di preparazione, per individuare insieme all’amministrazione gli indicatori<br />

e i parametri da valutare (le misure della qualità), e nella fase di<br />

utilizzo dei risultati, ad esempio per partecipare attivamente ai progetti<br />

di miglioramento o sollecitando l’espressione delle loro opinioni<br />

sulle iniziative intraprese.<br />

2. Legge 7 giugno 2000,<br />

n. 150 Disciplina delle<br />

attività di informazione e<br />

di comunicazione delle<br />

<strong>pubbliche</strong> <strong>amministrazioni</strong>,<br />

art. 8, comma 2, d.<br />

COME GARANTIRE LA BUONA RIUSCITA DELL’INDAGINE 91

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