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La customer satisfaction nelle amministrazioni pubbliche - Magellano

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7. Plan = Pianificare;<br />

Do = Sperimentare azioni<br />

per verificare in ambito<br />

ristretto la fattibilità dei<br />

progetti e dei piani;<br />

Ceck = Controllare il<br />

risultato della sperimentazione;<br />

Action = Agire se la sperimentazione<br />

ha dato esiti<br />

positivi.<br />

Il committente, ritornato in possesso dei risultati, ha innanzi tutto<br />

il dovere etico di restituirli alle parti che hanno partecipato alla ricerca.<br />

E’ un’azione di correttezza nei confronti di coloro che, sul fronte<br />

della progettazione da una parte (la scelta degli argomenti da affrontare,<br />

delle questioni da testare, delle domande da formulare) e di<br />

quello dei risultati dall’altra (giudizi sulla modalità di erogazione del<br />

servizio, da un punto di vista della competenza tecnica e relazionale<br />

con gli utenti) hanno aderito al progetto. Non solo. <strong>La</strong> richiesta di<br />

collaborazione rivolta alle parti deve già riferire in modo esplicito<br />

l’impegno del committente a diffondere gli esiti della ricerca. E’ un<br />

impegno che precede quello, fondamentale, a far scaturire dai risultati<br />

interventi di miglioramento del servizio.<br />

Non si restituisce solo per correttezza, ovviamente. Questa fase<br />

ha anche valenza informativa, in quanto la struttura interna prende<br />

coscienza del punto di vista del cittadino e approfondisce le<br />

differenze di valutazione e di percezione. I cittadini, da parte loro,<br />

si rapportano con i giudizi della collettività, un confronto che li<br />

porta a superare i limiti di una percezione esclusivamente individuale.<br />

Il carattere etico della restituzione dei risultati informativo non<br />

può ovviamente giustificare una ricerca di <strong>customer</strong> <strong>satisfaction</strong> in<br />

particolare quando si intende fare un’operazione profonda, non di<br />

facciata.<br />

L’obiettivo dell’indagine di <strong>customer</strong> <strong>satisfaction</strong> deve essere<br />

propositivo: individuare gli aspetti critici del servizio e attivare<br />

progressivi interventi di miglioramento.<br />

Uno strumento utilizzato per realizzare concretamente attività<br />

di miglioramento continuo sono i gruppi di miglioramento. Si<br />

tratta di gruppi composti da un numero ristretto di persone (da 5<br />

a 10) che occupano posizioni di responsabilità, scelte dalla leadership<br />

dell’ente, appartenenti a funzioni diverse, ognuna delle quali<br />

è portatrice di esperienze e competenze correlate all’obiettivo di<br />

miglioramento del servizio. Il metodo utilizzato dai gruppi di<br />

miglioramento è il PDCA (Plan, Do, Ceck, Action) 7 .<br />

2.4.2 Come restituire e utilizzare i risultati<br />

Elaborati e visualizzati in grafici di facile lettura i dati vengono<br />

presentati e diffusi all’interno dell’amministrazione e all’esterno.<br />

Sul fronte interno la presentazione dei risultati deve presentarsi<br />

come una buona autodiagnosi organizzativa che si deve integrare<br />

nel piano strategico dell’organizzazione. Un’autodiagnosi che<br />

parte dai risultati e va ad indagare le debolezze in relazione ad<br />

essi conduce, inevitabilmente, a un piano di miglioramento di<br />

rilevanza strategica.<br />

84 LA CUSTOMER SATISFACTION NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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