La customer satisfaction nelle amministrazioni pubbliche - Magellano
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Tabella 2 Il comportamento dell’intervistatore nell’intervista strutturata<br />
Comportamenti da adottare Comportamenti da evitare<br />
Instaurare rapporti cortesi e gradevoli<br />
Mantenere posizioni di neutralità<br />
Mantenere l’ordine delle domande e<br />
la formulazione prevista<br />
Mantenere il segreto professionale<br />
Assumere atteggiamenti valutativi<br />
Mantenere posizioni di neutralità<br />
Dare indicazioni in modo creativo<br />
Gestire il questionario in modo creativo<br />
Far leggere il questionario direttamente all’intervistato<br />
2.3 L’elaborazione e l’interpretazione dei dati<br />
Completata la rilevazione si procede nell’elaborazione.<br />
Un momento fondamentale dell’indagine di <strong>customer</strong> <strong>satisfaction</strong><br />
è l’elaborazione delle informazioni raccolte perché in seguito all’elaborazione<br />
dei dati è possibile quantificare gli elementi salienti della<br />
rilevazione costituiti da:<br />
• distribuzione degli utenti per i diversi livelli di soddisfazione;<br />
• gradazione per importanza dei bisogni espressi;<br />
• soglie minime di attesa e soglie massime per ogni bisogno;<br />
• soglia di tolleranza per ogni bisogno (differenza tra attesa massima<br />
e attesa minima);<br />
• adesione alle proposte di innovazione/miglioramento del servizio.<br />
Per elaborare i dati raccolti si può procedere al calcolo della media<br />
aritmetica delle valutazioni espresse rispetto ad ogni fattore di soddisfazione.<br />
Dal punto di vista teorico questo approccio non è completamente<br />
corretto, in quanto si considera una scala ordinale (per esempio 1, 2, 3,<br />
4, 5) come se fosse una scala quantitativa. Occorre applicare un metodo<br />
scientifico per assegnare punteggi alle modalità di risposta presenti nella<br />
scala ordinale. Uno degli approcci più indicati è quello di Thurstone che<br />
si basa sull’ipotesi di distribuzione normale delle variabili latenti sottostanti<br />
i giudizi raccolti. E’ anche vero, tuttavia, che l’esperienza operativa<br />
nell’ambito della <strong>customer</strong> <strong>satisfaction</strong> sembra evidenziare una forte<br />
vicinanza del risultato che si ottiene trattando la scala di valutazione 1-<br />
5, 1-7, ecc. come se fosse qualitativa (pur non essendola di nome).<br />
Se all’intervistato è stato chiesto un giudizio sia sull’importanza<br />
che sulla soddisfazione di ogni singolo fattore, si può procedere al calcolo<br />
della media ponderata che consente di pesare la soddisfazione<br />
espressa rispetto all’importanza attribuita ad ogni fattore.<br />
E’ possibile, inoltre, integrare l’elaborazione dei dati con il calcolo di<br />
misure di variabilità ovvero di indicatori che consentono di valutare in<br />
modo sintetico le differenze tra i valori espressi anche quando siano<br />
riferiti sia all’importanza che alla soddisfazione. Questi indicatori offrono<br />
la possibilità di conoscere quanto è ampia la differenza dei valori<br />
espressi dagli intervistati che, all’interno della media, si perde.<br />
72 LA CUSTOMER SATISFACTION NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE