La customer satisfaction nelle amministrazioni pubbliche - Magellano
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portunamente predisposto con le domande preimpostate su colonna<br />
e le risposte da immettere sulle righe. Con questo semplice strumento<br />
informatico è stato possibile calcolare le frequenze assolute e relative<br />
per singola domanda, costruire delle apposite tabelle riepilogative,<br />
effettuare delle correlazioni tra risposte e variabili (età, patologia,<br />
compilatore, ecc.) utilizzando le tabelle pivot.Sono stati predisposti,<br />
infine, dei grafici in grado di rappresentare i risultati dell’indagine<br />
(diagrammi a barre, a torta, radar).<br />
Non è questa la sede per una valutazione compiuta dei risultati<br />
dell’indagine, ma dal punto di vista della risposta i dati sono stati di<br />
per sé significativi: 122 rispondenti su 200 questionari inviati, con<br />
una percentuale pari al 61% (che corrisponde ad un valore decisamente<br />
più alto delle risposte ricevute in genere <strong>nelle</strong> indagini postali).<br />
Un altro dato particolarmente significativo riguarda lo stato di chi<br />
ha risposto: solo il 20% dei cittadini che ha usufruito del servizio ha<br />
compilato direttamente il questionario, mentre nel 75% dei casi se ne<br />
sono occupati i familiari. Peraltro, è forte la consapevolezza che un<br />
anziano malato rappresenta un grande problema per i familiari che lo<br />
assistono e la loro percezione della qualità dell’assistenza deve essere<br />
considerata alla pari di quella del paziente. L’aver richiesto questa<br />
informazione consente di effettuare correlazioni per verificare eventuali<br />
differenze di valutazione. Altri dati significativi riguardano l’età<br />
dei pazienti (44% sopra gli 80 anni e solo il 5% sotto i 65).<br />
Per quanto concerne i risultati circa le dimensioni della qualità<br />
rilevata, senza entrare nel dettaglio dei dati, si è verificato che le maggiori<br />
criticità espresse sono riferite alla fase della dimissione:<br />
• “Prima di terminare le cure domiciliari, le sono state date informazioni<br />
su cosa avrebbe dovuto o non dovuto fare successivamente?”<br />
- risposte “si” 41%<br />
• “Un medico o un operatore le ha spiegato in modo esauriente<br />
perché avrebbe dovuto continuare i trattamenti? – risposte “si”<br />
26%<br />
• “Quando il personale ha pianificato la fine della cure domiciliari,<br />
ha tenuto conto delle esigenze della sua famiglia e della sua situazione<br />
domestica?” – risposte “si” 34%.<br />
I risultati sono stati analizzati in un incontro tra l’Ufficio Qualità,<br />
il Direttore del Dipartimento Anziani, la responsabile del personale<br />
infermieristico ed altri operatori della unità operativa. Su questa strada<br />
sono in corso altri ulteriori incontri, anche a livello distrettuale, al<br />
fine di verificare gli aspetti critici del servizio con particolare attenzione<br />
alla dimensione della dimissione e al tema della continuità assistenziale.<br />
Altro tema che dovrà essere oggetto di interpretazione e di<br />
analisi critica e quello della informazione e non solo riferito all’aspetto<br />
del consenso informato.<br />
I risultati del questionario saranno oggetto di una specifica pubblicazione<br />
e di una presentazione pubblica.<br />
LA QUALITA’ PERCEPITA NEI SERVIZI SANITARI 187