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IL QUATTROCENTO 1. ANGELUS CARLETUS DE CLAVASIO. Summa Angelica de casibus conscientiae. Chivasso, Jacobinus Suigus de Suico, 1486, € 14.500 in-4 (215x155), 385 ff. (su 388, mancano i ff. bianchi 1, 377 e 378), minuto car. gotico su due colonne, migliaia d'iniziali rubricate in rosso e blu. Leg. ottocentesca in pieno cuoio, bordura a secco sui piatti, tit. e fregi oro al dorso. F. 2: “Ep. la F. Hieronymi Tornieli lectoris: Ad R.p.F. Angelum de clauassio pntis operis Auctorem…. ”. F. 7 recto: “Incipit summa angelica…”. F. 376 recto, colophon: “Iacobinus de suigo de sancto Germano …. Impressum hoc opus Clauassii anno christiane salutis. M. cccc. octuagesimo sexto tertio idus may. Feliciter impantibus Innocentio octauo pontefice maximo & Karolo ill. mo duce quinto sabaudie pedemontaneque regionis”. F. 378 verso a 388 recto: “Registrum huius operis”. Editio Princeps della famosa Summa, opera utilissima per i confessori ed i moralisti, odiata da Lutero e dallo stesso nel 1520 fatta bruciare nella pubblica piazza. Primo ed unico libro impresso a Chivasso nel '400, rarissimo. Lo stampatore J. Suigo di S. Germano Vercellese, introdusse l'arte della stampa nel suo paese natale nel 1484, quindi a Vercelli nel 1485 ed in Chivasso nel 1486; si trasferì quindi a Torino ove fu attivo per vari anni. Il famoso teologo francescano, beato, nacque l'anno 1411 e morì nel convento di Cuneo nel 1495, ove le sue spoglie sono tuttora conservate e venerate. Bell'esemplare, con ampi margini (qualche lieve brunitura della carta, poche note mss. antiche nei primi fogli). BMC VII, 1111 (esempl. scompleto). GK 1923. GOFF A-718. H-C. 5382. PROCTOR 7323. POLAIN B9 205. IGI n. 559. [1] 2. BERGOMENSIS, Jacobus Phil., (Foresti). Supplementum chronicarum. Venetiis, Bernardinus Benalius, 23 agosto 1483, € 18.000 in-folio, ff. complessivi 306 (10 nn., 116, 180), leg. del XIX sec. m. pelle, dorso a nervi con tit. e fregi oro. Testo in car. gotico, con note e date nei margini, interamente rubricato in rosso e blu, centinaia di iniziali grandi e piccole miniate a mano in rosso o blu; al f. 13 r. (num. 3) una grande iniziale (mm. 48 x 40) miniata in rosso su fondo oro e ornata con foglie verdi che si estendono nel margine in alto ed in basso; nel margine infer. stemma nobiliare in tondo con ornamento floreale orizzontale, miniato con gli stessi colori, recante al centro un leone rampante e la scritta “Benedictus Deus”. Editio princeps, di notevole rarità ed eleganza tipografica, di questa celebre fortunata cronaca del mondo dalle origini al XV secolo. Jacobus Philippus de Bergamo (1434-1520), della famiglia Foresti, fu eremita agostiniano ed autore anche del “Confessionale” e del “De claris mulieribus”. F. 1v.: «Incipit tabula supplementi chronicarum»; f. 11v.: «Ad Magistratum Bergomensium…Prologus»; f. 13r.: «Fratris Jacobi philippi Bergomensis…/ historia novissime congesta Supplementm Chronicarum / appellata. Liber primus feliciter incipit»; f. 306 (num. 180), colophon: «Perfectum autem per me opis fuit anno salutis nostre 1483…/ Impressum autem hoc opus in inclita Venetiarum civitate per Bernardinum de Benalijs ber / gomensem eodem anno die 23 Augusti». Esempl. molto bello, puro ed a grandi margini (con qualche lievissima ingiallitura a pochi fogli). BMC V, 370. GOFF J-208. IGI III, 5075. HC 2805. PELL 2064. PROCTOR 4866. VATICANA J-46. [2] 3. BONAVENTURA, Sanctus. Opuscula. (In fine:) Brixiae, per Bernardinum de Misintis, sumpt. Angeli Britannici de Pallazolo, 17 dicembre 1495, € 2.500 in-4, ff. (180, su 184, mancando i ff. segn. bb 1 e 2, bb 7 e 8; presenti i ff. bianchi 5 e 184; i ff. p3 e 4 posposti a p5 e 6), leg. settec. p. perg. rigida, tass. in pelle con tit. oro al dorso, tagli marmorizz. Testo su due colonne in car. semigotico, spazi con lettera-guida per le iniz., grande impresa tipogr. fig. al verso dell'ult. foglio. Al verso del titolo vi è l'elenco completo dei 23 opuscoli dal contenuto vario: morale, religioso, ascetico e filosofico. Pur non annoverati tra le opere principali del grande Santo e Dottore della Chiesa (1221-1274), gli “opuscula”, per il contenuto dottrinario meno complesso e soprattutto per la loro brevità, ebbero grande diffusione ed influsso nel mondo religioso e filosofico del tempo e dei secoli successivi. Esempl. assai puro, con due antiche note di proprietà sul tit. (purtroppo con la mancanza di 4 ff. già dichiarata e con timbro sul tit. ed in fine). BMC VII, 989. HC 3467. IGI 1933. GOFF B-929. GW 4649. PELLECHET 2621. PROCTOR 7033. [3] 4. CAPELLA, Martianus M.F. De nuptiis Philologiae et Mercurii libri duo: de gramatica / dialectica / rhetorica / geometria / arithmetica / astronomia / de musica libri septem. (In fine:) Impressum Vicentiae Anno salutis MCCCCXCIX, viii. Kalendas Ianuaris per Henrico de Sancto Urso. (Vicenza, 1499), € 9.000 in-folio, ff. 124, completo dell'errata, leg. antica p. perg. Testo in car. tondo, con impiego di gotico e greco, 37 linee, diagramma logico al f. G8, impresa tipogr. in fine. Prima edizione, curata da Francesco Vitale Bodiano, dell'opera del Capella (Cartagine 360-429 d. C.), considerata l'unico manuale latino delle arti liberali dopo quello di Varrone, una vera e propria enciclopedia del sapere del tempo che ebbe una enorme influenza nella cultura medioevale. Di notevole importanza i libri che trattano della matematica, dell'astronomia (o astrologia) e della musica (o armonia). Raro incunabulo vicentino, l'ultimo licenziato dai torchi del Sant'Orso, che tra l'altro utilizzò il car. gotico del titolo e il greco

IL QUATTROCENTO<br />

1. ANGELUS CARLETUS DE CLAVASIO. Summa Angelica de casibus conscientiae. Chivasso,<br />

Jacobinus Suigus de Suico, 1486, € 14.500<br />

in-4 (215x155), 385 ff. (su 388, mancano i ff. bianchi 1, 377 e 378), minuto car. gotico su due colonne, migliaia<br />

d'iniziali rubricate in rosso e blu. Leg. ottocentesca in pieno cuoio, bordura a secco sui piatti, tit. e fregi oro al dorso.<br />

F. 2: “Ep. la F. Hieronymi Tornieli lectoris: Ad R.p.F. Angelum de clauassio pntis operis Auctorem…. ”. F. 7 recto:<br />

“Incipit summa angelica…”. F. 376 recto, colophon: “Iacobinus de suigo de sancto Germano …. Impressum hoc opus<br />

Clauassii anno christiane salutis. M. cccc. octuagesimo sexto tertio idus may. Feliciter impantibus Innocentio octauo<br />

pontefice maximo & Karolo <strong>il</strong>l. mo duce quinto sabaudie pedemontaneque regionis”. F. 378 verso a 388 recto:<br />

“Registrum huius operis”. Editio Princeps della famosa Summa, opera ut<strong>il</strong>issima per i confessori ed i moralisti, odiata<br />

da Lutero e dallo stesso nel 1520 fatta bruciare nella pubblica piazza. Primo ed unico libro impresso a Chivasso nel<br />

'400, rarissimo. Lo stampatore J. Suigo di S. Germano Vercellese, introdusse l'arte della stampa nel suo paese natale nel<br />

1484, quindi a Vercelli nel 1485 ed in Chivasso nel 1486; si trasferì quindi a Torino ove fu attivo per vari anni. Il<br />

famoso teologo francescano, beato, nacque l'anno 1411 e morì nel convento di Cuneo nel 1495, ove le sue spoglie sono<br />

tuttora conservate e venerate. Bell'esemplare, con ampi margini (qualche lieve brunitura della carta, poche note mss.<br />

antiche nei primi fogli). BMC VII, 1111 (esempl. scompleto). GK 1923. GOFF A-718. H-C. 5382. PROCTOR 7323.<br />

POLAIN B9 205. IGI n. 559. [1]<br />

2. BERGOMENSIS, Jacobus Ph<strong>il</strong>., (Foresti). Supplementum chronicarum. Venetiis, Bernardinus<br />

Benalius, 23 agosto 1483, € 18.000<br />

in-folio, ff. complessivi 306 (10 nn., 116, 180), leg. del XIX sec. m. pelle, dorso a nervi con tit. e fregi oro. Testo in car.<br />

gotico, con note e date nei margini, interamente rubricato in rosso e blu, centinaia di iniziali grandi e piccole<br />

miniate a mano in rosso o blu; al f. 13 r. (num. 3) una grande iniziale (mm. 48 x 40) miniata in rosso su fondo oro e<br />

ornata con foglie verdi che si estendono nel margine in alto ed in basso; nel margine infer. stemma nob<strong>il</strong>iare in<br />

tondo con ornamento floreale orizzontale, miniato con gli stessi colori, recante al centro un leone rampante e la scritta<br />

“Benedictus Deus”. Editio princeps, di notevole rarità ed eleganza tipografica, di questa celebre fortunata cronaca del<br />

mondo dalle origini al XV secolo. Jacobus Ph<strong>il</strong>ippus de Bergamo (1434-1520), della famiglia Foresti, fu eremita<br />

agostiniano ed autore anche del “Confessionale” e del “De claris mulieribus”. F. 1v.: «Incipit tabula supplementi<br />

chronicarum»; f. 11v.: «Ad Magistratum Bergomensium…Prologus»; f. 13r.: «Fratris Jacobi ph<strong>il</strong>ippi Bergomensis…/<br />

historia novissime congesta Supplementm Chronicarum / appellata. Liber primus feliciter incipit»; f. 306 (num. 180),<br />

colophon: «Perfectum autem per me opis fuit anno salutis nostre 1483…/ Impressum autem hoc opus in inclita<br />

Venetiarum civitate per Bernardinum de Benalijs ber / gomensem eodem anno die 23 Augusti». Esempl. molto bello,<br />

puro ed a grandi margini (con qualche lievissima ingiallitura a pochi fogli). BMC V, 370. GOFF J-208. IGI III, 5075. HC<br />

2805. PELL 2064. PROCTOR 4866. VATICANA J-46. [2]<br />

3. BONAVENTURA, Sanctus. Opuscula. (In fine:) Brixiae, per Bernardinum de Misintis, sumpt. Angeli<br />

Britannici de Pallazolo, 17 dicembre 1495, € 2.500<br />

in-4, ff. (180, su 184, mancando i ff. segn. bb 1 e 2, bb 7 e 8; presenti i ff. bianchi 5 e 184; i ff. p3 e 4 posposti a p5 e 6),<br />

leg. settec. p. perg. rigida, tass. in pelle con tit. oro al dorso, tagli marmorizz. Testo su due colonne in car. semigotico,<br />

spazi con lettera-guida per le iniz., grande impresa tipogr. fig. al verso dell'ult. foglio. Al verso del titolo vi è l'elenco<br />

completo dei 23 opuscoli dal contenuto vario: morale, religioso, ascetico e f<strong>il</strong>osofico. Pur non annoverati tra le opere<br />

principali del grande Santo e Dottore della Chiesa (1221-1274), gli “opuscula”, per <strong>il</strong> contenuto dottrinario meno<br />

complesso e soprattutto per la loro brevità, ebbero grande diffusione ed influsso nel mondo religioso e f<strong>il</strong>osofico del<br />

tempo e dei secoli successivi. Esempl. assai puro, con due antiche note di proprietà sul tit. (purtroppo con la mancanza<br />

di 4 ff. già dichiarata e con timbro sul tit. ed in fine). BMC VII, 989. HC 3467. IGI 1933. GOFF B-929. GW 4649.<br />

PELLECHET 2621. PROCTOR 7033. [3]<br />

4. CAPELLA, Martianus M.F. De nuptiis Ph<strong>il</strong>ologiae et Mercurii libri duo: de gramatica / dialectica /<br />

rhetorica / geometria / arithmetica / astronomia / de musica libri septem. (In fine:) Impressum Vicentiae<br />

Anno salutis MCCCCXCIX, viii. Kalendas Ianuaris per Henrico de Sancto Urso. (Vicenza, 1499), € 9.000<br />

in-folio, ff. 124, completo dell'errata, leg. antica p. perg. Testo in car. tondo, con impiego di gotico e greco, 37 linee,<br />

diagramma logico al f. G8, impresa tipogr. in fine. Prima edizione, curata da Francesco Vitale Bodiano, dell'opera del<br />

Capella (Cartagine 360-429 d. C.), considerata l'unico manuale latino delle arti liberali dopo quello di Varrone, una vera<br />

e propria enciclopedia del sapere del tempo che ebbe una enorme influenza nella cultura medioevale. Di notevole<br />

importanza i libri che trattano della matematica, dell'astronomia (o astrologia) e della musica (o armonia). Raro<br />

incunabulo vicentino, l'ultimo licenziato dai torchi del Sant'Orso, che tra l'altro ut<strong>il</strong>izzò <strong>il</strong> car. gotico del titolo e <strong>il</strong> greco


in questa sola occasione. Bell'esempl. assai marginoso, con note di possesso al tit. e rare chiose, lievissimi aloni<br />

marginali e piccolo lavoro di tarlo all'estremo margine interno. BMC VII, 1048. IGI 2426. GOFF C-117. STILLWELL<br />

(science) 77. FETIS, MUSIQUE II, 178. SMITH, RARA ARITHMETICA 66: «This work is a medley of prose and verse, and<br />

forms a kind of encyclopedia of the arts and sciences as known for about a thousand years. It was highly esteemed in<br />

the Middle Ages as a textbook. The seventh book is on the Greek theory of arithmetic. It treats of the various classes of<br />

numbers, such as plane and solid, and mentions the supposed mysteries of the smaller numbers, the monad suggesting<br />

one God, the dyad good and ev<strong>il</strong>.». [4]<br />

5. GERSON, Johannes. Opera (edita a Petro Schott et Johanne Ge<strong>il</strong>er von Kaysersberg). Strassburg,<br />

Martin Flach, 13 dicembre 1494 (parti I-II), 11 agosto 1494 (parte III), marzo 1502 (parte IV), € 24.000<br />

quattro volumi in-folio, uniforme legatura del tempo in assicelle di legno, dorsi in pelle di scrofa con decorazioni a<br />

secco sui dorsi (solo <strong>il</strong> tomo III con decoraz. difformi e qualche restauro al dorso), etichette cartacee con titoli ms. ai<br />

dorsi e sul piatto super. Con 5 stupende s<strong>il</strong>ografie a piena pagina: una ripetuta quattro volte (al verso dei titoli delle<br />

prime tre parti ed al verso del tit. dell'Inventarium, SCHREIBER 4104) e l’altra, sim<strong>il</strong>e ma non identica (SCHREIBER<br />

4101), al verso del titolo della parte IV (mm. 224 x 150 entrambe; vi è raffigurato un pellegrino che passa in prossimità<br />

di un castello, tenendo una borsa a tracolla e sulle spalle uno scudo che mostra i 7 pianeti ed un cuore con le ali su cui è<br />

incisa una T; descrizione dettagliata di tale figura trovasi nei 17 esametri sul secondo f. della I parte); testo su due<br />

colonne in car. semigotico, spazi con lettera-guida per le iniziali. Quinta edizione delle opere di Gerson (parti I-III),<br />

ristampa della terza di Bas<strong>il</strong>ea, Kesler 1489, e prima edizione della parte IV, aggiunta nel 1502 da Martin Flach <strong>il</strong><br />

giovane a complemento dell'opera omnia. - I) ff. (269, mancando <strong>il</strong> bianco G8, ultimo dei 52 ff. dell'Inventarium;<br />

presente l'ultimo bianco. F1r. (A1): «Inventarium eorum que in ope / ribus Gersonis continentur»; f. (53, a1r.:) «Prima<br />

pars operum / Johannis Gerson»; f. 217v., gg7: «Prima pars…/ finit feliciter Anno dñice nativita / tis M. cccc. xciiij.<br />

Idib. decêbr. ». - II) ff. (258, ultimo bianco presente). F. 1r.: «Secunda pars operum / Johannis de Gerson»; f. 2 (A2):<br />

«Tabula generalis…»; f. 257 v.: «Secûda operum…/ Finit feliciter. Anno nre salutis. M. / ccccxciiij. Idibus Decembris».<br />

- III) ff. (360, ultimo bianco presente). F. 1r.: «Tercia pars operum ...»; f. 2 (aa2): «Tabula generalis…»; f. 359v.:<br />

«Finiût opera câcel / larij Parisiêsis…/ emêdatissima lima ca / stigata fuere Anno dñi. Mcccclxxxxiiij. iij. / Idus mensis<br />

Augusti. »; seguono 20 versi, gli stessi dell'edizione di Bas<strong>il</strong>ea 1489, che però riportano “Simus Martinus” e<br />

“Argentina”. - IV) ff. (236, presenti <strong>il</strong> dodicesimo e l'ultimo bianchi). F. 1r.: «Quarta pars operum Johan / nis Gerson<br />

prius non impressa / Ad lectorem Hexasticon in / opus quartum Gersonis / Quod fuit…/ Calcographi Flacci non nisi<br />

nomen emat»; f. 235 v.: «Finit quarta pars operum Johis ger / son: que prius nô fuere impressa…/ feliciter ex officina<br />

Mar / tini flacci iunioris Argeñ. exactissima / Mathie schurer Sletstatini…/ iij. kal. Martij. Anno. 1502...». - Magnifico<br />

set omogeneo, completo dell'Inventarium, qui correttamente inserito all'inizio del I vol., e spesso mancante e completo<br />

della quarta parte, pubblicata a distanza di otto anni. Può sicuramente annoverarsi tra i monumenti tipografici, oltre che<br />

“corpus” di opere f<strong>il</strong>osofico-teologiche e morali tra le più innovative e geniali dell'Umanesimo francese. Jean Gerson<br />

fu f<strong>il</strong>osofo e teologo, cancelliere dell'Università di Parigi, nacque in un v<strong>il</strong>laggio della diocesi di Reims nel 1363 e morì<br />

a Lione nel 1429. Stupendo esemplare fresco e a grandi margini, con qualche rara annotazione ms. nei margini, come<br />

l'antico ex-libris ms. sul tit. e altro sotto la fig. del III vol. (pochi lievi aloni d'umido all'inizio ed in fine al medesimo).<br />

MANCA ALLA BIBL. VATICANA. BMC I, 152-3 (solo I e II). HC 7625*. GOFF G-189 e G-186. GW 10717. PR 698. IGI<br />

4241 (solo parti I-II). Per la IV parte: BMC, German Books, 196. [5]<br />

6. LACTANTIUS, L. C. Firmianus. Opera. (Edidit Ioannes Andreae, episcopus Aleriensis). Venetiis,<br />

Theodorus de Ragazonibus, 21 apr<strong>il</strong>e 1490, € 10.000<br />

in-folio, ff. (147, su 148, mancando <strong>il</strong> primo bianco), leg. del tempo m. pelle allumata, piatti in assicelle, tracce di<br />

fermagli metallici (porzione di etichetta cartacea al piatto inf., restauri al dorso a nervi). Lettera dedicatoria di Ioannes<br />

Andreae, curatore dell'edizione, al Papa Paolo II, ripresa dall'ediz. di Roma 1470 di Sweynheym e Pannartz. Testo in<br />

car. rom. con rari passi in greco, lettera-guida per le iniz. F. 2r.: “Lactantii Firmiani de divinis institutionibus adversus<br />

gentes. Rubricae primi libri in / cipiunt…”; f. 9v.: “Ioannis Andreae episcopi Aleriensis ad Paulum secundum Venetum<br />

pontificem ma- / ximum epistola”; f. 148v., colophon: “Impressum Venetiis per Magistrum Theodorm de Ragazonibus<br />

de Asula. Anno incarna / tionis domini. M. CCCC. LXXXX. Vigesimo primo mensis Apr<strong>il</strong>is”. Pregevolisima edizione<br />

delle opere di Lattanzio, celebre apologista cristiano del IV sec., comprendente: “De divinis institutionibus; De ira Dei;<br />

De opificio Dei vel de formatione hominis; De Phenice carmen”; seguono passi sulla fenice tratti dalle Metamorfosi di<br />

Ovidio e da Dante Alighieri, <strong>il</strong> “De resurrectionis dominicae die” ed <strong>il</strong> “Nephythomon” entrambi di Lattanzio (anziché<br />

<strong>il</strong> “Carmen de Pascha” di Venantius Fortunatus, come erroneamente riportato da IGI). Bell'esempl. assai puro e<br />

marginoso (con antica nota di possesso nel margine super. del secondo f., piccole porzioni di margine esterno rifatto<br />

agli ultimi 4 ff. e qualche forellino di tarlo sugli ultimi 3). BMC V, 477. H 9815. IGI III, 5627. GOFF L-10. [6]<br />

7. MANILIUS, Joann. Ant. Oratio pro Britonoriensibus ad Alexandrum Sextum Pontificem<br />

Maximum. S.l. né d. (Roma, Stephan Planck, agosto-settembre1492 ?), € 650


in-4 picc., ff. 4 n. n. e senza segnatura, leg. mod. cart. Grande iniz. s<strong>il</strong>ogr., caratt. romano. F. 1 recto.: «Oratio Antonii<br />

Man<strong>il</strong>ii Britonorien / sis pro Britonoriensibus ad Alexandrum / Sestum Pontificem Maximum»; f. 4r.: «…et grãm tuam<br />

praestes nobis dñe obsecramus. Finis». L'autore rivolge quest'orazione ad Alessandro VI (Rodrigo Borgia, 1430-1503),<br />

appena eletto Papa (11 agosto 1492), in favore dei propri concittadini (di una non meglio identificata città della<br />

Romagna, “Britonum”?, della quale nel testo si dice “haec tua civitas est antiqua et diversis nominibus appellata;<br />

Romanis ac Hierosolimis incolis nob<strong>il</strong>ior”). Per la data di stampa, come osserva <strong>il</strong> BMC, ci viene in aiuto l'autore che al<br />

piede del secondo foglio parla del turbamento che può essere causato alla Chiesa di Roma dalla “coniunctio proxima<br />

Iovis et Martis in Leone”, congiunzione che ebbe luogo <strong>il</strong> primo settembre. L'orazione quindi può esser stata impressa<br />

subito dopo tale avvenimento. Curiosa plachetta e raro incunabulo. BMC IV, 96. HC 10700. GOFF M-200 (4 esempl.).<br />

IGI IV, 6123. [7]<br />

8. Missa - DE DEFECTIBUS IN MISSA OCCURRENTIBUS. S.l. né d. (Roma, Johann Besicken, 1495<br />

ca.), € 750<br />

in-4, ff. 6 n. n. (segn. a1-a6), leg. mod. m. perg. F. a1 r.: «De defectibus in missa occurrentibus. / Regula dirigens<br />

missarum celebratores ut cavenat a / defectibus…»; f. a6 r.: «Dicta autem sancti Thome sunt in ter / tia parte summe. /<br />

Finis». Con due grandi iniziali s<strong>il</strong>ogr. ornate, testo in car. semigotico. Rarissimo incunabulo, pubblicato senza data e<br />

note tipografiche, perfettamente corrispondente, però, nella scansione delle parole all'inizio ed in fine, a quello descritto<br />

dal Gesamtkatalog e del quale esistono solo 5 copie in Italia e 2 in America. Trattatello destinato ai sacerdoti celebranti<br />

nel quale si enunciano gli eventuali “difetti, pericoli e disturbi” che possono intervenire durante <strong>il</strong> sacrificio della messa<br />

ed i tempestivi rimedi da adottare; tali “inconvenienti” riguardano <strong>il</strong> pane, <strong>il</strong> vino, l'acqua, la forma, l'intenzione e la<br />

disposizione corporale e mentale del celebrante, l'eventuale caduta dell'ostia o del vino già consacrati o di mosca, ragno<br />

o veleno insinuati nel calice, ecc. (curioso su tutti <strong>il</strong> caso del sacerdote che abbia avuto una polluzione notturna…).<br />

Esempl. in ottimo stato. GW VII, 8242. GOFF D-133. IGI IV, 6534 (Missa). BIBL. VATICANA II, D-64. [8]<br />

9. PETRARCA, Francesco. Canzoniere, con <strong>il</strong> commento di Francesco F<strong>il</strong>elfo e Girolamo Squarzafico.<br />

Venezia, Pietro Quarengi, 17 giugno 1494, € 13.000<br />

in-folio, ff. CI (su 102, mancando l'ultimo bianco), leg. settec. p. pelle marmorizz., dorso a nervi con tit. e f<strong>il</strong>etti oro<br />

(rifatto). Testo racchiuso dal commento, entrambi in car. rom. Al verso del primo f. leggesi <strong>il</strong> proemio-dedica del F<strong>il</strong>elfo<br />

al Duca di M<strong>il</strong>ano F<strong>il</strong>ippo Maria Visconti. Edizione molto rara del “Canzoniere”, fedele ristampa dell'ediz. di Piero de<br />

Plasiis, Venezia 1490, corredata dei commenti di Francesco F<strong>il</strong>elfo (1398-1481), che terminano col sonetto CVIII, cui<br />

fanno seguito quelli di Girolamo Squarzafico; entrambi furono rivisti e corretti da Girolamo Centone. Sovente questo<br />

volume è unito ai “Triumphi” pubblicati due anni prima (12 gennaio 1492) e talvolta viene considerato come seconda<br />

parte dell'opera, ma evidentemente può ben stare a sé. F. 1r.: «Tabula / Azo che tu el qual ne lopera d<strong>il</strong> glorioso Petrar /<br />

cha…»; f. 2r.: «Incominciano li sonetti con canzoni dello egregio poeta Misser Francesco Petrarcha con la<br />

interpretatione. / dello eximio & excellente poeta . M. Fran. ph<strong>il</strong>elpho…»; f. CI (101) verso, colophon: «Finisse gli<br />

sonetti di Miser Francescho Petrarcha correti & castigati per me Hieronymo Centone Padova / no. Impressi in Venetia<br />

per Pietro de Zohane di quarengi Bergamascho. Nel. M. CCCCLXXXXIIII. / Adì. xvii. Zugno…». Esempl. appartenuto<br />

all'umanista F<strong>il</strong>ippo Bononi del quale sono alcune interessanti note mss. nel margine, assai critiche nei confronti del<br />

commento del F<strong>il</strong>elfo (v. ff. 34 e 36); in buono stato e marginoso (restauro sul primo f.; parte del margine esterno del f.<br />

59 asportato, per censurare una lunga post<strong>il</strong>la manoscr. antica), MANCA AD HC. BMC V, 512 (p. II), GOFF P-390 (5<br />

esempl. in USA). IGI 7538 (11 es. in Italia). REICHLING 673 (p. II). FISCKE, PETRARCH, 82. HORTIS 18 (p. II). MARSAND<br />

p. 20. [9]<br />

10. SVETONIUS TRANQUILLUS, Caius. Vitae XII Caesarum. Bononiae, (Franciscus) Plato de<br />

Benedictis, 23 febbraio 1488, € 8.000<br />

in-folio, ff. (96, <strong>il</strong> primo bianco presente; segn. a8, b-p6, q4), leg. settec. p. perg. rigida col tit. ms. al dorso. Testo in car.<br />

gotico, spazi con lettera-guida per le iniziali, impresa tipogr. in fine. Precedono <strong>il</strong> testo vari versi di Ausonio al figlio<br />

Hesperio e la vita di Svetonio scritta da F<strong>il</strong>ippo Beroaldo. F. 2r.: «Ausonius Hesperio f<strong>il</strong>io Salutem: In libros / Suetonii.<br />

»; f. 2v.: «Ph<strong>il</strong>ippi beroaldi Bononiensis: viri clarissimi de / vita Caij Suetonii Tranqu<strong>il</strong>li. »; f. 3r.: «Primus Liber. / Caii<br />

Suetonii Tranqu<strong>il</strong>li De Vita. XII. / Caesarum Liber Primus Incipit. »; f. 96r., colophon: «Opus hoc exactum et<br />

impressum est Bononiae di / ligentissime per me Platonem de Benedictis / stampatorem…Anno sa / lutis M. cccc.<br />

lxxxviij. septimo ca / lendas Martias…». Bellissima e rara edizione, curata da Simon Pasqualis Jadertinus, delle “Vite<br />

dei dodici Cesari” del grande storico romano. Magnifico esemplare su carta forte ed a grandi margini (alcuni forellini di<br />

tarlo sui primi 10 ff., senza danno al testo, che proseguono nel margine dei succesivi 10 ff.). MANCA A GOFF. BMC VI,<br />

822-3. IGI 9234. HC 15125. VATICANA S-345. [10]<br />

11. TEODORO DA SOVICO. Confessionario ut<strong>il</strong>issimo a ogni persona. (In fine, colophon:) Impresso in<br />

M<strong>il</strong>ano con grande cura e d<strong>il</strong>igentia dal ottimo artifice magistro Ulderico Scincenzeler: facto a spesse de


d.Alexandro Rotio nel Mcccclxxxxvi. a di. 10 de Martio. (M<strong>il</strong>ano, Scinzenzeler, ed. Alessandro Rotio,<br />

1496), € 4.400<br />

in-4, 44 (su 46) ff. n. n, segn. a-k8, l6, car. semigotico, impresa tipogr. in fine, vari cap<strong>il</strong>ettera x<strong>il</strong>ografici ornati.<br />

All'esemplare mancano i fogli 4 e 5 del quaderno f. Legatura coeva in cuoio su cartoncino decorata a secco, con f<strong>il</strong>etti,<br />

bordura, cubetti e fiori (importante legatura contemporanea, purtroppo con difetti dovuti alla pelle arida). Incunabulo<br />

m<strong>il</strong>anese in volgare rarissimo. Apparentemente se ne conoscono solo 7 esemplari, nessuno in biblioteche straniere.<br />

(Piccole mancanze restaurate nei margini di 4 ff. che toccano due lettere in un paio di pagine). IGI, V, n. 9402.<br />

REICHLING, I, n. 1400. MANCA A TUTTE LE ALTRE BIBLIOGRAFIE ED ALLA BIBLIOTECA VATICANA. [11]


IL CINQUECENTO<br />

12. ADRICHOMIUS, Christiaan. Urbis Hierosolymae quemadmodum ea Christi tempore floruit, et<br />

suburbanorum eius brevis descriptio… Editio postrema ab auctore aucta & emendata... Coloniae<br />

Agrippinae, in Officina Birckmannica, sumptibus Arnoldi Mylij, 1592, € 1.650<br />

in-8, pp. (32, le ultime 2 bb.), 136, (22, su 24, mancando l' ultimo f. bianco), attraente leg. settec. in p. vitellino biondo<br />

con bordura a f<strong>il</strong>etti oro sui piatti, ex-libris Aboussouan impresso in oro al centro dei medesimi, dorso a nervetti con tit.<br />

e fregi oro ai piccoli ferri, dentelle int. Stemma di Gerusalemme s<strong>il</strong>ogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr. Nelle pagine prelim. lunga<br />

dedica dell'a. ad Ernesto, arcivescovo di Colonia e vari componimenti poetici in lode dell'a. e dell'opera. Quarta<br />

edizione in latino (la prima apparve 1585) di quest'opera assai rara che in 270 paragrafi, più o meno lunghi, descrive<br />

dettagliatamente le porte, le strade e gli edifici principali della Città Santa, con particolare riguardo al Tempio, ed i<br />

luoghi vicini così come dovevano essere al tempo di Gesù Cristo; contiene inoltre brevi cenni storici sulla vita, passione<br />

e morte di Cristo e di vari santi. In fine sono elencate 36 opere ut<strong>il</strong>izzate dall'autore. Chr. Adrichem, latinizzato in<br />

Andrichomius (Delft 1533 - Colonia 1585) dedicò la propria vita allo studio della Terra Santa, componendo anche altre<br />

importanti opere, tra cui <strong>il</strong> “Theatrum Terrae Sanctae”. Esempl. molto bello, proveniente dalla Biblioteca Aboussouan<br />

con suo ex-libris applicato all'interno del piatto anter. BMC, GERMAN, 5. ADAMS A-190. INDEX AURELIENSIS 100. 711.<br />

ENCLOP. TRECCANI, I, 557. [12]<br />

13. AMPHIAREO, Vespasiano, da Ferrara. Opera…nella quale si insegma (sic) a scrivere varie sorti di<br />

lettere, et massime una lettera bastarda da lui nuovamente con sua industria ritrovata, la qual serve al<br />

cancellaresco et mercantesco. Poi insegna a far l'inchiostro negrissimo…Anchora a macinar l'oro et scrivere<br />

con esso…parimente a scrivere con l'azuro, et col cinaprio…Vinegia, Gabr. Giolito de Ferrari et fratelli,<br />

1554, € 6.000<br />

in-8 oblungo, ff. (48), leg. in p. perg. di poco poster., in astuccio t. tela. Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr. I primi 4 ff.<br />

contengono <strong>il</strong> frontespizio, la dedica dell'a. al Doge Francesco Donato, l'avviso ai lettori, l'insegnamento “A far aqua<br />

gommata per distemperare azurro et per macinar oro da scrivere”, cui segue la “Recetta per scrivere con cinaprio”;<br />

gli altri 43 fogli contengono esempi di scrittura cancelleresca corsiva e singole lettere alfabetiche realizzate nelle più<br />

svariate forme; gli ultimi 2 ff. altre ricette ed <strong>il</strong> registro. Seconda edizione (la prima era apparsa nel 1548 col titolo<br />

“Uno novo modo d'insegnar a scrivere et formar lettere di più sorte”) di quest'opera rara ed importantissima, composta<br />

soprattutto per fac<strong>il</strong>itare la pratica della scrittura mercant<strong>il</strong>e. Frate Amphiareo Vespasiano da Ferrara (1501-1563),<br />

minore conventuale, fu tra i più <strong>il</strong>lustri calligrafi del XVI secolo e questa sua opera ebbe enorme successo e numerose<br />

ristampe fino al 1620. Bell'esempl., con antica firma di proprietà sul tit. (piccoli restauri al margine super. di alcuni ff. e<br />

qualche macchia qua e là). BONGI I, p. 436-7. BONACINI 48. BERLIN KAT. 5183. B. M. C. VII, 22. [13]<br />

14. APICIUS, Coelius. De opsoniis et condimentis, sive arte coquinaria libri X. Item Gabrielis<br />

Humelbergij medici, physici isnensis in Apicij Coelij libros X Annotationes. Tiguri (Zürich), in Offic.<br />

Froschoviana, 1542, € 1.850<br />

in-4, ff. 123, (1 b.), leg. settecento p. pelle screziata (parzialm. consunta, dorso rifatto, cerniere deboli). Testo di Apicio<br />

in car. tondo, le annotazioni di Humelberger (che iniziano al f. 42) in corsivo; iniz. s<strong>il</strong>ogr. Precedono pochi versi di<br />

Ioach. Egellius in lode dell'autore e del curatore, dedica di quest'ultimo al principe Wolfgang von Grinenstein.<br />

Pregevolissima edizione di questa classica opera concernente la gastronomia nell'antica Roma, con trattazione<br />

dell'alimentazione in generale, descrizione di cibi e delle loro proprietà, minuziosa presentazione di numerose ricette e<br />

riferimenti al vino; ampie e puntuali le annotazioni di Gabriel Humelberger. Esempl. genuino e marginoso (qualche<br />

lieve ingiallitura all'inizio ed in fine). VICAIRE 31. SIMON n. 124. SIMON BACCHICA n. 53. STC, GERMAN, 37. PALEARI p.<br />

34. B.IN.G. I, n. 79. [14]<br />

15. ARCHIMEDES. Opera nonnulla a Federico Commandino urbinate nuper in latinum conversa, et<br />

commentariis <strong>il</strong>lustrata. Venetiis, apud Paulum Manutium, Aldi F., 1558, € 5.800<br />

2 parti in un vol. in-folio, ff. (4), 55, (1); (2), 63, (1); leg. coeva p. perg. (parzialm. consunta al dorso), protetto da<br />

scatola t. tela con tass. in marocch. per <strong>il</strong> tit. oro. Due frontesp. con àncora aldina, ripetuta in fine ad ambedute le<br />

parti, iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. rom. nella prima parte, corsivo nella seconda; con n gran numero di diagrammi n.t. Le<br />

due parti sono dedicate dal Commandini al card. Ranuccio Farnese ed al Duca di Parma e Piacenza Ottavio Farnese.<br />

Prima edizione della traduzione dal greco del Commandino (Urbino 1509-1575), e dei suoi “Commentarii” ai<br />

cinque trattati di Archimede (“Circuli dimensio, De lineis spiralibus, Quadratura paraboles, De conoidibus et<br />

sphaeroidibus, De arenae numero”; <strong>il</strong> primo è preceduto anche dal commento di Eutocio Ascalonita, parimenti tradotto<br />

dal greco dal Commandino). Esempl. assai bello, a grandi margini (antico ex-libris ms. sul tit. generale, ab<strong>il</strong>e restauro


nel margine bianco del medesimo, rinforzo al margine interno dei ff. 1-2). RENOUARD 173. 3. UCLA IIIB, 448. ADAMS<br />

A-1532. RICCARDI I, 42: «bella edizione ed assai poco comune». BRUNET I, 285: «Edition peu commune». D. B. IT., VOL.<br />

27, pp. 602-5. CENSIMENTO 16 CNC 2318. [15]<br />

16. ARGELATA, Pietro, de. Chirurgiae libri sex. (Segue:) ALBUCASIS. Chirurgia cum cauterijs et<br />

instrumentis suis figuraliter appositis. (In fine:) Venetiis, Luceant. de Giunta, 1 marzo 1520, € 7.500<br />

in-folio, ff. 160, ultimo bianco, leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Testo su due colonne in car. semigotico, centinaia<br />

d'iniziali grandi e piccole in s<strong>il</strong>ogr.; al verso del foglio n. 159 colophon, registro e giglio dei Giunta impressi in rosso;<br />

inframezzate al testo dell'opera di Albucasis, che inizia col f. 125, un gran numero di figure s<strong>il</strong>ogr. raffig. strumenti<br />

chirurgici. Magnifica edizione giuntina, la prima col Trattato di Albucasis, e sesta in ordine cronologico del trattato di<br />

chirurgia di Petrus de Largelata (o P. de la Cerlata o de Argellata, medico e f<strong>il</strong>osofo di Bologna, dove insegnò e morì<br />

nel 1423; la prima ediz. era stata pubblicata a Venezia nel 1480). Egli espone qui alcuni metodi innovativi che gli<br />

assicurarono la fama tra i pìù <strong>il</strong>luminati chirurghi del suo tempo; vi sono parti che trattano di odontoiatria, ginecologia<br />

ed ostetricia, tecniche per operazioni e fratture, ecc. ed inoltre presenta <strong>il</strong> proprio metodo per imbalsamare <strong>il</strong> corpo di<br />

Papa Alessandro V. La “Chirurgia” di Albucasis (o Alvaharabi o Bulchasis, come fu latinizzato nel medio evo <strong>il</strong> suo<br />

complesso nome arabo) fu tradotta in latino da Gherardo da Cremona già nel 1181 e successivamente da Simone da<br />

Genova ed Abramo giudeo e fu stampata per la prima volta da Nic. Jenson a Venezia nel 1471; <strong>il</strong> suo autore fu medico<br />

e chirurgo arabo di Spagna, nato a Cordova e morto verso <strong>il</strong> 1010, celebre almeno fino alla metà del XVI secolo e<br />

l'opera ristampata a Oxford nel 1778 ed a Londra nel 1973, col testo arabo e traduzione inglese (cfr. GARRISON-<br />

MORTON 5550). Esempl. puro e marginoso (due timbri ed ab<strong>il</strong>e restauro sul primo foglio). CAMERINI I, n. 248. SANDER<br />

I, 529. ESSLING II, p. II, n. 2066. Tutte le altre bibliografie generali o mediche registrano altre edizioni anteriori o la<br />

ristampa di Giunta 1531. [16]<br />

17. ARISTAENETUS, Nicaenus. Amoris epistolae (graece). E bibliotheca C.V. Ioan. Sambuci.<br />

Antuerpiae, ex offic. Christ. Plantini, 1566, € 4.000<br />

in-4, pp. 95, leg. settec. p. pelle con riquadro a f<strong>il</strong>etti sui piatti e al dorso (ab<strong>il</strong>mente restaurato). Impresa tipogr. al tit.,<br />

iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo interamente in elegante car. greco, tranne la dedica di Sambucus al nob<strong>il</strong>e tedesco F<strong>il</strong>ippo <strong>il</strong> Vecchio.<br />

Editio princeps, rarissima, di queste “Lettere erotiche”, procurata criticamente da Ioannes Sambucus (1531-1584) che<br />

possedeva l'unico codice conosciuto. Sono 50 lettere, o piuttosto brevi racconti ed aneddoti erotici, pieni di grazia ed<br />

eleganza, che descrivono scene e situazioni amorose, tradimenti ed inganni, confidenze ed approcci maliziosi, ecc.<br />

L'opera fu più tardi tradotta in latino, in francese ed in italiano da anonimo “Accademico fiorentino”. Aristeneto,<br />

scrittore del IV sec. a. C., nato a Nicea in Bitinia ed ivi morto nel terremoto del 358, fu, insieme a Luciano e Alcifrone,<br />

uno dei maggiori rappresentanti della prosa mimetica nella letteratura ellenistica. Esempl. in ottimo stato, a grandi<br />

margini. MANCA A LIBR. OF CONGRESS ED ALLA N. Y. PUBLIC LIBR. BMC., NETHERLAND, p. 1. DIBDIN I, 292. ADAMS<br />

A-1692. GAY II, 130 (ediz. poster.). [17]<br />

18. ARISTOTELES. Parva quae vocant naturalia. De sensu & sens<strong>il</strong>i. De memoria & reminiscentia. De<br />

sonno & vig<strong>il</strong>ia. De insomnijs. De divinatione per somnia. De animalium motione. De animalium incessu.<br />

De extensione et brevitate vitae. De iuventute & senectute, morte & vita & de spiratione. Omnia in latinum<br />

conversa, &…explicata a Nicolao Leonico Thomaeo. Eiusdem opuscula nuper in lucem edita. Item eiusdem<br />

dialogi, quotquot extant. Parisijs, apud Simonem Colinaeum, 1530, € 3.000<br />

3 parti in un vol. in-folio, ff. (16), 373, (3 bb.); 126, (2 bb.); 83, (9, ult. 2 bb.); leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso.<br />

Impresa tipogr. sul titolo di ciascuna parte, belle iniz. ornate su fondo criblé, testo e commento in car. tondo di varia<br />

grandezza. Prima edizione impressa in Francia delle varie opere aristoteliche raggruppate sotto <strong>il</strong> titolo di “Parva<br />

naturalia”. Le parti seconda e terza contengono opere di Nicolò Leonico-Tomeo, dotto f<strong>il</strong>osofo veneziano, originario<br />

dell'Albania, discepolo di Calcond<strong>il</strong>a a Firenze, insegnante di lettere a Padova, dove morì nel 1531. Bellissimo<br />

esemplare a grandi margini, corredato di post<strong>il</strong>le di mano coeva qua e là. MANCA A SCHREIBER, BIBLIOGR. DE COLINES,<br />

BMC, FRENCH, 28. ADAMS A-1889. [18]<br />

19. ARNIGIO, Bartolomeo. Le diece veglie de gli ammendati costumi dell'humana vita, nelle quali non<br />

sol si tratta di quelle virtù…, ma etiandio si falgellano acerrimamente quei vitii…Brescia, Franc. et Pietro M.<br />

fratelli de' Marchetti, 1577, € 1.500<br />

in-4, pp. (12), 700, (12), leg. coeva p. perg. rigida. Impresa tip. al tit., testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo. Dedica<br />

dell'a. a Girolamo Bonelli Marchese di Cassano. Prima edizione di opera curiosa ed interessante, assai apprezzata dagli<br />

intellettuali del tempo, tradotta in francese da Pierre de Larrivey e pubblicata a Troyes nel 1608. “L'autore ha diviso i<br />

suoi Discorsi in dieci Veglie tenute fra vari amici in Brescia in casa di Ortensio Domizio. Le Veglie V, VI, IX sono<br />

curiose per quanto vi è detto sul governo de' maritati, sulla condizione de' maestri e de' pedanti, sugli effetti delle


passioni dell'ira, dell'impazienza, dell'odio, della superbia, ec. ed entrano di quando in quando in racconti di fatti,<br />

detti, ed avvenimenti curiosi” (Gamba, Novelle ital., n. 32). L'autore (Brescia 1523-1577) fu medico, poeta e letterato,<br />

Accademico Occulto di Brescia ed Intronato di Siena, detto <strong>il</strong> Solingo. Bell'esempl. (con una scritta a penna e piccolo<br />

timbro sul tit., qualche lieve ingiallitura). STC 56. ADAMS A-1990. BORROMEO, NOVELLIERI ITAL., I, p. 28. PAPANTI p.<br />

22. BRUNET I, 491. D. B. IT. IV, p. 253-4. [19]<br />

20. AUGENIO, Orazio. Epistolarum medicinalium libri XII… Carolo Emanueli a Sabaudia Ser.mo<br />

Pedemontium Principi dicati. Augustae Taurinorum, apud haeredes Nic. Bev<strong>il</strong>aque, 1579, € 1.100<br />

in-4, pp. (12), 509, (1), leg. coeva p. perg. Grande stemma sabaudo sul tit., iniz. istor., car. tondo. Dedica dell'a. al<br />

principe Carlo Emanuele, dall'anno seguente duca di Savoia. Prima edizione di questa raccolta di 42 lettere inviate<br />

dall'a. a colleghi medici (tra gli altri al padre, archiatra di Clemente VII, a Gir. Capivacci, Arc. Mercenaro , G. B.<br />

Cucina, G. Pichino, G. Cordella, D. Scacco, G. Cini, F. Meli, L. Graziosi, M. Costa, G. Landi, ecc.); esse toccano i più<br />

svariati, ed anche curiosi, argomenti di medicina: dietetica, calcoli ai reni ed alla vescica, salasso, cause del dolore,<br />

prevenzione della peste, dissenteria, problemi di carattere ginecologico e del mestruo, influsso dell'anno bisest<strong>il</strong>e,<br />

diabete, arsenico cristallino e “de lapide bezaar”, ecc. Orazio Augenio nacque a Monte Santo (Marche) intorno al 1527<br />

e morì a Padova nel 1603; insegnò medicina teorica a Roma e dal 1578 al 1592 medicina pratica all'Università di<br />

Torino, passando poi a Padova; scrisse diverse opere nelle quali «certe sue br<strong>il</strong>lanti osservazioni cliniche come alcune<br />

sue intuizioni etiopatogenetiche rivelano grande acutezza ed originalità…» (cfr. Diz. Biogr. Ital., 4, pp. 577-8). Esempl.<br />

assai bello (con un paio di ex-libris mss. e antichi timbri sul tit. e lieve alone nell'ang. alto di una parte del vol.).<br />

BERSANO BEGEY, CINQUECENTINE PIEM. I, 52. CARBONELLI 27. DURLING 347. WELLCOME I, 525. [20]<br />

21. BANDELLO, Matteo. La Quarta Parte de le Novelle del Bandello nuovamente composte: né per<br />

l'adietro date in luce. In Lione, appresso Alessandro Mars<strong>il</strong>ii (in fine: Stampato in Lione per Pietro<br />

Roussino), 1573, € 7.300<br />

in-8, ff. (8, ult. bianco), 171, (1); bella leg. coeva in pieno vitello biondo, doppio f<strong>il</strong>etto oro a bordura dei piatti, al<br />

centro dei quali sono impresse in oro le armi araldiche di Nicolas de Moreau, signore d'Anteu<strong>il</strong> e tesoriere di Francia,<br />

dorso con titolo e ricchi fregi oro, tagli dor. Edizione originale, assai rara, della quarta ed ultima parte delle Novelle, le<br />

prime tre essendo apparse a Lucca nel 1554. Matteo Bandello, <strong>il</strong> più <strong>il</strong>lustre scrittore del Rinascimento nato in Piemonte<br />

(a Castelnuovo Scrivia nel 1485), ebbe una vita assai travagliata, iniziata con una vocazione religiosa ben presto<br />

spentasi. Ebbe subito irrequieti rapporti mondani, politici e letterari con potenti signori ed <strong>il</strong>lustri dame del tempo. Le<br />

Novelle, ben 214, sono <strong>il</strong> suo capolavoro. Narrano con vivacità le passioni umane, alternando variamente i soggetti:<br />

l'osceno col miracolo, <strong>il</strong> comico col tragico, ecc. In questo quarto volume sono edite per la prima volta le ultime 28<br />

novelle da lui scritte, che completano la raccolta pubblicata nel 1554. Prezioso esempl. alle armi e con <strong>il</strong> motto di<br />

Nicolas de Moreau “A' l'ami son coeur” autografato sul titolo. CAT. UNICO 271. GAMBA 1226. PASSANO I, 39-40:<br />

“scritte per compiacere Ippolita Sforza moglie di Ipp. Bentivoglio”. STC ITALIAN p. 69. [21]<br />

22. BARGAGLI, Scipione. I trattenimenti... dove da vaghe donne, e da giovanni huomini<br />

rappresentati sono honesti, & d<strong>il</strong>ettevoli giuochi: narrate novelle e cantate alcune amorose canzonette.<br />

Venetia, Bernardo Giunti, 1587, € 1.900<br />

in-4, pp. (8, ult. 2 bb.), 287, leg. ottoc. d'amatore in p. marocch. blu, riquadro a secco sui piatti, dorso a nervi con tit.<br />

oro, tagli dor., dentelle int. Impresa tipogr. sul tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in nitidissimo car. corsivo. L'opera, divisa in tre<br />

parti, è dedicata alla nob<strong>il</strong>donna senese Fulvia Spannocchi-Sergardi. Prima edizione, che sarà ristampata nel 1591 (non<br />

esiste l'ediz. del 1581 citata da Mazzucchelli ed Haym) e, col titolo di “Novelle sei” (Londra, ma Livorno, 1796) ancora<br />

pubblicata da Gaetano Poggiali che dall'insieme dell'opera estrasse le sei novelle ivi contenute. Oltre alla letteratura,<br />

l'opera è interessante per i riferimenti ad eventi storici riguardanti Siena e la Toscana; nella città, assediata dalle truppe<br />

di Carlo V nel 1553, l'autore crea la finzione boccaccesca: quattro nob<strong>il</strong>i donne e cinque giovani festeggiano gli ultimi<br />

giorni di carnevale, facendo vari giochi e raccontando novelle. “La descrizione dei giuochi e delle questioni amorose<br />

risponde a quello stesso aristocratico e municipale orgoglio che aveva ispirato al fratello Girolamo l'elegiaca<br />

rievocazione del bel costume antico” senese nel “Dialogo de' giuochi” (D. B. It., vol. 6, p. 343-5). Ottimo esempl.<br />

BMC 72. ADAMS B-203. CAMERINI, ANNALI GIUNTI DI VENEZIA, II, p. 478, n. 41. GAMBA 1241. GAMBA, NOVELLE<br />

ITAL. IN PROSA, n. 36. PASSANO, I NOVELLIERI ITAL. I, p. 41-2. PAPANTI p. 30. [22]<br />

23. BARZIZZA, Cristoforo. Introductorium in medicinam legenti cu<strong>il</strong>ibet perut<strong>il</strong>e. Augsburg,<br />

Sigismondus Grimm and Marcus Wyrsung, 1518, € 9.000<br />

in-4, ff. 63 n.n. (manca l’ultimo bianco), leg. 600esca in pergamena. Titolo entro stupenda bordura s<strong>il</strong>ografica a<br />

carattere architettonico, con due figure allegoriche, datato MDXVIII; 12 cap<strong>il</strong>ettera ornati su fondo nero. Colophon:<br />

“In Officina Sigismundi Grim medicine doctoris, atque Marci Wyrsung, Augustae Vindelicorum, MDXVIII, die vero<br />

XIIII Decembris”. Il Barzizza (da non confondersi con l’omonimo grammatico bresciano) nacque a Bergamo alla fine


del XIV secolo. Dal 1431 al 1444 fu professore di arti e medicina all’Università di Padova; fu anche notaio. Ci rimane<br />

un inventario, anche se incompleto della sua biblioteca (cfr. Sambin, C. B. e i suoi libri, in Bollett. Museo Civico PD,<br />

XLIV, 1955); raccolta fornita degli strumenti bibliografici proprii di un medico del tempo, aperto anche ad interessi<br />

umanistici (è ricordato un codice di Virg<strong>il</strong>io, e sopravvive un suo Apuleio, ora ms C. M. 526 I della Bibl. Civica di<br />

Padova). L’Introductorium, la sua opera più importante, fu stampata a Pavia nel 1494. Bellissimo esemplare, marginoso<br />

e fresco, su carta forte. Rarissimo, solo in DURLING 484. NON IN WELLCOME, BMC MANCHESTER U. L. NESSUN<br />

ESEMPLARE IN ITALIA. [23]<br />

24. BEDA IL VENERABILE. De temporibus sive de sex aetatibus huius seculi. (Segue:) VICTOR, P.<br />

De regionibus Urbis Rome Libellus Aureus. (In fine:) Venetiis, per Joan. de Tridino alias Tacuino, 1509, € 950<br />

in-4, ff. (50, segn. A-L4), leg. moderna m. pelle con impressioni a secco, tit. oro al dorso. Bel caratt. semigotico per <strong>il</strong><br />

titolo, testo in car. rom. con la cronologia del mondo e note a stampa nel margine. Dedica di Petrus Mar. Alexander,<br />

editore dell'opera, al veronese Giov. Batt. Baldo, dat. 1505. Seconda edizione, rarissima, del “De temporibus” (la prima<br />

era apparsa presso lo stesso stampatore nel 1505), trattatello composto nel 703, che si occupa brevemente delle varie<br />

divisioni del tempo, della lunazione e del ciclo pasquale, finendo con una cronaca succinta delle sei età del mondo. La<br />

seconda parte del volume, dal verso del f. L3, interessa in particolare la topografia di Roma antica. Il Venerab<strong>il</strong>e Beda<br />

(672-735), monaco inglese, santo e Dottore della Chiesa, è una tra le figure più grandi di erudito dell'alto Medioevo,<br />

uno dei padri di tutta la cultura posteriore, autore di fondamentali opere esegetiche, didascaliche e storiche. Bell'esempl.<br />

(lieve alone nel margine infer.). MANCA ALL'ADAMS. BMC 77. ENCICL. CATT. II, 1134. [24]<br />

25. BEMBO, Pietro. Gli Asolani. Impressi in Venetia, nelle Case d'Aldo Romano nel anno MDV del mese<br />

di Marzo (Aldo, 1505), € 16.500<br />

in-4 picc., ff. 98 n. n. (segn. a-m8, n1 mancando l’ultimo bianco), semplice ma elegante legatura 800esca in pergamena,<br />

titolo in oro su tassello in marocchino marrone. Car. corsivo, àncora aldina al verso del penultimo f. Prima edizione del<br />

noto romanzo del Bembo, ambientato ad Asolo ove alla corte di Caterina Cornaro regina di Cipro si festeggia lo<br />

sposalizio di una dama: in tre giornate alcuni gent<strong>il</strong>uomini veneziani parlano con delicatezza e vivacità di amore con<br />

altrettante gent<strong>il</strong>donne. Il Bembo iniziò a comporre Gli Asolani nel 1500, per amore di Maria Savorgnan, ma li concluse<br />

nel 1504, con una dedica, datata 1 Agosto, a Lucrezia Borgia, (“corrisposto, <strong>il</strong> più ambizioso e memorab<strong>il</strong>e, ma<br />

rischioso anche e struggente amore della sua vita” lo definì <strong>il</strong> Dionisotti). Questo bell'esemplare, completo dell'Errata<br />

spesso mancante, comprende, al verso del tit. ed al recto del secondo foglio, la lettera a Lucrezia. “Non è chiaro<br />

perché di questa edizione si abbiano esemplari contenenti la dedicatoria a Lucrezia, nel frattempo diventata duchessa<br />

di Ferrara, e altri senza; ma è probab<strong>il</strong>e che la duplicità non fosse estranea alle incertezze e difficoltà di un amore<br />

impossib<strong>il</strong>e, che nella lontananza, da una parte e dall'altra, lentamente ma inevitab<strong>il</strong>mente si spegneva” (ancora<br />

Dionisotti). Il Renouard attribuisce invece a ragioni politiche questo ripensamento, sottolineando che quasi sempre <strong>il</strong> f.<br />

bianco veniva tagliato, così come l'errata. Cec<strong>il</strong> H. Clough, in “P. Bembo's Gli Asolani of 1505” ritiene che la dedica<br />

sia stata deliberatamente antedatata, e che fosse in realtà stata scritta poco prima del Marzo 1505: Aldo avrebbe<br />

riservato 3 pagine bianche in attesa dell'approvazione di Lucrezia, stampando comunque alcune copie del quaderno a;<br />

non volendo rischiare di ripassarle al torchio, licenziò circa un terzo degli esemplari con le pag. bianche (cfr. Fletcher,<br />

New Aldine Studies, p. 185: “Clough contends that the dedicatory was deliberately antedated by Bembo… that Aldus<br />

held three pages blank… that Aldus dared not risk spo<strong>il</strong>ing the quantity of sheets already printed by putting them<br />

through the press once more to add the letter, and thus issued a quantity (one third of the pressrun?) with the blanks”).<br />

Bellissimo esemplare molto marginoso (mm 125x211; ininfluente macchia di ruggine al f. m3). RENOUARD 48. 1:<br />

“Première édition assez rare”. UCLA 72. SCAPECCHI, A. M., I SUOI LIBRI, I SUOI AMICI, n. 33. LAURENZIANA 90. ADAMS<br />

B-578. [25]<br />

26. BEMBO, Pietro. Delle rime. Seconda impressione.- (Con:) Stanze. (In fine ad ambedue le parti:)<br />

Vinegia, per Giovann'Antonio de Nicolini da Sabio, 1535, € 6.000<br />

2 parti in un vol. in-4, ff. complessivi 60 (in parte senza numeraz., segn. A-F8, G12; gli ultimi 2 bb.); bella leg. di inizio<br />

'900 in marocchino bruno, riquadri a secco sui piatti, dorso a nervi con tit. oro e fregi a secco. Testo in car. corsivo.<br />

Rarissima seconda edizione (la prima era apparsa nel 1530, presso lo steso stampatore); non vi figura (e non se ne<br />

conosce <strong>il</strong> motivo) la dedica del Bembo al Fregoso nella quale si diceva per quale occasione erano state composte le<br />

“Stanze” (circostanza vergata da mano coeva su 7 righe sotto l'occhietto al v. del f. 49, G1: “recitate per giuoco dallui,<br />

et dal s. re Ottaviano Fregoso mascherati…”). Esempl. assai marginoso, con numerose post<strong>il</strong>le e correzioni di mano<br />

coeva nei margini qua e là; sugli ultimi 2 ff. bianchi sono aggiunti 6 sonetti in elegante grafia. L'importanza di<br />

quest'esemplare consiste nel fatto che le frequenti correzioni, e le aggiunte sono per lo più riportate nell'edizione del<br />

1540. Edizione molto bella dal punto di vista grafico, per i caratteri ut<strong>il</strong>izzati, e per <strong>il</strong> formato stretto ed allungato.<br />

MANCA ALL'ADAMS. BMC 81. GAMBA 141, note. [26]


27. BERNARD SALOMON, dit le “PETIT BERNARD”. Figure del Nuovo Testamento. Illustrate da<br />

versi vulgari italiani (di Damiano Maraffi). In Lione, per Gio. di Tornes, MDLXXVII (1577), € 3.000<br />

in-8, ff. 52 nn., legatura mod. d'amatore in vitello rosso cupo, f<strong>il</strong>ett. a secco e dor. e fiori agli angoli sui piatti, dorso a<br />

nervi ornato, tagli dor., titolo e data sui due piatti. Bel carattere corsivo per i versi in italiano di Damiano Maraffi, car.<br />

tondo per <strong>il</strong> titolo e la dedica a Margherita di Francia duchessa di Berry. Illustrato dalla famosa serie di 95 incisioni in<br />

legno di Bernard Salomon, di grande finezza, già apparse in alcune precedenti edizioni lionesi in latino, francese e<br />

italiano, dal De Tournes a partire dal 1554. Il titolo del delizioso volumetto è racchiuso in una bordura arabescata assai<br />

bella. I legni sono impressi uno per pagina, sopra le 8 linee di testo; le s<strong>il</strong>ografie dell'Apocalisse sono copie ingrandite<br />

di quelle di Janot, “but the cumulative effect of Salomon's carefully deta<strong>il</strong>de scenes is that of an individual contribution<br />

to Bible <strong>il</strong>lustration” (Mortimer, Harvard French, I, p. 1099). Raro. Bell'esemplare marginoso. PRAZ, p. 271. [27]<br />

28. BESSON, Jacques. Theatrum Instrumentorum et Machinarum. Cum Francisci Beroaldi figurarum<br />

declaratione demonstrativa, necnon ubique necessariis ac ut<strong>il</strong>issimis Additionibus nunquam hactenus edits<br />

auctum atque <strong>il</strong>lustratum: per Iulium Paschalem nob<strong>il</strong>em messanensem. Lugduni, apud Barth. Vincent, 1582,<br />

€ 8.000<br />

in-folio, ff. (64, segn. A-Q4), pregevole leg. ottoc. in p.pelle ad imitaz. antica, vari ordini di bordure a secco sui piatti,<br />

dorso a nervi, fermagli metallci. Titolo in larga bordura architett. s<strong>il</strong>ogr. con grottesche e figure allegoriche, dedica<br />

di Giulio Paschali all'imperatore Francesco, prefazione di Francesco Beroaldo, tavola schematica, esplicativa<br />

dell'impaginazione delle incisioni; seguono le magnifiche 60 incisioni a piena pag. con a fronte <strong>il</strong> testo descrittivo,<br />

corredato di testatina, iniziale e fregio s<strong>il</strong>ogr.; disegnate dall'architetto Androuet du Cerceau; queste straordinarie tavole<br />

raffigurano una curiosa varietà d'invenzioni e di macchine per uso pratico (strumenti di ogni genere, compresi i<br />

musicali, idranti, torni, apparecchi di sollevamento ed agricoli, carri e carrelli per trasporti pesanti, mulini e pompe).<br />

Bella ed accurata edizione (probab<strong>il</strong>mente la quarta in latino; la prima apparve forse ad Orléans nel 1569) di questa<br />

famosa e rara opera francese sulla tecnologia e la meccanica nel XVI sec. Esempl. assai bello e marginoso (alone di<br />

polvere nel margine del frontesp.). THORNDIKE, MAGIC AND EXPERIM. SCIENCE V, 594-5. MORTIMER, FRENCH XVI<br />

CENT. BOOKS, n. 56-58. BASSIGNANA L., LA CULTURA DELLE MACCHINE, n. 1582. [28]<br />

29. BIRINGUCCIO, Vannuccio. Pirotechnia nella quale si tratta non solo della diversità delle minere,<br />

ma ancho di quanto si ricerca alla pratica di esse. E di quanto s'appartiene all'arte della fusione, o getto,<br />

de metalli. Far campane, arteglierie, fuochi artificiali…Nuovamente corretta, et ristampata. Venetia, Gir.<br />

Giglio, 1558 (in fine 1559), € 5.600<br />

in-8 gr., ff. 345, (7), leg. coeva p. perg. Marca tip. sul tit., car. corsivo, iniz. s<strong>il</strong>ogr. Proemio dedicato dall'a. a<br />

Bernardino Moncellese da Salò. Nel testo 84 figure s<strong>il</strong>ogr. di grande interesse riproducenti strumenti e fasi della<br />

fusione dei metalli, fornaci, alambicchi, campane, armi, ecc. Pregevolissima terza edizione (la prima apparve nel 1540)<br />

della più attraente opera di tecnologia pratica del XVI secolo, la prima e più celebre sulla metallurgia e mineralogia, la<br />

lavorazione a fuoco, con riferimenti anche all'alchimia. Biringuccio (nato a Siena nel 1480 e morto a Roma nel 1537),<br />

grande amico di Ben. Varchi, si occupò della costruzione di fornaci e mantici, della direzione di miniere e della<br />

fabbricazione di artiglierie in varie parti d'Italia. Bell'esempl. STC 106. HOOVER COLL. 129 (I ed.): «…one of the<br />

classics in the history of science and technology». DUVEEN 79: «famous book on metallurgy and mining, containing<br />

interesting chapters on alchemy and <strong>il</strong>lustrated by very fine woodcuts». MIELI, SCIENZIATI ITAL. I, pp. 20-24: «Il trattato<br />

di Biringuccio si può qualificare come la prima opera organica relativa a tutto un gruppo di scienze applicate che sia<br />

stata pubblicata nel Rinascimento». Per ulteriori notizie bio-bibliogr. cfr. DIZ. BIOGR. ITAL. X, 625-631. [29]<br />

30. BIZZARRI, Pietro. Senatus Populusque Genuensis rerum domi forisque gestarum historiae atque<br />

annales: cum luculenta variarum rerum cognitione dignissimarum…Antuerpiae, ex Offic. Christ. Plantini,<br />

1579, € 1.900<br />

in-folio, pp. (8), 802, (2), XXXV (“Leges novae Reip. Gen.”), (21); pregevole leg. del tempo uso monastico in m. pelle<br />

di scrofa con impressioni a secco, piatti in assicelle, dorso a nervi con tit. ms. Impresa tipogr. al tit., al verso grande<br />

stemma di Genova in s<strong>il</strong>ogr. con al centro la croce in rosso, iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. tondo. In fine alla dedica, carme<br />

latino di Ioan. Leunclavius in lode dell'opera e dell'autore. Prima edizione di quest'opera di storia annalistica di<br />

Genova, assai rara ed interessante, che nel 1590 fu messa all'Indice, non tanto per i “cento passsi inquinati d'eresia”<br />

denunciati da Uberto Foglietta, quanto piuttosto per la gelosia e l'interessata decisione di quest'ultimo, dal 1576<br />

storiografo ufficiale della Repubblica, che proprio in quegli anni stava terminando la sua storia della città. Dopo le pp.<br />

bianche 586-588, iniziano svariate brevi trattazioni di importanti episodi di storia genovese, che l'autore ha di proposito<br />

lasciato da parte, per non interrompere <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o annalistico del racconto. L'opera è citata anche dalle varie bibliografie<br />

sull'America in quanto alle pp. 371-376 vi è una relazione su C. Colombo e le prime eslporazioni degli Spagnoli nel<br />

Nuovo Mondo; vi è inoltre un riferimento ad una possib<strong>il</strong>e origine americana della sif<strong>il</strong>ide. L'autore (nato nel 1525 in<br />

Umbria, a Perugia o più probab<strong>il</strong>mente a Sassoferrato Castello, “Sentinas”) fu <strong>il</strong>lustre storico e letterato, viaggiò in vari


paesi d'Europa, incontrando spesso <strong>il</strong> favore dei potenti e l'amicizia di letterati, tra cui A. Caro, B. Tomitano, B.<br />

Amerbach, G. Lipsio. Ottimo esempl., assai marginoso (lievissima traccia d'umido e qualche forellino di tarlo per lo più<br />

nel margine); con ex-libris dello storico e bibliotecario tedesco Andreas Felix von Oefele (1706-1780). ALDEN 579/4.<br />

SABIN II, 5663. HARRIS, NoteS ON COLUMBUS, p. 49. ADAMS B-2089. MANNO VI, 22449. D. B. IT. . X, pp. 738-741. [30]<br />

31. BOCCACCIO, Giovanni. Il Decamerone. Novamente corretto, con tre novelle aggiunte. Vinegia, nelle<br />

case di Aldo Romano, et d'Andrea Asolano suo suocero, Novembre 1522, € 18.000<br />

in-4 piccolo (215x130), ff. 317, 1 bianco, (8), carattere corsivo. Leg. ottocentesca d'amatore in p. marocch. verde scuro,<br />

ancora aldina in oro impressa al centro dei piatti, dorso a nervi con f<strong>il</strong>ett. e titolo oro, tagli dor. Impresa tipogr. aldina<br />

sul primo ed ultimo f., spazio con lettera-guida per le iniziali. Lettera-dedicatoria di Francesco d'Asola a Rob. Magio,<br />

nella quale si dichiara che <strong>il</strong> testo era stato da tempo preparato e corretto da Aldo Manuzio. Edizione accuratissima,<br />

f<strong>il</strong>ologicamente assai corretta, <strong>il</strong> cui testo servirà di base per la celebre edizione ventisettana dei Giunti; tra le più rare e<br />

ricercate edizioni pubblicate dopo la morte di Aldo. Magnifico esemplare, assai fresco e grande di margini (ex-libris<br />

Leonardo Vitetti). RENOUARD 95. 5: «Belle et très précieuse édition, fort correcte, et dont le texte, bien supérieur à<br />

celui de toutes les précédentes , a servi de base à la célèbre édition Juntine de 1527». BACCHI DELLA LEGA, p. 35:<br />

«Bella e rara ediz. ». GAMBA 171: «Gode di grandissima stima questa edizione». STC. 110. ADAMS B-2146. [31]<br />

32. BOCCACCIO, Giovanni. Il Decamerone… nuovamente stampato e ricorretto per Antonio<br />

Brucioli, con la dichiaratione di tutti i vocaboli, detti, proverbi, figure, et modi di dire incogniti et diffic<strong>il</strong>i…<br />

Venetia, Stampato per B. Zanetti ad instantia di M. Giovanni Giolito da Trino, 1538, € 4.600<br />

in-4, ff. 10, 274, leg. coeva in cuoio, doppio ordine di riquadri di f<strong>il</strong>etti a secco sui piatti, dorso a nervi (pelle<br />

screpolata). Impresso in due differenti corpi di originale carattere corsivo; ritratto in ovale di Boccaccio sul titolo,<br />

magnifica impresa tipogr. a piena pag. s<strong>il</strong>ogr. al verso dell'ult. foglio (un putto appoggiato a un tronco). Dedica ad<br />

Alvisa Conzaga. Prima edizione della pregiata lezione del Decamerone curata da Antonio Brucioli, letterato e<br />

f<strong>il</strong>osofo, frequentatore col Machiavelli del cenacolo di dotti agli Orti Oricellari; bandito più d'una volta da Firenze con<br />

l'accusa di luteranesimo. Subì vari processi dall'Inquisizione; in quello del 1555 ben 30 accuse di eresia furono<br />

formulate contro di lui che, nonostante l'abiura, si vide le opere messe all'Indice nel 1559 e date alle fiamme, e fu<br />

imprigionato. Ottimo esempl. di edizione assai rara (forellino di tarlo ai primi 3 ff., che tocca una lettera). BACCHI<br />

DELLA LEGA, p. 38: “Edizione molto rara”. STC 110. BONGI p. 6: “Edizione rara e di prezzo. E’ la prima colle<br />

correzioni del Brucioli” E p. 69: “Colla stessa penna che traduceva o comentava i libri santi per tornare alla sua purità<br />

<strong>il</strong> Cristianesimo, preparava tre edizioni del Decamerone”. [32]<br />

33. BOCCACCIO, Giovani. Il Decamerone. Di nuovo emendato (da Francesco Sansovino) secondo gli<br />

antichi essemplari. Con la diversità di molti testi posta nel margine…Vinegia, Giovan Griffio, 1549, € 4.500<br />

in-4, pp. (8), 502, (2 bb.), (8, tavola); (60, Dichiaratione di tutti i vocaboli, detti proverbi…); leg. settec. p. perg. rigida,<br />

duplice tass. in pelle con tit. or al dorso (cerniere deboli). Impresa tipogr. sul tit., in fine al testo del Decamerone e sul<br />

frontesp. della “Dichiaratione”, grandi iniziali istoriate e 10 belle e grandi vignette s<strong>il</strong>ogr., copia fedele dei legni<br />

dell'ediz. Nicolini del 1537 (alcune ripetute). Pregevole edizione, ristampa dell'ediz. di Giolito del 1546. Precede la Vita<br />

di Boccaccio scritta dal Sansovino; e di questi vi è in fine, con proprio frontesp., anche la “Dichiaratione di tutti i<br />

vocaboli, detti, proverbii e luoghi diffic<strong>il</strong>i...”, che ha una dedica, qui in edizione originale, del Sansovino al suo amico<br />

Angelo di Motti, “nella quale dà ragguaglio della sua fatica nell'aver messo al margine la varietà de' testi che sono<br />

quelli d'Aldo, del Dolfino, di Firenze, del Brucioli e di altri” (Gamba). Bell'esempl. (angolo alto bianco del titolo<br />

restaurato). BACCHI DELLA LEGA p. 40. GAMBA n. 176: «Raro». GAMBA, NOVELLE, p. 18: «Bella e molto rara si è<br />

questa edizione». ZAMBRINI COL. 92-3. MOSTRA BIBL. MEDICEA LAURENZIANA n. 106. SANDER I, 1071, note. [33]<br />

34. BUTEO, Johannes. Opera geometrica… Haec nunc primum impressa…(In fine:) Lugduni, apud<br />

Thomam Bertellum, 1554, € 3.200<br />

in-4, pp. 158, (2), leg. p. perg. antica, tit. ms. al dorso. Piccola impresa tipogr. al tit. ed altra in fine, numerose eleganti<br />

iniz. s<strong>il</strong>ogr. e figure geometriche ed alcune decine di figure s<strong>il</strong>ogr. n.t. (di cui 8 a piena pag.) riproducenti ponti,<br />

b<strong>il</strong>ance e stadere, isole fluviali, la v<strong>il</strong>la dell'autore (a pag. 110), ecc. Dedica al card. Fran. Tournon. Prima edizione di<br />

quest'opera assai rara, suddivisa in 15 trattatelli: i primi 9 affrontano questioni e problemi scientifici (alcuni veramente<br />

interessanti e curiosi, quali “De arca Noe, De sublicio ponte Caesaris, Confutatio quadraturae circuli ab Orontio Fineo<br />

factae, Ad problema cubi duplicandi - in cui confuta le teorie di M. Stifel - De fluentis aquae mensura, De libra et<br />

statera, De precio margaritarum - sul valore delle perle); gli altri 6 trattano implicazioni matematiche in determinate<br />

questioni di diritto civ<strong>il</strong>e, quali “De fluviaticis insulis, secundum ius civ<strong>il</strong>e, dividendis”, “De divisione fructus arboris<br />

in confinio natae”. Esempl. a pieni margini. ADAMS B-3356. BMC, FRENCH, 88. NON IN SMITH. [34]


35. Byzantium - CORPUS UNIVERSAE HISTORIAE praesertim BIZANTINAE: Ioan. Zonarae<br />

Annales aucti... Nicetae Acominati lib. XIX. Nicephori Gregorae lib. XI. Laonici Chalcocond<strong>il</strong>ae lib. X<br />

historiae Turcicae. Lutetiae (Paris), apud Gu<strong>il</strong>l. Chaudiere, 1567, € 2.200<br />

3 parti in un vol. in-folio, ff. 6, (28), 172; 77, (7); 120, (18); leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. sul piatto super. e al<br />

dorso. Tre frontesp. con grande impresa tipogr., testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo su due colonne in car. rom., note a stampa<br />

in corsivo nei margini. All'inizio di ciascuna delle tre parti si legge una diversa prefazione-dedica del traduttore<br />

Hieronymus Wolfius al nob<strong>il</strong>e Antonio Fugger, suo patrono. Importante edizione (probab<strong>il</strong>mente la seconda, essendosi<br />

pubblicata la prima a Bas<strong>il</strong>ea nel 1557) della traduzione dal greco di queste fondamentali opere, riguardanti soprattutto<br />

la secolare storia di Bisanzio: gli Annali di Zonaras e di Nicetas e gli undici libri della storia bizantina di Gregoras; la<br />

storia dei Turchi di Chalcocondylas, che inizia al f. 64 dell'ultima parte, è traduzione di Conradus Clauserus. Girolamo<br />

Wolf (1516-1580) fu grande studioso del greco e del latino, insegnante in varie città, ultima delle quali Augsburg, ove<br />

lo accolse e protesse Antonio Fugger, elegante traduttore di numerose opere di autori greci. Bell'esempl. marginoso<br />

(antico ex-libris ms. della “Libraria de Cappuccini di Varese” sul primo titolo). BMC, FRENCH 88 (Byzantium).<br />

ADAMS B-3370. [35]<br />

36. CACHERANUS, Octavianus. Decisiones Sacri Senatus Pedemontani. Ocataviano Cacherano<br />

domino Osasci …in eodem Senatu secundo Praeside…autore. Taurini, apud Jo. Antonium Stratam, &<br />

Barth. Gallum, MDLXIX (Torino, Strata e Gallo, 1569), € 2.200<br />

in-folio, ff. (36), CCCXXXIII, armi Sabaude in s<strong>il</strong>ografia sul titolo, ritratto in medaglione del Cacherano al verso,<br />

iniziali istoriate e ornate. (Segue del medesimo autore, con titolo separato:) Disputatio an Principi Christiano…<br />

Taurini, Franc. Dulcij, septimo Idus Junij, MDLXIX (1569), ff. (1), 7, stupenda grande impresa tipografica decorata a<br />

fiori sul titolo. Leg, coeva p. perg. molle. Esemplare assai puro, grande di margini (lievi tracce di polvere). Prima<br />

edizione, dedicata al duca Emanuele F<strong>il</strong>iberto, di questa rara raccolta di 181 decisioni di diritto civ<strong>il</strong>e, riordinate ad<br />

opera del Cacherano, cancelliere del Senato Sabaudo. Gli otto fogli della Disputatio, che segue le Decisiones, sono una<br />

interessante disputa sulla legittimità, per un sovrano cristiano, di chiedere aiuti bellici agli infedeli per difendere le<br />

proprie terre. Rara cinquecentina torinese. BERSANO BEGEY n. 149 E n. 531. MANCA AL MANNO PROMIS, ALLA BRITISH<br />

LIBRARY ED ALL’ ADAMS. [36]<br />

37. CALVINUS, Ioannes. Praelectiones in duodecim Prophetas (quos vocant) minores. Reconditam<br />

harum Commentationum doctrinam fac<strong>il</strong>e commonstrabunt. Genevae, apud Joannem Crispinum, 1559, € 3.600<br />

in-folio, pp. (12), 795, (37, ult. b.), preziosa leg. del tempo p. pelle con fleuron in oro al centro dei piatti, riquadro a<br />

secco con fiore in oro agli spigoli, dorso a nervi con fiore in oro negli scomparti (qualche ab<strong>il</strong>e restauro). Impresa<br />

tipogr. al tit. ed in fine, testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. rom. e passi in corsivo. Nelle pagine preliminari si leggono<br />

la dedica di Calvino al Re Gustavo e l'avviso ai lettori, ambedue dat. 1 febbr. 1559, ed altri due avvisi ai lettori, <strong>il</strong> primo<br />

di Giov. Budeo e l'altro dello stampatore. Prima edizione di questi ampi ed approfonditi commenti ai dodici profeti<br />

minori (solo <strong>il</strong> commento ad Osea era già stato pubblicato nel 1557), scritti esegetici sul Vecchio Testamento tra i più<br />

importanti della riforma protestante, perseguiti dall'Inquisizione e messi all'indice, pubblicati vivente l'autore; seppur<br />

meno importanti per dottrina, sono sicuramente molto più rari di altre celebri opere di Calvino (Noyon 1509 - Ginevra<br />

1564). Esempl. molto bello, puro e marginoso (antica firma sul tit., lievi ingialliture). MANCA A BMC, GERMAN, A<br />

BRUNET e GRAESSE (che pur registrano moltissime opere). ERICHSON, BIBLIOGR. CALVINIANA, p. 20. ADAMS C-303. [37]<br />

38. CAMILLI, Cam<strong>il</strong>lo. Imprese <strong>il</strong>lustri di diversi, coi discorsi di C.C. et con le figure intagliate in<br />

rame di Girolamo Porro… Venetia, Franc. Z<strong>il</strong>etti, 1586, € 3.100<br />

3 parti in un vol., pp. (8), 182, (2 bb.); 95; 56; leg. ottocent. m. pelle, tit. oro al dorso. Dedica al card. Ferdinando de'<br />

Medici, fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. Con 3 titoli a diverso motivo architett. inc. e complessivi 108 emblemi entro bordure<br />

ornamentali (59+31+18) magistralmente inc. in rame da Girolamo Porro, uno dei più <strong>il</strong>lustri incisori dell'epoca; le<br />

bordure ornamentali dimostrano una certa influenza di Enea Vico. Prima ed unica edizione di opera molto rara, di<br />

notevole fascino e pregio artistico. Esempl. puro e assai bello, con i rami freschissimi (timbro di antica biblioteca nel<br />

margine inf. del primo titolo). PRAZ p. 296. MORTIMER, HARVARD ITALIAN, n. 99. CICOGNARA N.1870 (con data errata<br />

1585): «Sono 108 bellissimi emblemi intagliati con sommo magistro, e forse <strong>il</strong> Porro non eseguì opera più bella e più di<br />

questa elegante». VINET 852. STC 140. [38]<br />

39. CAPPELLO, Bernardo. Rime. Venetia, Domenico et Gio. Batt. Guerra, 1560, € 1.250<br />

in-4, pp. (16), 275, (25), leg. p. perg. antica. Impresa tipogr. al tit. ed in fine, testo in car. tondo. Dedica di Dionigi<br />

Atanagi, curatore dell'edizione, al Cardinale Farnese. Prima edizione di questa raccolta di poesie con la quale “la<br />

personalità del C. si imponeva come quella di un felice inteprete del nuovo petrarchismo anche presso gli scrittori della<br />

seconda generazione bembiana: soprattutto <strong>il</strong> Caro e <strong>il</strong> Della Casa” (D. B. It. XVIII, pp. 765-7). L'autore (Venezia


1498 - Roma 1565) fu letterato, poeta ed uomo politico; in gioventù era stato allievo di Batt. Egnazio e Pietro Bembo e<br />

più tardi strinse amicizia con molti celebri letterati del tempo, fra cui Alamanni, B. Tasso, Giovio, Della Casa, A. Caro,<br />

B. Navagero. La sua opera poetica, già apprezzata nel Cinquecento, ricevette definitivo riconoscimento due secoli dopo,<br />

quando Pier Ant. Serassi ristampò le “Rime” nel 1753, premettendovi la biografia del Cappello e corredandole di<br />

numerose annotazioni. Bell'esempl. puro e marginoso (antico ex-libris ms. sul tit. ed in fine “Ex Bibliothecae<br />

Cappuccinorum”). STC 146. CAT. UNICO III, 1204. GAMBA 1285: «Edizione bella, pregevole e alquanto rara». HAYM<br />

p. 180. 7. FONTANINI II, 68. [39]<br />

40. CASTELVETRO, Lodovico. Giunta fatta al ragionamento degli articoli et de verbi di messer<br />

Pietro Bembo. (In fine:) Modona, heredi di Cornelio Gadaldino, 1563, € 950<br />

in-4, ff. (14), 90, leg. coeva p. perg. rigida, tit. oro al dorso. Grande impresa tipogr. sul tit., altra piccola in fine; iniz.<br />

s<strong>il</strong>ogr., testo in car. corsivo e rom. Precede un avviso dello stampatore “Alli lettori”. Prima edizione, rarissima, di<br />

quest'opera sulla grammatica della lingua italiana, pubblicata anonima. «Quest'opera del modenese Castelvetro (1501-<br />

1571) documenta la vastità degli interessi che gli furono propri e, particolarmente, nella “Giunta” (in cui vien<br />

esaminato lo svolgimento gramaticale della lingua italiana dalla latina), l'interesse grammaticale appare connesso con<br />

più vasti interessi f<strong>il</strong>ologici…Pare che incentivo alla pubblicazione della prima “Giunta” sia stata la famosa polemica<br />

con A. Caro, per effetto della quale e per l'accusa di eresia, mossagli contro dallo stesso Caro, <strong>il</strong> Castelvetro fu<br />

costretto a rifugiarsi all'estero» (Mostra del libro scolastico, n. 196). Bell'esempl. MANCA A GAMBA e ADAMS. STC<br />

156 e 81. MELZI I, 462. BRUNET I, 1627. GRAESE II, 65. [40]<br />

41. CASTIGLIONE, Baldassare. Il libro del Cortegiano. Venetia, nelle Case d'Aldo Romano, et d'Andrea<br />

d'Asola suo Suocero nell'anno MDXXVIII del mese d'apr<strong>il</strong>e (1528), € 22.000<br />

in-folio (301 x 205 mm), ff. 122, bella leg. 600esca in piena pergamena. Splendido carattere tondo; àncora aldina al<br />

titolo e in fine. Edizione originale di uno dei libri più noti e rappresentativi del Rinascimento italiano. Si tratta di<br />

un dialogo che si svolge in quattro notti con l'intervento di due interlocutori per tornata. Nel I libro Cesare Gonzaga é<br />

poco più che un coadiutore di Ludovico di Canossa che svolge <strong>il</strong> tema della nob<strong>il</strong>tà del cortigiano affrontando anche <strong>il</strong><br />

problema della lingua che conviene al suo rango e alle sue funzioni; nel II le facezie del Bibbiena costituiscono una<br />

manifestazione comica delle modalità descritte da Federico Fregoso con cui <strong>il</strong> cortigiano estrinseca le proprie doti; nel<br />

III assistiamo ad una discussione autentica (sulla donna di palazzo) tra <strong>il</strong> cortese Giuliano de' Medici e l'antifemminista<br />

Gaspare Pallavicino; nel IV la dottrina dell'amore platonico professata da Bembo appare come la sublimazione di quei<br />

rapporti che Ottaviano Fregoso istituzionalizza tra <strong>il</strong> cortigiano e la società, <strong>il</strong> cortigiano e <strong>il</strong> principe. Edizione di<br />

grande eleganza grafica e rarità, nonché una delle più notevoli edizioni aldine dal punto di vista dell'importanza<br />

testuale; la stamperia Aldina ristampò <strong>il</strong> testo in-8vo cinque anni più tardi, dedicandolo “Alle gent<strong>il</strong>i donne”. Francesco<br />

Asolano afferma essere questo libro «... più corretto del primo, secondo l'esemplare iscritto di mano propria d'esso<br />

Autore, et in forma più picciola , et manegevole: acciò… <strong>il</strong> possiate a vostro bello agio portare in seno, et havere à<br />

mano». Per l'enorme influenza che ebbe per oltre un secolo nelle letterature europee (fino a Cervantes, Corne<strong>il</strong>le,<br />

Shakespeare) <strong>il</strong> Cortegiano figura, tra le più importanti opere della civ<strong>il</strong>tà umana, ed è compreso nel “Printing and the<br />

Mind of Man” (n. 59): “its conversational form had a great impact on the development of English drama and comedy”.<br />

Esemplare molto bello, non pressato e marginoso (nota di possesso slavata al titolo, qualche alone marginale ai primi<br />

ff., una macchietta di inchiostro a 4 ff.). GAMBA 294, note. STC. 156. ADAMS C-924; PMM 59; RENOUARD, p. 102.3.<br />

Il fatto che l’esempl. non sia pressato permette di notare la presenza, sul primo e sul quarto foglio, di impressioni<br />

cieche, ovvero di ciò che i bibliografi anglosassoni denominano blind impression e quelli tedeschi Stützsatz: quando<br />

<strong>il</strong> compositore doveva lasciare una parte della pagina vuota, nell'incontro con quel vuoto <strong>il</strong> piano di stampa avrebbe<br />

fornito un'impressione squ<strong>il</strong>ibrata, con probab<strong>il</strong>ità non solo di rovinare <strong>il</strong> foglio ma anche di danneggiare i caratteri. Cfr.<br />

HARRIS, Il Polif<strong>il</strong>o: la cecità che non si vede (in Discipline del Libro n. 2, giugno 1999): “Tale spazio bianco<br />

andava quindi riempito. A partire dai primi decenni del Cinquecento, gli stampatori colmano questi vuoti con fregi,<br />

finalini e altri elementi decorativi; quelli del Quattrocento, invece, mettono dei blocchi di caratteri, generalmente tolti<br />

da una pagina appena stampata e in attesa di scomposizione, che vengono impressi in bianco (ma un'azienda come<br />

quella aldina, poco avvezza alla decorazione ridondante, continua a impiegare questa tecnica per lungo tempo,<br />

soprattutto nella princeps del Cortegiano del 1528)”. Queste impressioni cieche sono costituite da una linea<br />

in alto e da 2 linee in basso del frontespizio, e da 3 linee sul r. del quarto f., alla fine della dedica.<br />

42. CATERINA DA SIENA (Santa), Epistole Devotissime de Sancta Catharina da Siena… essendo<br />

state adunate insiemi… per <strong>il</strong> venerab<strong>il</strong>e frate Bartholomeo da Alzano da Bergamo. Stampato in la<br />

Inclita Cita de Venetia in Casa de Aldo Manutio Romano s di XV. de Septembrio M.ccccc. (Venezia, Aldo,<br />

1500), € 19.000<br />

in-folio (mm. 305x200), ff. 10 n. n., CCCCXI (numerati erroneamente CCCCXIV) e 1 f. nn., impressi in bel carattere tondo.<br />

Attraente legatura secentesca in marocchino granata, duplice riquadro di f<strong>il</strong>etti in oro ai piatti, titolo e f<strong>il</strong>etti in oro al<br />

dorso a nervi. Con una stupenda s<strong>il</strong>ografia a p. pag. al verso del f. 10 nn. raffig. la Santa incoronata da due angeli,


con un libro aperto nella mano destra ed un cuore nella sinistra. E' una delle più significative <strong>il</strong>lustrazioni del<br />

Rinascimento veneziano. Questa s<strong>il</strong>ografia offre <strong>il</strong> primissimo saggio del carattere corsivo italico inventato da Aldo:<br />

infatti sul libro e sul cuore retti dalla santa sono impresse in italico alcune parole. Il testo è inoltre ornato da grandi e<br />

piccole iniziali istoriate o decorate. Stupendo incunabulo figurato, editio princeps delle Lettere di S. Caterina (1347-<br />

1380), primo libro in volgare italiano impresso da Aldo, e tra le sue edizioni più importanti in assoluto. Caterina<br />

Benincasa, popolana analfabeta che ardiva dettare lettere da inviare a papi e sovrani, figura nella letteratura religiosa del<br />

suo secolo per le sue 381 lettere e per i trattatelli del cosiddetto Dialogo della Provvidenza. Buon esemplare (i 4 fogli<br />

preliminari del volume anticamente rimarginati con cura; 3 fogli al centro del volume con strappi restaurati).<br />

RENOUARD p. 23. BMC V, 562. GOFF C-281. UCLA Aldine, n. 29. CAT. LAURENZIANA n. 37.<br />

43. CELSUS, Aulus Corn. Medicinae libri VIII. (Segue:) SERENUS SAMONICUS, Quintus. Liber de<br />

medicina. (In fine:) Venetiis, in aedibus Aldi et Andreae Asulani, Marzo 1528, € 5.300<br />

in-4, ff. (8), 164 (bianco <strong>il</strong> 148), leg. settec. p. perg. rigida, tit. ms. al dorso. Ancora aldina al titolo e in fine, car.<br />

corsivo. Prima edizione aldina di questi trattati di medicina. L'opera di Celso fu scritta verso <strong>il</strong> 30 d. C. ed è quindi <strong>il</strong><br />

più antico testo medico dopo Ippocrate, ancor oggi trattato scientifico di grande importanza per la storia della medicina.<br />

Gli otto libri, <strong>il</strong> cui manoscritto, perduto durante <strong>il</strong> medioevo, fu ritrovato a M<strong>il</strong>ano nel 1443, trattano la dietetica, la<br />

farmaceutica e la chirurgia, la polemica tra medici razionalisti ed empirici, la patologia generale, la pratica chirurgica<br />

per la tons<strong>il</strong>lectomia e la rimozione di cataratte, interventi plastici, pratica odontologica, suture, febbre malarica,<br />

posologia ed istologia. Il trattato di Sereno, che occupa i ff. da 149 a fine, è composto in eleganti versi latini. Edizione<br />

curata da Gian Battista Egnazio, e dedicata al Cardinale Ercole Gonzaga. G. F. d'Asola si occupò della scelta dei codici<br />

da ut<strong>il</strong>izzare per l'edizione, stab<strong>il</strong>ì di unire a Celso <strong>il</strong> testo di Quinto Sereno, in cui vengono dati i rimedi per più di 60<br />

malattie; <strong>il</strong> poemetto, scritto durante la metà del quarto secolo A.C., fu per molti secoli erroneamente attribuito a Quinto<br />

Sereno Sammonico che visse nel II sec. Bell'esempl., duplicato della Wellcome Library con timbro di r<strong>il</strong>ascio al verso<br />

del titolo. RENOUARD 105. 1. STC 165. ADAMS C-1241. DURLING 908. WELLCOME 1397. POLETTI 41. CASTIGLIONE 188-<br />

193. UCLA II, 217. G. F. D'ASOLA, n. 113, p. 649. [43]<br />

44. CLAVIUS, Christophorus. Gnomonices libri octo, in quibus non solum horologiorum solarium, sed<br />

aliarum quoque rerum, que ex gnomonis umbra cognosci possunt, descriptiones geometrice demonstrantur.<br />

Romae, apud Franc. Zanettum, 1581, € 4.400<br />

in-folio, pp. (16, compr. tit. inc.), 654, (2), leg. coeva p. perg., dorso anticamente rifatto, con tit. ms. Elaborato frontesp.<br />

a motivo architett. inc. in rame; nel testo alcune fig. s<strong>il</strong>ogr. e svariate centinaia di figure schematiche. Dedica<br />

dell'autore a Stefano, re di Polonia; fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., impresa tipogr. in fine, car. tondo e corsivo. Prima edizione,<br />

assai rara, di quest'opera sulla gnomonica, di grande dottrina scientifico-matematica, una specie di summa di tutte le<br />

conoscenze che in materia si avevano nel XVI sec. Secondo Houzeau & Lancaster è “le plus grande ouvrage existant<br />

sur la gnomonique” ed anche la Biographie Universelle riporta un sim<strong>il</strong>e giudizio:“... Le traité le plus volumineux qui<br />

existe...”. Clavio (Bemberg 1538 - Roma 1612) fu dottissimo matematico, detto l'Euclide del suo secolo, autore anche<br />

di un celebre commento alla “Sphaera” del Sacrobosco. Esempl. puro e genuino (con lievi ingialliture qua e là).<br />

MANCA A RICCARDI. DE BACKER-SOMMERVOGEL II, 1215. 3. CHOIX D'OLSCHKI I, 1602. GRAESSE II, 197. [44]<br />

45. COLONNA, Vittoria. Le Rime Spirituali della <strong>il</strong>lustrissima signora Vittoria Colonna marchesana<br />

di Pescara. Alle quali di nuovo sono stati aggiunti…più di trenta, o trentatre Sonetti, non mai più altroue<br />

stampati; un capitolo; et in non pochi luoghi ricorrette… Vinegia, alla Bottega d'Ersamo appresso Vinc.<br />

Valgrisi, 1548, € 2.400<br />

in-4, pp. 120, bel carattere tondo per <strong>il</strong> testo, corsivo per l'indice, impresa tipogr. sul titolo, due cap<strong>il</strong>ettera istoriati. Leg.<br />

coeva p. perg. rigida. La migliore, più completa e più corretta edizione della Rime di Vittoria Colonna (Marino 1492-<br />

Roma 1547), figlia di Fabrizio Colonna, sposa per pochi mesi di Ferrante d'Avalos marchese di Pescara. Fu amata da<br />

Michelangelo negli anni 1538-40, del quale fu ispiratrice di versi e arte grafica; la sua bellezza fisica fu eternata nel<br />

Parnaso di Raffaello, e in un disegno del Buonarroti, che rispecchiano la luce interiore che esprimono le di lei Rime. La<br />

prima ediz. venne edita a Parma nel 1538; alcune volte ristampate, incomplete e scorrette, sino alla pubblicazione della<br />

presente veneziana del Valgrisi. Bell'esemplare. GAMBA n. 1325. CAT. EDIZ. DEL XVI SEC. NELLE BIBL. ITAL, n. 5165.<br />

ADAMS, C-2398. [45]<br />

46. COLONNA, Stefano. I Sonetti, le Canzoni, et i Triomphi di M. Laura, in risposta di Francesco<br />

Petrarca per le sue Rime in vita, et dopo la morte di Lei. Pervenuti alle mani di Stephano Colonna,<br />

gent<strong>il</strong>'huomo Romano, non per l'adietro dati in luce. A San Luca al Segno del Diamante M.D.LII. (In fine:)<br />

Venezia, Comin da Trino, 1552, € 1.300<br />

in-8, ff. 174, (10, ultimi 2 bianchi); leg. coeva p. perg. flessib<strong>il</strong>e. Marca tip. sul tit., ripetuta in fine, bel ritratto s<strong>il</strong>ogr.<br />

dell'autore al verso del titolo, grandi iniz. ornate. Dedica di Pietro Ant. Miero a Vittoria della Rovere, duchessa di


Urbino. Prima edizione di questa rara raccolta di componimenti poetici del petrarchista St. Colonna, nob<strong>il</strong> uomo<br />

romano, che simula averli composti la stessa “Madonna Laura” in risposta a quelli del suo grande Cantore. Nei titoli,<br />

nello st<strong>il</strong>e e nella struttura del vol. è evidente l'intento d'imitare <strong>il</strong> celebre Canzoniere. (Oltre che dal Melzi, la conferma<br />

che autore dell'opera sia <strong>il</strong> Colonna viene ribadita nella ristampa fattane dal Basaglia a Venezia nel 1740). Buon<br />

esempl., assai puro, con ottimi margini (lieviss. aloni d'umido, una antica firma sul titolo; ex-libris ms. coevo “Della S.<br />

ra Moijsa di Montemagio” al verso del f. bianco preliminare). MELZI II, 70. FISKE, CORNELL PETRARCH COLL., p. 267.<br />

MARSAND, p. 227. STC. 372. ADAMS L-278. BRUNET, III, 879. [46]<br />

47. CONSOLATO DEL MARE. Libro del Consolato de' Marinari, nel quale si comprendono tutti gli<br />

statuti, & ordini disposti da gli antichi per ogni caso di mercantia, ò di navigare, così à beneficio de'<br />

Marinari, come de' Mercanti, & patron de' nav<strong>il</strong>ij. Con l'aggiunta delle Ordinationi sopra l'Armate di mare,<br />

sicurtà, entrate, et uscite. Venetia, Franc. Lorenzini, 1564, € 2.700<br />

in-4, ff. (8, ult. bianco), 118, (2), leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr. istoriate, testo in<br />

car. corsivo. Dedica di Giov. Batt. Pedrezano a Tommaso Zarmoza, console spagnolo a Venezia. Rara seconda edizione<br />

della traduzione italiana (già pubblic. nel 1539) del famoso “Libre de Consolat de Mar”, fondamentale testo di diritto<br />

marittimo redatto nella seconda metà del XV secolo da anonimo giurista catalano, che raccolse usi e regole marittime<br />

praticate dai naviganti che frequentavano i porti di Spagna, Italia e Francia; gradualmente poi tale testo costituì la base<br />

del codice nautico vigente nel bacino del Mediterraneo, specie per le Repubbliche marinare italiane, fino al XVII<br />

secolo. Di particolare importanza ed interesse sono i capitoli relativi alle Assicurazioni marittime tra armatori e<br />

affidatari delle merci, ai noli, ai dazi, alle norme per <strong>il</strong> trasporto, carico e scarico delle merci, ai salari dei marinai, alle<br />

regole sul naufragio delle navi e l'eventuale recupero, ecc. Bell'esempl. (antica firma di proprietà ms. sul tit. e qualche<br />

forellino di tarlo senza danno al testo dei primi 5 ff.). MANCA AL CAT. EINAUDI. KRESS LIBR. 89. ADAMS C-2535.<br />

PALAU IV, 59538, note. STC 194 (altre ediz.). [47]<br />

48. DANTE. Comedia, con la dotta et leggiadra spositione di Christ. Landino… nuovamente corretta, et<br />

emendata…Aggiuntavi di nuovo una copiosissima tavola…Vinegia, ad instantia di Giov. Giolito da Trino (in<br />

fine: per Bernardino Stagnino), 1536, € 5.500<br />

in-4, ff. (28), 440, leg. coeva p. perg. Con ritratto di Dante in ovale sul frontesp., una figura a piena pag. (per <strong>il</strong> I<br />

canto) e 99 piccole figure n.t. in s<strong>il</strong>ografia; impresa tipogr. in fine, numerose iniz. grandi e piccole ornate su fondo<br />

criblé, car. corsivo per <strong>il</strong> testo dantesco, corsivo più minuto per <strong>il</strong> commento. Terza edizione dello Stagnino (dopo<br />

quelle del 1512 e 1520), con le medesime famose <strong>il</strong>lustrazioni. Gli ultimi 2 ff. contengono “Il Credo, Pater nostro e<br />

Ave Maria di Danthe”. Com'è noto, Bernardino Stagnino fu <strong>il</strong> capostipite della famiglia dei Giolito, celebri stampatori,<br />

ed operò a Venezia per oltre cinquant'anni, iniziando l'attività nel 1483 (cfr. FACCIO, I tipografi vercellesi e trinesi, p. 53<br />

e segg.). Buon esempl., puro e ben marginoso (timbro di biblioteca nel margine basso del frontesp., qualche traccia<br />

d'uso e qualche ingiallitura qua e là). DE BATINES I, pp. 81-2. MAMBELLI n. 29. SANDER 2327. [48]<br />

49. DOLCE, Lodovico. Vita dell'Invittiss. e gloriosiss. Imperador Carlo Quinto. Vinegia, Gabr. Giolito<br />

de' Ferrari, 1561, € 900<br />

in-4, pp. (12), 186, (16), pregevole leg. mod. p. marocch. scuro con riquadri a secco e fregi oro sui piatti, ad imitaz.<br />

antica. Grande impresa tipogr. fig. al tit., altra più piccola in fine, varie testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. istoriate, bel car.<br />

corsivo. Ristampa dell'edizione originale dello stesso anno, con la correzione degli errori là occorsi. La biografia del<br />

grande imperatore Carlo V è dedicata ad Emanuele F<strong>il</strong>iberto, Duca di Savoia; alla dedica seguono un sonetto del Dolce<br />

sullo stemma ed <strong>il</strong> motto di Carlo V, “Plus ultra”, ed altro sonetto di Annibal Caro sulla morte dell'Imperatore. Assai<br />

importante e ricercata biografia romanzata in st<strong>il</strong>e cavalleresco. Bell'esempl., marginoso (lievissime ingialliture nei<br />

margini). BONGI II, 136. BMC 222. ADAMS D-755. [49]<br />

50. DOLCE, Lodovico. Le Prime Imprese del Conte Orlando…composte in ottava rima et<br />

nuovamente stampate, con argomenti et allegorie per ogni canto, et una Tavola dei nomi & delle cose più<br />

notab<strong>il</strong>i. Vinegia, Gabriel Giolito de' Ferrari, 1572, € 3.800<br />

in-8 gr:, pp. (16), 212, caratt. corsivo su due colonne, leg. coeva piena pergam. molle, titolo ms. al dorso. Rimarchevole<br />

e ricca <strong>il</strong>lustrazione in s<strong>il</strong>ografia: grande impresa tipogr. della fenice sul titolo, ritratto del Dolce in larga bordura fig.,<br />

25 scene su un terzo di pag., entro eleganti bordure figurate, bordura all'argomento di ciascun canto, iniziali e<br />

fregi. Prima edizione, postuma, di questo poema epico-cavalleresco in ottava rima che si inserì nel ciclo letterario<br />

ispirato dall'Ariosto. Rara. Il Dolce produsse, tutti pubblicati da Giolito, altri poemi con protagonisti Ercole, Ulisse,<br />

Ach<strong>il</strong>le ed Enea. Esemplare molto bello, assai grande di margini, nella legatura originale. BONGI, ANNALI, II, 323-324:<br />

“l'edizione del 1572 è effettivamente rara e di prezzo in commercio”. MELZI, BIBLIOGR. DEI ROMANZI E POEMI<br />

CAVALLERESCHI, n. 130. ADAMS, D-744. NON IN MORTIMER. [50]


51. ERASMUS, Desiderius. Adagia quaecumque ad hanc diem exierunt, Paulli Mannuccii studio, atque<br />

industria…ab omnibus mendis vindicata…quem laborem, a Sacrosancti Conc<strong>il</strong>ii Tridentini Patribus Manutio<br />

mandatum…Florentiae, apud Iuntas, MDLXXV (Firenze, presso i Giunti su incarico di Paolo Manuzio,<br />

1575), € 3.500<br />

in-folio, ff. (4), colonne 1436 (con molti errori, l'ult. num. 1454), ff. (37), leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. sul piatto<br />

super. e al dorso. Impresa tipogr. sul frontesp., sul primo dei fogli finali ed in fine al vol., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo su<br />

due colonne in car. corsivo e numerosi passi in greco. Dedica di Aldo Manuzio <strong>il</strong> giovane a Papa Gregorio XIII. Bella<br />

ed importante edizione, rivista e corretta da Aldo Manuzio, della famosa raccolta di migliaia di adagi, proverbi,<br />

aforisimi, sentenze, motti, epigrammi, in latino e greco, del celebre umanista Erasmo da Rotterdam (1466-1536),<br />

miniera di erudizione sull'argomento. Gli “Adagia” sono classificati per argomenti; per ognuno è indicata la forma<br />

originale, l'autore, l'opera in cui è collocato, l'interpretazione e i vari significati ed eccezioni. Paolo Manuzio fu<br />

incaricato dai Padri del Conc<strong>il</strong>io di Trento di correggere l'opera, riordinarla, “purgarla” da false interpretazioni ed<br />

errori dottrinali, in modo da rendere la presente edizione l'unica approvata dalla Chiesa (<strong>il</strong> “motu proprio” di Gregorio<br />

XIII, come si legge nel titolo, ne proibisce e condanna qualsiasi altra). Come suppone Renouard, furono motivi<br />

economici quelli che spinsero Manuzio a far stampare l'opera a Firenze, anziché nella propria stamperia di Venezia.<br />

Esempl. molto bello e puro, arricchito di copiose note nei margini, vergate dalla mano di Giovanni Maria Luzzara, <strong>il</strong><br />

quale appose la propria firma sul foglio di risguardo ed in fine all'approvazione. RENOUARD 220. 14. UCLA IV, 618.<br />

ADAMS E-443. BMC 236. CENSIMENTO 16 CNC 18245 & 18247 [51]<br />

52. ERIZZO, Sebastiano. Le sei giornate. Mandate in luce da M. Lodovico Dolce, all'<strong>il</strong>lustriss. S. Federico<br />

Gonzaga Marchese di Garzuolo. In Venetia, appresso Giouan Varisco e compagni, 1567, € 1.350<br />

in-4, ff. (16), 93, (1 di errata), leg. ottocentesca p. perg. Impresa tipografica al titolo, belle iniziali s<strong>il</strong>ogr. figurate, testo<br />

impresso in ottimo carattere corsivo. Edizione originale ed unica del suo secolo. Il veneziano Sebastiano Erizzo (1525-<br />

1585) studiò a Padova e fu membro del Consiglio dei Dieci, fu buon letterato, scrisse di vari argomenti e compose «Le<br />

sei giornate», raccolta di 36 novelle ricavate da varie fonti erudite nelle quali E. immagina che nel 1542 a Padova sei<br />

giovani studenti forestieri si riuniscano per sei Mercoledì nella casa di un loro compagno a banchettare e raccontar<br />

novelle. Esemplare a pieni margini e con gran parte dei fogli ancora chiusi o intonsi in testa. Freschissimo e insolito a<br />

trovarsi in tali condizioni. GAMBA 1381. FONTANINI p. 93/3. BMSTC 237. ADAMS E-923. PASSANO I, 291:«Rara ed<br />

unica edizione del sec. XVI. Novelle scritte in buona lingua, sebbene vi si avvisi qualche stento per la voglia d'imitare <strong>il</strong><br />

Boccaccio». [52]<br />

53. ESTIENNE, Charles. Agricoltura nuova, et casa di v<strong>il</strong>la. Tradotta da Hercole Cato…Tutta di nuovo<br />

corretta et megliorata…Venetia, Aldo (Manuzio, <strong>il</strong> giovane), 1591, € 900<br />

in-4, pp. (32), 508 (erroneamente num. 511 perché la numeraz. 482-7 è a colonne), (4, di cui le prime 2 contengono<br />

l'elenco dei “Libri di stampa d'Aldo, che si traovano al presente”, le altre 2 bb.), leg. coeva p. perg. (dorso rifatto).<br />

Ancora aldina sul tit., testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. tondo, note in corsivo nei margini. Dedica del traduttore a<br />

Nicolò Manassi. Seconda edizione della traduzione (la prima aldina era apparsa nel 1581) di questa celebre opera, in<br />

fine alla quale trovasi <strong>il</strong> trattatello “La caccia del lupo, necessaria alla casa di v<strong>il</strong>la” scritta da Giovanni di<br />

Clamorgano. Essa tratta tutto ciò che attiene all'agricoltura, all'agronomia ed alla vita di campagna, occupandosi di<br />

giardinaggio, allevamento, viticoltura, conserve, medicina, apicoltura, caccia, ecc. L'opera di Estienne (Parigi 1504-<br />

1564) ebbe enorme successo e divulgazione ed è registrata nelle varie bibliografie delle materie trattate: medicina,<br />

gastronomia, caccia, ecc. Esempl. puro e genuino. RENOUARD 246. 2. UCLA IV, 691. ADAMS S-1723. WESTBURY p. 89.<br />

CERESOLI 498-9. SOUHART 175. THIÉBAUD 358. [53]<br />

54. GALLUCCI, Giovanni Paolo. Theatrum mundi, et temporis, in quo non solum precipuae horum<br />

partes describuntur, & ratio metiendi eas traditur, sed accomodatissimis figuris sub oculos legentium<br />

fac<strong>il</strong>e ponuntur… Venezia, Giovanni Battista Somasco, 1588, € 15.000<br />

in-4 (244 x 175 mm), pp. XVI 478 (ma. 480), (2), leg. pergamena floscia coeva. Prima edizione, prima tiratura (la<br />

seconda avendo la data cambiata in 1589) del primo atlante stellare che ut<strong>il</strong>izzi le coordinate copernicane. È <strong>il</strong>lustrato da<br />

144 s<strong>il</strong>ografie a piena pagina, delle quali 48 sono splendide figure di costellazioni, e altre 49 hanno un totale di 71<br />

volvelles mob<strong>il</strong>i (<strong>il</strong> numero usuale essendo 67); 73 volvelles furono impresse su 4 fogli, da ritagliare, e cucire «con<br />

seta, non con azze di lino, & si deve usare un ago sot<strong>il</strong>e per non rompere le carte» come recita l’avviso al legatore, che<br />

ricorda che la tavola sul f. Q1 aveva 6 possib<strong>il</strong>i figure, di cui una sola da ut<strong>il</strong>izzarsi in base alla latitudine. Qui tutte le 5<br />

inut<strong>il</strong>izzate sono applicate su un foglio ripieg. dopo Q1. Inoltre sono presenti le 29 piccole s<strong>il</strong>ogr. quadrate, alcune con<br />

grotteschi, che l’editore aveva stampato da applicare sopra la cucitura nello spazio lasciato bianco nel testo al verso, per<br />

«la bruttezza, che farebbe al libro tanti f<strong>il</strong>i». L’avviso non menziona la tabella del 'Canon Sexagenarius', che si trova in<br />

alcune copie, e che in realtà appartiene all’altra opera del Gallucci, lo «Speculum Uranicum», stampato dallo stesso


Somasco nel 1593. Un foglio, con la costellazione di Cepheus, è aggiunto dopo la segnatura Mm. Ottimo esempl.,<br />

marginoso e fresco; uno strappo restaurato ai f. A3 (solo testo) e V3 (tabella al recto, bianco al verso). MORTIMER 206.<br />

ADAMS G-169; ALDEN 589/26. WARNER P 91. RICCARDI I, 568. [54]<br />

55. GELLI, Giovan Battista. La Circe. (In fine:) Firenze, Lorenzo Torrentino, 1549, € 2.200<br />

in-8, pp. 266, (6, <strong>il</strong> primo col colophon, gli altri bianchi), leg. coeva p. perg. Frontesp. figurato a motivo architett., al<br />

verso ritratto del Gelli in s<strong>il</strong>ogr., una grande iniz. istor., testo in car. rom. Dedica dell'a. a Cosimo de Medici. Prima<br />

edizione di questa celebre e fortunata opera in dieci dialoghi, nella quale <strong>il</strong> Gelli “racconta che di undici greci,<br />

compagni di Ulisse, trasformati in bestie da Circe, <strong>il</strong> solo elefante, che s'era prima occupato di f<strong>il</strong>osofia, consente a<br />

ridiventar uomo: gli altri, la serpe, la lepre, <strong>il</strong> capro, <strong>il</strong> cane, <strong>il</strong> cavallo, ecc. non vogliono. Il che significa che soltanto<br />

gli uomini fortificati dalla f<strong>il</strong>osofia possono sottrarsi ai vincoli pressoché infrangib<strong>il</strong>i della sensualità. Lucido, chiaro,<br />

giudizioso <strong>il</strong> pensiero, anzi talora così indipendente, che <strong>il</strong> secondo dialogo sull'immortalità dell'anima fu posto<br />

all'Indice; attraente la vicenda, anche per la rispondenza dei personaggi bestiali od umani con personaggi e situazioni<br />

della vita fiorentina del tempo; la forma limpida, spontanea, schiettamente fiorentina” (cfr. Renda-Operti, Diz. stor.<br />

letter. ital., p. 525). Bell'esempl. MORENI, ANNALI TORRENTINO, p. 53: «raro libro di lingua». GAMBA 491: «Assai<br />

rara». BMC 293. ADAMS G-333. D. B. IT., VOL. 53, pp. 12-8. [55]<br />

56. Geoponica - COSTANTINO CESARE. De li scelti et ut<strong>il</strong>issimi documenti de l'Agricoltura,<br />

nuovamente dal latino in volgare tradotto per Nicolo Vitelli di città di Castello…Venetia, Giov. Batt. da<br />

Borgofranco, 1542, € 1.600<br />

in-8, ff. 194, (6), leg. poster. p. perg. con bordura oro sui piatti. Impresa tipogr. sul tit. ed altra in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo<br />

in car. corsivo. Dedica dello stampatore al patrizio genovese Stefano Grimaldi. Prima edizione in lingua italiana di<br />

quest'opera pubblicata in greco nel 1539 ed in latino l'anno seguente, sotto <strong>il</strong> nome dell'Imperatore di Bisanzio<br />

Costantino IV (668-685?) e dopo come opera di Dione Cassio, ma più sovente pubblicata anonima sotto “Geoponica”.<br />

L'opera è estremamente interessante e curiosa e tratta un'infinità di argomenti attinenti all'agricoltura in generale, alla<br />

gastronomia, alla medicina, ed agli hobbies, clima e fenomeni atmosferici, viticoltura (cui sono dedicati interamente o<br />

in parte i libri III-VIII), olivi ed olio, alberi da frutta, fiori, ortaggi, animali d'allevamento e da lavoro, alla caccia e<br />

pesca, ecc. Bell'esempl. (lievissimo alone d'umido sui primi ff.). WESBURY p. 54. SIMON, BACCHICA, pp. 47-8. B. IN. G.<br />

n. 922 (ed. poster.). DURLING 2052. BMC 296. ADAMS G-449. HAYM p. 596. 1. [56]<br />

57. GUALTEROTTI, Raffaello. Feste nelle nozze del Serenissimo Don Francesco Medici gran duca di<br />

Toscana; et della Sereniss. sua consorte la Sig. Bianca Cappello... Con tutti i disegni de' carri, &<br />

invenzioni comparse alla sbarra. Firenze, Stamp. de' Giunti, 1579, € 18.000<br />

in-4, pp. 58, (2), 24, preziosa e artistica legatura toscana del tempo in vitello avana, larga bordura dor. seminata di anelli<br />

sui piatti, fregi a fiori agli angoli esterni e interni, grande fregio oro al centro degli stessi, dorso liscio, tagli rossi. Tit.<br />

racchiuso da bordura ornam. con piccola veduta di Firenze in basso, testo in car. rom. e versi in corsivo, marca tip. in<br />

fine. Prima edizione <strong>il</strong>lustrata da 16 superbe tavole f.t. inventate dal Gualterotti e incise in rame con grande finezza da<br />

Accursio Baldi e Sebastiano Mars<strong>il</strong>i, raffiguranti i vari spettacoli, carri e tornei organizzati per l'occasione. Pregiato e<br />

rarissimo libro di feste che celebra <strong>il</strong> matrimonio del Granduca di Toscana Francesco I de' Medici con la bella veneziana<br />

Bianca Cappello, sua amante per lungo tempo, avvenuto a Palazzo Pitti <strong>il</strong> 12 ottobre 1579; in realtà, però, <strong>il</strong> matrimonio<br />

era già stato celebrato segretamente nel giugno dell'anno precedente, poco dopo la morte della prima moglie Giovanna<br />

d'Austria. Bellissimo esempl. grande di margini, completo dell'ultima tav. che manca spesso agli esempl. descritti dai<br />

bibliografi specializzati (Brunet, Vinet, Ruggieri, Didot). - (Segue, del medesimo autore, nelle 24 pagine finali che<br />

fanno parte integrante dell'edizione:) “Vaghezze sopra Pratolino composte da R. G. Al Ser. mo Don Francesco Medici<br />

secondo gran Duca di Toscana”. Alle quattro “vaghezze” segue un “Epitalamio nelle nozze della Sig. Perregrina<br />

Cappello... et Sig. Conte Ulisse Bentivogli”. Al verso di p. 24, a fondo pagina: “Il Fine. In Firenze appresso i Giunti.<br />

1579. Con licenza de' Superiori”. Esemplare assai fresco di eccezionale libro di feste. CAMERINI, GIUNTI DI FIRENZE, n.<br />

87. MORENI I, 468: «Raro». STC. 316. ADAMS G-1355. MORTIMER, ITALIAN, 223. NAGLER, THEATRE FESTIVALS OF THE<br />

MEDICI, CAP. 4 (pp. 49-57). VINET 605. RUGGIERI 727. CICOGNARA 1388. [57]<br />

58. HERONE, Alessandrino. Spiritali. Ridotti in lingua volgare da Alessandro Giorgi da Urbino. Ivi,<br />

Barth. e Simone Ragusij fratelli, 1592, € 1.800<br />

in-4, ff. (4), 82, leg. p. perg. coeva. Impresa tipogr. al tit., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. tondo e corsivo. I fogli<br />

preliminari contengono la dedica del traduttore al duca d'Urbino Franc. Maria della Rovere, tre sonetti di Gio. Batt.<br />

Fazio in lode del Giorgi ed uno di questi in risposta; nei primi 6 ff. num. si legge la vita di Herone e l'ampia<br />

introduzione del Giorgi. Prima edizione di questa traduzione delle “Pneumatiche”, famoso trattato di meccanica di<br />

Herone, noto fisico greco del I sec. a. C. (nel 1589 era apparsa a Ferrara la traduzione di G. B. Aleotti). L'opera è<br />

corredata di 90 interessanti figure s<strong>il</strong>ografiche raffiguranti macchine, meccanismi, fontane, porte, giochi ed


esperimenti attivati per lo più dalla pressione dell'acqua o dell'aria. «La Pneumatica, per ciò che si riferisce agli effetti<br />

dei movimenti fluidi e gassosi ed al meccanismo delle fontane e dei giuochi d'aria, ha origini antiche; è, si può dire,<br />

nata sulle rive del N<strong>il</strong>o, espressa soprattutto dagli strumenti e dagli automati ingegnosi di Erone alessandrino» (Cat.<br />

strumenti Museo scienza, Firenze 1954, p. 198). «L'opera deve la sua fama al carattere eminentemente pratico; Erone<br />

v'insegna e descrive congegni meccanici diversissimi a base di ruote, viti perpeture, pulegge, ecc. » (Diz. Bompiani,<br />

Opere I, p. 325). Bell'esempl. puro e marginoso. RICCARDI I, 604-5 (sotto Giorgi): «La rarità di questo libretto ci<br />

obbliga a darne particolareggiata descizione…Questa pregiata traduzione…». BMC 326. ADAMS H-372. GAMBA 1384,<br />

note. BOFFITO, GLI STRUMENTI DELLA SCIENZA, p. 35-6. [58]<br />

59. HOMERUS - EUSTATHIUS. Commentarii in Homeri Iliadem et Odysseam (Graece). Romae,<br />

apud Antonium Bladum, 1542-50, € 36.500<br />

4 volumi in-folio (346x237), pp. (4), 620; 621-1376 (manca l'ultimo bianco); (2), 1379-1970; ff. n. n. 6, 204; raffinata<br />

legatura di inizio XX secolo di J. Clarke in marocchino blu, titolo in oro ai dorsi e armi con monogramma di Theodore<br />

W<strong>il</strong>liams sui piatti. Impresa tipogr. del Blado ai tre titoli (<strong>il</strong> volume secondo non ha titolo separato); 3 stemmi s<strong>il</strong>ogr. ai<br />

ff. preliminari del vol. IV. L'unica edizione impressa con lo splendido corsivo greco intagliato da Joannes Honorius per<br />

volere del Cardinale Marcello Cervini. Se ne stamparono 1275 esemplari su carta e 2 su pergamena (cfr. L. Dorez, Le<br />

Cardinal Cervini et l' imprimerie à Rome). Il volume I contiene <strong>il</strong> testo dell' Iliade con <strong>il</strong> commento nello stesso<br />

carattere; <strong>il</strong> volume II e III la fine dell'Iliade e l'Odissea, con <strong>il</strong> commento in corpo minore; <strong>il</strong> vol. IV i copiosi e<br />

dettagliati indici, comp<strong>il</strong>ati da Matteo Devarius, su tre colonne in corpo piccolo. Prima edizione del Commento ai<br />

poemi omerici di Eustazio di Tessalonica, dotto bizantino vissuto nel XII secolo; all' epoca <strong>il</strong> più vasto e stimato, tra i<br />

commentari conosciuti, resta ancor oggi assai prezioso per l' immensa ricchezza del materiale che vi è raccolto e per la<br />

grande quantità di citazioni di opere andate perdute; i testi sono assai corretti. Splendido, monumentale capolavoro della<br />

tipografia greca, che richiese al Blado otto anni di lavoro in collaborazione con altri tipografi, particolarmente Bernardo<br />

Giunta. Superbo esemplare a pieni margini, freschissimo (strappo restaurato al terzo titolo). (cfr. A. Tinto, 'The history<br />

of a sixteenth-century Greek type,' The Library, 5th series, 1970, pp. 285-93). MORTIMER, HARVARD ITALIAN 176.<br />

ADAMS E-1107. EDIZ. ROMANE DEL BLADO 107 e 1202. DIBDIN, GREEK & LATIN CLASSICS, II, p. 48-49: “among the<br />

most splendid monuments in the world of greek erudition and greek printing. Heyne has emphatically distinguished<br />

these Commentaries of Eustathius as among the most admirable extant of the text of the poet. . They are the fountainhead<br />

from which almost inexhaustible supplies may be drawn for the <strong>il</strong>lustration of the great poet. Of the above<br />

editions, that of Rome is not only the first, but the most splendidly executed performance. . ”. RENOUARD, BIBL. D' UN<br />

AMATEUR, II, p. 138: “Trésor d'érudition grècque, espèce de sanctuaire dans lequel n'ont accés que ceux qui déjà n' ont<br />

fait des progrés dans l' étude des anciens classiques. ” [59]<br />

60. HUGO, de Sancto Victore. In hoc volumine continent Tractatus…De sacramentis libri duo.<br />

Didascalon libri septem, etc. (In fine:) Venetiis, mandato et expensis Benedicti Fontanae, per Iacobum<br />

Pentium Leucensem, 1506, € 3.100<br />

in-folio, ff. 190, (2, l'ult. b.), leg. coeva p. perg. molle, ti. ms. al dorso. Tit. in car. semigotico, testo su due colonne in<br />

car. rom., 50 magnifiche grandi iniziali figurate ed ornate, impresa tipogr. in fine. Prima edizione, assai rara, di<br />

queste opere del grande teologo e f<strong>il</strong>osofo; ai due trattati riportati nel titolo, che occupano la parte preponderante del<br />

volume (fino al f. 144), fanno seguito altri 7 brevi trattatelli ed una epistola. Il “De sacramentis” ed <strong>il</strong> “Didascalion”<br />

sono vasti trattati dogmatico-morali di fondamentale importanza: nel primo, “che rimane anche oggi un'insostituib<strong>il</strong>e<br />

introduzione alla teologia dogmatica e che ebbe una meritata fortuna, l'autore si propone di esporre <strong>il</strong> contenuto<br />

teologico della Bibbia e perciò divide l'opera in due libri corrispondenti ai due Testamenti…”; <strong>il</strong> secondo è una<br />

“introduzione allo studio delle arti liberali, redatta con larghezza di vedute, e costituisce una delle opere capitali della<br />

pedagogia medievale” (Encicl. Catt. XII, col. 711-713). Ugo, nato verso <strong>il</strong> 1096 in Sassonia e morto a Parigi nel 1141,<br />

insegnò quasi sempre nell'abazia di San Vittore di Parigi, della quale divenne anche direttore e priore; “esaltato da<br />

Dante, ammirato da distinti pensatori del Rinascimento, citato dalla rinnovata Scolastica del sec. XVII, riscuote ancor<br />

oggi l'universale simpatia” (op. cit.). Esempl. assai bello, puro e genuino (due timbri di biblioteche estinte e due exlibris<br />

mss. sul tit., antiche sottolineature e dotte chiose ms. coeve nei margini). BMC 335. ADAMS H-1143. [60]<br />

61. IGNATIUS LOYOLAE, Sanctus. Constitutiones Societatis Jesu. Cum earum declarationibus.<br />

Romae, in Collegio Romano eiusdem Societatis, 1583, € 2.500<br />

in-8, pp. 309, (69); bella leg. originale in pergamena floscia. Titolo racchiuso in elaborata bordura architettonica<br />

incisa con stemma dei Gesuiti in alto. Prima edizione definitiva, con la versione riveduta ed autorizzata del testo latino.<br />

Fondamentali per la storia, <strong>il</strong> governo e la vita pratica della Compagnia di Gesù, le Constitutiones furono per lo più<br />

redatte da Ignazio stesso, con l'importante contributo del segretario Juan Alfonso de Polanco. Esemplare purissimo.<br />

SOMMERVOGEL V, 77. NON IN PALAU. [61]


62. JOSEPHUS FLAVIUS. Opera (graece). Bas<strong>il</strong>eae, Hier. Froben (et Nicolaus Episcopius), 1544, € 21.000<br />

in-folio, pp. (12), 967, (1), splendida leg. del tempo in p. pelle di scrofa su assicelle, bordure ornamentali impresse a<br />

secco sui piatti, dorso a nervi con tit. ms. (rifatta la cuffia infer.), fermagli metallici (uno difettoso). Frontesp. a stampa<br />

rossa e nera, impresa tipogr. di Froben in rosso, testatine e grandi iniz. s<strong>il</strong>ogr., spazi con lettera-guida. Al verso del<br />

front. priv<strong>il</strong>egio di Carlo V, segue la lunga-prefazione-dedica in latino di Arnoldus Peraxylus Arlenius, editore<br />

dell'opera (“in Fl. Iosephi opera, & historiae ut<strong>il</strong>itatem”), al nob<strong>il</strong>e spagnolo Diego Hurtado Mendoza, ambasciatore di<br />

Carlo V presso <strong>il</strong> governo di Venezia, antico possessore del manoscritto, sul quale è basata la presente edizione. Editio<br />

princeps dell'opera omnia dello scrittore ebraico del I secolo d. C., comprendente le «Antiquitates iudaicae», la storia<br />

degli Ebrei in 20 libri, <strong>il</strong> «De bello judaico», 7 libri sulla conquista della Gal<strong>il</strong>ea da parte di Vespasiano ed <strong>il</strong> «De<br />

antiquitate Judaeorum contra Appionem», apologia degli Ebrei contro un libello antigiudaico scritto dal maestro<br />

Alessandrino Apione. Importante, raro ed affascinante volume, interamente impresso in greco con somma cura,<br />

eleganza e chiarezza. Magnifico esempl. su carta forte, a grandi margini. DIBDIN II, 130: «This volume is beautiful and<br />

rare». BMC, GERMAN, 463. ADAMS J-351. HOFFMAN II, 443. [62]<br />

63. JUVENALIS, D.J. - PERSIUS FLACCUS, Aulus. Satyrae. (In fine:) Venetiis, in aedibus Aldi, agosto<br />

1501, € 8.500<br />

in-8, ff. (78, segn. A-G8, H10, a8, b4), leg. ottoc. in p. marocchino granata, dorso a nervetti con tit. e data in oro, ricca<br />

dentelle int. Lettera dedicatoria di Aldo a Scipione Carteromaco, dottissimo umanista pistoiese. Car. italico, spazi con<br />

lettera-guida per le iniz. Prima edizione aldina delle 16 satire di Giovenale e delle 6 di Persio (com'è noto, con la stessa<br />

data apparve un'altra ediz., ma in effetti stampata nel 1515, che si distingue dalla presente per aver l'àncora sul tit., la<br />

sottoscrizione al colophon in car. stampatello e con l'aggiunta “et Andreae Soceri”). Questa è una tra le più antiche<br />

opere di autori classici in formato tascab<strong>il</strong>e ideato ed impresso da Aldo, essendo la quarta dopo Virg<strong>il</strong>io, Orazio e<br />

Petrarca, tutti pubblicati nello spazio di cinque mesi, dall'apr<strong>il</strong>e all'agosto 1501. Ottimo esempl. RENOUARD 29.6. UCLA<br />

36. ADAMS J-770. BMC 364. [63]<br />

64. LANTERI, Giacomo, de'. Due dialoghi…del modo di disegnare le piante delle fortezze secondo<br />

Euclide; et del modo di comporre i modelli, & torre in disegno le piante delle città. Venetia, Vinc.<br />

Valgrisi, 1557, € 2.700<br />

in-4, pp. (8), 96, testo in carattere corsivo; leg. coeva p. perg. molle, in elegante astuccio m. marocch. Impresa tipogr. al<br />

tit. ed in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr. istoriate, numerosi diagrammi n.t. Dedica dell'a. a Marc'Antonio Moro. Prima edizione di<br />

questo prezioso trattato d'interesse m<strong>il</strong>itare e scientifico-matematico, che si compone di due dialoghi tra “messer<br />

Girolamo Catanio novarese, & messer Francesco Trevisi ingegnero veronese, con un giovene bresciano”. Secondo<br />

quanto afferma Riccardi «è la prima opera in cui siasi cercato, fondandosi su principi geometrici, di modificare l'antico<br />

sistema di fortificazione in conseguenza del grande vantaggio ottenuto nella offensiva per la introduzione delle<br />

artiglierie». L'autore, nativo di Paratico in provincia di Brescia, fu uno dei più insigni ingegneri del suo tempo e<br />

compose anche altre analoghe opere sulla guerra e le fortificazioni ed una intitolata “Della economica”. Esempl. assai<br />

puro e marginoso (lievi aloni d'umido, fitte chiose di mano antica nel margine delle pp. 80-82). RICCARDI II, 15. STC<br />

369. GRAESSE IV, 102. OLSCHKI, CHOIX VI, 7181. CICOGNARA 542. MANCA ALL'ADAMS. [64]<br />

65. LOMAZZO, Giovanni Paolo. Rime di Gio. Paolo Lomazzi m<strong>il</strong>anese pittore, divise in sette libri.<br />

Nelle quali ad imitazione de i Grotteschi usati da' pittori, ha cantato le lodi di Dio, & de le cose sacre, di<br />

Prencipi, di Signori, & huomini letterati, di pittori, scultori , & architetti…vari & diversi concetti tolti da<br />

f<strong>il</strong>osofi, historici, poeti…a dimostrare la diversità degli studi, inclinationi, costumi. & capricci de gli<br />

huomini… Con la Vita del Auttore descritta da lui stesso in rime sciolte. M<strong>il</strong>ano, P.G. Pontio, 1587, € 6.400<br />

in-4, pp. 560, (32), ritratto s<strong>il</strong>ografico in medaglione dell'autore ripetuto sui sette occhietti. Bella leg. secentesca in<br />

p. perg. rigida, dorso liscio con titolo e fregi oro. Prima edizione di una fondamentale fonte di storia dell'arte italiana e<br />

particolarmente del manierismo, nella quale l'autore (1538-1600) sv<strong>il</strong>uppa ed arricchisce con composizioni in rima o<br />

“grotteschi” <strong>il</strong> suo “Trattato dell'arte della pittura” pubblicato nel 1584, dando varie notizie sulla propria opera di<br />

artista e di critico d'arte, sulle sue raccolte artistiche e sulle vite e opere dei suoi contemporanei. Lomazzo all'età di 32<br />

anni perse la vista e, costretto a lasciare i pennelli, divenne poeta e storico dell'arte. Opera rara, “piena di notizie<br />

preziose” (Cicognara). Bell'esemplare, impresso su carta forte. CICOGNARA 1023. SCHLOSSER-MAGNINO p. 364.<br />

BOLOGNA, CINQUECENTINE DELLA TRIVULZIANA, n. 260. PREDARI 349. BMC 391. NON IN ADAMS e GAMBA. [65]<br />

66. LUCRETIUS CARUS, Titus. De rerum natura libri VI. (In fine:) Florentiae, sumptibus Ph<strong>il</strong>ippi<br />

Giuntae, 1512, € 3.500<br />

in-8, ff. (8), CXXV, (13), leg. coeva p. perg. (lievi tarlature ai piatti e al dorso), tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. in fine,<br />

testo in nitido car. corsivo. Lunga dedica di P. Candidus a Tommaso Soterino. Rara ed importante edizione giuntina,


con la nuova recensione del testo di Lucrezio a cura di Petrus Candidus, che si servì delle correzioni del Pontano e di<br />

Marullo, del quale molte inserì nel testo; negli ultimi fogli sono pubblicate interessanti varianti, probab<strong>il</strong>mente ricavate<br />

da un manoscritto. Notevolmente più rara dell'aldina del 1515, se ne differenzia per le belle iniziali ornate e la<br />

mancanza di spaziatura dopo la prima lettera di ogni verso. Esempl. molto genuino e marginoso (con antico timbro<br />

nell'angolo basso del titolo e rare fioriture). CAMERINI, ANNALI, n. 39. BMC 397. ADAMS L-1649. RENOUARD 36. 39.<br />

GRAESSE IV, 287. [66]<br />

67. LUCRETIUS CARUS, Titus. De rerum natura libri VI. Venetiis, in aedibus Aldi et Andreae Soceri,<br />

gennaio 1515, € 4.800<br />

in-8, ff. (8, ult. b.), 125, (3: colophon, f. bianco, f. con l'àncora), leg. 800esca in marocchino marrone, con grande àncora<br />

aldina impressa in oro ai due piatti, dentelle, tagli dorati. Impresa aldina al recto del primo foglio ed al verso dell'ultimo,<br />

spazio per le iniz. con lettera-guida. Precede una lettera-dedicatoria di Aldo ad Alberto Pio principe di Carpi. E' l'ultima<br />

opera impressa da Aldo, che morirà <strong>il</strong> 6 febbraio dello stesso anno. Seconda edizione aldina, curata da Andrea<br />

Navagero, letterariamente migliore della prima rarissima del 1500. Bell'esempl., fresco (traccia di nota di possesso<br />

abrasa al titolo, qualche chiosa e sottolineature coeve). RENOUARD 74.11. STC. 397. ADAMS L-1651. BRUNET III, 1218:<br />

«Cette édition, inférieure en rareté à celle de 1500, lui est bien supérieure en mérite littéraire». [67]<br />

68. LUIS, Antonio. De re medica Opera quae hic sequntur:..Olyssippone (Lisbona), apud Lodovicum<br />

Rotorigium (Luiz Rodrigues), 1540, € 1.300<br />

in-folio, ff. 115 (per errore num. 151), (1, con impresa tip.), leg. poster. m. perg. Piccola impresa tipogr. al tit., ripetuta<br />

in fine in forma più grande e bella; iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo. Lettera-dedicatoria dell'a. a Giovanni de Barros. Prima<br />

edizione collettiva delle opere mediche del famoso medico portoghese del XVI secolo, particolarmente noto per i suoi<br />

studi sugli organi della respirazione e sul cuore. Il volume raccoglie i seguenti otto trattati: “Erotematum sive<br />

commentariorum in libros de crisibus Galeni. Erotematum numeri ternarij. Erotemata de diffic<strong>il</strong>e spiratione.<br />

Erotematum de usu respirationis. De corde liber unus. Galeni liber de ptisana. Galeni de eo quod sit animal, id quod<br />

utero continetur. De eo quod Galenus animam immortalem esse dubitaverit liber unus”. Cinquecentina portoghese di<br />

notevole rarità. Esempl. puro e marginoso (con lieve uniforme brunitura). MANCA A WELLCOME, OSLER e WALLER.<br />

DURLING 2868. BMC, PORTUGUESE BOOKS, 139. ADAMS L-1691. [68]<br />

69. MAFFEI, Gio. Cam<strong>il</strong>lo. Scala naturale, overo fantasia dolcissima intorno alla cose occulte, e<br />

desiderate nella f<strong>il</strong>osofia. Venetia, Giov. Varisco, 1581, € 950<br />

in-8, ff. 140, leg. p. perg. coeva. Dedica dell'a. a Don Giovanni di Capua ed altra a Don Antonio Caraffa. Impresa<br />

tipogr. sul tit., ritr. in medaglione dell'autore al verso, iniz. s<strong>il</strong>gor. ed una figura astrologica al v. del f. 16. Terza<br />

edizione (dopo la prima del 1564 e la seconda del 1573) di quest'opera fortunatissima e curiosa, d'interesse magicooccultistico,<br />

con la quale si cerca di dare risposta ad una miriade di “perché” attinenti a fenomeni del mondo animale,<br />

vegetale, celeste e si spiegano molte stravaganti curiosità. Concerne anche le scienze astronimiche e astrologiche:<br />

«Espone <strong>il</strong> sistema cosmico secondo i principi di Aristotele, e tratta delle comete, delle meteore, dei moti de' corpi<br />

celesti, ed in generale dell'astronomia» (Riccardi II, 61). Esempl. discreto (macchie d'umido, più accentuate nella<br />

seconda parte del vol.). BIBL. CASANATENSE 778, BMC 402 e CHOIX D'OLSCHKI VI, 7262 (tutti per la I ediz. 1564).<br />

CAT. LIBRI 4367: «A very curious work, unknown to Lalande». RICCARDI II, 61. [69]<br />

70. MANUZIO, Paolo e Antonio. LETTERE VOLGARI di diversi nob<strong>il</strong>issimi huomini, et<br />

eccellentissimi ingegni, scritte in diverse materie, nuovamente ristampate, et in più luoghi corrette. Libro<br />

primo (e secondo). Vinegia, Figliuoli di Aldo, 1551 (e 1550, per <strong>il</strong> II vol.), € 800<br />

2 vol. in un tomo in-8, ff. 129, (7, di cui 1 b.); 117, (3); leg. antica cart. rustico, tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. sui<br />

frontesp. ed in fine a ciascun tomo (ancora con delfino, entro bordura di putti e cornucopie). Nuova edizione (la prima<br />

era apparsa nel 1542) di questa celebre raccolta di lettere, scelte secondo <strong>il</strong> gusto dell'epoca da Paolo ed Antonio<br />

Manuzio, i quali le dedicarono rispettivamente a Fed. Badoero e Dom. Veniero ed a Paolo Trono. Scorrendo l'indice<br />

s'incontrano molti tra i più celebri nomi, per lo più del XVI secolo, sia tra i mittenti che tra i destinatari delle varie<br />

missive. Esemplare assai bello. RENOUARD 152. 15 e 149. 14. UCLA IIIA, 368 e 353 (in ambedue i luoghi descrive solo<br />

<strong>il</strong> II vol.). ADAMS L-578 e L-587. [70]<br />

71. MARCELLINO, Valerio. Il Diamerone. Ove con vive ragioni si mostra, la Morte non esser quel<br />

male, che'l senso si persuade. Con una dotta, e giudiciosa lettera, over discorso intorno alla lingua volgare.<br />

Vinegia, Gabr. Giolito de' Ferrrari, 1565, € 1.300<br />

in-8 gr., pp. (48), 128, (4); leg. settec. m. perg. Impresa tipogr. al tit. ed altra in fine, deliziose testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr.<br />

fig., testo in nitido car. corsivo. Dedica di Alessandro Citolini, curatore dell'edizione, al nob<strong>il</strong>e Luigi Cornaro. Prima


edizione di questo raro trattatello f<strong>il</strong>osofico-morale sotto forma di dialogo sul disprezzo, la necessità e la “bontà” della<br />

morte, che si finge avvenga in casa di Domenico Veniero tra questi e Sperone Speroni. Assai intressante la “Lettera,<br />

over discorso” indirizzata a Piero Zane su l'allora dibattutissimo tema della lingua volgare. Verso la fine “narrasi una<br />

luttuosa Novella, che s'è poi modernamente ristampata unitamente a due di P. F. Giambulalri in Ven. 1824” (cfr.<br />

Papanti, Novellieri ital., I, p. 211). Ottimo esempl. BONGI II, 202-3. GAMBA 1508. GAMBA, NOVELLE ITAL., p. 133 e<br />

118. BMC 414. ADAMS M-520. [71]<br />

72. MARINATI, Aurelio. La prima parte (unica pubblicata) della Somma di tutte le scienze nella quale<br />

si tratta delle sette arti liberali… Grammatica, Rettorica, Logica, Musica, Aritmetica, Geometria , &<br />

Astrologia. Roma, Barth. Bonfadino, 1587, € 3.800<br />

in-4, pp. (8), 156, attraente leg. mod. in p. marocch. citron con bordura a f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, dorso a nervi con tit. e<br />

f<strong>il</strong>etti oro, tagli dor., in scatola m. marocch. e tela con tit. oro al dorso. Armi di Papa Sisto V, cui l'opera è dedicata, sul<br />

titolo ed al verso ritr. dell'autore in ovale, testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., grande marca tipogr. in fine. Il testo è corredato di 41<br />

<strong>il</strong>lustrazioni e diagrammi s<strong>il</strong>ogr., ivi compresi i 7 magnifici ritratti delle Muse a piena pag., all'inizio di ciascuna<br />

sezione, incisi nello st<strong>il</strong>e peculiare dei tarocchi cinquecenteschi. Di particolare pregio la sezione contenente <strong>il</strong> trattatello<br />

teorico “Della Musica” (pp. 72-98) con l'<strong>il</strong>lustraz. della “mano di Guido d'Arezzo” ed esempi di musica notata, da Fétis<br />

giudicato uno dei migliori dell'epoca (purtroppo la seconda parte del manoscritto, conservato a Bologna, non è stata mai<br />

stampata). Di non trascurab<strong>il</strong>e interesse anche le parti concernenti le altre discipline, in particolare la Geometria e la<br />

l'Astrologia. L'autore, nativo di Ravenna e morto nel 1650, fu “dottor di leggi”. Ottimo esempl. di poco noto bellissimo<br />

figurato del XVI sec. MANCA A STC e ADAMS. MORTIMER, ITALIAN, II, 283. RICCARDI II, 117 e SUPPL. V, 101. FÉTIS<br />

456. EITNER VI, 331-2. OLSCHKI, CHOIX V, 5656. Notizie sull'a. IN: GINANNI, Memorie scrittori ravennati, II, pp. 25-7. [72]<br />

73. MARIPETRO, Hieronymo. Il Petrarcha spirituale. (In fine:) Venetia, Francesco Marcolini, 1536, € 1.800<br />

in-4, ff. 159 (erroneam. segn. 161 per salto di numeraz. da 116 a 119), (1, col priv<strong>il</strong>egio), inserito in una attraente e<br />

interessante leg. del tempo p. pelle (assai restaurata) con bordura a secco sui piatti, roselline agli angoli e piccolo<br />

stemma in oro al centro dei medesimi, dorso liscio a tre nervi. Grande ritratto a mezzo busto di Petrarca sul titolo; al<br />

verso bella grande s<strong>il</strong>ografia raffig. l'autore che conversa col Petrarca in un bosco e sullo sfondo <strong>il</strong> paesaggio di Arquà,<br />

spazi con lettera-guida per le iniz., testo in car. corsivo. Prima edizione di quest'opera assai rara, in cui l'autore (frate<br />

minore osservante vissuto a Venezia tra <strong>il</strong> 1480 ed <strong>il</strong> 1547) cerca di “spiritualizzare” <strong>il</strong> Canzoniere petrarchesco.<br />

L'opera del Malipiero (così viene modernamente chiamato) ebbe notevole successo, fu sovente ristampata ed ebbe<br />

anche svariati imitatori. Esempl. assai marginoso (qualche restauro al margine dei primi ed ultimi ff., lievi ingialliture e<br />

qualche forellino di tarlo) EDIZ. MANCANTE ALL'ADAMS. CASALI, ANNALI DEL MARCOLINI, p. 21-6. MARSAND 213.<br />

BMC 506. SANDER II, 4378. ESSLING II, PARTE SECONDA, p. 666. [73]<br />

74. MATTIOLI, Pietro Andrea. Dei discorsi nelli sei libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della<br />

Materia Medicinale dal proprio autore innanzi la sua morte ricorretta, ampliata & all'ultima perfettione<br />

ridotta. Con le figure grandi, tirate dalle naturali & vive piante… Venetia, appresso Felice Valgrisio, 1585, € 25.000<br />

in-folio, ff. 80 n. n., pp. 1527; ff. 6 n. n. (2 ff. nn. di titolo della parte II e dedica dopo p. 672), leg. post. piena<br />

pergamena, tit. manoscritti ai dorsi. Impresa tipogr. ai tit., cap<strong>il</strong>ettera ornati; ritratto dell'autore entro ovale con<br />

splendida bordura formata di figure allegoriche e frutti; 1012 grandiose s<strong>il</strong>ogr. a 3/4 di pagina raffig. piante e frutti,<br />

animali (91), minerali e, in fine, 6 apparecchi per la dist<strong>il</strong>lazione. Stimata e non comune edizione volgare a figure<br />

grandi, che si devono a Giorgio Liberale da Udine “gent<strong>il</strong>issimo depintore, <strong>il</strong> quale con arte, ingegno e patientia<br />

inestimab<strong>il</strong>e ha disegnato <strong>il</strong> tutto dalle vive piante e parimente da i vivi animali”. Tra le più stimate e complete edizioni<br />

di questo classico commento alla celebre opera di Dioscoride (I sec. d. C.) che aveva descritto sistematicamente le varie<br />

specie di medicamenti dei tre regni della natura. Nel Rinascimento <strong>il</strong> Mattioli (Siena 1500 - Trento 1577), considerato <strong>il</strong><br />

più valente fitologo del suo tempo, traducendo la sua opera, ne colmò le lacune, integrandola con un vasto commento<br />

nel quale raccolse ed esaminò un gran numero di semplici, varie centinaia di nuove piante medicinali, di cui molte<br />

menzionate per la prima volta, fornendo precisa descrizione della loro morfologia e delle loro applicazioni terapeutiche.<br />

Bell'esempl. con ab<strong>il</strong>e restauro al foglio di titolo ed <strong>il</strong> margine inferiore del ritratto rifatto, nel complesso in buono stato<br />

di conservazione, fatto non comune considerando la mole del volume e che l'opera costituì per alcuni secoli testo di uso<br />

comune per l'insegnamento della botanica e della farmacia; marginoso e con le s<strong>il</strong>ografie assai bene inchiostrate<br />

impresse su ottima carta. NISSEN 1305. PRITZEL 5985. ADAMS D-672. HUNT 92. DSB IX. 178-80. “Fundamental to the<br />

work's success is its conception and execution as a practical scientific treatise. It was intended for da<strong>il</strong>y use by<br />

physicians, herbalists, and others, who could find descriptions and notes on medicinal plants and herbs, Greek and<br />

Latin names and synonyms, and the equivalents in other languages. ” [74]<br />

75. MELA, Pomponius. De Situ Orbis libri tres. Una cum auctario Petri Ioannis Olivarij Valentini, in<br />

instauratione totius libelli et castigatione... Parisiis, apud Iacobum Kerver, 1557, € 2.100


in-4, ff. (10, compr. <strong>il</strong> f. bianco posposto tra i ff. 4-5), 108 (per errore num. 112), leg. coeva p. perg. molle, tit. ms.<br />

calligrafato al dorso. Impresa tipogr. al tit., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. tondo, corsivo e con nel margine passi in<br />

greco. Dedica dell'Olivario, curatore dell'edizione, al Card. Carlo di Lotaringia, datata 1556. Con figure schematiche n.t.<br />

e 2 interessanti figure s<strong>il</strong>ogr. con le piramidi egizie ed <strong>il</strong> “Psammetici opus labyrinthus”. Pregevole e non comune<br />

edizione del trattato di Pomponio Mela (metà del I secolo d. C.), classico testo cosmografico latino che costituisce la più<br />

antica descrizione geografica della Terra a noi giunta, seppur risenta di un palese lavoro di raccolta e selezione di<br />

notizie riferite da altri autori. Bell'esempl. (una macchia gialla nell'angolo del margine inferiore dei primi 30 ff.). BMC,<br />

FRENCH, 309 (ediz. 1556, stesso stampatore). ADAMS M-162 (non r<strong>il</strong>eva l'errore di numeraz.). [75]<br />

76. MORATO, Fulvio Pellegrino. Del significato de colori e de mazzolli. Operetta nuovamente<br />

ristampata. (In fine:) Vinegia, heredi di Giov. Padoano, 1555, € 800<br />

in-8, ff. (28, segn. A-C8, D4), leg. settec. m. pelle, tit. oro al dorso. Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo.<br />

Dedica dell'a. al conte Alfonso Contrario di Ferrara. Pregevole edizione (la prima era apparsa nel 1535) di questo<br />

curioso e fortunato trattatello sui colori, uno dei primi che si sia occupato delle loro proprietà e simbologia, con<br />

numerosi dotti riferimenti alla mitologia ed alla letteratura classica ed alcuni proverbi; gli ultimi 6 fogli sono dedicati al<br />

linguaggio dei fiori, così in voga tra gli amanti di ieri e di oggi: “Il significato de mazzoli, de herbe, et altre molte cose,<br />

si tolle ò dal colore, ò dall'odore, ò dalla natura e virtù sua naturale, ò da qualche esteriore effetto et affetto…Perché<br />

alcuna volta si dona un fior et una foglia…”. Il Morato (o Moreto) fu noto letterato di Mantova (morto nel 1547) ed<br />

insegnante in varie città d'Italia . Esempl. puro e genuino, con ex-libris coevo ms. sul tit. ed in fine: “Gio. Battista<br />

Giglio” (due piccoli timbri sul tit., lievi ingialliture qua e là). GRAESSE IV, 602 (I ediz.): «Ouvrage curieux sur la<br />

science des blasons et le langage des fleurs, très en vogue entre les amans». BMC e ADAMS REGISTRANO ALTRE EDIZ. [76]<br />

77. NANNINI, Remigio Fiorentino. Orationi in materia civ<strong>il</strong>e, e criminale, tratte da gli historici greci, e<br />

latini, antichi, e moderni, raccolte, e tradotte… Vinegia, Gabriel Giolito de' Ferrari, 1561, € 720<br />

in-4, pp. (16), 483, (1), leg. secentesca p. perg. con unghia, tit. ms. al dorso, tagli marmorizz. Impresa tipogr. al tit. ed in<br />

fine, iniziali figurate e fregi s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo. Dedica ad Anton Maria Salviati. Prima edizione di questa raccolta di<br />

centinaia di orazioni, tradotte dal Nannini, “nelle quali, oltre alla cognitione dell'historie, s'ha notitia di governi di<br />

Stati, e di Repubbliche, d'accusare, e difendere rei, e di molte altre cose ut<strong>il</strong>i a ciascuno, ch'attende alla vita civ<strong>il</strong>e”.<br />

Oltre a quelle tradotte da autori antichi, ve ne sono di autori moderni, quali Leonardo Aretino, Poggio Bracciolini,<br />

Bernardo Corio, Niccolò Machiavelli, Galeazzo Capella, Paolo Giovio, ecc. Remigio Nannini o Nanni, conosciuto più<br />

comunemente come Remigio Fiorentino (Firenze 1521-1581), visse quasi sempre a Venezia, fu frate domenicano, uomo<br />

di profonda cultura, poeta, editore, scrittore politico e traduttore (tra l'altro tradusse i “Rimedi dell'una e dell'altra<br />

fortuna” di Petrarca e la “Storia de' costumi de' popoli settentrionali” di Olao Magno). Perfetto esempl. BONGI II, 125.<br />

BMC 460. GAMBA 1546. [77]<br />

78. NANNINI, Remigio Fiorentino. Considerationi civ<strong>il</strong>i sopra l'Historie di Francesco Guicciardini, e<br />

d'altri historici. Trattate per modo di Discorso. Dove si contengono precetti, e regole per Principi, per Rep.,<br />

per Capitani, per Ambasciatori, e per ministri di Principi…Venetia, Damiano Zenaro, 1582, € 850<br />

in-4, ff. (12), 220, leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. sul tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. corsivo.<br />

Prima edizione, postuma, di quest'opera che “devesi a Fra Sisto da Venezia, amico dell'allora defunto Autore, che la<br />

dedica ad Alvise Michiel, patrizio veneto” (Gamba). Le “Considerazioni” sono seguite dagli “Aurei advertimenti” di<br />

Guicciardini (ff. 133-149) e dalle “Lettere” dello stesso Nannini (dal f. 150 a fine). Remigio Nannini o Nanni,<br />

conosciuto più comunemente come Remigio Fiorentino (Firenze 1521-1581) visse quasi sempre a Venezia, fu frate<br />

domenicano, uomo di profonda cultura, poeta, editore, scrittore politico e traduttore (tra l'altro tradusse i “Rimedi<br />

dell'una e dell'altra fortuna” di Petrarca e la “Storia de' costumi de' popoli settentrionali” di Olao Magno). Ottimo<br />

esemplare. GAMBA 1615. BMC 460. ADAMS N-12. BOZZA, SCRIOTTORI POLITICI ITAL., n. 27. [78]<br />

79. PARABOSCO, Girolamo. Delle Lettere Amorose. Libro primo con alcune altre di nuovo aggiunte<br />

nella fine. Libro secondo con alcune sue novelle, et rime. Libro terzo con un Dialogo Amoroso et alcune<br />

stanze in lode di alcune gent<strong>il</strong>donne veneziane. Vinegia, Dom. Farri, 1561, € 800<br />

in-8, 3 parti in un vol., ff. 71, (1), 47, (1), 55, (1, bianco), caratt. corsivo. Leg. coeva p. perg., tassello con titolo al dorso.<br />

Impresa dello stampatore sui tre titoli. Versi e prose dedicati al gent<strong>il</strong> sesso, pubblicati la prima volta nel 1546 e più<br />

volte editi ed accresciuti. Il Parabosco (Piacenza 1524 - Venezia 1557), fu buon letterato e poeta e al tempo stesso<br />

musicista, autore di composizioni e primo organista di San Marco. Rara edizione. (Esempl. lievemente brunito, con<br />

timbretto della Lincoln's Inn Library). MANCA A GAMBA, TESTI DI LINGUA. PASSANO, NOVELLIERI, I, 488. NON ALLA<br />

BRITISH LIBRARY. ADAMS P-202. [79]


80. PASSAVANTI, Jacopo. Lo specchio di vera penitenza. Seconda edizione. Revista in Firenze, e<br />

migliorata…Aggiuntavi di nuovo una Omelia d'Origene volgarizzata nel miglior tempo della favella.<br />

Venetia, Pietro Marinelli, 1586, € 860<br />

in-8, ff. (8), 157, (4, gli ultimi 2 bb.), leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. al dorso. Marca tip. sul tit. ed in fine, testo in car.<br />

tondo. Dedica di Leon. Salviati a Baccio Valori. Edizione “ricercata, essendosi in essa impresso per la prima volta <strong>il</strong><br />

Volgarizzamento dell'Omelia di Origene” (Gamba 705). Quarta edizione (non “seconda”, come dice <strong>il</strong> titolo; la prima<br />

era apparsa nel 1495) di questa celebre opera, testo di lingua, del frate domenicano (nato probab<strong>il</strong>mente a Firenze nel<br />

1302 ed ivi morto nel 1357), la quale raccoglie i quaresimali predicati in vari anni, ma soprattutto nel 1354. Di<br />

particolare interesse per la storia dei costumi popolari dell'epoca gli aneddoti, i racconti e gli “esempi” riferiti con<br />

forma semplice ed armoniosa. Bellissimo esempl. EDIZ. MANCANTE A STC e ADAMS. RAZZOLINI 262 (altre ediz.). [80]<br />

81. PEROTTUS, Nicolaus. Cornucopiae, sive linguae latinae Commentarii… Venetiis, in aedibus Aldi,<br />

et Andreae Soceri, M.DXVII (al f. K8, e in fine:) M.DXIII (1513-17), € 7.500<br />

3 parti in un vol. in-folio, ff. (79, manca l'ult. bianco), col. 1436, (1 f. bianco con sola àncora al verso); leg. coeva uso<br />

monastico in cuoio su assicelle, i piatti ornati a secco da 4 tondi con l'Agnus Dei e 2 floreali, scomparto centrale con<br />

decoro romboidale, dorso a nervi, fermagli in bronzo (mancano le chiusure in cuoio, cerniera anteriore restaurata). Nei<br />

ff. preliminari, oltre l'ampio indice, si legge la prefazione di Aldo del 1513; la dedica di Pirro Perotti al Duca di Urbino<br />

Federico, una breve Vita di Valerio Marziale, la dedica del Bembo a Leone X (1513), nonché due priv<strong>il</strong>egi concessi ad<br />

Aldo da Giulio II (1513) e Alessandro VI (1502). Ancora aldina al titolo e al verso dei ff. K8 e Y8; testo in car. corsivo<br />

su due colonne, qualche passaggio in greco, Indice disposto su 5 colonne. Terza edizione aldina, dopo quelle del 1499 e<br />

1513, di quest'opera celebre e fortunata, eruditissimo commento f<strong>il</strong>ologico a 147 Epigrammi di Marziale (dei circa 1200<br />

che l'autore latino compose); seguono estratti da Vitellio, Varrone e Nonnius Marcellus. Il Perotti (Sassoferrato 1429-<br />

1480) fu celebre umanista e grammatico, autore della più stimata grammatica latina dell'Umanesimo (“Rudimenta<br />

grammatices”), arcivescovo di Siponto e Manfredonia e dal 1474 governatore di Perugia. Esempl. assai bello e<br />

marginoso, su carta forte, e in affascinante legatura (due antiche note di possesso sul primo f., traccia di timbro al verso;<br />

lieve alone di polvere al primo e all'ultimo f.). RENOUARD 81. 10. UCLA 132. CATALDI PALAU 26. [81]<br />

82. PETRONIO, Alessandro Trajano. Del Vivere delli Romani et di conservar la Sanità. Libri cinque<br />

dove si tratta del sito di Roma, dell’aria, dei venti, delle stagioni., dell’acque, de’ vini, delle carni, de’ pesci,<br />

de’ frutti, delle herbe… governo degli Huomini, & delle Donne di ogni età e conditione. Tradotti in volgare<br />

dall’eccll. medico Bas<strong>il</strong>io Paravicino da Como. Roma, D. Basa, 1592, € 2.400<br />

in-4, pp. (12), 416, (40, ult. 2 bb.), bella leg. coeva pergamena molle, titolo calligrafato lungo <strong>il</strong> dorso. Sul front. armi<br />

inc. del Cardinale di Como, cui l'opera è dedicata (trattasi di Tolomeo Gallio, 1526-1607, di Cernobbio, dove costruì<br />

V<strong>il</strong>la d'Este, segretario e potentissimo collaboratore di quattro Papi; cfr. Enc. Treccani XVI, 329); alcune testatine ed<br />

iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. corsivo. Prima edizione in lingua italiana (la prima latina apparve nel 1581) di quest'opera<br />

veramente importante concernente la gastronomia e la medicina; tocca una quantità d'argomenti, quali dietetica, acque<br />

minerali, vino, alimentazione, <strong>il</strong> bere caldo e freddo, diete per anziani, impiego delle erbe nella terapia, igiene, Roma<br />

antica, Calabria, Campania, Corsica, Lazio, Liguria. L'autore (di Civita Castellana, morto nel 1585) fu medico archiatra<br />

di Gregorio XIII. Bellissimo esempl. (porzione del margine esterno del front. ab<strong>il</strong>mente restaurata). VICAIRE 680.<br />

SIMON BACCHICA II, 499. SIMON GASTR. 1159. WESTBURY 171. B. IN. G. 147. OBERLÉ 69. WELLCOME I, 4936.<br />

DURLING 3607. BMC 507. ADAMS P-859. [82]<br />

83. PICO DELLA MIRANDOLA, Giovanni. Omnia opera. (In fine:) Venetiis, per Gu<strong>il</strong>ielmum de<br />

Fontaneto de Monferrato, 1519, € 4.200<br />

in-folio, ff. (257, mancando l'ult. b.), leg. coeva p. perg., tit. ms. e fregio al dorso (ab<strong>il</strong>mente restaurato), tagli<br />

marmorizz. Numerse grandi e piccole iniziali s<strong>il</strong>ogr. su fondo nero, testo in car. tondo, note a stampa nei margini.<br />

Precedono la dedica a Lodovico Maria Sforza e la Vita dell'autore, ambedue scritte da Giovanni Francesco Pico, nipote<br />

di Giovanni. Edizione importante, tra le più pregiate del XVI secolo, contenente tutte le opere del grande f<strong>il</strong>osofo<br />

(Mirandola 1463- Firenze 1494), elencate sul frontespizio: “Heptaplus, Deprecatoria ad Deum, Apologia tredicim<br />

quaestionum, Tractatus de Ente et Uno, Oratio, Epistulae plures, Disputationes adversus Astrologos, Caec<strong>il</strong>ii<br />

Cypriani…de ligno crucis carmen” e svariate lettere di letterati ed umanisti del tempo, quali A. Poliziano, Gir. Donato,<br />

Rob. Salviati, F<strong>il</strong>. Beroaldo, B. Guarini, Crist. Landino, Mars<strong>il</strong>io Ficino. Le opere di Pico, oltre la f<strong>il</strong>osofia, riguardano<br />

la religione, la magia, la cabala e l'astrologia e sono citate nelle bibliografie di tali discipline (Bibl. Casanatense, Bibl.<br />

Hermetica, Palagio degl'Incanti, ecc.). Tra le principali citiamo “Heptaplus” (sul racconto del libro della “Genesi” per<br />

intenderne <strong>il</strong> significato riposto), la “Apologia” (superba ed ostinata difesa delle proprie “Conclusiones ph<strong>il</strong>osophicae,<br />

cabalisticae et theologicae”, già condannate dalla Curia romana) e le “Disputationes adversus astrologos” (una<br />

“summa” di argomentazioni antiastrologiche). Ottimo esempl., marginoso. EDIZ. MANCANTE ALL'ADAMS. BMC 514. [83]


84. PINDARO. Opera (graece). Olympia, Pythia, Nemea, Isthmia. Impressi Romae, per Zachariam<br />

Calergi Cretensem, (13 Agosto 1515), € 8.250<br />

in-4, ff. 238, mancante dei bianchi 66 e 168, leg. recente in pergamena 700esca, tit. oro su tassello al dorso. Al tit.<br />

impresa tipogr. del Benigno e del Calergi, questa ripetuta in fine; all'inizio delle due prime opere titolo e iniziale<br />

ornata impressi in rosso, con grande eleganza. Prima edizione con le Scholiae, che segue di due anni l'editio princeps<br />

di Aldo, superandola di gran lunga in completezza e correttezza. Il primo libro greco stampato a Roma, dove <strong>il</strong><br />

Calergi, con la protezione e <strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio di Leone X e le sovvenzioni di Cornelio Benigno, Cancelliere del Cardinale<br />

Agostino Chigi, ebbe la possib<strong>il</strong>ità di aprire una tipografia greca a V<strong>il</strong>la Chigi. Dell'ediz. si conoscono almeno tre<br />

varianti, ben descritte dall'Adams; nel presente esempl. la penultima riga del f. b4 termina con tes (greco); i f. A1 e A2<br />

non hanno segnatura e <strong>il</strong> f. A3 ha la stampa in rosso. Splendida e rarissima ediz. di notevole importanza tipografica,<br />

delle opere di Pindaro (Tebe 518-446 a. C.), che fu considerato dagli antichi <strong>il</strong> più grande tra i lirici greci, <strong>il</strong> primo dei 9<br />

lirici del cosiddetto canone alessandrino, e dai moderni amato e imitato, influenzando in maniera determinante l'opera di<br />

autori come Goethe, Holderlin e Foscolo. Buon esempl. con frequenti chiose coeve in greco (note di possesso mss. al<br />

titolo, alone d'umido nell'estremo margine o all'ang. inf. destro di alcuni ff., lavoro di tarlo ab<strong>il</strong>mente restaurato nel<br />

margine di pochi ff.). ADAMS P-1219/21. DIBDIN II,286: «This edition, which is scarcer and dearer than the Aldine,<br />

formed the basis of many subsequent publications. . the first greek book printed at Rome». PROCTOR 118. FUMAGALLI,<br />

LEXICON 349. BARKER, Aldus Manutius and the Development of Greek Script & Type in the Fifteenth Century, New<br />

York: 1992. A. HOBSON, “The printer of the Greek editions 'in gymnasio mediceo ad Cab<strong>il</strong>linum montem”. STUDI DI<br />

BIBLIOTECONOMIA ... in onore di Francesco Barberi, Roma: 1976, pp. 331-5. E. LAYTON, The 16th-century Greek Book<br />

in Italy, pp. 318-29. [84]<br />

85. PLINIO SECONDO, Caio. Historia naturale nuovamente tradotta di latino in vulgare toscano per<br />

Antonio Brucioli. Venetia, Alessandro Brucioli et frategli, 1548, € 3.500<br />

in-4, pp. (40), 1068 (in numeraz. romana), leg. coeva p. perg. rigida, tit. oro al dorso, tagli rossi. Impresa tipogr. al tit.,<br />

grandi iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. corsivo. Dedica del Brucioli a Leone Strozzi. Prima edizione di quest'importante<br />

traduzione del Brucioli, che già nel 1543 aveva pubblicato la revisione della traduzione di Plinio fatta da Cristoforo<br />

Landino. Quest'edizione è estremamemte rara in quanto la tipografia, aperta da Anonio Brucioli con i fratelli<br />

Alessandro e Francesco nel 1540, dovette chiudere nel 1548 sotto l'accusa di stampa di opere protestanti. Antonio<br />

Brucioli (Firenze 1498 ca. - Venezia 1566) fu celebre personaggio eclettico nel mondo letterario e culturale del XVI<br />

secolo: frequentatore degli Orti Oricellari, appassionato di lingue classiche e traduttore, oltre che della presente, di varie<br />

altre opere, tra cui famosa quella del “Nuovo Testamento” dal greco; questa ed altre opere di esegesi religiosa (i Salmi e<br />

l'intera Bibbia) gli costarono continue persecuzioni, um<strong>il</strong>ianti condizioni di vita, l'es<strong>il</strong>io, <strong>il</strong> processo dell'Inquisizione nel<br />

1548 con l'accusa di eresia ed infine <strong>il</strong> carcere, poi mutato in arresto domic<strong>il</strong>iare. Tutta l'opera del Brucioli poi fu<br />

inserita prima nell'indice m<strong>il</strong>anese del 1554, e quindi in quello romano del 1559, nel quale venne pure inserita l'intera<br />

produzione della tipografia dei fratelli Brucioli. Bell'esempl. STC 1527. ADAMS P-1592. D. B. IT. XIV, pp. 480-84. [85]<br />

86. POLIZIANO, Angelo. Stanze comintiate per la Giostra del Magnifico Giuliano di Pietro De<br />

Medici. (In fine:) Venetia, per Nicolo Zopino e Vincentio (de Polo) compagno, 12 marzo 1524, € 6.000<br />

in-8, ff, (39, su 40, mancando l'ultimo bianco, segn. A-E8), leg. settec. p. marocch. rosso con bordura oro sui piatti,<br />

dorso liscio con tit. e fregi oro, tagli dor., dentelle int. Titolo racchiuso in bordura ornam. figurata, al v. del f. D3<br />

bellissima s<strong>il</strong>ografia raffig. un concerto musicale di Orfeo e le Muse (mm. 100 x 78); impresa tipogr. in fine.<br />

Graziosa edizione, ristampa di quella del 1521 del medesimo tipografo, accuratamente impressa in car. corsivo, di<br />

questo poema in ottave del Poliziano (1454-1494), composto tra <strong>il</strong> 1475 e <strong>il</strong> 1478, ma rimasto incompiuto per<br />

l'assassinio di Giuliano de' Medici (1478), della cui vittoria in una giostra voleva essere la celebrazione. Assai raro.<br />

Bell'esempl. (un po' corto nel margine super. e con qualche lieve ingiallitura). EDIZ. MANCANTE A BMC e ADAMS.<br />

ESSLING II, PARTE II, p. 414. SANDER II, 5821. CHOIX D'OLSCHKI, 5098 (ediz. 1521). [86]<br />

87. PORRINO, Gandolfo. Rime. (In fine:) Venezia, Mich. Tramezzino, 1551, € 1.900<br />

in-8, ff. (8), 100, leg. p. perg. coeva. Impresa tipogr. al tit., nitido car. corsivo. Dedica dall'autore al Cardinale Farnese.<br />

Prima edizione (e probab<strong>il</strong>mente unica) di questa raccolta di poesie vagamente amorose in ottave, in lode di alcune<br />

nob<strong>il</strong>donne del tempo: Giulia Gonzaga Colonna, Livia Colonna e Susanna Romana; un certo numero di “stanze di<br />

lontananza” (ff. 33-51) sono dettate da sentimenti di struggente nostalgia per l'amore lontano; sono di circostanza,<br />

invece, le ottave delle “Pompe funerali ne la morte del signor Luigi Gonzaga, chiamato Rodomonte” (ff. 11-33).<br />

Rarissimo. Bell'esempl., puro e genuino (lieve alone d'umido sugli ultimi 20 ff.). NON RISCONTRATO IN MOLTI<br />

REPERTORI CONSULTATI. TINTO, ANNALI DEI TRAMEZZINO, n. 113. CENSIMENTO 16 CNC 35216 & 39002. [87]


88. PTOLOMAEUS, Claudius. De Geographia libri Octo (graece), summa con vig<strong>il</strong>antia excusi. (Leg.<br />

con:) ARRIANUS & HANNONIUS: Periplus. PLUTARCUS. De fluminibus & montibus.<br />

STRABONIS epitome. Bas<strong>il</strong>eae, (Hieronymus Froben et Nicolaus Episcopius), 1533, € 16.000<br />

in-4, due opere in un vol., pp. (8), 542, (2), per <strong>il</strong> Tolomeo; pp. (16), 206, per l'Arrianus. Bella leg. coeva in pelle di<br />

scrofa su assicelle, decorata sui piatti con bordure concentriche impresse a secco, dorso a cinque cordoni, titolo ms.,<br />

tracce di fermagli. Impresa tipogr. di Froben sui due titoli e in fine, alcuni diagrammi n.t.; elegante car. greco per <strong>il</strong><br />

testo. Il Tolomeo è preceduto da 4 pag. con dedica latina di Erasmo da Rotterdam; alcuni diagrammi n.t., testatine e<br />

bellissime iniz. istor. in s<strong>il</strong>ografia. Editio princeps, rarissima, di entrambe le opere. Il testo originale greco di Tolomeo<br />

(II-III sec. d. C.), è basato su un manoscritto di proprietà di Teobaldus Feltichius; la prima ediz. latina apparve nel 1475.<br />

Il suo grande merito fu di trattare per la prima volta la geografia su basi scientifiche e non empiriche. Il suo trattato<br />

costituì la fonte principale delle cognizioni geografiche dell'antichità e l'universale concezione del mondo sino alla<br />

rivoluzione copernicana. Volume di grande importanza scientifica, f<strong>il</strong>ologica e tipografica: fu soprattutto durante <strong>il</strong><br />

periodo della preziosa collaborazione di Erasmo che Froben assunse un ruolo predominante fra le tipografie europee.<br />

Esempl. bellissimo, assai puro e marginoso (timbro di raccolta svizzera estinta sui ff. di risguardo e sul primo titolo).<br />

ADAMS P-2222. BMC, GERMAN 718. DIBDIN, GREEK II,363. PRINTING AND MIND OF MAN 18, note. [88]<br />

89. QUINTILIANUS, Marcus Fabius. Institutionum oratoriarum libri XII d<strong>il</strong>igentius recogniti<br />

MDXXII... Conversio dictionum graecarum… (In fine:) Venetiis, in aedibus Aldi et Andreae soceri, 1521,<br />

€ 2.600<br />

in-4, ff. (4), 230, leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. al dorso. Ancora aldina sul tit., ripetuta in fine; spazi con letteraguida<br />

per le iniziali. Da notare la data 1522 sul frontesp. e 1521 in fine. Ristampa della prima edizione aldina del 1514,<br />

con la medesima prefazione di Aldo a Giov. Batt. Ramusio, ma con l'aggiunta, qui in edizione originale, della<br />

“Conversio dictionum graecarum, quas ipse author in latinum non transtulit” (ultimo f. prelim.). Bella e rara edizione<br />

dellla celebre opera del grande grammatico e retore latino (nato in Spagna tra <strong>il</strong> 35-40 d. C. e morto a Roma verso la<br />

fine del secolo), considerato un'autorità per tutto <strong>il</strong> Medioevo e meritevole di un posto importante nella storia<br />

dell'educazione, della retorica e della critica letteraria romana. Bell'esempl. assai marginoso (nota di possesso nel f. di<br />

risguardo dat. 1553, ed altra sul tit., post<strong>il</strong>le di mano coeva qua e là, alone d'umido nel margine esterno e nell'angolo<br />

basso dei primi 15 ff.). RENOUARD 93. 14. UCLA II, 168. ADAMS Q-56. BMC 546. CENSIMENTO 16 CNC 37688.<br />

CATALDI PALAU 61. [89]<br />

90. RHODIGINUS (RICCHIERI), Ludov. Caelius. Lectionum antiquarum libri sexdecim. Venetiis, in<br />

aedibus Aldi et Andreae soceri, mense Februario M.D.XVI. (1516), € 8.000<br />

in-folio, pp. (40), 862, (6), leg. settec. p. perg. maculata, tass. in pelle con tit. oro al corso a nervi, tagli dor. Titolo in<br />

rosso interamente in car. maiuscolo, in basso l'àncora, anch'essa in rosso; in nero quella in fine. Dedica a J. Grolier,<br />

“Gallorum regis secretarium, necnon Insubriae primarium quaestorem”. Grandi spazi con lettera-guida per le iniz. Il<br />

primo f., più che <strong>il</strong> titolo vero e proprio, contiene una specie d'avviso: «Sicuti antiquarum lectionum commentarios<br />

concinnarat olim vindex Ceselius, ita nunc eosdem per incuriam interceptos reparavit Lodovicus Caelius Rhodiginus,<br />

in corporis unam velut molem aggestis primum linguae utriusque floribus... Ex qua velut lectionis farragine explicantur<br />

linguae latinae loca, quadringentis haud pauciora fere, vel aliis intacta, vel pensiculate parum excussa...». Editio<br />

princeps di quest'immenso “zibaldone”, monumento di erudizione, in cui l'autore (Luigi Ricchieri, f<strong>il</strong>ologo ed<br />

umanista di Rovigo,1469-1525) raccolse i frutti delle sue innumerevoli letture e le sue osservazioni sui testi studiati e<br />

commentati durante i lunghi anni d'insegnamento nella città natale, in varie città dell'Em<strong>il</strong>ia e del Veneto ed a M<strong>il</strong>ano,<br />

dove fu bene accolto e stimato dal governatore Grollier, cui dedicò quest'opera. Oltre la miriade d'informazioni<br />

f<strong>il</strong>ologiche ed archeologiche, vi si trovano 10 capitoli relativi alla musica dei Greci e dei Romani. «Ce recue<strong>il</strong> s'étend...<br />

toutes les branches des connaissances humaines; mais l'auteur s'attache principalement... discuter le sens ph<strong>il</strong>ologique<br />

des innombrables passages d'écrivains anciens qu'<strong>il</strong> a extraits...» (Hoefer, NBG XLII, 134). Esempl. molto bello e<br />

marginoso (piccoli fori di tarlo nel margine infer. dei primi e degli ultimi 3 ff., alcuni ff. qua e là con uniformi bruniture,<br />

lieve alone d'umido nel margine infer. degli ultimi ff.). RENOUARD 79. 11. UCLA II, 123. BMC 555. ADAMS R-450.<br />

FÉTIS VII, 240. EITNER VIII, 267. BRUNET IV, 1269. [90]<br />

91. RINGHIERI, Innocenzo. Cento giuochi liberali, et d'ingegno. Novellamente ritrovati, et in dieci libri<br />

descritti. Bologna, Anselmo Giaccarelli, 1551, € 1.450<br />

in-4, ff. (4), 162, (1), bella leg. 700esca tutta pergamena rigida, tit. oro al dorso. Grande impresa tipogr. al tit. (Ercole<br />

lotta contro l'idra) ed altra in fine, iniziali istoriate, car. tondo e corsivo. Precedono un sonetto dell'autore ed una lunga<br />

dedica a Caterina de' Medici. Prima edizione di opera curiosa e rara, che attraverso la descrizione di 100 giochi<br />

fornisce un quadro preciso del gusto e dei divertimenti, giochi intellettuali e di fantasia della società aristocratica in<br />

Italia e Francia nel XVI secolo. Ottimo esemplare (antico timbro di collezione nel margine del titolo) STC 556. ADAMS<br />

R-564. OLSCHKI, CHOIX 2627. [91]


92. ROO, Gerardus, de. Annales rerum belli domique ab Austriacis Habspurgicae gentis Principibus, a<br />

Rudolpho primo, usque ad Carolum V gestarum… Oeniponti (Innsbruck), exc. Joannes Agricola, 1592, € 1.850<br />

in-folio, pp. (32), 477, (29; manca 1 f. b. in fine), leg. settec. m. pelle e ang., tela sui piatti, tit. e fregi oro al dorso<br />

(piccoli difetti alle cerniere ed alle cuffie). Grande stemma imperiale sul tit., al verso ritr. inc. in rame a piena pag.<br />

dell'Arciduca d'Austria Ferdinando, al quale l'opera è dedicata da Corrado Decio, curatore dell'edizione; al verso del<br />

quinto f. prelim. albero genealogico della Casa d'Asburgo con 38 ritratti e relativo stemma; 48 grandi stemmi di<br />

personaggi asburgici negli ultimi 6 ff. prelim. Prima edizione di questa magnifica opera storica in dodici libri,<br />

concernente i fatti degli Asburgo in guerra ed in pace, da Rodolfo I a Carlo Quinto. Opera anche tipograficamente<br />

importante, poiché per lungo tempo creduta la prima impressa a Innsbruck (cfr. BRUNET, Dict. de Géogr., col. 957).<br />

Esempl. assai bello, e fresco (antico timbro di bibliot. austriaca nel margine infer. del titolo). MANCA ALL'ADAMS. STC,<br />

GERMAN, 757. GRAESSE VI, 159-160. [92]<br />

93. ROSIER, Simon du. Antithesis Christi et Antichristi, videlicet Papae, id est, exemplorum,<br />

factorum vitae et doctrinae utriusque, ex adverso collata comparatio, versibus et figuris venustissimis<br />

<strong>il</strong>lustrata… (Genève), apud Eustathium Vignon, 1578, € 8.500<br />

in-12 ( mm 152x90), pp. 147, deliziosa legatura 700esca in marocchino rosso, triplo riquadro di f<strong>il</strong>etti in oro ai piatti,<br />

dorso liscio con titolo su tassello verde ed elaborata ghirlanda di fiori e foglie, dentelle e tagli dorati. Rarissima edizione<br />

di questo violento pamphlet calvinista, ferocemente antipapale. Adorno di 36 notevoli s<strong>il</strong>ografie di Pierre Eskrich o di<br />

Bernard Salomon, per lo più ispirate alla Passione di Luca Cranach. Le immagini, affiancate su due pagine, presentano<br />

gli antitetici comportamenti del Pontefice rispetto agli insegnamenti di Cristo. Benché preceduto da due rarissime<br />

edizioni del 1557-58, questa è notevolmente aumentata nel testo. Esempl. bellissimo, in preziosa legatura, dalla<br />

biblioteca del Duca di Beckford a Fonth<strong>il</strong>l, con nota d'acquisto ed ex-libris di James Whatman; qualche chiosa mss. Un<br />

esempl. in legatura di Derome figurava nel catalogo Esemerian. NON RISCONTRATO IN ALCUNA BIBLIOGRAFIA<br />

SPECIALIZZATA IN OCCULTA; CITATO DAL BRUNET I,323. DIDOT, CAT. RAISONNE, 322). [93]<br />

94. SANSOVINO, Francesco. Del Governo et Amministrazione di diversi Regni, et Republiche, così<br />

antiche, come moderne, libri XXII. Ne' quali si contengono diversi ordini, leggi, magistrati, usanze, e<br />

costumi, & altre cose notab<strong>il</strong>i, appartenenti alla historia, ut<strong>il</strong>i ad ogni huomo di Stato & civ<strong>il</strong>e, & buone così<br />

à tempo di pace, come di guerra. In Vinegia, Altobello Salicato, 1583, € 950<br />

in-4, ff. (8), 200, bel caratt. corsivo, impresa dello stampatore sul titolo. Leg. coeva p. pelle, fregi oro al dorso (tracce<br />

d'uso). Quarta ediz., dedicata dall'A. a Iacomo Ragazzoni signore di S. Odorico, aumentata a XXII libri o capitoli,<br />

rispetto ai 18 libri della prima ediz. del 1561. Assai interessante è l'ultimo capitolo (pp. 183-200) che è una libera<br />

traduzione della Utopia di Thomas More “Del Governo della Repubblica di Utopia”. Opera d'interesse storico, politico,<br />

economico e sociale che riguarda vari Stati d'Europa, i regni asiatici di Persia e Turchia, gli africani di Tunisi e Fez, e<br />

vari Stati Italiani (della Chiesa, Genova, Lucca e Venezia). Fr. Sansovino (1521-1583), figlio del famoso architetto e<br />

scultore Jacopo, fu poligrafo, stampatore e traduttore dal greco e dal latino. Buon esemplare. B. M. STC, 607. ADAMS S-<br />

346. CAT. KRESS LIBRARY OF ECONOMICS S-172. [94]<br />

95. SAVONAROLA, Girolamo. Prediche sopra diversi Psalmi et Evangelii. Venezia, Bernardino<br />

Benalio, 12 Febbraio 1517, € 3.750<br />

in-4, ff. (2), 108. Bellissimo front. x<strong>il</strong>ografico con larga bordura figurata a fondo nero e, al centro, la scena del<br />

Savonarola nella propria cella. Numerose iniziali istoriate. Qua e là nei margini, post<strong>il</strong>le di mani coeve. Leg. d'amatore<br />

moderna in marocchino avana, tagli dor. Bella e rara edizione veneziana. Il Ginori-Conti afferma: “Gli esemplari di<br />

questa rarissima edizione da me veduti sono tutti mut<strong>il</strong>i delle carte 8/11 (ma 10/13, <strong>il</strong> riferimento è errato) contenenti la<br />

predica censurata”. Si tratta della predica III. a “Della rinnovazione della Chiesa” recitata nel 1495 e messa all’indice<br />

da Paolo IV, che è presente in questo ottimo esemplare. ADAMS S-500 (es. scompleto). GIOVANNOZZI 166. GINORI-<br />

CONTI, 17. S. MORISON “L’ART DE L’IMPRIMEUR”, n. 22. [95]<br />

96. SCANDIANESE, Giov. Tito. I quattro libri della caccia…et con la Tradottione della Sfera di<br />

Proclo greco in lingua italiana tradotta dall'autore…Vinegia, G. Giolito de' Ferrari, 1556, € 2.800<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. 164, (20); 23, (1); leg. del XVII sec. p. perg. rigida, tit. oro al dorso. Grande impresa tipogr.<br />

sui due frontesp., altra piccola in fine al vol., numerose testatine, finaletti ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., argomento di ciascun libro<br />

racchiuso in bordura s<strong>il</strong>ogr. e 16 eleganti vignette s<strong>il</strong>ogr. ad <strong>il</strong>lustrazione degli argomenti trattati (quella di pag. 23<br />

raffigura la Terra ed i venti; quella di pag. 135 riproduce l'impresa tipogr. dei Giolito). All'inizio di ciascuno dei quattro<br />

libri dedica sempre diversa del'a. al Duca di Ferrara Ercole II; dedica a Giov. Batt. Abbati da Carpi all'inizio della<br />

traduzione de “La sfera di Proclo”. Prima edizione di questo poema sulla caccia di complessive 417 ottave. Le pp.


161-165 contengono un breve trattato di falconeria. «Il poema dello Scandianese consta di 4 libri nei quali la materia è<br />

così ripartita: nel I libro vi si tratta della caccia in genere e degli esercizi del cacciatore; nel II dei cavalli, dei cani e<br />

delle armi; nel III delle cacce ai diversi tipi di selvaggina; nel IV degli uccelli oggetto di caccia. L'opera dello<br />

Scandianese va considerata una delle più importanti tra le classiche della letteratura venatoria italiana…» (Ceresoli).<br />

La seconda parte, che può anche stare a sé, è la prima traduzione italiana de “La sfera” di Proclo, f<strong>il</strong>osofo e<br />

matematico del V sec., nativo di Costantinopoli. Lo Scandianese, così detto da Scandiano ove nacque nel 1518, in realtà<br />

si chiamava Tito Giovanni Ganzarini; fu insegnante di lettere prima a Modena e poi in provincia di Treviso dove morì<br />

nel 1582. Bell'esempl. (taglio restaurato nella parte bianca dell'ult. f. del vol.). CERESOLI p. 472-3: «Edizione originale,<br />

rara». HARTING n. 270. SOUHART COL. 421. SCHWERDT I, 207 (sotto Giovanni): «First edition of a books chiefly<br />

attractive on account of its elegant make-up, woodcuts and initial letters». BONGI I, pp. 485-6. ADAMS S-604. BMC 303<br />

(sotto Giovanni). [96]<br />

97. SIGONIUS, Carolus. De antiquo iure Italiae, libri tres. Ad Senatum Populumq. Romanum.<br />

Venetiis, apud Iordanum Z<strong>il</strong>etum, MDLX (Venezia, G. Z<strong>il</strong>eti,1560), € 1.550<br />

in-4, ff. (8), 128, (16), bel caratt. tondo, impresa tipogr. sul titolo e in fine, leg. coeva in perg. molle. Prima edizione,<br />

molto rara, di questa storia, dalle origini, del diritto pubblico in Italia (“De triplici iure populorum Italiae”), suddivisa<br />

regione per regione in singoli capitoli. Carlo Sigonio (Modena 1523-1584) fu <strong>il</strong>lustre mediovalista, professore a<br />

Modena, Venezia, Padova e Bologna. Scrisse in fluido ed elegante latino e diede nelle sue opere risalto alla forza del<br />

diritto nel vario evolversi della vita politica. Esemplare assai bello e puro (con ex-libris Principe Liechtenstein).<br />

BRUNET, V, 380. ADAMS, S-1097. BMC 626. MANCA AL FONTANA, BIBLIOTH. LEGALIS, CHE ELENCA VARIE ALTRE<br />

OPERE DI SIGONIO. [97]<br />

98. STOEFFLER, Joannes. Calendarium Romanum Magnum, Caesareae maiestati dicatum, D.Ioanne<br />

Stoeffler iustingensi Mathematico authore… . (Al recto dell'ultimo foglio <strong>il</strong> colophon): Impressum in<br />

Oppenheym per Jacobum Kòbel, die 24 Martii mensis, Anno 1518, € 14.000<br />

in-folio, ff. (14) per tit., dedica, index, errata e registrum; 74 (numerati in basso; <strong>il</strong> f. 41 è posposto a 52); (6) di Abacus<br />

Regionum, (18) di Calendarium e Schemata eclypsium, (26) di Tabula intervalli ed Instrumentum. In quest'esempl.<br />

segue l'aggiunta di 4 fogli contenenti “De die celebrationis Sacratissimi Pasche…Venetiis, Petrus Liechtenstein, 1537;<br />

con due figure s<strong>il</strong>ogr. sul tit. a stampa rossa e nera, una stupenda grande iniziale, una “Tabula Paschalis” col calcolo<br />

della Pasqua dal 1538 al 1585 ed una tav. di “Eclypses Luminarium” e la bella impresa tipogr. in rosso e nero. Legatura<br />

settec. p. perg. rigida, tit. ms. al dorso. Alcune iniziali ornate su fondo nero o rosso; titolo racchiuso entro bordura con<br />

stemmi araldici formato da 4 legni, altra bordura architettonica (per la dedica all'Imperatore Massim<strong>il</strong>iano),<br />

s<strong>il</strong>ografia a p. pag. al recto del f. 14 “Simulacri humani corporis” entro bordura araldica; l’abacus ed <strong>il</strong> calendario,<br />

stampati in rosso e nero, sono <strong>il</strong>lustrati da 24 piccole x<strong>il</strong>ografie con vedute di città e scene di battaglia e da altre 24<br />

s<strong>il</strong>ografie raffig. <strong>il</strong> segno zodiacale e l’occupazione lavorativa del mese; 63 legni di eclissi solari e lunari, la tabula<br />

stampata in roso e nero, 4 s<strong>il</strong>ografie di strumenti astronomici impressi in rosso e nero a p. pag. Prima edizione assai<br />

rara. Stoeffler (1452-1531) fu uno dei maggiori astronomi dell’epoca ed insegnante di astronomia all’Università di<br />

Tubingen; quest’opera, impressa con grande eleganza in rosso e nero, è una delle più importanti tra quelle dedicate alla<br />

riforma del calendario. Esempl. genuino ed assai marginoso, corredato dell'Aggiunta del “Dies Paschalis”. (Antica<br />

firma di possesso nel margine bianco infer. del frontesp., angolo basso esterno dei ff. 42-52 rinforzato, qualche nota<br />

marginale, lievi bruniture). “This work is prized partly on account of the excellence of the tables calculated by<br />

Stoeffler…one of the most eminent astronomers of the age, and also for the small woodcuts at the foot of each page of<br />

the Calendar, representing the occupations of the husbandman throughout the year” (G. R. Redgrave, Some<br />

Bibliographical Society, III, pp. 71-80). BMC, GERMAN 833. ADAMS S-1884 (senza fogli di errata), WELLCOME, I, 6102.<br />

ZINNER 1101. [98]<br />

99. STRABO. De Situ Orbis (graece et latine). Rerum Geographicarum libri XVII, latini facti<br />

Gu<strong>il</strong>ielmo Xylandro Augustano interprete. Bas<strong>il</strong>eae, ex Officina Henricpetrina, anno saluatis humanae, 1571,<br />

€ 13.000<br />

in-folio, pp. (116), 977, (3), testo greco e traduzione latina, su due colonne. Grande impresa tipografica sul titolo ed<br />

altra in fine, gran numero di iniziali s<strong>il</strong>ografiche istoriate, 27 carte geografiche in s<strong>il</strong>ografia su doppia pagina, 8 carte<br />

geogr. framezzate al testo. Magnifica leg. coeva in p. pergamena rigida, riccamente decorata in oro e argento con<br />

doppia bordura sui piatti, al centro dei quali è impressa entro losanga la figura della Fede; fregi al dorso liscio. Prima<br />

edizione <strong>il</strong>lustrata del più vasto e importante trattato di geografia che l'antichità greca ci abbia lasciato, diviso in 17<br />

libri.. Le 27 grandi carte geogr. e le 8 piccole n.t. vennero già usate da Seb. Munster nella ediz. . del Tolomeo del 1540.<br />

Prima edizione della traduzione, con commentari e indici, dell'<strong>il</strong>lustre umanista Xylander (W. Holtzmann 1532-1576),<br />

professore nell'Università di He<strong>il</strong>delberg. Gli intenti di Strabone (63 a. C. - 19 . C.) erano di comporre un'opera che,<br />

tralasciati gli aspetti più propriamente scientifici, descrivesse lo stato attuale della terra abitata, perchè risultasse di<br />

ut<strong>il</strong>ità soprattutto ai politici. I primi due libri costituiscono una sorta di introduzione generale; i libri III-X trattano


dell'Europa; i libri XI-XVI dell'Asia; <strong>il</strong> XVII dell'Egitto e dell'Africa settentrionale. Si può considerare <strong>il</strong> primo trattato<br />

di geografia politica ed etnica, con digressioni mitologiche e storiche. Esemplare assai bello e puro. PHILLIPS n. 3390.<br />

DIBDIN, II, 433. ADAMS S-1907. BMC., GERMAN, p. 634. [99]<br />

100. TAISNIER, Joannes. Opus Mathematicum Octo Libros complectens… Omnibus Matheseos,<br />

Cheiromantiae, Ph<strong>il</strong>osophiae, & Medicinae studiosis ut<strong>il</strong>es ac necessarii. Coloniae Agrippinae, apud Theod.<br />

Baumium, 1583, € 5.500<br />

in-folio, pp. (12), 624, (6), leg. coeva p. perg. (piccolo restauro al dorso); in custodia m. pelle a nervi, con tit. e ricchi<br />

fregi oro. Marca tip. al tit., al verso ritr. s<strong>il</strong>ogr. dell'autore, ripetuto in fine; nel testo circa 2000 figure s<strong>il</strong>ogr. attinenti<br />

alle materie trattate. Dedica al barone Giov. Giacomo Fugger. Seconda edizione, in tutto identica alla prima apparsa<br />

nella stessa città nel 1562, di uno dei più completi trattati cinquecenteschi sulla chiromanzia (cui sono dedicati i primi 6<br />

libri), la fisiognomia (<strong>il</strong> settimo), l'astrologia e l'arte divinatoria in generale (l'ultimo). Le pp. 387-449 contengono<br />

numerosi oroscopi, basati sulla lettura della mano di personaggi contemporanei viventi e le pp. 450-1 un curioso studio<br />

fisiognomico di San Pietro e Paolo e di Giuda Iscariota. L'autore (nato nel 1509) fu <strong>il</strong>lustre matematico, fisico, f<strong>il</strong>osofo<br />

e musicista. Prese parte alla spedizione di Carlo V a Tunisi, insegnò matematica a Palermo, Roma e Ferrara e negli<br />

ultimi anni di vita fu maestro di musica presso l'arcivescovato di Colonia. Scrisse anche altre importanti opere<br />

concernenti la geometria ed <strong>il</strong> magnetismo. Bell' esempl. (lievi arrossature e piccoli restauri nell'estremo margine<br />

interno). HOUZEAU & LANCASTER 4885. THORNDIKE, V, pp. 580-88. ZINNER 2296. CAILLET III, 10524. STC., GERMAN<br />

BOOKS, 848. DORBON 4760 CITA UN'EDIZ. DELLA SOLA “Chyromance” DEL 1677: «très rare ouvrage». BIBL. MAGICA<br />

CASANATENSE 1160. [100]<br />

101. TARCAGNOTA, Giovanni. Delle Historie del Mondo (con le aggiunte di Mambrino Roseo e Bart.<br />

Dionigi), le quali contengono quanto dal principio del mondo fino a' tempi nostri è successo… Venetia,<br />

heredi di Franc. e Mich. Tramezzini, (1585 parte I e Supplemento; 1573 parte II; 1580 parte III), € 2.700<br />

5 tomi in-4, ff. (30), 876 (numeraz. continuata per i 2 vol. della I parte); ff. (22), 565; (22, ult. b.), 361; (26, ult. b.), 353;<br />

leg. coeva p. perg. dipinta, tass. in pelle con tit. e fregi oro ai dorsi. Titoli racchiusi da larga bordura s<strong>il</strong>ogr. fig. a motivo<br />

architett., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. corsivo. Dediche del Tarcagnota a Cosimo de' Medici, di Roseo M. al card.<br />

di Trento Cristoforo Mandrucci, di Roseo Ascanio a Bernardino Savello e di Giov. Varisco a Lor. Massa. Le prime due<br />

parti furono composte dal Tarcagnota (i 2 vol. della I parte non recano la data, ma sicuramente apparvero nel 1585,<br />

poiché nel titolo si cita “la giunta del Quinto volume, nuovamente posto in luce” che apparve appunto nel 1585; la parte<br />

II è datata 1573); la parte III (datata 1580 in fine) fu aggiunta da Mambrino Roseo da Fabriano ed infine <strong>il</strong><br />

“Supplemento”, abbozzato da quest'ultimo, fu rivisto ed in parte composto da Bartolomeo Dionigi da Fano e finalmente<br />

fatto pubblicare da Ascanio Roseo, figlio di Mambrino, deceduto nel 1573. Opera di portata enciclopedica, è<br />

considerata ancora tra le migliori storie universali in lingua italiana. Vari passaggi sono pure dedicati alle scoperte nel<br />

nuovo mondo. Esempl. puro, con lievi mende (due fogli di titolo rinforzati, un foro sulla bordura del titolo della III<br />

parte, bruniture della carta, lievi macchie qua e là, firme di antiche proprietà). ALDEN, EUROPEAN AMERICA, n. 573/53 E<br />

n. 585/63. BMC 657. ADAMS T-139. [101]<br />

102. TARTAGLIA, Nicolò. Scelta d'Abbaco, ridotta dal famosissimo Nic. Tartaglia, dal VIII, fino al<br />

XVII libro. Nelli quali libri si contiene <strong>il</strong> fiore di tutte le ragioni per imparar abbaco. Nel I (sic) si contiene<br />

la regola del tre, con pruove ragioni mostrasi ogni prattica tratta da gli antichi, e moderni, usate nell'arte<br />

mercant<strong>il</strong>i…Venetia, all'Insegna del Lion (heredi di C.T. Navò), 1596, € 3.500<br />

in-4, ff. (2, tit. e dedica), 284 (per errore num. 273), leg. settec. m. perg. Piccola impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

diagrammi e fig. geom. n.t. Prima edizione di questa raccolta fatta da Battista Manassi, e da lui dedicata a Cesare<br />

Carafa; tratte dai libri VIII-XVII delle opere del Tartaglia, vi si contengono tutte quelle regole matematiche più semplici<br />

e soprattutto di fac<strong>il</strong>e applicazione pratica nel commercio e le varie materie attinenti alla compravendita, misure,<br />

guadagni, baratto, cambi, ecc. Interessante e non comune trattato di matematica commerciale. Tartaglia (Brescia 1506<br />

ca. - Venezia 1559) fu uno dei più grandi matematici dei suoi tempi ed <strong>il</strong> primo a dare una soluzione all'equazione<br />

cubica. Bell'esempl. (con qualche lieve ingiallitura qua e là). MANCA A KRESS e CAT. EINAUDI. RICCARDI II, Correzioni<br />

ed aggiunte, V, COL. 159. [102]<br />

103. TARTAGNI, Alessander, de Imola. Volumina quinque Cons<strong>il</strong>iorum…cum quibusqunque<br />

cons<strong>il</strong>ijs: ex multis exemplaribus undecumque collectis… Additis insuper omnibus summarijs…Necnon<br />

regulatissimo Repertorio noviter excogitato…(In fine ai vol.:) Tridino (Trino Vercellese), Joannes de<br />

Ferrarijs alias de Jolitis ac Gerardi de Zeijs, giugno-ottobre 1515, € 3.900<br />

5 vol. in 2 tomi in-folio, ff. CXVI; CXCI, (1b.); CIV; CVIII; 37, (1b.) di Repertorium, CXLI, (1b) (ma quest'ultimo vol.<br />

ed <strong>il</strong> Repertorium per errore sono stati inseriti dal legatore all'inizio del II tomo); solida leg. 700esca m. pergamena, tit.


ms. ai dorsi a nervi. Testo in car. semigotico su due colonne, post<strong>il</strong>le a stampa nei margini, iniz. s<strong>il</strong>ogr.; al foglio di<br />

risguardo del I vol. è stato applicato un magnifico ritr. dell'autore inc. in rame. Importante opera giuridica, ma<br />

soprattutto rarissima cinquecentina piemontese; è infatti sconosciuta ai principali repertori sulla tipografia del<br />

Piemonte: a Bersano-Begey (che ai numeri 1407 e 1408 registra le ediz. del 1510 e del 1522), a Vernazza (Dizionario<br />

dei tipografi piemontesi) ed a Sincero (Trino e i suoi tipografi); manca inoltre a Fontana (Bibliotheca legalis), al BMC e<br />

all'Adams (che elencano altre ediz.). Giovanni de Ferrari, padre di Gabriele Giolito e capostipite della celebre famiglia<br />

di stampatori, operò nella natia città di Trino dal 1508 al 1523. Alessandro Tartagni, di Imola, fu uno dei più <strong>il</strong>lustri ed<br />

eruditi giureconsulti del XV secolo, commentatore esperto del diritto civ<strong>il</strong>e e canonico ed assai ricercato dai tipografi<br />

del tempo che ne ristamparono le opere fin verso la fine del XVI sec. Esempl. su carta forte, assai bello e marginoso,<br />

con post<strong>il</strong>le di mano coeva qua e là (purtroppo, però, con perdita di parte del testo di una delle due colonne degli ultimi<br />

3 ff. del I vol., restaurati con carta bianca). [103]<br />

104. TASSO, Torquato. Gerusalemme Liberata. Al sereniss. sig. don Alfonso II…Tratta da fedeliss.<br />

copia, et ultimamente emendata di mano dell'istesso Auttore. Oue non pur si veggono I sei Canti, che<br />

mancano al Goffredo stampato in Vinetia…si leggono anco quei Quattordici senza comparatione più corretti.<br />

Aggiunti a ciascun canto gli Argomenti del sig. Oratio Ariosti. In Casalmaggiore, appr. Antonio Cagnacci, &<br />

Erasmo Viotti, 1581, € 3.600<br />

in-8 (mm. 200x150), ff. 8 nn. (dediche a Carlo Emanuele di Savoia di Angelo Ingegneri, ai Lettori ed al Libro), pp. 254,<br />

(2, con registro, colophon ed errata-corrige). Impresa tipogr. sul titolo e diversa in fine; grandi cap<strong>il</strong>ettera istoriati, fregi<br />

vari, bordure s<strong>il</strong>ogr. agli Argomenti. Legatura coeva p. perg flessib<strong>il</strong>e. Terza edizione del poema, aumentata e corretta,<br />

procurata da A. Ingegneri. L'originale vide la luce a Venezia nel 1580 con titolo “<strong>il</strong> Goffredo” da un manoscritto<br />

incompleto e senza l'autorizzazione del Tasso (Serassi la qualifica “rara e interessante, ma molto sciagurata, scorretta<br />

e manchevole quasi d'une terza parte del poema”). La seconda è considerata l'ediz. di Parma, Viotti, 1581. La presente,<br />

di grande rarità, attribuisce gli Argomenti all'Ingegneri, mentre nell'ediz. di Parma erano detti “d'incerto autore”.<br />

Esemplare assai puro, nella sua prima legatura (timbro di biblioteca sul titolo; margine esterno dei primi cinque ff. con<br />

piccoli restauri). CAT. TASSIANA DI BERGAMO n. 153. BRUNET, V, 664-665. [104]<br />

105. TOSCANELLA, Orazio. Bellezze del Furioso di L. Ariosto scielte da O.T. Con gli argomenti, et<br />

allegorie de i canti; con l'allegorie de i nomi proprii principali dell'opera et co i Luoghi communi<br />

dell'autore…Venetia, Pietro dei Franceschi, et nepoti, 1574, € 1.300<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. (12), 330 (l'ult. erroneam. num. 327); (58); leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Impresa<br />

tipogr. su ambedue i frontesp., ogni pag. incorniciata da doppio f<strong>il</strong>etto, iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr. All'inizio di ognuno dei 46<br />

canti graziosa vignetta racchiusa da bordura s<strong>il</strong>ogr. e da altra bordura racchiudente anche l'argomento. Dedica dell'a. al<br />

Principe di Urbino Franc. Maria della Rovere. Prima edizione di questo flor<strong>il</strong>egio ed unica del XVI sec. Alle pp. 297-<br />

304 vi sono una serie di curiosi anagrammi e giochi verbali composti col nome di Lucrezia (in onore di Lucrezia<br />

Gozaga e Lucrezia Borgia). Il Toscanella, vivace ingegno di letterato, divenne celebre soprattuto verso la metà del XVI<br />

sec. pubblicando svariati trattati lessicali e grammaticali. Bell'esempl. (antica firma sul tit.). AGNELLI-RAVEGNANI I, p.<br />

259-60: «Elegante e rara ediz. ». GUIDI p. 165. STC 41. [105]<br />

106. TRISSINO, Giovanni Giorgio. Epistola del Trissino de le lettere nuovamente aggiunte ne la lingua<br />

italiana. (Seguono:) Dubbi grammaticali. (In fine:) Stampata in Vicenza, per Tolomeo Ianiculo da Bressa,<br />

1529, € 3.500<br />

in-folio, ff. (18, segn. A4, aa-bb4, cc6, ultimo bianco presente), leg. mod. p. perg. Impresa tipogr. al tit., spazi con<br />

lettera-guida per le iniziali, testo nel caratteristico corsivo dello Janiculo. Seconda edizione con qualche modifica<br />

rispetto alla prima (apparsa a Roma nel 1524) di quest'importante e curiosa opera del Trissino (Vicenza 1478 - Roma<br />

1550) sulla riforma dell'ortografia italiana, con la proposta di adottare alcune nuove lettere mutuandole dall'alfabeto<br />

greco. La “Epistola” è indirizzata al Papa Clemente VII. Al recto del sesto foglio (aa2) iniziano i “Dubbi<br />

grammaticali”, qui in edizione originale, che costituiscono la parte preponderante dell'opera. Gamba 1704: «A questa<br />

ristampa è anteposto un Proemio di T. Janiculo, in cui si scrive che l'Epistola è stata in qualche particella dall'Autore<br />

fatta più lucida e chiara; <strong>il</strong> che è verissimo. I Dubbi grammaticali aggiuntivi furono dall'autore scritti per puntellare le<br />

sue nuove opinioni contro le censure del Firenzuola, del Liburnio, del Tolomei, e di Lodov. Martelli. Il Trissino restò<br />

vinto da' suoi avversari; ma non affatto, poiché rimasero almeno nella nostra ortografia adottate le differenze da lui<br />

suggerite dell'i e dell'u, vocali, dal j e dal v, consonanti». Opera di notevole fascino e molto rara. Esempl. molto bello, a<br />

grandi margini (piccolo stemma nob<strong>il</strong>iare impresso nel margine esterno del tit.). BMC 681. ADAMS T-951. [106]


107. URSINUS, Fulvius. Imagines et elogia virorum <strong>il</strong>lustrium et eruditor(um) ex antiquis lapidibus et<br />

numismatib(us) expressa. Cum annotationib(us) ex bibliotheca Fulvi Ursini. Romae, Ant. Lafrerij formeis<br />

(in fine: Venetiis, in aedibus Petri Dehuchino), MDLXX (1570), € 750<br />

in-folio, pp. 111, (1 b.), leg. seicentesca p. pelle (sciupata alle cuffie e con forellini di tarlo). Testo in car. rom. e corsivo<br />

e passi in greco. Bel frontesp. figurato a motivo architett. inc. in rame, nel testo grandi stupende incisioni in rame e in<br />

legno. All'inizio carme di Lorenzo Gambara in lode di Antonio Elio, vescovo di Pola, e dell'autore; prefazione ed elenco<br />

delle divisioni. «Le tavole sono 74, parte di erme in legno, parte di busti, erme, medaglie e iscrizioni in rame»<br />

(Cicognara), per lo più a piena pag. L'opera <strong>il</strong>lustra celebri personaggi, dell'antica Grecia e di Roma, distintisi nella<br />

letteratura, nella f<strong>il</strong>osofia, nella politica, nella medicina, ecc., dei quali fornisce anche brevi cenni bio-b<strong>il</strong>iografici (tra<br />

gli altri: M<strong>il</strong>ziade, Alcibiade, Omero, Esiodo, Sofocle, Euripide, Aristofane, Menandro, Pindaro, Teocrito, Saffo,<br />

Terenzio, Persio, Socrate, Solone, Aristotele, Platone, Pitagora). Gran parte di ciò che è <strong>il</strong>lustrato in quest'opera si<br />

trovava nella collezione dell'Ursinus stesso. Esempl. puro e genuino. ADAMS U-72. OLSCHKI, CHOIX XI, 18169 (senza<br />

l'ult. foglio con le note tipogr.). CICOGNARA 2120. [107]<br />

108. VALLAE, Georgius. De Expetendis, et Fugiendis Rebus Opus…De Arithmetica, de Geometria, de<br />

Astrologia, de Physiologia, de Medicina, de Grammatica… (In fine:) Venetiis, in aedibus Aldi Romani,<br />

impensa, ac studio Io. Petri Vallae f<strong>il</strong>ii pientiss. mense Decembri M.D.I. (1501), € 29.000<br />

2 vol. in un tomo in-folio (425x285 mm), ff. complessivi 650 n. n., di cui 314 nel I vol. e 336 nel II, attraente leg. coeva<br />

in pergamena rigida, dorso a nervi con titolo manoscritto lungo <strong>il</strong> dorso (qualche restauro alle cuffie e agli spigoli).<br />

Numerose incisioni e diagrammi s<strong>il</strong>ogr. n.t., specialmente nella sezione musicale. Prima edizione di quest'opera,<br />

impressa a spese e per cura del figlio dell'autore, Giovanni Pietro; essa è una specie di enciclopedia dello scib<strong>il</strong>e del sec.<br />

XV e raccoglie tutta la produzione del Valla (Vigoleno, Piacenza, ca. 1435 - Venezia 1500), maestro di retorica in varie<br />

città, studioso di Archimede e vari matematici antichi di cui tradusse svariate opere. La serie dei trattati qui contenuti è<br />

davvero numerosa, specchio di una poliedrica personalità che influì fortemente sull'impresa editoriale aldina, visti gli<br />

stretti rapporti che l'autore ebbe con Aldo. Monumentale edizione e capolavoro tipografico, quella di maggior formato<br />

tra le aldine. Bellissimo esempl. su carta grande e greve (nota di possesso secentesca al titolo, lieve alone d'umido qua e<br />

là; l'ultimo foglio, contenente al solo recto 13 linee con la fine del registro, in perfetto facsim<strong>il</strong>e su carta antica).<br />

RENOUARD 30. 8: «Ces deux volumes sont de la plus belle exécution, sur bon papier, bien imprimés…». UCLA 38/1-2.<br />

ADAMS V-147. RENOUARD 30.8. [108]<br />

109. VANNINO, Girolamo. Vinetiade leggiadrissima in terza rima infin'a primi seminari della terza<br />

guerra Genovese: nuovamente composta . Vinegia, Gabriel Giolito de Ferrari, 1558, € 3.700<br />

in-8, ff. 24, deliziosa legatura settec. in marocchino rosso, bordura a triplice f<strong>il</strong>etto oro sui piatti, dorso liscio con tit. e<br />

fregi oro, tagli dor., dentelle int. Impresa tipogr. sul tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo. Dedica dell'a. a Pietro Marcello.<br />

Prima edizione (e probab<strong>il</strong>mente unica) di questo poemetto in terza rima diviso in quattro parti, suddivise in capitoli.<br />

“Composizione rarissima, e quasi sconosciuta” la definisce <strong>il</strong> Bongi ed in effetti non è stata riscontrata in alcun<br />

repertorio, tranne i due citati. Vi si cantano le glorie di Venezia, dei suoi Dogi ed ammiragli (ad esempio Vettore Pisani)<br />

nel periodo di maggior splendore e si accenna alle guerre contro Genova per <strong>il</strong> predominio nel Mediterraneo (sec. XIII-<br />

XIV). Anche dell'autore, che nel titolo si definisce “eccellente theologo, e ph<strong>il</strong>osopho”, non si hanno notizie.<br />

Bellissimo attraente esempl. MANCA ALL'ADAMS. BONGI II, p. 54. BMC 711. [109]<br />

110. VECELLIO, Cesare. Corona delle nob<strong>il</strong>i et virtuose donne libro primo-terzo. (Segue:) Gioiello<br />

della corona…libro quarto. Nel quale si dimostra in varij disegni; tutte le sorti di mostre di punti tagliati,<br />

punti in aria, punti a reticello, et d'ogni altra sorte, così per freggi, come per merli, & rosette, che con l'aco si<br />

usano hoggi per tutta l'Europa…Venetia, Cesare Vecellio, 1593 (è errata la data 1591scritta a penna sui tit.<br />

delle parti I-III),1594 (per la parte IV), € 4.200<br />

4 parti (su 5) in un vol. in-4 oblungo, leg. mod. cart. Si compone di 4 titoli con impresa tipogr. del Vecellio (quelli delle<br />

parti I e III, mancanti, sono sostituiti da facsim<strong>il</strong>e perfettamente eseguito in china e quello della parte II rifatto in parte),<br />

3 ff. con dediche (quelle delle parti II e III alla nob<strong>il</strong>donna Viena Vendramini Nani, quella della quarta ad Isabella<br />

Pallavicini Lupi) e complessive 104 tavole (rispettivamente 27, 23, 24, 30) di esempi di raffinatissimi merletti, pizzi,<br />

rosette, fregi, ecc. Pur con i difetti dichiarati e con qualche lieve alone d'umido marginale, l'opera affascina per l'ab<strong>il</strong>ità<br />

e la maestria esecutiva di quegli antichi manufatti. Tutti i manuali di ricamo cinquecenteschi sono di estrema rarità.<br />

LOTZ 117E (parte 2) & 119B (parte 4); CF. MORTIMER, HARVARD ITALIAN, 520. [110]<br />

111. VEGETIUS RENATUS, Publius. Dell'arte della guerra, tradotto da Francesco Ferrosi.- (Con:)<br />

AELIANUS, Tacticus. Del modo di mettere in ordinanza, tradotto per Fr. Ferrarosi.- (Con:) POSTEL,<br />

Gu<strong>il</strong>laume. Libro de Magistrati de gli Atheniesi nuovamente da latino tradotto nella nostra lingua volgare


da Giovanni Tatti. Venezia, Gabr. Giolito de Ferrari, 1551 (Venezia, Bald. di Costantini, per Comin da<br />

Trino, 1543, per l'opera di Postel), € 3.800<br />

3 opere in un vol. in-8, deliziosa legatura. coeva p. perg. molle, tit. calligrafato coevo sul piatto anteriore, tagli dor. - I)<br />

VEGETIUS: ff. 86, (2, ult. b.), impresa tipogr. sul tit. ed in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo. Dedica di Antonio Cheluzzi<br />

da Colle, editore dell'opera, a Francesco de' Medici, primogenito del Duca Cosimo. Nell'avviso ai lettori <strong>il</strong> Ferrosi<br />

“dichiara <strong>il</strong> suo modo di tradurre, ch'era quello di rendere non già la lettera, ma <strong>il</strong> vero senso dell'originale,<br />

osservando l'ordine, le figure e i vocaboli della regolata lingua toscana” (Bongi). Prima ed unica edizione della<br />

traduzione del Ferrosi. - II) AELIANUS: ff. 38, (2, ult. b.), impresa tipogr. sul tit. ed in fine, iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo.<br />

Dedica del traduttore a Nicolo Passerini da Cortona. Nel testo numerose figure di schieramenti m<strong>il</strong>itari effettuate con la<br />

varia disposizione di lettere alfabetiche. Prima ed unica edizione della traduzione del Ferrosi. - III) POSTEL: ff. 43,<br />

(1), impresa tipogr. sul tit. ed in fine, car. corsivo. Dedica dello stampatore a Gian Jacopo Lionardi. - Magnifico esempl.<br />

di interessante assieme. I) BONGI I, 329. BMC 713. GAMBA 1732. - II) BONGI I, 324. BMC 7. - III) BMC 538. ADAMS P-<br />

2018. [111]<br />

112. Venezia - COMMISSIONE DOGALE DEL DOGE ANDREA GRITTI A GEROLAMO<br />

BRAGADIN. Venezia 1532. Manoscritto su pergamena: nomina di G.Bragadin ad amministratore e podestà<br />

del castello e proprietà annesse di Motta di Treviso. € 15.000<br />

in-4 (mm.220x150), 26 fogli vergati in chiara corsiva cancelleresca con inchiostro bruno, in latino con parti in volgare;<br />

seguono due fogli bianchi in fine e due fogli di risguardo, sempre in pergamena. Foglio 1, in grandi caratteri entro<br />

finissima bordura dipinta a tralci di foglie e fiori, con scudo araldico del Bragadin a pié di pagina, l'incipit: “Nos<br />

Andreas Gritti Dei Gratia Dux Venetiarum et Caet. committimus tibi nob<strong>il</strong>i viro Hieronymo Bragadeno potestatem<br />

castri Motha quod castrum, v<strong>il</strong>las et loco ad ipsum spectantia…”. (In fine:) “Dato in nostro Ducali Palacio die XIIII<br />

Julii: prot. M.D.XXXII (con firma del notaio e del segretario Angelo Sansoni)”. Splendida legatura veneziana<br />

dell'epoca in marocchino marrone rossiccio, i piatti ornati da un riquadro di f<strong>il</strong>etti a secco, una larga bordura di<br />

arabeschi dorati; all'interno dello specchio tre interlazzi e foglie aldine agli angoli; 4 rosette agli angoli esterni; dorso<br />

liscio non decorato. L'artistica legatura, in perfette condizioni, è molto sim<strong>il</strong>e a quella descritta da DE MARINIS n. 1804<br />

(Capitolare di Nic. Veniero 1520); la bordura di arabeschi è identica al n. 1610 e tav. CCLXXVI (Mariegola della<br />

Scuola di S. Rocco) e n. 1854 (Commissione di Pietro Gritti); De Marinis descrive altre commissioni di Andrea Gritti<br />

(che fu Doge dal 1523 al 1538) ai n. 1809-1814. Vari esponenti della famiglia Bragadin rivestirono cariche pubbliche<br />

per la Serenissima a partire dal XIII sec. e sono tra le più <strong>il</strong>lustri nob<strong>il</strong>tà di Venezia. [112]<br />

113. VETTORI, Piero. Trattato delle lodi et della coltivazione de gl'ulivi. Firenze, F<strong>il</strong>ippo Giunti et<br />

fratelli, 1569, € 3.300<br />

in-4, pp. (8), 89, (1b.), leg. settec. m. pelle e ang., tit. e fregi oro al dorso. Impresa tipogr. al tit., due grandi cap<strong>il</strong>ettera<br />

istoriati; impresso in grande, elegante car. tondo. Dedica dell'a. al Granduca di Toscana, in car. corsivo. Prima edizione<br />

di questo celebre trattato sulla coltivazione dell'ulivo e sulla produzione dell'olio, chiarissimo esempio di elegante prosa<br />

toscana applicata alla storia naturale. Il Vettori (Firenze 1499 -1585) fu tra le figure più r<strong>il</strong>evanti del tardo umanesimo:<br />

curò tra l'altro stimate edizioni di classici latini e greci. Bell'esempl. MANCA ALL'ADAMS. BMC 723. GAMBA 1024, note:<br />

«... aureo trattato». RAZZOLINI p. 366 (la ristampa del 1574): «Raro». DECIA-DELFIOL I, 415. B.I.N.G n. 2031. [113]


IL SEICENTO<br />

114. (ARDEMANI, Giov. Battista). Tesoro delle gioie. Trattato curioso nel quale si dichiara<br />

brevemente le virtù, qualità, e proprietà delle Gioie come perle, gemme, avori, unicorni, bezaari, cocco,<br />

malacca, balsami, contr'erba, muschio, ambra, zibetto…Raccolto dall'Academico Ardente Etereo…Venetia,<br />

per <strong>il</strong> M<strong>il</strong>oco, 1670, € 1.400<br />

in-12, pp. 214, leg. coeva cart. Pregevole edizione (la prima era apparsa a Venezia nel 1602) di opera estremamente<br />

curiosa ed interessante, che ebbe grande successo e numerose ristampe; “in essa sono descritte le proprità<br />

mediche,afrodisiache, fascinatrici, ecc. di ogni sorta di gemme” (Cat. Vinciana n. 2147). Esempl. completo, pur non<br />

contenendo <strong>il</strong> cap. sugli strumenti musicali annunciato nell'indice, come già nell'esempl. della Vinciana ed altri<br />

(“riteniamo che quel cap. sia stato stampato a parte in un opuscoletto separab<strong>il</strong>e”). L'opera viene anche attribuita ad<br />

un certo Cleandro Arnobio e da altri ad un certo Ant. Martinelli. Grazioso esempl., con ex-libris di bibliot. privata<br />

(antica firma ms. sul tit., lieve alone nella parte alta). MELZI II, 36 (Inquieto Acc. Cassinese). STC, XVII SEC., p. 45-6.<br />

MICHEL-MICHEL I, 64 (ediz. preced.). KRIVATSY , n. 422-4 (sotto Arnobio, ediz. preced.). [114]<br />

115. ATHANASIO, Santo Notab<strong>il</strong>e historia del miracoloso sangue, uscito d'una Santa Imagine di N.S.<br />

Giesu Christo, martirizzata da Giudei, nella città di Berito. Scritta da Santo Athanasio vescovo<br />

alessandrino. Con una breve narratione come un'ampolla di detto Sangue fosse portata da Costantinopoli in<br />

Venetia, ove si conserva, e si mostra nella Nob<strong>il</strong>issima Chiesa di S. Marco. Venetia, Agostin Bindoni, 1627,<br />

€ 300<br />

in-4, pp. (8), leg. cart. dorato. Graziosa piccola s<strong>il</strong>ografia sotto <strong>il</strong> titolo rappresentante Cristo in croce. Rara placchetta<br />

popolare, esemplare corto di margini. [115]<br />

116. BERETTARI, Sebastiano. Vita R.P. Iosephi Anchietae Soc. Iesu sacerdotis in Bras<strong>il</strong>ia defuncti.<br />

Ex iis quae de eo Petrus Roterigus Soc. Iesu praeses provincialis in Bras<strong>il</strong>ia…collegit. Coloniae<br />

Agrippinae, Io. Kinchium, 1617, € 2.700<br />

in-16, pp. (4), 427, (3), leg. coeva p. perg. Prima edizione, contemporanea ad altra di Lione (e seguita dalle traduz.<br />

spagnola, francese e italiana dal 1618 al 1621). Rarissima e importante biografia di Padre Joseph Anchieta “l'apostolo<br />

del Bras<strong>il</strong>e”. Nato a Tenerife nel 1533, formatosi presso i gesuiti a Coimbra, dal 1553 spese la propria vita in Bras<strong>il</strong>e ad<br />

aiutare gli Indios e convertirli al Cristianesimo. Ivi decedette nel 1597. La presente biografia costituisce un importante<br />

documento storico sul popolo bras<strong>il</strong>iano nella seconda metà del XVI secolo. Esemplare puro e bello (lieve brunitura<br />

uniforme della carta; due ex-libris manoscritti gesuitici ed un timbro di antica biblioteca sul titolo). BORBA DE MORAES,<br />

86. DE BACKER-SOMMERVOGEL I, 1325. SABIN 4827: “The Portugese original from which Berettari made his<br />

translation exists only in MS. ”. ALDEN 617/20. LECLERC 1558. [116]<br />

117. BISACCIONI, Maiolino. Historia delle guerre civ<strong>il</strong>i di questi ultimi tempi. Quarta<br />

edizione…(Con:) TESAURO, E. Campeggiamenti overo istorie del Piemonte…(Con:) GUALDO<br />

PRIORATO, G. Historia della vita d'Alberto Valstain duca di Fritland. - Venetia, Franc. Storti, 1655.-<br />

Ibidem, M. Garzoni, 1643.- Lion, Jean-Aime Candy, 1643, € 1.400<br />

3 oper in un grosso vol. in-4, leg. coeva p. perg. Con lacci di chiusura, tit. ms. calligrafato al dorso. - I) BISACCIONI:<br />

in 2 parti, pp. (40, compr. antip. inc.), 340, 592; bell'antiporta con figure allegoriche finem. inc. da M. C., impresa<br />

tipogr. al tit., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., dedica al Duca di Parma. Quarta edizione “ricorretta, et di novissimi accidenti<br />

accresciuta” (la prima era apparsa due anni prima presso lo stesso stampatore). Vi si trattano avvenimenti riguardanti<br />

“Ingh<strong>il</strong>terra, Catalogna, Portogallo, Palermo, Napoli, Fermo, Moldavia, Polonia, Svizzeri, Francia, Turco”. - II)<br />

TESAURO: (Rivolta della fortuna del Piemonte per l'assedio di Casale; Torino assediato e non soccorso); pp. (8,<br />

compr. antip.), 136; impresa tipogr. al tit., fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. Finissimo antiporta allegorico inc. in rame con veduta<br />

di Torino e delle Alpi sullo sfondo. Dedica di Gio. Giacomo Hertz a Gualtiero Vanderwort. Probab<strong>il</strong>e prima edizione<br />

(nello stesso anno apparve anche a Bologna) di quest'opera che narra soltanto i fatti del 1640: l'assedio di Torino<br />

durante la guerra civ<strong>il</strong>e fra la Duchessa reggente Maria Cristina di Savoia, vedova di Vittorio Amedeo I, tutrice dei figli<br />

Carlo Emanuele e Fr. Giacinto, spalleggiata dalle truppe francesi, contro i cognati Principi Tommaso e Card. Maurizio,<br />

sostenuti da m<strong>il</strong>izie spagnole e napoletane. - III) GUALDO PRIORATO: ff. (6, compr. ritr. inc.), 65. Dedica dell'a. a<br />

Luigi XIII di Francia. Prima edizione. - Interessante assieme di opere storiche inerenti avvenimenti ed uomini del XVII<br />

secolo di varie parti d'Europa. Ottimo esemplare. I) BMC, XVII SEC., I, 115. MICHEL-MICHEL I, 169. CAT. VINCIANA<br />

554. - II) CAT. VINCIANA 633. BMC, XVII SEC., 901. M.-MICHEL VIII, 39. - III) BMC, XVII SEC., I, 420. M.-MICHEL IV,<br />

85. [117]


118. BOCCALINI, Traiano. De' ragguagli di Parnaso centuria prima (e seconda). Venetia, Pietro Farri,<br />

1612 e B. Barezzi, 1613, € 800<br />

2 vol. in-4, pp. (20, ult. 2 bb.), 478, (42, le prime 2 bb.); (20), 453, (23, le prime 3 bb.); leg. cart. rustico, tit. ms. ai dorsi.<br />

Impresa tipogr. sui due tit., iniz. istoriate e fregi s<strong>il</strong>ogr. Il primo vol. è dedicato al card. Scipione Borghesi, <strong>il</strong> secondo al<br />

card. Arrigo Caetani. Prima edizione di ambedue le “centurie”, apparse ad un anno esatto di distanza l'una dall'altra (a<br />

queste <strong>il</strong> modenese G. Briani aggiunse una serie di 50 “ragguagli”, pubblicandoli per la prima volta nel 1616). Opera<br />

celeberrima e fortunatissima che riguarda la critica letteraria, la satira, la narrazione fantastica, la politica, gli usi e<br />

costumi; sicuramente una delle più originali del XVII sec. Bell'esempl. STC, XVII SEC., 119. MICHEL-MICHEL I, 175.<br />

GAMBA 1802. CAT. VINCIANA 3561. [118]<br />

119. BOREL, Pierre. De vero telescopii inventore, cum brevi omnium Conspic<strong>il</strong>iorum historia. Ubi de<br />

eorum confectione, ac Usu, seu de Effectibus agitur, novaque quaedam circa ea proponuntur. Accessit etiam<br />

Centuria observationum microscopicarum. Hagae- Comitum (L’Aia), Ex Typographia Adriani Vlacq,1655, € 28.000<br />

in-4, pp. (12), 68; 63 (mancando 1 f. d'errata), (1); 45, (3); cart. rustico coevo. Con 2 ritratti inc. in rame compresi nei<br />

ff. preliminari, raffiguranti Zacaria Iansen e Hans Lipperhey primi inventori delle lenti; una incisione. a p. 41; varie<br />

figure e diagrammi inc. in legno n.t. tra cui la figura di un telescopio a p. 45 della seconda parte. Tra le p. 38-39 una<br />

tav. inc. in rame e ripieg. f.t. che raffigura la luna vista con <strong>il</strong> telescopio. Opera di notevole importanza per la storia<br />

delle scoperte scientifiche, contiene <strong>il</strong> primo resoconto dell'invenzione del telescopio e del microscopio, attribuita a Z.<br />

Iansen e H. Lipperhey. Una parte importante dell'opera riguarda la costruzione e l'uso del telescopio e le sue varietà.<br />

Inoltre nel Conspic<strong>il</strong>iorum si trovano varie lettere di famosi scienziati, tra cui una di Gal<strong>il</strong>eo e una di Huygens sulla<br />

scoperta della luna di Saturno, che anticipa di quattro anni la pubblicazione dello stesso Huygens sull'argomento. Borel<br />

(1620-1689) fu inoltre <strong>il</strong> primo ad applicare <strong>il</strong> microscopio alla medicina, e l'ultima parte di quest'opera è dedicata alle<br />

sue osservazioni con <strong>il</strong> microscopio. Nel volume si trova, inoltre, l'annuncio di Huygens sulla scoperta degli anelli di<br />

Saturno, in forma di anagramma, mascherata così per poter poi rivendicare la priorità della scoperta. Esemplare a pieni<br />

margini, purissimo, nel suo cartone d’editore. CLAY & COURT, p. 8. CINTI, pp. 254-56 (senza tav.). WOLF II, 72. G & M,<br />

260-261. FERGUSON, BIBLIOTHECA CHEMICA, I, 116. CREAR LIBRARY, UNIVERSITY OF CHICAGO LIB., p. 6. [119]<br />

120. BORRI, Gius. Francesco. La chiave del gabinetto.- (Con:) Istruzioni politiche date al Re di<br />

Danimarca. Colonia (ma Ginevra), appo Pietro del Martello, 1681, € 4.000<br />

2 opere in un vol. in-12, leg. coeva p. perg., tit. della prima opera ms. al dorso e calligrafato nel taglio infer. - I) La<br />

chiave del gabinetto. Col favor della quale si vedono varie lettere scientifiche, chimiche, e curiosissime con varie<br />

istruzioni politcihe, ed altre cose degne di curiosità, e molti segreti bellissimi. Aggiuntavi una relazione esatta della sua<br />

vita”; pp. (24, ult. 2 bb.), 382, (2). La “Breve relazione della vita” inizia a pag. 333 ed ha proprio frontesp. - II)<br />

Istruzioni politiche date al Re di Danimarca; pp. 255, (5). - Prima edizione di entrambe le opere (ma in realtà trattasi di<br />

un'opera unica in due vol.) di questo autore (M<strong>il</strong>ano 1627 – Roma 1695) che ebbe vita avventurosa in tutta l'Europa (ad<br />

Amburgo iniziò all'alchimia Cristina di Svezia ed a Copenaghen pare che suggerisse al re Federico III l'idea di servirsi<br />

di razzi come forza motrice). Vantandosi d'aver visioni divine e doti alchimistiche, riuscì a formare una setta, fu più<br />

volte condannato al rogo dall'Inquisizione con l'accusa di eresia e stregoneria, subì <strong>il</strong> carcere varie volte. «L'edizione è<br />

dedicata da un anonimo al preteso autore con una lettera feroce nella quale lo si chiama <strong>il</strong> “Cristo falso”,<br />

l'“Alchimista truffiere” e <strong>il</strong> “Coglionatore dei curiosi” (cfr. VERGINELLI, p. 84). Entrambe le opere sembrano essere un<br />

clamoroso caso di falso; leggiamo, infatti, nel Diz. Biogr. Ital. (XIII, p. 12): «La prima (opera) era una raccolta di dieci<br />

lettere inviate dal B. al tempo dei suoi vagabondaggi europei…a destinatari sconosciuti…e che l'editore assicurava<br />

essersi procurate “con stento”, spendendo addirittura qualche somma. L'altro volumetto era invece un'opera sistematica,<br />

che rivelava nel B. un buon discepolo dei trattatisti italiani della ragion di Stato. Ma ad un esame un po' attento l'una e<br />

l'altra opera si rivelano dei falsi: le prime due Lettere della “Chiave” sono una versione del “Comte de Gabalis” di<br />

Montfaucon de V<strong>il</strong>lars, e l'ultima - una lunga lettera-trattato sull'anima dei bruti - è una traduzione fedele di “De l'âme<br />

des bêtes” di A. D<strong>il</strong>ly, uscita a Lione nel 1676. Quanto alle “Istruzioni politiche”, sono una spregiudicata<br />

manipolazione dei “Discorsi sopra C. Tacito” di Scipione Ammirato . Autore del falso era l'avventuriero<br />

libertineggiante Girolamo Lamberti Arconati». Esempl. in buono stato (uniformemente brunito). I) BIBL. CASANATENSE<br />

n. 229. FERGUSON I, 117. RACC. VERGINELLI-ROTA, n. 49 (pp. 84 e segg.). CFR. BORNIA, VITA e OPERE DI BORRI, Ed.<br />

Teosofiche, 1906. INDICE E INQUISIZIONE NEI SEC. XVI-XVIII, n. 325, registra “La Vita”. [120]<br />

121. BRACCIOLINI, Francesco. Dello scherno degli Dei, poema piacevole. Con la F<strong>il</strong>ide Civettina, e col<br />

Batino dell'istesso autore. Nuovamente ristampato e corretto. Firenze, appresso i Giunti, , 1625, € 950<br />

in-8 gr., pp. (16), pp. 236, (2), ogni pagina con bordura di fregi tipograf., arma del Cardinale Medici sul titolo, iniziali<br />

istoriate, marca dei Giunti al verso dell'ult. foglio. Leg. m. perg., tit. su tassello e f<strong>il</strong>etti oro al dorso. Leggiadra edizione<br />

in car. corsivo, la seconda (più corretta e rara della prima) di questo poema burlesco composto in 14 canti nel 1617 e


uscito nel 1618, prima della “Secchia rapita”, peraltro già diffusa manoscritta, per cui vi fu una contesa per la priorità.<br />

Bell'esempl. GAMBA, 1816 e 1815 (per la I ediz., dove dice:) «<strong>il</strong> poema, venne corretto da P. Petracci, e pubblicato da<br />

Giammaria Gherardi…E' preceduto da un Dialogo in prosa del Bracciolini tra Talia e Urania col titolo: Thalia, etc.<br />

Contiene inoltre la F<strong>il</strong>ide civettina, in ottava rima, ed <strong>il</strong> Batino in versi sciolti». CAT. VINCIANA 2888. [121]<br />

122. BRUNI Leonardo, Aretino. Historiarum Florentinarum libri XII. Quibus accesserunt quorumdam<br />

suo tempore in Italia gestorum et De rebus Graecis commentarii… a mendis innumeris repurgati, et ex<br />

manuscriptis in lucem editi studio et opera Sixti Brunonis, Dobelensis. Argentorati (Strassbourg), sumpt.<br />

Lazari Zetzneri, 1610, € 1.500<br />

in-folio, pp. (6, manca un f. bianco), 285, (19), attraente e solida leg. del tempo in p. vitello marmorizz., dorso a nervi<br />

con tit. e ricchi fregi oro, spigolo dei piatto decor. in oro. Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in car. rom., note in<br />

corsivo a stampa nel margine. Prima edizione del testo originale latino di quest'opera, che abbraccia oltre quindici<br />

secoli di storia fiorentina, dall'anno 88 a.C. al 1440; <strong>il</strong> Bruni lavorò per vari decenni intorno al "magnum opus" e la<br />

Signoria, che accolse <strong>il</strong> capolavoro con onori e celebrazioni, lo incaricò di tradurlo in lingua volgare, ma la versione,<br />

dopo la morte dell'autore, venne approntata da Donato Acciaiuoli e pubblicata per la prima volta a Venezia nel 1476.<br />

L’originale, data alle stampe due secoli e mezzo più tardi, è paradossalmente meno comune. Fondamentale edizione<br />

critica, condotta sui manoscritti ed accuratamente corretta dal f<strong>il</strong>ologo e giureconsulto, console d'Amburgo, Sisto<br />

Brunone, che la dedicò al Duca di Sassonia Augusto II. Esempl. magnifico, con ex-libris di W. Constable. Leonardo<br />

Bruni (Arezzo 1369- Firenze 1444), noto autore di varie opere storiche, fu segretario apostolico sotto i Papi Innocenzo<br />

VII, Gregorio XII, Alessandro V e Giovanni XXII, e cancelliere di Firenze. MORENI I, 175: «Rarissima…questa Istoria,<br />

che è scritta elegantissimamente, e che è forse la miglior opera di Leonardo…Sisto Brunone…<strong>il</strong> primo fu a pubblicarla<br />

nel 1610, nel suo originale». Brunet I, 398. Graesse I, 187. D.B. It., vol. 14, pp. 618-631.<br />

123. BUOMMATTEI, Benedetto. Descrizione delle feste fatte in Firenze per la canonizzazione di S.to<br />

Andrea Corsini. Firenze, Zanobi Pignoni, 1632, € 5.600<br />

in-4, ff. (4), pp. 86, ff. (1, con errata e marca tip. al verso), leg. coeva p. perg. molle, in astuccio m. marocch. con tit.<br />

oro. Illustrato da un frontespizio figurato inc. ed una serie di 20 finissime incisioni di Stefano Della Bella<br />

(mediamente di cm. 9 x 10 ca.) ad <strong>il</strong>lustrazione della vita del Santo, tutte recanti in basso un piccolo emblema con breve<br />

motto latino. Prima edizione di questa rara e preziosa “suite”, che, benché pubblicata nel 1632, l'artista aveva già<br />

eseguito fin dal 1629, quand'era ancor diciannovenne (si pensi che la sua prima incisione datata è di soli due anni<br />

prima). Benché non firmate, le incisioni sono ormai attribuite con certezza al Della Bella, tuttavia <strong>il</strong> Vinet non esclude<br />

che almeno <strong>il</strong> frontespizio possa essere di Callot. Andrea Corsini (1301-1374) della nob<strong>il</strong>e famiglia fiorentina, fu<br />

carmelitano scalzo, vescovo di Fiesole, santificato nell'apr<strong>il</strong>e del 1629. L'opera è dedicata dal Buommattei, <strong>il</strong> cui nome<br />

non figura in alcuna parte del libro, a Mons. Ottavio Corsini “Arcivescovo di Tarso, e Presidente di Romagna” ed ai<br />

marchesi F<strong>il</strong>ippo ed Andrea Corsini. Bell'esempl., genuino e marginoso (lievi ingialliture della carta). DE VESME 884-<br />

904. MORENI I, 193. CICOGNARA 1439. PRAZ, p. 291. VINET 812: «Volume rare». RUGGIERI 792: «Livre rare et<br />

curieux». STC., XVII S., 160. MICHEL-MICHEI I, 226. GAMBA 2750. CAT. VINCIANA, AUTORI DEL SEICENTO, I, 202. [122]<br />

124. DALLA CROCE, Giov. Andrea. Cirugia Universale e perfetta di tutte le parti pertinenti<br />

all'ottimo Chirurgo… Nella quale si contiene la theorica & prattica di ciò, che può essere nella Cirugia<br />

necessario.. Aggiuntovi di nuovo in quest'ultima impressione, oltre i disegni di tutti gl'istromenti... le figure<br />

de Cauterii, & Anatomia). In Venetia, appresso Roberto Meglietti, 1605, € 8.000<br />

in-folio, ff. (10), 319, leg. coeva p. pergamena, tit. ms. al dorso a nervi. Dedica dell'editore a Giacomo Vedova. Impresa<br />

tipogr. al tit., gran numero di s<strong>il</strong>ografie n.t. di crani, ferite, strumenti chirurgici, forbici, pinze, bisturi, cuciture; due<br />

s<strong>il</strong>ogr. a piena pag. verticali raffig. l'estrazione di una freccia e la cauterizzazione di una ferita d'arma da fuoco. Tre<br />

belle s<strong>il</strong>ogr. orizz. raffig. operazioni di trapanazione del cranio realizzate in interno con chirurghi, infermieri e<br />

parenti in abiti cinquecenteschi; da notarsi la spiritosa presenza nelle stanze elegantemente arredate di cani, gatti e<br />

topi in evidente attesa di “bocconi”. Rispetto alle ediz. precedenti sono più numerose le figure di strumenti e sono<br />

aggiunte, nel libro quinto, alcune s<strong>il</strong>ogr. anatomiche. Il libro quarto è aumentato della traduzione dell'opera di Jean<br />

Tagault, mentre <strong>il</strong> libro sesto del trattato di Jacques Houllier. Terza edizione italiana (la prima è del 1574) di una delle<br />

più belle e più importanti tra le opere di chirurgia del Cinquecento. Giovanni Andrea Della Croce (Venezia, 1515-<br />

1575), figlio di un barbiere, fin dal 1532 fu accolto come membro dal Collegio chirurgico di Venezia, tra le più<br />

rinomate corporazioni mediche del tempo, che aveva <strong>il</strong> monopolio della cura dei feriti; fu quindi a Feltre sino al 1546;<br />

tornato a Venezia, ebbe l'incarico di medico della flotta veneziana, e approfondì gli studi sulle ferite d'arma da fuoco. La<br />

sua Chirurgia ebbe fama europea e fu tradotta in varie lingue; è divisa in 7 libri, che trattano di ascessi e tumori; ferite;<br />

ulcere; fratture ossee; cauterizzazioni, flebotomia e litotrizia; <strong>il</strong> sesto è un antidotario e <strong>il</strong> settimo reca una serie di figure<br />

relative allo strumentario per le operazioni trattate. La diffusione dell'opera fu dovuta anche all'introduzione di sinonimi<br />

nelle varie lingue per designare le affezioni morbose, nonchè la ricchezza di esempi pratici. Buon esempl. con lieve<br />

uniforme arrossatura della carta. WELLCOME 1670. BLAKE 1082. RUTKOV p. 156-7. CUSHING C477. KRIVATSY 2908. [124]


125. DAPPER, Olfert. Asia, of Naukeurige Beschryving van Het Rijk des Grooten Mogols, en een<br />

groot gedeelte van Indien: behelfende De Landschappen van Kandahar, Kabul…Benessens een volkome<br />

Bescchryving van geheel Persie, Georgie, Mengrelie…Amsterdam, Jacob van Meurs, 1672, € 6.000<br />

2 parti in un vol. in-folio, pp. 379 (per errore le p. 277-282 sono numeate 1-6), (3); (2), 184, 43, (5); leg. del tempo p.<br />

pelle con triplice riquadro in diversa tonalità di pelle sui piatti (quello centrale più scuro), dorso a nervi con ricchi fregi<br />

oro e tass. in pelle rossa per <strong>il</strong> tit. oro. Prima edizione di magnifica opera, superbamente <strong>il</strong>lustrata da numerose<br />

incisioni: un antiporta fig. n.t., 16 tavole su doppia pag. f.t. (di cui 4 sono carte geogr. e le altre per lo più stupende<br />

vedute di città), 16 tav. a piena pag. f.t. (fantastiche stravaganti raffigurazioni di dei e credenze delle religioni orientali)<br />

ed inoltre 32 incisioni a mezza pag. n.t. raffiguranti costumi, scene di vita, episodi bellici, ecc. Dedicata dall'autore a<br />

Kornelis de Wit, ha titolo generale a stampa in rosso e nero e titolo proprio per la seconda parte (Persia e Georgia), testo<br />

su due colonne in car. tondo con passi in corsivo. Notevolissimo lavoro che assembla la maggior quantità possib<strong>il</strong>e di<br />

conoscenze dell'epoca (storico-geografiche, religiose, usi, costumi e tradizioni, ecc.) inerenti <strong>il</strong> regno del Gran Mogol<br />

(attuali India, regione imalaiana, Pakistan, Afganistan, Bangladesh), la Persia e la Georgia (cui sono dedicate le ultime<br />

40 pagine del vol.). Geografo e medico olandese, Dapper, compose anche analoghe opere su altre zone dell'Asia,<br />

sull'Africa, la Cina, <strong>il</strong> Medio Oriente e vari arcipelaghi di isole greche. Esempl. molto bello (con rare macchie gialle e<br />

bruniture della carta). GRAESSE II, 335. [125]<br />

126. DE WIT, Frederick. ATLAS (Orbis Maritimus ofte Zee Atlas). Amsterdam, Nij Frederick De Wit in<br />

de Calverstraet, (1675), P. a r.<br />

in-plano a fogli sciolti, 1 foglio di titolo generale con <strong>il</strong> mappamondo e la figura di Ercole, 26 carte geografiche su<br />

doppia pagina (cm. 50x57 circa) ed 1 su tripla pag. (cm. 50x90 circa) “Totius Europae Littora novissime edita” che<br />

raffigura la visione orizzontale anziché verticale di tutti i Paesi d'Europa bagnati dal Mediterraneo e dagli altri mari. In<br />

totale 28 fogli, atlante marittimo del De Witt completo, incisi in rame e stupendamente e vivacemente dipinti da mano<br />

dell'epoca. Le carte sono decorate con cartouches figurate per i titoli, armi araldiche, navi, figure allegoriche. La prima è<br />

la carta del mondo conosciuto “Totius Terrarum Orbis”, di grande bellezza e importanza. Altra carta di notevole pregio<br />

per le nuove conoscenze geografiche è la “Orientaliora Indiarum Orientalium” che è la più dettagliata e aggiornata<br />

carta delle coste dell'Australia. L'atlante include otto carte relative all'America; una di esse, “Poli Artici” ha varie parti<br />

lasciate bianche e dimostra quanto poco all'epoca si conoscesse della regione del Polo Nord. Atlante marittimo assai<br />

raro, con carte molto decorative e belle d'incisione e di colori (qualche rinforzo lieve e perfetto al verso dei fogli che<br />

presentavano accenni di ossidazione dal colore, particolarmente <strong>il</strong> verde). KOEMAN, ATLANTES NEERLANDICI, IV, pp.<br />

191 e 518-519. SHIRLEY 444. PUTNAM, EARLY SEA CHARTS, 75. [126]<br />

127. DESCARTES, René. Musicae Compendium. Amstelodami, ex Typographia Blaviana,<br />

MDCLXXXIII (Amsterdam 1683), € 980<br />

in-4, pp. 49, (3, bianche), leg. moderna cartone decorato a fiori. Grande impresa s<strong>il</strong>ogr. dello stampatore con sfera<br />

arm<strong>il</strong>lare sul titolo, varie figure schematiche e passaggi musicali n. testo. Terza edizione di questo importante trattato<br />

sul suono, prima opera, scritta a 22 anni, del grande f<strong>il</strong>osofo francese (1596-1650) latinizzato Renatus Cartesius (la<br />

prima, postuma è del 1650 di Utrecht). Fu uno dei primi a tentare un’estetica musicale coerente con l’acustica e la<br />

psicologia. Il suo trattato è uno dei più notevoli del tempo e considera già come consonanza perfetta la terza maggiore.<br />

Raro. ”Descartes divided music into three basic component parts, each of which can be isolated for study…”. (Growe).<br />

(Alcune fioriture della carta ma bell’esempl.). PIRRO, D. E LA MUSIQUE, 1907. SAMONÀ-FAVARA, LA FILOSOFIA DELLA<br />

MUSICA, 1940. ENCICL. D. MUSICA, II, 274. TCHEMERZINE IV, p. 307. [127]<br />

128. DU MOULIN, Pierre. Regii sanguinis clamor ad coelum adversus Parricidas Anglicanos. The<br />

Hague, Adriaan Vlac, 1652, € 1.700<br />

in-4, pp. (18), 172, leg. coeva p. perg. Sul foglio di titolo figurano le armi araldiche dei Reali Inglesi inc. in rame;<br />

ritratto di Carlo II nel foglio seguente; cap<strong>il</strong>ettera e fregi in s<strong>il</strong>ografia. Prima edizione, rara. Il testo è un assai aspro<br />

attacco di Pierre du Moulin e Alexander More contro John M<strong>il</strong>ton e <strong>il</strong> suo libello “Pro Populo Anglicano” pubblicato in<br />

latino nel 1650 in difesa del popolo inglese e del Re Charles II. Esemplare assai bello. [128]<br />

129. FERRARI, Ottavio. Origines Linguae Italicae. Patavii, typis Petri Mariae Frambotti, MLXXVI (ma<br />

Padova 1676), € 1.100<br />

in-folio, pp. (8), 318, (2), leg. moderna m. perg. e ang., tit. al dorso. Grande impresa tip. al tit., due testatine e grandi<br />

iniz. s<strong>il</strong>ogr. Testo su due colonne in car. tondo e corsivo. Dedica a Leonardo Pesaro, procuratore di S. Marco. Prima<br />

edizione di questo importante dizionario etimologico di parole italiane in ordine alfabetico (da “Abaco” a “Zuppa”),<br />

col testo esplicativo in latino. Il Ferrari (M<strong>il</strong>ano 1607 - Padova 1682) fu tra i più grandi eruditi del suo tempo,


insegnante di latino e greco nell'Univ. di Padova per molti anni, autore di molte opere, tra cui la celebre “De re<br />

vestiaria”. Bell'esempl. MANCA A MICHEL-MICHEL. STC, XVII SEC., 337. CAT. VINCIANA 3798. D. B. IT. VOL. 46, pp.<br />

643-5. [129]<br />

130. Feste - DONO DEL RE DE L'ALPI A MADAMA REALE. Festa per <strong>il</strong> giorno natale li 10 febraro<br />

1645. In Torino, s.t., 1645, € 2.500<br />

in-4, pp. 32, leg. cart. Stemma sabaudo al tit., un fregio ed una iniz. s<strong>il</strong>ogr., in carattere tondo la descrizione, in corsivo i<br />

testi poetici cantati. Rarissima relazione anonima della magnifica festa, con cena e balletto, che si celebrò al castello<br />

di Rivoli per <strong>il</strong> compleano di Maria Cristina di Francia. “Questo spettacolo si svolse con particolare solennità,<br />

costituendo in certo modo la celebrazione della pace civ<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> riconoscimento dell'opera svolta nei tormentati anni<br />

precedenti da Madama Reale…Nulla si sa dell'ingegnere che - è da supporsi - progettò gli arditi e complessi<br />

meccanismi occorrenti allo spettacolo; e neppure è noto <strong>il</strong> nome del pittore che dipinse le prospettive e gli sfondi di<br />

paesaggio” (quattro grandi fondali movimentati da qualche “macchina”, che si possono ammirare nel codice in cui è<br />

riprodotta la festa, conservato alla Biblioteca Nazionale di Torino; cfr. VIALE FERRERO, Feste della Madame Reali,<br />

1965, verso tav. V e pp. 42-3); le musiche, conservate nella stessa Biblioteca, sono attribuite a F<strong>il</strong>ippo d'Aglié che si<br />

d<strong>il</strong>ettava di composizione e che era “ab<strong>il</strong>e ministro e devoto amico di Maria Cristina e che per molti anni fu di tali feste<br />

<strong>il</strong> regista e coreografo, nonché uno dei principali attori” (cfr. Viale Ferrero, Scenografia, p. 2, in: Cat. Mostra Barocco<br />

Piemontese, vol. I). Ottimo esempl., a pieni margini. MANNO I, 744 (“In altri esempl. la data è in cifre arabiche , e<br />

colla indicazione dello stampatore, Aless. Federico Cavalleris”). [130]<br />

131. Firenze, manoscritto figurato - CHELINI, Tommaso Maria. “Priorista della Excelsa Republica<br />

Fiorentina” (1282-1531). Manoscritto della fine del XVII o inizio del XVIII secolo, elegantemente vergato<br />

di mano del Chelini su ottima carta. € 12.500<br />

In-folio (mm. 300X220), ff. 204 scritti recto e verso, più 13 ff. d'Indice dei personaggi aggiunto in fine. Legatura coeva<br />

piena pergamena, titolo ms. al dorso. Scritto con eleganza in inchiostro bruno, perfettamente leggib<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> testo è<br />

<strong>il</strong>lustrato all'inizio da 2 acquarelli, con giglio di Firenze e stemma dei Medici, entrambi a piena pag. Sui fogli 6 recto e<br />

verso e 7 recto vi sono acquerelli raffig. particolari architettonici di palazzi fiorentini. Nel testo sono dipinti con<br />

vivaci colori centinaia di stemmi araldici delle famiglie di spicco della città, elencate per quartieri, comprendenti i<br />

nomi più noti, da Dante Alighieri ai Medici, cioè i nomi dei priori che governarono Firenze dal 1282. Il titolo di priore<br />

fu dato nel primo periodo ai capi del comune di Firenze in seguito alle riforme portate alla costituzione comunale negli<br />

anni 1282-83. Erano in origine eletti priori i rappresentanti delle più importanti corporazioni commerciali e industriali,<br />

le cosiddette arti. Dal giugno 1282 i tre priori delle arti furono addirittura posti a capo del comune, questo sino alla<br />

venuta al potere dei Medici alla metà del quattrocento. Magnifico manoscritto originale, assai importante per la storia<br />

medioevale di Firenze. Perfetta conservazione. [131]<br />

132. FLORI, Lodovico. Trattato del modo di tenere <strong>il</strong> libro doppio domestico col suo esemplare.<br />

Composto dal Padre Lodovico Flori della Compagnia di Giesù per uso delle Case, e Collegii della medesima<br />

Compagnia nel Regno di Sic<strong>il</strong>ia. Stampato in Palermo, e ristampato in Roma per <strong>il</strong> Lazzari Varese, 1677, € 5.400<br />

3 parti in un vol. in-folio, leg. coeva p. perg. rigida, tagli marmorizz. Ciascuna parte con proprio frontesp. (la terza<br />

senza indicaz. di luogo né data), impresa tipogr. sui primi due frontesp. ed in fine, fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. - I) Instruttione<br />

del modo, come si devono tenere i libri de' conti…, pp. (4, tit. generale, dedica a Dio), 126, (2, Tavola), ff. 2 più volte<br />

ripieg. (“Esempio, o paradigma del b<strong>il</strong>ancio…” erroneamentente inseriti in fine alla parte seconda). - II) Esemplare del<br />

libro doppio domestico col suo giornale…per maggior dichiaratione della precedente Instruttione, pp. (3), 32 (ma in<br />

effetti 63 per numeraz. doppia delle pp. 1-31, quali esempi di partita doppia), (2 bb.). - III) Libro maestro…, pp. (4,<br />

“Alfabeto overo repertorio del libro maestro”), 50 (ma in effetti 100 per numeraz. doppia di tutte le pagine, quali<br />

esempi di partita doppia), pp. (7, con “Alcune avvertenze intorno al modo di tenere <strong>il</strong> Libro de' Capitali”, registro,<br />

impresa tipogr. e fregio). - Seconda edizione (la prima era apparsa a Palermo nel 1636) di questa straordinaria opera<br />

sulla partita doppia, una delle più geniali del XVII secolo, pietra m<strong>il</strong>iare per lo studio e lo sv<strong>il</strong>uppo della contab<strong>il</strong>ità<br />

pratica, composta dal Flori (nato nel 1580 in provincia di Perugia, vissuto per lo più in Sic<strong>il</strong>ia e morto a Palermo nel<br />

1647). «Questo raro libro…è <strong>il</strong> capolavoro del secolo…Il Flori sente per primo la persona dietro le “cose surrogate”:<br />

pel primo separa la contab<strong>il</strong>ità dell'inventario (capitale) dalla annuale (spese e rendite), unica ch'ei tiene…Pel primo<br />

finalmente studia e classifica la materia amministrativa e, primo di tutti, presenta l'ut<strong>il</strong>ità dei preventivi sotto <strong>il</strong> nome di<br />

calcoli. La teoria finalmente è convalorata da una pratica applicazione, voluminosa, di un'annata intiera del detto<br />

collegio, col giornale, libro e repertorio…» (Cerboni). Esempl. assolutamente completo, a pieni margini (alcuni timbri<br />

sul titolo generale, lievi uniformi bruniture su alcune pagine). MANCA AL CAT. EINAUDI. CERBONI, COMPUTISTERIA E<br />

RAGIONERIA, p. 54. RICCARDI I, 463: «E' una delle migliori opere di ragioneria in ordine alla tenuta dei libri della<br />

scrittura doppia». KRESS 1433. KRESS ITALIAN 181. DE BACKER-SOMMERVOGEL III, 804-5. 1. NARBONE IV, 484 e<br />

MIRA I, 360 (entrambi solo la I ediz.). [132]


133. FULCO, Matteo. Breve et universale cronistoria del mondo creato sino all'anno di salute 1668.<br />

Con…varie cose più notab<strong>il</strong>i, dalle sacre, e dalle profane historie riferite, successe nelle sette età di esso<br />

mondo in varie nationi, republiche, regni, e personaggi…Napoli, Stamp. di Giac. Passaro, 1669, € 950<br />

in-folio, pp. (8), 560, (64), leg. post. m. pelle e ang., dorso a nervi con tit. e f<strong>il</strong>etti oro. Grande marca tip. inc. sul tit.,<br />

testatine, finaletti ed iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo su due colonne. Dedica al marchese di Castel Nuovo Fernando Vandeneynde da<br />

parte dell'autore (<strong>il</strong> frate carmelitano Timoteo da Termini Imerese, nato nel 1608 e morto nel 1680). Prima edizione (fu<br />

ristampata con aggiunte nel 1677) di quest'opera storica che fornisce ut<strong>il</strong>i notizie, e talvolta curiose (come, ad esempio,<br />

tutte quelle sugli inventori e sulle eresie), sui regni e popoli antichi, sulle monarchie europee e sui principali stati italiani<br />

dell'epoca, su personaggi <strong>il</strong>lustri, ecc. Di notevole ut<strong>il</strong>ità <strong>il</strong> triplice indice delle cose notevoli posto in fine: prima del<br />

d<strong>il</strong>uvio universale, fino all'epoca di Cristo e nel m<strong>il</strong>lennio successivo. Esempl. su carta forte, a pieni margini (strappo<br />

restaurato alle pp. 177-8 con perdita di alcune parole di testo). MANCA ALLO STC, XVII SEC. MICHEL-MICHEL III, 77.<br />

NARBONE I, 273. MIRA II, 411. [133]<br />

134. GALIBERTO, Giov. Battista. Il Cavallo da Maneggio, ove si tratta della nob<strong>il</strong>issima virtù del<br />

cavalcare… Vienna, G.G.Kyrneri, 1659, € 2.300<br />

in-folio, ff. (4, compr. tit. inc.), pp. 107, (3), bella leg. mod. in p. cuoio st<strong>il</strong>e antico, dorso a nervi con tit. e f<strong>il</strong>etti oro.<br />

Marca tip. sul tit., finaletti s<strong>il</strong>ogr. Adorno di un magnifico titolo-frontispizio fig. e <strong>il</strong>lustrato da 30 tavole finemente<br />

inc. in rame n.t. raffiguranti per lo più scene di maneggio. Ristampa esatta della prima ediz. apparsa nel 1650 presso lo<br />

stesso stampatore. Opera importante e rara, dedicata al re d’Ungheria e Boemia Ferdinando IV, al cui servizio <strong>il</strong> conte<br />

napoletano G. B. Galiberto ricopriva l’incarico di colonnello e maestro d’equitazione. Divisa in tre parti, l’opera si<br />

occupa della conoscenza del cavallo, del modo di cavalcare, delle infermità e loro cura. Esempl. marginoso, ab<strong>il</strong>mente<br />

rinfrescato (antica nota ms. di possesso al titolo). STC., XVII SEC., 372. MICHEL-MICHEL IV, 15. [134]<br />

135. GALLAEUS, Servatius. Dissertationes de Syb<strong>il</strong>lis, earumque Oraculis. Cum figuris aeneis.<br />

Amstelodami, Henricus et vidua Theod. Boom, 1688, € 2.000<br />

in-4, ff. (19, compr. antip.), pp. 658, ff. (13), leg. coeva p. perg. Adorno di un antiporta allegorico, ritr. dell'autore<br />

ripieg. e 14 tav f.t. (di cui 12 raffig. le Sib<strong>il</strong>le), <strong>il</strong> tutto magistralmente inciso da Romeyn de Hooghe; tre monete inc.<br />

n.t. (pag. 442). Marca tip. sul tit., iniz. ornate, testo in car. tondo, corsivo e greco. Prima edizione di importante e<br />

curiosa opera, stupendamente <strong>il</strong>lustrata, sulle Sib<strong>il</strong>le e gli oracoli da esse pronunciati, scritta da Gervais Gallé (1627-<br />

1709), erudito f<strong>il</strong>ologo vallone e pastore protestante. Com'è noto, le Sib<strong>il</strong>le erano antiche sacerdotesse con poteri<br />

profetici che venivano consultate da grandi uomini prima d'intraprendere guerre o altre decisioni importanti. Le<br />

fantasiose splendide incisioni impreziosiscono l'opera e confermano Romeyn de Hooghe (1645-1708) come uno dei<br />

principali <strong>il</strong>lustratori di libri del tardo barocco. Esempl. molto bello. MANCA A DORBON, BIBL. MAGICA CASANATENSE<br />

e RACC. VERGINELLI-ROTA. OLSCHKI, CHOIX, IX, 13302. CAILLET, III, 10165. THORNDIKE, VIII, 476. HOLLSTEIN, IX,<br />

46-55. [135]<br />

136. GARZONI, Tommaso. La piazza universale di tutte le professioni del mondo. Nuovamente<br />

ristampata, & posta in luce. Aggiuntovi… alcune bellissime Annotationi a discorso per discorso. In Seravalle<br />

di Venetia, ad instantia di Roberto Meglietti, 1605 (in fine: presso Lorenzo Claseri MDCIIII), € 1.000<br />

in-4, ff. (18) preliminari (lunghe dediche a Alfonso II d'Este ed ai Lettori, sonetti vari, indice degli autori citati, 6 pagine<br />

d'Indice di tutte le Professioni del Mondo descritte nell'opera), pp. 933, (1); leg. coeva m. pelle e ang., dorso a nervi con<br />

tit. e fregi oro. Impresa tipogr. sul titolo, fregi e iniz<strong>il</strong>i in s<strong>il</strong>ografia. Edizione non comune e accresciuta rispetto alla<br />

prima del 1585, di questa opera enciclopedica, interessante e curiosa che ebbe enorme successo e venne sovente<br />

ristampata e tradotta. Divisa in 155 discorsi, fornisce una quantità di notizie ut<strong>il</strong>i alla storia delle scienze, delle<br />

invenzioni, professioni e mestieri (degli aritmetici, degli alchimisti, astrologhi ed astronomi, de musici, de saltatori e<br />

ballarini, antiquari, architetti, cosmografi e geografi, chiromanti, maghi, tessitori, etc. etc.). Opera registrata nelle<br />

bibliografie economiche quali Kress ed Einaudi; nella bibliografia del Gamba per la parte linguistica. Bell'esemplare.<br />

KRESS LIBRARY n. 194. CAT. EINAUDI n. 2386. GAMBA n. 1415. GRAESSE III, 32. [136]<br />

137. GESSI, Berlingiero. La spada di honore. Libro primo delle osservazioni cavaleresche. Bologna,<br />

erede del Barbieri, ad instanza di Gio. Fr. Davico detto <strong>il</strong> Turrino, 1671, € 1.500<br />

in-12, pp. (46), 374, (56), leg. coeva p. perg. (abrasioni al dorso). Dedica di Davico Turrini a Mons. Francesco Giudice.<br />

Iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in nitido car. tondo, note marginali in corsivo. Adorno di bell'antip. fig. con le armi del dedicatario,<br />

ritratto del Gessi e 10 finissime tavole f.t. che <strong>il</strong>lustrano, a mo' di emblemi, versi del Tasso, del Guarini, sentenze di<br />

Orazio, Seneca e Platone; <strong>il</strong> tutto inc. in rame da L. Tinti dai disegni di Domenico Maria Canuti, allievo di Guido Reni.<br />

Prima edizione (lo stesso anno lo stampatore la pubblicò anche in-4, ut<strong>il</strong>izzando le stesse dieci lastre arricchite da una


ordura ornam.), di quest'opera morale, divisa in otto parti, sui doveri dei cavalieri, “un vero e proprio codice<br />

dell'onore” (Gelli, p. 195); essa inoltre riguarda gli emblemi e può anche annoverarsi tra i libri di scherma, essendo<br />

raffigurata la spada in alcune incisioni. (Non esiste l'ediz. in-12mo di Venezia del 1622, che Thimm evidentemente<br />

confonde con questa, poiché tutte le opere del Gessi furono pubblicate dopo la sua morte, avvenuta <strong>il</strong> 21 apr<strong>il</strong>e 1671;<br />

nel 1675 venne poi pubblicato “Lo scettro pacifico. Seconda parte delle Osservazioni cavaleresche”). Bell'esempl.<br />

LEVI-GELLI p. 130. GELLI, pp. 194-5. STC, XVII SEC., 388. MICHEL-MICHEL IV, 36. BOFFITO p. 119. OLSCHKI, CHOIX,<br />

10111. (PRAZ p. 348, CAT. VINCIANA 297 e CHOIX D'OLSCHKI REGISTRANO SOLO L'EDIZ. IN-4). [137]<br />

138. GUALTEROTTI, Francesco Maria. La rosa. Id<strong>il</strong>io. Firenze, Stamp. di Zanobi Pignoni, 1625, € 1.150<br />

in-4, pp. 32, leg. poster. cart. rustico. Cap<strong>il</strong>ettera istoriati, impresa tipogr. al tit. al cui verso vi è <strong>il</strong> grande stemma inc. in<br />

rame di Giov. Batt. Grazioli Rinaldini al quale è dedicato <strong>il</strong> lungo componimento poetico, preceduto anche da un'ode.<br />

Edizione originale. Il canonico fiorentino F. M. Gualterotti, morto nel 1636, fu autore di numerose poesie d'occasione,<br />

sopratutto per nozze. Raro. MANCA A CAT. VINCIANA. BMC, XVII SEC., 422. MICHEL-MICHEL IV, 89. [138]<br />

139. ISACHI, Alfonso. Relatione intorno l'origine, solennità, traslatione, et miracoli della Madonna di<br />

Reggio. Reggio (Em<strong>il</strong>ia), Flaminio Bartoli, 1619, € 6.500<br />

in-4 picc., pp. (24, compr. frontesp. inc.), 229 (mal num. 237 per salto di numeraz. da 204 a 213), (1 di errata), leg.<br />

poster. cart., tass. in pelle con tit. oro al dorso (con qualche difetto). Dedica di Isachi a Cesare d'Este, Duca di Reggio e<br />

Modena; iniz. s<strong>il</strong>ogr., car. corsivo. Magnifico frontesp. inc. con fig. di prelati, martiri, stemmi ed in alto l'immagine<br />

della Madonna e 11 tavole f.t., su doppia pag., magistralmente incise da Giov. Luigi Valesio (una di mm. 320 x 605,<br />

più volte ripieg., raffigura la “Macchina e Carro Trionfale della Venerab<strong>il</strong>e Confraternita di S. Rocco”); esse<br />

raffigurano la chiesa della Madonna ed i carri trionfali delle varie Confraternite religiose per la festa della traslazione.<br />

Opera assai diffic<strong>il</strong>e a trovarsi completa di tutte le tavole. Era stata pubblicata per la prima volta a Reggio Em<strong>il</strong>ia nel<br />

1597 e poi nel 1600 col titolo “Relazione della Madonna della Ghiara espressa in lettere…”, ma la presente edizione<br />

del 1619 è notevolmente accresciuta e divisa in quattro parti. Esempl. puro e marginoso (con qualche lieve ingiallitura o<br />

aloni nei margini). BMC, XVII SEC., 448. MICHEL-MICHEL IV, 124. LOZZI 4000. CAT. VINCIANA 218. LIPPERHEIDE II,<br />

2790. CHOIX D'OLSCHKI 13364. [139]<br />

140. KIRCHER, Athanasius. Prodromus coptus sive Aegyptiacus. In quo cum linguae Coptae, sive<br />

Aegyptiacae, quondam Pharaonicae, origo, aetas, vicissitudo, inclinatio; tum hieroglyphicae literaturae<br />

instauratio…ita novae quoque et insolita methodo exhibentur. Romae, Typ. Congr. de Propag. Fide, 1636, € 5.000<br />

in-4, pp. (24), 338, (2), ottima leg. posteriore m. pelle e ang., tit. e fregi oro al dorso. Impresa tipogr. al tit., dedica dell'a.<br />

al card. Francesco Barberini; seguono alcuni componimenti poetici dedicati a Kircher scritti in siriaco, arabo,<br />

samaritano, armeno, copto, ebraico, etiopico, tutti tradotti in latino. Prima edizione della prima grammatica copta<br />

scritta in Occidente e primo libro in cui compaiono caratteri copti. Opera prima del padre gesuita A. Kircher (1601-<br />

1680), mente di grandissima erudizione, rimasta per secoli lo strumento base per gli studiosi di questa lingua e civ<strong>il</strong>tà.<br />

Egli fu un precursore degli studi di Champollion sui geroglifici egizi e giustamente considerò essere <strong>il</strong> Copto una delle<br />

tarde vestigia dell'antico Egitto. E' suddivisa in 9 dissertazioni, seguite da una piccola grammatica (divisa in 6 parti) e<br />

termina con <strong>il</strong> “Pater Noster” e “L'Ave Maria” in copto ed in latino. Nel volume vi sono varie piccole fig. s<strong>il</strong>ogr. ed<br />

una grande (a pag. 270), ma soprattutto quasi ad ogni pagina s'incontrano e si mischiano i caratteri di lingue differenti,<br />

dando origine ad uno spécimen poliglotta della tipografia della “Congregatio de Propaganda Fide” (greco, ebraico,<br />

armeno, siriaco, arabo…). Curioso studio, ricco di iscrizioni siro-cinesi, di Si-Ngan Fou, di notizie riguardanti <strong>il</strong> viaggio<br />

dei Copti in Estremo Oriente etc. Opera di grande importanza f<strong>il</strong>ologica, assai rara. Esemplare puro e ben conservato<br />

(firma di possesso nel marine infer. del tit.). BRIAN MERRIL, ATH. KIRCHER CATALOGUE, n. 3. DE BACKER-<br />

SOMMERVOGEL, IV, p. 1047. 3. CAILLET II, 5790. BIBL. MAGICA CASANATENSE 694. GRAESSE IV, 22. [140]<br />

141. KIRCHER, Athanasius. Obeliscus Pamph<strong>il</strong>ius, hoc est, interpretatio Nova & hucusque intentata<br />

Obelischi Hieroglyphici. Quem... in Agonale Forum transtulit, integritati restituit & in Urbis Aeternae<br />

ornamentum erexit Innocentius X Pont. Max. Roma, Typis Ludovici Grignani, 1650, € 7.500<br />

in-folio, pp. (68, compr. antip. e ritr.), 560, (30), legatura del tempo in p. marocchino granata, piatti con motivi a<br />

ventaglio e rosone centrale in oro, dorso a nervi con dorature (cerniere rifatte). Sul tit. armi s<strong>il</strong>ogr. di Papa Innocenzo X,<br />

cui l'opera è dedicata, testatine, iniziali e fregi s<strong>il</strong>ogr., impresa tipogr. in fine. Illustrato da magnifico antiporta<br />

allegorico dis. da Giov. Angelo Canini ed inc. da C. Bloemaert, ritratto a piena pag. di Papa Inocenzo X e 6 tavole in<br />

rame f.t. (tra cui una grandissima, più volte ripieg., che <strong>il</strong>lustra le quattro facce dell'obelisco), oltre un gran numero<br />

(circa un centinaio) di figure s<strong>il</strong>ogr. n.t., alcune anche a piena pag. Prima edizione di opera di straordinaria importanza<br />

nella quale Kircher espone le proprie idee circa l'interpretazione e la traduzione dei geroglifici egizi. «C'est l'explication<br />

des hiéroglyphes qui couvrent l'obélisque de la fontaine de la Place Navone, restauré par le Bernini, sous la direction<br />

du P. Kircher, par les ordres d'Innocent X (Panf<strong>il</strong>i). Le savant Jésuite alla jusqu'à mettre des hiéroglyphes de son


invention aux endroits où les anciennes figures étaient absolument effacées et détruites» (De Backer-Sommervolgel IV,<br />

1052, n. 12). Il padre gesuita A. Kircher (1602-1680), mente di grandissima erudizione, fu uno dei precursori degli studi<br />

di Champollion sui geroglifici egizi e di fatto <strong>il</strong> primo egittologo della storia. La collaborazione col Bernini si rinnoverà<br />

nel 1665, sotto papa Alessandro VII, per <strong>il</strong> restauro del piccolo obelisco (<strong>il</strong> famoso “Pulcino della Minerva”), rinvenuto<br />

nel giardino del convento di Santa Maria sopra Minerva, e che, ispirandosi ad una famosa <strong>il</strong>lustrazione ermetica –<br />

ripresa dall’“Hypnerotomachia Poliph<strong>il</strong>i” - era posto a sormontare un elefantino. Magnifico esemplare, marginoso e<br />

fresco. MERRIL, CAT. EXIBITION, n. 9. CAILLET 5787. [141]<br />

142. KIRCHER, Athanasius. Phonurgia Nova sive conjugium mechanico-physicum Artis et Naturae<br />

paranympha Phonosophia concinnatum; qua Universa Sonorum Natura… Campidonae (Kempten, in<br />

Baviera), Rud. Dreherr, 1673, € 6.000<br />

in-folio, pp. (42), 229, (17), leg. cart. rustico. Con stupendo antiporta allegorico dis. da Felix Cheurier, ritratto<br />

dell'imp. Leopoldo I dis. da Franz Herman, entrambi inc. in rame da G. And. Wolfgang, 2 tav. inc. in rame f.t. (dopo<br />

pag. 114 e 132) e, nel testo, 16 fig. in rame, oltre numerose fig. s<strong>il</strong>ogr. Dedica dell'a. all'Imperatore Leopoldo I;<br />

seguono alcuni componimenti poetici di vari scienziati in lode dell'autore. Prima edizione di questa celebre opera del<br />

Kircher, la prima pubblicata in Europa interamente dedicata all'acustica; vi si tratta della scienza e delle applicazioni del<br />

suono amplificato e dell'eco, della musica e degli strumenti musicali, e vi si trova anche la prima descrizione dell'arpa<br />

eolia. In polemica ed in risposta a Samuel Morland (1625-1695), membro della Royal Society di Londra, che in una<br />

pubblicazione aveva dichiarato di essere l'inventore del megafono, Kircher, con l'aus<strong>il</strong>io di numerosi testimoni, quali<br />

James Alban e Gaspar Schott, protesta la propria paternità sulla “tuba stentorophonica”, della quale già aveva parlato<br />

nel trattato della “Musurgia” (1650) e da lui impiegata per anni nel santuario di S. Maria di Monterella per chiamare <strong>il</strong><br />

popolo alle sacre funzioni (cfr. la tav. a pag. 114). Magnifico esenmpl. a pieni margini. CFR. MERRILL, KIRCHER<br />

EXHIBITION, n. 25. BRUNET III, 668. GRAESSE IV, 22. DE BACKER-SOMMERVOGEL IV, 1068 n. 31. CAILLET II, 5789:<br />

«Curieux ouvrage sur l'acoustique, le son et les instruments de musique à vent...». EITNER V, 369-70. POGGENDORFF I,<br />

1259. FÉTS V, 36. [142]<br />

143. LAPARELLI, Marcantonio. La Cristiade. Poema heroico. Roma, Gugl. Facciotti, 1618, € 950<br />

in-4, pp. (8, compr. frontesp. inc. e la prima tav.), 284, (4), leg. coeva p. perg. flessib<strong>il</strong>e. Impresa tipogr. in fine, iniz. e<br />

fregi s<strong>il</strong>ogr., testo su due colonne in car. corsivo. Frontesp. inc. a motivo architett. con putti, fig. allegoriche ed in alto<br />

stemma di Cristina di Lorena, Granduchessa di Toscana, cui l'opera è dedicata da Cosimo Laparelli, figlio dell'autore,<br />

nativo di Cortona; 4 tavole (di cui una f.t.) finem. inc. e raffig. scene della vita di Cristo e S. Cec<strong>il</strong>ia (l'ultima). Prima<br />

edizione, probab<strong>il</strong>mente unica, di questo poema di 24 canti in ottave sulla vita e morte di Gesù Cristo; seguono del<br />

medesimo autore: 12 Capitoli sopra vari misteri della Passione di Cristo e le Rime spirituali. Assai raro. Esempl.<br />

genuino e marginoso (fioriture e ingialliture della carta, lievi macchie qua e là, aloni d'umido nell'ultima parte del vol.).<br />

MANCA A GAMBA, CAT. VINCIANA e STC, XVII SEC. MICHEL-MICHEL V, 20. GRAESSE IV, 103. [143]<br />

144. MAGINI, Gio. Ant. Geografia cioè descrittione universale della terra partita in due volumi, nel<br />

Primo de quali si contengono gli otto libri della Geografia di Tolomeo, nuovamente con singolare studio<br />

rincontrati & corretti.. da Gio.Antonio MAGINI Padovano. Nel Secondo vi sono poste XXVII tavole antiche<br />

di Tolomeo & XXXVII altre Moderne.. dal latino nell'italiano tradotta dalR.D. Leonardo Cernoti Vinitiano.<br />

Venetia, Gio Batt., Giorgio Galignani Fratelli, 1597-98, € 11.800<br />

2 tomi in un vol. in-folio, ff. (2), 62, 21, 14; 212, (30), bella leg. 700esca p. perg. titolo su duplice tassello rosso e verde<br />

e ricchi fregi in oro al dorso. Impresa tipogr. ai due titoli, varie iniziali istoriate ed ornate, figure geografiche s<strong>il</strong>ogr., 64<br />

belle ed esatte carte geografiche inc. in rame da G. Porro su mezza pag. (<strong>il</strong> planisfero su pag. intera). Prima<br />

edizione italiana del Tolomeo curato da G. A. Magini, famoso cosmografo e matematico padovano. Esemplare<br />

completo del mappamondo ripieg., che sovente manca. Comprende 33 carte dell'Europa, 20 dell'Asia, 6 dell'Africa, una<br />

dell'America e 4 mappamondi. L'opera costituisce <strong>il</strong> fondamentale compendio delle conoscenze geografiche generali e<br />

storico-topografiche sino alla fine del XVI secolo. Corredato di copiosi indici sistematici che ne fac<strong>il</strong>itano la<br />

consultazione. Questa versione del Magini dell'opera tolemaica è tra le più attraenti per <strong>il</strong> suo formato in-folio.<br />

Bell'esemplare in attraente legatura. SABIN 66506. PHILLIPS 405. SHIRLEY, EARLY PRINTED MAPS OF THE BRIT. ISLES<br />

377 F. [144]<br />

145. MENESTRIER, Claude François. Traité des tournois, ioustes, carrousels, et autres spectacles<br />

publics. Lyon, chez Jacques Muguet, 1669, € 3.600<br />

in-4, pp. (12), 399, (1), leg. del tempo p. pelle, dorso a nervi con tit. e ricchi fregi oro, tagli rossi. Impresa tipogr. sul tit.<br />

(monogramma intrecciato dello stampatore), armi inc. del conte di S. Paul “Souverain de Neuf-Chastel”, cui l'opera è<br />

dedicata, numerose belle iniziali inc. e 21 deliziose incisioni a mezza pagina, alcune delle quali firmate (Claude)


Derbage, raffiguranti vari momenti di tornei, caroselli, carri, ecc. Prima edizione, assai bella, di una delle prime opere<br />

che trattano dettagliatamente l'organizzazione di pubbliche manifestazioni, quali tornei, giostre, caroselli, sf<strong>il</strong>ate di carri,<br />

circhi, parate m<strong>il</strong>itari, finti combattimenti, balletti, quadriglie, naumachie e giochi sull'acqua, mascherate, esibizioni di<br />

animali, inclusi balletti con cavalli, ecc. Un capitolo è dedicato esplicitamente agli emblemi (“Des noms et de devises”,<br />

pp. 225-260), materia assai trattata dal nostro (cfr. Praz, pp. 421-4). Gli ultimi due capitoli sono dedicati alla descrizione<br />

dei due caroselli “La dispute de lys ou couronnement de la Reine des Alpes. Dessin de la course à cheval”, fatta nella<br />

“Place du Verney…entre les montagnes d'Aiguebellette, et Nivolet” (per le nozze del Duca di Savoia Carlo Emanuele II<br />

e Françoise d'Orleans-Valois, detta la “Colombina d'amore”, celebrate in Torino <strong>il</strong> 5 marzo 1663) e “Le triomphe des<br />

vertus de Saint François de Sales” (rappresentato a Grenoble <strong>il</strong> 26 maggio 1667). Menestrier (Lione 1631 - Parigi<br />

1705), gesuita, fu insegnante di danza, organizzatore di feste in varie città e nel 1682 pubblicò a Parigi la prima storia<br />

della danza intitolata “Des ballets anciens et modernes”. Esempl. con attestato di donazione del vol., dat. 1735, e sig<strong>il</strong>lo<br />

episcopale a secco sul primo foglio di risguardo (fioriture sparse, lieve alone d'umido nella parte alta delle prime ed<br />

ultime pagine). MANCA A VINET. DE BACKER-SOMMERVOGEL V, 917. 58. [145]<br />

146. (MUSSARD, Pierre). Historia Deorum fatidicorum, Vatum, Sibyllarum, Phoebadum, apud<br />

Priscos <strong>il</strong>lustrium: cum eorum iconibus. Praeposita est dissertatio De divinatione et oraculis. Coloniae<br />

Allbrogum (Ginevra), sumpt. Petri Chovët, 1675, € 2.200<br />

in-4, pp. (8), 249, (5), leg. coeva p. perg., tassello in pelle con tit. oro al dorso. Con una vignetta inc. sul tit., iniz. e fregi<br />

s<strong>il</strong>ogr., car. tondo con passi in corsivo e greco. Adorno di 50 figure a piena pag. n.t. finem. inc. in rame da Jean-Louis<br />

Durant, riproducenti dei, indovini, sib<strong>il</strong>le, tutti in sontuosi paramenti, attorniati da allegorie e dai loro attributi (una<br />

riproduce delle medaglie antiche, una seconda raffigura la bella impresa tipogr. dell'editore Chovët). Prima edizione<br />

(ristampata a Francoforte nel 1680) di questa curiosa opera sugli antichi dei premonitori del futuro (Juppiter Dodoneus,<br />

Juppiter Hammon, Apollo Pythius, Serapis, ecc.), sui vari indovini (Mercurius Trismegistus, Tiresias, Mopsus, Calchas,<br />

Amphiaraus, Pythagoras, Apollonius Tyanaeus, ecc.), sulle sib<strong>il</strong>le e famose veggenti. L'opera si occupa ancora di<br />

amuleti ed àuguri, di astrologia, chiromanzia e necromanzia, ecc. Pierre Mussard (Ginevra 1627 - Londra 1686) fu<br />

teologo protestante, pastore a Lyon ed in altre città, autore di un'opera sulla liturgia, condannata dalla Chiesa cattolica.<br />

Nella dedica l'a. afferma di essersi ispirato alle opere di Boissard, Blondel, Vossius ed Obsopeus. Ottimo esempl.<br />

BARBIER IV, ANON. LATINS, 1272. DORBON, BIBL. ESOTERICA, 3214. BIBL. MAGICA CASANATENSE, n. 608. CAILLET II,<br />

5191 (ediz. 1680). [146]<br />

147. PERRIN, Jean Paul. HISTOIRE DES VAUDOIS. Divisée en trois parties.La première est de leur<br />

origine, pure croyance et persécutions qu'<strong>il</strong>s ont souffert par toute l'Europe, par l'espace de plus de<br />

quatre cents ans. La seconde contient l'histoire des V. appelés Albigeois. La troisième est touchant la<br />

doctrine et discipline qu'<strong>il</strong>s ont en commun entre eux et la réfutation de leurs adversaires. Genève, Berjon,<br />

1619 e 1618, € 3.250<br />

2 tomi in un vol. in-8, pp. (32), 248; (8), 333; legatura moderna d'amatore in pieno marocch. scuro, dorso a nervi con<br />

titolo oro, tagli dor. (firmata Burnier). Impresa dello stampatore sui due titoli, fregi tipogr. e iniziali ornate. La seconda<br />

e terza parte sono contenute nel tomo secondo. Prima edizione di quest'opera eccezionalmente rara e importante, che<br />

costituisce la prima storia del popolo valdese mai pubblicata. Il terzo tomo è scritto in lingua provenzale, con testo<br />

francese a lato. Lo storico Perrin lavorò per oltre cinque anni alla comp<strong>il</strong>azione dell'opera consultando una enorme mole<br />

di documenti fornitigli dai pastori valdesi di tutte le valli e da quelli messi a sua disposizione dai sinodi di Embrun,<br />

Grenoble, S. Marcelin e altri. Il primo tomo è dedicato a Monseigneur François de Bonne; <strong>il</strong> secondo a Henri de Foix.<br />

Esemplare assai bello e perfettamente conservato. ARMAND HUGON ET GONNET, n. 80. MANCA AL MANNO-PROMIS. [147]<br />

148. PORCACCHI, Thomaso. L’isole più famose del mondo descritte da T. Porcacchi e intagliate da<br />

Girolamo Porro padovano. Con nova aggionta. Padova. Paolo et Franc. Galignani fratelli, 1620, € 9.500<br />

in-folio, pp. (24), 211, leg. coeva p. perg. rigida con stemma nob<strong>il</strong>iare impresso in oro al centro dei piatti, tit. ms. al<br />

dorso. Titolo figurato inc. entro bordura allegorica e 48 mappe delle isole inc. in rame n.t. Dedica degli stampatori a<br />

Mons. Gio. Francesco Morosini abate di Leno e canonico di Padova. Pregevolissima edizione, con lo stesso contenuto,<br />

a parte la nuova dedica, della quarta di Venezia 1604, di questo celebre isolario, arricchita di 18 carte geografiche<br />

rispetto alla prima edizione del 1572. Fregi nel testo e cap<strong>il</strong>ettera ornati in s<strong>il</strong>ografia. Splendida opera, nella quale 8<br />

tavole riguardano l’America ed <strong>il</strong> terzo libro è dedicato alla storia ed alle <strong>il</strong>lustrazioni delle nuove scoperte. Le belle<br />

carte delle isole, su mezza o un terzo di pagina, sono opera dell’incisore veneziano G. Porro. L’isolario si sv<strong>il</strong>uppò in<br />

Italia durante <strong>il</strong> XV e XVI secolo come guida <strong>il</strong>lustrata ad uso dei viaggiatori. Bell'esempl. puro e marginoso con le<br />

armi del principe D'Aquino di Castiglione impresse in oro al centro dei due piatti della legatura. BMC, XVII SEC. 698.<br />

ADAMS P. 1904-1906 (ediz. precedenti). PHILLIPS 169. SABIN 64152. [148]


149. PORTA, Giov.Batt. Elementorum curv<strong>il</strong>ineorum libri tres. In quibus altera geometriae parte<br />

restituta, agitur de circuli quadratura. Romae, apud Barth. Zannettum, 1610, € 4.000<br />

in-4, pp. (8), 96, (4), leg. cart. rustico coevo; numerose fig. x<strong>il</strong>ogr. n.t.; front. con stemma. L'opera venne stampata per<br />

la prima volta insieme ai Pneumaticorum in Napoli nel 1601; Riccardi cita un'altra edizione prima di questa stampata da<br />

Zanetto a Napoli nel 1609. Anche questa come altre opere fu dedicata dal Porta a Federico Cesi cui era legato da<br />

amicizia e da affinità culturali soprattutto per quel che riguarda la fondazione dell'Accademia dei Lincei, ricostituita su<br />

basi più ampie proprio nel 1610. Magnifico esemplare ancora a fogli chiusi. COLANGELO, STORIA DEI FILOSOFI E<br />

MATEMATICI NAPOLETANI, 152-160. GRAESSE V, 417 (ed. 1601). MURARO, G. B. DELLA PORTA MAGO E SCIENZIATO, p.<br />

18 (riporta dopo quella del 1601 una ed. del 1608). RICCARDI I(II), 310. [149]<br />

150. RAIMONDI, Eugenioi. Delle Caccie libri quattro. Aggiuntovi 'n questa nuova impressione altre<br />

Caccie che sperse in altri libri andavano. (In fine:) Napoli, Lazaro Scoriggio, 1626, € 2.400<br />

in-4, pp. (48), 635, (9), leg. coeva p. perg. rigida, tass. in pelle con tit. oro al dorso. Dedica dell'autore al Card. Maurizio<br />

di Savoia. Frontesp. fig. inc. e 19 tavole n.t. (8 ripetute) finem. inc. in rame e raffig. vari modi di cacciare uccelli,<br />

cinghiali, cervi, ecc., scena di pesca ed altra di lavori campestri. «Seconda edizione (la prima era apparsa a Brescia nel<br />

1621), rara anch'essa, aumentata rispetto la prima nei libri II, III e IV, e del libro V» (Ceresoli). Celebre trattato, uno<br />

dei più completi sulla caccia, la falconeria e la pesca; con capitoli del I libro che riguardano i cavalli, i cani e gli uccelli,<br />

le loro malattie e modi di curarli, ecc. L'autore tratta, tra l'altro, anche la caccia al leone, alla tigre, all'elefante. Esempl.<br />

discreto (un po' corto <strong>il</strong> margne super., bruniture qua e là, angolo alto bianco delle pp. 567-8 rifatto). CERESOLI, pp.<br />

441-2. SOUHART 394. GAMBA 2061. OLSCHKI, CHOIX I, 208. BRUNET IV, 1090. [150]<br />

151. RELATION DES MISSIONS et des Voyages des Evesques Vicaires Apostoliques, et de leurs<br />

Ecclesiastiques és années 1672, 1673, 1674, & 1675. Paris, Charles Angot, 1680, € 2.200<br />

in-8, pp. (16), 389, (1), attraente leg. del tempo p. marocch. granata con bordura a f<strong>il</strong>etti oro sui piatti, dorso a neri con<br />

tit. e ricchi fregi oro, tagli dor., dentelle int. Prima edizione, dedicata all'arcivescovo di Parigi François de Harlay dai<br />

“Directeurs du Seminaire des Missions Etrangères”. Dettagliate realzioni delle misioni cattoliche nei territori dell'ex-<br />

Indocina francese (Siam, Cambogia, Cocincina, Tonchino) negli anni 1672-75, con preziose notizie, non fac<strong>il</strong>emente<br />

reperib<strong>il</strong>i altrove, sui rischi e risultati delle missioni, sugli usi, costumi, eventi bellici, riti religiosi, curiosità, ecc. di<br />

quelle popolazioni asiatiche. Ottimo esempl. di opera interessante e rara (restauro a porzione del titolo). CHADENAT n.<br />

162. [151]<br />

152. ROMOLI, Domenico. La singolar dottrina di D. Romoli dett <strong>il</strong> Panonto; nelqual si tratta<br />

dell'officio del Scalco; del condimento di ogni vivanda; delle stagioni d'ogni animale, uccelli & pesci; del<br />

far banchetti d'ogni tempo à Prencipi; & la dichiaratione della qualità delle carni d'ogni animale, & pesci. Nel<br />

fine un breve Trattato del regimento della sanità…Venetia, Lucio Spineda, 1610, € 1.800<br />

in-8, ff. (8), 375, (1b.), leg. coeva p. perg. Impresa tipogr. al tit., iniz. s<strong>il</strong>ogr., testo in corsivo. Pregevole edizione (la<br />

prima era apparsa nel 1560) di questo trattato di gastrononia, considerato tra i più famosi della cucina italiana del<br />

Cinquecento. Essa riguarda i cibi e la loro conservazione, le proprietà e le qualità degli alimenti, l'economia domestica e<br />

le corti principesche, <strong>il</strong> vino (cui sono dedicati i capitoli 163-175), <strong>il</strong> lavoro dello scalco e del trinciante, le stagioni<br />

adatte per determinati cibi e propizie per certi pesci, ed inoltre un gran numero di ricette di carne e di pesce, ecc. Non si<br />

hanno notizie biografiche dell'autore, che non pare abbia scritto altre opere oltre questa. Esempl. puro (un po' corto <strong>il</strong><br />

margine superiore). WESTBURY p. 190 (5). SIMON, GASTR., 1311: «A popular treatise for Cooks and Maitres d'Hotel,<br />

dealing with the choice, preparation, and service of various foods, as well as the choice, care, and serviceof wine».<br />

BMC, XVII SEC., 792. Le altre bibliografie di gastronomia e di medicina (B.IN.G., Vicaire, Simon Bacchica, Wellcome,<br />

Durling, ecc.) registrano ediz. anteriori. [152]<br />

153. SCOTTI, Ranutio. Helvetia profana. Relatione del dominio temporale de' potentissimi XIII Cantoni<br />

Svizzeri detti della Gran Lega. (Con:) Helvetia sacra. Relatione de' Vescovati, Abbatie et altre dignità<br />

subordinate alla Nuntiatura Helvetica. Macerata, Agostino Grisei, 1642, € 1.500<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. (10), 85; 140, (4, ult. 3 bianchi); attraente leg. coeva p. perg. con riquadro a f<strong>il</strong>etti oro sui<br />

piatti, fleuron in oro e rosellina agli angoli ed al dorso, tagli dor. Prima edizione, rarissima e probab<strong>il</strong>mente unica, di<br />

quest'opera che offre un quadro politico-religioso assai completo della Svizzera alla metà del XVII sec. La prima parte<br />

si occupa della geografia e della storia, gli usi e costumi, la formazione dei 13 cantoni originari, dello stato dei Grigioni<br />

e del Vallese; la seconda parte offre una quantità di notizie attinenti a pratiche e riti religiosi, ai singoli vescovati, ad<br />

abazie e monasteri e riferisce quanto fu fatto dai Cantoni cattolici contro <strong>il</strong> d<strong>il</strong>agare delle dottrine di Zwingli e Calvino.<br />

L'autore (Pavia 1597-1666) fu vescovo di Borgo S. Donnino e quindi prefetto del Palazzo Apostolico. Magnifico<br />

esempl. MANCA A LONCHAMP e CAT. VINCIANA. MICHEL-MICHEL VII,108. STC, XVII SEC., 837. [153]


154. SPELTA, Antonio Maria. La saggia pazzia, fonte d'allegrezza, madre de' piaceri, regina de' belli<br />

humori. A difesa delle persone piacevoli, et a confusione degli arcisavi, e protomastri…Libro primo. - La<br />

d<strong>il</strong>ettevole pazzia, sostegno de' capricciosi, solazzo de' bislacchi, pastura de' bizzarri…Libro secondo.<br />

Aggiuntavi la Pazziazza furiosa de' fratelli discorsi, et inhumani. Pavia, Pietro Bartoli, ad instanza<br />

d'Ottavio Bordoni Libraro, 1607, € 1.900<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. (16), 88, (8); (8), 128, 12, (12); leg. coeva p. perg. molle, tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. su<br />

entrambi i frontesp., <strong>il</strong> primo dei quali a stampa rossa e nera; nel testo alcune interessanti s<strong>il</strong>ografie (a pag. 15 della I<br />

parte: quattro rematori su una barca; nella II parte: a p. 110 emblema della morte, a p. 113 stemma episcopale, a p. 121<br />

figura di un Santo a piena pag., a p. 128 un emblema ed a p. 1 dell'aggiunta due cavalieri che si affrontano in un torneo);<br />

inoltre numerose iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr. qua e là. Il libraio Ottavio Bordoni dedica le due parti rispettivamente a Giulio<br />

Cesare Cropelli ed a Federico Beccaria. Prima edizione di “opera molto curiosa di morale faceta” che si occupa<br />

dell'origine, cause, manifestazioni e conseguenze della pazzia nei “poetastri et compositori di cappa spelada, de'<br />

grammatici volgari, de' scrittori, degli astrologi, de' maghi, negromanti et indovini, de' giuocatori, degli alchimisti, de'<br />

cacciatori, degli uccellatori, degli amanti, e (finalmente) de' savi”. L'autore, nativo di Pavia (1569-1632), compose<br />

anche altre opere e si autodefinisce “poeta regio”. Ottimo esemplare. CAT. VINCIANA n. 3530. BMC, XVII SRC., 861.<br />

MICHEL-MICHEL VII, 142. [154]<br />

155. STELLA, Benedetto. Il tabacco. Opera nella quale si tratta dell'origine, historia, coltura…virtù et<br />

uso in fumo, in polvere, in foglia, in lambitivo et in medicina. Trattato naturale, medico, morale e<br />

curioso.) Roma, F.M. Mancini, 1669, € 1.300<br />

in-8, pp. (30), 480, leg. coeva p. pergamena. Prima edizione di classica opera sul tabacco ed i modi di fruirne, <strong>il</strong>lustrata<br />

da 6 s<strong>il</strong>ografie a piena pag. raffig. diverse piante di tabacco e vari tipi di pipe. Curioso vasto trattato su ogni aspetto<br />

della coltivazione, qualità, uso ed effetti del tabacco sull'uomo. Assai ricercato perché ritenuto unico in materia. NON IN<br />

NISSEN NÈ PRITZEL. RACC. CALDESI 70. OLSCHKI, CHOIX 9573. KRIVATSY 11425. ALDEN 669/202. [155]<br />

156. TESAURO, Emanuele. Inscriptiones quotquot reperiri potuerunt opera et d<strong>il</strong>igentia D.<br />

Emmanuelis Ph<strong>il</strong>iberti Panealbi, equitis, et in Augustotaurinensi Alma Universitate, Sacrorum Canonum<br />

Interpretis Primarij. Cum eiusdem notis et <strong>il</strong>lustrationibus. Editio quinta ab impressionum antecedentium<br />

innumeris mendis Authoris manu expurgata multisque inscriptionibus aucta. Torino, Typis Bartholomaei<br />

Zapatae, 1670, € 1.900<br />

in-folio, pp. (16), 640, (8), assai bella leg. settecentesca p. pelle con ricchi fregi e tit. oro su tassello su dorso a nervi.<br />

Precedono <strong>il</strong> testo <strong>il</strong> bellissimo ritratto del Tesauro e una elaborata antiporta allegorica, entrambi incisi da G.<br />

Tasnière. Tutte le pagine di testo sono incorniciate da elegante bordura tipografica. Importante opera di epigrafia<br />

sabauda. “Molte di queste iscrizioni sono bensì onorarie, o suppositizie, molte fatte per esercizio letterario; ma si<br />

riferiscono perché alcune furono apposte a 'monumenti nostri, benchè relativamente recenti, e perché trattasi dello<br />

scrittore, che nei tempi passati era giudicato principe degli epigrammisti piemontesi. Il Chambers (Dizionario Univ. di<br />

arti e scienze ad v. Lapidario) lasciò scritto che lo st<strong>il</strong>e lapidario perduto colla rovina degli antichi monumenti, era<br />

stato rintracciato e rimesso in onore dal Tesauro” (Manno). Il ritratto, per la sua notevole importanza iconografica, è<br />

ampiamente descritto nel volume “Biblioteca Reale Torino” a cura di Giovanna Giacobello Bernard, Firenze, Nardini,<br />

1990. Bell'esemplare su carta forte con ampi margini. MANNO, I, 1185. [156]<br />

157. THIERS, Jean-Baptiste. Histoire des perruques, où l'on fait voir leur origine, leurs usage, leur<br />

forme, l'abus et l'irregularité de celles des Ecclesiastiques. Paris, aux dépens de l'Auteur, 1690, € 1.000<br />

in-12, pp. (24), 544, leg. del tempo p. pelle marmorizz., dorso a nervi con tit. e ricchi fregi oro. Prima edizione di opera<br />

erudita sulla storia e l'evoluzione della parrucca presso i popoli antichi e moderni, sull'uso e soprattutto sul divieto per<br />

gli ecclesiastici, per i quali sono consentiti altri tipi di copricapo (barettes, mitres, amusses, capuchons, cama<strong>il</strong>s,<br />

chaperons, coifes, amits, bonnet quarrés, calottes). Anche questa, “comme presque tous les ouvrages de ce théologien<br />

sont remplis d'érudition et abondente en déta<strong>il</strong>s curieux…et sont devenus rare” (Brunet V, 819-820). L'autore (1636-<br />

1703), oltre che teologo, fu noto storico e scrittore di diritto canonico. Bell'esempl. COLAS 2869. LIPPERHEIDE 1660.<br />

HILER & HILER p. 844. GOLDSMITH, ECONOMIC T-33. [157]<br />

158. (Pulci) - TRACTATUS VARII DE PULICIBUS mus exibet Dissertationem Juridicam Opizii<br />

Jocoserii De eo, quod justum est, circa Spiritus fam<strong>il</strong>iares foeminarum, hoc est Pulices… Utopiae,<br />

Literis Alphabeticis, s.d. (1660 ca.), € 750<br />

4 parti in un vol. in-12, pp. 166 (numeraz. continuata), leg. settec. m. pelle e ang., tit. e f<strong>il</strong>etti oro al dorso, tagli rossi.<br />

Corredato di una tavola inc. in rame ripieg. f.t. che mostra dodici giovani donne ed un cane, vittime di un'invasione di


pulci all'interno di un'abitazione. Al primo trattatello riportato nel titolo, che giunge fino a pag. 80, seguono i due di<br />

Jacobus Masenius: “Laus & defensio pulicum” (pp. 81-104), ed <strong>il</strong> “Vituperium & damnatio pulicum” (pp. 105-130);<br />

infine <strong>il</strong> quarto di Gripholdus Knickknackius: “Floia cortum versicale de Flois, swartibus, <strong>il</strong>lis Deiriculis, quae omnes<br />

fere Minschos, Mannos, Weibras, Jungfras, &c. behüppere & spitzibus Schnablis stechere & beissere solent” (pp. 131-<br />

166). Trattatelli tutti interessanti e curiosi sulla storia delle pulci, in particolare l'ultimo, che costituisce una famosa<br />

“macaronea” tedesca, assai stimata da Ch. Nodier. NON RISCONTRATO IN MOLTI REPERTORI. [158]<br />

159. VERANI, Gaetano. Monumentum extremi honoris... Principis Ferdinandi Mariae, utriusque<br />

Bavariae, ac Superioris Palatinatus Ducis… in Regio Electorali Templo Clericorum Regularium erectum,<br />

ac nuncupatum. Munchen, Typis Joannis Jaecklini, 1679, € 2.300<br />

2 parti in un vol. in-folio, pp. (6), 44; (6), 179; leg. poster. p. perg., tass. in pelle con tit. oro al dorso. Con testatine,<br />

finaletti ed alcuni stemmi s<strong>il</strong>ogr. ed una serie di 36 splendidi emblemi (<strong>il</strong> primo con le indicazioni “C. A. del. Michael<br />

Wening fecit”) finem. inc. in rame, attraverso i quali sono magistralmente simbolizzate le idee, i successi ed i fatti<br />

salienti della vita e del regno del Principe Ferdinando Maria, Elettore di Baviera e Conte Palatino del Reno (1636-<br />

1679), uno dei grandi statisti tedeschi del XVII sec., che ricostruì <strong>il</strong> proprio paese economicamente, culturalmente e<br />

politicamente dopo le devastazioni della guerra dei Trent'anni. La prima parte, con proprio frontesp. (“Chur<br />

Bayrische Löwenhaut, bald trucken, bald nass Vorgestellet In der Lob: und Leich Predig des We<strong>il</strong>and<br />

Durchleuchtigisten… fuersten Ferdinand Maria…”), impressa in tedesco ed in car. gotico, è opera di Jacob Schmid e<br />

costituisce l'elogio funebre del Principe, <strong>il</strong> cui funerale durò tre giorni. Esempl. in buono stato. PRAZ p. 527 (solo <strong>il</strong><br />

Verani). DE BACKER-SOMMERVOGEL VII, 800-801 (solo la prima parte). [159]


IL SETTECENTO<br />

160. ALLIONI, Carlo. Flora Pedemontana, sive enumeratio methodica Stirpium indigenarum<br />

Pedemontii. Augustae Taurinorum, Io. Mich. Briolus, 1785, € 6.000<br />

3 vol. in folio (2 di testo ed 1 atlante di tavole), pp. (8), XIX, (1b.), 344; (4), 366, XXIV, (6, con imprimatur, occhietto e<br />

tit. del III vol.), XIV (indicazione e spiegazione delle tav.); atlante con 92 tavole di specie di flora della regione<br />

subalpina. Leg. coeva cart. (qualche difetto agli spigoli). Al primo vol. bel ritratto di Vittorio Amedeo III inc. in rame<br />

da G. B. Stagnon. Straordinaria pubblicazione sulla flora di montagne e vallate del Piemonte, <strong>il</strong>lustrata da 92 tavole<br />

botaniche inc. in rame, decorative e scientificamente importanti. Opera tra le più prestigiose dedicate alla storia<br />

naturale delle Alpi, rara a trovarsi completa ed in ottimo stato come <strong>il</strong> presente esemplare. PRITZEL, 108. NISSEN, 18.<br />

MANNO, I, 5233. SACCARDO, LA BOTANICA IN ITALIA, I, p. 13: «Carlo Allioni, medico torinese nato nel 1728 e morto<br />

nel 1804, fu professore di quell' Università e direttore dell' orto botanico dopo <strong>il</strong> Donati, ed uno de' benemeriti della<br />

Flora Italica... L' opera che gli fece più onore fu la Flora Pedemontana pubblicata nel 1785, della quale i due primi<br />

volumi contengono la descrizione di 2800 piante, e l' ultimo dà la figura di 257 specie esattamente disegnate, col luogo<br />

della nascita, le qualità del suolo, <strong>il</strong> nome vernacolo piemontese, e le facoltà medicinali di esse piante...». [160]<br />

161. AMATO ED URSO, Giuseppe Carlo. Il Microscopio de' computisti, o sia Economia prattica.<br />

Opera…ut<strong>il</strong>e a' signori di vassallaggio, pup<strong>il</strong>li, opere pie, chiese, communità, negozianti, sensali, notari,<br />

calcolatori…, come anche profittevole a' principianti per tenere <strong>il</strong> libro doppio…Palermo, Angelo Felicella,<br />

1740, € 2.000<br />

in-4, pp. VIII, 482, leg. coeva p. perg. (cuffie ab<strong>il</strong>m. restaurate). Con ritratto in ovale dell'autore, con occhiali, che<br />

regge un libro di partita doppia; antiporta inc. con l'effigie dell'Immacolata Concezione, dedicataria dell'opera. Prima<br />

edizione di quest'opera rara e di notevole importanza, ristampata da Remondini di Bassano nel 1788. «Diviso in XIV<br />

Trattati ne' quali si tratta dell'Aritmetica pratica e dell'Economia, dell'origine e formule de' contratti, delle esecuzioni<br />

reali e personali; degli obblighi de' computisti, de' scritturali e de' segretari, , delle formule di lettere mercant<strong>il</strong>i e<br />

signor<strong>il</strong>i, delle polizze di tavole e di cambio, loro formole, giri e registri; delle sicurtà maritime; della scrittura de'<br />

capitali e gravezze, della scrittura doppia e delle cose necessarie da sapersi da un buon agricoltore» (Cerboni).<br />

Esempl. fresco e marginoso (taglio restaurato al ritratto ed al frontesp.). In questo, come in altri esempl. r<strong>il</strong>egati in unico<br />

volume, non sono mai stati inseriti 2 ff. di occhietto per la seconda parte, tra p. 400 e 401. MANCA A KRESS e CAT.<br />

EINAUDI. CERBONI, COMPUTISTERIA E RAGIONERIA, p. 77 (ediz. di Bassano 1788). MIRA I, 31. NARBONE III, 5. [161]<br />

162. Assisi - ANGELI, Francesco Maria. Collis Paradisi amoenitas, seu Sacri Conventus Assisiensis<br />

historiae libri II. Opus posthumum in lucem editum opera, & studio fratris Fr. Ant. Felicis Carosi de Monte<br />

Leone…Montefalisco (Montefiascone), ex Typogr. Seminarii, 1704, € 3.000<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. (8), 104; 78 (ma i. e. 80 per ripetizione delle mumeraz. 71-2), (2), 16; leg. coeva p. perg., tit.<br />

ms. al dorso. Sul tit. armi s<strong>il</strong>ogr. di Papa Clemente XI cui l'opera è dedicata, fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. Prima edizione e<br />

primo libro impresso a Montefiascone (cfr. Fumagalli p. 244). E' corredato di un magnifico antiporta allegorico e 12<br />

tavole ripieg. f.t. finem. inc. in rame da Francesco de Providonis, raffiguranti suggestive vedute di Assisi, del Convento<br />

e Bas<strong>il</strong>ica di S. Francesco, della Porziuncola e S. Maria degli Angeli, del convento di Rivotorto, dell'eremo delle<br />

Carceri, chiese di S. Damiano e S. Chiara, ecc. L'opera, pubblicata postuma a cura del Padre Franc. Ant. Felice Carosi,<br />

confratello dell'autore, ripercorre tutta la storia del sacro convento e degli altri monumenti francescani, descrive<br />

dettagliatamente i vari edifici e le opere d'arte ivi custodite e, nella libro secondo, raccoglie bolle, diplomi e priv<strong>il</strong>egi<br />

concessi dai vari Pontefici; le ultime 16 pagine contengono l'opuscolo di frate Baldassarre Paglia di Caltagirone dal<br />

titolo “Icon amoris Christi & Francisci duobus epigrammatum centuriis expressa”. E' curioso osservare che<br />

l'autorizzazione alla stampa del vol. (sull'ultima pag. prelim.) fu concessa dal celebre geografo padre Vincenzo<br />

Coronelli, allora Ministro Generale dei frati Conventuali. Esempl. freschissimo di opera veramente pregevole e molto<br />

ricercata, sicuramente una delle più belle su Assisi. MANCA A LOZZI (che in nota al n. 241 richiama Ranghiasci e Coleti<br />

che definiscono <strong>il</strong> vol. “raro”). PLATNER p. 50. MANZONI, BIBLIOGR. ST. MUNICIPALE I, p. 114. [162]<br />

163. ARIOSTO, L. e BARBOLANI, T. Orlando Furioso…tradotto in Versi Latini dal marchese<br />

Torquato Barbolani dei conti di Montauto. Tomo primo (e secondo). In Arezzo, per Michele Bellotti,<br />

1756, € 1.800<br />

2 vol. in-4 (mm. 320x228), pp. VII, 435, 421, (3) di elenco dei sottoscrittori, testi appaiati su due colonne per pagina.<br />

Bella leg. coeva p. pergamena, dorsi ornati in oro con doppi tasselli per titolo, luogo e data di stampa. Con i bei ritratti<br />

di Ariosto e di Barbolani, all'inizio del primo tomo, incisi da Andrea Bolzoni; vignette inc., iniziali s<strong>il</strong>ografiche.


Prima e unica edizione latina, impressa con gran cura su carta forte. Magnifico esemplare a pieni margini con barbe.<br />

Unica traduzione integrale in latino dell'Orlando Furioso, alla quale <strong>il</strong> marchese Barbolani dedicò alcuni anni di intenso<br />

lavoro. (Il Guidi accenna ad una possib<strong>il</strong>e prima traduzione del 1570, ma nessun esemplare è mai stato reperito in<br />

biblioteche pubbliche e private italiane e straniere). Raro e in superbe condizioni. AGNELLI-RAVEGNANI, II, 317: “Bella<br />

ediz. ottimamente impressa”. GUIDI, ANNALI DELL'O. F., p. 109. CAT. MOSTRA ARISOTESCA DI REGGIO E: 1951, n. 253:<br />

“traduttore Torquato Barbolani, poeta e uomo d'armi”. [163]<br />

164. AUDIFFREDI, Giov. Battista. De solis parallaxi commentarius. Romae, ex Typogr. Hermathenaea,<br />

1766, € 250<br />

in-8, pp. 152, (2), broch. edit. muta. Con una tav. di fig. geom. ripieg. f.t. Prima edizione, non comune, di quest'opera<br />

sulla parallassi solare, indirizzata a Grandjean de Fouchy, Accademico delle Scienze di Parigi. Il piemontese Audiffredi<br />

(Saorgio 1714 -Roma 1794) fu grande erudito in molte discipline ed autore di numerose opere di carattere astronomico,<br />

ma è soprattutto celebre come bibliografo (sono sue <strong>il</strong> “Catalogus historico-criticus Romanarum editionum saeculi XV”<br />

e l'analogo “Specimen…edit. Italicarum saec. XV”), bibliotecario e poi prefetto della Casanatense, che arricchì di libri e<br />

codici rari. Esempl. perfetto, a fogli disuguali, con barbe. D. B. IT. IV, p. 573-4. [164]<br />

165. BARUFFALDI, Girolamo. I Baccanali. Volume primo (secondo e terzo). Seconda edizione ampliata<br />

e corretta. Bologna, Lelio della Volpe, 1758, € 850<br />

3 vol. in-8, pp. XV, 272, (8), 291, (8), 289, leg. coeva m. pelle, dorsi a vervi con fregi e titoli oro. Antiporta fig. inc. da<br />

A. Bulzoni con ritratto dell'A. in medaglione, deliziosa vignetta ai tre titoli, 37 graziosi finalini e 29 testate di 1/3 di<br />

pagina riferite all'argomento di ogni componimento. Elegantissima stupenda ediz. bolognese della raccolta postuma dei<br />

ditirambi del Baruffaldi. Sono 27 composizioni di varia lunghezza che trattano mascherate, corse, cacce, feste, giochi,<br />

banchetti e cibi tipici regionali, tutti argomenti di grande interese per la storia del costume del tempo. Il terzo vol. è<br />

interamente riservato, coll'aggiunta di copiose note, alla “tabaccheide”, la sua composizione più nota, composta in<br />

onore del tabacco, “la droga dei poeti, l'elisir dei letterati”, che comporta un interessante elenco dei contemporanei<br />

<strong>il</strong>lustri che ne facevano uso. Bell'esemplare, raro. GAMBA n. 2143. [165]<br />

166. (BETTINELLI, Saverio). Il mondo della Luna. Poema eroico-comico. Venezia, Stamp. Remondini,<br />

1754, € 850<br />

in-8, pp. XVI, 266, leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Curioso ed elegantissimo antiporta raffig. la falce della Luna<br />

personificata con paesaggio animato, inc. in rame da anonimo; due testatine s<strong>il</strong>ogr. Prima edizione di questo<br />

poemetto giocoso in dodici canti in ottave, opera giovan<strong>il</strong>e del letterato mantovano (1718-1808); “berniesco<br />

componimento” la definisce Bettinelli stesso ed in essa bonariamente ironizza contro tutti coloro (f<strong>il</strong>osofi, scienziati e<br />

letterati, antichi e moderni) che “scolasticamente agitando vanno, e questionando <strong>il</strong> punto, se lassù animali siano, e<br />

popoli e paesi”. Bell'esempl. MANCA A MORAZZONI. MELZI II, 205. CAPRONI-BERTARELLI p. 100. BOFFITO p. 66<br />

(erroneam. registra come prima l'ediz. 1767). DE BACKER-SOMMERVOGEL I, 1417. D. B. IT. IX, pp. 738-44. [166]<br />

167. BIANCHI, Giov. Paolo Simone (Janus PLANCUS). De monstris ac monstrosis quibusdam ad<br />

Josephum Puteum…epistola. Venetiis, typis Jo. Bapt. Pasqualis, 1749, € 450<br />

in-4, pp. (36), leg. mod. cart. muto. Con 3 importanti tavole inc. in rame ripieg. f.t. in fine <strong>il</strong>lustranti 17 particolari di<br />

mostri animali e vegetali. Prima edizione di questa Lettera scientifica di teratologia, indirizzata a Giuseppe Pozzo,<br />

archiatra di Papa Benedetto XIV e preside dell'Accademia di Bologna; essa tratta dei mostri in generale, soffermandosi<br />

in particolare su alcuni esempi di mostri animali e vegetali, che vengono anche dettagliatamente descritti e raffigurati.<br />

L'autore (Rimini 1693-1775), più noto sotto <strong>il</strong> nome latino di Janus Plancus, fu <strong>il</strong>lustre botanico e medico; nella città<br />

natale diede nuovo impulso all'Accademia dei Lincei. WELLCOME II, p. 161. [167]<br />

168. BIANCONI, Gian-Lodovico. Due Lettere di Fisica, al Sig. Marchese Scipione Maffei… Venezia,<br />

Simone Occhi, 1746, € 660<br />

in-4, pp. (4), CX, (2), leg. orig. cart. Tit. a stampa rossa e nera con vignetta inc. ed una bella tavola inc. ripieg. f.t.<br />

Prima edizione, e forse unica, elegantemente impressa, di queste due dissertazioni scientifiche, rispettivamente<br />

intitolate “Delle caraffe di vetro che scoppiano al cadervi dentro di alcune picciole materie, e di altri vetri curiosi” e<br />

“Della diversa velocità del suono”. L'autore (Bologna 1717 - Perugia 1781) fu medico, appassionato di ricerche<br />

scientifiche ed erudito, amico di artisti e personaggi <strong>il</strong>lustri (tra glia ltri Canaletto, Mengs, Winckelmann) ed autore di<br />

svariate opere, tra le quali la “Descrizione dei Circhi particolarmente di quello di Caracalla”. Ottimo esempl. DIZ.<br />

BIOGR. IT. X, pp. 252-55, dedica al Bianconi un lungo articolo. Il “Journal des savants d'Italie” 1748-49, fu fondato dal<br />

B. [168]


169. BIGOT DE MOROGUES, Sébastien Fr. Tactique Navale ou Traité des Evolutions et des Signaux.<br />

Avec figures en ta<strong>il</strong>le-douce. Paris, Guerin et Delatour, 1763, € 1.800<br />

in-4, pp. (4), X, 481, (2); vignetta sul titolo, bella fig. all'inizio del testo, 49 tavole a p. pagina fuori testo, <strong>il</strong> tutto<br />

finemente inc. in rame, <strong>il</strong>lustranti 133 posizioni di tattica navale e segnali. Leg. coeva p. pelle marmorizz., dorso a nervi<br />

con titolo e fregi oro, tagli rossi (lievi difetti). Prima edizione di questo copioso trattato e fondamentale manuale che<br />

istruisce e spiega in dettaglio tutti i segnali notturni e diurni ut<strong>il</strong>izzati dalla marina di guerra. L'opera si divide in due<br />

parti, la prima sulle evoluzioni, la seconda sui segnali e ordini che una armata navale deve conoscere e saper eseguire<br />

perfettamente. L'autore fu importante ufficiale della marina francese e <strong>il</strong> primo direttore dell'Accademia Navale fondata<br />

nel 1752. Buon esemplare, su carta forte con grandi margini (segni di tarlo nei margini dei fogli di centro del volume).<br />

POLAK 826. BRUNET VI, 8517. SCOTT 316. [169]<br />

170. BLOCH, Marcus Elieser. Ichthyologie, ou Histoire générale et particulière des Poissons. Avec des<br />

figures enluminées, dessinées d'après nature. Première (-Sixième partie). Berlin, chez l'Auteur,<br />

Imprimérie Louis Ph. Wegener et G.Hayn, 1785-1788, € 60.000<br />

6 tomi in 3 volumi in-fol. (cm. 49x39), elegante leg. coeva p. pelle, bordura oro sui piatti, dorsi a nervi ornati in oro e<br />

titoli su tasselli rossi e verdi, tagli dor. Illustrati con 216 stupende tavole di pesci dal vero, incise fuori testo da vari<br />

artisti e ab<strong>il</strong>mente dipinte in origine a mano con fedeli colori e con rialzi in argento. Impresso su carta forte.<br />

Famosa pregiatissima opera di storia naturale dei pesci, la più importante e riuscita di ittiologia. Prezioso e magnifico<br />

esemplare. (Negli anni immediatamente seguenti videro la luce altre sei parti dell'opera, con altrettante tavole, in<br />

continuazione della presente serie). NISSEN ZBI 416. WOOD 244. NISSEN, SCHÖNE FISCHBÜCHER 23. [170]<br />

171. BOCCACCIO, Giovanni. Il Decamerone di M. Giovanni Boccaccio. Londra (ma Parigi), 1757, € 8.000<br />

5 vol. in-8, legatura francese dell'epoca in pieno marocchino granata, decorata in oro da triplo riquadro di f<strong>il</strong>letti ai<br />

piatti, dorsi ornati con fregi e titolo su due tasselli, tagli dor., dentelle int. Edizione stupendamente <strong>il</strong>lustrata da un<br />

ritratto, 5 antiporta fig., 110 tavole f.t., varie testatine di pag. e 110 culs-de-lampe, disegnati da Gravelot, Boucher,<br />

Eisen, Cochin ed incisi in rame dai migliori artisti del tempo. Prima tiratura, con <strong>il</strong> testo italiano, di una delle più<br />

riuscite, tipiche ed ambite edizioni del Decamerone e di tutto <strong>il</strong> settecento francese. Magnifico esemplare d'amatore in<br />

perfetta legatura del tempo in marocchino, su carta grande, assai fresco, con le caratteristiche delle copie di maggior<br />

pregio indicate dal Cohen. COHEN-RICCI 158: “un des livres les plus réussis de tout XVIII. me siècle. ”. BRUNET I, 1003.<br />

Ex libris Henry Edward Bunbury e H. Bradley Martin. [171]<br />

172. Siracusa - BONANNI, Giacomo. Delle Antiche Siracuse. Vol. primo che contiene i due libri della<br />

Siracusa <strong>il</strong>lustrata da D. Giacomo Bonanni e Colonna, Duca di Montalbano... Vol. secondo che contiene gli<br />

scrittori anteriori al Bonanni, cioè le dichiarazioni della pianta dell' antiche Siracuse, e d'alcune scelte<br />

medaglie di esse…Palermo, Stamp. di Gio. Battista Aiccardo, 1717, € 5.000<br />

2 vol. (<strong>il</strong> secondo in due parti) in-folio picc., pp. (30), 348; (8), 152,164, (12), da 165 a 284; leg. coeva p. perg., tit. ms.<br />

al dorso del primo vol. (piccoli difetti alle cuffie). Dedica dell'a. ad Anna Maria, regina di Sic<strong>il</strong>ia. Con 12 grandi carte<br />

ripieg. f.t., 5 tavole architettoniche ripieg. f.t., 2 tav. f.t. e ritratto dell'autore. La prima ediz. dell'opera uscì nel 1624,<br />

ma come si apprende dal Mira, I, 115: «La presente edizione è da preferirsi alla precedente per le copiose aggiunte che<br />

vi sono. Fu fatta per cura di Giambattista Caruso, Vincenzo Ventimiglia principe di V<strong>il</strong>ladorata, e Girolamo Settimo<br />

marchese di Giaratana. Il Caruso per viemeglio descrivere le antichità di Siracusa …arricchì di molte aggiunte l'opera<br />

del Bonanno, non solo accresendola ma anche adornandola di varie carte topografiche e di molte medaglie».<br />

Bell'esemplare, con le tavole ben conservate (anche se alcune presentano qualche vecchio rinforzo, non r<strong>il</strong>evante).<br />

NARBONE I, p. 229. MIRA I, 115 “Rarissimo”. LOZZI 5177, note. PLATNER 368: «Opera rara». CICOGNARA 2654. FERA<br />

MORLICCHIO I, p. 50. BRUNET I, 480. GRAESSE 1,480. [172]<br />

173. BORELLI, Giovanni Alfonso. De Motu Anmalium, pars prima (et secunda). Editio nova, a<br />

plurimis mendis repurgata, ac Dissertationibus physico-mechanicis de motu musculorum, et de<br />

effervescentia, et fermentatione Joh. Bernoullii aucta & ornata. Hagae Comitum (L'Aia), Petrus Gosse, 1743,<br />

€ 1.900<br />

2 vol. in-4, pp. (10), 228, (18); (4), 290, (14), 45 (aggiunte di Bernoulli); leg. del tempo p. pelle marmorizz., dorsi a<br />

nervi con tit. e f<strong>il</strong>etti oro. Corredati di antiporta allegorica e 19 tavole finem. inc. in rame ripieg. f.t. Stimata edizione<br />

(la prima era apparsa a Roma nel 1680-81) di questo famoso trattato nel quale i principii della meccanica vengono<br />

applicati per la prima volta agli animali; punto di partenza dell'innovativa teoria è la meccanica di Gal<strong>il</strong>eo. La prima<br />

parte presenta l'analisi della struttura scheletrica come sistema di leve (tav. I-X, vol. I), del moto nei vari mezzi<br />

ambientali (corsa, nuoto, volo) e dei meccanismi della contrazione muscolare. B. si discosta dal meccanicismo di


Cartesio, attribuendo la contrazione muscolare ad una combinazione chimica istantanea tra fluido nervoso e sangue.<br />

Parlando del volo, l'A. fornisce la prima dimostrazione dell'impossib<strong>il</strong>ità del volo muscolare umano, ed analizzando i<br />

movimenti dei pesci, delinea i primi progetti di battello sottomarino (tav.XIV, vol. I). Nella seconda parte Borelli<br />

considera <strong>il</strong> sistema nervoso come un reticolo di canali tubiformi contenenti un fluido inerte, le cui ondulazioni<br />

trasmettono gli stimoli in senso centripeto e centrifugo. La regina Cristina e l'Ordine degli Scolopi agevolarono la<br />

concessione dell'imprimatur al “De motu”, che altrimenti non sarebbe stata agevole, dato <strong>il</strong> carattere palesemente<br />

gal<strong>il</strong>eiano e materialistico dei suoi presupposti. Ottimo esempl. NISSEN p. 55, CITA: «P. Franceschini: Priorità del<br />

Borrelli e dello Stenone nella conoscenza dell'apparato motore…». RICCARDI, I, 161, 13. 9: «Ultima e più completa<br />

edizione…E' questa l'opera che ha procurata maggior celebrità al nostro autore». GARRISON-MORTON 762 (I ediz.):<br />

«Borelli originated the neurogenic theory of the eart's action and first suggested that the circulation resembled a simple<br />

ydraulic system. He was the first to insist that the heart beat was a simple muscular contracion…». [173]<br />

174. Pisa - BORGHI, Camllo Ranieri. L'Oplomachia Pisana, ovvero la battaglia del Ponte di Pisa…<br />

Lucca, Pellegrino Frediani, 1713, € 1.500<br />

in-4, pp: (18), 184, leg. del tempo p. pelle marmorizz., dorso a nervi con fregi oro. Antiporta con veduta della torre<br />

pendente sullo sfondo e 4 tavole in s<strong>il</strong>ografia f.t. (raffiguranti i particolari dell'abbigliamento necessario, due giocatori<br />

in divisa, lo schieramento sul ponte al momento d'inizio). Prima edizione di opera curiosa e molto rara che oltre ad<br />

indagare, sotto forma di 35 quesiti, sulle origini di questa “finta battaglia”, descrive due celebri battaglie (quella del 26<br />

apr<strong>il</strong>e 1589 per la venuta in Pisa di Cristina di Lorena, sposa di Ferdinando de' Medici, e l'altra fatta dai Pisani in<br />

Firenze <strong>il</strong> 28 ottobre 1608 per le nozze di Cosimo II con Maria Maddalena d'Austria); ed inoltre “fra le memorie…avvi<br />

<strong>il</strong> Borghi inserito alcune esatte notizie, che riguardano la moderna storia della Patria, e della Toscana” (MORENI I,<br />

148-9). LOZZI 3637. PLATNER p. 268: «Raro». [174]<br />

175. BREVAL, John Durant. Remarks on several parts of Europe: relating chiefly to the history,<br />

antiquities and geography, of those Countries through which the author has travel'd; as France, the Low<br />

Countries, Lorrain, Alsatia, Germany, Savoy, Tyrol, Switzerland , Italy and Spain. London, Bernard Lintot,<br />

1726, € 3.700<br />

2 vol. in-folio, pp. (12), 257, (5); (2), 327, (5); attraente leg. del tempo in p. pelle con duplice riquadro a secco,<br />

racchiudente un pannello in pelle più chiara, fregio agli angoli, dorso a nervi con tass. in marocch. per tit. oro. Alcune<br />

testatine, fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. ornano <strong>il</strong> testo. Dedica dell'a. al visconte George Malpas, seguita dalla prefaz. e dal lungo<br />

elenco dei sottoscrittori, con in testa l'Altezza Reale <strong>il</strong> Principe Frederick. Bellissima opera, piuttosto rara, corredata di<br />

2 magnifici antiporta allegorici fig. e 43 tavole f.t. (di cui 12 ripieg.), molte incise da Edward Kirkall, e raffiguranti<br />

una carta geogr. della Gallia medievale, rovine ed antichità (svariate riguardano Roma) e splendide vedute (tra le più<br />

interessanti l'acquedotto di Metz, <strong>il</strong> lago di Ginevra, Verona, antico portico di M<strong>il</strong>ano, Loreto, e le 3 che riguardano la<br />

rocca e la baia di Gib<strong>il</strong>terra). Importante relazione del viaggio compiuto da Breval nel 1720, di notevole pregio<br />

soprattutto per le notizie sulla storia, la geografia e le bellezze artistiche dell'Italia del centro-nord e di Roma, alle quali<br />

è dedicata gran parte del secondo volume. L'autore (1680 ca. - 1738), antico allievo del Trinity College di Cambridge,<br />

fu viaggiatore e scrittore d'occasione, talvolta “scandalistico”. Esempl. perfetto, a grandi margini. PINE-COFFIN 720. 1.<br />

GRAESSE I, 532. [175]<br />

176. CIUCCI, Antonio F<strong>il</strong>ippo. F<strong>il</strong>o d'Arianna, o vero fedelissima scorta alli esercentij dj chirurgja, per<br />

uscire dal laberinto delle relazioni, e ricongizioni di varij morbi, e morti. Con un capitolo addiettiuo della<br />

quiddità della peste, e la dichiarazione del sito delle parti, & alcune figure anatomiche; al quale si annette vn<br />

breue trattato della circulazione del sangue con aggionta in questa noua edizione di alcuni capitoli del<br />

medemo autore. Con dui copiosi indici, <strong>il</strong> primo delle materie, & <strong>il</strong> secondo delle parti del corpo. Macerata,<br />

Girolamo Sassi, 1703, € 1.400<br />

in-12, pp. (4), 312, antiporta con s<strong>il</strong>ografia a p.pag. raffig. Arianna e Teseo fuori del labirinto; 10 tavole anatomiche<br />

f.t. in fine, pure in s<strong>il</strong>ografia. Leg. posteriore p.perg. rigida, titolo ms. al dorso. Rara quarta edizione (prima 1681), tutte<br />

impresse a Macerata, di questo “primo completo trattato italiano di medicina legale” (CINI, Scienziati Aretini dal<br />

‘400 al ‘700, Bibliografia critica). Ciucci praticò la medicina durante cinque anni di lavoro al Lazzaretto di Roma e<br />

dopo questa importante esperienza si dedicò esclusivamente all’applicazione del metodo sperimentale nelle ricerche<br />

sulle varie cause di morte, sulle malattie vere o simulate, sulla circolazione del sangue, sui difetti anatomici, sui difetti<br />

nella nascita, ecc. ecc. Fu primario di chirurgia a Macerata dal 1670 e professore di anatomia presso la locale università.<br />

Esemplare assai puro e a pieni margini disuguali. BLAKE p. 89; WELLCOME II p. 349. [176]


177. CIZZARDI, Liborio Mauro. Il tutto in poco, overo <strong>il</strong> segreto scoperto. Diviso in cinque libri, ne'<br />

quali si mostra un modo fac<strong>il</strong>issimo, per imparare <strong>il</strong> vero Canto Fermo con le giuste regole, e con alcune altre<br />

osservazioni necessarie ad un cantore. Parma, Giuseppe Rosati, 1711, € 3.000<br />

in-4, pp. (12), 166, (2), leg. del tempo m. pelle, tit. e fregi oro al dorso. Sul tit. stemma inc. del card. Anton-Francesco<br />

Sanvitale, arcivescovo di Urbino, cui l'opera è dedicata; iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr.; nel testo moltissimi esempi musicali e<br />

tavole sinottiche; 3 tavole inc. in rame f.t. (2 raffigurano la mano di Guido d'Arezzo e la terza una “ruota che mostra<br />

le sette lettere gregoriane replicate”). Prima edizione di questa rara e ricercatissima opera che si propone di<br />

ripristinare le antiche e vere regole del Canto Gregoriano. L'autore, nativo di Parma, fu prete presso la chiesa di San<br />

Vitale. Ottimo esempl. RISM B VI, 224, EITNER II, 442, FÉTIS II, 309. GREGORY-BARTLETT I, 59. NON IN MGG,<br />

WOLFFHEIM e HIRSCH. [177]<br />

178. COHAUSEN, Jahann Heinrich. Ermippo redivivo o sia <strong>il</strong> metodo di prolungar la vita e <strong>il</strong> vigore.<br />

Traduzione dall'inglese. Livorno, Anton Santini e Comp., 1756, € 650<br />

in-8, pp. XII, 210, (2), leg. coeva cart. rustico. Medaglione inc. sul tit., testatina inc. a pag. 1, una grande iniz. s<strong>il</strong>ogr.<br />

Dedica dell'anonimo traduttore (che si firma con le iniziali F. P.) al conte Cam<strong>il</strong>lo Capponi. Prima traduzione italiana<br />

di quest'opera pubblicata in latino a Francoforte nel 1742, tradotta in inglese nel 1743 o 1744 da John Campbell, <strong>il</strong> quale<br />

vi aggiunse numerose osservazioni. Curioso ed interessantissimo trattato di medicina e f<strong>il</strong>osofia ermetica che si propone<br />

di insegnare <strong>il</strong> metodo di prolungare la vita fino a 150 anni “per anhelitum puellarum” (come recita <strong>il</strong> titolo latino).<br />

«Livre curieux et rare, ... une sorte de vampirisme élégant qui s'allie aux conclusions les plus scientifiques.<br />

L'Hermétisme occupe une large place dans ce trava<strong>il</strong> qui renferme, par a<strong>il</strong>leurs, d'étonnantes révélations sur Nicolas<br />

Flamel qui, d'après l'auteur, vivait encore de son temps» (Ca<strong>il</strong>let I, 2424-5). “Very entertaining as an account of the<br />

hermetic ph<strong>il</strong>osophy and as furnishing a curious history of the extravagancies of the human mind” (Bibl. Osleriana<br />

2337-2340). Cohausen fu medico tedesco, nato a H<strong>il</strong>desheim nel 1665 e morto nel 1750, autore di altre curiose opere di<br />

medicina, tra cui celebre la “Dissertatio satyrica... de pica nasi”. La presente traduzione italiana è di grande rarità, non<br />

figurando in alcuno dei repertori citati. Esempl. a pieni margini. NON IN MELZI-PASSANO. BARBIER II, 616. WELLCOME<br />

II, 366. FERGUSON I, 166. DUVEEN 140. [178]<br />

179. COLUTHUS. Raptus Elenae (greco-latino-italiano). Parmae, in aedibus palatinis typis Bodonianis,<br />

1795, € 600<br />

3 parti in un vol. in-4, pp. (4), 20 (per <strong>il</strong> testo greco); (2), 20 (testo latino); (2), 27 (testo italiano); leg. poster. cart.,<br />

duplice tass. in pelle con tit. oro al dorso. Magnifica edizione di questo antico poemetto di circa 400 versi sul “Ratto<br />

d'Elena”; composto dal poeta greco del VI sec. Coluto, nativo di Licopoli nella Tebaide. Il poemetto andò perduto, ma<br />

fu poi trovato dal cardinal Bessarione a Casoli presso Otranto e stampato da Aldo. Bodoni per quest'ediz. scelse la<br />

traduzione latina di F<strong>il</strong>ippo Scio da San Michele e quella italiana di Angelo Teodoro V<strong>il</strong>la, considerata la migliore (“<strong>il</strong><br />

volgarizzamento del V<strong>il</strong>la è molto stimato”; cfr. Gamba 2206, note). BROOKS 591. [179]<br />

180. Firenze - COVONI, Marco. Regolamento del Regio Arcispedale di Santa Maria Nuova di Firenze<br />

Ivi, G.Cambiagi, 1783, € 790<br />

in-4, pp. XIV, 313, 27 tabelle e spiegazioni a stampa, 4 grandi tavole inc. e ripiegate f.t. Leg. orig. cart rustico. Dedicato<br />

dal Covoni, commissario dello Spedale, a Pietro Leopoldo Granduca di Toscana. Completa descrizione della nota<br />

istituzione fiorentina, sua organizzazione e funzioni dell'organico. Bell'esempl. su carta forte, con barbe (lieve alone ai<br />

primi ff.). [180]<br />

181. DEL BORRO, Alessandro. Dimostrazione e prove sopra l'attività, ed uso vantaggioso del Gran<br />

Coltro, in riparo delle forze necessarie alle maggiori fatiche dell'agricoltura, l'anno 1713 proposto all'ecc.ma<br />

Congregazione delli signori Vicario di Provisione della città di M<strong>il</strong>ano, Oratori delle altre città, Sindici<br />

Generali del Ducato, e Contadi dello Stato di M<strong>il</strong>ano…Ivi, Marc'Ant. Pandolfo Malatesta, 1718, € 2.500<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. (16, compr. antip. inc.), 80; (2), 56, (2); leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Testatine, iniz. e<br />

fregi s<strong>il</strong>ogr. Corredato di un magnifico antiporta finem. inc. raffig. la Creazione e 7 tavole inc. in rame da Gaet.<br />

Bianchi più volte ripieg. f.t. raffig. nei particolari e nell'insieme la macchina agricola inventata da Del Borro, un nuovo<br />

tipo di aratro meccanico sostenuto, senza troppa fatica, dalle braccia dell'uomo. Prima edizione (e probab<strong>il</strong>mente<br />

unica) di quest'opera di meccanica agraria pratica, che ampiamente descrive ed <strong>il</strong>lustra questo nuovo attrezzo agricolo:<br />

“arnese proprio, e necessario per l'agricoltura, mediante l'aiuto del quale un solo bifolco in breve tempo fa movimento,<br />

e rovescio maggiore nella terra, di quello facciano più vanghe in egual tempo” (v. pag. 1). La prima parte descrive <strong>il</strong><br />

progetto e la realizzazione del nuovo aratro; la seconda è una “Raccolta di vari esperimenti e giudizi…sopra la forza, e<br />

pratica del gran coltro”, cioè una relazione delle prove pratiche a cui fu sottoposto. «L'idea del Borro si rivelò di<br />

scarsa efficacia pratica ed ebbe un impiego assai limitato, ma va detto che essa conteneva elementi originali d'indubbia


validità, che servirono probab<strong>il</strong>mente da spunto per la realizzazione del ben più funzionante aratro a coltella francese,<br />

con cui quello del nostro autore presenta notevoli analogie» (cfr. Cini, Scienziati aretini dal '400 al '700, n. 31).<br />

L'autore, d'antica stirpe m<strong>il</strong>anese, nacque a Laterina, Arezzo, nel 1672 e morì nel 1760; pronipote dell'omonimo celebre<br />

condottiero del XVII sec., fu anch'egli uomo d'armi e scrittore di meccanica agricola (oltre la presente, scrisse anche “Il<br />

carro di Cerere”, che è anche <strong>il</strong> nome della nuova macchina agricola da lui inventata, perfezionando <strong>il</strong> seminatore<br />

ideato dal Lana); fu amico di Muratori nonché promotore della m<strong>il</strong>anese società palatina per la pubblicazione dei<br />

“Rerum Italicarum Scriptores” (cfr. Cini, op. cit. e D. B. It., vol. XXVI, p. 366). Di particolare bellezza e finezza grafica<br />

le magnifiche tavole, anche in considerazione dell'argomento tecnico trattato, opera di Gaetano Bianchi, noto pittore ed<br />

incisore m<strong>il</strong>anese. Bellissimo esempl. su carta forte, a grandi margini. RICCARDI I, 170, note. CAT. VINCIANA n. 1647.<br />

PREDARI p. 306. [181]<br />

182. EULER, Leonhard (ed altri). Commentarii Academiae Scientiarum Imperialis Petropolitanae.<br />

Tomus I -III (ad annum MDCCXXVI-VIII). Petropoli (St. Petersburg), Typis Academiae, 1728-32, € 1.200<br />

3 vol. in-4, pp. (20), 488; (10), 520; (12), 464, (2); leg. coeva p. perg., tit. oro ai dors. Con vignetta inc. sui titoli,<br />

testatina con le armi imperiali ed iniz. inc. alle dediche firmate da Christianus Goldbach (<strong>il</strong> I vol. all'imperatore Pietro II<br />

di Russia ed i vol. II-III alla moglie Anna) e complesive 71 tavole inc. in rame e ripieg. f.t. riguardanti i vari settori<br />

delle scienze (geometria, fisica, botanica, chirurgia, geografia, le scritture orientali, ecc.). Trattasi dei primi tre volumi<br />

delle Memorie dell'Accademia delle Scienze di San Pietroburgo, relativi alla Classi “Mathematica, Physica, Historica”<br />

e contenenti importanti contributi di numerosi scienziati, tra cui Euler, Jacob Hermann, Nicholas e Daniel Bernoulli,<br />

Christ. Galdbach, G. B. Bülffinger, Th. S. Bayer, J. J. Du Vernoi. “The young Academy was beset with numerous<br />

difficulties, but on the whole the atmosphere was exceptionally beneficial for the flowering of Euler's genius ... The<br />

generous publications programme of the Academy was especially important for Euler, who was unusually prolific. In a<br />

letter written in 1749 Euler cited the importance that the work of the Academy had for many of its members: “I and all<br />

the others who had the good fortune to be for some time with the Russian Imperial Academy cannot but acknowledge<br />

that we owe everything which we are and possess to the favourable conditions which we had there” (DSB).<br />

Bell'esempl.<br />

183. FAERNO, Gabriele. Fabulae Centum ex antiquis auctoribus delectae carminibusque explicatae,<br />

et eiusdem Carmina varia. Parmae, in aedibus palatinis, typis Bodonianis, 1793 (ma 1796), € 1.700<br />

in-4, pp. (4), 3, (1b.), XII, (2, di cui 1b.), 160, (4, di cui 3 bb.); leg. coeva m. pelle, piatti in cartone arancione, tit. oro su<br />

tassello al dorso. Precedono <strong>il</strong> testo la dedica del Bodoni, la prefazione di S. Antoniani, ed un ut<strong>il</strong>e elenco delle edizioni<br />

del Faerno. Si tratta della seconda tiratura, uscita con la stessa data della prima dell'opera del grande erudito e favolista<br />

cremonese, vissuto nel XVI secolo, autore di brevi ed eleganti composizioni in diversi metri. «La seconda edizione fu<br />

eseguita “in proprio” da Bodoni, <strong>il</strong> quale vi appose <strong>il</strong> falso m<strong>il</strong>lesimo e la smerciò in Italia ed anche in Francia<br />

facendola passare, per <strong>il</strong> residuo di copie della prima che <strong>il</strong> Renouard non aveva ritirato per intero» (cfr. Giani p. 19).<br />

Magnifico esemplare a pieni margini. BROOKS 520. DE LAMA, II, 90. GIANI p. 18-20. [183]<br />

184. FILICAIA, Vincenzo, da. Poesie toscane. Firenze, Piero Matini, 1707, € 1.400<br />

in-4, pp. IX, (3), 690, leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso, tagli spruzzati. Impresa tipogr. della Crusca inc. al tit., con<br />

gran numero e varietà di ornamenti s<strong>il</strong>ogr., magnifico ritratto dell'a. f.t. inc. in rame da Cosimo Mogalli. Prima<br />

edizione, postuma, curata da Scipione da F<strong>il</strong>icaia, figlio dell'autore, che la dedicò al Granduca Cosimo III. Il F<strong>il</strong>icaia<br />

(Firenze1642-1707) fu poeta e letterato, accademico della Crusca e poi ascritto all'Arcadia; rivestì vari incarichi<br />

governativi per volere di Cosimo III. Stupendo esemplare, impresso su carta forte. GAMBA 443: «Raro. Magnifica<br />

edizione». RAZZOLINI p. 148. [184]<br />

185. FONTANA, Felice. Dei moti dell'iride. Lucca, Jacopo Giusti, 1765, € 950<br />

in-8, pp. XII, 106, leg. coeva m. perg. e ang., tit. oro al dorso. Il nome dell'autore si legge in fine alla dedica al conte<br />

Carlo di Firmian. Prima edizione di questa rara opera di oftalmologia nella quale “Fontana described the lymphatic<br />

vessels in the crystalline lens; confirms Heller and Caldani in associating the pup<strong>il</strong>lary reflex with the reactions of the<br />

retina to light. The effect of cerebral excitement upon the d<strong>il</strong>ation of the pup<strong>il</strong> is noted. The channels in the c<strong>il</strong>iary body<br />

of the eye are named after Fontana” (ALBERT-NORTON-HURTES, n. 758). Felice Fontana (1730-1805), originario del<br />

Tirolo, fu noto naturalista e fisiologo, autore anche della celebre opera “Ricerche fisiche sopra <strong>il</strong> veleno della vipera”.<br />

Bell'esempl., intonso (con lievissima brunitura). GARRISON-MORTON 1485. [185]<br />

186. FRÉART, Roland. Parallele de l'Architecture Antique et de la Moderne. Avec un Recue<strong>il</strong> des dix<br />

principaux Auteurs qui ont écrit des cinq Ordres. Sçavoir Palladio & Scamozzi, Serlio & Vignola,<br />

Barbaro & Cataneo, Alberti & Viola, Bullant & De Lorme, comparez entre eux. Les trois ordres Grecs, le


Dorique…Planches originales. Augmentées de dix autres representant en grand le Piédestal de la Colonne<br />

Trajane… Paris, Emery et Brunet, 1702, € 1.200<br />

in-folio, antiporta allegorico inc. a piena pag. da Dannoot d'après C. Errard, pp. (6), 117, (3), 44 tavole nel testo inc. a<br />

piena pag., 10 tavole su doppia pag. poste in fine (<strong>il</strong>lustranti la Colonna Traiana). Leg. coeva p. pelle, dorso a nervi<br />

ornato in oro. Importante studio e raffronto su celebri architetti (citati nel titolo) che crearono gli st<strong>il</strong>i architettonici del<br />

XVI e XVII secolo. L'opera vide la luce per la prima volta nel 1650, e la presente è la terza edizione, rivista e ampliata e<br />

stupendamente <strong>il</strong>lustrata. Bell'esemplare, salvo alcune non gravi bruniture della carta. FOWLER COLLECTION, n. 129.<br />

CICOGNARA, 510. COMOLLI, IV, 187-197. [186]<br />

187. GALILEI, Galleo. Opere. Nuova edizione coll'aggiunta di vari Trattati dell'istesso Autore non<br />

più dati alle stampe. Firenze, Gio. Gaet. Tartini e Santi Franchi, 1718, € 5.500<br />

3 vol. in-4, pp. CXII, 628, (2); (8), 722, (2); (6), 484, (52, le ult. 2 bb.); leg. coeva p. perg. rigida, tass. in pelle con tit.<br />

oro ai dorsi, tagli marmorizz. Tit. del I vol. a stampa rossa e nera, con vignetta inc. Con un magnifico ritratto di<br />

Gal<strong>il</strong>eo, una tavola inc. ripieg. f.t. e numerose figure e diagrammi s<strong>il</strong>ogr. n.t. Seconda edizione collettiva delle Opere,<br />

curata da Tommaso Buonaventuri, che vi premise la dotta Prefazione, coadiuvato da Guido Grandi e Benedetto<br />

Bresciani. I primi due vol. sono una ristampa dell'ediz. di Bologna del 1655-56, con qualche aggiunta; <strong>il</strong> vol. III,<br />

invece, contiene tutta una serie di scritti inediti (ben dettagliatamente elencati da Riccardi). Naturalmente anche in<br />

quest'edizione mancano <strong>il</strong> “Dialogo” del 1632 e la “Lettera a Madama Cristina di Lorena” che si trovavano ancora<br />

all'Indice. Edizione di Crusca, di grande importanza e rarità. Ottimo esempl. CINTI n. 170. CARLI-FAVARO n. 431.<br />

RICCARDI I, 520-22. GAMBA n. 483. [187]<br />

188. GAROFALO, Biagio. Considerazioni intorno alla poesia degli Ebrei e de i Greci. Roma, Franc.<br />

Gonzaga, 1707, € 750<br />

2 parti in un vol. in-4, pp. XVI, 61, (3, le ult. 2 bb.); 131; leg. del tempo p. pelle marmorizz., dorso a nervi con tit. e<br />

fregi oro (parzialm. consunta agli spigoli). Alcune iniz. e fregi s<strong>il</strong>ogr., car. tondo ed ampi passi in ebraico e greco.<br />

L'opera intera è dedicata, con lunga lettera, al Papa Clemente XI, mentre la prima parte, sulla poesia ebraica, è dedicata<br />

al card. Lorenzo Casoni, e la seconda, sulla poesia greca, a Flaminia Borghese. Prima edizione di quest'opera erudita,<br />

dal “tono violentemente ed apertamente eterodosso” che suscitò aspra polemica tra i dotti dell'epoca. «Nel<br />

volume…esaminando la natura della poesia ebraica…, facendo propri alcuni dei luoghi più eterodossi della<br />

meditazione di Spinoza, finiva per considerare <strong>il</strong> testo della Sacra Scrittura alla stregua di un semplice linguaggio<br />

poetico e metaforico... Ma era soprattutto nella seconda parte del libro, dedicata alla poesia greca, che <strong>il</strong> G. svelava,<br />

con più evidenza, le sue simpatie libertine, approdando a tesi che se, da un lato, sembravano anticipare G. B. Vico<br />

nella ricerca della “profonda sapienza” che si celava nella “antiche favole”, dall'altro riformulavano originalmente<br />

l'antica tematica dell' “impostura politica” delle religioni…» (D. B. It., vol. 52, pp. 362-4). L'autore (Napoli 1677 -<br />

Vienna 1762) fu grande erudito, f<strong>il</strong>ologo e polemista, amico di molti intellettuali del tempo, tra cui Giusto Fontanini e<br />

Pietro Giannone. Esempl. puro, a grandi margini (ex-libris ms. nel margine infer. del tit.). HAYM p. 494, n. 14. [188]<br />

189. GENOVESI, Antonio. Lezioni di Commercio o sia d'Economia Civ<strong>il</strong>e dell'Ab. A. Genovesi regio<br />

cattedratico di Napoli. Edizione novissima accresciuta di varie aggiunte dell'Autore medesimo. Bassano, a<br />

spese Remondini, 1769, € 900<br />

2 vol. in-8, pp. 355, 260, leg. orig. cart. rustico grigio. Titolo del primo tomo impresso in rosso e nero. Edizione la più<br />

completa, posteriore di un anno all'originale di M<strong>il</strong>ano Agnelli 1768, delle lezioni tenute dal G. dalla cattedra di<br />

Commercio appositamente istituita all'Università di Napoli. Opera importante e innovativa che osserva e suggerisce<br />

trasformazioni nei rapporti tra popolazione, sv<strong>il</strong>uppo dei traffici, rinnovamento tecnico delle manifatture e<br />

dell'agricoltura. Esemplare puro e magnifico. KRESS n. 6640. KRESS, ITALIAN ECON. LITERATURE, N-373. CAT. EINAUDI<br />

n. 2515. MC CULLOCH p. 64. [189]<br />

190. GIARRE', Gaetano. Alfabeto di lettere iniziali adorno di animali e proseguito da vaga serie di<br />

caratteri. Al Cav.Priore Gio.Orazio Rucellai Patrizio Fiorentino, presidente della R.Accademia delle Belle<br />

Arti di Firenze. Ivi, Appo Giacomo Moro sotto gli Uffizi, (1797), € 4.500<br />

in-folio picc., 25 fogli incisi, leg. posteriore in pelle, che conserva <strong>il</strong> tassello originale con titolo al dorso. Delizioso<br />

specimen di iniziali maiuscole; ogni pagina comprende inoltre citazioni impresse in gran numero di caratteri diversi,<br />

entro variate ed elaborate bordure con ghirlande ed animali. Il frontespizio e la tavola F sono datati 1797. Tutte le tavole<br />

sono firmate, in vari modi, dal Giarré, attivo a Firenze fino al 1811. Serie veramente rara. BONACINI 672: “lettere<br />

maiuscole di buona fattura, composte di fiori e animali, ed eccellenti modelli di vari caratteri. Le ghirlande<br />

ornamentali sono di una composizione assai caratteristica”. HOFER 136. BERLIN KAT. 5225. MARZOLI 36. [190]


191. HORATIUS, Quintus Fl. Q. Horatii Flacci Opera. Parmae, in Aedibus Palatinis, Typis Bodonianis,<br />

MDCCLXXXXI (Parma, G.B.Bodoni, 1791), € 6.500<br />

in-folio gr., pp. (4, prime due bianche), XIV, occhietto, 371; leg. coeva p. marocchino verde scuro, tit. su due tasselli e<br />

ricchi fregi oro al dorso, piatti decorati da tre f<strong>il</strong>etti oro e fregi agli angoli, tagli dorati, dent. int. Stupenda edizione delle<br />

opere del grande poeta latino (65-8 a. C.); precedono <strong>il</strong> testo la prefazione del «mecenate» G. N. De Azara, in grande<br />

finissimo corsivo, e la vita di Orazio tratta da Svetonio. Tiratura di soli 128 esemplari, di una delle più belle e famose<br />

impressioni bodoniane. Il presente è uno dei 50 esemplari tirati su carta imp. velina, a pieni margini. (Alcuni non gravi<br />

graffi e spellature sul piatto anteriore della legatura). BROOKS, 417: «Superba edizione... Questo è <strong>il</strong> primo de' classici<br />

che Bodoni stampò co’ suoi torchi privati». DE LAMA, II, 63. GIANI, 12: «Edizione pregiatissima». [191]<br />

192. LA FONTAINE, Jean de. Fables choisies mises en vers. Nouvelle édition gravée en ta<strong>il</strong>le-douce,<br />

les figures par Fessard, le texte par Montulay. Présentées au Roy. Dédiées aux enfants de France. Paris,<br />

chez l'Auteur, graveur du Roy, 1765-1775, € 5.500<br />

6 vol. in-8, bella legatura coeva p. pelle marmorizz., triplice f<strong>il</strong>ett. oro ai piatti, dorsi lisci finemente ornati in oro ai<br />

piccoli ferri, tasselli rossi e verdi per i titoli, tagli dor., dent. int. Famosa bellissima edizione interamente incisa in rame,<br />

sia <strong>il</strong> testo sia le tavole. Prima tiratura. Illustrato da 6 titoli fig., un antiporta nel I vol., un fiorone, 243 figure a p. pag.,<br />

243 vignette e 226 finalini di pagina; in totale 723 <strong>il</strong>lustrazioni inc. da Fessart d'après Monnet, Bardin, Bidault,<br />

Caresme, Meyer, Leprince e altri. Testo inciso da Montulay er Drouet. Esemplare assai bello di uno dei più pregiati<br />

figurati del settecento francese. COHEN-RICCI 551-552. [192]<br />

193. LEIBNITZ, G.W. - BERNOULLI, J. Commercium ph<strong>il</strong>osophicum et mathematicum. Tomus I ab<br />

anno 1694 ad annum 1699. Tomus II ab anno 1700 ad annum 1716. Lausanne & Genevae, sumpt. Marci-<br />

Mich. Bousquet & socios, 1745, € 1.200<br />

2 vol. in-4, pp. (4), XXVIII, 484; (2), 492; leg. coeva p. perg. rigida, tit. oro ai dorsi. Con 23 tavole num. ripieg. f.t.<br />

con figure geometriche inc. in rame (in alcuni rari esemplari si trova anche un ritratto di Leibnitz) . Entrambi i frontesp.<br />

impressi a stampa rossa e nera con vignetta inc., alcune testatine ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. Prima edizione di quest'opera,<br />

pubblicata dall'Accademia delle Scienze sotto gli auspici del Re Luigi XV, e contenente <strong>il</strong> ricchissimo ed interessante<br />

epistolario costituito da 238 lettere che i due scienziati si scrissero reciprocamente, in difesa della priorità<br />

dell'invenzione di Leibnitz stesso sul calcolo e contro <strong>il</strong> “Method od Fluxions” di Newton. «Important for containing<br />

the evidence, as embodied in the correspondence between Leibnits and Jean Bernoulli, on the question of the rival<br />

claims to priority in the invention of the calculus, between Newton and Leibnitz. It was the only serious claim published<br />

in Leibnitz's favor and a tardy answer to the “Commercium Epistolicum”, which gave the evidence in Newton's<br />

favor…». All'inizio vi è l'indice delle lettere, con un breve contenuto; in fine <strong>il</strong> vastissimo indice degli argomenti<br />

principali. BABSON, CAT. WORKS OF NEWTON, n. 196 (senza <strong>il</strong> ritr.). SOTHERAN II, n. 10699-10700. [193]<br />

194. LIPPI, Lorenzo. Il Malmant<strong>il</strong>e racquistato di Perlone Zipoli, colle note di Puccio Lamoni<br />

(anagrammi di Lorenzo Lippi e di Paolo Minucci) e d'altri. Venezia, Stefano Orlandini, 1748. € 850<br />

2 vol. in-4, pp. (8), XLVIII, 860 (numeraz. continuata); leg. cart. rustico originale. Bell'antiporta fig. inc. da Zuccarelli<br />

su disegno del Lippi, 3 ritratti (2 dell'autore, in età giovan<strong>il</strong>e e in età matura, 1 di Paolo Minucci), vignette sul front. e<br />

nel testo. Alle pp. XXV-XXXIX biografia dell'a. scritta da F<strong>il</strong>ippo Baldinucci cui seguono le “Notizie storiche e<br />

letterarie intorno a P. Minucci”. Ristampa dell'ediz. mouckiana (Firenze, 1731) curata da A. M. Biscioni; le<br />

annotazioni sono del Minucci, con l'aggiunta di altre di A. M. Salvini; dedicata dallo stampatore a Giampietro<br />

Bergantini. Noto poema eroicomico in 12 canti del pittore L. Lippi (1606-1664), pubblicato postumo e spesso<br />

ristampato. Esempl. fresco a pieni margini. CAT. VINCIANA, III, 2944. OLSCHKI, CHOIX, XII, 18539. GRAESSE, VII, 516,<br />

note. NON IN MORAZZONI. [194]<br />

195. MAGNE' DE MAROLLES, F. G. La Chasse au Fus<strong>il</strong>, ouvrage divisé en deux parties… Paris,<br />

Impr. de Monsieur, et Théoph<strong>il</strong>e Barrois, 1788, € 2.200<br />

in-8, pp. XVI, 582, (10), leg. del tempo m. pelle e ang., dorso a nervi con duplice tass. bicolore per <strong>il</strong> tit., ricchi fregi oro<br />

negli scomparti, tagli rossi. Adorno di due testatine s<strong>il</strong>ogr. e 9 tavole inc. in rame f.t. di cui 3 ripieg. (6 raffigurano<br />

delle balestre, 2 carte topogr. ed una, di fronte a pag. 82, riproduce marchi di costruttori parigini di armi). Quarta<br />

edizione, ampliata rispetto alla prima (del medesimo Barrois, 1781) di opera non comune sulla caccia col fuc<strong>il</strong>e, ma non<br />

solo: infatti la prima parte si occupa ampiamente dell'arco, della balestra e dei cannoni, la seconda della caccia vera e<br />

propria, dell'addestramento dei cani, dei metodi di richiamo per gli uccelli, di alcune cacce particolari poco conosciute,<br />

ecc. «Ce livre est non seulement le premier ouvrage français consacré exclusivement au fus<strong>il</strong> de chasse et à la chasse à<br />

tir, mai c'est aussi le premier traité de chasse qui consacre une étude importante à la Sauvagine. La section IV “De la


chasse des oiseaux aquatiques” occupe les pages 502 à 582» (Thiébaud, 622). SCHWERDT II, 3. SOUHART 312. JEANSON<br />

1288. RILING 310. [195]<br />

196. MARCHESE, Annibale. Poema per la nascita del Serenissimo Leopoldo Arciduca d'Austria<br />

Principe delle Asturie. Dedicato alla augustissima Elisabetta Imperadrice Regnante, e Regina delle Spagne.<br />

Napoli, Stamp. di Felice Mosca, 1716, € 1.200<br />

in-4 picc., pp. (8), 142, attraente leg. del tempo in p. pelle marmorizz. con elegante bordura oro sui piatti, dorso a neri<br />

con tit. e ricchi fregi oro, tagli dor. Fregi ed iniz. s<strong>il</strong>ogr. Magnificamente <strong>il</strong>lustrato da 3 ritratti finem. inc. in rame da<br />

And. e Gius. Magliar (l'imperatore Carlo VI, la regina Elisabetta, l'autore) e 3 tavole allegoriche con vedute e molti<br />

personaggi, all'inizio di ciascun canto. Prima edizione (e probab<strong>il</strong>mente unica) di questo poema d'occasione che si<br />

compone di tre canti e di complessive 272 ottave. L'autore nel 1720 pubblicherà un analogo poema intitolato “Carlo<br />

Sesto, <strong>il</strong> Grande” e nel 1729 le “Tragedie cristiane”, sempre dedicate al medesimo imperatore, che col trattato di<br />

Rastatt diventerà re di Napoli; nel 1738 pubblicherà “Il Viticondo”, un analogo poema in occasione delle nozze di Carlo<br />

III di Borbone, re di Napoli, con Maria Amalia Valburga. Delizioso esempl. di questa stupenda edizione napoletana.<br />

FERA MORLICCHIO III, n. 1238. [196]<br />

197. MORELL, Andreas. Thesaurus Morellianus, sive Fam<strong>il</strong>iarum Romanarum Numismata<br />

omnia…accuratissime delineata, & justa ordinem Fulvii Ursini & Caroli Patini disposita. Accedunt<br />

nummi miscellanei, Urbis Romae, Hispanici, & Goltziani dubiae fidei omnes. Nunc primum edidit &<br />

commentario perpetuo <strong>il</strong>lustravit Sigebertus Havercampus. Amsterdam, J. Wetstenium et G. Smith, 1734, € 2.600<br />

2 vol. in-fol. gr., ff. (16, di dediche), pp. 664 (numerazione continua per i due tomi), ff. (18, Index rerum et nominum<br />

propriorum); legatura coeva p. pelle, dorso a nervi ornato in oro restauri agli angoli e alle cuffie). Illustrati da un<br />

magnifico antiporta con figure allegoriche, testate e vignette inc., 184 tavole f.t. finemente inc. in rame raffiguranti<br />

circa 2000 monete e medaglie, recto e verso. Straordinaria vasta opera sulla numismatica delle famiglie vissute nei<br />

secoli di Roma imperiale. Prima e unica edizione, assai rara, mancante allo Choix d'Olschki ed a varie bibliografie e<br />

cataloghi specializzati. L'autore Andreas Morell, fu dotto studioso e numismatico svizzero (Berna 1646-1703). BRUNET,<br />

III, 1899. GRAESSE, IV, 606. [197]<br />

198. MURATORI, Ludovico Antonio. Novus thesaurus veterum inscriptionum in praecipuis earundem<br />

collectionibus hactenus praetermissarum. Tomus primus (-quartus). Mediolani, ex Aedibus Palatinis, 1739-<br />

42, € 3.600<br />

4 vol. in-folio, pp. (14), colonne 172, pp. complessive 2389 (in numeraz. continuata in cifre romane), cui vanno<br />

aggiunte pp. (10) all'inizio del vol. II, (8) all'inizio del III e (4), 14 del IV; leg. del tempo p. pelle marmorizz. (con<br />

qualche lieve difetto), dorsi a nervi con tit. e fregi oro, tagli rossi. Frontesp. di ciascun vol. a stampa rossa e nera con<br />

vignetta inc., dedica al Principe Giuseppe Venceslao di Licteinstein, sempre diversa, ad ogni vol. Corredati di alcune<br />

tavole inc. in rame e tabelle a stampa ripieg. f.t. e numerose figure s<strong>il</strong>ogr. n.t., oltre le migliaia d'iscrizioni fedelmente<br />

trascritte nei loro caratteri originari. Prima edizione di questa dotta, rara ed importante opera, frutto della straordinaria<br />

erudizione del Muratori, giustamente considerato <strong>il</strong> fondatore della moderna storiografia su basi scientifiche e<br />

documentarie (Vignola 1672 - Modena 1750). La vastità della materia è stata suddivisa in 18 classi o categorie: <strong>il</strong> I vol.<br />

raccoglie iscrizioni relative agli dei antichi, templi, calendari, pontefici, Augusti, Cesari, re, consoli, opere pubbliche e<br />

private; <strong>il</strong> II quelle che riguardano senatoconsulti, plebisciti, decreti, atti pubblici, spettacoli, giochi, magistrature,<br />

m<strong>il</strong>itari, arti, geografia, città, municipi e colonie; <strong>il</strong> III è dedicato ad una quantità infinita d'iscrizioni circa gli affetti<br />

interpersonali (servi, liberti, coniugi, fratelli, amici, ecc.) ed infine <strong>il</strong> IV contiene le iscrizioni attinenti ai primi secoli del<br />

Cristianesimo. Le ultime 254 pp. dell'ultimo vol. contengono gli indici di tutta l'opera, classe per classe. Esempl. puro e<br />

marginoso. GRAESSE IV, 627. [198]<br />

199. NELLI, Gio. Batt. Clemente, de'. Vita e commercio letterario di Gal<strong>il</strong>eo Gal<strong>il</strong>ei nob<strong>il</strong>e e patrizio<br />

fiorentino, matematico e f<strong>il</strong>osofo sopraordinario de' Gran Duchi di Toscana Cosimo e Ferdinando<br />

II…Losanna, s.t. (ma Firenze, Moücke), 1793, € 950<br />

2 vol. in-4, pp. XVI, 961 (numeraz. continuata; 6 pp. fuori numeraz. all'inizio del II vol. con tit., occhietto e dedica),<br />

leg. ottoc. m. pelle e ang., tit. oro e fregi a secco ai dorsi. Corredati di albero genealogico a stampa ripieg. f.t. e 10<br />

tavole f.t., alcune delle quali ripieg. (2 ritr. di Gal<strong>il</strong>eo, strumenti scientifici, monumenti, ecc.). Le sei parti in cui si<br />

divide l'opera sono dedicate a sei diversi nob<strong>il</strong>i personaggi dell'epoca, con date dal 1790 al 1793: Onofrio Boni, Niccolò<br />

Lucci, Giulio Mozzi, Lorenzo Corsini, Vittorio Fossombroni ed Averardo De' Medici. Prima edizione, assai rara, di<br />

questa dotta opera, la quale, oltre che una biografia, vuole essere soprattutto un'energica difesa delle opere e del<br />

pensiero di Gal<strong>il</strong>eo; purtroppo però, anche a causa della morte del suo autore (Firenze 1735-1793), “l'opera non<br />

corrisponde che alla prima parte del titolo cioè non contiene che la Vita ed una notizia delle Opere di Gal<strong>il</strong>eo…e <strong>il</strong>


Carteggio, che doveva costituirne la parte più importante, rimase tuttavia un desiderio” (Riccardi I, col. 526). L'ultimo<br />

capitolo contiene <strong>il</strong> “Catalogo delle Opere, stampate del Gal<strong>il</strong>eo, e di alcuni de' suoi principali Oppositori”. In tutti gli<br />

esemplari reperiti furono sostituiti i frontespizi originali, probab<strong>il</strong>mente perché al verso recavano una frase latina (per<br />

altro tratta da S. Agostino) che poteva suonare offensiva nei confronti della Chiesa e del clero che così accanitamente<br />

avevano osteggiato <strong>il</strong> pensiero gal<strong>il</strong>eiano. Ottimo esempl. marginoso. CARLI-FAVARO n. 618. CINTI n. 182. RICCARDI II,<br />

195. PARENTI, LUOGHI FALSI, p. 133. [199]<br />

200. PIRETTI, Ferdinando. Lumi aritmetici divisi in sei libri. Ferrara, Bernardino Pomatelli, 1725, € 850<br />

in-4, pp. (12), 496, leg. coeva m. perg., piatti ricoperti in carta varese, tit. ms. al dorso. Dedica dell'a. al Card. Bernardo<br />

Maria Conti; iniz., testatine e finaletti s<strong>il</strong>ogr. Prima edizione di questa interessante opera di ragioneria e computisteria,<br />

che si occupa anche di pesi, misure, monete e commercio. Il Padre Piretti, professo nel monastero di S. Vitale di<br />

Ravenna, quando pubblicava la sua opera, era computista del Monastero di S. Benedetto di Ferrara. Fresco esempl. di<br />

opera non comune. CERBONI p. 73. [200]<br />

201. POESIE per le Gloriose Nozze dell'E.L. Cavaliere Alvise I Mocenigo e la Signora Francesca<br />

Grimani. Venezia, Stamperia Albrizzi, 1766, € 600<br />

in-4 gr., pp. LIV, (2bb.); leg. cart. marmorizzato coevo. Antip. allegorico, vignetta al titolo, testata con gli stemmi delle<br />

due famiglie, un finalino, <strong>il</strong> tutto finemente inciso in rame da anonimo artista; inoltre numerose testate, finalini e fregi<br />

s<strong>il</strong>ogr. L'opera comprende un proemio di P. Fabris, una «Corona di Sonetti» (XIV) di G. Gennari, versi sciolti di<br />

Gasparo Gozzi, «Ottave facete» del fratello Carlo ed alcuni componimenti di altri autori. Ottimo esemplare a pieni<br />

margini su carta forte f<strong>il</strong>igranata. MORAZZONI p. 303. [201]<br />

202. RAMAZZINI, Bernardino. De Principum valetudine tuenda commentatio. Patavii, ex Typ. Jo.<br />

Bapt. Conzatti, 1710, € 2.600<br />

in-4, pp. (16), 160, leg. coeva cart. rustico. Dedica dell'a. a Francesco d'Este. Prima edizione di quest'opera rara e<br />

pochissimo conosciuta nella quale l'autore si occupa esclusivamente del modo di preservare la buona salute dei Principi:<br />

scelta del medico o archiatra, natura dell'aria, vitto parco e semplice, carne adatta, esercizio fisico quotidiano, obesità,<br />

ecc. Il Ramazzini (Carpi 1633 - Venezia 1714) scrisse svariate opere, ma è noto soprattutto per <strong>il</strong> “De morbis<br />

artificum”, <strong>il</strong> primo trattato di medicina del lavoro. Ottimo esempl. a pieni margini (lievi macchie sul titolo). MANCA A<br />

MOLTI REPERTORI. LECLERC, BIOGRAPHIE MEDICALE I, 503-4. [202]<br />

203. RESTIF DE LA BRETONNE, Nicolas-Edme. Le Pornographe, ou Idées d'un honnête homme<br />

sur un projet de réglement pour les Prostituées, propre à prévenir les malheurs qu'occasionne le<br />

publicisme des femmes: Avec des notes historiques et justificatives. A' Londres, chez Jean Nourse, A' La<br />

Haie, chez Gosse & Pinet, 1776, € 2.300<br />

5 parti in un vol. in-8 gr., numerazione unica di pp. XII, 180, per le due parti del Pornographe. (Segue da p. 181 a p.<br />

388, del medesimo Autore, con titolo proprio:) “Représentation à M<strong>il</strong>ord Maire de la v<strong>il</strong>le et cité de Londres sur les<br />

F<strong>il</strong>les-Entretenues de France, vulgaiirement dites Courtisanes, ou Demoiselles du Bon-Ton”. (Segue, del medesimo<br />

Restif, con titolo e numerazionbe a sé:) “Lit de Justice d'Amour, ou le Code de Cytère. A' Herotopolis, chez<br />

Harpocrates, 1776”, pp. 88. (Seguono ancora, con paginaz. 477-492 e 8 nn., altre note al Pornographe). Bella legatura<br />

coeva p. pelle marmorizz., dorso a nervi con fregi e titolo oro, tagli rossi. Terza edizione, impressa a 500 esemplari,<br />

considerata la più importante e rara (la prima è del 1769) di questo famoso romanzo erotico, nonché importante e<br />

dettagliato trattato storico e studio sociale sulle prostitute e la prostituzione a Parigi ed a Londra nel settecento.<br />

Esemplare assai bello e puro. RIVES CHILDS, p. 214 n. 5. LACROIX p. 102, n. 3. GAY, BIBLIOGR. DE L'AMOUR, III, 814-<br />

815. [203]<br />

204. ROBERTI, G.B. La moda. Poemetto dedicato a due eccell.mi sposi viniziani, Antonio Ruzini e<br />

Arpalice Manini. Colle annotazioni in fine. Torino, a spese di Gioanni Martin, mercante librajo, 1766. € 250<br />

in-8, pp. 56, leg. cart. coeva. Tit. racchiuso in elegante bordura con marca tpografica inc. Pregevole edizione<br />

(probab<strong>il</strong>mente la quarta) di questo poemetto in 144 ottave, assai stimato all'epoca, pubblicato a Venezia nel 1746 e<br />

ristampato nel 1754 e 1756. Il Roberti (Bassano 1719-1785) fu gesuita ed insegnante di f<strong>il</strong>osofia a Bologna, compose<br />

opere in prosa ed in poesia, più volte raccolte insieme. Rara edizione settecentesca torinese, in buono stato di<br />

conservazione. MELZI, II, 200. DE BACKER-SOMMERVOGEL,VI, 1906 (ediz. precedenti). [204]<br />

205. ROUSSEAU, Jean Jacques. Discours sur l'origine et les fondemens de l'inégalité parmi les<br />

hommes. A' Amsterdam, chez Marc Michel Rey, MDCCLV (1755), € 2.700


in-8, pp. LXX, (2), 262, (2, di Errata e Avis au Lecteur). Antiporta fig. inc. firmato “Eisen inv. - Sornique sculp. ”,<br />

vignetta inc. al titolo. Leg. coeva m. pelle e ang., f<strong>il</strong>etti in oro e titolo su tassello arancione al dorso. Edizione originale<br />

genuina del celebre saggio f<strong>il</strong>osofico che costituisce un caposaldo nella letteratura politica mondiale e segna un<br />

momento fondamentale nella storia delle dottrine politiche e sociali, contenendo i presupposti della dottrina che <strong>il</strong><br />

Rousseau svolgerà nel Contratto Sociale. Bellissimo esempl. su carta forte, con la correzione a penna dell'editore Rey a<br />

p. 11 e con la dedica firmata “Jaques”, indicativi dell'edizione originale e non presenti nella contraffazione. CAT.<br />

EINAUDI A. 702. KRESS 5470. TCHEMERZINE, X, 32: “Il existe des ex. en papier fort”. DUFOUR 55. COHEN RICCI 903. [205]<br />

206. Calabria - SARCONI, Michele. Istoria de' fenomeni del Tremoto avvenuto nelle Calabrie, e nel<br />

Valdemone nell'anno 1783. Posta in luce dalla Reale Accademia delle Scienze, e delle Belle Lettere di<br />

Napoli. Ivi, Giuseppe Campo, 1784, € 1.600<br />

in-4, pp. XVII, (1b.), 527, (1b.), leg. del tempo m. pelle, tit. e fregi oro al dorso, tagli marmorizz. Tit. a stampa rossa e<br />

nera con medaglione inc., una testatina e due iniz. inc. Dedica degli Accademici al re di Napoli Ferdinando IV di<br />

Borbone. Prima edizione, contemporanea a quella in-folio (uscita presso lo stesso tipografo e corredata da 69 tavole) di<br />

quest'opera di estrema importanza e rarità. Pubblicata tempestivamente, quando la crisi sismica non era ancora del tutto<br />

terminata. Si tratta anche della prima ricognizione ufficiale post-terremoto, organizzata da un Istituto scientifico in<br />

Italia; la spedizione, guidata dal Sarconi, segretario perpetuo dell'Accademia delle Scienze e Belle Arti di Napoli, partì<br />

dalla città partenopea <strong>il</strong> 5 apr<strong>il</strong>e 1783 (apena due mesi dopo la prima tremenda scossa) e si concluse a Messina nel<br />

settembre dello stesso anno. La crisi sismica conosciuta come ‘Terremoto della Calabria del 1783’ durò quasi 3 anni e<br />

fu caratterizzata da 5 scosse catastrofiche dell’XI grado della scala Mercalli (5, 6 e 7 Febbraio, 1 e 28 Marzo 1783) e da<br />

varie centinaia di scosse ‘minori’, che interessarono l’intera Calabria meridionale e, in parte, la Sic<strong>il</strong>ia orientale<br />

(Messina). Centinaia furono i paesi completamente distrutti; e circa 35.000 i morti. Il territorio subì drammatici<br />

cambiamenti morfologici e idro-geologici, che mutarono la geografia della regione, <strong>il</strong> corso dei fiumi e la morfologia<br />

delle coste, e nacquero oltre duecento nuovi laghi, alcuni dei quali di notevoli dimensioni. Esempl. assai bello e<br />

marginoso (con lievi aloni d'umido). CAT. MORANO n. 993. GIUSTINIANI p. 213. MINIERI RICCIO p. 320. DURA 16234.<br />

FERA-MORLICCHIO 1377-8 (erra la collazione delle pp. del testo). [206]<br />

207. SERGARDI, Ludovico. Satire di Settano tradotte in terza rima dallo stesso autore, ricavate dal<br />

ms. autografo. Zurigo (ma Firenze), a spese della Compagnia, 1767, € 400<br />

in-8, pp. 166, leg. coeva p. perg., tit. oro su tassello al dorso, tagli rossi. Queste 17 satire ed <strong>il</strong> curioso componimento<br />

poetico in terza rima«La conversazione delle dame di Roma», pubblicate sotto lo pseudonimo di Settano, ebbero larga<br />

diffusione in quel tempo e procurarono all'autore (Siena 1660-Spoleto 1726) fama di mordace castigatore di vizi di<br />

prelati, dame e scrittori dell'epoca. Qualche lieve ed uniforme brunitura. GAMBA 1442, note, erra nel dichiarare prima<br />

ediz. quella di Zurigo del 1760. [207]<br />

208. TASSO, Torquato. La Gerusalemme Liberata.Tomo primo (e secondo). Paris, appresso Delalain-<br />

Durand-Molini, 1771, € 2.200<br />

2 vol. in-4 (297x227 mm.), pp. 331, 340, leg. coeva p. pelle marmorizz., f<strong>il</strong>etti oro ai piatti, dorsi a nervi con fregi e<br />

titolo oro, tagli dor. (cerniere deboli, con restauri). Raro esemplare della ristretta tiratura su carta grande in-4 (la tiratura<br />

usuale è in-8) di questa splendida e famosa edizione <strong>il</strong>lustrata da Gravelot: 2 antiporta con ritratti di Tasso e di<br />

Gravelot, 2 titoli inc. con vignetta, una dedica inc. con vignetta, 20 stupende tavole a piena pag. fuori testo, 9 grandi e<br />

14 piccoli culs-de-lampe alla fine dei canti e 20 testatine con ritratto del personaggio e suo nome in italiano. Il tutto<br />

magistralmente disegnato da Gravelot e finemente inc. in rame da Baquoy, Duclos, Henriquez, Le Roy ed altri artisti.<br />

Questo Tasso è considerato, unitamente al Boccaccio del 1757, <strong>il</strong> capolavoro tipografico del settecento francese<br />

dedicato alla letteratura italiana. Particolarmente pregiato in questa tiratura “sur grand papier de Hollande”. (La carta<br />

lievemente ingiallita). COHEN-RICCI 974-75. GAMBA 984, note. TASSIANA DI BERGAMO, 277. [208]<br />

209. TASSO, Torquato. Aminta. Favola boschereccia ora alla sua vera lezione ridotta. Crisopoli, co' tipi<br />

Bodoniani, 1793, € 2.500<br />

in-folio, pp. XXXV, (1b.), 117, (3 bb.), leg. orig. cart. arancione. Precedono la dedica di Bodoni (attribuita al Monti)<br />

alla marchesa Anna Malaspina della Bastia con testatina recante le armi di questa famiglia inc. in rame da I. Lucatelli;<br />

la lunga prefazione di Pierantonio Serassi e l'invio del B. ai lettori; seguono <strong>il</strong> testo: quattro Intermedi e l'Amore<br />

fuggitivo, anch'essi del Tasso. Bellissima ristampa dell'ediz. del 1789, con caratteri di corpo maggiore, di questo celebre<br />

dramma pastorale in cinque atti. Esempl. a pieni margini, immacoltato, di quelli usciti dalla Stamperia senza <strong>il</strong> ritratto al<br />

frontespizio. BROOKS 514: «Si trova però anche senza <strong>il</strong> ritratto». DE LAMA II, 89. GIANI 46. GAMBA 958, note. [209]


210. TASSO, Torquato. La Gerusalemme liberata. Co' i tipi Bodoniani. Parma, nel Regal Palazzo, co' tipi<br />

Bodoniani, 1794. € 4.500<br />

2 tomi in un vol. in-folio picc. di Londra, pp. (20 <strong>il</strong> primo b.), 331, (1b.); (2, <strong>il</strong> primo bianco), 337. Bella leg. coeva m.<br />

pelle, tit. oro su tassello e fregi al dorso. Bella ed importante edizione del capolavoro tassiano, dedicata a Carlo IV di<br />

Borbone, Re di Spagna, la cui dedica è impressa in grande corsivo; <strong>il</strong> testo in car. tondo. Il testo fu curato dall'abate<br />

Serassi, <strong>il</strong> quale portò a termine l'impresa «di ridurre la Gerusalemme del Tasso alla più vera e genuina lezione sugli<br />

autografi dell'epico immortale» poco prima della sua morte, come scrive lo stesso Bodoni in una lettera del 21 ottobre<br />

1791 al Conte Cesare Ventura. Bell'esemplare a pieni margini, con qualche minimo difetto alla legatura. BROOKS 564:<br />

“Altra ediz. in-fol. picc. di Londra, 2 voll. ”. GIANI n. 62. [210]<br />

211. TASSO, Torquato. La Gerusalemme Liberata. Parma, Nel Regal Palazzo, co' tipi Bodoniani, 1794, € 7.500<br />

3 vol. in-folio, pp. (6, le prime 2 bb.), XII, (2), 292; (4, le prime 2 bb.), 335, (1b.); (4, le prime 2 bb.), 355, (1b.); bella e<br />

solida leg. ottoc. m. pelle e ang., dorsi a nervi con tit. e ricchi fregi oro. La dedica a Carlo IV di Borbone, Re di Spagna,<br />

composta in versi sciolti da Gastone Rezzonico della Torre, è in car. cancelleresco; l'argomento di ogni canto in corsivo,<br />

<strong>il</strong> testo in car. tondo. «Bellissima edizione e la più rara delle edizioni del Tasso fatte da Bodoni» (BROOKS 562); dal<br />

Giani inoltre (n. 62) veniamo a sapere che “se ne stamparono 100 copie che presto furono vendute”). L'accuratezza<br />

della lezione di quest'edizione (e delle altre due contemporanee in 2 vol., l'una in-folio e l'altra in-4) si deve allo studio<br />

paziente di Pierantonio Serassi , che “asserì d'aver per queste impressioni fatto uso di emendazioni a penna lasciate dal<br />

Tasso” (Gamba 949). Esempl. magnifico, a pieni margini, immacolato. DE LAMA II, p. 100 (“erra gravemente nel<br />

numero delle carte”). RACC. TASSIANA BERGAMO n. 311. [211]<br />

212. THEOPHRASTUS. Caracterum ethicorum Capita duo. Hactenus anecdota quae ex Cod. Ms<br />

Vaticano saeculi XI graece edidit latine vertit praefatione et adnotationibus <strong>il</strong>lustravit Iohannes<br />

Christophorus Amadutius. Parmae, ex Regio Typographeo, 1786, € 1.050<br />

in-4, pp. (10), 128, (10, di cui 2 bb.), leg. cart. post, tit. a stampa su tassello al dorso, tagli rossi. Ritratto dell'autore a<br />

m. busto, inc in rame da D. Cagnoni, in antiporta; fregio etrusco inc. in rame al frontespizio. Pregiatissima ediz. critica<br />

degli ultimi due capitoli dei Caratteri Morali del f<strong>il</strong>osofo greco Teofrasto (IV sec. a. C.), discepolo di Aristotele e suo<br />

successore nella direzione del Liceo. I caratteri costituiscono una specie di galleria di ritratti morali e psicologici, e<br />

rivelano una penetrazione assai sott<strong>il</strong>e della natura umana; furono imitati da molti, e con successo dal la Bruyère e<br />

Gasparro Gozzi. Precedono <strong>il</strong> testo, una dedica al Bodoni, ed una lunga e dotta prefazione, con ut<strong>il</strong>i indicazioni<br />

bibliografiche; indi <strong>il</strong> testo in greco e la traduz. latina e le annotazioni storiche e linguistiche. Grande varietà di caratteri<br />

tondi, corsivi, greci e latini. Bellissimo esemplare a pieni margini. BROOKS 315. DE LAMA, II, 41. GIANI, II, 29: «E' un<br />

attento lavoro f<strong>il</strong>ologico dell'Amaduzio su di un codice vaticano dell'XI sec. ». [212]<br />

213. THEVENOT. L'art de nager, avec des avis pour se baigner ut<strong>il</strong>ement. Précéde d'une Dissertation,<br />

où l'on développe la science des Anciens dans l'art de nager, l'importance de cet exercice, & l'ut<strong>il</strong>ité du bain,<br />

soit en santé, soit en maladie. Suivi des moyens de rappeller les noyés à la vie, & d'un Plan d'une Ecole<br />

publique de Natation. Ouvrage ut<strong>il</strong>e à tout le monde, & destiné particulièrement à l'éducation des jeunes<br />

M<strong>il</strong>itaires du Corps-Royal de la Marine… Nouvelle édition, revue, corrigée, & considérablement<br />

augmentée…Paris, Serviere, 1786, € 1.600<br />

in-12, pp. (6), 363 e 22 tavole num. f.t.; (2), 12 e 1 tavola num. f.t. Leg. mod. marocchino rosso, tit. oro e fregi al dorso<br />

a nervi. Rara edizione di una delle prime opere dedicate all'arte di nuotare. La prima edizione uscì nel 1696.<br />

Quest'edizione fu accresciuta da Poncelin de la Roche ed arricchita del supplemento di Le Roux: “Supplément a la IV<br />

edition de l'art de nager…contenant le Plan d'une ecole publique de Natation, la description de divers nouveaux<br />

scaphandres, & de différents pantalons impénétrables à l'eau...”, Paris, Lamy, 1782; contenente la prima pianta della<br />

piscina di una scuola publica. L'intera opera è finemente <strong>il</strong>lustrata da tavole che raffigurano <strong>il</strong> nuotatore nelle diverse<br />

posizioni assunte nell'acqua. Esemplare mancante, come altri, della tavola raffigurante lo scafandro. GRAESSE, VII, p.<br />

133. BRUNET, V, 813 (1782). [213]<br />

214. Pisa - TILLI, Michelangelo. Catalogus Plantarum Horti Pisani. Florentiae, Typis Regiae<br />

Celsitudinis, apud Tartinium & Franchium, 1723, € 4.500<br />

in-folio, pp. (2), XII, 187, (1b.), leg. del tempo p. pelle marmorizz., riquadro a f<strong>il</strong>etti oro sui piatti, dorso a nervi con tit.<br />

e fregi oro, tagli rossi. Tit. a stampa rossa e nera con vignetta allegorica inc., grande ritratto in ovale dell'autore dis.<br />

da T. Redi ed inc. da T. Veruysse, 2 tav. ripieg. raffig. <strong>il</strong> giardino botanico e gli ingressi inc. da C. Mogalli ed una serie<br />

numerata di 50 splendide tavole botaniche raffig. le più rare e caratteristiche piante dell'Orto botanico di Pisa, di cui<br />

l'autore (Castelfiorentino 1655 - Pisa 1740) era custode. Prima ed unica edizione, rara e pregiata, accuratamente<br />

impressa su carta forte, dedicata al Duca Cosimo III de Medici. «Il numero delle piante quivi registrate ascende a 5000.


Mercé la sua premura grandissima gli riuscì nello spazio di pochi anni ridurre <strong>il</strong> Giardino di Pisa, di cui ne era <strong>il</strong><br />

Soprintendente, in grado che potesse stare a fronte dei più rinomati Giardini d'Europa…Agli studi della Bottanica, e<br />

della medicina congiunse <strong>il</strong> T<strong>il</strong>li quegli delle Fisiche esperienze, per mezzo delle quali sugli esempi del Redi e del<br />

Bellini suoi Maestri liberò la Medicina da una quantità grande di pregiudizi, di errori, e d'imposture» (Moreni II, 392-<br />

93). Ottimo esempl. PRITZEL 319. NISSEN 1967. CHOIX D'OLSCHKI 2488. [214]<br />

215. TROMBELLI, Giov. Crisostomo. Arte di conoscere l'età de' codici latini, e italiani. Bologna,<br />

Girol. Corciolani ed eredi Colli, 1756, € 700<br />

in-4, pp. XII, 116, leg. del tempo m. perg., tit. oro al dorso. Tit. a stampa rossa e nera con vignetta inc., testatina con le<br />

armi di Vittorio Amedeo di Savoia cui l'opera è dedicata; iniziali, testatine e finaletti s<strong>il</strong>ogr., alcune iscrizioni n.t. e 2<br />

tavole inc. in rame ripieg. f.t. riproducenti antichi codici. Prima edizione di quest'opera importante e rara sulla<br />

paleografia, dal VI al XV sec., una delle prime sull'argomento (dopo quelle di Mab<strong>il</strong>lon e del Montfaucon): vi si tratta<br />

delle varie materie (marmo, bronzo, foglie e scorze d'albero, legno, lino e seta, pergamena, papiro, carta) e degli<br />

strumenti scrittorii, dei caratteri e forma delle lettere, delle abbreviature, dell'interpunzione, dei dittonghi e regole<br />

ortografiche, dei numeri, ecc. L'opera fu ristampata nel 1778 ed a Napoli nel 1780. Ottimo esempl. BRUNET V, 967.<br />

GRAESSE VII, 206. [215]<br />

216. TUTTI I TRIONFI, CARRI, MASCHERATE O CANTI CARNASCIALESCHI andati per<br />

Firenze dal tempo del Magnifico Lorenzo de' Medici fino all'anno 1559. In questa seconda edizione<br />

corretti, con diversi Mss. collazionati, delle loro varie lezioni arricchiti, notab<strong>il</strong>mente accresciuti, e co' ritratti<br />

di ciascun poeta adornati. Cosmopoli (Lucca, Benedini), 1750, € 950<br />

2 vol. in-8, pp. LX, 594 (numeraz. continua), (2, errata), leg. del tempo m. pelle e ang., dorsi con fregi oro e tasselli<br />

bicolore. Dedica di Neri del Boccia a Giovan-Maria Mazzucchelli. Con 2 magnifici frontesp. figurati e 43 ritratti di<br />

letterati inc. in rame f.t., per lo più firmati col monogramma “M. A. C. ” Prima delle due edizioni apparse nel 1750 di<br />

questa celebre raccolta fatta da Anton Franc. Grazzini, detto <strong>il</strong> Lasca (sotto questo nome è registrata da varie<br />

bibliografie; molte sono le differenze con la seconda, ben evidenziate da Gamba). Pur trattandosi della ristampa della<br />

rarissima edizione originale del 1559 (Firenze, Torrentino), è anch'essa divenuta rara e preziosa, in quanto contiene<br />

l'aggiunta di vari Canti (da pag. 521 a fine), oltre quelli di Gio. Batt. dell'Ottonaio (da pag. 337 a 433, versi che, com'è<br />

noto, essendo molto scorretti, furono tolti nella maggior parte degli esemplari dell'ediz. 1559 per volere del fratello, <strong>il</strong><br />

quale, dopo averli corretti, li fece stampare a sé nel 1560). Tra i molti autori citiamo: Alamanni, Bibiena, Firenzuola,<br />

Fortini, Gelli, Giambullari, Grazzini, Machiavelli, Nardi, Lorenzo de' Medici, Rucellai, Varchi. Ottimo esempl. a pieni<br />

margini. GAMBA 268. RAZZOLINI p. 84-5. [216]<br />

217. Vallombrosa - DONATI, Antonio. (Vedute Di Vallombrosa e dintorni e del Monastero o Badia<br />

Benedettina). Firenze, Antonio Donati del. e incise, 1784, € 5.800<br />

album in-folio oblungo (mm. 375x550), legatura coeva con dorso in perg. Stupenda serie completa di 36 bellissime<br />

incisioni di A. Donati (pittore e incisore Toscano attivo nella seconda metà del XVIII sec.) tutte firmate dall'artista<br />

nell'angolo inf. destro. Sono grandiose vedute all'acquaforte numerate da 1 a 36, tutte firmate sul rame in basso a destra,<br />

di particolare vigore e ricche di contrasti nel bianco-nero, raffiguranti le vedute e paesaggi del Monastero di Santa<br />

Maria Assunta (XI-XII sec.), di altri edifici e bellezze naturali della zona dell'Appennino toscano ove Vallombrosa è<br />

situata (Paterno Fattoria, Magnale con chiesa, Ponte di Tosi, San Gualberto, Masso del diavolo, Mulino della Badia,<br />

Eremo delle celle, Castello di Ristonchi, Eremo della Macinaia, ed altre). Esemplare di assoluta freschezza, a pieni<br />

margini. Album di grande rarità, non trovato descritto nelle bibliografie e nei cataloghi specializzati. CFR. THIEME-<br />

BECKER, IX, 427. DIZ. INCISORI BOLAFFI, IV, 183. [217]<br />

218. VALPERGA CALUSO, Tommaso. Omaggio poetico di Euforbo Melesigenio P.A. alla serenissima<br />

altezza di Giuseppina Teresa di Lorena Principessa di Carignano. Parma, nel Regal Palazzo, co' tipi<br />

Bodoniani, 1792. € 800<br />

2 parti in un vol. in-8, pp. (4), 84, (12); leg. coeva p. pelle marmorizz., bordura oro ai piatti, tit. oro su tassello e fregi al<br />

dorso, tagli screziati. Vignetta incisa in rame al titolo, 4 ff. con iscrizione in carattere greco, ebraico, italiano e latino, in<br />

fine. L'opera si conclude con l'apoteosi del cagnolino Verter, cui è dedicata l'iscrizione. Nota di possesso al titolo col<br />

nome dell'autore. Sotto lo pseudonimo di Euforbo Melesigenio (nome pastorale), si cela l'autore, l'abate Tomm.<br />

Valperga di Caluso. Deliziosa edizione a tiratura limitata; bell' esemplare in carta grande di Londra, a pieni margini.<br />

BROOKS 458: «Libro molto grazioso con fleuron sul titolo. Ne furono tirate 10 copie in carta d'Annonay ed alcune in<br />

carta di Londra». DE LAMA, II, 74. [218]


219. VITRUVIO POLLIONE, Marco. L'architettura di M. Vitruvio Pollione colla Traduzione Italiana<br />

e Comento del Marchese Berardo Galiani. In Napoli, Tipogr. Simoniana,1758, € 3.000<br />

in-folio, pp. (8) incluso <strong>il</strong> titolo fig. inciso, XXXII, 462, (26) 25 tavole inc. in rame. Testo latino e traduzione italiana a<br />

fronte. Testatina inc. alla dedica, iniziali e finali in s<strong>il</strong>ografia, diagrammi nel testo. Leg. coeva p. perg., titolo oro al<br />

dorso. Prima edizione tradotta e commentata dal Galiani; pregiatissima edizione di Vitruvio, che si distingue per gli<br />

ampi commentari, che riassumono e sv<strong>il</strong>uppano tutta la ricerca f<strong>il</strong>ologica precedente, per la nuova traduzione, esemplata<br />

su due codici latini segnalati da Mons. Bottari, e per le 25 tavole del Galiani stesso, a corredo di un testo che era giunto<br />

privo dell’apparato iconografico originario. Questa edizione valse al Galiani la nomina ad Accademico della Crusca;<br />

due anni dopo la sua morte (1774) la sua preziosa biblioteca fu acquistata da Caterina II di Russia e conservata<br />

all’Ermitage. Il titolo fig. fu inciso da Fr. La Marra, le 25 magnifiche tavole inc. da Fr. Cepparuli. Una seconda edizione<br />

del solo testo italiano venne pubblicata a Napoli nel 1790. Bell'esemplare. FOWLER 424. CICOGNARA 733. BERLIN KAT.<br />

1820. BRUNET V, 1330. [219]<br />

220. Venezia - ZANNICHELLI, G.G. Istoria delle piante che nascono ne’ lidi intorno a Venezia. Opera<br />

postuma di G.G. Zannichelli accresciuta da G.J. figliolo dello stesso, ed Accademico dell’Inst. delle Scienze<br />

di Bologna e pubblicata a spese sue. Venezia, A.Bortoli, 1735, € 7.500<br />

in-folio, pp. XLIV, 290, (2), stupendo antiporta con figure allegoriche e veduta di Venezia (dis. da G. B. Pittoni, inc.<br />

da Orsolini), 1 ritratto in ovale (A. Faldoni del. et sculpsit), 78 tavole poste in fine con 311 finissime incisioni<br />

botaniche di Tomm. Cassani Bugoni. Vignetta sul titolo, armi del dedicatario (Andrea da Lezze procuratore di S.<br />

Marco). Bella e solida legatura coeva in p. cuoio marmorizzato, dorso a nervi con fregi e titolo oro. Opera sulla botanica<br />

di Venezia e suoi lidi, di grande importanza scientifica, unica su tale area, impressa con grande cura tipografica e<br />

calcografica su carta forte a spese dell’autore, certamente in numero limitato di copie. Manca a varie collezioni (Arpard<br />

Plesch e altre) Esemplare splendido e immacolato, proveniente dalla biblioteca del celebre naturalista Jussieu.<br />

NISSEN n. 2192. HUNT 498. CICOGNA, BIBLIOGR. VENEZIANA n. 5579. CAT. COLLEZ. CALDESI n. 132 (incompleto).<br />

PRITZEL n. 10452. [220]<br />

221. ZANOTTI, Francesco Maria. Della forza de' corpi che chiamano viva, libri tre al Signore<br />

Giambatista Morgagni…Bologna, Eredi di Cost. Pisarri e Giac. F<strong>il</strong>. Primodì, 1752, € 1.100<br />

in-4, pp. XX (le prime 2 bb.), 312, leg. coeva cart. rustico. Frontesp. a stampa rossa e nera con impresa tipogr. inc. in<br />

rame, una tav. di figure geom. ripieg. f.t. in fine. Precede una lunga prefazione di Francesco Tibaldi. Prima edizione (lo<br />

stesso anno lo pubblicò anche Dalla Volpe) di questo importante contributo del matematico e f<strong>il</strong>osofo bolognese (1692-<br />

1777) al problema delle “forze vive” posto da Leibnitz e successivamente trattato da altri grandi matematici, tra cui<br />

Bernou<strong>il</strong>li. Oltre che “di non comune interesse scientifico”, <strong>il</strong> libro resta anche “modello di forbito st<strong>il</strong>e sulle forme del<br />

dialogo” (Riccardi). Bell'esempl. su carta forte, a pieni margini (alcune arrossature sulle prime pp.). RICCARDI II, 658:<br />

«raro». GAMBA 2511: «molti hanno creduto essere <strong>il</strong> più bel Dialogo che si fosse veduto da alquanti secoli in qua». [221]<br />

222. ZATTA, Antonio. Atlante novissimo <strong>il</strong>lustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai<br />

più celebri e più recenti geografi. Venezia, presso A. Zatta, 1775-1785, P.a.r.<br />

4 volumi in-folio (mm.382x277), bella legatura coeva veneziana in pieno vitello marrone, due f<strong>il</strong>etti dor. sui piatti,<br />

dorso a nervi con titolo in oro e piccoli ferri floreali nei comparti; carte di risguardo remondiniane a più colori<br />

acquarellate; tagli azzurri. (Ex-libris manoscritto di Girolamo Bossi noto patrizio m<strong>il</strong>anese e esule dal 1821).<br />

Tomo I: antiporta di P.A. Novelli figurata, incisa su doppio foglio, titolo-frontespizio fig. inciso, pp. (6)., XVI, 50,<br />

68 carte a doppia pagina e 4 a pagina singola, 2 pp.nn. - Tomo II: titolo-frontespizio fig. inciso, 1 foglio n.n., 49<br />

carte a doppia pagina. - Tomo III: titolo-frontespizio fig. inciso, 1 foglio nn., 54 carte a doppia pagina. - Tomo<br />

IV: titolo-frontespizio fig. inciso, 1 foglio nn., 42 carte a doppia pagina. Complessivamente 217 carte geografiche,<br />

disegnate e incise da G.Pitteri, G.Zuliani e F.Novelli, vivacemente colorate da ab<strong>il</strong>issima mano del tempo. Delizioso<br />

cartiglio su ogni carta, formato da fiori, alberi, paesaggi, marine, architetture tipici della regione raffigurata. Antonio<br />

Zatta fu solo <strong>il</strong> coordinatore e lo stampatore dell’Atlante Novissimo, considerato tra i più estesi e rapprentativi<br />

monumenti cartografici del settecento, sia sotto l’aspetto storico e iconografico, sia per <strong>il</strong> rigore scientifico che ne guidò<br />

la comp<strong>il</strong>azione. Trenta carte riguardano l’America settentrionale e meridionale, con l’inserimento dei dati derivati dai<br />

recenti viaggi di Cook, Bougainv<strong>il</strong>le, Byron e Wallis . Magnifico esemplare completo, su carta forte, di questo<br />

affascinante figurato veneziano del settecento, assai raro in tali condizioni di conservazione e legatura (minimi difetti<br />

qua e là, ininfluenti). PHILLIPS, Geographical Atlases, n.651. CREMONINI, pp.117-119. [222]<br />

223. Toscana - ZOCCHI, Giuseppe. Vedute delle V<strong>il</strong>le, e d'altri luoghi della Toscana. Firenze, appresso<br />

Giuseppe Allegrini stampatore in rame, 1744, P.a.r.


in-folio oblungo (mm. 415 x 620). Serie completa formata da: Titolo con dedica al marchese Andrea Gerini, adorno di<br />

varie figure allegoriche relative alla Toscana, dedica figurata all'imperatrice Maria Teresa con suo ritratto, indice a<br />

stampa delle incisioni e 50 grandiose stupende vedute. Tutti i fogli sono firmati da Giuseppe Zocchi “G. Z. inv. e del.<br />

” e dagli ottimi artisti che incisero i rami all'acquaforte: Corsi, Franceschini, Gabuggiani, Gregori, Papini, Muller,<br />

Marieschi, Monaco, Pazzi, Pfeffel, Seuter, Sgr<strong>il</strong>li, Vasi. Prima edizione e prima tiratura con data 1744, rarissima. Le<br />

bibliografie ed i cataloghi specializzati da noi consultati descrivono esemplari posteriori, con data del 1757, privi della<br />

dedica a Maria Teresa e del foglio d'indice a stampa. I 53 fogli che compongono la serie sono conservati a pieni margini<br />

con barbe, senza alcuna piega, sciolti come usciti dai torchi dell'Allegrini, in una cartella a libro moderna in tela rustica.<br />

Le bellissime vedute, tutte animate da personaggi, carrozze e animali, raffigurano le v<strong>il</strong>le di Porta S. Pietro Gattolini,<br />

Porta S. Frediano, Porta al Prato, Porta S. Gallo, Porta alla Croce e Porta S. Niccolò. Giuseppe Zocchi fu stimato e<br />

fecondo pittore e <strong>il</strong>lustratore fiorentino (1711-1767). Esemplare di grande pregio, genuino e di eccezionale<br />

conservazione THIEME-BECKER, XXXVI, 539. BERLIN KAT., n. 2701 (ha solo la II ediz.). DE WITT, LA COLLEZ. DEGLI<br />

UFFIZI, p. 247 (esempl. mancante di 2 tavole). [223]<br />

L’OTTOCENTO<br />

224. Araldica Italiana -. STORIA DELLE FAMIGLIE ILLUSTRI ITALIANE. Firenze, a spese<br />

dell'Editore Ulisse D<strong>il</strong>igenti, s.d. (1870-80), € 7.500<br />

7 volumi in-4 gr., leg. coeva mezza pergamena, titoli ai dorsi. Ciascun volume porta un titolo litografato e dipinto a<br />

mano, ornato da figure e simboli araldici. Si compongono di pagine di testo, prive di numerazione: pp. 640 nel vol. I,<br />

800 nel II, poi 472, 432, 558, 410, 240. Illustrate rispettivamente da 111, 120, 91, 66, 83, 44, e 39 tavole fuori testo, per<br />

un totale di 554 tavole di grandi armi araldiche a piena pagina, litografate e dipinte in origine nei vari opportuni<br />

colori e in oro, ognuna riferita ad una singola famiglia nob<strong>il</strong>e ed accompagnata da varie pagine di notizie storicogenealogiche,<br />

quindi su 554 famiglie. Molte biografie sono firmate dal conte F. Galvani; la maggioranza delle altre è<br />

firmata con sole lettere iniziali. L'opera, comp<strong>il</strong>ata in ordine alfabetico, inizia con la famiglia Accursi di Todi e termina<br />

con la famiglia Zucchi di Cremona. Esemplare completo, estremamente raro in tali condizioni, di opera certamente<br />

impressa in numero ristretto di copie. Non ci è risultato reperib<strong>il</strong>e o descritto alcun altro esemplare completo come <strong>il</strong><br />

presente, né in cataloghi d'antiquariato né in bibliografie specializzate, quali Spreti (n. 3870), Colaneri (n. 1891),<br />

Saffroy, Pagliaini, ecc. In ottima conservazione. [224]<br />

225. BELL, John. Observations on Italy. Edimburgh, W. Blackwood, and London, T. Cadell, 1825, € 550<br />

in-4 picc., pp. XII, (2), 356, leg. m. pelle, dorso a nervi con tit. e fregi oro. Dedica della moglie dell'a. al Re<br />

d'Ingh<strong>il</strong>terra. Prima edizione, postuma, di questo interessante viaggio in Italia, adorno di 9 tav. f.t., tutte riguardanti la<br />

città di Firenze, di cui 7 disegnate da Gherardi e 2 da Bell stesso, ed incise da W. H. Lizars (Ponte di Santa Trinita,<br />

Badia e Podestà, Podestà vista dalla porta, Campan<strong>il</strong>e di Giotto, Torre di S. Michele, veduta frontale e veduta<br />

prospettica di Palazzo Pitti, Loggia dei Lanzi, Piazza S. Lorenzo). Alla descrizione delle bellezze monumentali ed<br />

artistiche di Firenze è destinata anche la parte preponderante del volume (pp. 153-309). John Bell, medico<br />

edimburghese, soggiornò in Italia durante <strong>il</strong> 1817, nel tentativo di risanare la propria cagionevole salute; morì tre anni<br />

dopo, lasciando questo studio su arte, architettura e vita sociale in Italia. L'autore percorre <strong>il</strong> suo viaggio passando<br />

attraverso <strong>il</strong> Moncenisio, Torino, M<strong>il</strong>ano, Pavia, Piacenza, Parma, Bologna, Firenze, sino a giungere a Roma.<br />

Bell'esemplare. PINE-COFFIN 817. 8. FOSSATI-BELLANI I, 513 (la traduz. ital., Siena, 1828). [225]<br />

226. BENTHAM, Jeremy. Théorie des peines et des récompenses. Rédigée en françois, d'après les<br />

manuscrits, par M. Et. Dumont. Londres, Impr. Vogel et Schulze, 1811, € 1.200<br />

2 vol. in-16, pp. XVI, 413; VIII, 368, (2); leg. coeva m. pelle e angoli, tit. oro su tassello ai dorsi (restauro alle cuffie<br />

super.). Rarissima prima edizione delle due “Teorie”, tra le opere più celebri del Bentham (1748-1832), che in inglese<br />

apparve solo nel 1825. Redatta dal ginevrino Etienne Dumont sulla base dei manoscritti originali stesi nel 1775<br />

(Théorie des peines) e poco dopo (Récompenses), l'opera del celebre f<strong>il</strong>osofo e teorico del pensiero politico angloamericano,<br />

che aveva dedicato gran parte della propria vita allo studio delle riforme delle istituzioni sociali, contiene<br />

importanti capitoli sulla pena di morte, la deportazione, i penitenziari le sanzioni morali. Nel primo volume si tratta<br />

delle pene (scopo, misura, qualità, legge del taglione, popolarità del codice penale, pene capitali, transitive, collettive,<br />

ecc.), nel secondo delle ricompense (rapporti tra impiego pena e ricompensa, ricompensa per virtù, salario come<br />

ricompensa…). Il pensiero di Bentham risentì sicuramente dell'influenza dei f<strong>il</strong>osofi dell'Illuminismo quali Beccaria,<br />

Helvétius, Diderot, D'Alembert, Voltaire, Locke e Hume. Ottimo esempl. KRESS LIBR. S-5987. GOLDSMITHS 20380.<br />

EINAUDI I, 416 (la II ediz. del 1818). [226]<br />

227. BODONI, G.B. Manuale Tipografico. Parma, presso la Vedova Bodoni 1818, P.a.r.


2 volumi in uno, in-4 (320x220 mm.), pp. [14], XXVII, LXXII, (4); ff. 1-265, pp. 266-267; ff. [2], 1-275, pp. 276-279 (i<br />

ff. 273-275 ripieg.), bel ritratto di Bodoni nell'antiporta, di A. Appiani inciso da F. Rosaspina, tre tavole di musica<br />

ripiegate nel testo. Perfetta legatura ottocentesca inglese d’amatore in p. marocchino bruno, riquadro in oro ai piatti,<br />

dorso a nervi con ricchi fregi e titoli in oro, tagli dor., f<strong>il</strong>etti oro interni; al centro dei piatti sono impresse in oro le armi<br />

del noto collezionista Botfield, provenendo dalla biblioteca di Longleat. Il più bel libro di specimen di caratteri di ogni<br />

tempo, vero e proprio testamento spirituale del grande tipografo saluzzese. “E' <strong>il</strong> documento tecnico più ampio e più<br />

importante della tipografia moderna e riassume, più dettagliatamente, tutti i precedenti Saggi e Manuali di caratteri”<br />

(Giani p. 21-22). Magnifico esemplare su carta velina, freschissimo, di <strong>il</strong>lustre provenienza. “This work was intended by<br />

Bodoni to form his credentials to a place in the first rank of printers of his time. His death occuring before its<br />

completion, it was finished by his widow as a worthy monument to his memory” (B. -W.). “The first volume contains,<br />

under the title of Serie di Caratteri Latini, Tondi e Corsivi, a series of roman and italic types, which cover 144 pages.<br />

These run from parmigianina to papale. Sometimes there are as many as fourteen varieties of the same body in different<br />

designs and weights of line…Succeeding pages (145-169) show Serie di Caratteri Cancellereschi, etc. …The second<br />

volume contains an assemblage of roman and 'italic' Greek capitals, covering sixty-two pages; and exotic types,<br />

beginning with Hebrew, run on to the ninety-seventh page. These are followed by German and Russian types, many of<br />

great splendour. The book closes with series of borders, mathematical, astronomical, and other signs, musical notation,<br />

etc. …The work is probably the most elaborate specimen that the world has ever seen—an imposing tour de force”<br />

(UPDIKE, Printing Types, II, pp. 169-171). BROOKS 1216. BRUNET, I, 1027.<br />

228. BRILLAT-SAVARIN, Jean Anthelme. Physiologie du goût ou méditations de Gastronomie<br />

transcendante. Ouvrage théorique, historique et à l'ordre du jour, dédiée aux gastronomes parisiens.<br />

Précéde d'une notice par Alp. Karr. Dessins de Bertall. vignette nel testo Paris, Furne et C:ie, 1864, € 950<br />

in-8 gr., pp. (8), 460, bella leg. coeva m. marocchino blu e ang., dorso a nervi con fregi e titolo oro, taglio sup. dor.<br />

(firmata Hardy-Menn<strong>il</strong>). Illustrato da numerose graziose e divertenti vignette nel testo e da varie tavole incise f.t. in<br />

acciaio, tirate su carta di cina. Inoltre questo esempl. ha un disegno originale a matita, firmato, al verso del foglio che<br />

precede <strong>il</strong> titolo, assai fine, raffig. <strong>il</strong> ritratto dell'autore in medaglione con i simboli della gastronomia. Dotta opera di<br />

gastronomia, famosa e più volte ristampata a partire dal 1826. La presente edizione <strong>il</strong>lustrata è una delle più pregiate.<br />

Ricca di aforismi sulla buona tavola, tra i quali: “Le plaisir de la table est de touts les agês, de toutes les conditions, de<br />

tous les pays et de tous les jours…”. Bell'esemplare, con fioriture ad alcune fogli e tavole. VICAIRE pp. 115-120. SIMON<br />

p. 218. VICAIRE, I, 928. [228]<br />

229. Egitto - CHAMPOLLION, J. Fr. Précis du Système Hiérogliphique. Seconde édition, revue par<br />

l'auteur, et augmentée de la Lettre à M.Dacier, relative à l'Alphabet des hiéroglyphes phonétiques<br />

employés par les Egyptiens sur leurs monumens de l'époque grecque et de l'époque romaine. Avec un<br />

volume de planches. Paris, Imprimérie Royale, 1827-28, € 3.000<br />

2 vol. in-8, pp. XXIV, 468, 48, <strong>il</strong>lustrate da 52 tavole in litografia, delle quali varie ripiegate, di figure e scritture<br />

egizie. Bella leg. coeva p. pelle marmorizzata, dorsi finemente ornati in oro. Ottimo esemplare della seconda edizione<br />

dell'opera fondamentale di Champollion sulla scrittura degli antichi Egizi. La scoperta dell'alfabeto geroglifico fonetico<br />

fu per Champollion “la chiave del sistema geroglifico”. Nella “Lettre à Dacier” egli espose per la prima volta <strong>il</strong> suo<br />

metodo di lettura dei geroglifici. La presente edizione è rivista ed aumentata rispetto alla prima del 1824. [229]<br />

230. - CHAMPOLLION, J. Fr. Dictionnaire Egyptien en Écriture Hiéroglyphique, publié d'après les<br />

manuscrits autographes, et sous les auspices de M.V<strong>il</strong>lemain par M. Champollion Figeac. Paris, Firmin<br />

Didot, 1841, € 3.000<br />

in-4, pp. XXXVI, 487, leg. moderna piena percallina, tit. oro al dorso. Perfetta stampa in litografia del manoscritto<br />

originale di questo straordinario e importantissimo dizionario egiziano, con migliaia di figure e simboli e con la estesa<br />

traduzione francese. Si sv<strong>il</strong>uppa in sette capitoli: I) I corpi celesti. II) L'uomo e le parti del suo corpo. III) Animali. IV)<br />

Vegetali. V) Edifici in costruzione. VI) Abbigliamento: VII) Figure e forme geometriche. - Edizione originale<br />

postuma, rara. Bell'esemplare. [230]<br />

231.- WALLIS BUDGE, E.A. Some account of the collection of Egyptian Antiquities in the possession<br />

of Lady Meux of Theobald's Park, Waltham Cross. Second edition, with thirty-four plates. London,<br />

Harrison & Son, 1896, € 950<br />

in-4, pp. XII, 361, bella leg. coeva m. marocch. e ang., titolo oro sul piatto e al dorso, taglio sup, dor. Lussuoso<br />

catalogo, divenuto raro, della importante collezione di antichità egizie di Lady Meux, adorno di 34 splendide<br />

riproduzioni f. testo. Ogni pagina di testo è racchiusa entro un f<strong>il</strong>etto rosso. Edizione privata impressa in soli 500<br />

esemplari, su carta forte (n. 306/500). Perfetto esemplare. [233]


232. DE LAMA, Giuseppe. Vita del Cavaliere Giambattista Bodoni tipografo italiano e catalogo<br />

cronologico delle sue edizioni. Parma, dalla Stamperia Ducale, 1816, € 1.200<br />

2 volumi in-4, antiporta, 3 ff., III pp., occhietto, 231 pp.; antiporta, 3 ff., IX pp., 1 c., 252 pp. Legatura originale in<br />

cartone arancione, tasselli con titolo ai dorsi (cerniere restaurate). Esemplare a pieni margini con barbe. Importante<br />

opera bio-bibliografica su G. B. Bodoni, <strong>il</strong> grande stampatore saluzzese. De Lama nel secondo volume comp<strong>il</strong>a <strong>il</strong> primo<br />

catalogo completo e preciso dell'opera bodoniana, ancora oggi consultato. BROOKS, 1170; GIANI, 2-79; BIGMORT AND<br />

WYMAN, PAG. 69 «the first vol. contains the life of Bodoni, the second a list of the works issued from his press ». [231]<br />

233. DONOVAN, Edward. The Natural History of British Fishes. Including Scientific and General<br />

Descriptions of the most interesting Species, and an extensive selection of accurately finished coloured plates<br />

taken from original dawings. London, printed for the author and for Rivington, 1802-08, € 3.800<br />

in-4 picc., 5 volumi, pp. 34, 46, 67, 52, 63, <strong>il</strong>lustrati da 120 tavole di pesci f. t.esto incise in rame e finemente colorate<br />

a mano. Leg. coeva p. vitello (dorsi un po' sciupati, cerniere deboli e restaurate). Prima edizione di importante opera di<br />

ittiologia adorna di magnifiche tavole. “Edward Donovan’s (1768–1837) enormous collection of natural history<br />

specimens provided many of the models for the animal portraits in his books on fishes, insects, and birds”. NISSEN<br />

1141. [232]<br />

234. FABRONI, Angelo. Elogj di Dante Alighieri, di Angelo Poliziano, di Lodovico Ariosto e di<br />

Torquato Tasso. Parma, Stamp. Reale, 1800, € 900<br />

in-8 gr., pp. (6), 379, (3), leg. m. pelle, f<strong>il</strong>etti oro al dorso. Bella e rara ediz. di questa serie di Elogj, i cui giudizi furono<br />

fondamentali per la critica di questi autori tra Settecento e Ottocento. Esemplare con barbe. SCONOSCIUTA A BROOKS e<br />

DE LAMA. GIANI, 132 BIS: «testo molto interessante e poco noto». GAMBA, 2584: «Fabroni, che aspirò al titolo di<br />

Plutarco toscano colle “Vitae Italianorum”, seppe mostrarsi talvolta dicitore nob<strong>il</strong>e e dignitoso anche nel volgare<br />

eloquio». [234]<br />

235. FRACASTORO, Girolamo. La Sif<strong>il</strong>ide. Poema tradotto da Gio. Luigi Zaccarelli. Parma, co' Tipi<br />

Bodoniani, 1829, € 1.000<br />

in-folio, pp. (6), XXXII, 167; leg. coeva m. pelle, tit. oro e ricchi fregi al dorso a nervi, tagli marmorizzati. Ritratto<br />

dell'autore inc. in rame da G. Geniani dal disegno di Moriggia, in antiporta. Bellissima edizione del famoso poemetto<br />

didascalico in esametri latini del medico veronese (1478-1553), dedicato alla terrib<strong>il</strong>e malattia che infieriva in Italia nel<br />

Cinquecento, e che ha assunto anche in campo medico <strong>il</strong> nome derivante dal personaggio principale dell'opera.<br />

Chiamata mal francese dagli italiani e mal napoletano dai francesi, mentre è probab<strong>il</strong>mente di origine americana, ha in<br />

campo scientifico assunto <strong>il</strong> nome derivante dal personaggio principale di quest’opera, <strong>il</strong> pastore Syph<strong>il</strong>us. Il poemetto<br />

rivela una notevolissima conoscenza dei sintomi e del decorso del male, ed è documento di una cultura umanistica che<br />

vede anche la scienza attraverso un f<strong>il</strong>tro di variazioni poetiche di gusto classico. Bell'esemplare (con qualche lieve,<br />

marginale arrossatura su alcuni dei primi fogli). BROOKS 1308. GAMBA 2244: «Abbiamo oggidì <strong>il</strong> più nob<strong>il</strong>e e forbito<br />

lavoro nella nuova versione, splendidamente pubblicata, colla vita dell'autore…» [235]<br />

236. GIOJA, Melchiorre. Nuovo prospetto delle scienze economiche ossia Somma totale delle idee<br />

teoriche e pratiche in ogni ramo d'amministrazione privata e pubblica…Serie prima: Teorie. Tomo primo (e<br />

secondo). M<strong>il</strong>ano, Giov. Pirotta, 1815, € 400<br />

2 tomi (su 8) in un vol. in-4, pp. XII, 300; (4), 304; leg. del tempo m. pelle, duplice tass. bicolore con tit. e fregi oro al<br />

dorso. Prima edizione. Trattasi dei primi 2 tomi dell'opera che sarà completata con altri 4 fino al 1817 e che sarà<br />

definita da Pecchio “una vera enciclopedia della economia pubblica”. Il I tomo ha <strong>il</strong> sottotitolo: “Produzione delle<br />

ricchezze” ed in fine una grandissima tabella a stampa ripieg. f.t. contenente i “Quadri sinottici dell'economia<br />

politica”; <strong>il</strong> II tomo abbraccia la continuazione della trattazione precedente (“Fine della prima parte”) ed <strong>il</strong> “Principio<br />

della seconda: Distribuzione delle ricchezze”. Buon esempl. (qualche ingiallitura qua e là ed alone d'umido sulle ultime<br />

pp. del II tomo). CAT. EINAUDI 2574. KRESS B-6488. KRESS IT. 810. COSSA p. 6, n. 21. [236]<br />

237. GROSSI, Tommaso. I Lombardi alla Prima Crociata. Canti quindici. M<strong>il</strong>ano, Vinc. Ferrario, 1826,<br />

€ 1.800<br />

3 vol. in 1 tomo in-8, pp. (8), 143; 152; 162, (2); leg. coeva m. pelle, tit. e fregi oro al dorso, Edizione originale di<br />

questo poema storico in ottave che avrebbe voluto costitutire la risposta al classicismo del Tasso. Pubblicata in tre<br />

fascicoli, l'opera fu assai apprezzata dal pubblico, ma presto scoraggiata dalla critica. Dal poema, tuttavia, Temistocle<br />

Solera deriverà <strong>il</strong> libretto per la celebre opera lirica di G. Verdi, rappresentata alla Scala nel 1843. Importante


esemplare, con allegati in fine all'epoca 14 rarissimi opuscoli in polemica o in difesa dell'opera di Grossi (dei quali<br />

si fornisce elenco dettagliato su richiesta), tutti pubblicati in quello stesso anno 1826. Iniziò la polemica Felice Romani<br />

con una violenta stroncatura intitolata “Sui primi cinque canti…”; a questo attacco risposero numerosi amici del Grossi<br />

come De Magri, Compagnoni e Ambr. Mangiagalli; anche N. Tommaseo intervenne con due scritti. Gli autori degli<br />

opuscoli, pubblicati pseudonimi, comprendono tra gli altri Don Libero (2), Mastro Soppiattone (3), la Critega del<br />

Veridegh, Don Arc<strong>il</strong>ibero. VISMARA, BIBLIOGR. DI GROSSI, p. 24: «Di questa prima ediz. si fece una tiratura di 3500<br />

copie». PARENTI 279. CAT. HOEPLI 187. CAT. MENEGHINA 1455. [237]<br />

238. GROSSI, Tommaso. Marco Visconti. Storia del trecento cavata dalle cronache di quel secolo e<br />

raccontata. (Foglio II, recto:) Ad Alessandro Manzoni colla riverenza d'un discepolo, coll'amore di un<br />

fratello, candidamente offre l'autore. M<strong>il</strong>ano, per Vincenzo Ferrario, 1834, € 2.400<br />

4 tomi in 2 vol. in-16, pp. 253, (3); 223; 237; 205, (1); bellissima leg. del tempo in p. pelle beige, bordura a secco e<br />

doppio f<strong>il</strong>ett. oro sui piatti, dorsi a nervi con fregi e titoli oro, tagli dor., dent. int. All'interno del primo foglio di<br />

risguardo figura una dedica autografa di quattro righe “alla gent<strong>il</strong>issima signora Cristina Manzoni coi più affettuosi<br />

sentimenti d'uno zio, l'autore” (a Cristina Manzoni, 1815-1841, figlia di Alessandro e di Enrichetta Blondel).<br />

Edizione originale di quest’opera, scritta dal Grossi in casa del Manzoni, probab<strong>il</strong>mente impressa in pochi esemplari.<br />

Nel medesimo anno <strong>il</strong> Ferrario stampò una diversa edizione di 10.000 esemplari per l'editore Carlo Schiepatti di Torino.<br />

Esemplare di particolare pregio e bellezza, perfettamente conservato nella legatura coeva d'amatore. VISMARA,<br />

BIBLIOGR. DI T. GROSSI, p. 25. CAT. HOEPLI, MILANO, n. 192. [238]<br />

239. LITTA, Pompeo. Medici di Firenze (dalla nota serie: Famiglie celebri italiane). Torino-M<strong>il</strong>ano,<br />

Giusti e Basadonna, 1827-1830, € 1.350<br />

in-folio gr., leg. coeva cart. decorata, copertine edit. dei 7 fascicoli conservate. Opera completa: 21 tavole a stampa su<br />

doppio foglio di testo storico ed alberi genealogici della Famiglia Medici (con grande stemma araldico inc. e miniato a<br />

mano alla tav. III); 19 tavole su doppio foglio incise in rame (ritratti, stemmi, monumenti medicei) tra cui una carta<br />

geografica della Toscana, colorata a mano. Notissima ed autorevole opera storica-araldica-genealogica di Pompeo Litta<br />

sulla Famiglia Medici. Esemplare integro e ben conservato a pieni margini BOSCHETTI, OPERA DI P. LITTA, p. 37 e segg.<br />

[239]<br />

240. PINELLI, Bartolomeo. Costumi Diversi inventati ed incisi, in 25 tavole. Roma, presso Luigi Fabri,<br />

1822, € 5.300<br />

in-folio obl. (420x550 mm.), leg. coeva cart. dorso in tela. Stupendo album formato da un foglio di titolo a stampa e da<br />

25 grandi incisioni originali, firmate “Pinelli dis. e inc. Roma 1820 (o 1821)”. Raffigurano grandiose e animate scene<br />

di vita popolare a Roma all'inizio del secolo XIX, senza dubbio la più bella suite tra le varie prodotte dall'artista<br />

romano. Le acqueforti misurano 320x420 mm. e sono di assoluta freschezza d'impressione. Magnifico esemplare a pieni<br />

margini, assai raro. FAGIOLO-MARINI, B. PINELLI E IL SUO TEMPO, p. 309. COLAS 2383. LIPPERHEIDE 1267. [240]<br />

241. PINELLI, Bartolomeo. Roman Costumes, drawn from nature by Pinelli and C.Hullmandel, on<br />

stone by C. Hullmandel. London, Rodwell and Martin, C.Hullmandel Lithogr., (1820), € 5.500<br />

in-folio (475x325), leg. moderna m. marocchino rosso e ang. Un foglio di titolo litografato e 24 tavole in litografia (21<br />

disegnate da Pinelli, 3 da Hullmandel, tutte messe su pietra da questo noto artista inglese) con stupenda colorazione<br />

originale a mano. Sono tipiche scene di vita del popolo di Roma e dintorni. Bellissima e rara serie. Non conosciuta e<br />

descritta dal volume di M. Fagiolo e M. Marini su B. Pinelli. COLAS, BIBLIOGR. DU COSTUME, 2382. MANCA A<br />

LIPPERHEIDE. [241]<br />

242. POITEAU, Pierre Antoine. Pomologie Française. Recue<strong>il</strong> des plus beaux fruits cultivés en France.<br />

Ouvrage orné de magnifiques gravures avec un texte descriptif et usuel. Paris, Langlois et Leclercq, 1846,<br />

P.a.r.<br />

4 vol. in-folio (mm. 427x302), bella leg. coeva m. marocch. verde e angoli, tit. oro e fregi al dorso. Ornati da 423<br />

splendide tavole, 420 in vivaci colori e 3 in bianco-nero. Splendida edizione del più bel libro di piante da frutto mai<br />

apparso. Quest'opera rappresenta <strong>il</strong> momento più alto dell'incisione a retino in Francia. Le 420 tavole, rifinite a mano ed<br />

acquarellate da Poiteau e Turpin, apparvero per la prima volta nell'opera di Duhamel du Monceau “Traité des arbres<br />

fruitiers”, pubblicata in 72 parti, dal 1807 al 1835. Dopo la morte di Turpin nel 1840, Poiteau divenne l'unico autore<br />

dell'opera e cancellò <strong>il</strong> nome di Turpin da quasi tutte le tavole, eccetto che da 10. Cambiò la distribuzione del testo e<br />

delle tavole, dando così all'opera un ordine più sistematico. Il primo volume è dedicato a: mandorle, pesche, albicocche<br />

e prugne; <strong>il</strong> secondo al: cedro, uva, c<strong>il</strong>iegie, fragole, lamponi: <strong>il</strong> terzo a: uva spina, ribes, pere (oltre 100 diverse<br />

qualità); <strong>il</strong> quarto a: mele, noccioline, fichi e avocado. La “Pomologie Française” fu pubblicata da Langlois, maestro


dell'incisione a colori. Le tavole di questo capolavoro, furono realizzate da una squadra di 20 incisori. Splendido<br />

esemplare in carta grande, in perfetto stato di conservazione, di questa rarissima opera dedicata agli alberi da frutto.<br />

NISSEN BBI 551; GREAT FLOWER BOOKS, p. 55; STAFLEU & COWAN 1548; RAPHAEL, AN OAK SPRING POMONA n. 31. [242]<br />

243. POPE, Alexander. Saggio sull'uomo. Poema f<strong>il</strong>osofico tradotto in cinque lingue, cioè inglese, latina,<br />

italiana, francese e tedesca. Parma, co' tipi Bodoniani, 1801, € 1.600<br />

in-4, pp. (6), 487, (1), leg. coeva cart. marmorizzato, tagli marmorizzati. Edizione con <strong>il</strong> testo inglese tradotto in 4<br />

lingue: in latino da J. Gottlob Am-Ende, in italiano da A. F. Adami, in francese dall'abate De Resnel, in tedesco da H.<br />

Christian Kretsch; ciascuna parte è precedeuta da un occhietto, titolo in rosso e nero. Stimata edizione dell'«Essay on<br />

man», importantissimo poema f<strong>il</strong>osofico in distici eroici, nel quale Pope (1688-1744) si proponeva di dimostrare che,<br />

malgrado <strong>il</strong> male innegab<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> bene domina l'universo, ma la sua perfezione sfugge alla debole percezione umana. Le<br />

prime tre epistole sono dedicate ai rapporti dell'uomo con la natura, con se stesso, e con la società, la quarta parla della<br />

felicità umana. Bell'esemplare. BROOKS 844. [243]<br />

244. RABELAIS, François. Oeuvres contenant la Vie de Gargantua et celle de Pantagruel,<br />

augmenteées de plusieurs fragments et de deux chapitres…Illustrations par GUSTAVE DORE'. Paris,<br />

J. Bry Ainé, 1854, € 1.200<br />

in-8 gr., pp. 340, legatura del tempo d'amatore in m. marocch. granata, dorso a nervi con titolo e ricchi fregi oro. Prima<br />

tiratura delle stupende <strong>il</strong>lustrazioni di Dorè in s<strong>il</strong>ografia: 15 composizioni a piena pag. fuori testo e circa 100 grandi<br />

fig. n.t., che costituiscono la più famosa e riuscita <strong>il</strong>lustrazione del Gargantua. Esemplare a pieni margini con barbe.<br />

“Cet ouvrage populaire est fort recherché aujourd'hui pour les puissantes compositions de Doré…”(Carteret).<br />

CARTERET, TRESOR DU BIBLIOPHILE, III, 510-511. [244]<br />

245. Napoli - ROTONDO, Mauro Luigi. Saggio politico su la popolazione, e le pubbliche contribuzioni<br />

del Regno delle Due Sic<strong>il</strong>ie al di qua del Faro, di M.L.R. Napoli, Tip. Flautina, 1834 € 800<br />

in-8, pp. VIII, 588; bella e solida leg. coeva m. pelle, tit. e fregi oro al dorso. Con una tabella «sullo stato de'<br />

bastimenti» più volte ripieg. in fine. Prima edizione di questa rara opera di politica enonomica di contenuto<br />

complessivamente apologetico sulla storia e la situazione delle finanze napoletane nel periodo borbonico, corredata di<br />

copiosi dati statistici. L'autore (1784-1855) volle «dimostrare progressiva e non retrograda la situazione economica del<br />

Regno di Napoli, dove quantunque sianvi indigenti, ciò nonostante non vi è miseria, e dove le attuali pubbliche<br />

imposizioni prese in massa, non sono né opprimenti, né mal collocate... Si attribuisce infine la sempre crescente<br />

floridezza del nostro regno alle sagge istituzioni civ<strong>il</strong>i, politiche, economiche, amministrative, che sotto <strong>il</strong> governo dei<br />

Borboni noi godiamo» (dalla nota introduttiva del Regio Revisore Biagio Ruberti). Ottimo esempl. CAT. EINAUDI 4893.<br />

KRESS LIBRARY CAT. S. 6671. [245]<br />

246. Treviso - STEFANI, Federico. Le antichità dei Bonaparte. Con uno studio storico sulla Marca<br />

Trivigiana. Precede una introduzione per Luciano Beretta. Venezia, co' tipi di Gio. Cecchini, 1857, € 600<br />

in-4, pp. XVI, 176, 166; leg. coeva m. pelle, tit. oro e fregi al dorso a nervi. In antiporta la tavola a colori dei blasoni<br />

dei Bonaparte di Treviso. L'opera tratta la storia della Marca Trivigiana dal 14 a. C. al 1405 d. C., <strong>il</strong>lustra le biografie<br />

dei personaggi dei tre rami del casato, con relativo albero genealogico nel testo (Bonaparte, Nordiglio e Bonisperio II)<br />

ed è corredata di 310 documenti. Rarissimo, lussuosa edizione tirata a soli 100 esemplari numerati (n. 40) di questo<br />

stimato studio storico-genealogico. MANCA A LOZZI, PLATNER, BOCCA e COLANERI. SPRETI, 3846 CITA UNA PICCOLA<br />

EDIZIONE DEL 1842. [246]<br />

247. Roma - STENDHAL, Marie-Henry Beyle, dit. Promenades dans Rome. Paris, Delaunay, Libraire,<br />

1829, € 3.650<br />

2 vol. in-8, pp. (4), IV, 450, 1 f. d'errata, 1 veduta della Bas<strong>il</strong>ica di S. Pietro nell'antiporta, 1 pianta delle vestigia di<br />

Roma inc. e ripieg. f.t. per <strong>il</strong> vol. primo; una veduta della Colonna Trajana inc. in antiporta del vol. II.; leg. coeva<br />

cart. rigido verde, dorso dipinto verde scuro, con titolo e f<strong>il</strong>ett. oro. Edizione originale, rara, di grande r<strong>il</strong>ievo letterario<br />

e artistico tra le opere di Stendhal sull'Italia e su Roma in particolare. Bell'esempl. a pieni margini. “Ses promenades<br />

sont un véritable rempli d'érudition…Mais ou nous retrouvons Stendhal c'est dans ses considérations sur l'art, ses idées<br />

sur la beauté, sur le sublime, ses appréciations très personnelles sur les oeuvres d'art...” (Laffont-Bompiani). CORDIER,<br />

BIBLIOGRAPHIE DE ST., n. 75. PAUPE pp. 5663-56. [247]<br />

248. Venezia - ZANOTTO, Francesco. Das Malerische, Monumentale, Historische und Artistische<br />

Venedig…Gezeichener von M. Moro und J. Rebellato. Venezia, Johann Brizeghel, 1857, € 10.500


volume in-folio (465x335 mm.), legatura originale m. pelle, piatti in tela decorati, dorso ornato in oro. Contiene 30<br />

bellissime litografie a piena pagina stupendamente dipinte da mano del tempo, ognuna accompagnata da uno o più<br />

fogli di testo descrittivo a stampa in lingua tedesca. Venti delle trenta tavole sono disegnate da Marco Moro e<br />

raffigurano altrettante tipiche vedute di Venezia, le altre 10 litografie sono firmate da I. Rebellato e raffigurano<br />

personaggi in costume della Venezia nob<strong>il</strong>e e popolare. Album di grande pregio e qualità artistica, con le litografie in<br />

eccezionale colorazione all'acquerello. (Il titolo della presente serie indica in 60 tavole <strong>il</strong> contenuto del volume, mentre<br />

sono in effetti 30, senza mancanze). Bellissimo esemplare. MANCA ai cataloghi e alle bibliografie specializzate, quali<br />

CASSINI E CREMONINI. [248]<br />

249. Caserta - VENTIMIGLIA, Domenico. Il Torneo di Caserta nel Carnevale dell'anno 1846.<br />

Descritto ed <strong>il</strong>lustrato. Opera dedicata a S.M. <strong>il</strong> Re Ferdinando II. Napoli, F. Cirelli, 1850, € 18.000<br />

in-folio (530x380 mm.), pp. 31 (titolo, dedica, introduzione, testo storico-descrittivo di Dom. Ventimiglia, 1 f. d'indice),<br />

74 bellissime tavole fuori testo in litografia, stupendamente dipinte a mano e rifinite “à la gomme”. Bella legatura del<br />

tempo in mezzo marocch. verde scuro, titoli e fregi oro al dorso. Le tavole furono disegnate da G. Mariani e litografate<br />

da G. Riccio, quindi arricchite da una coloritura di eccezionale qualità. Sei tavole raffigurano grandiose scene del torneo<br />

con gran numero di cavalieri, soldati, araldi, scudieri. Di queste ultime due sono firmate da Salvatore Fergola. 65<br />

rappresentano a figura intera i nob<strong>il</strong>i personaggi masch<strong>il</strong>i e femmin<strong>il</strong>i in sontuosi abiti quattrocenteschi. Le ultime<br />

quattro raffigurano gli elementi singoli delle armature. Il torneo ebbe luogo nei giorni 8 e 15 Febbraio 1846, nello<br />

spazio avanti la Reggia di Carlo III. Magnifico libro di feste napoletane in rarissimo esemplare con le tavole colorate<br />

(quello della raccolta Lipperheide è in bianco-nero). MANCA A VARIE RACCOLTE E BIBLIOGRAFIE. LIPPERHEIDE,<br />

KOSTUM-BIBLIOTEK, n. 2780. FERA E MORLICCHIO n. 2021:“Il torneo fu organizzato per volontà del Re Ferdinando II,<br />

che lo volle sontuoso e degno della sua regalità a divertimento della sua corte e del suo popolo…”. [249]<br />

250. YARRELL-BELL-RYMER JONES. A history of British Fishes, Birds, Quadrupeds, Rept<strong>il</strong>es.- A<br />

general outline of the Animal Kingdom… London, John Van Voorst, 1836-1843, € 1.350<br />

8 voll. in-8, attraente uniforme leg. inglese del tempo in p. vitello avana con riquadri e fregi oro sui piatti, dorsi a nervi<br />

con f<strong>il</strong>etti oro e duplice tass. per i tit., dentelle int., tagli marmorizz. Magnifico assieme di 5 opere, tutte in prima<br />

edizione, sugli animali della Gran Bretagna, riccamente <strong>il</strong>lustrate da oltre 1500 fini incisioni su legno di testa n.t. - I)<br />

YARRELL, W. A history of British Fishes, <strong>il</strong>lustrated by nearly 400 woodcuts; 2 vol., pp. XXXVII, (3), 408, 48; (2),<br />

472, 72. - II) YARRELL, W. A history of British Birds, <strong>il</strong>lustrated by 520 wood-engravings; 3 vol., pp. XXXII, 526;<br />

(2), 670; (2), 528. - III) BELL, Th. A history of British Quadrupeds, <strong>il</strong>lustrated by nearly 200 woodcuts; 1 vol., pp.<br />

XVIII, 526. - IV) BELL, Th. A history of British Rept<strong>il</strong>es, <strong>il</strong>lustrated by more than forty woodcuts; 1 vol., pp. XXIV,<br />

142. - V) RYMER JONES, Th. Ageneral outline of the Animal Kingdom, and manual of comparative anatomy,<br />

<strong>il</strong>lustrated by three hundred and thirty-six engravings; 1 vol., pp. XIV, (2), 732. - Perfetto stato. NISSEN REGISTRA SOLO:<br />

BRITISH FISHES (col. 442) e QUADRUPEDS (col. 38). [250]<br />

251. Picasso - GONGORA y ARGOTE. Vingt poëmes de Gongora. Traduits par Z.M<strong>il</strong>ner. Ces poëmes<br />

sont gravés en espagnol et ornés de vingt hors-texte par Pablo PICASSO. Paris, Les Grands Peintres<br />

moderne et le livre, 1948, P.a.r.<br />

in-folio, 41 incisioni originali in rame ed acquatinta di Picasso, 20 delle quali a piena pagina. Stupenda artistica<br />

legatura (firmata Creuzevault) in pieno marocchino nero intarsiata di arabeschi di pelle color cremisi, titolo oro al<br />

dorso calligrafato ed inciso, protetta da camicia e astuccio bordati con lo stesso marocchino della leg. Il presente è uno<br />

degli unici due esemplari legati da Creuzevault (<strong>il</strong> secondo è conservato alla Bibliotheque Nationale de France).<br />

Edizione a tiratura limitata di 275 copie, <strong>il</strong> presente n. 37 è uno dei 235 su “papier cuvée speciale du Marais au<br />

f<strong>il</strong>igrane Gongora”. Picasso decise di occuparsi dell'<strong>il</strong>lustrazione dei venti poemi del poeta spagnolo cinquecentesco<br />

Luis y Argote de Gongora (1561-1627), ricopiò a mano i poemi specularmente sulla lastra, corredandoli ciascuno di<br />

un'incisione a pagina intera, <strong>il</strong> cui soggetto è un ritratto femmin<strong>il</strong>e. Soltanto <strong>il</strong> primo poema è accompagnato da una<br />

copia del ritratto di Gongora, realizzato da El Greco nel 1622. La freschezza decorativa della scrittura interagisce con<br />

l'ab<strong>il</strong>ità grafica di Picasso nel realizzare i lineamenti del volto della donna ritratta. La produzione grafica di Picasso è<br />

immensa e testimonia la sua ab<strong>il</strong>ità di confrontarsi con diverse tecniche artistiche. Pregiatissimo “livre d'artiste”, uno<br />

del capolavori dell'artista in magnifico esemplare. RAUCH n. 69. CRAMER n. 48. HENRY CREUZEVAULT IV, 138. [251]<br />

INDICE DEI NOMI<br />

(In maiuscolo autori e opere anonime; in minuscolo curatori, <strong>il</strong>lustratori, dedicatari)<br />

ADRICHOMIUS, Christiaan: 12.<br />

Alberto Pio da Carpi: 67.<br />

Aldo Manuzio: 31.


ALLIONI, Carlo: 160.<br />

AMATO ED URSO, Giuseppe Carlo: 161.<br />

AMPHIAREO, Vespasiano: 13.<br />

ANGELI, Francesco Maria: 162.<br />

Angelo di Motti: 33.<br />

ANGELUS CARLETUS DE CLAVASIO : 1.<br />

Anna Maria, regina di Sic<strong>il</strong>ia: 172.<br />

Antonio Elio: 107.<br />

APICIUS, Coelius: 14.<br />

Araldica Italiana : 224.<br />

ARCHIMEDES : 15.<br />

ARDEMANI, Giov. Battista: 114.<br />

ARGELATA, Pietro, de: 16.<br />

ARIOSTO L: 163.<br />

ARISTAENETUS, Nicaenus: 17.<br />

ARISTOTELES : 18.<br />

Arlenius A. P.: 62.<br />

ARNIGIO, Bartolomeo: 19.<br />

ATHANASIO, S.: 115.<br />

AUDIFFREDI, Giov. Battista: 164.<br />

AUGENIO, Orazio: 20.<br />

Baldo Giov. Batt.: 24.<br />

BANDELLO, Matteo: 21.<br />

Barberini Franc.: 140.<br />

Barberino Cardinale: 153.<br />

BARBOLANI, T: 163<br />

BARGAGLI, Scipione: 22.<br />

Barros Giov. de: 68.<br />

BARUFFALDI, Girolamo: 165.<br />

BARZIZZA, Cristoforo: 23.<br />

BEDA Il Venerab<strong>il</strong>e : 24.<br />

BELL, John: 225.<br />

BELL, Th: 250.<br />

Belli Onorio: 74.<br />

BEMBO, Pietro: 25, 26.<br />

BENTHAM, Jeremy: 226.<br />

BERETTARI, Sebastiano: 116.<br />

Bergantini, G.P.: 194.<br />

BERGOMENSIS, Jacobus Ph<strong>il</strong>.: 2.<br />

BERNARD SALOMON: 27.<br />

BERNOULLI, J. : 193.<br />

Bernoulli Nicholas: 182.<br />

BESSON, Jacques: 28.<br />

BETTINELLI, Saverio: 166.<br />

Bianchi Gaetano: 181.<br />

BIANCHI, Giov. Paolo Simone: 167.<br />

BIANCONI, Gian-Lodovico: 168.<br />

BIGOT DE MOROGUES, Sébastien Fr.: 169.<br />

BIRINGUCCIO, Vannuccio: 29.<br />

BISACCIONI, Maiolino: 117.<br />

Biscione, A.M.: 194.<br />

BIZZARRI, Pietro: 30.<br />

BLOCH, Marcus Elieser: 170.<br />

BOCCACCIO, Giovanni: 31-33, 171.<br />

BOCCALINI, Traiano: 118.<br />

BODONI, G.B.: 227.<br />

BONANNI, Giacomo: 172.<br />

BONAVENTURA, Sanctus: 3.<br />

Bonelli Girolamo: 19.<br />

Bordoni Ottavio: 154.<br />

BOREL, Pierre: 119.<br />

BORELLI, Giovanni Alfonso: 173.


Borghesi Scipione: 118.<br />

BORGHI, Camllo Ranieri: 174.<br />

Borgia Lucrezia: 25.<br />

BORRI, Gius. Francesco: 120.<br />

BRACCIOLINI, Francesco: 121.<br />

Bradley Martin. H.E.: 171.<br />

BREVAL, John Durant: 175.<br />

BRILLAT-SAVARIN, Jean Anthelme: 228.<br />

Brucioli Antonio: 32, 85.<br />

BUOMMATTEI, Benedetto: 122, 123.<br />

Buonaventuri T.- Grandi G.: 187.<br />

BUTEO, Johannes: 34.<br />

CACHERANUS, Octavianus: 36.<br />

CALVINUS, Ioannes: 37.<br />

CAMILLI, Cam<strong>il</strong>lo: 38.<br />

Candidus Petrus: 66.<br />

CAPELLA, Martianus M.F.: 4.<br />

Cappello Bianca: 56.<br />

CAPPELLO, Bernardo: 39.<br />

Capua di, Giov: 69<br />

Capponi Cam<strong>il</strong>lo: 178.<br />

Carafa Cesare: 102.<br />

Caraffa Ant: 69.<br />

Card. de' Medici: 121.<br />

Card. Ercole Gonzaga: 43.<br />

Card. Farnese: 39.<br />

Card. Maurizio di Savoia: 150.<br />

Carlo di Firmian: 185.<br />

Carlo di Lotaringia, Card.: 75.<br />

Carlo IV di Borbone: 211.<br />

Carosi Fr. Ant. Fel.: 162.<br />

Carteromaco Scipione: 63.<br />

CASTELVETRO, Lodovico: 40.<br />

CASTIGLIONE, Baldassare: 41.<br />

CATERINA DA SIENA (S.): 42.<br />

CELSUS, Aulus Corn.: 43.<br />

Centone Girolamo: 9.<br />

Cesare d'Este: 139.<br />

CHAMPOLLION, Jean François: 229-30.<br />

Citolini Aless.: 71.<br />

CIUCCI, Antonio F<strong>il</strong>ippo: 176.<br />

CIZZARDI, Liborio Mauro: 177.<br />

CLAVIUS, Christophorus: 44.<br />

Clemente XI, Papa: 162, 188.<br />

COHAUSEN, Jahann Heinrich: 178.<br />

COLONNA, Stefano: 46.<br />

COLONNA, Vittoria: 45.<br />

COLUTHUS : 179.<br />

COMMISSIONE DOGALE : 112.<br />

CONSOLATO del mare : 47.<br />

Conte di S. Paul: 145.<br />

Contrario Alfonso: 76.<br />

Cornaro Luigi: 71.<br />

CORPUS: 35.<br />

Corsini Ottavio: 122, 123.<br />

Cosimo de Medici: 55, 101, 184, 214.<br />

COSTANTINO CESARE : 57.<br />

COVONI, Marco: 180.<br />

Cristina di Lorena: 143.<br />

Cropelli G.C. - Beccaria Fed.: 154.<br />

DALLA CROCE, Giov. Andrea: 124.<br />

DANTE: 48.


DAPPER, Olfert: 125.<br />

DE LAMA, Giuseppe: 233.<br />

De Medici Fr: 111.<br />

De Wit Kornelis: 125.<br />

DE WIT, Frederick: 126.<br />

Decio Corrado: 92.<br />

DEL BORRO, Alessandro: 181.<br />

Della Bella Stefano: 122, 123.<br />

Della Rovere Franc. Maria: 58, 105.<br />

Della Rovere Vittoria: 46.<br />

DESCARTES, René: 127.<br />

Dionigi Bart.: 101.<br />

Dioscorides: 74.<br />

DOLCE, Lodovico: 49, 50.<br />

DONATI, Antonio: 217.<br />

Donato Francesco, Doge: 13.<br />

DONO DEL RE DE L'ALPI : 130.<br />

DONOVAN, Edward: 232.<br />

DU MOULIN, Pierre: 128.<br />

Duca di Parma: 117.<br />

Durant Jean-Louis: 146.<br />

Emanuele F<strong>il</strong>iberto di Savoia: 49.<br />

Erasmo da Roterdam: 88.<br />

ERASMUS, Desiderius: 51.<br />

Ercole II d'Este: 96.<br />

ERIZZO, Sebastiano: 52.<br />

Ernesto, arcivesc.di Coloni: 12.<br />

ESTIENNE, Charles: 53.<br />

EULER, Leonhard: 182.<br />

EUSTATHIUS: 59<br />

FABRONI, Angelo: 234.<br />

FAERNO, Gabriele: 183.<br />

Farnese, Cardinale: 87.<br />

Ferdinando d'Austria: 92.<br />

Ferdinando IV di Borbone: 206.<br />

FERRARI, Ottavio: 129.<br />

F<strong>il</strong>elfo F: 9.<br />

FILICAIA, Vincenzo, da: 184.<br />

F<strong>il</strong>ippo <strong>il</strong> Vecchio: 17.<br />

FLORI, Lodovico: 132.<br />

FONTANA, Felice: 185.<br />

FRACASTORO, Girolamo: 235.<br />

Francesco: 28.<br />

Francesco d'Este: 202.<br />

FRÉART, Roland: 186.<br />

Fugger Giov. Giacomo: 100.<br />

Fugger Antonio: 35.<br />

FULCO, Matteo: 133.<br />

GALIBERTO, Giov. Batt.: 134.<br />

GALILEI, Gal<strong>il</strong>eo: 187.<br />

GALLAEUS, Servatius: 135.<br />

Gallio Tol., Card. di Como: 82.<br />

GALLUCCI, Giovanni Paolo: 54.<br />

GAROFALO, Biagio: 188.<br />

GARZONI, Tommaso: 136.<br />

GELLI, Giovan Battista: 55.<br />

GENOVESI, Antonio: 190.<br />

GERSON, Johannes: 5.<br />

GESSI, Berlingiero: 137.<br />

GIARRE', Gaetano: 189.<br />

GIOJA, Melchiorre: 236.<br />

Giorgi Alessandro: 58.


Giudice Francesco: 137.<br />

Giuseppe Venc. Lichsteinstein: 198.<br />

Goldbach Christaan: 182.<br />

GONGORA y ARGOTE : 251.<br />

Grandjean de Fouchy: 164.<br />

Granduca di Toscana: 113.<br />

Gravelot: 171.<br />

Grazioli Rinaldini G.B.: 138.<br />

Grazzini A.F., Lasca: 216.<br />

Grimaldi Stefano: 57.<br />

Grolier Jean: 90.<br />

GROSSI, Tommaso: 237, 238.<br />

GUALTEROTTI, Francesco Maria: 138.<br />

GUALTEROTTI, Raffaello: 56.<br />

Gustavo di Svezia: 37.<br />

HERONE, Alessandrino: 58.<br />

Hesperio: 10.<br />

HOMERUS: 59.<br />

HORATIUS, Quintus Fl.: 191.<br />

HUGO, de Sancto Victore: 60.<br />

Humelberger Gabr.: 14.<br />

Hurtado Mendoza Diego: 62.<br />

IGNATIUS LOYOLAE: 61.<br />

Innocenzo X: 141.<br />

ISACHI, Alfonso: 139.<br />

Joannes Andreae: 6.<br />

JOSEPHUS FLAVIUS: 62.<br />

JUVENALIS,D.J: 63.<br />

KIRCHER, Athanasius: 140-142.<br />

LA FONTAINE, Jean de: 192.<br />

LACTANTIUS, L. C. Firmianus: 6.<br />

LANTERI, Giacomo, de': 64.<br />

Laparelli Cosimo: 143.<br />

LAPARELLI, Marcantonio: 143.<br />

LEIBNITZ, G.W: 193.<br />

Leonico Tomeo Nic.: 18.<br />

Leopoldo I, imper.: 142.<br />

LIPPI, Lorenzo: 194.<br />

LITTA, Pompeo: 239.<br />

LOMAZZO, Giovanni Paolo: 65.<br />

Lorenzo Gambara: 107.<br />

LUCRETIUS CARUS, Titus: 66, 67.<br />

Luigi XIII: 117.<br />

Luigi XV: 193.<br />

LUIS, Antonio: 68.<br />

MAFFEI, Gio. Cam<strong>il</strong>lo: 69.<br />

MAGINI, Gio. Ant.: 144.<br />

MAGNE' DE MAROLLES, F. G.: 195.<br />

Malpas George: 175.<br />

Manassi Battista: 102.<br />

Manassi Nicolò: 53.<br />

Mandrucci C: 101.<br />

MANILIUS, Joann. Ant.: 7.<br />

manoscritto figurato: 131.<br />

Manuzio Aldo, <strong>il</strong> giovane: 51.<br />

MANUZIO, Paolo e Antonio: 70.<br />

MARCELLINO, Valerio: 71.<br />

Marcello Pietro: 109.<br />

MARCHESE, Annibale: 196.<br />

MARINATI, Aurelio: 72.<br />

MARIPETRO, Hieronymo: 73.<br />

Massim<strong>il</strong>iano d'Asburgo: 98.


MATTIOLI, Pietro Andrea: 74.<br />

Mazzucchelli Giov. Maria: 216.<br />

Medici Ferd., card.: 38.<br />

Medici Francesco: 56.<br />

Medici, Caterina de: 91.<br />

MELA, Pomponius: 75.<br />

MENESTRIER, Claude François: 145.<br />

Missa defectibus: 8.<br />

Moncellese Bern. da Salò: 29.<br />

MORATO, Fulvio Pellegrino: 76.<br />

MORELL, Andreas: 197.<br />

Moro Marc'Ant.: 64.<br />

Morosini Gio. Franc.: 148.<br />

MURATORI, Ludovico Antonio: 198.<br />

MUSSARD, Pierre: 146.<br />

NANNINI, Remigio Fiorentino: 77, 78.<br />

NELLI, Gio. Batt. Clemente, de': 199.<br />

Olivarius P. Ioan.: 75.<br />

Papa Clemente VII: 106.<br />

Papa Gregorio XIII: 51.<br />

Papa Paolo II: 6.<br />

Papa Sisto V: 72.<br />

PARABOSCO, Girolamo: 79.<br />

Paschali Giulio: 28.<br />

PASSAVANTI, Jacopo: 80.<br />

Passerini Nic.: 111.<br />

Pedrezano Gio. Batt.: 47.<br />

PEROTTUS, Nicolaus: 81.<br />

PERRIN, Jean Paul: 147.<br />

PERSIUS FLACCUS, Aulus: 63.<br />

Pesaro Leonardo: 129.<br />

PETRARCA, Francesco: 9.<br />

PETRONIO, Alessandro Trajano: 82.<br />

PICASSO, Pablo: 251.<br />

PICO DELLA MIRANDOLA, Giovanni: 83.<br />

PINDARO: 84.<br />

PINELLI, Bartolomeo: 240, 241.<br />

PIRETTI, Ferdinando: 200.<br />

PLINIO SECONDO, Caio: 85.<br />

POESIE: 201.<br />

POITEAU, Pierre Antoine: 242.<br />

POLIZIANO, Angelo: 86.<br />

POPE, Alexander: 243.<br />

PORCACCHI, Thomaso: 148.<br />

PORRINO, Gandolfo: 87.<br />

Porro Girolamo: 38.<br />

PORTA, Giov.Batt.: 149.<br />

PTOLOMAEUS, Claudius: 88.<br />

QUINTILIANUS, Marcus Fabius: 89.<br />

RABELAIS, François: 244.<br />

RAIMONDI, Eugenio: 150.<br />

RAMAZZINI, Bernardino: 202.<br />

Re d'Ingh<strong>il</strong>terra: 225.<br />

RELATION DES MISSIONS : 151.<br />

RESTIF DE LA BRETONNE, Nicolas-Edme: 203.<br />

RHODIGINUS (RICCHIERI), Ludov. Caelius: 90.<br />

RINGHIERI, Innocenzo: 91.<br />

ROBERTI, G.B.: 204.<br />

ROMOLI, Domenico: 152.<br />

ROO, Gerardus, de: 92.<br />

ROSIER, Simon du: 93.<br />

ROTONDO,, Mauro Luigi: 245.


ROUSSEAU, Jean Jacques: 205.<br />

RYMER JONES: 250.<br />

Rucellai G.Orazio: 189.<br />

Salviati Ant. Maria: 77.<br />

Sambucus Ioannes: 17.<br />

SANSOVINO, Francesco: 33, 94.<br />

Sanvitale Ant.-Franc.: 177.<br />

SARCONI, Michele: 206.<br />

Savoia Carlo Eman.: 20.<br />

SAVONAROLA, Girolamo: 95.<br />

SCANDIANESE, Giov. Tito: 96.<br />

SCOTTI, Ranutio: 153.<br />

SERGARDI, Ludovico: 207.<br />

Sforza Lodovico Maria: 83.<br />

SIGONIUS, Carolus: 97.<br />

Simon Pasqualis: 10.<br />

Sisto da Venezia: 78.<br />

Soterino Tommaso: 66.<br />

Spannocchi-Sergardi Fulvia: 22.<br />

SPELTA, Antonio Maria: 154.<br />

Squarzafico G.: 9.<br />

STEFANI, Federico: 246.<br />

Stefano, re di Polonia: 44.<br />

STELLA, Benedetto: 155.<br />

STENDHAL, Marie-Henry Beyle: 247.<br />

STOEFFLER, Joannes: 98.<br />

STRABO: 99.<br />

Strozzi Leone: 85.<br />

SVETONIUS TRANQUILLUS, Caius: 10.<br />

TAISNIER, Joannes: 100.<br />

TARCAGNOTA, Giovanni: 101.<br />

TARTAGLIA, Nicolò: 102.<br />

TARTAGNI, Alessander: 103.<br />

TASSO, Torquato: 104, 208-211.<br />

TEODORO DA SOVICO: 11.<br />

TESAURO, Emanuele: 156.<br />

THEOPHRASTUS: 213.<br />

THEVENOT: 212.<br />

THIERS, Jean-Baptiste: 157.<br />

TILLI, Michelangelo: 214.<br />

Tinti L.: 137.<br />

TOLOMEO: 144.<br />

TOSCANELLA, Orazio: 105.<br />

Tournon Fran.: 34.<br />

TRACTATUS varii de pulcibus: 158.<br />

TRISSINO, Giovanni Giorgio: 106.<br />

TROMBELLI, Giov. Crisostomo: 215.<br />

TUTTI i trionfi: 216.<br />

URSINUS, Fulvius: 107<br />

Valla Giov. Pietro: 108.<br />

VALLA, Georgius: 108.<br />

Valori Baccio: 80.<br />

VALPERGA CALUSO, Tommaso: 218.<br />

Vandeneynde Ferd.: 133.<br />

VANNINO, Girolamo: 109.<br />

VECELLIO, Cesare: 110.<br />

Vedova, Giacomo: 124.<br />

VEGETIUS Renatus: 111.<br />

VENTIMIGLIA, Domenico: 249.<br />

VERANI, Gaetano: 159.<br />

VETTORI, Piero: 113.<br />

Visconti F<strong>il</strong>ippo Maria: 9.


VITRUVIO POLLIONE, Marco: 219.<br />

Vittorio Amedeo di Savoia: 215.<br />

Von Grinenstein W.: 14.<br />

WALLIS BUDGE, E.A.: 231.<br />

Wolfius Hier.: 35.<br />

YARRELL: 250.<br />

ZANNICHELLI, G.G.: 220.<br />

ZANOTTI, Francesco Maria: 221.<br />

Zarmoza Tommaso: 47.<br />

ZANOTTO, Francesco: 248.<br />

ZATTA, Antonio: 222.<br />

ZOCCHI, Giuseppe: 223.<br />

INDICE DEI TIPOGRAFI<br />

AMSTERDAM<br />

Blaviana Typ.: 127.<br />

Boom H. e V.: 135.<br />

Van Meurs Jacob: 125.<br />

M.M.Rey: 205.<br />

S.t.: 126, 197.<br />

ANVERSA<br />

Plantin Chrsit.: 17, 30.<br />

AREZZO<br />

Bellotti: 163.<br />

AUGSBURG<br />

S. Grimm and M. Wyrsung: 23.<br />

BASILEA<br />

Froben H. -Episcopius N.: 62, 88.<br />

Henricpetrina: 99.<br />

BASSANO<br />

Remondini: 190.<br />

BERLIN<br />

S.t.: 170.<br />

BOLOGNA<br />

S.t.: 165.<br />

Barbieri Dom., erede di: 137.<br />

Corciolani Girol. ed eredi Col: 215.<br />

De Benedictis Plato: 10.<br />

Eredi Pisarri C. e Primodì G.F: 221.<br />

Giaccarelli A.: 91.<br />

BRESCIA<br />

De Misintis Bernardinus: 3.<br />

Marchetti Fr. e P.M. de: 19.<br />

CASALMAGGIORE<br />

Canacci: 104.<br />

CHIVASSO<br />

J.Suigus: 1.<br />

COLONIA<br />

Birckmann: 100.<br />

Kinchius: 116.<br />

Martello Pietro del: 120.<br />

Offic. Birckmann: 12.<br />

EDIMBURGO<br />

Blackwood W. - Cadell T.: 225.<br />

FERRARA<br />

Pomatelli Bern.: 200.<br />

FIRENZE<br />

Allegrini: 223.<br />

Cambiagi: 180.<br />

Giunta F<strong>il</strong>ippo: 66.


Giunti: 56, 113, 121.<br />

Matini Piero: 184.<br />

Moro Giacomo: 189.<br />

P. Manuzio: 51.<br />

S.t.: 217.<br />

Tartini e Franchi: 187, 214.<br />

Torrentino Lorenzo: 55.<br />

Zanobi Pignoni: 122, 123, 138.<br />

GINEVRA<br />

Berjon: 147.<br />

Chovët Pietro: 146.<br />

Crispinus Joan.: 37.<br />

Vignon: 93.<br />

INNSBRUCK<br />

Agricola Ioann.: 92.<br />

KEMPTEN<br />

Dreherr Rudolphus: 142.<br />

L'AIA<br />

Gosse Petrus: 173.<br />

Vlacq Adrien: 119, 128.<br />

Gosse & Pinet: 203.<br />

LIONE<br />

Bertellus Thomas: 34.<br />

De Tournes: 27.<br />

Mars<strong>il</strong>ii Aless.: 21.<br />

Muguet Jacques: 145.<br />

Vincent Bart.: 28.<br />

LISBONA<br />

Rodrigues Luiz: 68.<br />

LIVORNO<br />

Santini Ant. e C.: 178.<br />

Lintot Bernard: 175.<br />

Rivington: 232.<br />

S.t.: 241.<br />

Vogel e Schulze: 226.<br />

LOSANNA<br />

Bousquet M.-M.: 193.<br />

S.t.: 199.<br />

LUCCA<br />

Benedini: 216.<br />

Frediani Pellegrino: 174.<br />

Giusti Jacopo: 185.<br />

MACERATA<br />

Grisei Agostino: 153.<br />

Sassi Girolamo: 176.<br />

MILANO<br />

Ferrario: 237.<br />

In Aedibus Palatinis: 198.<br />

Malatesta M. Ant. Pandolfo: 181.<br />

Pirotta Giov.: 236.<br />

Pontio: 65.<br />

Scinzenzeler: 11.<br />

V.Ferrario: 238.<br />

MODENA<br />

Gadaldino Corn., eredi: 40.<br />

MONACO DI BAV.<br />

Jaecklin Joannes: 159.<br />

MONTEFALISCO<br />

Pogr. del Seminario: 162.<br />

NAPOLI<br />

LONDRA


Campo Giuseppe: 206.<br />

Flautina: 245.<br />

Mosca Felice: 196.<br />

Passaro Giacinto: 133.<br />

Simoniana: 219.<br />

S.t.: 150.<br />

OPPENHEIM<br />

Kobel Jac.: 98.<br />

PADOVA<br />

Conzatti Giov. Batt.: 202.<br />

Frambotti P.M.: 129.<br />

Galignani: 144, 148.<br />

PALERMO<br />

Aiccardo G.B.: 172.<br />

Felicella Angelo: 161.<br />

PARIGI<br />

Angot Charles: 151.<br />

Colines Simon: 18.<br />

Impr. de Monsieur: 195.<br />

Kerver Jacobus: 75.<br />

S.t.: 157.<br />

PARIS<br />

Delalain: 208.<br />

Serviere: 212.<br />

S.t.: 169, 186, 192.<br />

PARMA<br />

Bodoni, G.B.: 179, 183, 191, 209, 211, 213, 218, 227, 233-235, 243<br />

Rosati Giuseppe: 177.<br />

S.t.: 210.<br />

PAVIA<br />

Bartoli Pietro: 154.<br />

REGGIO EMILIA<br />

Bartoli Flaminio: 139.<br />

ROMA<br />

Basa Domenico: 82.<br />

Besicken Johann: 8.<br />

Blado, Antonio: 59.<br />

Bonfadino Bart.: 72.<br />

Calergi Z.: 84.<br />

Collegio Romano: 61.<br />

Fabri: 240.<br />

FacciottiGuglielmo: 143.<br />

Gonzaga Francesco: 188.<br />

Grignai Ludov.: 141.<br />

Hermathenaea: 164.<br />

Lafrery Ant.: 107.<br />

Lazzari Varese: 132.<br />

Mancini F.M: 155.<br />

Planck Stefano: 7.<br />

Zanetti Bart.: 149.<br />

Zanetti Franc.: 44.<br />

ROMAE<br />

Typ. Congr. de Propag. Fide: 140.<br />

ST.PETERSBURG<br />

Academia: 182.<br />

STRASSBURG<br />

Flach Martin: 5.<br />

TORINO<br />

Bev<strong>il</strong>acqua Nicola: 20.<br />

Briolus Mich.: 160.<br />

Giusti e Basadonna: 239.<br />

Martin: 204.


s.t.: 130.<br />

Strata: 36.<br />

Zappata: 156.<br />

TRINO VERCELLESE<br />

De Ferrariis Jo.: 103.<br />

URBINO<br />

Ragusij Bart. e Simone: 58.<br />

UTOPIAE<br />

S.t.: 158.<br />

VENEZIA<br />

Griffio Giov.: 33.<br />

Padovano Heredi Giov.: 76.<br />

VENEZIA<br />

Albrizzi: 201.<br />

Aldo: 25, 15, 31, 41, 42, 43, 53, 63, 67, 81, 90, 108.<br />

All'Insegna del Lion: 102.<br />

Benagli Bernardino: 2.<br />

Borgofranco, Giov. Batt., da: 57.<br />

Bortoli: 220.<br />

Brucioli Aless. e fratelli: 85.<br />

Comin da Trino: 46.<br />

De Quarengiis Petrus: 9.<br />

De Ragazonibus Theod.: 6.<br />

Farri Pietro: 79, 118.<br />

Figlioli di Aldo: 70.<br />

Fontaneto, Gugl., de: 83.<br />

Franceschi Pietro dei: 105.<br />

G. Giolito de Ferrari: 111.<br />

Giglio Girol.: 29.<br />

Giolito de Ferrari G.: 13, 32, 49, 50, 71, 77, 96, 109,111<br />

Giunta Lucant.: 16.<br />

Giunti Bernardo: 22.<br />

Guerra Dom. e Gio. Batt.: 39.<br />

Lorenzini Franc.: 47.<br />

Manuzio e Torresano: 89<br />

Marcolini Franc.: 73.<br />

Marinelli Pietro: 80.<br />

Miglietti, Roberto: 124.<br />

M<strong>il</strong>oco: 114.<br />

Nicolini da Sabio G.A.: 26.<br />

Occhi Simone: 168.<br />

Orlandini: 194.<br />

Pasquali Giov. Batt.: 167.<br />

Pencio, Jacopo: 60.<br />

Remondini: 166.<br />

Salicato: 94.<br />

S.t: 136, 222.<br />

Somasco G.B.: 54.<br />

Spineda Lucio: 152.<br />

Stagnino Bern.: 48.<br />

Storti Francesco: 117.<br />

Tacuino Giov.: 24.<br />

Tramezzino Mich.: 87.<br />

Tramezzino, eredi: 101.<br />

Valgrisi: 45, 64, 74.<br />

Varisco Giov.: 69.<br />

Vecellio Cesare: 110.<br />

Zenaro Damiano: 78.<br />

Z<strong>il</strong>etti: 38, 97.<br />

Zoppino Cic. e Vinc.: 86.<br />

VICENZA


Janiculo Tolomeo: 106.<br />

S.t. : 4.<br />

VIENNA<br />

Kyrneri: 134.<br />

ZURIGO<br />

Froschauer: 14.<br />

Compagnia: 207.<br />

Agricoltura: 53, 57.<br />

Alchimia: 120.<br />

Alpinismo: 160.<br />

America: 30, 148.<br />

Antiquaria: 107.<br />

Araldica: 224, 239, 246.<br />

Archeologia: 231.<br />

Architettura: 219.<br />

Arte: 127, 189, 219, 231.<br />

Asburgo, Casato: 92.<br />

Assisi: 162.<br />

Astrologia: 83, 100.<br />

Astronomia: 54, 69, 98.<br />

Atlante: 148.<br />

Botanica: 74, 113, 214, 220, 242.<br />

Bras<strong>il</strong>e: 116.<br />

Caccia: 96, 150, 195.<br />

Calabria: 206.<br />

Calligrafia: 13, 189.<br />

Canto gregor.: 177.<br />

Carlo Quinto: 49.<br />

Cavalleria: 137.<br />

Chiromanzia: 100.<br />

Chirurgia: 16, 124.<br />

Classici: 63.<br />

Computisteria: 161.<br />

Diritto: 47, 103, 226.<br />

divinazione: 146.<br />

Dizionari: 129.<br />

Ebrei: 62.<br />

Economia: 53, 102, 132, 161, 190, 205, 236, 245.<br />

Egizi: 231.<br />

Emblemi: 38, 38, 137, 159.<br />

Erotica: 171, 203.<br />

Falconeria: 96.<br />

Feste: 130, 145, 201.<br />

Figurati: 86.<br />

F<strong>il</strong>ologia: 81, 106, 129, 140.<br />

F<strong>il</strong>osofia: 5, 18, 83, 213, 243.<br />

Firenze: 56, 122, 123, 225, 239.<br />

Fisica: 168.<br />

Gastronomia: 14, 53, 57, 82, 152, 228.<br />

Genova: 30.<br />

Geografia: 12, 75, 88, 99, 125, 144, 148, 151.<br />

Geometria: 15, 34, 72, 149.<br />

Geroglifici: 141.<br />

Gerusalemme: 12.<br />

Gesuiti: 61.<br />

Giochi: 91.<br />

Gnomonica: 44, 44.<br />

Grammatica: 40, 106.<br />

INDICE DEGLI INTERESSI


Gran Bretagna: 250.<br />

Hobbies: 13, 38, 82, 91, 96, 110, 130, 137, 145, 150, 152, 155, 195.<br />

Illustrati: 27, 135, 144, 171, 242.<br />

Incisioni: 27, 107, 188, 242.<br />

Incunabuli: 2, 3, 6, 7, 8, 9, 10.<br />

Iscrizioni: 198.<br />

Letteratura: 6, 9, 17, 19, 21, 22, 25, 26, 31- 33, 39, 40, 46, 48, 51, 55, 59, 63, 66, 67, 70, 71, 73, 76, 80, 81, 84, 86, 87,<br />

90, 104-106, 109, 113, 118, 121, 129, 135, 138, 140, 143, 165, 166, 171, 179, 183, 184, 192, 194, 196, 201, 203, 204,<br />

207, 209- 211, 216, 218, 227, 234, 237.<br />

Linguistica: 71.<br />

Locale: 30, 122, 123, 139, 162, 172, 174, 206, 217, 225, 245, 246, 248.<br />

Magia: 69, 83, 120, 146.<br />

Marina: 47.<br />

Matematica: 15, 34, 64, 102, 182, 193.<br />

Meccanica: 58.<br />

Medici, Famiglia: 239.<br />

Medicina legale: 176.<br />

Medicina: 16, 20, 23, 43, 68, 124, 155, 167, 176, 185, 202, 235.<br />

Metallurgia: 29.<br />

M<strong>il</strong>ano: 237.<br />

M<strong>il</strong>itaria: 64, 111.<br />

Missioni: 151.<br />

Mostri: 167.<br />

Musica: 72, 90, 127, 177.<br />

Napoli, Regno di: 245.<br />

Novelle: 19, 21, 22.<br />

Occultismo: 83, 120, 141.<br />

Oculistica: 185.<br />

Paleografia: 215.<br />

Parrucca: 157.<br />

Pazzia: 154.<br />

Pesci: 150, 232.<br />

Piemonte: 1, 130, 160.<br />

Pisa: 214.<br />

Poemi: 86, 109, 143, 166, 196.<br />

Poesia: 39, 46, 109, 143, 188, 194.<br />

Politica: 78, 111.<br />

Pulci: 158.<br />

Ragioneria: 132.<br />

Reggio Em<strong>il</strong>ia: 139.<br />

Religione: 3, 8, 37, 60, 61, 95, 115, 116.<br />

Ricami: 110.<br />

Roma: 107, 240.<br />

Scherma: 137.<br />

Scienze: 14-16, 20, 28, 34, 43, 44, 54, 57, 58, 64, 68, 69, 72, 74, 85, 98-100, 114, 120, 124, 149, 158, 164, 167, 168,<br />

173, 176, 178, 181, 182, 185, 187, 193, 199, 202, 215, 221, 228, 250.<br />

Sic<strong>il</strong>ia: 172.<br />

Siracusa: 172.<br />

Storia Naturale: 160, 214, 232.<br />

Storia: 2, 7, 10, 24, 35, 49, 62, 77, 92, 101, 117, 128, 140, 141, 146, 153, 157, 159, 172, 175, 198, 229, 245.<br />

Svizzera: 153.<br />

Tabacco: 155.<br />

Tecnica: 28.<br />

Teologia: 60.<br />

Tipografia: 59, 88, 103, 179, 218.<br />

Tornei: 145.<br />

Toscana: 180, 217.<br />

Treviso: 246.<br />

Usi e costumi: 118.<br />

Valdesi: 147.<br />

Venezia: 248.<br />

Viaggi: 97, 101, 116, 125, 175, 225.


Volvelles: 54.<br />

Zoologia: 250.

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