La Società Operaia a Silvano d'Orba - archiviostorico.net

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06.07.2013 Views

anni con la diffusione delle Società di Mutuo Soccorso e delle Cooperative cattoliche. Non dimentichiamo quella “Lega cattolica del Lavoro”, sorta a Torino nel 1900, che fu centro di organizzazione del movimento sindacale cristiano. Le avvisaglie di un mutamento del rapporto con la popolazione si era colto con la notizia di un ballo di beneficenza organizzato dalla Congregazione di Carità, presidente l’avv. Enrico Cortella, avvenuto nel febbraio 1901: quale modo più efficace ed immediato di un ballo per stabilire un contatto con i Silvanesi che tanto amano le feste danzanti? Altri ne seguiranno negli anni a venire, come ci risulta dal ringraziamento rivolto dal Comitato agli oblatori (marchese Enrico Spinola, cav. Enrico Belimbau, cav. Enrico Brizzolesi, il capostazione sig. Vandagnotti), per la somma di £. 506,15 raccolta in occasione del ballo di beneficenza svoltosi nella sala concessa dal Municipio, che ha provveduto anche alle spese di stampa e pubblicazione per inviti e pubblicità (n. 530, 19/3/1905). Si parla della Cassa Rurale Cattolica, le cui intenzioni sembrano valicare lo scopo originario di sovvenire i soci dei generi agrari al prezzo di costo, e di mutuare agli stessi piccole somme ad interesse non usurario. Il parroco Don Cei, presidente, viene accusato di servirsi della concessione dei prestiti quale strumento politico per estorcere voti in favore del partito clericale (n.594, 17/6/1906 e n.598, 7/7/1906). Da questi commenti non 45

equanimi sulle elezioni amministrative generali del prossimo primo luglio, si ricava l’impressione di un’influenza notevole sulla vita politica del paese esercitata da due forze prevalenti: chi scrive osserva che la fisionomia della battaglia elettorale è ben definita, “(…) da una parte la Cassa Rurale Cattolica, dall’altra i liberali di tutte le gradazioni”. Riprenderemo il discorso sul confronto tra le varie anime dei Silvanesi: per ora ci basta evidenziare come in pochi anni la diffusione dell’associazionismo cattolico , l’introduzione della beneficenza e del mutuo soccorso nei regolamenti delle confraternite, le Società operaie cattoliche e il movimento sindacale cristiano, abbiano lasciato traccia nella storia di Silvano, in questi primi anni del ‘900, dove prende forma e si contraddistingue questa matrice come pensiero politico. A significare come siano collegati tra loro gli aspetti della vita politica e le Istituzioni sociali presenti nella vita del paese, la figura dell’avv. Cortella è sicuramente emblematica: lo vediamo presidente dimissionario della Società operaia (n.122, 6/6/1897); presidente delle Congregazione di Carità nel 1901; per le elezioni provinciali del mandamento di Silvano (n. 386, 8/6/1902), “un forte nucleo di elettori liberali” penserebbe di candidare l’avv. Enrico Cortella, “chiaro ingegno e modi affabili e cortesi”, mentre il giornale di Genova “Caffaro”, aggiunge “ un giovane di svegliato ingegno (…) di principi schiettamente e sinceramente 46

anni con la diffusione delle <strong>Società</strong> di Mutuo Soccorso<br />

e delle Cooperative cattoliche. Non dimentichiamo<br />

quella “Lega cattolica del <strong>La</strong>voro”, sorta a Torino nel<br />

1900, che fu centro di organizzazione del movimento<br />

sindacale cristiano.<br />

Le avvisaglie di un mutamento del rapporto con la<br />

popolazione si era colto con la notizia di un ballo di<br />

beneficenza organizzato dalla Congregazione di Carità,<br />

presidente l’avv. Enrico Cortella, avvenuto nel febbraio<br />

1901: quale modo più efficace ed immediato di un<br />

ballo per stabilire un contatto con i Silvanesi che tanto<br />

amano le feste danzanti? Altri ne seguiranno negli anni<br />

a venire, come ci risulta dal ringraziamento rivolto dal<br />

Comitato agli oblatori (marchese Enrico Spinola, cav.<br />

Enrico Belimbau, cav. Enrico Brizzolesi, il capostazione<br />

sig. Vandagnotti), per la somma di £. 506,15 raccolta<br />

in occasione del ballo di beneficenza svoltosi nella<br />

sala concessa dal Municipio, che ha provveduto anche<br />

alle spese di stampa e pubblicazione per inviti e pubblicità<br />

(n. 530, 19/3/1905).<br />

Si parla della Cassa Rurale Cattolica, le cui intenzioni<br />

sembrano valicare lo scopo originario di sovvenire i<br />

soci dei generi agrari al prezzo di costo, e di mutuare<br />

agli stessi piccole somme ad interesse non usurario. Il<br />

parroco Don Cei, presidente, viene accusato di servirsi<br />

della concessione dei prestiti quale strumento politico<br />

per estorcere voti in favore del partito clericale (n.594,<br />

17/6/1906 e n.598, 7/7/1906). Da questi commenti non<br />

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