La Società Operaia a Silvano d'Orba - archiviostorico.net

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06.07.2013 Views

nitura dei serramenti necessari al costruendo edificio sociale. I lavori non devono avere incontrato difficoltà se il 16 settembre 1906 il “Corriere” informa che ci sarà l’inaugurazione del Teatro Sociale, a cui seguirà una festa da ballo “nel grandioso salone sociale”. “Una storia nella cronaca” Corrispondenze tratte dal “Corriere delle Valli Stura ed Orba”, settimanale ovadese, dal 23.2.1896. anno II, al 29.5.1915 Il 1876 coincide con l’apertura di un periodo storico che vede l’avvento della Sinistra al governo, con Agostino Depretis, e si svolge fino al secondo ministero Giolitti (1903 - 1913), un percorso nel quale, attraverso importanti riforme nella legislazione sociale, nell’amministrazione dello Stato e nell’istruzione, comincerà a mutare il volto della società italiana, pur segnato da conflitti sociali, lotta politica e guerre coloniali. In questo quadro muove i suoi primi passi la Società di Mutuo Soccorso di Silvano che compare per la prima volta nelle corrispondenze in terza pagina del “Corriere della Valli Stura ed Orba” al n. 100, 27.7.1897, con la notizia di un gran ballo pubblico, con 27

scelta Orchestra Silvanese, “nelle sale della Società di M.S.”. Si parla di sale, lasciando intendere che il vecchio edificio fosse in grado di accogliere molte persone. “I baldi giovani e le belle forosette hanno voglia di sacrificare alla dea Tersicore, a marcio dispetto di chi… i lettori m’han capito”, commenta lo scrivente che si firma Ballerino. Il ballo è una passione autentica dei giovani silvanesi, contrastata dalla severità degli ambienti clericali che vedevano in esso lo zampino del Maligno. Possiamo ravvisare, in questa ed in altre corrispondenze di questo periodo, la distanza che esisteva tra l’interpretazione rigida della vita, secondo i precetti della Chiesa, e la propensione naturale a negare la mortificazione e a intendere lo svago quale diritto a fruire di un aspetto giocoso e rassicurante dell’ esistenza. Non si trovano, per ora, segni di un cattolicesimo progressista, di cui l’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII (1891) fu l’espressione ufficiale. Semmai si evidenzia un’ostilità che traccia il solco verso forme di comportamento che naturalmente si evolvono. Il precedente è costituito da una visita di Mons. Igino Bandi, Vescovo di Tortona (15/11/1896), che non recede dal pronunciare anatemi contro il ballo che per i Silvanesi “è un’antichissima tradizione e un lecito, gradito e forse unico passatempo di cui usiamo con parsimonia e onestamente”. Questo pensiero fisso del Vescovo contro i balli pubblici nei quali si vede anche l’emanazione del fronte 28

nitura dei serramenti necessari al costruendo edificio<br />

sociale. I lavori non devono avere incontrato difficoltà<br />

se il 16 settembre 1906 il “Corriere” informa che ci<br />

sarà l’inaugurazione del Teatro Sociale, a cui seguirà<br />

una festa da ballo “nel grandioso salone sociale”.<br />

“Una storia nella cronaca”<br />

Corrispondenze tratte dal “Corriere<br />

delle Valli Stura ed Orba”, settimanale<br />

ovadese, dal 23.2.1896. anno II, al<br />

29.5.1915<br />

Il 1876 coincide con l’apertura di un periodo storico<br />

che vede l’avvento della Sinistra al governo, con<br />

Agostino Depretis, e si svolge fino al secondo ministero<br />

Giolitti (1903 - 1913), un percorso nel quale, attraverso<br />

importanti riforme nella legislazione sociale, nell’amministrazione<br />

dello Stato e nell’istruzione, comincerà<br />

a mutare il volto della società italiana, pur segnato<br />

da conflitti sociali, lotta politica e guerre coloniali.<br />

In questo quadro muove i suoi primi passi la <strong>Società</strong><br />

di Mutuo Soccorso di <strong>Silvano</strong> che compare per la<br />

prima volta nelle corrispondenze in terza pagina del<br />

“Corriere della Valli Stura ed Orba” al n. 100,<br />

27.7.1897, con la notizia di un gran ballo pubblico, con<br />

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