L'esperimento “Large Hadron Collider forward” .jp/LHCf/ www.cern.ch

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05.07.2013 Views

LHCf Gli L’esperimento “Large Hadron Collider forward” strati superiori dell’atmosfera terrestre sono costantemente colpiti da una pioggia di particelle chiamate raggi cosmici. Queste particelle collidono con i nuclei atomici presenti nel gas atmosferico e producono molte particelle secondarie che a loro volta collidono con altri nuclei. Il processo a cascata continua producendo una pioggia di particelle che colpisce la superficie terrestre. Le dimensioni di questa pioggia di particelle dipendono dall’energia del raggio cosmico primario. Un grande numero di raggi cosmici colpisce l’atmosfera terrestre ogni secondo; occasionalmente ne può arrivare uno che possiede così tanta energia da produrre un’enorme pioggia di miliardi di particelle secondarie. Raggi cosmici di così alta energia sono molto rari: ne arriva solo uno per chilometro quadrato in 100 anni! La loro origine è ancora misteriosa. Data la loro rarità, studiarli è molto difficile. Proprio come avviene quando i raggi cosmici colpiscono l’atmosfera, anche nelle collisioni di protoni all’LHC saranno prodotte molte particelle secondarie. L’esperimento LHCf è stato realizzato per rivelare queste particelle secondarie. I dati che verranno raccolti serviranno per verificare i modelli teorici che descrivono cosa succede ai raggi cosmici di altissima energia quando entrano nell’atmosfera. www.cern.ch

<strong>LHCf</strong> Gli<br />

L’esperimento <strong>“Large</strong> <strong>Hadron</strong> <strong>Collider</strong> <strong>forward”</strong><br />

strati superiori dell’atmosfera terrestre sono costantemente<br />

colpiti da una pioggia di particelle <strong>ch</strong>iamate raggi cosmici.<br />

Queste particelle collidono con i nuclei atomici presenti nel gas<br />

atmosferico e producono molte particelle secondarie <strong>ch</strong>e a loro<br />

volta collidono con altri nuclei.<br />

Il processo a cascata continua producendo una pioggia di<br />

particelle <strong>ch</strong>e colpisce la superficie terrestre. Le dimensioni di<br />

questa pioggia di particelle dipendono dall’energia del raggio<br />

cosmico primario.<br />

Un grande numero di raggi cosmici colpisce l’atmosfera terrestre<br />

ogni secondo; occasionalmente ne può arrivare uno <strong>ch</strong>e possiede<br />

così tanta energia da produrre un’enorme pioggia di miliardi di<br />

particelle secondarie.<br />

Raggi cosmici di così alta energia sono molto rari: ne arriva solo<br />

uno per <strong>ch</strong>ilometro quadrato in 100 anni! La loro origine è ancora<br />

misteriosa. Data la loro rarità, studiarli è molto difficile.<br />

Proprio come avviene quando i raggi cosmici colpiscono<br />

l’atmosfera, an<strong>ch</strong>e nelle collisioni di protoni all’LHC saranno<br />

prodotte molte particelle secondarie.<br />

L’esperimento <strong>LHCf</strong> è stato realizzato per rivelare queste particelle<br />

secondarie. I dati <strong>ch</strong>e verranno raccolti serviranno per verificare<br />

i modelli teorici <strong>ch</strong>e descrivono cosa succede ai raggi cosmici di<br />

altissima energia quando entrano nell’atmosfera.<br />

<strong>www</strong>.<strong>cern</strong>.<strong>ch</strong>


In avanti<br />

Nel momento della collisione, molti<br />

tipi diversi di particelle vengono<br />

prodotte in ogni direzione, ma<br />

quelle <strong>ch</strong>e hanno l’energia più<br />

elevata andranno soprattutto in<br />

vanti, praticamente nella stessa<br />

direzione dei fasci <strong>ch</strong>e viaggiano<br />

nell’LHC.<br />

Doppi rivelatori<br />

<strong>LHCf</strong> è composto da due rivelatori<br />

indipendenti situati nel tunnel<br />

di LHC, a 140 metri di distanza da<br />

ognuno dei due lati dell’enorme<br />

caverna in cui è installato<br />

l’esperimento ATLAS.<br />

I due rivelatori si trovano lungo il<br />

tubo a vuoto di LHC, nel punto in<br />

cui esso si divide in due. In questo<br />

punto, i rivelatori analizzeranno<br />

le particelle neutre non soggette<br />

ai fortissimi campi magnetici <strong>ch</strong>e<br />

guidano il fascio di protoni, di carica<br />

elettrica positiva, attorno all’LHC.<br />

Nella zona in cui è installato<br />

l’esperimento i protoni di LHC<br />

vengono guidati in due tubi a<br />

vuoto separati, mentre le particelle<br />

neutre non vengono deflesse e<br />

sono identificate dai rivelatori di<br />

<strong>LHCf</strong>.<br />

<strong>LHCf</strong> è progettato per funzionare<br />

a luminosità relativamente bassa.<br />

Quando i fasci di LHC saranno<br />

troppo intensi l’esperimento sarà<br />

rimosso.<br />

CERN<br />

Organizzazione Europea per la Ricerca<br />

Nucleare<br />

CH-1211 Ginevra, Svizzera<br />

Gruppo di Comunicazione,<br />

Maggio 2009<br />

CERN-Bro<strong>ch</strong>ure-2009-006-Ita<br />

Rivelatore n. 1 di <strong>LHCf</strong><br />

Foto: ASPERA, CERN e NASA<br />

Piccoli .. ma efficaci!<br />

I rivelatori di <strong>LHCf</strong> sono lunghi solo<br />

30 cm e pesano solo 70 kg ma la<br />

tecnologia utilizzata è molto simile<br />

a quella dei grandi esperimenti di<br />

LHC.<br />

In <strong>LHCf</strong> lavorano 30 persone di 6<br />

paesi diversi; i contributi più grandi<br />

vengono da Giappone e Italia.<br />

In linea retta<br />

A differenza dei quattro grandi esperimenti installati<br />

all’LHC, <strong>LHCf</strong> è posizionato in linea retta a 140 m<br />

dal punto di collisione, in modo da rivelare parti-<br />

celle <strong>ch</strong>e si muovono in avanti. Sono particelle molto<br />

simili a quelle prodotte quando un raggio cosmico di<br />

alta energia colpisce l’atmosfera terrestre. I risultati<br />

dell’esperimento <strong>LHCf</strong> contribuiranno a <strong>ch</strong>iarire il mistero<br />

dell’origine di questi raggi cosmici.<br />

Punto di collisione di ATLAS<br />

Particelle<br />

secondarie neutre<br />

Rivelatore n. 2<br />

di <strong>LHCf</strong><br />

<strong>www</strong>.stelab.nagoya-u.ac.<strong>jp</strong>/<strong>LHCf</strong>/

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