Petri Implicazioni - Dipartimento di Economia Politica - Università ...
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) offerta <strong>di</strong> lavoro<br />
c) stock <strong>di</strong> capitale e <strong>di</strong> risorse naturali,<br />
e la crescita <strong>di</strong> Y è determinata da progresso tecnico, crescita dell'offerta <strong>di</strong><br />
lavoro, e crescita dello stock <strong>di</strong> capitale.<br />
Considerando almeno in prima approssimazione il progresso tecnico e la<br />
crescita dell'offerta <strong>di</strong> lavoro come esogeni, ne segue che se si vuole che Y cresca più<br />
velocemente, bisogna far crescere più velocemente lo stock <strong>di</strong> capitale, e pertanto<br />
bisogna consumare <strong>di</strong> meno e risparmiare <strong>di</strong> più, perché solo in questo modo si<br />
potranno fare aumentare gli investimenti e dunque far crescere più in fretta lo stock <strong>di</strong><br />
capitale. Insomma essendo Y in me<strong>di</strong>a al livello <strong>di</strong> piena occupazione, se si vuole che<br />
I, l'investimento, aumenti, qualche altra componente <strong>di</strong> Y (e cioè il consumo C o la<br />
spesa pubblica G) deve <strong>di</strong>minuire. Vi è un trade-off tra più consumi (privati o<br />
pubblici) oggi e più consumi domani.<br />
Il principio della domanda effettiva, associato all'abbandono della tesi che la<br />
situazione normale almeno in me<strong>di</strong>a nel ciclo è la piena occupazione, suggerisce una<br />
visione <strong>di</strong>ametralmente opposta: tranne in casi estremi, non vi è necessità <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>minuire C per aumentare I, perché si possono far aumentare entrambi, in quanto vi<br />
è spazio per aumenti <strong>di</strong> Y: tutto quel che è necessario è che aumenti la domanda<br />
aggregata. E poiché Y è determinato dalla domanda aggregata, anche la crescita <strong>di</strong> Y<br />
è determinata dalla crescita della domanda aggregata. Pertanto per spiegare le<br />
esperienze storicamente osservate <strong>di</strong> crescita, ad esempio per spiegare perché certe<br />
nazioni crescono più in fretta <strong>di</strong> altre, bisogna spiegare perché gli investimenti in<br />
certe nazioni sono cresciuti a un tasso più elevato che in altre: e la ragione potrà ad<br />
esempio essere trovata in accorte politiche statali <strong>di</strong> sostegno all'industria, o in<br />
situazioni <strong>di</strong> competitività internazionale favorevoli che hanno dato luogo a una<br />
crescita economica trainata dalla crescita delle esportazioni.<br />
3.2. Una implicazione estremamente importante del principio della domanda<br />
effettiva applicato alla crescita è la seguente (Garegnani, 1992; Garegnani e Palumbo,<br />
1998): nel lungo periodo, la capacità produttiva si adatta alla domanda, piuttosto che<br />
viceversa come sostengono i neoclassici.<br />
Ciò perché il grado <strong>di</strong> utilizzo degli impianti è variabile, non solo verso il<br />
basso ma anche verso l'alto, perché vi è normalmente un ampio margine <strong>di</strong> capacità<br />
produttiva inutilizzata (perché il lavoro straor<strong>di</strong>nario e notturno costa <strong>di</strong> più; perché si<br />
vuole essere pronti a far fronte a fluttuazioni regolari della domanda, o a suoi aumenti<br />
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